Le recenti vicende, legate alla Chiesa e alla sua Tradizione, unite alla confusione ormai sempre più palese, suscitano in molti di noi apprensione, senso di smarrimento e a volte anche moti di ribellione e sfiducia. La crisi della Chiesa è un dato di fatto con cui siamo chiamati a confrontarci. Ma cosa possiamo fare noi concretamente? Come dobbiamo reagire per poter continuare a vivere la nostra fede? Come organizzarci? Credo che il testo di Padre Calmel qui riportato possa essere un valido punto di riferimento per tutti noi.
Andare fino in fondo alla propria grazia e alla propria autorità
Ciò che
sarà sempre possibile nella Chiesa, ciò che la Chiesa assicurerà sempre,
nonostante i tentativi diabolici della nuova Chiesa post-vaticanesca, è questo:
tendere alla santità realmente, potersi istruire, in un gruppo reale anche se
molto piccolo, sulla dottrina immutabile e soprannaturale, sotto un'autorità
reale e conservando la sicurezza che resteranno sempre dei veri sacerdoti e dei
Vescovi fedeli, che non avranno dimissionato (forse anche senza accorgersene)
nelle mani delle commissioni e della collegialità.
Mi sembra che il mezzo per permettere alla
battaglia cristiana di raggiungere la sua massima espansione, evitando i
conflitti interni e le rivalità esterne, è quello di condurla per piccole
unità, che si aiutino se necessario, ma che si rifiutino di far parte di non so
quali organizzazioni sistematiche e universali. In queste varie unità, come una
modesta scuola, un umile convento, una confraternita di pietà, un piccolo
gruppo di famiglie cristiane, un organizzazione di pellegrinaggi, l’autorità è
reale e indiscussa; il problema del capo praticamente non si pone; l’opera da
svolgere è precisa.
Si tratta solamente di andare fino in fondo alla propria
grazia e alla propria autorità nella piccola sfera della quale si ha certamente
la responsabilità, tenendosi uniti, senza grandi organizzazioni amministrative,
a coloro che fanno la stessa cosa.
Il Signore sfalderà la collegialità; accorderà
dei Vescovi che eserciteranno personalmente e santamente i loro poteri;
susciterà un grande e santo Papa quando vedrà dei gruppi sufficientemente
ferventi per accoglierli. Fino a quel momento, il Signore non permetterà mai
alla collegialità e alla democratizzazione di prevalere. Non lo permetterà
perché concederà sempre alla sua Chiesa, per restare santa, cioè per fare i
Sacramenti e santificare le anime, la quantità indispensabile di potere
gerarchico e di potere sacerdotale ordinario.
La Vergine innalzata ai cieli, e
che non cessa di intercedere per la Chiesa del suo Figlio, è sempre sicura di
essere esaudita. Ci è concesso di dirLe: “Regina
pastorum omnium ora pro nobis”, “Regina di tutti i pastori, prega per noi”.
(R. T. Calmel, Breve apologia
della Chiesa di sempre, Editrice Ichthys, pag. 51-52).
55 commenti:
Grazie Viandante.
Piena sintonia e luce profetica in queste parole.
Vengono in mente le "piccole comunità creative" nominate da Benedetto XVI e concreti certi punti di riferimento che custodiscono la tradizione di don Secci.
Che il Signore ci aiuti. In corde Matri!
Consiglio saggio ma non sempre e non per tutti attuabile perchè si fan sempre più rare le isole felici dove poter vivere e praticare la propria fede sotto la guida di pastori non spiritodelconcilioconformi, perchè quella guida sicura e fedele è necessaria, non si può fare a meno della guida e presenza di sacerdoti santi.
Una comunità unita, un gruppo di famiglie unite, per piccolo o grande che sia, avrà sempre bisogno di quei pastori per "tendere alla santità realmente", per "potersi istruire, sulla dottrina immutabile e soprannaturale".
Purtroppo, là dove queste "isole felici" esistono, dove svolgono la loro pastorale vescovi, sacerdoti e religiosi santi, si fa sempre più presente e minacciosa la scure del potere pronta a cadere su di loro e sui loro fedeli.
Certo nessuno può impedire a quelle comunità, famiglie, gruppi, "di andare fino in fondo alla propria grazia e alla propria autorità nella piccola sfera della quale si ha certamente la responsabilità, tenendosi uniti, senza grandi organizzazioni amministrative, a coloro che fanno la stessa cosa", ma molti dovranno offrire ai piedi della Croce la sofferenza di non aver pastori sicuri e di retta fede, dovranno ascoltare dalle loro cattedre, dai loro amboni parole che cozzano con la retta Dottrina , e molti, quando busseranno a quelle porte, le troveranno chiuse, troveranno porte e cuori chiusi con il chiavistello.
Vorrei che questi miei pensieri fossero solo il frutto di un pessimismo passagero e immotivato, ma troppi sono gli esempi che ci stanno indicando una vera e propria persecuzione contro quelle "isole felici", contro quei fedeli e i loro pastori.
Basta pensare a quel che sta accadendo ai FFI e ai loro fedeli, a quelle comunità vive che si son viste private dei loro pastori, senza che chi usava in quel modo il suo potere si occupasse minimamente di loro.
Riporto qui un articolo di Agnoli che purtroppo descrive una delle manifestazioni di quel potere che bastona e fa cadere la sua scure, senza temere di usare la menzogna per giustificare le sue azioni repressive.
Francesco Agnoli
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/01/la-stampa-parla-dei-f-i/
Luisa, di fronte a dei fedeli che piangono la dipartita dei frati che molto santamente li avevano guidati, è corretto ubbidire al superiore che vuole che tornino incondizionatamente ad una Messa ambigua e ad una dottrina non meno pericolosa?
Capisco che non é una situazione umanamente facile, ma se noi fedeli siamo veramente disposti a tutto per sostenerli, troviamo loro una camera, li ospitiamo e ci si organizza. E questo è l'aspetto meno impegnativo.
L'aspetto più difficile è trovare un sacerdote che sia disposto a dare tutto per il Tutto senza scendere a compromessi!
E qui preferisco non entrare nel merito di certi sacerdoti e religiosi che per obbedienza abbandonano Messa e dottrina di sempre oltre che i fedeli...
D'altronde il quarto comandamento dice onora il padre e la madre e non obbedisci loro. Onorare è tutta un'altra cosa! Questo vale evidentemente per ogni autorità umana.
Ma non giustifico nemmeno i fedeli che non sono disposti, potendo, a cambiare parrocchia per seguire un santo sacerdote o per seguire la Messa di sempre.
Coraggio e coerenza sono un supporto indispensabile alla fede e alla preghiera in questi critici momenti.
Purtroppo è così Luisa, quando bastonano i pastori poi il gregge si disperde, non possiamo fare a meno dei buoni pastori, certo qualcosa possiamo fare, ma magari più sul sociale che sullo spirituale. Se ad esempio oggi chi può, chi ha i mezzi, chi ha compreso la battaglia che c'è da combattere, aiutasse le famiglie: abbiamo bisogno di buone scuole che non devastino i nostri figli, abbiamo bisogno di persone che nella possibilità creino lavoro,creino come faceva don Bosco luoghi di ricreazione sani, di educazione sani, ecco questo magari alcuni laici potrebbero fare, ma nessuno può sostituire il sacerdote, abbiamo bisogno di sacerdoti che si curino delle nostre anime, ma ci vuole coraggio, se i buoni sacerdoti si fanno togliere di mezzo da un Volpi, un Bruno, o simili, il gregge dove andrà? Bisogna rendersi conto che siamo in uno stato gravissimo di necessità e che la regola da seguire, è la salvezza delle anime e la gloria di Dio. Siamo perseguitati dal mondo e dagli uomini di Chiesa questa è la realtà, dove andremo se i sacerdoti, i vescovi non prendono coraggio?
Per il bene della loro anima e di quelle loro affuidate,i Frati dell'Immacolata, come tutti i buoni sacerdoti che vogliano continuare a servire la Chiesa, integralmente fedeli all' unicà Verità, dovrebbero trovare la forza di opporsi agli abusi di potere, con carità ma sopratutto con fermezza, a costo di essere allontanati dalla pseudo chiesa ufficiale.
E' triste, doverlo dire e pensare, ma ormai siamo giunti al punto che la fedeltà a Cristo, ci chiede di agire, altrimenti saremo noi pure motivo di scandalo.
Mic. Ho letto commenti di SdC su Maradiaga e la polemica con Muller..
Il merito è condivisibile, il contenuto è stranamente polemico nei confronti di un card.
Se le stesse cose le dicevi tu ti avrebbe attaccata e non ti potevi permettere. E ti metteva subito dieci etichette a partire da tradiprotestante per finire a molto peggio.
Così va il mondo.
Ma ti scrivo per dirti che ormai anche chi è allineato ad oltranza le crepe grosse non può non notarle.
La presenza tra noi di "pastori" è sicuramente essenziale per la nostra vita spirituale e non solo. Dobbiamo però prendere atto della situazione attuale che, Dio non voglia, è destinata a peggiorare. Cosa dobbiamo fare ? Viviamo in tempi in cui ci è chiesto coraggio e fantasia, coraggio per non guardare i tornaconti personali, fantasia per intraprendere azioni, visibili da tutti, che i nostri pastori non possono e/o non vogliono intraprendere. Qui nasce il problema dell'obbedienza ... il prof. De Mattei "mi" ha dato risposte in un incontro a Rieti ...
Who is SdC?
sono d'accordo pienamente che la strategia migliore sia questa, sono parole ispirate, le tue, mic. D'altronde provano la buona fede dei "trafdizionalisti": non vogliamo creare niente di ALTERNATIVO e universale, perchè c'è la Chiesa, anche se morente. Noi siamo solo un piccolo resto ai piedi della croce, non mi sembra che discepoli e apostoli avessero un'organizzazione strutturata in quei concitati e terribili frangenti. Stringiamoci alla Madonna, la sola roccia inattaccabile fino alla fine...e non sbraniamoci tra noi. Non ho mai approvato nè i "normalizzatori" che per autocertificarsi gettano il fango sulla FSSPX nè i fanatici che pretendono di avere l'esclusiva della difesa e guardano con sospetto tutti "gli altri". Siamo tutti anime in mezzo alla tempesta, ci aggrappiamo a qualsiasi zattera o pezzo di nave che possa garantirci la salvezza. Non posso che rinnovare la stima e la comunione fraterna a te e a tutti gli amici che combattono la stessa buona battaglia.
Ammetto la mia asineria in campo liturgico e chiedo il vostro aiuto. Le Messe attuali ( a parte certe liturgie "creative" e fastidiosamente "festose" in cui mi sono imbattuto pochissime volte ) mi sembrano alquanto "scolorite" ma non propriamente "eretiche". Potrei aggiungere che la messa in latino, con canti gregoriani e/o sacralpopolari come "T'adoriam, Ostia Divina", musica d'organo e quant'altro, poteva avere effetto più facilmente segli acculturati che sulla gran massa di ignoranti e semianalfabeti: tant'è vero che erano d'uso comune "messalini" che spiegavano in termini bellissimi e devozionalomenmte "tenerissimi" - a chi sapeva leggere - i vari momenti della messa, altrimenti poco comprensibili ( peraltro anche in paesi di lingua non neolatina, come la Gemania e la Polonia, fiorivano casi di santità legati alla messa in latino ). Tornando all'oggi, aggiungo che le omelie, più che "devianti" mi sembrano "stinte": i sacerdoti dicono cose giustissime, ma senza vibrazione, senza "fuoco", per cui i loro discorsi entrano da un orecchio ed escono dall'altro. Forse manca l'entusiasmo? Forse manca il tono "corrusco" che i predicatori di un tempo ottenevano, specie dal pulpito incombente dall'alto, presentando l'alternativa tra salvezza con beatitudine sempiterna e dannazione? Una cosa è parlare di "supplemento d'anima" fornito dalla religione cristiana per migliorare la convivenza umana e civile, come oggi si fa di solito, un'altra di nave ( l'umanità come Titanic ) e scialuppe di salvataggio per chi teme si sprofondare nell'abisso ( e che abisso: l'abisso infernale! ).
Apparentemente la polemica ha il suo fulcro sulla "Messa di sempre"; ma per quanto riguarda la mia personale sensibilità la questione principale verte sui dogmi, sulla dottrina e sui comportamenti morali che ne conseguono ( in taluni punti molto rigorosi ed estranei alla mentalità odierna, come il "no" assoluto alla contraccezione ).
Secondo voi mi basterà leggere la lettera di obiezioni scritta a Baolo VI dai cardinali Ottaviani e Bacci? Potete indicarmi altri testi a cui attingere per risolvere i miei dubbi?
Ti ringrazio del tuo intento di sostegno.
Gli attacchi o gli elogi non hanno a che vedere col mio obiettivo.
Se c'è qualcosa da dire lo dirò comunque. Continuerò per la mia strada al di là delle insidie e della rete e dei quotidiani fraintendimenti persino dei più vicini.
Costi quel che costi.
Anche se a volte il prezzo da pagare sembra troppo alto.
Ma non mi fermo a misurare. Penso che dobbiamo andare avanti finché e come il Signore vorrà.
E, ogni giorno, c'è qualcosa che ci viene incontro e ci interpella.
È da tempo che il blogger citato nel commento dell`anonimo delle 12:12 insulta mic e questo blog in modo volgare e con l`abituale arroganza che sfocia nel ridicolo. Quel che può pensare e dire non ha nessuna importanza, anche se lui è convinto del contrario, chi lo incrocia da anni sui blog sa che si serve dei blog e siti italiani anche per liquidare il suo stock di fiele.
Ignorarlo come di solito fa mic è la migliore soluzione.
Certo ci sarebbero dei limiti da non oltrepassare ma tanti lo fanno tranquillamente.
La mia risposta a Messainlatino:
"Ringrazio Dante Pastorelli.
Mi ero ripromesso di non intervenire. Ma davvero continuando a leggere molti di questi commenti si capiscono molti dei motivi per cui il "mondo della Tradizione" è in queste condizioni di divisione.
Sono tra gli organizzatori della Veglia di preghiera che con tanto DISPREZZO avete recensito, voi della redazione, e commentato (gli altri, a parte alcuni).
Non so in base a cosa, tra l'altro con un messaggio ANONIMO di un presunto partecipante che evidentemente non so cosa sia venuto a fare (se davvero è venuto!), la redazione abbia recensito la Veglia . Se non altro, se davvero foste corretti, avreste dovuto appurare con maggiore criterio. I mezzi li avreste avuti. Potevate chiedere agli organizzatori e/o ai partecipanti NON ANONIMI.
In ogni caso, se vogliamo rimanere alle forme, non potreste commentare né in senso né in altro. Perché non avete le basi per farlo, né in senso né in un altro. Invece avete commentato. E nel modo più distruttivo.
La veglia c'è stata eccome. Esattamente come prevista dal comunicato che la indiceva. Non si trattava di una "no-stop", ma di una riunione di preghiera: NON PER PROTESTARE o fare rivendicazioni di piazza (motivo per cui sono venuti coloro che HANNO DECISO di rimanere FUORI!), ma per CHIEDRE! Pregare, Adorare e CHIEDERE. Questa l'indizione! Inoltre non è vero, per quanto i numeri non ci interessino NULLA, che il gruppo era "piccolo". Certamente non eravamo in "tanti", anche grazie ai "masaniello" che stavano fuori per SCELTA. Ma abbiamo occupato alcune file (intendo 4/5) di sedie della navata centrale, nella quale siamo stati costretti a sistemarci a causa della chiusura di TUTTE le cappelle, compresa la Cesi, dove dovevamo prima vederci e poi sistemarci per la veglia.
Una cosa è certa. Nessuno di voi, nessuno dei media "Tradizionali", di tutte le "formazioni" (moderate o radicali), dà visibilità a chi si impegna. O se lo fa, lo fa saltando a conclusioni totalmente arbitrarie e sempre delegittimanti. Pochi sono i "creativi", quasi sempre ghettizzati non da se stessi ma da tutti i vari "megafoni" che riconoscono come positive e creative solo le "soluzioni" che propongono autonomamente. E, sarà un caso, tali "soluzioni" non mi pare che abbiano raggiunto NULLA, guardando tutti i "metodi". Da quelli più "normalisti" a quelli più radicali e da "muro-contro-muro" come quelli perseguiti da una parte non piccola della SPX.
Davanti a questo mi domando di nuovo in base a che si possano scrivere e commentare articoli del genere.
Stefano Fiorito, http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/ "
Rifacendomi al bel librro di p.Calmel,e alla necessità di agire bene nell'ambito delle proprie respoonsabilità e della propria reale autorità,vorrei chiedere se qualcuno conosce la possibilità della scuola familiare,se in Italia ci sono già esperienze simili.Sarebbe molto importante che gruppi di famiglie decidessero di organizzarsi,per fornire una istruzione non laicisticamente orientata,supportata da uno studio della Dottrina cristiana che sia veramente talee non,come capita spesso,indottrinamento sulle idee del docente spacciate per Religione.Luisa Lavagna Novello-Imperia
Caro Stefano e cari tutti,
Finora ho evitato di acendere in dettagli perché volevo rimanesse il succo di un'esperienza che ho considerato un inizio della nostra "resistenza non passiva", al di là della risposta negativa arrivata come una scure il giorno stesso, ma che evidentemente era già calata sulla nostra messa a prescindere da noi, dalle nostre esigenze spirituali e da qualunque cosa avessimo detto o fatto.
Ma a intorbidare le acque già procellose, che dovranno comunque calmarsi, ci hanno pensato le prefiche della dissoluzione e il tam tam di critica ad oltranza corso subito sui blog 'amici' senza consultare , come dice Stefano, le fonti giuste.
Purtroppo non ero presente per un serio motivo. Ma me la sono vussuta in diretta dal cellulare e ho avuto subito sentore con grande rammarico delle sfasature (interne ed esterne), invitando i renitenti e i sorpresi ad entrare e a trasformare un problema in un'opportunità.
Ho capito subito che è mancato il raccordo dell'adunata iniziale, ma l'ho attributo alla preparazione affrettata e alla mancanza d'iniziativa che tutti si aspettano, ma che in molti dovrebbero riuscire ad oltrepassare inserendosi senza aspettare imbeccate (so che in realtà ce n'è bisogno, almeno per curare un minimo di raccordo introduttivo, ma al punto in cui siamo dobbiamo forse imparare a farne a meno). Piuttosto ci voleva poco a riconoscerlo e a pensare di far meglio in qualunque occasione successiva. Che spero ci sarà, superando ostacoli e particolarismi di ogni genere.
Se tornate indietro al thread della 'sperduta' che per ora sembra aver smesso di suonare per noi, potete cogliere tutte le sfumature del detto e non detto del sofferto e dello sperato.
Speravo che tutto potesse ripartire dalla testimonianza di Stefano che non è trionfalistica come hanno purtroppo detto, ma rispecchia lo spirito e le speranze che hanno accompagnato l'evento.
Sta a noi tutti, anche ai nostri detrattori se davvero abbiamo lo stesso obiettivo di difendere il tesoro che abbiamo ricevuto, far in modo di superare ogni débâcle, i particolarsmi, abbattere gli steccati, lasciar perdere l'ironia e la denigrazione; la critica a buon mercato senza metterci la faccia e anche gli scocciamenti e la mancanza di assunzione di responsabilità.
Non mi dilungo e non ci appendo i ritratti.per ovvi motivi, ma se non riusciamo a far questo non possiamo sperare di arrivare da nessuna parte.
Francesco Bernardini ha detto...
.... Qui nasce il problema dell'obbedienza ... il prof. De Mattei "mi" ha dato risposte in un incontro a Rieti ...
ci può dire F. Bernardini, quali sono le risposte del prof. De Mattei al grave problema dell'obbedienza a pastori c he bastonano le pecore invece di pascolarle secondo comando di Nostro Signore ?
Cara Murmex,
Del tena che sollevi abbiamo parlato qui. Alcune informazioni potrai ricavarle dalla discussione.
Altro purtroppo non so.
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/11/allarme-scuola-e-libri-di-testo.html?m=1
Sottoscrivo Mic
Un prete che invece che criticare dovrebbe edificare, sostiene che era inutile "far chiasso" per la Messa soppressa a Santa Maria Maggiore: in fondo non si tratta dell'abolizione della messa tridentina.
Non si rende evidentemente conto del senso simbolico della soppressione oltre che dell'abuso...
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra?» (7,9)
e da Isaia 49
Sion ha detto: «Il Signore mi ha abbandonato,
il Signore mi ha dimenticato».
15 Si dimentica forse una donna del suo bambino,
così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?
Anche se queste donne si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai.
16 Ecco, ti ho disegnato sulle palme delle mie mani,
le tue mura sono sempre davanti a me.
17 I tuoi costruttori accorrono,
i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontanano da te.
18 Alza gli occhi intorno e guarda:
tutti costoro si radunano, vengono da te.
«Com'è vero ch'io vivo - oracolo del Signore -
ti vestirai di tutti loro come di ornamento,
te ne ornerai come una sposa».
19 Poiché le tue rovine e le tue devastazioni
e il tuo paese desolato
saranno ora troppo stretti per i tuoi abitanti,
benché siano lontani i tuoi divoratori.
20 Di nuovo ti diranno agli orecchi
i figli di cui fosti privata:
«Troppo stretto è per me questo posto;
scostati, e mi accomoderò».
21 Tu penserai: «Chi mi ha generato costoro?
Io ero priva di figli e sterile;
questi chi li ha allevati?
Ecco, ero rimasta sola
e costoro dove erano?».
22 Così dice il Signore Dio:
«Ecco, io farò cenno con la mano ai popoli,
per le nazioni isserò il mio vessillo.
Riporteranno i tuoi figli in braccio,
le tue figlie saran portate sulle spalle.
23 I re saranno i tuoi tutori,
le loro principesse tue nutrici.
Con la faccia a terra essi si prostreranno davanti a te,
baceranno la polvere dei tuoi piedi;
allora tu saprai che io sono il Signore
rallegriamoci: il buon Dio vede i suoi figli presi a sassate quando domandano il pane...non può non commuoversi!!
I suoi figli prssi a sassate vicini al cuore della Madre e nella culla della cristianità che dovrebbe essere faro per tutto il mondo!
Mi rammarico anche per quel sacerdote che, da ciò che ci viene detto, non ha colto il significato simbolico e la gravità dell'accaduto che, oltretutto, collegato anche alla vicenda dei FI e tenendo conto che proprio la Basilica è quartier generale di certa dissidenza, non promette niente di buono per la messa Romana e per tutta la tradizione.
È soprattutto per questo che non bisogna abbassare la guardia...
Per "Franco"
Le messe attuali non sono propriamente eretiche, però sono un oscuramento della dottrina cattolica, intorbidiscono e rendono meno chiari alcuni dogmi.
Per esempio si insiste molto sulla Messa come "cena" , oscurando il Sacrificio di Cristo.
L'altare antico, in diverse chiese abbattuto(e già questo da l'idea di come siamo ridotti) , è stato sostituito da un tavolo. Il Ss. Sacramento lo si può trovare al centro sull'altare (se c'è) o senza l'altare oppure da un lato o, a volte, non c'è (ogni chiesa fa come vuole tanto...).
Il Corpo di Cristo non si prende più stando in ginocchio (indice di mancanza di fede nella presenza reale), ma in piedi. In più la comunione avviene dopo il cosiddetto "scambio della pace"; così si stringono mani che possono aver toccato qualsiasi cosa e poi magari si prende il Corpo di Cristo con le mani.
Che poi l'uso della lingua volgare sia stato condannato dai papi del passato (Pio VI e Pio XII per esempio), non interessa a nessuno, tanto sono dettagli.
Nell'offertorio poi si parla di pane e vino come frutto della terra e del lavoro dell'uomo, mentre nella Messa antica si cita molto più giustamente l'"ostia immacolata" e il "calice della salvezza". Sembra che la nuova messa sia espressione più di una religione naturale, che chiunque usando la retta ragione può esprimere, piuttosto che dell'unica religione rivelata da Dio.
Tra l'altro la nuova messa è stata realizzata con la supervisione di pastori protestanti.
Questi sono alcuni esempi.
Naturalmente a una mancanza o diminuzione di fede nella Messa corrisponde un'omelia scialba.
Attaccare la Messa vuol dire attaccare i dogmi, indebolire la fede e, citando le parole di Pio XII " paralizzare l'azione santificatrice con la quale la sacra Liturgia indirizza salutarmente al Padre celeste i figli di adozione".
Sul sito della Fraternità San Pio X ci sono diversi libri che trattano della Messa però io non ne ho letti nessuno e non saprei consigliarti. Spero che qualcun'altro possa darti maggiori indicazioni in merito.
In Carità.
Agostino
Non vorrei guastarvi ulteriormente la serata ma avete letto le ultime esternazioni mattutine del vdr??
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2014/it/papa-francesco-cotidie_20140128_preghiera-di-lode_it.html
Alcuni passi estrapolati dal libro di Baruc (capitoli 4 e 5), sebbene esso faccia parte dell’Antico Testamento, mi hanno fatto sempre venire in mente (e mi hanno sempre aiutato ad andare avanti) una prefigurazione del fatto che la Beata Vergine Maria intercede ininterrottamente per noi e ci consola, e può pure preannunciare ai propri veri figli il riscatto e il raduno... dopo molte purificazioni dolorosissime ma evidentemente necessarie.
Ad esempio, come non sentire uno scossone nell’anima leggendo “I miei figli tanto delicati/hanno dovuto battere aspri sentieri,/incalzati come gregge rapito dal nemico”…e come non avvertire tanta consolazione nelle parole “Una grande gioia mi viene dal Santo,/per la misericordia che presto vi giungerà/dall'Eterno vostro salvatore”.
“E io come posso aiutarvi?
Andate, figli miei, andate, io resto sola.
Ho deposto l'abito di pace,
ho indossato il cilicio della supplica,
griderò all'Eterno per tutti i miei giorni.
Coraggio, figli miei, gridate a Dio
ed egli vi libererà dall'oppressione
e dal potere dei vostri nemici.
Io, infatti, spero dall'Eterno la vostra salvezza.
Una grande gioia mi viene dal Santo,
per la misericordia che presto vi giungerà
dall'Eterno vostro salvatore.
Vi ho visti partire fra gemiti e pianti,
ma Dio vi ricondurrà a me
con letizia e gioia, per sempre.
Figli, sopportate con pazienza la collera
che da Dio è venuta su di voi.
Il nemico vi ha perseguitati,
ma vedrete ben presto la sua rovina
e calcherete il piede sul suo collo.
I miei figli tanto delicati
hanno dovuto battere aspri sentieri,
incalzati come gregge rapito dal nemico.
Coraggio, figli, gridate a Dio,
poiché si ricorderà di voi colui che vi ha provati.
Ecco, ritornano i figli che hai visti partire,
ritornano insieme riuniti dall'oriente all'occidente,
alla parola del Santo, esultanti per la gloria di Dio.
Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici;
ora Dio te li riconduce
in trionfo come sopra un trono regale.
Poiché Dio ha stabilito di spianare
ogni alta montagna e le rupi secolari,
di colmare le valli e spianare la terra
Bellissimo post. Grazie.
"...tenendosi uniti, senza grandi organizzazioni amministrative, a coloro che fanno la stessa cosa." Proprio così! Rimaniamo uniti - non litighiamo fra di noi. L'esempio prima di tutto.
In Italia purtroppo soffrite ma fa male vedervi litigare fra di voi - in USA le cose vanno a gonfie vele :)
WOW !
Devo dire che non leggo più le "meditazioni mattutine" di papa Bergoglio, ma ho aperto il link dato da RIC....avrei fatto meglio evitare, troppe sono le parole di questo papa che dividono i cattolici in categorie, troppe quelle che giudicano coloro che non rientrano nella sua categoria dei "buoni", oggi ha stigmatizzato "quelli che si chiudono nella formalità di una preghiera fredda, misurata, così, forse finiscono come Michal, nella sterilità della sua formalità."
Olé amigos!
Cantiamo a squarciagola, danziamo,"usciamo dal nostro contegno" se no restiamo sterili.
Come se la gioia di lodare il Signore dovesse necessariamente essere rumorosa e agitata, come se non Lo lodassi con il cuore( ma solo con la bocca) se non mi agito, se non alzo la braccia al cielo , se non mi metto a danzare attorno all`altare!
Mi riferivo all'intervento che il prof. De Mattei fece a Rieti questo Giugno in un convegno organizzato dalla Associazione "Padre Thomas Tyn". I relativi documenti sono stati riportati in un libro dal presidente della Associazione: Avv. Gianni T. Battisti ed il cui titolo (del libro) è "Verità della Fede: che cosa credere ed a chi" Ed. Leonardo da Vinci.
Avendo il libro a disposizione riporterò alcune frasi di De Mattei ed ho promesso a Maria di farle avere tutto il testo dell'intervento.
Dice il prof De Mattei: "...Il Papa può solo esplicitare ciò che è implicito in materia di fede e di morale ed è trasmesso dalla Tradizione della Chiesa. Ciò che i Papi definiscono deve essere contenuto nella Scrittura ...L'infallibilità non è accordata al Papa come una ispirazione o una rivelazione, ma come una assistenza divina. ... Perché il Papa applichi in concreto il carisma della infallibilità da lui posseduto, si richiede che egli usi una forma dalla quale appaia manifesta la sua intenzione di dare una sentenza definitiva sulla materia oggetto del suo intervento ... Fra i casi di perdita del potere pontificio, la dottrina cattolica ammette pacificamente la possibilità di un Papa eretico. Nel medioevo il Decreto di Graziano ricorda un principio ancor oggi vigente: il Papa 'a nomine est indacandus, nisi deprebenditur a fide devius' ossia non deve essere giudicato da nessuno a meno che non si allontani dalla fede" Comunque tutto l'intervento è estremamente interessante così come tutto il libro citato che, mi dicono, è presente (rara avis) in molte librerie cattoliche.
Luisa, mi hai preceduto veramente di un attimo: stavo proprio pensando a quella frase pronunciata questa mattina e riflettevo sul fatto che lo stesso Gesù Cristo non risulta dai Vangeli che si sia mai messo ad agitare mani, gambe e corde vocali per esprimere la Sua lode al Padre...
Lo stesso dicasi per i tanti (di cui la prima è Maria Santissima) che hanno ricevuto da Dio il dono della pura contemplazione non a forza di menar le stesse membra interne ed esterne summenzionate...
saro' maligna o paranoica se dico che, appena letto quanto riportato da luisa, ho pensato che si riferisse a voi, noi, cioe' alla facenda di S.Maria Maggiore ?
rosa
In effetti c'è nella storia della Chiesa qualche caso di manifestazione di lode con movimento di esultanza anche fisica; però si tratta di casi molto isolati e di singoli santi ( non certo del Curato d'Ars, che B.XVI voleva far proclamare come modello dei parroci ). O almeno così mi sembra, e altrettanto nella Bibbia, Antico e Nuovo Testamento ( eccezione: nella Pentecoste gli apostoli che sembravano ubriachi ). Non credo che Maria cantando la sua lode nel "Magnificat" si sia messa a danzare; tanto meno Zaccaria con la sua presumibile artrite; quanto alle apparizioni, a chi in generale ci crede, come me, non risulta che la S. Vergine si sia mai mostrata in qualche posizione che non fosse eretta e pacata. Ovviamente quello che conta è l'AUTENTICITA' dei gesti. Così non avrei provato fastidio per il samba multivescovile della GMG se fossi stato sicuro che era il prodotto di un moto spontaneo e non un'allegria a comando. Perché di questo si tratta in alcuni movimenti, per lo più giovanili: i dirigenti della liturgia pensano che mettendo in moto la "machine" del corpo come un volano psicofisico l'anima segua infiammandosi d'entusiasmo. Il fatto è che molto spesso la vita del cristiano comune in questa "valle di lacrime" è segnata da "pensieri", afflizioni, croci come quelle dei cassintegrati a rischio, disoccupati, esodati, malati e parenti di malati; per cui in molti casi il moto festaiolo risulterebbe sforzato. Non è detto che la "compunzione" a cui si veniva invitati più spesso una volta sia tanto negativa: si tratta della sospensione del moto corporeo per ottenere il "raccoglimento" nel cuore. Il che può essere ricollegato al celebre aforisma di sant'Agostino: "Non uscire da te; rientra in te stesso; nell'interiorità dell'uomo abita la Verità" ( "Noli foras ire; in te ipsum redi; in interiore homine habitat Veritas" ).
@ Agostino ( quello delle 17.13, non del IV - V secolo ). In effetti io prima di andare a messa mi lavo le mani in vista della stretta di mano; quanto alla comunione, io mi rifiuto categoricamente di prenderla se non in bocca. Non capisco perchè questa modalità sia diventata tanto rara. Forse per motivi igienici, oppure per fare più in fretta; però a me personalmente (il Signore mi perdoni ) sembra di assistere a una distribuzione di "gettoni di presenza". Ricordo quando, da bambino, vedevo i fedeli inginocchiarsi alla balaustra e attendere il passaggio del piattino. Poi ci sono mistiche e veggenti, come Maria Simma ( la vecchietta austriaca che diceva di vedere le anime del Purgatorio, personaggio ovviamente da analizzare criticamente ) che dichiaravano spiacente a Dio la modalità che oggi è dilagata.
Non direi queste cose se nel '68 non avessi visto un movimento giovanile ad alto tasso di entusiasmo anche corporeo squagliarsi in pochi mesi come neve al "sole dell'avvenire".
"quelli che si chiudono nella formalità di una preghiera fredda, misurata, così, forse finiscono come Michal, nella sterilità della sua formalità."
Parola di Bergoglio.
E' per questo che lui ha fatto ballare pupazzoni e danzatori di tango nelle sue 'messe' .
S. Padre Pio da Pietrelcina invece non ballava durante la Messa, e per questo fu giustamente denunziato al S. Uffizio, che lo sospese 'a divinis' finchè non fosse riuscito ad imparare almeno il boogie-woogie.
Il problema è che nonostante la buona volontà non imparò mai, e per questo il suo apostolato fu tutto tristezza e sterilità.
Ora invece per fortuna abbiamo Bergoglio...
***Standing ovation per Amicus***
...e intanto chiudiamo la giornata così:
"Il Vaticano retwitta il graffito di Papa "superman" Francesco
Il profilo della sala stampa della Santa Sede diffonde il murales trovato da un giornalista spagnolo"
fonte con fotografie:
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lazio/2014/notizia/il-vaticano-retwitta-il-graffito-di-papa-superman-francesco_2023754.shtml
...E BUONANOTTE!...(si fa per dire)
hai ragione Amicus...
ecco un bel gruppo di domenicani che danzano allegramente a Varsavia
http://it.gloria.tv/?media=447671
(quant'è bella giovinezza che si fugge tuttavia...a che serve meditare, pregare, fare penitenza ? a nulla)
Il Papa fa tante copertine e il Vaticano esulta, Time, la rivista gay ( forse qui non hanno esultato), Vogue, la rivista musicale Rollig Stone, e tutte quelle che dimentico, riviste nemiche della Chiesa, e fino a ieri del Papa, un Romano fa un graffito con il Papa in superman e il Vaticano lo riprende, non abbiamo più un Papa, abbiamo un Papa superstar, abbiamo un Superpapa!
Meglio riderci sù.
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-31625/
Una barzellatta che correva negli USA a proposito si Giovanni Paolo II ( datata ma credo ancora funzionante ). "Sai che differenza c'è tra il Papa e lo Spirito Santo?" "???" "Lo Spirito Santo è in ogni luogo, lui c'è già stato".
Un prete non negoziabile:
http://www.ilfoglio.it/soloqui/21673
Ma vi sembra normale che il Vicario di Cristo, sia sulla copertina della rivista Rolling Stones? Anche il murales non è male...chissà dove andremo a finire.
"Dalla crisi odierna emergerà una chiesa che avrà perso molto. Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi...ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede al centro dell'esperienza"
Ratzinger lezione tenuta nel 1969.
Neri
Ho l`impressione, non proprio simpatica, che i comunicatori di "cose vaticane" stiano vendendo papa Bergoglio come un prodotto, un prodotto che deve piacere al mondo.
Si sa che la comunicazione è marketing, tutto fa brodo, Time, Vogue, Rolling Stone, le telefonate a destra e a manca, la posta in quantità, le foto ben mirate, il naso da clown, le uscite notturne poi smentite, perfino il graffito di un Romano è ripreso, ecc...ecc..
Loro stessi sorpresi dal successo mediatico e popolare del Papa, come inebriati da quel "successo" , hanno preso la palla al volo e "vendono il prodotto Bergoglio", fanno di Jorge Bergoglio un Papa superstar, un Superpapa .
Ma forse tanti, troppi, fra quei comunicatori, dimenticano che Jorge Bergoglio, non è un uomo qualunque, è Papa, è il Successore di Pietro, è il Vicario di Cristo in Terra, certo lui stesso si presta a certi giochi mediatici, è palese che conosce perfettamente i media e sa come usarli-manipolarli, ma c`è forse un limite a non oltrepassare, non penso che piacere al mondo sia la priorità per un Papa e per chi si occupa della sua comunicazione.
Neri grazie davvero per aver riportato queste parole di Ratzinger..."Diverrà piccola e dovrà ripartire più o meno dagli inizi...ripartirà da piccoli gruppi, da movimenti e da una minoranza che rimetterà la fede al centro dell'esperienza"
...proprio questa mattina incredibilmente ne parlavamo con mia moglie praticamente con queste stesse parole...
"Ricostruiamo
la nostra casa,
il Re è con noi!"
(autocitazione)
Garabandal 1961-1965
A cura di P. Pablo Martín
http://www.preghiereagesuemaria.it/libri/le%20apparizioni%20di%20garabandal.htm
siamo salvi
http://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/14_gennaio_28/vaticano-twitta-papa-superman-611deb10-8840-11e3-bbc9-00f424b3d399.shtml#1
@una sola fede ore 12.07
Voglio ringraziarla per avere condiviso il mio post, scusi se rispondo in ritardo. È stato il Card.Ratzinger a mettere al centro della mia vita la fede, e gli sarò per sempre riconoscente e devota.
Neri
http://blog.messainlatino.it/2014/01/papa-francesco-figlio-di-s-ignazio-gran.html
con quale coraggio don A. Morselli può affermare che Bergoglio sarebbe devoto alla Madonna, dopo la persecuzione ai FI e l'abolizione della Messa a S. Maria Maggiore, e dopo aver detto quelle cose obbrobriose circa una Madonna che si sarebbe ribellata a Dio accusandolo di menzogna ?
Il ragionamento di Morselli è tutto basato dulla devozione di Sant'Ignazio.
Sarebbe come dire che un francescano è devoto in base alla devozione di San Francesco. Oltre all'aderire ad un ordine, c'è tutto il cammino personale.
http://fidesetforma.blogspot.it/2010/06/garabandal-e-il-minimo-solare.html
ad anonimo delle 10,02,
Ma agli inizi, la Chiesa non e' forse partita con i Dodici, le piccole donne di Maria e qualche discepolo?
Dunque se e' partita allora per grazia ricevuta dal Padre in quel modo, perche' non puo' ripartire anche oggi da un piccolo gregge se guidato dal Buon Pastore?
Non abbiamo perduto tutto, qualche buon sacerdote l'abbiamo ancora che puo' guidarci, e Gesu' dove lo mettiamo? pensate forse ci abbandonera' del tutto?
Quando i figli gridano aiuto, il Padre accorre sempre in loro aiuto. Certo non li fa' sbranare dai lupi.
ripartire anche oggi da un piccolo gregge ....
quel piccolo gregge deve ancora arrivare ai minimi termini.
Anche alla Beata Emmerick Gesù fece vedere che si sarebbe arrivati ad un tal punto di degrado che sulla faccia della terra non sarebbe rimasto quasi nessun cristiano degno di tal nome, ma che da quei pochissimi veri cristiani, rari nantes nel gurgite vasto della corruzione e apostasia, sarebbe risorta la Chiesa, che è di orgine divina.
Siamo ancora in fase "calante", caro bernardino. Non siamo ancora giunti al fondo della china prevista dalle Scritture, quella di cui Nostro Signore dice che l'inganno vorrà irretire "anche gli eletti" se fosse possibile, e che "per il dilagare dell'iniquità l'amore di molti si raffredderà".
La china,
Io non so dirti in che fase siamo.
Ti dico solo che, comunque sia, dobbiamo continuare a fare del nostro meglio e la nostra resistenza dovrà proseguire, superando ogni divisione e fraintendimento, puntando seriamente fermamente e con fiducia nel Signore all'obiettivo comune, che è quello di custodire e diffondere il Tesoro che abbiamo ricevuto.
E ciò a partire da Santa Maria Maggiore, non considerando chiuso il discorso nonostante le avvisaglie contrarie.
Per ora non dico nulla, ma so solo che siamo in corde Matri e l'aiuto non mancherà.
...la vigna del Signore...
"La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.
Dio degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.
Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi".
(Salmo 80, 14-16.20)
Scusate, ma c’è da chiedersi come si riesca a far convivere nello spazio di una settimanella due dichiarazioni dal significato opposto:
Nella prima PF ribadisce che praticamente non ha alcun senso portare Gesù Cristo a chi non è cristiano, perché a suo giudizio (del tutto in contrasto con ciò che la Chiesa stessa ha sempre affermato a cominciare da Gesù stesso e passando per Pietro) ognuno deve rimanere nel suo cortile “religioso”, e al massimo prendere ognuno un po’ dell’altro:
1) “Questo è importante che voi facciate nelle riunioni. E anche, quelli che sono cristiani, con la Bibbia, e quelli che sono musulmani con il Corano, con la fede che avete ricevuto dai vostri padri, che sempre vi aiuterà ad andare avanti. Condividere anche la propria fede, perché uno solo è Dio: lo stesso”
Nella seconda parla invece di “dimensione missionaria del discepolato cristiano”. Pertanto alla luce di quanto da lui affermato sopra mi permetto una domanda alla romanesca: “Ma missionaria de che?”
2) “Nella mia recente esortazione apostolica sulla gioia del Vangelo ho sottolineato la dimensione missionaria del discepolato cristiano”
" missionaria" nel senso di " periferie esistenziali", non nel senso di" andate ed annunciate il Vangelo..."
Una sola fede: si chiama Newsspeak.
rosa
ah, Rosa, ecco...allora sì, l'abituale sua "coerenza" che mi era sfuggita rispetto al primo punto invece c'era, ancora una volta, eccome! (come temevo, ahimé...)
ma un potere "che bastona e usa la menzogna per giustificarsi", è stato forse conferito da Dio a questi iniqui bastonatori di pecore innocenti ?
bastonano in nome di Dio ?
se leggiamo il Vangelo pare di sì:
"Vi scacceranno dalle sinagoghe; anzi, verrà l'ora in cui chiunque vi ucciderà crederà di rendere culto a Dio. E faranno ciò, perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io vi ho detto queste cose perché, quando giungerà la loro ora, ricordiate che ve ne ho parlato..."
ma non è Dio che li ha autorizzati, bensì il suo nemico & servitori, che "non conoscono nè il Padre nè il Figlio", come Gesù avvisa.
E quel momento è giunto, con tutta evidenza, se apriamo gli occhi.
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