Ringraziamo Andrea Mondinelli per la condivisione del suo scritto diretto a don Gabriele Mangiarotti di Cultura Cattolica sulla sentenza della Corte Suprema USA. Interessante approfondimento che dimostra che non è tutto oro quello che luce, anche se in un sistema così degradato per lo meno è caduto il dogma abortista. Precedenti qui - qui.
Non c’è diritto costituzionale all’aborto. Tutto OK?
Abbiamo imparato a leggere la realtà tenendo conto di tutti i fattori. Il nostro motto «Mille argomenti. Un solo giudizio» è il criterio con cui accostiamo i fatti. Anche la sentenza della Corte Costituzionale americana. Raccogliamo le riflessioni di questa lettera di Andrea Mondinelli per capire come quanto accaduto ci provoca.
Nella speranza di un confronto costruttivo.
P.S.: Non dimentichiamo il monito di Chesterton: «Sopprimete il soprannaturale, non resta che quello che non è naturale» [Il soprannaturale è naturale. Scritti per l’Italia]
Caro don Gabriele,
ieri, festa liturgica del Sacro Cuore di Gesù, è avvenuto una sorta di miracolo politico: l’abolizione, da parte della Corte suprema, della famigerata sentenza Roe contro Wade, che di fatto legalizzava l’aborto procurato negli USA.
Da oggi in poi, ogni singolo Stato potrà legiferare in materia. Non c’è diritto costituzionale all’aborto, la Costituzione non vieta ai singoli Stati federati di legiferare su questo tema che è profondamente morale; perciò, scrivono i giudici, ora “annulliamo queste decisioni e restituiamo tale autorità al popolo e ai suoi rappresentanti eletti” (qui).