Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 31 dicembre 2023

Bergoglio ordina: «Via tutti gli stemmi di Benedetto». Continua la damnatio memoriae di Ratzinger

Qui l'indice dei testi che ricordano tutte le occasioni in cui Ratzinger ha rotto il silenzio dal 'recinto di Pietro'.
Bergoglio ordina: «Via tutti gli stemmi di Benedetto». 
Continua la damnatio memoriae di Ratzinger

Non sono bastati gli enormi dispiaceri che il pontefice defunto ha dovuto sopportare nei dieci anni di convivenza. Non sono bastati i funerali celebrati con l’incapacità di sopportare l’eredità del predecessore che è un vero e proprio padre della Chiesa. Ora, ad un anno dalla morte di Benedetto XVI, da Santa Marta è partito l’ordine: «Via gli stemmi di Benedetto XVI dalle casule!».

Questo è ciò che si sono sentiti dire il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e gli addetti della Sacrestia Pontificia. È così che si è provveduto a spedire le casule (di tutti e quattro i colori liturgici) in sartoria per sostituire lo stemma del pontefice defunto con la tiara e le chiavi decussate.

Si tratta di una scelta che non trova alcun tipo di giustificazione, soprattutto fatta a dieci anni dalla fine del pontificato e solo a seguito della sua morte. Dal punto di vista storico, infatti, viene cancellata la memoria di paramenti che erano stati voluti da Benedetto XVI e ricordano il suo pontificato. Si tratta anche di una indicazione temporale: i paramenti sono stati voluti e creati durante questo periodo. Inoltre, tutti gli altri paramenti con gli stemmi di San Paolo VI, San Giovanni XXIII o San Giovanni Paolo II sono tutti nella sacristia pontificia e nessuno ha osato mai toccarli.

sabato 30 dicembre 2023

Mons. Carlo Maria Viganò: “la verità trionfa quand’è negata”

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Mons. Carlo Maria Viganò: 
“la verità trionfa quand’è negata”

Da oltre tre anni Monsignor Carlo Maria Viganò, attraverso i suoi video e i suoimessaggi, ha svelato la verità sulla narrazione del grande inganno che stiamo vivendo.

Partendo dal Grande Reset, passando poi per Davos, senza tralasciare nessun argomento riguardante la violazione dei diritti individuali di tutti i popoli, Mons. Viganò ha evidenziato gli intrecci mondiali del piano diabolico ordito dall’élite globalista.

Gli accorati appelli dell’alto Prelato sono volti a rafforzare la verità contro il “male satanico” che – avverte Mons. Viganò – sta invadendo il mondo, per portarlo verso un precipizio non solo di crollo economico, ma soprattutto nella direzione di una voragine morale irreversibile, quasi a dire che non ci sia più religione.

Arciv. Chaput / Il costo di “creare disordine”

Nella nostra traduzione da First Things l'ennesima reazione: quella dell'Arcivescovo Chaput alla recente Declaratio vaticana. Precedenti a partire da qui. Qui l'indice degli articoli correlati.

Il costo di “creare disordine”
Uno dei criteri che la Chiesa utilizza per verificare il valore delle sue gerarchie è una semplice frase della Scrittura: “Dio non è un Dio della confusione, ma un Dio di pace” (1 Corinzi 14:33). Così era per Paolo. Così è adesso. Così è per i pastori e i vescovi locali, compreso il vescovo di Roma. La confusione tra i fedeli può spesso riguardare persone innocenti che ascoltano ma non riescono a comprendere la Parola. L’insegnamento confuso, però, è un’altra questione. Non è mai scusabile. La trasmissione della verità cristiana richiede prudenza e pazienza perché gli esseri umani non sono macchine. Ma richiede anche chiarezza e coerenza. L’ambiguità deliberata o persistente – tutto ciò che alimenta incomprensioni o sembra lasciare un’apertura a comportamenti oggettivamente peccaminosi – non viene da Dio. E ne risulta inevitabilmente un danno alle singole anime e alla nostra comune vita ecclesiale.

venerdì 29 dicembre 2023

Nota della Conferenza Episcopale Ungherese in merito alla dichiarazione Fiducia Supplicans

Nota della Conferenza Episcopale Ungherese in merito alla dichiarazione Fiducia Supplicans del Dicastero per la Dottrina della Fede. Indice degli articoli correlati.

Aggiornamento:
Nico Spuntoni su X: "Dando seguito alla nota della conferenza episcopale ungherese, mons. János Székely (vescovo di Szombathely) proibisce ai sacerdoti di applicare Fiducia Supplicans : “Falsificheremmo il vangelo di Cristo e non faremmo ciò che dovremmo fare come pastori”".

Il papa e il buco nero

Nella nostra traduzione da First Things, un articolo scritto da Dan Hitchens. L'autore dice di aver passato anni ad analizzare documenti di vari papati ma che con quello attuale sta seriamente pensando di rinunciarvi perché i documenti sono così problematici che è come trovarsi davanti ad un buco nero.

Il papa e il buco nero

In una sequenza di eventi ormai familiare, lunedì il Vaticano ha pubblicato un documento che ha causato immediata confusione. "Il Papa dice che i preti cattolici romani possono benedire le coppie dello stesso sesso", annunciavano i titoli. Gli apologeti cattolici ottimisti hanno affermato che i media avevano frainteso il documento, che non consentiva nulla del genere. Gli apologeti cattolici pessimisti hanno affermato che i titoli dei giornali erano, ahimè, corretti e che il papa aveva commesso un errore. Gli ultramontanisti part-time hanno affermato che il documento può essere letto solo in modo conservatore e che è un insulto oltraggioso al papa pensarla diversamente. Gli ultramontanisti a tempo pieno hanno affermato che il documento può essere letto solo come uno “sviluppo della dottrina” e che è un insulto oltraggioso al papa pensarla diversamente. I liberali esultarono, con un leggero sottofondo di impazienza. Il mondo si interessò brevemente, concluse che almeno la Chiesa stava facendo qualche lento progresso, poi sbadigliò un po' e passò al titolo successivo.

giovedì 28 dicembre 2023

Omelia di S.E. Mons. C. M. Viganò Arcivescovo per il Pontificale nella Natività del Signore

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Giacché ti fece amor
povero ancora
Omelia di S.E. Mons. C. M. Viganò Arcivescovo 
per il Pontificale nella Natività del Signore

Puer natus est nobis,
et filius datus est nobis:
cujus imperium super humerum ejus
et vocabitur nomen ejus magni consilii Angelus.
Is 9, 6
La solennità odierna costituisce il compimento delle promesse che il Signore ha fatto al Suo popolo; promesse racchiuse nelle antiche Profezie, ad iniziare da quella del Protoevangelo, in cui si menziona la stirpe benedetta della Donna quale vincitrice della stirpe maledetta del Serpente. E io porrò inimicizia fra te e la donna, e fra il tuo lignaggio e il lignaggio di lei; questo ti schiaccerà il capo e tu le insidierai il calcagno (Gen 3, 15). Isaia precisa con solennità: Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà: Consigliere mirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace (Is 9, 6).

Alla Messa in nocte l’Introito ci ha mostrato la generazione del Figlio di Dio dal Padre nell’eternità del tempo: Dominus dixit ad me: filius meus es tu, ego hodie genui te. Quell’eternità contemplata nella notte – il cui silenzio evoca appunto il Mistero di Dio – si cala con l’Incarnazione della Seconda Persona della Santissima Trinità nella Storia del genere umano. Ecco allora la Messa dell’aurora che squarcia le tenebre del peccato in cui si trova l’umanità: Lux fulgebit hodie super nos, quia natus est nobis Dominus. Una luce è sfolgorata oggi sopra di noi, perché è nato per noi il Signore. Poi, con la Messa in die, ecco mostrarsi l’umanità del Salvatore: Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Sulle sue spalle è il segno della sovranità e sarà chiamato: Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre per sempre, Principe della pace (Is 9, 6). Puer, dice la Scrittura. Ma puer non significa solo bambino, bensì anche servo, perché è nell’obbedienza al Padre che il Figlio accetta di spogliarSi della Sua divinità, formam servi accipiens in similitudinem hominum factus, et habitu inventus ut homo; assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini, e apparso in forma umana (Fil 2, 7). Quel nobis, quel per noi, esprime dunque lo scopo dell’Incarnazione e della Passione del Signore, promessa ai nostri Progenitori per riscattare la loro progenie caduta con il peccato e compiutasi con la venuta al mondo, secundum carnem, del Verbo eterno del Padre. Comprendiamo bene per quale motivo la saggezza della Santa Chiesa ci faccia inginocchiare ogni volta che ricordiamo il Mistero ineffabile della Carità divina: et verbum caro factum est, et habitavit in nobis (Gv 1, 14).

Roma locuta… causa in-finita.

Qui l'indice degli articoli sulla Fiducia supplicans.
Roma locuta… causa in-finita.
Inevitabili reazioni scomposte dopo FS

Roma locuta causa finita
. Così si era soliti risolvere le questioni controverse e le cause aperte all’interno della Chiesa Cattolica: per secoli il pronunciamento solenne di Roma – in particolare del Papa e del suo braccio destro, la Congregazione per la Dottrina della Fede – chiudeva le discussioni con pronunciamenti che chiedevano a fedeli e pastori il religioso ossequio dell’intelletto e della volontà, ponendo fine alle discussioni.

Oggi non è così. Al contrario, i pronunciamenti di Roma sembrano purtroppo aumentare la confusione ed elevare le discussioni a gradi estremamente accesi e concitati (come è successo con Amoris Laetitia o col motu proprio Traditionis Custodes). Si potrebbe dire “Roma locuta, caos infinito” o “Roma locuta, causa infinita”, come si evince dalle reazioni all’ultima Dichiarazione del Vaticano a propósito delle benedizioni.

Fiducia supplicans ha aperto una frattura profonda

Segnalazioni dei lettori. Restare dentro la vigna del Signore. Qui l'indice degli articoli correlati
Onore a Monsignor Antonio Suetta Vescovo della diocesi di Sanremo/Ventimiglia, uno dei pochi prelati a mantenere la rotta sulle verità della dottrina, che in questo momento è attaccata dalla dichiarazione "Fiducia supplicans" del Dicastero della Dottrina della fede, guidato dal Teologo Tucho Fernandez. Sulla benedizione delle coppie omo, il Vescovo Suetta interpella ogni coscienza quando dichiara:
"le circostanze della vita come possono essere santificate se esse sono contrarie al Vangelo. Come possono queste benedizioni disporre coloro che le richiedono a ricevere l' effetto principale dei sacramenti, quali magari non possono accostarsi".
Fiducia supplicans è sotto gli occhi di tutti come abbia aperto una frattura profonda che sta dividendo la Chiesa, è una dichiarazione frutto di una temeraria reinterpretazione della dottrina che non ha nessun fondamento nella storia del Cristianesimo.

Fiducia Supplicans. Clero USA e Australiano: Ammonire i Peccatori, non Approvare i Comportamenti

Dichiarazioni emesse dalla Confraternity of Catholic Clergy, rispettivamente negli Stati Uniti e in Australia, in relazione alla dichiarazione Fiducia Supplicans sulla benedizione delle “coppie irregolari”. Clero USA e Australiano: "Ammonire i Peccatori, non Approvare i Comportamenti. Qui l'indice degli articoli correlati.

Dichiarazione della Confraternita del Clero Cattolico 
sulla recente Dichiarazione Fiducia Supplicans

SAN DIEGO, 23 dicembre 2023 /Christian Newswire/ — La Confraternita del Clero Cattolico (USA) desidera affrontare il recente tumulto sulla corretta interpretazione e applicazione della Fiducia Supplicans del Dicastero della Dottrina della Fede. Uniamo le nostre preoccupazioni a quelle dei nostri confratelli della Confraternita britannica del clero cattolico, come dichiarato nel loro annuncio pubblico. Il comportamento peccaminoso e le inclinazioni disordinate non possono mai essere benedetti o condonati. Anche l’apparenza di un’approvazione di qualsiasi male morale deve essere evitata a tutti i costi, per evitare che si possa dedurre che chi dà la “benedizione” sia anche un collaboratore formale del male, cosa che è sempre proibita.

mercoledì 27 dicembre 2023

La Fraternità San Pio X si accinge a consacrare nuovi vescovi

Una notizia che farà scalpore; ma che in fondo non sorprende...
La Fraternità San Pio X si accinge a consacrare nuovi vescovi

Il 24 dicembre 2023 è stato pubblicato il nuovo numero del Bollettino del Priorato francese di Pointet, della Fraternità San Pio X. A pagina 5 si trova una comunicazione del Superiore del Priorato, Don Alain Delagneau, che annuncia la prossima consacrazione di nuovi vescovi per la Fraternità.

Attualmente la Fraternità conta 3 vescovi: Mons. Bernard Fellay, 65 anni, Mons. Bernard Tissier de Mallerais, 78 anni, e Mons. Alfonso de Galarreta, 66 anni.

Riportiamo una sintesi della comunicazione di Don Delagneau.

Il Superiore Generale ci ha chiesto di preparare i fedeli alla consacrazione di nuovi vescovi, senza precisare la data. In effetti i nostri prelati si fanno vecchi e il loro ministero si amplia nel mondo.

È una questione grave che può disturbare certi fedeli, specialmente i giovani che non si interessano molto della crisi della Chiesa, ma anche i nuovi fedeli che non hanno sufficienti informazioni sulle consacrazioni del 1988.

Bergoglio usa la polizia per soffocare l'opposizione

Precedenti sulla rimozione del vescovo Srickland [qui], Ora è impossibile negarlo, il Vaticano di Papa Francesco cerca di cancellare il vero dialogo – ma la giornalista ha la registrazione di un microfono nascosto per dimostrarlo.

Bergoglio usa la polizia per soffocare l'opposizione

"Anna Kulanová, presentatrice della Slovacca "Fatima TV", è stata fermata e arrestata vicino a Piazza San Pietro dalla polizia italiana su ordine di Francesco per aver tenuto uno striscione a sostegno del vescovo Joseph Strickland, attualmente oggetto di persecuzione.
La polizia vaticana ha ammesso (con una telecamera nascosta) che il sostegno al vescovo Strickland era il motivo dell'arresto.
Dopo essere stata costretta a salire su un veicolo della polizia, le è stato confiscato lo striscione e le macchine fotografiche.
La giornalista è stata trattenuta dalla polizia per più di tre ore, il tempo sufficiente per cancellare i filmati dalle sue apparecchiature elettroniche." Francesco cerca di cancellare il vero dialogo – ma la giornalista ha la registrazione di un microfono nascosto per dimostrarlo. - Fonte

martedì 26 dicembre 2023

I vescovi della Nigeria dicono no alla “Fiducia supplicans”

Il maggior esempio di sana reazione ad una Dichiarazione empia viene dall'Africa. Qui l'indice degli articoli correlati.
Nel 2021, la Congregazione per la dottrina della fede aveva chiarito che la Chiesa non ha il “potere di dare la benedizione alle unioni di persone dello stesso sesso”, e molti vescovi vescovi - i più africani - si attengono a questa indicazione, senza riconoscere il nuovo documento diramato dal card. Fernández con il placet di Bergoglio.

Comunicati in questo senso sono arrivati nelle ultime ore anche dalle Conferenze episcopali della Nigeria. 

 A lato il Documento originale

Sapevi che la deposizione di Gesù nella mangiatoia ha un senso storico? Non è stata una casualità!

Sapevi che la deposizione di Gesù nella mangiatoia ha un senso storico? Non è stata una casualità! 
La maggior parte delle persone non sa della mangiatoia in cui Gesù è stato posto. Certo, le mangiatoie sono utilizzate per animali; ma nell'antico Israele erano fatte di pietra, a differenza di quello che riscontiamo in una mangiatoia moderna. 
* Non è comoda, ma è ideale come protezione. 
* Ecco perché coloro che erano esperti in questo argomento, cioè i sacerdoti, mettevano i loro agnelli appena nati in quelle mangiatoie per proteggerli.
Ma non si trattava di agnelli qualsiasi, erano gli agnelli perfetti senza macchia, che venivano usati nel sacrificio per i peccati. 
* E Betlemme, dove è nato Gesù, era FAMOSA per i suoi AGNELLI IMMACOLATI utilizzati per il sacrificio. Questi agnelli dovevano essere perfetti per essere avvolti saldamente nella stoffa e messi nella mangiatoia per tenerli al sicuro.
Questo è esattamente il motivo per cui l'unica volta in cui vengono menzionate le mangiatoie nella storia della nascita di Gesù viene raccontata ai pastori. 
In Luca 2 è scritto: _"Questo sarà un segno per te, troverai un bambino avvolto in fasce che giace in una mangiatoia"_. I pastori avrebbero capito questo potente parallelo! SAPEVANO cosa significavano le fasce e la mangiatoia! Questo bambino era L'AGNELLO PERFETTO DI DIO! Il Messia che avrebbe sacrificato la sua vita per i peccati di tutti.

Anche il capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina rigetta 'Fiducia Supplicans'

Nella nostra traduzione da OnePeterFive l'ennesimo fronte di resistenza alle recente Declaratio vaticana sulle benedizioni. Anche il capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina rigetta Fiducia Supplicans. Qui l'indice degli articoli correlati.

Comunicato sulla ricezione nell'Ugcc della Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans" sul significato pastorale delle benedizioni

In risposta ai numerosi appelli di vescovi, clero, monaci, movimenti ecclesiali e singoli laici della Chiesa greco-cattolica ucraina in merito alla Dichiarazione del Dicastero della Dottrina della Fede "Fiducia Supplicans" (18 dicembre 2023) sul significato pastorale delle benedizioni, dopo aver consultato gli esperti e le istituzioni competenti, desidero informarvi di quanto segue:
  1. La suddetta Dichiarazione interpreta il significato pastorale delle benedizioni nella Chiesa latina, non nelle Chiese cattoliche orientali. Non affronta questioni di fede o di morale cattolica, né fa riferimento ad alcuna prescrizione del Codice dei Canoni per le Chiese orientali, né menziona i cristiani orientali. Pertanto, sulla base del can. 1492 della CCEO, questa Dichiarazione si applica esclusivamente alla Chiesa latina e non ha valore legale per i fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina.
  2. La Chiesa greco-cattolica ucraina è una delle Chiese cattoliche orientali, quindi ha un proprio patrimonio liturgico, teologico, canonico e spirituale, che tutti i fedeli sono tenuti a osservare e custodire (CCEO, canoni 39-41). Il significato di "benedizione" nell'Ugcc e nella Chiesa latina è diverso.

lunedì 25 dicembre 2023

Dom Guéranger: Natale, la Messa di mezzanotte, quella dell’Aurora e quella del giorno

Appunti autorevoli, per farci riscoprire la Bellezza della liturgia, oggi dimenticata. Il rito di celebrare tre Messe, praticato il giorno di Natale, è un vestigio dell' antica usanza della Chiesa secondo la quale si celebravano molte Messe nelle feste solenni, perché tutto il popolo non poteva assistere ad una sola; e queste Messe erano di solito celebrate dal medesimo sacerdote.

Dom Guéranger: Natale, la Messa di mezzanotte,
quella dell’Aurora e quella del giorno

Messa di Mezzanotte
(ad Galli cantus)

È tempo, ora, di offrire il grande Sacrificio, e di chiamare l’Emmanuele: egli solo può soddisfare degnamente verso il Padre suo il debito di riconoscenza del genere umano. Sul nostro altare, come nel Presepio, egli intercederà per noi; ci avvicineremo a lui con amore, ed egli si donerà a noi.
Ma tale è la grandezza del Mistero di questo giorno, che la Chiesa non si limiterà ad offrire un solo Sacrificio. L’arrivo di un dono così prezioso e così lungamente atteso merita di essere riconosciuto con nuovi omaggi. Dio Padre da il proprio Figlio alla terra; lo Spirito d’amore opera questa meraviglia. È giusto che la terra ricambi alla gloriosa Trinità l’omaggio d’un tale Sacrificio [1].
Inoltre, Colui che nasce oggi non si è forse manifestato in tre Nascite? Egli nasce, questa notte, dalla Vergine benedetta; nascerà, con la sua grazia, nei cuori dei pastori che sono le primizie di tutta la cristianità; nascerà eternamente dal seno del Padre suo, nello splendore dei Santi: questa triplice nascita deve essere onorata con un triplice omaggio.

Santo Natale 2023

I nostri più fervidi auguri di
Sereno e Santo Natale 2023
O Emmanuel, Rex et legifer noster,
expectatio gentium, et Salvator earum:
veni ad salvandum nos, Domine, Deus noster.


Christus natus est nobis: Venite adoremus!
  «La Chiesa da venti secoli predica la nascita di Gesù Bambino, ch’è il mistero più dolce, l’immagine più pura, il conforto più grande che l’umanità mai abbia avuto: Dio-uomo. Se è già una cosa grandiosa, incomparabile, insondabile, impenetrabile e inesauribile il mistero di Dio e il mistero dell’uomo, cos’è il mistero dell’Uomo-Dio? È certamente ancora più inesauribile e insondabile, ma è insieme la risoluzione della tensione fra Dio e l’uomo, fra l’Infinito e il finito, fra la Purezza e la nostra miseria del peccato, è “Dio con noi”, è la soluzione di questo mistero, è il conforto ineffabile. Ecco la gioia di noi cristiani oggi». P. Cornelio Fabro

domenica 24 dicembre 2023

Quimper / Motivi molto poco pastorali per spedire la FSSP... "lontano dagli occhi, lontano dal cuore"

Nella nostra traduzione la Lettera di Paix Liturgique n. 980 del 28 novembre 2023.
Quimper / Motivi molto poco pastorali per spedire 
la FSSP... "lontano dagli occhi, lontano dal cuore"
Perché tanto odio?

All'inizio di settembre, padre Claude Caill, sul settimanale Côté Quimper, annunciava il desiderio della parrocchia di Quimper, in forte declino, di espellere la FSSP e i suoi 250 fedeli (fino al doppio d'estate) per mandarli 15 km a nord-ovest, col pretesto di recuperare la chiesa per un'unica messa anticipata il sabato sera. Si moltiplicano le reazioni in seguito a questo spostamento, che difficilmente sembra motivato da ragioni pastorali o dalla preoccupazione per i fedeli.

L'associazione Tradizione e Unità, che rappresenta i fedeli di San Matteo di Quimper, ha condotto un sondaggio tra 120 dei suoi membri, cioè quelli presenti tutto l'anno, e il 19 ottobre ha diffuso i risultati.
Circa un quarto dei fedeli si reca a Saint Matthieu a piedi, un altro terzo è a meno di 20 minuti di macchina – abita cioè nella stessa Quimper o nei dintorni, non a caso, il 97% dei fedeli - di cui il 45% ha 50 anni e più - è contrario allo spostamento della messa tradizionale in periferia; il 92% desidera essere consultato dalla diocesi – che finora si è guardata bene dal farlo – e il 95% prova una totale incomprensione riguardo a questo progetto di allontanamento della messa tradizionale.

Dominica Quarta Adventus - Le sette antifone "O": originale latino e traduzione

Continuiamo a proporre i testi che appartengono alla vena aurea dei tesori che La Catholica ci ha tramandato e che noi disseppelliamo per rimeditarli e perché non siano consegnati all'oblìo e possano nutrire anche questa generazione e quelle che verranno. Di seguito trovate tutte Le Antifone "O" riunificate.
Vi ricordo: Dominica Prima Adventus [qui] con La Storia dell'avvento;
Dominica Prima Adventus [qui] con La Mistica dell'avvento;
Dominica secunda Adventus con La Pratica dell'Avvento [qui]; 
Dominica Tertia Adventus ("Gaudete") - Tempore Adventus e la seconda venuta [qui].
Intróitus
Is. 45, 8 - Roráte coeli désuper, et nubes plúant iustum: aperiátur terra, et gérminet Salvatórem.
Ps. 18, 2 - Coeli enárrant glóriam Dei: et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum.

Piovete dall’alto o cieli, e madateci il giusto, o nubi: si apra la terra e dia frutti di salvezza. I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento narra l’opera delle sue mani.

Eccoci entrati nella Settimana che precede immediatamente la Nascita del Messia: fra sette giorni al più tardi, egli verrà; e secondo la lunghezza del tempo dell'Avvento, la quale varia ogni anno, può accadere che la venuta tanto desiderata abbia luogo fra sei giorni, fra tre giorni o anche domani. La Chiesa conta le ore di attesa; veglia giorno e notte, e i suoi Uffici hanno preso una solennità insolita dal 17 dicembre. Alle Laudi, essa varia ogni giorno le Antifone; ai Vespri, esprime con tenerezza e maestà i suoi desideri di Sposa con brucianti esclamazioni verso il Messia, nelle quali gli da per ciascun giorno un titolo magnifico attinto dal linguaggio dei Profeti.

Oggi [1] essa da gli ultimi tocchi per commuovere i suoi figli. Li trasporta nella solitudine e mostra loro Giovanni Battista, sulla cui missione li ha già istruiti nella terza Domenica. La voce di quell'austero Precursore risuona nel deserto e si fa sentire fin nelle città, predicando la penitenza, la necessità di purificarsi nell'attesa di colui che sta per apparire. Ritiriamoci in disparte durante questi giorni; o se non possiamo farlo a causa delle nostre occupazioni esteriori, ritiriamoci nel segreto del nostro cuore e confessiamo la nostra iniquità, come quei veri Israeliti che venivano, pieni di compunzione e di fede nel Messia, a completare ai piedi di Giovanni Battista l'opera di preparazione per riceverlo degnamente quando fosse apparso. Ora, ecco la santa Chiesa che, prima di aprire il libro del Profeta, ci dice all'ordinario, ma con solennità sempre maggiore:

sabato 23 dicembre 2023

Mons. Mutsaerts: Ancora quella diabolica ambiguità. Dio che benedice un peccato è una pagliacciata!

Nella nostra traduzione da Lifesitenews (saltantdo la premessa) riprendiamo il testo scritto dal Vescovo Robert Mutsaerts, ausiliare di ‘s-Hertogenbosch nei Paesi Bassi, sulla Fiducia supplicans. Il presule era già intervenuto sul Sinodo qui. Qui l'indice degli articoli correlati.

Mons. Mutsaerts: Ancora quella diabolica ambiguità. 
Dio che benedice un peccato è una pagliacciata!

“Con la Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’ del Dicastero per la Dottrina della Fede, approvata da Papa Francesco, sarà possibile benedire le coppie dello stesso sesso”. Così recita il titolo di un articolo sul sito web del Vaticano. Certo, una tale benedizione dovrebbe essere impartita senza alcuna ritualità, né dovrebbe dare l’impressione del matrimonio. “La dottrina sul matrimonio non cambia e la benedizione non significa approvazione dell’unione”, continua il sito ufficiale del Vaticano.

Anche i vescovi polacchi reagiscono all'ultima Declaratio

Registriamo anche la reazione dei vescovi polacchi sulla Fiducia supplicans. Qui l'indice degli articoli correlati.

La Fiducia supplicans non può modificare in alcun modo 
l'attuale insegnamento della Chiesa”
padre Leszek Gęsiak SJ*

A causa dei numerosi dubbi dei fedeli in Polonia riguardo alla Dichiarazione Fiducia supplicans sul significato pastorale delle Benedizioni pubblicata il 18 dicembre 2023 dal Dicastero per la Dottrina della Fede, dopo aver letto le sue disposizioni dettagliate e dopo aver consultato i membri del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Polacca, vorrei presentare una breve spiegazione di questi dubbi.

La dichiarazione non modifica in alcun modo l’attuale insegnamento della Chiesa riguardo al matrimonio e alla famiglia. Inoltre non si tratta di un documento sull’insegnamento della Chiesa sul matrimonio e sulla famiglia, ma piuttosto sulla corretta interpretazione della parola “benedizione”.

La chiesa «concubina del Nuovo Ordine Mondiale»: Mons. Viganò e le «benedizioni» alle coppie omosessuali

Di seguito riprendo il discorso di monsignor Carlo Maria Viganò sulla dichiarazione vaticana Fiducia Supplicans circa la liceità di benedire le coppie irregolari. Qui il Video. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
La chiesa «concubina del Nuovo Ordine Mondiale»: 
Mons. Viganò e le «benedizioni» alle coppie omosessuali

Quando il demonio cerca di persuaderci a peccare, enfatizza il presunto bene dell’azione malvagia che vuole farci compiere, mettendone invece in ombra gli aspetti necessariamente contrari ai Comandamenti di Dio. Egli non ci dice: Pecca e offendi il Signore che è morto per te in Croce, perché sa che una persona normale non vuole il male in sé, ma che di solito compie il male sotto apparenza di bene.

Questa strategia dell’inganno si ripresenta invariabilmente. Per indurre una madre ad abortire, Satana non le chiede di compiacersi dell’uccisione del bambino che porta in grembo, ma di pensare alle conseguenze della gravidanza, al fatto che perderà il lavoro, o che è troppo giovane e inesperta per crescere e educare un figlio; e sembra quasi che quella madre, rendendosi assassina e infanticida, dimostri senso di responsabilità nel voler evitare alla creatura innocente una vita senza amore.

Il Cardinal Gregory e il rito ‘dominante’

Nella nostra traduzione da Catholic Culture l'articolo che segue mette in risalto una interessante lettura critica di una delle purtroppo frequenti stroncature della Messa antica da parte di un pastore. Il succo del suo discorso attribuisce ai sacerdoti la responsabilità dei problemi presenti nella Chiesa statunitense per aver imposto alle parrocchie le loro preferenze liturgiche. E' per questo che Papa Francesco — e lui non da meno — hanno affrontato il problema attraverso restrizioni sulla Messa dei secoli. Quanto all'articolo, la citazione dalla Dei Verbum ci rivela che siamo di fronte ad un Autore conservatore piuttosto che amante della Tradizione perenne e la ragione è spiegata nella nota 1. Capita spesso di dover integrare l'analisi di testi commestibili, ma con qualche variazione (di evidente conio conciliare) che in genere può sfuggire ad una lettura superficiale. Qui l'indice degli articoli sulla Traditionis custodes e restrizioni successive.

Il Cardinal Gregory e il rito ‘dominante’
di Phil Lawler

“La tradizione muore lentamente, a volte in modo cruento”, ha affermato il Cardinal Wilton Gregory davanti ad un uditorio presso la Catholic University all’inizio di questo mese. Ma se muore la tradizione, muore anche l’autorità del Cardinal Gregory.

Pensateci: quale autorità ha un vescovo se non perché rappresenta la sacra tradizione della Chiesa cattolica, che è intesa a “sostenere e insegnare la fede cattolica che ci viene dagli apostoli”, e perché di fatto è un successore degli apostoli?

Il Concilio Vaticano II, nella Dei Verbum1, insegna che Scrittura e Tradizione (con la T maiuscola), “che provengono dalla stessa fonte divina, in certo modo si fondono in una unità e tendono al medesimo fine”. Pertanto, Tradizione e Scrittura “vanno accolte e venerate con lo stesso spirito di lealtà e di riverenza”. Insieme, queste due correnti di saggezza nutrono la fede cattolica, e quando l’affidamento a quella fede diminuisce, diminuisce anche la tradizione (con la t minuscola) del rispetto per la gerarchia cattolica. Persino nella nostra società secolarizzata, e anche dopo anni di scandali, la maggior parte degli americani tratta ancora i prelati cattolici con segni almeno esteriori di rispetto.

venerdì 22 dicembre 2023

Un esempio diffuso, in reazione alla 'Fiducia supplicans', viene dall'Africa: Conf. Episcopali del Togo e del Kenia

Qui l'indice degli articoli correlati.
Un esempio diffuso, in reazione alla
'Fiducia supplicans', viene dall'Africa

Dopo quelle del Malawi, dello Zambia, e di diversi vescovi di altri Paesi, anche la Conferenza episcopale del Togo dirama un documento [qui] con cui raccomanda ai sacerdoti di astenersi dal dare la benedizione alle coppie dello stesso sesso, enumerando e riaffermando i principi e gli insegnamenti perenni de La Catholica.

Così anche la Conferenza episcopale del Kenia:

Card. Müller / 'Fiducia supplicans': «L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci farà liberi»

Nella nostra traduzione da Infocatolica la presa di posizione, sulla Fiducia supplicans, del Prefetto emerito della Congregazione per la Dottrina della Fede (oggi decaduta a Dicastero), cardinale Müller di seguito riprodotta integralmente. Non ho potuto ignorare la pennellata di conservatorismo conciliare del nostro presule che potete approfondire alla nota 1. Non è la prima né sarà l'ultima volta che, dal testo di un coonservatore, capiti di dover riparegguare la verità.

'Fiducia supplicans': «L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci farà liberi»
«Questa affermazione non è in diretta contraddizione con la dottrina cattolica? I fedeli sono obbligati ad accogliere questo nuovo insegnamento? È consentito al sacerdote compiere questo tipo di benedizioni private appena inventate? E il vescovo diocesano può vietarli se si verificano nella sua diocesi?
( Catholic Info ) L'ex Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (oggi Dicastero), cardinale Müller, ha condiviso con diversi media la sua autorevole analisi della Dichiarazione Fiducia supplicans, che riproduciamo integralmente. L'unica benedizione della Madre Chiesa è la verità che ci renderà liberi. Nota sulla Dichiarazione Fiducia Supplicans

Il Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede (DDF), con la dichiarazione Fiducia supplicans (FS) sul significato pastorale delle benedizioni, ha fatto una dichiarazione senza precedenti nell'insegnamento della Chiesa cattolica. Ebbene, questo documento afferma che è possibile per un sacerdote benedire, non liturgicamente ma privatamente, le coppie che praticano la sessualità al di fuori del matrimonio, comprese le coppie dello stesso sesso. Le molteplici domande di vescovi, sacerdoti e fedeli laici che sono sorte in risposta a queste affermazioni meritano una risposta chiara e distinta.

I vescovi dello Zambia vietano le “benedizioni” delle coppie omosessuali

Nella nostra traduzione da Lifesitenews. I vescovi dello Zambia vietano le “benedizioni” delle coppie omosessuali e riaffermano l’insegnamento di sempre della Chiesa.
I vescovi dello Zambia vietano le
“benedizioni” delle coppie omosessuali

I vescovi cattolici dello Zambia hanno dato istruzioni alle loro diocesi di non attuare il recente documento del Vaticano sulla “benedizione” delle coppie dello stesso sesso.

In una dichiarazione rilasciata mercoledì 20 dicembre, i vescovi hanno osservato che il nuovo documento di Roma, Fiducia supplicans, “ha sollevato diverse domande, confusione e preoccupazione tra i fedeli e le persone di buona volontà, dal momento che ora permettere la benedizione dei matrimoni omosessuali” è diventato un problema.

Hanno poi precisato che “sulla base delle Sacre Scritture che presentano gli atti omosessuali come atti di grave depravazione”, “la Conferenza riafferma l’insegnamento tradizionale della Chiesa che dichiara “gli atti omosessuali come intrinsecamente disordinati e contrari alla legge naturale”. Pertanto, ‘non possono essere approvati in nessuna circostanza'”.

“Per evitare qualsiasi confusione e ambiguità pastorale e per non infrangere la legge del nostro Paese che proibisce le unioni e i rapporti attivi tra persone dello stesso sesso, e ascoltando la nostra eredità culturale che non accetta tali relazioni, la Conferenza stabilisce che la Dichiarazione del Dicastero per la Dottrina della Fede del 18 dicembre 2023 riguardante la benedizione delle coppie dello stesso sesso sia considerata come ulteriore riflessione e non per essere applicata nello Zambia”.

Stefano Fontana. Fiducia supplicans e la benedizione di coppie che non sono coppie

Continuano le reazioni alla recente Dichiarazione vaticana. Riprendo l'articolo che segue dal sito dell'Osservatorio Card. Van Thuân. Qui l'indice degli articoli correlati.

Fiducia supplicans e la benedizione 
di coppie che non sono coppie

La teologia si serve della filosofia e questo accade anche quando la teologia incappa in qualche ambiguità o errore non adoperando la ragione come si conviene. Anche la Dichiarazione Fiducia supplicans del Dicastero della dottrina della vede pubblicata ieri non può sfuggire a questa regola. Le sue impostazioni, per nulla convincenti sul piano teologico e dottrinale, dipendono anche da impostazioni per nulla convincenti su quello naturale e filosofico. Succede così che gli effetti negativi della nuova benedizione delle coppie omosessuali e transessuali si riversino non solo sul piano spirituale ma anche su quello morale e sociale, ponendo in crisi principi come l’origine della società e della famiglia da una coppia o il significato sociale della sessualità.

giovedì 21 dicembre 2023

Mons. Viganò, Fiducia Supplicans. Bergoglio e i Suoi sono Falsi Pastori, Servi di Satana.

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati. Qui l'indice degli articoli sulla Dichiarazione vaticana
Mons. Viganò, Fiducia Supplicans 
Bergoglio e i Suoi sono Falsi Pastori, Servi di Satana.

Richiamo alla vostra attenzione un VIDEO dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò a commento della Dichiarazione “Fiducia Supplicans” di recente emanata dal prefetto dell'ex Congregazione della Dottrina della Fede, scaduta al rango di Dicastero, “Tucho” Fernandez.
Si tratta di un intervento tanto interessante quanto severo in cui non vengono risparmiati termini duri corrispondenti alla situazione, posto il prevedibile rischio di ulteriori aberrazioni scaturenti dallo sdoganamento del disordine attuale. Mons. Viganò si pone anche la domanda se non sia ipotizzabile un interesse diretto degli estensori del documento... 

“Latino: una lingua immortale” a cura di Roberto Spataro

Ancora pensieri sul latino di p. Spataro da angolazioni diverse. Qui l'indice degli articoli riguardanti il latino. Precedente sul libro qui.

“Latino: una lingua immortale” 
a cura di Roberto Spataro

Prof. Roberto Spataro, Lei ha curato l’edizione del libro Latino: una lingua immortale, pubblicato da Editrice LAS. Nella Costituzione Apostolica “Veterum Sapientia”, San Giovanni XXIII definiva il latino «una lingua nobile e concisa, ricca e armoniosa, piena di maestà e dignità, chiara e sempre pregna di significati»: che importanza riveste, il latino, per la vita della Chiesa?
La Chiesa ha sempre tenuto in grande considerazione la lingua latina. Nella Costituzione Apostolica da Lei ricordata, il Pontefice asserì giustamente che un’istituzione universale ha la necessità di utilizzare una lingua universale, per lo meno per determinati atti, come possono essere le edizioni tipiche dei libri liturgici, successivamente tradotti nelle lingue nazionali, o insegnamenti particolarmente importanti del Magistero pontificio. Che bello il latino dei documenti del Concilio Vaticano II o del Messale Romano del 1962 e di quello rinnovato da San Paolo VI! Inoltre, una parte copiosa della “memoria” ecclesiale ci è stata consegnata in lingua latina, come le opere dei Padri latini o grandi teologi del passato o le iscrizioni che si ritrovano nelle chiese cattedrali. In altre parole, il latino è una lingua che favorisce la comunione, in senso sincronico e diacronico. Se la Chiesa la dimenticasse, sarebbe pericolosamente afflitta da una sorta di “Alzheimer” teologico-spirituale. San Giovanni XXIII, riprendendo la definizione di un suo predecessore, grande estimatore, come tutti i Papi, della lingua latina, esalta alcune caratteristiche peculiari di questo idioma. Per esempio, la sua concisione che consente di esprimere in modo perspicuo e inequivocabile le verità del dogma, o la sua armoniosità che la rende adatta alla preghiera pubblica della Chiesa e al canto gregoriano. Insomma, tra il latino e la vita della Chiesa c’è simpatia, anzi amore reciproco!

La Conferenza episcopale ucraina si schiera: contro la dichiarazione gay di Francesco - "Non c'è benedizione per chi vive nel peccato"

Nella nostra traduzione da Rorate caeli, il Comunicato dei Vescovi dell'Ucraina del 19 dicembre che dichiara che non c'è benedizione per chi vive nel peccato e che il documento non prevede distinzioni chiare. Qui l'Indice delle reazioni che continuano ad emergere.
Comunicato della Conferenza Episcopale Ucraina sulla Dichiarazione del Dicastero della Fede "Fiducia supplicans" sul significato pastorale delle benedizioni.

Il documento vaticano del Dicastero per la Dottrina della Fede prende in considerazione i diversi tipi di benedizioni che possono essere impartite dal clero al di fuori della liturgia. Il documento sottolinea inoltre che solo coloro che vogliono vivere una vita gradita a Dio e chiedono una benedizione possono essere benedetti liturgicamente. Al contrario, amplia la comprensione della benedizione extraliturgica, che di solito viene impartita a tutte le persone, introducendo la possibilità di “benedire le coppie dello stesso sesso”. È questa possibilità che ha causato una tempesta di reazioni e incomprensioni sulle questioni morali e dottrinali nella Chiesa cattolica riguardo a questo tipo di benedizione.

Indice delle reazioni dei vescovi et alii alla 'Fiducia supplicans'

Indice delle reazioni dei vescovi et alii 
alla Fiducia supplicans
Collegato con:
Bergoglio lobby gay, ambiguità (qui)

mercoledì 20 dicembre 2023

I vescovi del Malawi vietano le «benedizioni» delle unioni omosessuali lanciate dal nuovo documento vaticano

Anche i vescovi del Malawi intervengono sulla recente Dichiarazione vaticana. Precedenti qui - qui - qui - qui. Il testo che segue cita anche gli arcivescovi del Camerun, del Kenya e di Lusaka nonché i vescovi del Ghana.

I vescovi del Malawi vietano le «benedizioni» delle unioni 
omosessuali lanciate dal nuovo documento vaticano

La Conferenza episcopale del Malawi ha emesso una direttiva che vieta la benedizione delle unioni dello stesso sesso sulla scia della confusione su una dichiarazione vaticana che consente le benedizioni «per le coppie dello stesso sesso».

In una dichiarazione ufficiale della conferenza episcopale del Malawi si legge che «per evitare di creare confusione tra i fedeli stabiliamo che, per motivi pastorali, benedizioni di qualsiasi tipo e unioni omosessuali di qualsiasi tipo, non sono consentite in Malawi».

Lunedì 18 dicembre Papa Francesco e il cardinale Victor Manuel Fernández hanno emesso la Fiducia Supplicans, che consente «benedizioni per le coppie in situazioni irregolari e per le coppie dello stesso sesso» in contraddizione con l’immutabile insegnamento cattolico secondo cui la Chiesa non può benedire le relazioni peccaminose.

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. In una dichiarazione video esclusiva per LifeSiteNews, il vescovo Joseph Strickland ha invitato tutti i cattolici, e in particolare i vescovi, a respingere le nuove “benedizioni” di Papa Francesco per le coppie omosessuali qui. Altre posizioni chiare e distinte: Schneider-Peta e Pagliarani: qui - qui.

Il Vescovo Strickland esorta i vescovi a dire "no" 
alle "benedizioni" sulle coppie omosessuali

Il vescovo di Tyler, Texas, recentemente rimosso, Sua Eccellenza Joseph Strickland, invita i vescovi cattolici a resistere al Fiducia Supplicans, un documento pubblicato oggi [il 18 dicembre -ndT] da Papa Francesco insieme al cardinale sinistroide Victor Manuel Fernández che ammette le benedizioni delle coppie omosessuali.

Nelle osservazioni condivise in esclusiva con LifeSiteNews attraverso un video, il vescovo Strickland ha incoraggiato “i miei fratelli vescovi a unirci tutti con una voce di forza e gioia nel Signore in questi ultimi giorni di Avvento e a dire “no” a quest'ultimo documento”.

Comunicato del Superiore Generale della FSSPX su 'Fiducia supplicans'

Un'altra voce chiara e ferma sulla recente Dichiarazione vaticana. Precedenti qui - qui - qui.
Comunicato del Superiore
Generale della FSSPX

Distretto d'Italia
19 Dicembre 2023

Chi mi ama osserva - e fa osservare - i miei comandamenti La Dichiarazione Fiducia supplicans del Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede sulla questione delle benedizioni alle “coppie irregolari e coppie dello stesso sesso” ci lascia sgomenti. Tanto più che questo documento è stato firmato dal Papa stesso.

Sebbene sostenga di evitare qualsiasi confusione tra la benedizione di queste unioni illegittime e quella del matrimonio tra un uomo e una donna, questa dichiarazione non evita né la confusione né lo scandalo: non solo insegna che un ministro della Chiesa può invocare la benedizione di Dio su delle unioni immorali, ma così facendo incoraggia di fatto queste situazioni peccaminose.

L'Arcivescovo Peta e il suo vescovo ausiliare Schneider vietano ai sacerdoti di "dare qualsiasi forma di benedizione" sulle coppie dello stesso sesso in risposta alla nuova dichiarazione del Vaticano

Un'iniziativa concreta ed esemplare. L'Arcivescovo Peta e il suo vescovo ausiliare Schneider, in una dichiarazione rilasciata in relazione al nuovo documento Fiducia Supplicans, hanno severamente vietato ai sacerdoti e ai fedeli di ricevere o dare qualsiasi forma di benedizione alle coppie con status canonico non regolare e alle coppie dello stesso sesso. Riporto di seguito la nostra traduzione dall'inglese della dichiarazione ufficiale, firmata dai due prelati, pubblicata sul sito web del Catholic Herald, da questo ripresa dal testo originale russo. Altre posizioni chiare e distinte qui - qui.

Dichiarazione dell'Arcidiocesi di Santa Maria in Astana riguardo alla Dichiarazione 
Fiducia supplicans, pubblicata dal Dicastero della Dottrina della Fede 
e approvata da Papa Francesco il 18 dicembre 2023

Lo scopo manifesto della Dichiarazione della Santa Sede, Fiducia supplicans, è quello di consentire “la possibilità di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso”. Allo stesso tempo, il documento insiste affinché tali benedizioni vengano eseguite “senza convalidare ufficialmente il loro status o modificare in alcun modo l'insegnamento perenne della Chiesa sul matrimonio”.

Il fatto che il documento non dia il permesso al “matrimonio” di coppie dello stesso sesso non dovrebbe accecare pastori e fedeli di fronte al grande inganno e al male che risiede nel permesso stesso di benedire le coppie in situazioni irregolari e le coppie dello stesso sesso. Una tale benedizione contraddice direttamente e seriamente la Divina Rivelazione e la dottrina e la pratica ininterrotta e bimillenaria della Chiesa Cattolica. Benedire le coppie in situazione irregolare e le coppie dello stesso sesso è un grave abuso del Santissimo Nome di Dio, poiché tale nome è invocato su un'unione oggettivamente peccaminosa di adulterio o di pratica omosessuale.

Valore "magisteriale" del Concilio Ecumenico Vaticano II

Ferve da tempo, con maggiore apertura e condivisione negli ultimi anni, il dibattito teologico intorno ai documenti del Concilio Vaticano II, alla loro redazione, alla loro interpretazione, alla loro ricezione nella vita della Chiesa; le discussioni intorno a questa pagina della storia della Chiesa si pongono su posizioni diverse, a volte purtroppo anche ideologiche, rendendo sterile il dibattito e vanificando il confronto tra studiosi. Tuttavia, oggi, l’amore della Verità e della Chiesa spinge ad un rinnovato impegno e ad una franchezza d’espressione che hanno qualcosa di evangelico. Tra i molti documenti posti via via a fondamento delle nostre riflessioni e approfondimenti inserisco lo scritto che segue del mio indimenticabile maestro, mons. Brunero Gheradini,  sul valore magisteriale del Concilio Vaticano II. In nota trovate il richiamo ad alcune sue opere con i rispettivi link

Valore "magisteriale" 
del Concilio Ecumenico Vaticano II
di Brunero Gherardini

M'è stato chiesto se il Concilio Ecumenico Vaticano II abbia valore magisteriale. La domanda è mal posta.
Un Concilio – qualunque sia la sua indole ed a qualunque finalità o necessità contingente intenda rispondere – è sempre Supremo Magistero della Chiesa. Il più solenne, al livello più alto. Sotto questo profilo e prescindendo dalla materia presa in esame, ogni suo pronunciamento è sempre magisteriale. E magisteriale nel senso più proprio e più nobile del termine.

Ciò non significa che sia in assoluto vincolante. Dogmaticamente, intendo, e sul piano dei comportamenti etici. Magisteriale, infatti, non necessariamente allude al dogma o all'ambito della dottrina morale, limitandosi a qualificare un asserto o un documento o una serie di documenti provenienti dal Magistero, supremo o no. Ho escluso che sia vincolante in assoluto, perché non in assoluto lo è sempre. Il fatto stesso che anche una semplice esortazione provenga da una cattedra di tale e tanta autorevolezza, crea certamente un vincolo. Non quello che esige l'assenso incondizionato di tutti (vescovi, preti, popolo di Dio) e ne impegna la fede; ma quello che a tutti richiede un religioso ossequio interno ed esterno.

martedì 19 dicembre 2023

Jihad contro le chiese in Francia

Introduco l'articolo che segue non con considerazioni , peraltro ovvie e più volte ribadite, ma con un fatto di cronaca: "A pochi giorni dal Santo Natale! Un atto criminale che dovrà pagare di tasca propria! Non ignoriamo quest’ennesimo gesto folle contro i nostri simboli cristiani! Gli euroimbecilli che vorrebbero cancellare il termine NATALE per non offendere gli islamici la smettano di fare finta di niente! Difendiamo le nostra radici, i nostri valori, le nostre tradizioni! [vedi]. Qui l'indice degli articoli sul filoislamismo. Precedente interessante qui.

Nel luglio 2023, i musulmani hanno dato alle fiamme
la chiesa di Saint-Georges De La Haye del XII secolo,
a Descartes, in Francia. (Fonte dell'immagine:
Joël Thibault/Wikimedia Commons)
Le chiese cristiane sono sotto attacco in tutta l'Europa occidentale, con episodi più recenti registrati in Austria, Germania, Italia e in Svezia.

Nessun Paese occidentale, tuttavia, subisce così tanti attacchi alle proprie chiese quanto la Francia, un tempo denominata "la figlia primogenita della Chiesa".

La giornalista investigativa Amy Mek twittava così il 1° luglio scorso:
"Gli attacchi alle chiese sono la normalità in Francia: due chiese al giorno vengono vandalizzate, bruciate, demolite e abbandonate a se stesse, e i loro fedeli vengono sacrificati sull'altare della correttezza politica. I sacerdoti sono costantemente minacciati. Quand'è che i politici francesi che si occupano delle frontiere aperte saranno ritenuti responsabili?"
Questo interrogativo identifica accidentalmente i colpevoli, ossia gli immigrati provenienti dal mondo musulmano, dove gli attacchi alle chiese non sono anomali.