Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 26 aprile 2025

Un cardinale statunitense, che ha aiutato a proteggere preti pedofili, chiuderà la bara di Papa Francesco

La stampa estera non è tutta allineata ai peana mediatici che ci accompagnano in questi giorni. Lo dimostra la nostra traduzione dal New York Post, che potete leggere di seguito.

Un cardinale statunitense screditato pubblicamente, che ha aiutato a proteggere preti pedofili, chiuderà la bara di Papa Francesco
Anna Young per il New York Post

Un cardinale statunitense screditato pubblicamente, accusato di aver coperto uno scandalo di abusi sessuali su minori da parte del clero, è stato scelto per aiutare a sigillare la bara di Papa Francesco e a tumularne le spoglie durante il funerale.

Il cardinale Roger Mahony, 89 anni, arcivescovo emerito di Los Angeles, è uno dei nove cardinali e delle decine di altri membri del clero che avranno un ruolo cerimoniale nella chiusura della bara del defunto pontefice, prevista per venerdì, prima del funerale che si terrà sabato mattina in Piazza San Pietro, come ha annunciato il Vaticano mercoledì.

Mahony, che fu privato delle sue funzioni amministrative e pubbliche nel gennaio 2013, aiuterà anche a sovrintendere alla sepoltura del papa presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dopo il funerale.

“Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

I peana e il battage mediatico volgono al termine, iniziano a farsi sentire le voci critche autorevoli.

“Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. 
Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale" 

“”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”.

“Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”. Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”.

Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”. 
Fonte: Il Fatto Quotidiano

venerdì 25 aprile 2025

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Ho letto tantissimi interventi su papa Francesco, cosa che mi ha permesso di farmi un’idea su come le istituzioni, i politici, la stampa, la gente comune abbia commentato la morte del Papa. Tralascio naturalmente la valanga di retorica che come sempre in queste circostanze riempie il discorso pubblico.

Tralascio quell’atteggiamento di chi (sui social) esercita il “potere della tastiera” per comunicare al mondo (spesso a sé stessi) prevalentemente il proprio disagio esistenziale, le proprie frustrazioni, la mancanza in buona sostanza di una benché minima capacità di misurarsi nell’esercizio della riflessione, che comunque non scaturisce dalla volontà ma dall’abitudine a interrogarsi sull’esistenza. Tra questi c’è la componente no-vax (per chiarezza: non mi sono vaccinato e ho contrastato la logica del “green pass”) che oggi rappresenta una vera e propria sciagura per ogni seria ripresa del dibattito politico sulla base di premesse razionali. Nella quale alligna un atteggiamento rancoroso, rozzo, “primitivo”, incapace di aggiungere un elemento in più, per cui  si applaude alla morte del Papa ricordando la sua (infausta) posizione sul vaccino; ci sono quelli nei quali le scie chimiche hanno prodotto nei loro cervelli frustrati un tale scombussolamento da fargli scrivere post tipo “È rimorto” o cose del genere.

La Santa Tunica di Argenteuil

La santa Tunica di Argenteuil, Francia
di Don Denis Puga, FSSPX

Gli Ebrei che vivevano in Palestina nei tempi evangelici, in generale portavano diversi indumenti: una cintura di tessuto sui reni con una tunica piuttosto corta indossata a contatto con la pelle. Sopra veniva indossata una tunica più ampia, più lunga e più spessa. Il tutto coperto con un grande mantello.

Come raccontano i Vangeli, nel Pretorio di Pilato Gesù fu interamente spogliato per subire l’atroce supplizio della flagellazione. Dopo averLo schernito incoronandolo di spine, i soldati gli restituirono gli indumenti e Lo portarono via per crocifiggerLo.

In cima al Calvario, il Figlio di Dio fu nuovamente spogliato. I Suoi indumenti furono divisi tra i carnefici; i quali tirarono a sorte per prendere la Sua tunica senza cuciture.

Tutto questo ci è specificato nel racconto fatto da San Giovanni, testimone fedele dei fatti.

E se un giorno?

Ci sono divisioni che salvano, ci sono spade che purificano.

«Io non sono venuto a portare la pace sulla terra, ma la divisione».
Sono parole che fendono l’aria come una spada accesa, che mettono a nudo ogni ambiguità, ogni pace finta, ogni accordo siglato nelle stanze dove si svendono i simboli in cambio di applausi. Parole che non addolciscono, che non ammiccano, che non si prestano a comizi di circostanza. Sono parole che bruciano, che dividono, che selezionano gli spiriti. Non una divisione da teatrino, ma una linea tracciata nel cuore degli uomini.

E allora oggi, quando vediamo il mondo intero – massoni, laicisti, clericali tiepidi e anticlericali rabbiosi – unirsi in un unico, osannante, dolcissimo canto d’addio, non possiamo non sobbalzare. Non possiamo non domandarci da quale fonte sgorghi quest’unità così compatta, così stranamente intonata, così composta, così mondanamente devota. Non stride, questa lode unanime? Non assomiglia troppo a quei cori bianchi che intonano salmi senza sapere il senso delle parole? Non ricorda una liturgia senz’anima, una processione che ha smarrito il tabernacolo?

giovedì 24 aprile 2025

Il cardinale Joseph Zen critica la decisione vaticana di iniziare gli incontri preconclave martedì.

Fonte: Michael Haynes su X. Qui l'indice dei precedenti sulla questione Sino/Vaticana. 
Il cardinale Joseph Zen lancia una forte sfida alla decisione vaticana di iniziare gli incontri preconclave martedì. [Il che, per inciso, riduce anche la finestra temporale del necessario confronto e reciproca conoscenza degli elettori -ndr].
Nella dichiarazione rilasciatami online ha scritto:
“Il Cardinale Zen vorrebbe sapere perché la prima sessione delle Congregazioni Generali deve iniziare così presto. Come fanno ad arrivare puntuali i vecchi della periferia? Esiste una buona parola che ricorda loro che non hanno il dovere di partecipare, ma ne hanno il diritto - sì o no?”
La preoccupazione di Zen evidenzia una tensione più ampia all'interno della Chiesa: il Collegio dei Cardinali del 2025 include il 31% delle Americhe, il 20% dell'Asia/Oceania e il 10% dell'Africa, secondo i dati del Vaticano II, il che significa che un incontro frettoloso potrebbe escludere voci non europee nella selezione del prossimo papa.

giovedì 10 aprile 2025

Colligite Fragmenta: Domenica di Passione – “Iesus autem abscondit se”

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.
L'inizio del ciclo pasquale con la Dominica in septuagesima [qui - Colligite qui] ; Dominica in sexagesima [qui - Colligite qui] ; Dominica in quinquagesima [qui - colligite qui]

Colligite Fragmenta: 
Domenica di Passione – “Iesus autem abscondit se”

A partire dalle domeniche pre-quaresimali, “Gesima” in poi, la Santa Madre Chiesa ha iniziato il suo tuffo nella morte liturgica. All'inizio abbiamo perso l'“Alleluia” [qui], il Gloria, e la domenica ci siamo vestiti di viola penitenziale per annunciare la vicinanza della Quaresima [velatio qui]. Con la Quaresima, queste privazioni si applicavano ogni giorno, ad eccezione delle nostre grandi feste. Inoltre, siamo diventati più silenziosi e cupi con la rimozione della musica strumentale e dei fiori festosi, anche se la scorsa settimana nella domenica Laetare un accenno della Pasqua è stato intravisto con misura attraverso il loro ritorno momentaneo e l'uso di paramenti rosacei. È stato come il respiro profondo prima del tuffo nell'acque. Le acque della morte e dell'ascesa liturgica.

mercoledì 9 aprile 2025

Difesa della dottrina della Corredenzione della Beata Vergine

Nella nostra traduzione da Res Novae. Alcuni precedenti a partire da qui - qui - qui - qui - qui - qui 

Difesa della dottrina della Corredenzione della Beata Vergine

Quando Giovanni XXIII annunciò la convocazione di un secondo Concilio Vaticano, molti sperarono che i testi di questa assemblea avrebbero incluso la dottrina della Corredenzione di Maria e della sua Mediazione universale delle grazie. Ciò non avvenne, ma Paolo VI proclamò solennemente il 21 novembre 1964 un nuovo titolo per la Beata Vergine, quello di Madre della Chiesa, sul quale tornerò.

Nei giorni 23 e 24 maggio si terrà a Parigi, presso la Maison internationale de la Cité Universitaire, un convegno sulla Corredenzione della Beata Vergine [1], che tratterà in particolare la questione mariana nel Vaticano II e i cui interventi tenderanno a mettere in luce il carattere tradizionale di questa dottrina.

Vocazioni, frutti del Rito dei secoli

I frutti del rito antico: dalla parrocchia Personale per la liturgia tradizionale di Cagliari, una vocazione per i benedettini dell’Immacolata. Deo gratias!

Precedenti a partire da qui e qui.

martedì 8 aprile 2025

Il silenzio interiore presenza di Dio

Il silenzio interiore presenza di Dio

O Signore, fa tacere in me ogni voce del mondo, delle creature, del mio io, perché possa ascoltare solo la tua voce.

Meditazione
1 - Dice la Sacra Scrittura: «Dove molto si chiacchiera la colpa non manca. Chi è sconsiderato nel parlare ne ricaverà danno» (Pr 10,19; 13,3). La regola di vita di un'anima consacrata, anche se vive nel mondo, deve sempre far posto alla pratica del silenzio; e se, per le esigenze dei doveri del proprio stato, fosse assolutamente impossibile fissarne determinate ore, è indispensabile attenersi a questo principio: parlare il meno possibile con le creature, per parlare il più possibile con Dio. Quindi bisogna abituarsi a mantenere il controllo delle proprie parole, onde evitare la troppa loquacità, le chiacchiere inutili, le facili conversazioni prolungate, l'eccessivo effondersi nelle creature. Come per l'uso dei sensi, così per quello della parola vale la norma: servirsene solo nella misura richiesta dal dovere, dalla carità; e se è certamente lecito servirsene anche per un giusto sollievo, bisogna sempre farlo con un senso di moderazione e all'interno di ragionevoli limiti.
Ma il silenzio esteriore non basta, bisogna giungere a quello interiore, ossia al silenzio dei sensi interni. Far tacere la memoria, la fantasia, la sensibilità, i ricordi, i pensieri, le previsioni inutili.

Un sacerdote ha bisogno del permesso per celebrare la messa latina tradizionale?

Peter Kwasniewski dimostra che Paolo VI non ha mai legalmente ordinato l'uso esclusivo del nuovo messale o ha vietato legalmente il continuo uso del vecchio messale, e che nessuna successiva legislazione valida lo ha fatto. Si tratta ovviamente di una questione di una certa importanza per le coscienze dei sacerdoti e per la conservazione della Messa tradizionale, quindi vi incoraggio a leggere il post nella nostra traduzione da Tradition and Sanity. Qui l'indice dei precedenti collegati alle recenti restrizioni.

Un sacerdote ha bisogno del permesso per celebrare la messa latina tradizionale?
Una presa di coscienza rivoluzionaria: Paolo VI non ha imposto legalmente la nuova messa né ha modificato i diritti imprescrittibili del vecchio messale
Peter Kwasniewski

Quante volte negli ultimi anni abbiamo visto vescovi scrivere nei decreti diocesani: "Concedo il permesso al tale o al tal'altro padre di usare il messale del 1962; nessun altro sacerdote è autorizzato a usarlo senza chiedere e ricevere il mio permesso"? Quante volte abbiamo sentito sacerdoti dire nelle omelie, salutando un'amata messa latina in questa o quella parrocchia: "Il vescovo non mi ha concesso la continuazione della facoltà di celebrare questa forma di messa"? Un linguaggio come questo è abituale oggigiorno nella Chiesa. Si possono persino trovare vescovi che credono di dover "concedere il permesso" a un sacerdote di celebrare il vecchio rito in privato, da solo, e sacerdoti che, per un motivo o per un altro, credono di dover avere tale permesso.

lunedì 7 aprile 2025

Aprile 2025 / Sante Messe in Rito antico a Pavia

Cari Amici,
siamo giunti ormai quasi all'ultimo tratto del percorso quaresimale. Seguiamo con fede il Signore che si incammina verso il Calvario portando la croce, e prepariamoci a celebrare con gioia rinnovata la Pasqua di risurrezione! don Fabio e don Marino

Questo è il calendario delle Sante Messe per il mese di aprile, nella chiesa di San Luca in corso Garibaldi 59 a Pavia.
P.S.: Come molti ormai sapranno, è mancato il sig. Carlo Barilati, che per molti anni ha generosamente e fedelmente accompagnato il cammino della nostra Messa, con la preparazione dell'altare, il servizio liturgico e il canto. Lo ricordiamo con affettuosa amicizia al Signore. Non appena sarà possibile, celebreremo la Santa Messa "da requiem" in suo suffragio.

Il Cardinale Müller a Napoli: «Ingiusto sopprimere le messe in latino»

Indice dei precedenti.
Il Cardinale Müller a Napoli: 
«Ingiusto sopprimere le messe in latino»
Conferenza dedicata al tema del ritorno della Tradizione

«Lo scopo dell’unità della Chiesa non è raggiungere l’uniformità. Non siamo una caserma dove si richiede obbedienza militare. Nella Chiesa l’obbedienza va intesa nella dimensione spirituale: come l’obbedienza a Cristo. E i vescovi, i presbiteri devono occuparsi di attirare anime, insegnare e somministrare i sacramenti, non sopprimerli».

Sono alcuni indirizzi pastorali che il Cardinale Gerhard Ludwig Müller ha impartito ai fedeli della Messa in Latino, a Napoli, promotori di una Conferenza dedicata al tema del ritorno della Tradizione. I Coetus Fidelium della Diocesi partenopea soffrono di una emarginazione a cui sono stati relegati dalla Curia retta dal Cardinale Domenico Battaglia, con la negazione delle chiese, dove venivano celebrate da anni le messe con rito tridentino, e dei sacerdoti dai quali venivano seguiti.

Le nuove restrizioni religiose della Cina limitano severamente l'attività missionaria straniera

Nella nostra traduzione dal National Catholic Register: Le nuove restrizioni del Fronte Unito cinese impediscono al clero straniero di presiedere attività religiose per il popolo cinese senza l'invito del governo cinese. Qui l'indice dei precedenti sulla questione sino/vaticana.

Le nuove restrizioni religiose della Cina limitano severamente l'attività missionaria straniera

Statua di San Francesco Saverio di fronte alla Cattedrale di San Giuseppe a Pechino; San Francesco è noto come "Apostolo della Cina". (foto: Zvonimir Atletic/Shutterstock)

Le nuove restrizioni del Fronte Unito cinese impediscono al clero straniero di presiedere attività religiose per il popolo cinese senza l'invito del governo cinese, limitando fortemente l'attività missionaria straniera nel Paese.

Secondo le norme, che entreranno in vigore il 1° maggio, “le attività religiose collettive organizzate da stranieri in Cina sono riservate ai soli partecipanti stranieri”, con poche eccezioni.

Le restrizioni si applicano ai credenti di qualsiasi religione e proibiscono severamente ai cittadini non cinesi residenti nel Paese di fondare organizzazioni religiose, predicare senza autorizzazione, fondare scuole religiose, produrre o vendere libri religiosi, accettare donazioni religiose o reclutare seguaci tra i cittadini cinesi.

Pubblicate il 1° aprile dalla National Religious Affairs Administration, una branca del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito, le norme consistono in 38 articoli che impongono restrizioni alla possibilità per i cittadini stranieri di organizzare attività religiose nel Paese.

Intitolate "Norme per l'attuazione delle disposizioni sull'amministrazione delle attività religiose degli stranieri nella Repubblica Popolare Cinese", le norme stabiliscono inoltre che solo il clero cinese dovrebbe presiedere le attività religiose per gli stranieri nelle chiese e nei templi approvati dal governo.

Afferma che il clero religioso straniero che entra in Cina con uno status religioso può predicare solo se invitato da una delle organizzazioni religiose nazionali gestite dallo stato cinese e approvato dall'amministrazione per gli affari religiosi del Fronte Unito. Coloro che vengono accettati devono anche ricevere l'approvazione che il contenuto della loro predicazione "non interferisca con gli affari religiosi della Cina".

Pechino cerca da tempo di mantenere uno stretto controllo sugli affari religiosi, consentendo solo alle istituzioni religiose autorizzate dallo Stato di operare legalmente.

Le nuove norme arrivano dopo che la conferenza dell'Incontro nazionale congiunto dei gruppi religiosi del mese scorso ha incaricato i gruppi religiosi approvati dallo Stato, tra cui l'Associazione patriottica cattolica cinese, di integrare i principi del Partito comunista cinese nei loro sermoni.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

domenica 6 aprile 2025

Videoconferenza Instaurare omnia in Christo

Indice interventi precedenti e correlati.
Instaurare omnia in Christo.
Intervento dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America, al Convegno “Eurasia e valori tradizionali: la sfida al globalismo” - Verona, 5 Aprile 2025

Domenica di Passione ("Iúdica me")

Per una visione d'insieme su questo tempo litugico, vedi: Cap. I - Storia del tempo di Passione e della Settimana Santa [qui]; Cap. II - Mistica del Tempo di Passione [qui]; Pratica del tempo di Passione e della Settimana Santa [qui].


Domenica di Passione

Oggi, se udirete la voce del Signore, non indurite i vostri cuori.
Intróitus
Ps. 42, 1-2 - Iúdica me, Deus, et discérne cáusam meam de gente non sancta: ab hómine iníquo et dolóso éripe me: quia tu es Deus meus, et fortitúdo mea. Ps. 42, 3 - Emítte lucem tuam et veritátem tuam: ipsa me deduxérunt, et adduxérunt in montem sanctum tuum, et in tabernácula tua.
(Omíttitur: Glória Patri…) 
Ps. 42, 1-2 - Iúdica me, Deus 
Introito
Sal. 42, 1-2 - Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa da gente malvagia: liberami dall’uomo iniquo e fraudolento: poiché tu sei il mio Dio e la mia forza. Sal. 42, 3 - Manda la tua luce e la tua verità: esse mi guidino al tuo santo monte e ai tuoi tabernacoli.
(Si omette il: Gloria al Padre…)
Sal. 42, - Fammi giustizia, o Dio

L’insegnamento della Liturgia.

La santa Chiesa comincia oggi il Mattutino con queste gravi parole del Re Profeta. Una volta i fedeli si facevano un dovere d’assistere all’ufficiatura notturna, per lo meno le Domeniche e le Feste, perché ci tenevano a non perdere nessun insegnamento della Liturgia. Ma dopo tanti secoli la casa di Dio non fu più frequentata con quell’assiduità che formava la gioia dei nostri padri; e un po’ alla volta anche il clero cessò di celebrare pubblicamente gli uffici che non erano più seguiti. All’infuori dei Capitoli e dei Monasteri, non si sente più risuonare il coro così armonioso della lode divina, e le meraviglie della Liturgia non sono più conosciute dal popolo cristiano che in una maniera imperfetta.

sabato 5 aprile 2025

Sabato Sitientes, Ultimo giorno di Quaresima

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement
Sabato 5 aprile 2025
Sabato Sitiente, Ultimo giorno di Quaresima
Gregory Di Pippo

Nei libri liturgici del rito romano tradizionale, oggi è l'ultimo giorno della "Quadragesima", la parola latina per Quaresima; dalla metà del IX secolo, domani è stato chiamato "Dominica de Passione", solitamente tradotto in inglese come "Domenica della Passione". Le ultime due settimane della stagione sono note collettivamente come "Tempus Passionis"; l'usanza di unirle come periodo liturgico distinto dal resto della Quaresima è unica del rito romano. Tuttavia, il carattere liturgico specifico di questo periodo è più antico della sua nomenclatura formale e la messa tradizionale per oggi segna la transizione in diversi modi.

Vescovo Strickland: "Molti cattolici, compreso il clero, sbagliano nel credere che la dottrina possa evolversi con lo spirito dei tempi".

Nella nostra traduzione da Infovaticana. Qui l'indice dei precedenti interventi di mons, Strickland.

Vescovo Strickland: "Molti cattolici, compreso il clero, sbagliano
nel credere che la dottrina possa evolversi con lo spirito dei tempi".

Il vescovo Joseph Strickland ha lanciato l'allarme nel podcast The Voice of a Shepherd [La Voce di un Pastore] circa la grave crisi che oggi affligge la Chiesa cattolica, sia a livello interno che internazionale.

Nelle sue dichiarazioni, il prelato americano, estromesso da Francesco [vedi], ha denunciato l'avanzata del modernismo, la confusione dottrinale, la decadenza morale e la diffusa perdita della fede. E affermato: «Oggi la Chiesa si trova ad affrontare prove interne ed esterne: modernismo, confusione dottrinale, declino morale e una diffusa perdita della fede. "Il sacro viene spesso profanato, la tradizione viene scartata e l'errore viene tollerato, persino incoraggiato, sotto le mentite spoglie del progresso".

venerdì 4 aprile 2025

Venerdì della IV Settimana di Quaresima

Venerdì della IV Settimana di Quaresima 

Gv. 11,1-45
La risurrezione di Lazzaro S. Agostino

La morte, castigo del peccato e causa di tante lacrime per l'uomo, intenerisce il Cuore di Cristo.  (S. Agostino)

Dalla lettura precedente ricorderete che il Signore sfuggì dalle mani di coloro che volevano lapidarlo, e si ritirò oltre il Giordano dove Giovanni battezzava (cf. Gv 10, 39-40). Ora, mentre il Signore stava in quel luogo, Lazzaro si era ammalato in Betania, un villaggio che era vicino a Gerusalemme. Maria era colei che unse di unguento profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli. Era suo fratello Lazzaro ch'era ammalato. Dunque, le sorelle mandarono a dire a Gesù (Gv 11, 2-3). Sappiamo già dove mandarono il messaggio a Gesù, poiché sappiamo dove egli era: era assente e si trovava al di là del Giordano. Mandarono a dire al Signore che il loro fratello era ammalato, e per pregarlo di venire a liberarlo dalla malattia. Egli ritardò a guarirlo, per poterlo risuscitare.

Lotta agli abusi. Santuario di Lourdes, coperti i mosaici di Rupnik

Posati pannelli di alluminio sopra i mosaici delle due porte laterali della Basilica del Rosario. Nei prossimi giorni stesso trattamento per le due porte centrali, ha annunciato il vescovo Micas. Testo rielaborato nei termini essenziali, poiché ne è vietata la riproduzione. 
Ricordiamo la durissima reprimenda de Il Sismografo sulla vicenda degli abusi sessuali e dell’assoluzione del complice di Padre Rupnik: “Quindi la CDF, presieduta dal gesuita spagnolo card. Luis Ladaria, ha fatto le due cose nel giro di pochi giorni e lo ha potuto fare solo perché ha ricevuto ordini da Papa Francesco. Non esiste un’altra spiegazione. Dire o suggerire qualcosa di diverso non corrisponde alla verità... Il Vaticano deve dare contezza della subitanea remissione della scomunica a Padre Rupnik – scomunica tolta su ordine diretto del Papa –, degli abusi sessuali, del fatto che il gesuita ha continuato tranquillamente a girare il mondo e celebrare Messa e, da ultimo, il fatto che continui tranquillamente a vivere al Centro Aletti, tra i collaboratori (e consacrate?)“.

Lotta agli abusi. Santuario di Lourdes, 
coperti i mosaici di Rupnik

Leggiamo su Avvenire che nel “comprensorio” del Santuario di Lourdes sono stati coperti alcuni mosaici del sacerdote sloveno Marko Rupnik, l’ex gesuita accusato di abusi psicologi e sessuali da alcune religiose. I mosaici di due porte laterali della Basilica del Rosario sono state ricoperte con pannelli di alluminio e «le due grandi porte centrali saranno coperte tra qualche giorno, prima dell’inizio della stagione dei pellegrinaggi a Lourdes». Lo ha annunciato il vescovo di Tarbes e Lourdes, Jean-Marc Micas. Un gesto forte ed eloquente, dal grande valore simbolico, in una delle mete di pellegrinaggio più importanti e amate del mondo.

giovedì 3 aprile 2025

Vescovo Strickland: La Messa Novus Ordo e la formazione sacerdotale hanno causato problemi nella Chiesa

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews una recente articolata intervista rilasciata da Mons. Strickland. Qui l'indice dei precedenti.

Vescovo Strickland: La Messa Novus Ordo e la formazione 
sacerdotale hanno causato problemi nella Chiesa

(LifeSiteNews) — Il Vescovo Joseph Strickland ha dichiarato che il passaggio dalla Messa Tradizionale alla Messa Novus Ordo ha portato a un declino nel sacerdozio, e ha criticato la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) per il fatto che i vescovi siano spinti a "dimenticare di essere successori degli apostoli".

L'ex vescovo di Tyler, Texas, rimosso dalla sua diocesi da Papa Francesco nel 2023 dopo aver criticato l'eterodossia del pontefice [qui], ha evidenziato l'approccio più "comodo" e meno "sacrale" della Messa Novus Ordo durante un'intervista di oltre tre ore rilasciata il 20 marzo a Conor Gallagher, CEO della casa editrice cattolica tradizionale TAN Books.

Ramadan sull'altare: il buffo suicidio dell'Occidente

Sono anni che temiamo e gridiamo contro quanto ora ci appare il peggio che mai potessimo immaginare. E invece è solo l'inizio della fine, se non c'è un risveglio della fede e se non ci aiuta la Provvidenza. Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo. Di seguito riprendiamo un articolo di Giulio Meotti. Siamo alla frutta! Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo.

"Ramadan sull'altare: il buffo suicidio dell'Occidente".
Giulio Meotti

Così scriveva quattro anni fa il romanziere algerino Boualem Sansal: “Desacralizzando e decostruendo tutto abbiamo creato le condizioni per il nostro fallimento senza ritorno”. Sansal aveva visto lungo, molto più degli occidentali che mangiano papaya pensando di costruire un’Europa multiculturale. Per questo è stato appena condannato a cinque anni di carcere in Algeria.

Ci aveva avvisato su quello che è successo ieri in Francia.

E a Torino, “città islamica” (c’era anche il sindaco)-

A Parigi intanto il “miglior pasticciere del mondo”, Pierre Hermé, offriva la sua “collezione Ramadan di macaron”; a Londra, Piccadilly Circus era addobbata con luci e decorazioni comunali che invitano a trascorrere un “Buon Ramadan”; nella catena di supermercati Sainsbury's al cliente si chiedeva se è “pronto per il Ramadan” e al Castello di Windsor il re (e “difensore della fede”, per così dire) era affaccendato per un iftar nella St George's Hall, chiamata così in onore del patrono sotto la cui bandiera i cavalieri crociati cavalcarono in battaglia e oggi molto politicamente scorretta.

mercoledì 2 aprile 2025

2 Aprile 2025 Mercoledì della quarta settimana di Quaresima

2 Aprile 2025 
Mercoledì della quarta settimana di Quaresima

Il grande Scrutinio.

Questo giorno si chiama Feria del Grande Scrutinio, perché nella Chiesa Romana, dopo aver avute le debite informazioni e fatti gli esami si procedeva all'ammissione al Battesimo della maggior parte dei Catecumeni. La Basilica stazionale era a S. Paolo fuori le Mura, sia per la vastità di questo edificio, e sia per rendere omaggio all'Apostolo della Gentilità con le nuove reclute che la Chiesa si disponeva a fare in seno al paganesimo. Il lettore assisterà con interesse ed edificazione alle forme e cerimonie che si osservavano in tale circostanza.

Il Catecumenato.
Riuniti i fedeli e gli aspiranti al Battesimo nella Basilica, all'ora di mezzogiorno, si raccoglievano innanzi tutto i nomi di questi ultimi; poi un accolito li disponeva davanti al popolo, gli uomini a destra e le donne a sinistra. Un sacerdote recitava quindi su ciascuno di loro l'Orazione che li faceva Catecumeni; difatti noi fino adesso li abbiamo chiamati impropriamente e per anticipazione con questo nome. Egli prima li segnava in fronte col segno della croce imponendo loro la mano sul capo; quindi benediceva il sale, simbolo della Sapienza, e lo faceva gustare a ciascuno di loro.

Il vescovo Strickland pubblica una lettera aperta a Trump sulla guerra in Medio Oriente

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Il vescovo Strickland esorta il presidente Trump: "Se l'America desidera essere una forza per il bene nel mondo, non deve agire con un'aggressione militare incontrollata, ma con giustizia, prudenza e una sincera ricerca della pace". Qui l'indice dei precedenti interventi del vescovo che non tace.

Il vescovo Strickland pubblica una lettera aperta
a Trump sulla guerra in Medio Oriente


Caro signor Presidente,
Nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo, le scrivo come successore degli Apostoli, spinto dal mio dovere di dire la verità nella carità e nella giustizia. Il peggioramento della crisi in Medio Oriente, dalla guerra a Gaza ai crescenti conflitti regionali, comprese le azioni militari statunitensi nello Yemen, richiede un'urgente riflessione morale. Come pastore di anime, non posso rimanere in silenzio mentre migliaia di persone soffrono le conseguenze dell'escalation della violenza.

La Chiesa cattolica sostiene la dignità sacra di ogni vita umana, creata a immagine di Dio. Il Catechismo ci insegna che “le azioni deliberatamente contrarie al diritto delle genti e ai suoi principi universali sono crimini” ( Catechismo della Chiesa Cattolica , 2313). Ciò si applica a tutte le parti impegnate in una guerra, siano esse nazioni, gruppi militanti o coalizioni. Mentre una nazione ha il diritto di difendersi e proteggere il suo popolo, tali azioni devono rimanere entro i limiti della giustizia, della proporzionalità e della legge morale.

Russia/Ucraina. Vediamo chi veramente ha stracciato gli accordi

1. La Russia ha invaso l'Ucraina senza motivo? 2. Putin ha mire espansionistiche o si sta difendendo? 3. Ha cominciato la Russia o l'Ucraina? L'articolo che segue svela finalmente tutta la verità. Caso chiuso. Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.

Russia/Ucraina. 
Vediamo chi veramente ha stracciato gli accordi

“Trattare con Putin è impossibile perché Putin non rispetta gli accordi e viola i trattati. La colpa della guerra in Ucraina è soltanto sua”.
Quale rivista scientifica pubblicherebbe una tesi del genere? Nessuna. Quando si tratta di spiegazione causale, il metodo delle scienze storico-sociali prevede di includere il punto di vista di tutti gli attori coinvolti nello studio.
Secondo i russi, i primi a violare i trattati sono stati gli ucraini. È vero? Indaghiamo per verificare.

L’Ucraina ha violato il Trattato di amicizia, cooperazione e partenariato russo-ucraino, firmato a Kiev il 31 maggio 1997 da Kuchma e Eltsin iniziando una corsa verso il baratro. Quel Trattato, noto anche come il “grande trattato”, impegnava l’Ucraina a non usare il proprio territorio per nuocere alla sicurezza della Russia e viceversa. Ne consegue che il Trattato russo-ucraino del 1997 proibiva a entrambi di stringere alleanze militari ritenute pericolose dalla controparte.

martedì 1 aprile 2025

Europa, nuovo centro di potere dell'oligarchia al servizio del globalismo

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Europa nuovo centro di potere
dell'oligarchia globalista

La sentenza su Marine Le Pen dice chiaramente che o si sta da una parte (dell’Europa) o si è fuori dal gioco cosiddetto democratico. Questa fetida Europa ha imbroccato una strada senza ritorno: quella della repressione diretta di qualsiasi minaccia al suo ordine e alla sua prospettiva guerrafondaia. O si capisce che la posta in gioco è la prospettiva di guerra che questa Europa considera come unica soluzione alla crisi totale nella quale si è inabissata oppure si è al servizio, coscienti o meno non importa, di questa criminale logica nella quale le classi dirigenti europee vogliono precipitarci.
Questa Europa difende e sostiene l’Ucraina di Zelensky perché quello è il suo modello, un paese che ha mandato milioni di giovani a morire per difendere gli interessi dei suoi procuratori, un paese attraversato e permeato da bande criminali nazi-banderiste finanziate e sponsorizzate dal capitale finanziario occidentale… questa Europa si è ucrainizzata. Un’Europa che ha esaurito la carta di credito della democrazia formale e che mostra senza vergogna la sua brutale e orrenda faccia: di criminali che vantano con fierezza la propria superiorità morale e culturale sul resto del mondo, che mettono a tacere con le buone e con le cattive chiunque ne metta, seppure parzialmente, in discussione i suoi dogmi.
La strada intrapresa è chiara, non si tratta di leggere tra le righe: l’attentato al premier slovacco Fico, la sospensione del voto popolare a favore di Georgescu in Romania, la manipolazione dei risultati elettorali in Moldavia, la censura di qualsiasi contenuto non compatibile con l’ordine di Bruxelles, la chiusura dei conti correnti (VisioneTv, Vento dell’Est)…
Non c’è molto da capire, questa oligarchia al servizio del globalismo, sconfitto politicamente – ripeto: politicamente – negli Usa, rimane un attivo centro di potere che ha trovato il suo rifugio delle canaglie in questa orrida Europa dov’è totale la disponibilità di classi dirigenti addestrate da tempo alla sua perversa e diabolica ideologia. Sottoprodotto tossico di queste classi dirigenti sono i cosiddetti progressisti, che esultano per questa sentenza, perché come dice la Boldrini «Marine Le Pen ha sempre disprezzato l’Ue…».
Noi popoli abbiamo un’urgenza: estirpare questo cancro prima che le sue metastasi infettino irrimediabilmente le nostre carni.
Antonio Catalano, Martedì 1° aprile 2025

Il Preziosissimo Sangue di Cristo

Diceva Santa Caterina da Siena: "Chi con la mano del libero arbitrio prende il Sangue di Cristo e lo applica al suo cuore, anche se è duro come diamante lo vedrà aprirsi al pentimento e all'amore". 

Il Sangue di Cristo è onnipotente. Il Sangue di Gesù racchiude la salvezza di tutto il nostro essere ed è particolarmente efficace contro tutte le forze del male. 

O mio Signore Gesù Cristo per la tua dolorosa passione fa scendere una goccia del tuo prezioso sangue su di me, la mia famiglia, i miei defunti, sui miei amici e sui miei nemici affinché possiamo ricevere la grazia del perdono!

Dalle Litanie del Preziosissimo Sangue: Sanguis Christi, Novi et ætérni Testamenti Salva nos!

Marcello Veneziani /E l’inventore dei computer scoprì la coscienza

Figura e percorso interessante, notevole la genialità. Faggin ha, infine, scoperto la coscienza e anche il libero arbitrio; ne esplora le complessità non confondibili con la materia. Ho guardato il documentario. Discorso metafisico monco: manca la Fonte e la relazione personale.
E l’inventore dei computer scoprì la coscienza

Che dire di uno scienziato che dopo aver passato una vita a studiare la fisica e a inventare formidabili macchine e congegni che tutti usiamo, arriva a fare la scoperta delle scoperte: non siamo solo materia ma spirito e coscienza, il mondo è irriducibile a una macchina o un computer, a un algoritmo o all’intelligenza artificiale? Che vorrebbero dichiararlo insano di mente, se non fosse che quella stessa mente, ora rivolta all’amore come energia universale e alla coscienza come motore di ogni processo, è la stessa che ha inventato il micro-processore e il touchscreen, solo per dire un paio di cose preziose di cui dobbiamo essergli grati. E allora puoi dare tre diverse spiegazioni: la prima, che era lucido e poi è impazzito e da scienziato è diventato un po’ santone; la seconda, che solo un pazzo può fare invenzioni geniali che cambiano il corso del mondo, e se vuoi le une, devi rispettare le altre; la terza, che non sia pazzo ma la sua intelligenza lo ha condotto dopo le sue invenzioni a trovare il punto di fusione tra la ricerca scientifica e la ricerca spirituale.

lunedì 31 marzo 2025

Perché l'occidente si è ridotto a odiare se stesso. Firmato Joseph Ratzinger

Sintesi chiara sui dibattiti che hanno portato all'Europa di oggi. Dove ci si occupa dei tappi delle bottiglie mentre non si può criticare l'islam purché si verrebbe accusati di islamofobia. La svolta per l’Europa auspicata da Benedetto XVI all’indomani della caduta del muro di Berlino non c’è stata. Tanto il materialismo che il relativismo avevano proseguito nella loro inarrestabile avanzata. “Un odio che si può considerare solo come qualcosa di patologico”: il nuovo libro di Elio Guerriero. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Perché l'occidente si è ridotto a odiare 
se stesso. Firmato Joseph Ratzinger

Pubblichiamo un estratto di “Benedetto XVI. L’eredità dalla vita e dalle opere”, il nuovo libro di Elio Guerriero (Edizioni San Paolo, 254 pp., 20 euro). L’autore, storico e teologo, è stato a lungo direttore della rivista Communio.

Il 9 novembre del 1989, tra la sorpresa mondiale, cadeva il muro di Berlino, la cortina di ferro che, dagli anni Sessanta, separava l’Europa dell’est da quella dell’ovest. In realtà vi erano stati diversi segnali della disgregazione del potere sovietico in Europa. La sorpresa fu, comunque, enorme e, sulla scia dell’entusiasmo trascinatore di Giovanni Paolo II, Ratzinger si convinse che “è un dovere ineludibile per il teologo come per il pastore della Chiesa, entrare nel dibattito”. Accettò dunque di tenere conferenze, di scrivere articoli, di partecipare a dibattiti. Alla fine di questa lunga serie di interventi mise insieme ben tre volumi dedicati al futuro dell’Europa.

domenica 30 marzo 2025

Vescovo Strickland / Fraternità di preghiera sacerdotale con inizio il 17 aprile 2025, Giovedì Santo

Nuova iniziativa del vescovo Strickland. Qui l'indice dei precedenti.

Vescovo Strickland / Fraternità di preghiera sacerdotale 
con inizio il 17 aprile 2025, Giovedì Santo

Condividete questa lettera con tutti i preti che conoscete. Questa fraternità di preghiera inizierà ufficialmente il giovedì santo quest'anno, 17 aprile 2025. Pregate per i preti.

La foto, benedetta, è presa mentre celebro la Messa sull'altare dove è venerato il corpo di San Giovanni Vianney.
San Giovanni Vianney, prega per noi.

* * *
Cari fratelli preti,
Prego affinché questi giorni quaresimali che stiamo attraversando siano per voi un tempo di grazia abbondante, approfondendo la vostra vita di sacerdoti di Gesù Cristo e rinnovando il vostro cuore nella Sua verità e nel suo amore.

Vi esorto a conoscere San Pier Damiani, un impavido difensore della verità che si è opposto alla corruzione del suo tempo. Visse in un'epoca molto simile alla nostra, quando il marciume della sodomia era come un acido che mangiava la Chiesa. Eppure, credo che se San Pier Damiani dovesse parlarci oggi, avverrebbe che il degrado che ora affrontiamo è ancora più insidioso e radicato di quello che ha affrontato ai suoi tempi.

Mentre innalziamo preghiere per Papa Francesco e tutti i vescovi, dobbiamo farlo con abbondante carità ma anche con una chiarezza inflessibile nella verità. Se il Santo Padre, e i tanti cardinali, vescovi e sacerdoti che si dichiarano al suo fianco, si rifiutano di richiamare contro la sirena della sodomia, dobbiamo rimanere saldi. La vera misericordia verso i nostri fratelli negli Ordini Santi esige che li richiamiamo instancabilmente alla verità, indipendentemente da quanto sordi possano rimanere alle nostre suppliche.

Se state leggendo, è probabile che abbiate già subito le conseguenze di dire la verità sul Deposito di Fede che è il nostro tesoro. Siete tra una folta schiera di fratelli fedeli rimasti saldi e non scossi, e che si sono rifiutati di abbracciare la moderna tendenza della Chiesa di essere nel mondo E del mondo.

È vero che l'istituzione della Chiesa nel mondo si è compromessa in modi dolorosi e devastanti. Dobbiamo combattere contro questa costante erosione della fede in Gesù Cristo che è l'unica via per la salvezza delle nostre anime e per l'eternità presso Dio. Anche se i traditori e i tradimenti in questi giorni sono molti, dobbiamo combattere la sodomia come il più maligno e virulento di tutti i attacchi. Attacca la nostra purezza virile, la sacralità del matrimonio e il fondamento della società che dovrebbe essere costituito dalle famiglie sante.

Vi scrivo ora per offrirvi il mio sostegno per gettare le basi per la creazione di una comunità sacerdotale di fratelli uniti nella preghiera e nella verità. Per favorire questo legame, ho istituito una mail, asacredday@gmail.com , come mezzo per riunirci in una comunità di preghiera dedicata a rafforzarci a vicenda nella nostra sacra vocazione di sacerdoti di Gesù Cristo. Per favore condividete questo con tutti i nostri fratelli che sono con noi nell'incrollabile perseguimento della nostra vocazione di essere veri sacerdoti di Gesù Cristo.

La semplice richiesta con cui inizio è che facciamo del giovedì il nostro giorno di preghiera e digiuno l'uno per l'altro. Offriamo in questi giorni la Santa Messa per i nostri fratelli sacerdoti, affinché tutti noi possiamo avvicinarci al Sacro Cuore di Gesù attraverso il Cuore Immacolato della Beatissima Vergine Maria, Madre nostra.

Imploriamo l'intercessione di San Pier Damiani mentre intraprendiamo questa iniziativa insieme.
Vescovo Joseph E. Strickland, Vescovo emerito

Dominica IV in Quadragesima (Lætáre)

Per meglio seguire l'anno liturgico e le sue gemme spirituali. Vedi Meditazione sulla Quaresima [qui e collegati]. Prima Domenica di Quaresima qui; Seconda Domenica di Quaresima quiTerza Domenica di Quaresima qui.

Quarta Domenica di Quaresima 
Intróitus
Is. 66, 10 et 11 - Lætáre, Ierúsalem: et convéntum fácite omnes qui dilígitis eam: gaudéte cum lætítia, qui in tristítia fuístis: ut exsultétis, et satiémini ab ubéribus consolatiónis vestræ.
Ps. 121, 1 - Lætátus sum in his, quæ dicta sunt mihi: in domum Dómini íbimus. Glória Patri…
Is. 66, 10 et 11 - Lætáre, Ierúsalem …
Introito
Is. 66, 10 e 11 - Alliétati, Gerusalemme, e voi tutti che l’amate, esultate con essa: rallegratevi voi che foste tristi: ed esultate e siate sazi delle sue consolazioni.
Sal. 121, 1 - Mi rallegrai di ciò che mi fu detto: andremo nella casa del Signore. Gloria al Padre…
Is. 66, 10 e 11 - Alliétati, Gerusalemme

La Domenica della gioia.
Questa Domenica chiamata Laetare, dalla prima parola dell'Introito della Messa, è una delle più celebri dell'anno. In questo giorno la Chiesa sospende le tristezze della Quaresima; i canti della Messa non parlano che di gioia e di consolazione; si fa risentire l'organo, rimasto muto nelle tre Domeniche precedenti; il diacono riveste la dalmatica e il suddiacono la tunicella; è consentito sostituire i paramenti violacei coi paramenti rosa. Gli stessi riti li abbiamo visti praticare durante l'Avvento, nella terza Domenica chiamata Gaudete. Manifestando oggi la Chiesa la sua allegrezza nella Liturgia, vuole felicitarsi dello zelo dei suoi figli; avendo essi già percorso la metà della santa quaresima, vuole stimolare il loro ardore a proseguire fino alla fine [1].

sabato 29 marzo 2025

Simbolismo millenario assegnato alla luce

Recentissimi studi e rilevamenti hanno evidenziato il rapporto che lega la Trinità di Masaccio in Santa Maria Novella a Firenze con il Sole e il simbolismo millenario assegnato alla luce come essenza stessa di Dio e al giorno dell’equinozio di Primavera, il giorno in cui le ore di luce uguagliano quelle della notte, iniziando così il risveglio della natura.
Non a caso l’equinozio è strettamente legato al calcolo della Pasqua e pertanto alla resurrezione di Cristo. 
Difatti nell’occasione dell’equinozio di Primavera il sole proveniente dal secondo occhio orientale della navata maggiore illumina alla perfezione la figura di Dio Uno e Trino; osservando il cerchio di luce che intercetta la Trinità si può anche notare che questo fascio luminoso corrisponde in maniera certamente non casuale alle dimensioni della curvatura dell’arco che sovrasta la raffigurazione di Dio Uno e Trino: si può quindi pensare che Masaccio abbia dimensionato il suo affresco con la luce. 
Tale effetto luminoso è stato rilevato alle ore 9.30 circa dal 25 marzo fino ai primi di aprile. Va ricordato che nel 1425-26, data della probabile realizzazione della Trinità, il calendario giuliano era sfalsato rispetto alle stagioni. Pertanto il 21 marzo di quell’epoca corrisponde al 28-29 marzo di oggi, quando avviene la centralità dell’illuminazione della Trinità. (Simone Bartolini)

Situazione dei seminari

Alcuni precedenti di un problema antico quiqui - qui.
Situazione dei seminari

Scrive Peter Kwasniewski:《Ecco una nota che ho ricevuto da un seminarista che prega l'antico breviario: "Pregare il breviario in latino non è molto visto di buon occhio nel mio seminario. Ho notato in biblioteca l'altro giorno che l'istituto ad un certo punto ha preso tutti i [vecchi] breviari che potevano essere usati per pregare le ore e li ha rimossi dalla raccolta. Sospetto l'intento di scoraggiare la recita dell'Ufficio Divino sulla liturgia delle ore." Il latino è una chiave per la vasta casa del tesoro della Cristianità Occidentale. Ecco perché i progressisti lo temono così tanto e hanno fatto del loro meglio per oltre 50 anni per sopprimerne la conoscenza.》

* * *
Mi ricorda un episodio significativo di diversi anni fa.
Avevo appena messo in circolazione un piccolo saggio sulla Questione Liturgica [vetus e Novus Ordo a confronto: praticamente i prodromi del mio successivo libro], che diffondevo a richiesta. Le richieste fioccavano e ne ho diffuse oltre un migliaio di copie... Una richiesta mi colpì moltissimo: era di un seminarista che scriveva da un seminario italiano, del quale per ovvi motivi non faccio il nome, anche se sono passati molti anni e il mio interlocutore dovrebbe (spero) essere ormai un sacerdote. Mi chiese di spedire 30 copie (per lui e altrettanti colleghi), ma all'indirizzo di sua madre, perché sia il blog che quelle copie potevano esser letti solo di nascosto dai superiori...

venerdì 28 marzo 2025

Dove il cardinale Roche sbaglia sulla messa latina tradizionale

Nella nostra traduzione da The Catholic Herald una delle tante reazioni alle recenti dichiarazioni del card. Roche [qui - qui]. La riflessione è piuttosto sommaria rispetto alle analisi a cui siamo abituati, sembra di un Neofita, ma ribadisce cose essenziali e conferma la grande diffusione della Tradizione, soprattutto tra i giovani, in tutto l'Orbe cattolico [qui]. Lo scalpore creato dalle restrizioni [qui] ha fatto conoscere la Messa dei secoli provocando l'eterogeneità dei fini.

Dove il cardinale Roche sbaglia sulla messa latina tradizionale

Mi interessava ascoltare il discorso del cardinale Arthur Roche riflessioni nella sua recente intervista al Catholic Herald che celebra il suo Giubileo d'oro, in particolare i suoi commenti sulla Messa latina tradizionale e il suo posto nella Chiesa odierna. 
Mentre esprime opinioni chiare sulle riforme successive al Concilio Vaticano II e sulla devozione di coloro che partecipano alla Messa tridentina, non ho potuto fare a meno di pensare che la sua valutazione abbia trascurato alcune delle ragioni più profonde per cui molti, soprattutto i cattolici più giovani, sono attratti da questa forma di culto. Data l'importanza della liturgia nel plasmare la fede dei laici, credo che le sue osservazioni meritino un esame più attento e ponderato.

giovedì 27 marzo 2025

27 Marzo 2025: Giovedì della terza settimana di Quaresima

27 Marzo 2025: 
Giovedì della terza settimana di Quaresima

Metà-Quaresima.
Questo giorno segna la metà della santa Quarantena, ed è chiamato Giovedì della metà Quaresima. Oggi infatti si compie il ventesimo giorno dei quaranta, di questo santo tempo, prescritti dalla Chiesa. Presso i Greci è la giornata di ieri che viene computata, propriamente parlando, Mesonéstima, cioè metà digiuno; nome che del resto essi danno all'intera settimana, che, nella loro liturgia, rappresenta la quarta delle sette settimane che formano la loro Quaresima. Il Mercoledì di questa è da loro considerato una festa solenne, un giorno d'allegrezza, nel quale si rianimano di coraggio a proseguire fino al termine. Le nazioni cattoliche d'Occidente, pur tralasciando di considerare un simile giorno come una festa, furono sempre solite passarlo con una certa allegria. Difatti, non è contrario allo spirito del cristianesimo festeggiare il centro della Quaresima, riunendo, alla maniera dei nostri padri, più commensali a tavola, e servendola con una maggiore ricercatezza ed abbondanza, purché sia rispettato il digiuno. Ma ahimé! nei nostri paesi regna il rilassamento, e quanti, che si dicono cattolici, non hanno fatto altro da venti giorni a questa parte, che violare le leggi del digiuno e dell'astinenza, in base alle dispense legittime o estorte! Che senso possono avere per loro le gioie gustate dai cristiani tuttora fedeli alle sante tradizioni? Per provare tali gioie bisogna averle meritate con le privazioni, con qualche incomodo imposto al nostro corpo; ed è proprio quello che non sanno più fare troppi cattolici dei nostri giorni. Preghiamo per loro, affinché Dio faccia loro comprendere una buona volta a che cosa li obbliga la fede che professano.

Cristiani perseguitati in Pakistan

Come una cristiana pakistana il dolore che provo oggi mi brucia dentro.
Il 22 marzo, a Sheikhupura, un altro fratello nella fede, Waqas Masih, appena 22 anni, è stato accoltellato da un collega musulmano per aver rifiutato di convertirsi all’Islam.
Un giovane, povero, umile, che voleva solo lavorare onestamente. E invece ora lotta tra la vita e la morte con una ferita al collo.
Il suo “errore”? Dire NO alla conversione forzata.
E come spesso accade in Pakistan, per giustificare l’aggressione, gli è stata gettata addosso l’infame accusa di blasfemia: una menzogna che può condannarti senza prove, senza pietà, senza giustizia.
Mi chiedo: quanto ancora dobbiamo soffrire?
Perché il mondo tace mentre il sangue dei cristiani scorre sulle strade del mio Paese?
Dove sono i difensori dei diritti umani? Dove sono quelli che gridano “libertà religiosa” solo quando fa comodo?
Anche nel mese sacro del Ramadan, non c’è pace per noi. Nemmeno il rispetto della nostra dignità umana. Ci si aspetterebbe un tempo di riflessione, di spiritualità, ma per alcuni è solo un’altra occasione per colpirci.
Non siamo invisibili. Non siamo meno umani. Siamo figli dello stesso Dio.
Padre Lazar Aslam (che ho tra i miei amici su Facebook), frate cappuccino che ha visitato Waqas in ospedale, ha lanciato un appello chiaro e accorato alla comunità internazionale:
“Pregate per lui e fate conoscere al mondo cosa sta accadendo. È urgente fermare l’uso strumentale delle accuse di blasfemia. Questo fenomeno sta diventando sempre più preoccupante. Abbiamo bisogno di un cambiamento sociale che tuteli davvero i diritti di tutti i cittadini.”
Oggi vi chiedo con tutto il cuore:
pregate per Waqas Masih,
pregate per i cristiani del Pakistan,
e non rimanete in silenzio.
Perché il silenzio uccide quanto le lame.
Zarish Imelda Neno