Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 30 aprile 2025

Trump, Musk & gli altri. Le logiche nascoste della politica

Volentieri pubblico, su segnalazione dell'Osservatorio Card. Van Thuân qui un intervento del prof. Gianfranco Battisti dell'Università di Trieste in cui incontriamo interessanti e originali osservazioni sul groviglio delle questioni politiche attuali.

Trump, Musk & gli altri. Le logiche nascoste della politica

Mi interrogava giorni fa una giovane collega su quale fosse la logica che muove i personaggi oggi al governo degli Stati Uniti. In particolare la incuriosisce la figura di Elon Musk, il miliardario che da un lato persegue un progresso tecnologico apparentemente senza limiti, puntando praticamente al superamento dell’uomo, e dall’altro sembra promuovere la natalità. Dovrebbe infatti essere chiaro a tutti che la digitalizzazione spinta di tutte le attività produttive comporterà una perdita di posti di lavoro quale mai si è registrato nella storia dell’umanità. Ora, questo cambiamento epocale dell’economia porrà rapidamente il problema di come provvedere al sostentamento di centinaia di milioni di disoccupati. Una sfida che appare insostenibile di fronte alla politica fiscale portata avanti dai capitalisti americani (indipendentemente dalla loro transeunte militanza politica), volta a ridurre al minimo il loro contributo alle casse pubbliche. Che senso avrebbe dunque incrementare una popolazione della quale non si intende comunque farsi carico? Abbiamo a che fare con delle farneticazioni oppure c’è qualcosa che ci sfugge?

Una doppia persecuzione: La testimonianza del Cardinale Zen di Hong Kong

«Mentre il cardinale ha reagito al suo arresto con il commento “il martirio è normale nella nostra Chiesa”, il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin, ha risposto esprimendo non solo preoccupazione ma anche speranza che l’arresto non interrompa il dialogo con la Cina». Non è un articolo recente; ma illustra bene la situazione, immutata nella sostanza. 
Gli sviluppi della persecuzione li trovate in questo Indice degli articoli sulla questione Sino/Vaticana. 
Intanto (l'immagine è di ieri)  l'indomito vegliardo, testimone eroico e fedele, ancora una volta attraversa oceani e continenti per compiere il suo dovere fino in fondo e difendere la Verità partecipando agli incontri pre-conclave. Nonostante le tenebre, c’è ancora una flebile luce.

Una doppia persecuzione: 
La testimonianza del Cardinale Zen di Hong Kong
Il martire o il diplomatico – chi ha in mente il miglior interesse della Chiesa?
di Dr. R. Jared Staudt
Catholic World Report, 9 giugno 2022

Se la Chiesa deve continuare a essere la presenza di Cristo nel mondo, allora parte di questa missione include la continuazione del suo sacrificio.

Recentemente ho scritto della testimonianza sacrificale del sacerdote di fronte all’oppressione moderna, citando esempi come il Cardinale Nguyễn Văn Thuận e il Servo di Dio Walter Ciszek. In realtà, tuttavia, è una testimonianza che proprio ora continua in tutto il mondo. Sacerdoti, religiosi e fedeli laici vengono regolarmente rapiti e martirizzati in Nigeria dai terroristi islamici. La Chiesa affronta persecuzioni anche in Paesi tradizionalmente cattolici come il Nicaragua e il Venezuela, dove i leader vengono messi a tacere per aver parlato contro le ingiustizie. La Chiesa rimane una delle più forti testimoni della dignità umana di fronte alla continua oppressione comunista e alla dittatura del relativismo che si è abbattuta sulla società occidentale.

Arciv. Viganò, intervista a Borgonovo /La Chiesa, il Papato, il Conclave

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Mons. Carlo Maria Viganò
La Chiesa, il Papato, il Conclave
La mia intervista con Francesco Borgonovo

1. Eccellenza, la prima domanda forse è la più difficile. Lei si ritiene ancora appartenente alla Chiesa cattolica?
Mi considero a pieno titolo membro della Chiesa Cattolica, come Vescovo e Successore degli Apostoli. È scismatico chi non riconosce l’Autorità del Romano Pontefice: io non sono mai venuto meno alla mia Professione di Fede Cattolica, men che meno per quanto attiene al Primato Petrino. Sono stato condannato e dichiarato colpevole del delitto canonico di scisma e colpito dalla scomunica per un non-crimine da un tribunale illegittimo, su mandato di un papa illegittimo.
Ciò che io condanno del Concilio Vaticano II, lo hanno già condannato i Papi precedenti alla rivoluzione conciliare. L’usurpazione del Soglio da parte di Bergoglio che io ho denunciato, sarebbe considerata allo stesso modo da tutti loro. È la chiesa conciliare, oggi ribattezzata sinodale e bergogliana, che rifiuta il Magistero perenne dei Pontefici e si pone al di fuori della Chiesa Cattolica.

martedì 29 aprile 2025

Novena alla Madonna del Rosario di Pompei

Qui la supplica per l'8 maggio.
(Fino all'8 maggio)
Novena alla Madonna del Rosario di Pompei

O Santa Caterina da Siena, mia protettrice e maestra, assistimi e degnati di unirti a me in questa novena alla Regina del Rosario, che ha posto il trono delle sue grazie nella Valle di Pompei; per la tua intercessione fa' che io ottenga la desiderata grazia. Amen.

.... O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria e Salve Regina

1. O Vergine Immacolata, Regina del Rosario, in questi tempi di morta fede e di empietà trionfante hai voluto piantare il tuo seggio di Regina e di Madre sull'antica terra di Pompei. Da quel luogo dov'erano adorati idoli e demoni, Tu oggi, come Madre della divina grazia, spargi i tesori delle celesti misericordie. Da quel trono, o Vergine pietosa, rivolgi, o Madre, sopra di me gli occhi tuoi ed abbi pietà: ho tanto bisogno del tuo soccorso. Mostrati a me come a tanti altri vera Madre di misericordia: "Monstra te esse Matrem"; mentre con tutto il cuore Ti saluto e Ti invoco mia Sovrana e Regina.
Salve, o Regina...

Lettera aperta ai Cardinali per il conclave del Vescovo Joseph Edward Strickland

Il vescovo Strickland ai Cardinali per il Conclave: "Attenti agli eretici". Qui l'indice dei precedenti.
Lettera aperta del Vescovo Joseph Edward Strickland

Eminenza, molto presto lei si recherà al Conclave con l’intenzione di eleggere un successore di San Pietro.
So che lei prende sul serio la sua responsabilità di eleggere un vero e santo pastore. Tuttavia, con l’avvicinarsi del conclave, sento il dovere di condividere la mia profonda preoccupazione, che so essere condivisa da molti Vescovi, membri del clero e fedeli laici, che questo conclave tenterà di eleggere un uomo non idoneo a ricoprire la carica di Papa.
Pertanto, con la massima umiltà, le chiedo di tenere presente che il Papato non è un’istituzione politica umana che può essere passata da una fazione all’altra, ma piuttosto un’istituzione divina istituita da Nostro Signore Gesù Cristo per la salvezza delle anime.
Anche per questo colgo l’occasione per ricordarle che ci sono condizioni stabilite dalla legge divina che regolano le elezioni papali.

Peregrinatio ad Petri Sedem 2025 (Roma, 24, 25 e 26 ottobre)

Pubblicato il programma del prossimo Pellegrinaggio Summorum Pontificum (Roma, 24-26 ottobre 2025)
Il Coetus internationalis Summorum Pontificum ha reso noto il programma del Pellegrinaggio ad Petri Sedem, che anche quest’anno – da venerdì 24 a domenica 26 ottobre – porterà da tutto il mondo migliaia di pellegrini e fedeli legati alla liturgia tradizionale.

Quest’anno, in occasione dell’Anno Santo, potremo entrare processionalmente tutti assieme nella Basilica di San Pietro in Vaticano attraverso la Porta Santa ed ottenere, alle solite condizioni, l’indulgenza plenaria.
Come da tradizione, nella giornata di venerdì, presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum, il pellegrinaggio sarà preceduto dall’incontro Pax Liturgica con prestigiosi relatori, il cui programma sarà illustrato appena possibile.

Le celebrazioni moderne della Pasqua sono tristemente inadeguate

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis, Robert Keim sottolinea come sia cambiata nel tempo la nostra percezione — e quindi il vissuto — della gioia Pasquale e ci ricorda che Pasqua dura fino a Pentecoste, "e tutti questi cinquanta giorni", come disse Sant'Ambrogio, "sono come tante domeniche".
Rispolvererei, come richiami,  la Pratica del Tempo Pasquale qui e i Cenni storici sullo stesso qui.

Le celebrazioni moderne della Pasqua sono tristemente inadeguate
Il cristianesimo medievale ci mostra come dovrebbe essere la Pasqua.

Da parecchio tempo ormai abito in una sorta di mondo duale. Gran parte della mia realtà vissuta, come ci si aspetterebbe, è la società occidentale contemporanea, a cui devo partecipare direttamente. Ma a questo si intreccia un'esistenza premoderna che è anche intensamente reale per me, in gran parte perché la mia lunga pausa tra studi universitari e post-laurea ha incluso un esperimento radicale di vita tradizionale. Iniziata negli Stati Uniti settentrionali e completata nell'Europa orientale, questa fase della mia vita ha alterato per sempre i miei modi di pensare e di percepire. Potrebbe sembrare che quanto scrivo per Via Mediaevalis sia frutto di studi accademici formali e, sebbene ciò sia certamente vero, non è affatto tutta la verità. Un'attenta ricerca e analisi – letteraria, linguistica, storica, filosofica – fornisce materiale per la parte esteriore del mio lavoro, ma al di sotto di essa, in gran parte nascosta nella buona terra da cui Adamo fu tratto, c'è un fondamento che risale agli anni in cui cercavo di vivere come un contadino cristiano del Medioevo (e non, sottolineo, come un Amish).

lunedì 28 aprile 2025

Arciv. Viganò. 'Vidimus Dominum' / Omelia nella Domenica “In Albis”, Ottava di Pasqua

Qui l'indice degliinterventiprecedenti e correlati,
Vidimus Dominum
Omelia nella Domenica “In Albis”, Ottava di Pasqua

Mitte manum tuam,
et cognosce loca clavorum, alleluja:
et noli esse incredulus,
sed fidelis, alleluja, alleluja.
Ant. ad Comm.
L’Evangelista aggiunge: Ed esse si ricordarono delle sue parole. La mattina di Pasqua, alle Pie Donne giunte al Sepolcro per imbalsamare il corpo del Signore, due Angeli rivolgono queste parole: Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risuscitato. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea, dicendo che bisognava che il Figlio dell’uomo fosse consegnato in mano ai peccatori, che fosse crocifisso e risuscitasse il terzo giorno. (Lc 24, 5-7). L’Evangelista aggiunge: Ed esse si ricordarono delle sue parole. (ibid., 8).

Cosa avevano dimenticato le Pie donne? Quello che gli scribi e gli anziani del Sinedrio sapevano bene dalle Sacre Scritture: che il Figlio dell’uomo, che essi avevano messo a morte, sarebbe risorto il terzo giorno. Lo sapevano così bene da chiedere a Pilato di mettere delle guardie per impedire che gli Apostoli venissero a trafugarne il corpo e potessero raccontare che era risorto. Lo sapevano anche i soldati del tempio, che appena giunti in città annunziarono ai sommi sacerdoti quanto era accaduto. Questi si riunirono allora con gli anziani e deliberarono di dare una buona somma di denaro ai soldati dicendo: “Dichiarate: i suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo. E se mai la cosa verrà all’orecchio del governatore noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni noia.” Quelli, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questa diceria si è divulgata fra i Giudei fino ad oggi. (Mt 28, 11-15).

Pratica del Tempo Pasquale

Vedi anche: Cenno storico sul tempo pasquale qui.
Pratica del Tempo Pasquale

La gioia spirituale.
Il riflesso di questo periodo sacro si riassume nella gioia spirituale che esso deve produrre nelle anime risuscitate assieme a Cristo, gioia che è una pregustazione della felicità eterna e che il Cristiano deve, d'ora in avanti, conservare in sé, cercando sempre più con ardore quella Vita che è nel nostro divin Salvatore e fuggendo, con costante energia, la morte, figlia del peccato.
Nelle settimane precedenti abbiamo dovuto dolerci di noi stessi, piangere le nostre colpe, abbandonarci all'espiazione, seguire Gesù fino al Calvario; ma adesso la Chiesa c'impone, invece, di rallegrarci. Essa stessa ha bandito ogni tristezza; non geme, ormai, che come la colomba; canta, quale, sposa che ha ritrovato il suo sposo!
E per rendere più universale questo sentimento di gioia, essa si adattata alla debolezza dei suoi figli. Dopo aver loro ricordato la necessità dell'espiazione, ha concentrato tutto il vigore della penitenza cristiana nei quaranta giorni appena trascorsi; ed ora, rendendo la libertà al nostro corpo, e nel medesimo tempo ai sentimenti dell'anima nostra, ci ha trasportato in una regione dove non esiste che allegrezza, luce e vita, dove tutto è gioia, serenità, dolcezza e speranza di immortalità.

Colligite Fragmenta / Domenica in Albis

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta / Domenica in Albis

Nel calendario postconciliare questa è la "Seconda Domenica di Pasqua". Nel Missale Romanum del 1962 e nelle edizioni precedenti questa domenica è etichettata: Dominica in Albis in Octava Paschae ... Domenica in vesti bianche nell'Ottava di Pasqua. Nel linguaggio tradizionale oggi è chiamata "Domenica in Albis" o talvolta "Domenica di Tommaso" per la lettura del Vangelo sull'Apostolo dubbioso. È chiamata "Domenica di Quasimodo" dalla prima parola del canto d'apertura, l'Introito (cfr. 1 Pietro 2,2-3). Secondo il linguaggio postconciliare, è spesso chiamata "Domenica della Misericordia" per l'enfasi sulla dimensione misericordiosa dell'atto redentore di Dio celebrato a Pasqua. L'ultima edizione del Missale Romanum del Novus Ordo etichetta specificamente questa domenica: Dominica II Paschae seu de divina Misericordia.

domenica 27 aprile 2025

Preghiera del Card. Burke per un "degno" Vicario di Cristo in terra

Preghiera del Card. Burke per un "degno" Vicario di Cristo in terra.
Il cardinale Raymond Leo Burke ha composto una preghiera da recitare dopo la sepoltura di Papa Francesco e per i nove giorni che precedono il Conclave Papale.
La novena inizia il 26 aprile e termina il 5 maggio 2025

Novena per il Sacro Collegio dei Cardinali riunito per il Conclave per eleggere il Romano Pontefice

Mi inginocchio davanti a te, o Vergine Madre di Dio, Nostra Signora di Guadalupe, madre compassionevole di tutti coloro che ti amano, gridano a te, ti cercano e confidano in te.
Prego per la Chiesa in un momento di grande prova e pericolo per lei. Come sei venuta in soccorso della Chiesa a Tepeyac nel 1531, ti preghiamo di intercedere per il Sacro Collegio dei Cardinali riunito a Roma per eleggere il Successore di San Pietro, Vicario di Cristo, Pastore della Chiesa Universale.
In questo momento tumultuoso per la Chiesa e per il mondo, intercedi presso il tuo Divin Figlio affinché i Cardinali di Santa Romana Chiesa, Suo Corpo Mistico, obbediscano umilmente ai suggerimenti dello Spirito Santo. Per tua intercessione, possano scegliere l'uomo più degno per essere Vicario di Cristo sulla terra. Con te, ripongo tutta la mia fiducia in Colui che solo è il nostro aiuto e la nostra salvezza. Amen.
Cuore di Gesù, salvezza di coloro che confidano in Te, abbi pietà di noi!
Nostra Signora di Guadalupe, Vergine Madre di Dio e Madre della Divina Grazia, prega per noi!

Domenica in albis, 'Octava dies' di Pasqua

Precedenti qui - qui.
Domenica in albis, 'Octava dies' di Pasqua

Rispolvero un vecchio articolo, con l'aggiunta del testo dell'antifona per ritrovarne le perle sempre da approfondire e custodire. Vedi anche le suggestioni del gregoriano qui

«Quasi modo géniti infántes,
alleluia,
rationabile, sine dolo lac concupiscite
(I Petr. 2,2),
alleluia, alleluia.
Exultate Deo, adiutori nostro,
iubilate Deo Jacob
(Ps. 80,2)
Gloria Patri ...»
«Quasi come bimbi appena nati,
alleluia
desiderate il latte spirituale e puro (1 Pt 2,2)
alleluia, alleluia.
Esultate in Dio, nostra forza,
giubilate nel Dio di Giacobbe (Sal 80,2).
Gloria al Padre ...»

Dalle prime parole dell'introito della Messa del giorno "Quasi modo geniti infantes". Ogni Domenica è Pasqua, ma quella in Albis, Ottava (Octava Dies) di Pasqua, ci si ricorda la gioia e la grandiosità dell'unica e solenne Domenica che ha portato e porta tutto il mondo cristiano alla Risurrezione di Cristo Signore.
Parole rivolte ai neofiti che avevano appena ricevuto la Fede per esortarli a continuare a nutrirla. Essi (e vale per tutti noi), una volta finiti i festeggiamenti del loro ingresso pasquale nella Chiesa, depositavano le vesti bianche ([in] albis vestibus) "esterne" ricevute la Domenica di Pasqua col Santo Battesimo, iniziando la feriale (ma sempre gioiosa) vita cristiana nella quale bisogna continuare a portare le vesti bianche "interne".
« Il nostro Divin Risorto ha voluto che la sua Chiesa così ne comprendesse il mistero, poiché, avendo intenzione di mostrarsi una seconda volta ai suoi discepoli, riuniti tutti assieme, ha aspettato, per farlo, il ritorno della Domenica. Durante tutti i giorni precedenti ha lasciato Tommaso in preda ai suoi dubbi; solamente oggi è voluto venire in suo soccorso, manifestandosi a questo Apostolo in presenza degli altri e obbligandolo a deporre la sua incredulità di fronte alla più palpabile evidenza. Oggi, dunque, la Pasqua riceve da Cristo il suo ultimo titolo di gloria, aspettando che lo Spirito Santo discenda dal cielo per venire a portare la luce del suo fuoco e fare, di questo giorno, già così privilegiato, l'era della fondazione della Chiesa Cristiana ». (Dom Prosper Guéranger)

sabato 26 aprile 2025

Un cardinale statunitense, che ha aiutato a proteggere preti pedofili, chiuderà la bara di Papa Francesco

La stampa estera non è tutta allineata ai peana mediatici che ci accompagnano in questi giorni. Lo dimostra la nostra traduzione dal New York Post, che potete leggere di seguito.

Un cardinale statunitense screditato pubblicamente, che ha aiutato a proteggere preti pedofili, chiuderà la bara di Papa Francesco
Anna Young per il New York Post

Un cardinale statunitense screditato pubblicamente, accusato di aver coperto uno scandalo di abusi sessuali su minori da parte del clero, è stato scelto per aiutare a sigillare la bara di Papa Francesco e a tumularne le spoglie durante il funerale.

Il cardinale Roger Mahony, 89 anni, arcivescovo emerito di Los Angeles, è uno dei nove cardinali e delle decine di altri membri del clero che avranno un ruolo cerimoniale nella chiusura della bara del defunto pontefice, prevista per venerdì, prima del funerale che si terrà sabato mattina in Piazza San Pietro, come ha annunciato il Vaticano mercoledì.

Mahony, che fu privato delle sue funzioni amministrative e pubbliche nel gennaio 2013, aiuterà anche a sovrintendere alla sepoltura del papa presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dopo il funerale.

“Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

I peana e il battage mediatico volgono al termine, iniziano a farsi sentire le voci critche autorevoli.

“Il Conclave non eleggerà il successore di Francesco”. 
Il cardinale Müller sulle “ambiguità” di Bergoglio

Il teologo conservatore: "Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale" 

“”Ogni Papa deve servire la missione di San Pietro: è servus servorum Dei. Il futuro Papa non è un successore del suo predecessore ma un successore di Pietro”. In vista del Conclave, il cardinale tedesco Gerhard Ludwig Müller, teologo ed esponente dell’ala conservatrice del collegio cardinalizio, ci tiene a precisarlo. Anzi, ad auspicarlo, viste le critiche che, in un’intervista a Repubblica, rinnova al Papato di Francesco. “Tutti devono ricordarsi che siamo corpo mistico di Cristo e non una organizzazione internazionale umanitaria e sociale. Questo piace a tanta gente secolarizzata, l’élite, gli oligarchi, che vorrebbero il Papa come un simbolo della loro religione, ma il Papa non è un simbolo della religione secolarizzata”.

“Si è chiuso un capitolo nella storia della Chiesa – afferma Müller – Chiaramente l’ultimo giudizio tocca a Dio, non possiamo giudicare le persone. Se parliamo del pontificato, invece, ci sono diverse opinioni. È unanime l’apprezzamento per l’impegno di Francesco con i migranti, i poveri e per superare le divisioni tra il centro e la periferia. Dall’altra parte, però, in alcuni momenti è stato un pò ambiguo, ad esempio quando con Eugenio Scalfari ha parlato di resurrezione. Con papa Benedetto abbiamo avuto la chiarezza teologica perfetta, ma ognuno ha i suoi carismi e le sue capacità e penso che papa Francesco li avesse più nella dimensione sociale”. Già in passato il cardinale ha criticato le assemblee convocate dal Papa, definendole un semplice simposio: “I vescovi hanno una autorità che non si può confondere con la possibilità di tutti i battezzati di parlare. È un simposio, legittimo, ma non è un sinodo, non è un’espressione del magistero della Chiesa. Chiaramente quelli che capiscono nulla o poco della teologia cattolica dicono: adesso il Papa cambia la Chiesa da autocrazia a democrazia. Ma la premessa sbagliata è confondere la Chiesa con un’organizzazione politica, come il World economic forum o l’Onu”.

Quanto al confronto con i musulmani “dialogo sì, ma evitare ogni forma di relativismo: la fede cattolica non è un’espressione singolare di una religione universale del mondo creata dal forum di Davos”. Ancora, in merito alla benedizione delle coppie omosessuali, Muller afferma che il prossimo Papa “deve chiarire. Il documento approvato sotto Francesco voleva aiutare pastoralmente queste persone ma non si deve relativizzare la dottrina cattolica del matrimonio”. Infine, la Cina: “Si deve fare un compromesso con questi potenti dittatori ma non possiamo tradire i principi della nostra fede, – ha sottolineato Muller – non possiamo accettare che i comunisti atei, nemici dell’umanità, scrivano i nostri libri del catechismo o portino nelle chiese l’immagine di Xi Jinping. Non possiamo accettare che i comunisti nominino i vescovi”. 
Fonte: Il Fatto Quotidiano

venerdì 25 aprile 2025

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Ho letto tantissimi interventi su papa Francesco, cosa che mi ha permesso di farmi un’idea su come le istituzioni, i politici, la stampa, la gente comune abbia commentato la morte del Papa. Tralascio naturalmente la valanga di retorica che come sempre in queste circostanze riempie il discorso pubblico.

Tralascio quell’atteggiamento di chi (sui social) esercita il “potere della tastiera” per comunicare al mondo (spesso a sé stessi) prevalentemente il proprio disagio esistenziale, le proprie frustrazioni, la mancanza in buona sostanza di una benché minima capacità di misurarsi nell’esercizio della riflessione, che comunque non scaturisce dalla volontà ma dall’abitudine a interrogarsi sull’esistenza. Tra questi c’è la componente no-vax (per chiarezza: non mi sono vaccinato e ho contrastato la logica del “green pass”) che oggi rappresenta una vera e propria sciagura per ogni seria ripresa del dibattito politico sulla base di premesse razionali. Nella quale alligna un atteggiamento rancoroso, rozzo, “primitivo”, incapace di aggiungere un elemento in più, per cui  si applaude alla morte del Papa ricordando la sua (infausta) posizione sul vaccino; ci sono quelli nei quali le scie chimiche hanno prodotto nei loro cervelli frustrati un tale scombussolamento da fargli scrivere post tipo “È rimorto” o cose del genere.

La Santa Tunica di Argenteuil

La santa Tunica di Argenteuil, Francia
di Don Denis Puga, FSSPX

Gli Ebrei che vivevano in Palestina nei tempi evangelici, in generale portavano diversi indumenti: una cintura di tessuto sui reni con una tunica piuttosto corta indossata a contatto con la pelle. Sopra veniva indossata una tunica più ampia, più lunga e più spessa. Il tutto coperto con un grande mantello.

Come raccontano i Vangeli, nel Pretorio di Pilato Gesù fu interamente spogliato per subire l’atroce supplizio della flagellazione. Dopo averLo schernito incoronandolo di spine, i soldati gli restituirono gli indumenti e Lo portarono via per crocifiggerLo.

In cima al Calvario, il Figlio di Dio fu nuovamente spogliato. I Suoi indumenti furono divisi tra i carnefici; i quali tirarono a sorte per prendere la Sua tunica senza cuciture.

Tutto questo ci è specificato nel racconto fatto da San Giovanni, testimone fedele dei fatti.

E se un giorno?

Ci sono divisioni che salvano, ci sono spade che purificano.

«Io non sono venuto a portare la pace sulla terra, ma la divisione».
Sono parole che fendono l’aria come una spada accesa, che mettono a nudo ogni ambiguità, ogni pace finta, ogni accordo siglato nelle stanze dove si svendono i simboli in cambio di applausi. Parole che non addolciscono, che non ammiccano, che non si prestano a comizi di circostanza. Sono parole che bruciano, che dividono, che selezionano gli spiriti. Non una divisione da teatrino, ma una linea tracciata nel cuore degli uomini.

E allora oggi, quando vediamo il mondo intero – massoni, laicisti, clericali tiepidi e anticlericali rabbiosi – unirsi in un unico, osannante, dolcissimo canto d’addio, non possiamo non sobbalzare. Non possiamo non domandarci da quale fonte sgorghi quest’unità così compatta, così stranamente intonata, così composta, così mondanamente devota. Non stride, questa lode unanime? Non assomiglia troppo a quei cori bianchi che intonano salmi senza sapere il senso delle parole? Non ricorda una liturgia senz’anima, una processione che ha smarrito il tabernacolo?

giovedì 24 aprile 2025

Il cardinale Joseph Zen critica la decisione vaticana di iniziare gli incontri preconclave martedì.

Fonte: Michael Haynes su X. Qui l'indice dei precedenti sulla questione Sino/Vaticana. 
Il cardinale Joseph Zen lancia una forte sfida alla decisione vaticana di iniziare gli incontri preconclave martedì. [Il che, per inciso, riduce anche la finestra temporale del necessario confronto e reciproca conoscenza degli elettori -ndr].
Nella dichiarazione rilasciatami online ha scritto:
“Il Cardinale Zen vorrebbe sapere perché la prima sessione delle Congregazioni Generali deve iniziare così presto. Come fanno ad arrivare puntuali i vecchi della periferia? Esiste una buona parola che ricorda loro che non hanno il dovere di partecipare, ma ne hanno il diritto - sì o no?”
La preoccupazione di Zen evidenzia una tensione più ampia all'interno della Chiesa: il Collegio dei Cardinali del 2025 include il 31% delle Americhe, il 20% dell'Asia/Oceania e il 10% dell'Africa, secondo i dati del Vaticano II, il che significa che un incontro frettoloso potrebbe escludere voci non europee nella selezione del prossimo papa.

giovedì 10 aprile 2025

Colligite Fragmenta: Domenica di Passione – “Iesus autem abscondit se”

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.
L'inizio del ciclo pasquale con la Dominica in septuagesima [qui - Colligite qui] ; Dominica in sexagesima [qui - Colligite qui] ; Dominica in quinquagesima [qui - colligite qui]

Colligite Fragmenta: 
Domenica di Passione – “Iesus autem abscondit se”

A partire dalle domeniche pre-quaresimali, “Gesima” in poi, la Santa Madre Chiesa ha iniziato il suo tuffo nella morte liturgica. All'inizio abbiamo perso l'“Alleluia” [qui], il Gloria, e la domenica ci siamo vestiti di viola penitenziale per annunciare la vicinanza della Quaresima [velatio qui]. Con la Quaresima, queste privazioni si applicavano ogni giorno, ad eccezione delle nostre grandi feste. Inoltre, siamo diventati più silenziosi e cupi con la rimozione della musica strumentale e dei fiori festosi, anche se la scorsa settimana nella domenica Laetare un accenno della Pasqua è stato intravisto con misura attraverso il loro ritorno momentaneo e l'uso di paramenti rosacei. È stato come il respiro profondo prima del tuffo nell'acque. Le acque della morte e dell'ascesa liturgica.

mercoledì 9 aprile 2025

Difesa della dottrina della Corredenzione della Beata Vergine

Nella nostra traduzione da Res Novae. Alcuni precedenti a partire da qui - qui - qui - qui - qui - qui 

Difesa della dottrina della Corredenzione della Beata Vergine

Quando Giovanni XXIII annunciò la convocazione di un secondo Concilio Vaticano, molti sperarono che i testi di questa assemblea avrebbero incluso la dottrina della Corredenzione di Maria e della sua Mediazione universale delle grazie. Ciò non avvenne, ma Paolo VI proclamò solennemente il 21 novembre 1964 un nuovo titolo per la Beata Vergine, quello di Madre della Chiesa, sul quale tornerò.

Nei giorni 23 e 24 maggio si terrà a Parigi, presso la Maison internationale de la Cité Universitaire, un convegno sulla Corredenzione della Beata Vergine [1], che tratterà in particolare la questione mariana nel Vaticano II e i cui interventi tenderanno a mettere in luce il carattere tradizionale di questa dottrina.

Vocazioni, frutti del Rito dei secoli

I frutti del rito antico: dalla parrocchia Personale per la liturgia tradizionale di Cagliari, una vocazione per i benedettini dell’Immacolata. Deo gratias!

Precedenti a partire da qui e qui.

martedì 8 aprile 2025

Il silenzio interiore presenza di Dio

Il silenzio interiore presenza di Dio

O Signore, fa tacere in me ogni voce del mondo, delle creature, del mio io, perché possa ascoltare solo la tua voce.

Meditazione
1 - Dice la Sacra Scrittura: «Dove molto si chiacchiera la colpa non manca. Chi è sconsiderato nel parlare ne ricaverà danno» (Pr 10,19; 13,3). La regola di vita di un'anima consacrata, anche se vive nel mondo, deve sempre far posto alla pratica del silenzio; e se, per le esigenze dei doveri del proprio stato, fosse assolutamente impossibile fissarne determinate ore, è indispensabile attenersi a questo principio: parlare il meno possibile con le creature, per parlare il più possibile con Dio. Quindi bisogna abituarsi a mantenere il controllo delle proprie parole, onde evitare la troppa loquacità, le chiacchiere inutili, le facili conversazioni prolungate, l'eccessivo effondersi nelle creature. Come per l'uso dei sensi, così per quello della parola vale la norma: servirsene solo nella misura richiesta dal dovere, dalla carità; e se è certamente lecito servirsene anche per un giusto sollievo, bisogna sempre farlo con un senso di moderazione e all'interno di ragionevoli limiti.
Ma il silenzio esteriore non basta, bisogna giungere a quello interiore, ossia al silenzio dei sensi interni. Far tacere la memoria, la fantasia, la sensibilità, i ricordi, i pensieri, le previsioni inutili.

Un sacerdote ha bisogno del permesso per celebrare la messa latina tradizionale?

Peter Kwasniewski dimostra che Paolo VI non ha mai legalmente ordinato l'uso esclusivo del nuovo messale o ha vietato legalmente il continuo uso del vecchio messale, e che nessuna successiva legislazione valida lo ha fatto. Si tratta ovviamente di una questione di una certa importanza per le coscienze dei sacerdoti e per la conservazione della Messa tradizionale, quindi vi incoraggio a leggere il post nella nostra traduzione da Tradition and Sanity. Qui l'indice dei precedenti collegati alle recenti restrizioni.

Un sacerdote ha bisogno del permesso per celebrare la messa latina tradizionale?
Una presa di coscienza rivoluzionaria: Paolo VI non ha imposto legalmente la nuova messa né ha modificato i diritti imprescrittibili del vecchio messale
Peter Kwasniewski

Quante volte negli ultimi anni abbiamo visto vescovi scrivere nei decreti diocesani: "Concedo il permesso al tale o al tal'altro padre di usare il messale del 1962; nessun altro sacerdote è autorizzato a usarlo senza chiedere e ricevere il mio permesso"? Quante volte abbiamo sentito sacerdoti dire nelle omelie, salutando un'amata messa latina in questa o quella parrocchia: "Il vescovo non mi ha concesso la continuazione della facoltà di celebrare questa forma di messa"? Un linguaggio come questo è abituale oggigiorno nella Chiesa. Si possono persino trovare vescovi che credono di dover "concedere il permesso" a un sacerdote di celebrare il vecchio rito in privato, da solo, e sacerdoti che, per un motivo o per un altro, credono di dover avere tale permesso.

lunedì 7 aprile 2025

Aprile 2025 / Sante Messe in Rito antico a Pavia

Cari Amici,
siamo giunti ormai quasi all'ultimo tratto del percorso quaresimale. Seguiamo con fede il Signore che si incammina verso il Calvario portando la croce, e prepariamoci a celebrare con gioia rinnovata la Pasqua di risurrezione! don Fabio e don Marino

Questo è il calendario delle Sante Messe per il mese di aprile, nella chiesa di San Luca in corso Garibaldi 59 a Pavia.
P.S.: Come molti ormai sapranno, è mancato il sig. Carlo Barilati, che per molti anni ha generosamente e fedelmente accompagnato il cammino della nostra Messa, con la preparazione dell'altare, il servizio liturgico e il canto. Lo ricordiamo con affettuosa amicizia al Signore. Non appena sarà possibile, celebreremo la Santa Messa "da requiem" in suo suffragio.

Il Cardinale Müller a Napoli: «Ingiusto sopprimere le messe in latino»

Indice dei precedenti.
Il Cardinale Müller a Napoli: 
«Ingiusto sopprimere le messe in latino»
Conferenza dedicata al tema del ritorno della Tradizione

«Lo scopo dell’unità della Chiesa non è raggiungere l’uniformità. Non siamo una caserma dove si richiede obbedienza militare. Nella Chiesa l’obbedienza va intesa nella dimensione spirituale: come l’obbedienza a Cristo. E i vescovi, i presbiteri devono occuparsi di attirare anime, insegnare e somministrare i sacramenti, non sopprimerli».

Sono alcuni indirizzi pastorali che il Cardinale Gerhard Ludwig Müller ha impartito ai fedeli della Messa in Latino, a Napoli, promotori di una Conferenza dedicata al tema del ritorno della Tradizione. I Coetus Fidelium della Diocesi partenopea soffrono di una emarginazione a cui sono stati relegati dalla Curia retta dal Cardinale Domenico Battaglia, con la negazione delle chiese, dove venivano celebrate da anni le messe con rito tridentino, e dei sacerdoti dai quali venivano seguiti.

Le nuove restrizioni religiose della Cina limitano severamente l'attività missionaria straniera

Nella nostra traduzione dal National Catholic Register: Le nuove restrizioni del Fronte Unito cinese impediscono al clero straniero di presiedere attività religiose per il popolo cinese senza l'invito del governo cinese. Qui l'indice dei precedenti sulla questione sino/vaticana.

Le nuove restrizioni religiose della Cina limitano severamente l'attività missionaria straniera

Statua di San Francesco Saverio di fronte alla Cattedrale di San Giuseppe a Pechino; San Francesco è noto come "Apostolo della Cina". (foto: Zvonimir Atletic/Shutterstock)

Le nuove restrizioni del Fronte Unito cinese impediscono al clero straniero di presiedere attività religiose per il popolo cinese senza l'invito del governo cinese, limitando fortemente l'attività missionaria straniera nel Paese.

Secondo le norme, che entreranno in vigore il 1° maggio, “le attività religiose collettive organizzate da stranieri in Cina sono riservate ai soli partecipanti stranieri”, con poche eccezioni.

Le restrizioni si applicano ai credenti di qualsiasi religione e proibiscono severamente ai cittadini non cinesi residenti nel Paese di fondare organizzazioni religiose, predicare senza autorizzazione, fondare scuole religiose, produrre o vendere libri religiosi, accettare donazioni religiose o reclutare seguaci tra i cittadini cinesi.

Pubblicate il 1° aprile dalla National Religious Affairs Administration, una branca del Dipartimento del lavoro del Fronte Unito, le norme consistono in 38 articoli che impongono restrizioni alla possibilità per i cittadini stranieri di organizzare attività religiose nel Paese.

Intitolate "Norme per l'attuazione delle disposizioni sull'amministrazione delle attività religiose degli stranieri nella Repubblica Popolare Cinese", le norme stabiliscono inoltre che solo il clero cinese dovrebbe presiedere le attività religiose per gli stranieri nelle chiese e nei templi approvati dal governo.

Afferma che il clero religioso straniero che entra in Cina con uno status religioso può predicare solo se invitato da una delle organizzazioni religiose nazionali gestite dallo stato cinese e approvato dall'amministrazione per gli affari religiosi del Fronte Unito. Coloro che vengono accettati devono anche ricevere l'approvazione che il contenuto della loro predicazione "non interferisca con gli affari religiosi della Cina".

Pechino cerca da tempo di mantenere uno stretto controllo sugli affari religiosi, consentendo solo alle istituzioni religiose autorizzate dallo Stato di operare legalmente.

Le nuove norme arrivano dopo che la conferenza dell'Incontro nazionale congiunto dei gruppi religiosi del mese scorso ha incaricato i gruppi religiosi approvati dallo Stato, tra cui l'Associazione patriottica cattolica cinese, di integrare i principi del Partito comunista cinese nei loro sermoni.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

domenica 6 aprile 2025

Videoconferenza Instaurare omnia in Christo

Indice interventi precedenti e correlati.
Instaurare omnia in Christo.
Intervento dell’Arcivescovo Carlo Maria Viganò, già Nunzio Apostolico negli Stati Uniti d’America, al Convegno “Eurasia e valori tradizionali: la sfida al globalismo” - Verona, 5 Aprile 2025

Domenica di Passione ("Iúdica me")

Per una visione d'insieme su questo tempo litugico, vedi: Cap. I - Storia del tempo di Passione e della Settimana Santa [qui]; Cap. II - Mistica del Tempo di Passione [qui]; Pratica del tempo di Passione e della Settimana Santa [qui].


Domenica di Passione

Oggi, se udirete la voce del Signore, non indurite i vostri cuori.
Intróitus
Ps. 42, 1-2 - Iúdica me, Deus, et discérne cáusam meam de gente non sancta: ab hómine iníquo et dolóso éripe me: quia tu es Deus meus, et fortitúdo mea. Ps. 42, 3 - Emítte lucem tuam et veritátem tuam: ipsa me deduxérunt, et adduxérunt in montem sanctum tuum, et in tabernácula tua.
(Omíttitur: Glória Patri…) 
Ps. 42, 1-2 - Iúdica me, Deus 
Introito
Sal. 42, 1-2 - Fammi giustizia, o Dio, e difendi la mia causa da gente malvagia: liberami dall’uomo iniquo e fraudolento: poiché tu sei il mio Dio e la mia forza. Sal. 42, 3 - Manda la tua luce e la tua verità: esse mi guidino al tuo santo monte e ai tuoi tabernacoli.
(Si omette il: Gloria al Padre…)
Sal. 42, - Fammi giustizia, o Dio

L’insegnamento della Liturgia.

La santa Chiesa comincia oggi il Mattutino con queste gravi parole del Re Profeta. Una volta i fedeli si facevano un dovere d’assistere all’ufficiatura notturna, per lo meno le Domeniche e le Feste, perché ci tenevano a non perdere nessun insegnamento della Liturgia. Ma dopo tanti secoli la casa di Dio non fu più frequentata con quell’assiduità che formava la gioia dei nostri padri; e un po’ alla volta anche il clero cessò di celebrare pubblicamente gli uffici che non erano più seguiti. All’infuori dei Capitoli e dei Monasteri, non si sente più risuonare il coro così armonioso della lode divina, e le meraviglie della Liturgia non sono più conosciute dal popolo cristiano che in una maniera imperfetta.

sabato 5 aprile 2025

Sabato Sitientes, Ultimo giorno di Quaresima

Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement
Sabato 5 aprile 2025
Sabato Sitiente, Ultimo giorno di Quaresima
Gregory Di Pippo

Nei libri liturgici del rito romano tradizionale, oggi è l'ultimo giorno della "Quadragesima", la parola latina per Quaresima; dalla metà del IX secolo, domani è stato chiamato "Dominica de Passione", solitamente tradotto in inglese come "Domenica della Passione". Le ultime due settimane della stagione sono note collettivamente come "Tempus Passionis"; l'usanza di unirle come periodo liturgico distinto dal resto della Quaresima è unica del rito romano. Tuttavia, il carattere liturgico specifico di questo periodo è più antico della sua nomenclatura formale e la messa tradizionale per oggi segna la transizione in diversi modi.

Vescovo Strickland: "Molti cattolici, compreso il clero, sbagliano nel credere che la dottrina possa evolversi con lo spirito dei tempi".

Nella nostra traduzione da Infovaticana. Qui l'indice dei precedenti interventi di mons, Strickland.

Vescovo Strickland: "Molti cattolici, compreso il clero, sbagliano
nel credere che la dottrina possa evolversi con lo spirito dei tempi".

Il vescovo Joseph Strickland ha lanciato l'allarme nel podcast The Voice of a Shepherd [La Voce di un Pastore] circa la grave crisi che oggi affligge la Chiesa cattolica, sia a livello interno che internazionale.

Nelle sue dichiarazioni, il prelato americano, estromesso da Francesco [vedi], ha denunciato l'avanzata del modernismo, la confusione dottrinale, la decadenza morale e la diffusa perdita della fede. E affermato: «Oggi la Chiesa si trova ad affrontare prove interne ed esterne: modernismo, confusione dottrinale, declino morale e una diffusa perdita della fede. "Il sacro viene spesso profanato, la tradizione viene scartata e l'errore viene tollerato, persino incoraggiato, sotto le mentite spoglie del progresso".

venerdì 4 aprile 2025

Venerdì della IV Settimana di Quaresima

Venerdì della IV Settimana di Quaresima 

Gv. 11,1-45
La risurrezione di Lazzaro S. Agostino

La morte, castigo del peccato e causa di tante lacrime per l'uomo, intenerisce il Cuore di Cristo.  (S. Agostino)

Dalla lettura precedente ricorderete che il Signore sfuggì dalle mani di coloro che volevano lapidarlo, e si ritirò oltre il Giordano dove Giovanni battezzava (cf. Gv 10, 39-40). Ora, mentre il Signore stava in quel luogo, Lazzaro si era ammalato in Betania, un villaggio che era vicino a Gerusalemme. Maria era colei che unse di unguento profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli. Era suo fratello Lazzaro ch'era ammalato. Dunque, le sorelle mandarono a dire a Gesù (Gv 11, 2-3). Sappiamo già dove mandarono il messaggio a Gesù, poiché sappiamo dove egli era: era assente e si trovava al di là del Giordano. Mandarono a dire al Signore che il loro fratello era ammalato, e per pregarlo di venire a liberarlo dalla malattia. Egli ritardò a guarirlo, per poterlo risuscitare.

Lotta agli abusi. Santuario di Lourdes, coperti i mosaici di Rupnik

Posati pannelli di alluminio sopra i mosaici delle due porte laterali della Basilica del Rosario. Nei prossimi giorni stesso trattamento per le due porte centrali, ha annunciato il vescovo Micas. Testo rielaborato nei termini essenziali, poiché ne è vietata la riproduzione. 
Ricordiamo la durissima reprimenda de Il Sismografo sulla vicenda degli abusi sessuali e dell’assoluzione del complice di Padre Rupnik: “Quindi la CDF, presieduta dal gesuita spagnolo card. Luis Ladaria, ha fatto le due cose nel giro di pochi giorni e lo ha potuto fare solo perché ha ricevuto ordini da Papa Francesco. Non esiste un’altra spiegazione. Dire o suggerire qualcosa di diverso non corrisponde alla verità... Il Vaticano deve dare contezza della subitanea remissione della scomunica a Padre Rupnik – scomunica tolta su ordine diretto del Papa –, degli abusi sessuali, del fatto che il gesuita ha continuato tranquillamente a girare il mondo e celebrare Messa e, da ultimo, il fatto che continui tranquillamente a vivere al Centro Aletti, tra i collaboratori (e consacrate?)“.

Lotta agli abusi. Santuario di Lourdes, 
coperti i mosaici di Rupnik

Leggiamo su Avvenire che nel “comprensorio” del Santuario di Lourdes sono stati coperti alcuni mosaici del sacerdote sloveno Marko Rupnik, l’ex gesuita accusato di abusi psicologi e sessuali da alcune religiose. I mosaici di due porte laterali della Basilica del Rosario sono state ricoperte con pannelli di alluminio e «le due grandi porte centrali saranno coperte tra qualche giorno, prima dell’inizio della stagione dei pellegrinaggi a Lourdes». Lo ha annunciato il vescovo di Tarbes e Lourdes, Jean-Marc Micas. Un gesto forte ed eloquente, dal grande valore simbolico, in una delle mete di pellegrinaggio più importanti e amate del mondo.

giovedì 3 aprile 2025

Vescovo Strickland: La Messa Novus Ordo e la formazione sacerdotale hanno causato problemi nella Chiesa

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews una recente articolata intervista rilasciata da Mons. Strickland. Qui l'indice dei precedenti.

Vescovo Strickland: La Messa Novus Ordo e la formazione 
sacerdotale hanno causato problemi nella Chiesa

(LifeSiteNews) — Il Vescovo Joseph Strickland ha dichiarato che il passaggio dalla Messa Tradizionale alla Messa Novus Ordo ha portato a un declino nel sacerdozio, e ha criticato la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti (USCCB) per il fatto che i vescovi siano spinti a "dimenticare di essere successori degli apostoli".

L'ex vescovo di Tyler, Texas, rimosso dalla sua diocesi da Papa Francesco nel 2023 dopo aver criticato l'eterodossia del pontefice [qui], ha evidenziato l'approccio più "comodo" e meno "sacrale" della Messa Novus Ordo durante un'intervista di oltre tre ore rilasciata il 20 marzo a Conor Gallagher, CEO della casa editrice cattolica tradizionale TAN Books.

Ramadan sull'altare: il buffo suicidio dell'Occidente

Sono anni che temiamo e gridiamo contro quanto ora ci appare il peggio che mai potessimo immaginare. E invece è solo l'inizio della fine, se non c'è un risveglio della fede e se non ci aiuta la Provvidenza. Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo. Di seguito riprendiamo un articolo di Giulio Meotti. Siamo alla frutta! Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo.

"Ramadan sull'altare: il buffo suicidio dell'Occidente".
Giulio Meotti

Così scriveva quattro anni fa il romanziere algerino Boualem Sansal: “Desacralizzando e decostruendo tutto abbiamo creato le condizioni per il nostro fallimento senza ritorno”. Sansal aveva visto lungo, molto più degli occidentali che mangiano papaya pensando di costruire un’Europa multiculturale. Per questo è stato appena condannato a cinque anni di carcere in Algeria.

Ci aveva avvisato su quello che è successo ieri in Francia.

E a Torino, “città islamica” (c’era anche il sindaco)-

A Parigi intanto il “miglior pasticciere del mondo”, Pierre Hermé, offriva la sua “collezione Ramadan di macaron”; a Londra, Piccadilly Circus era addobbata con luci e decorazioni comunali che invitano a trascorrere un “Buon Ramadan”; nella catena di supermercati Sainsbury's al cliente si chiedeva se è “pronto per il Ramadan” e al Castello di Windsor il re (e “difensore della fede”, per così dire) era affaccendato per un iftar nella St George's Hall, chiamata così in onore del patrono sotto la cui bandiera i cavalieri crociati cavalcarono in battaglia e oggi molto politicamente scorretta.

mercoledì 2 aprile 2025

2 Aprile 2025 Mercoledì della quarta settimana di Quaresima

2 Aprile 2025 
Mercoledì della quarta settimana di Quaresima

Il grande Scrutinio.

Questo giorno si chiama Feria del Grande Scrutinio, perché nella Chiesa Romana, dopo aver avute le debite informazioni e fatti gli esami si procedeva all'ammissione al Battesimo della maggior parte dei Catecumeni. La Basilica stazionale era a S. Paolo fuori le Mura, sia per la vastità di questo edificio, e sia per rendere omaggio all'Apostolo della Gentilità con le nuove reclute che la Chiesa si disponeva a fare in seno al paganesimo. Il lettore assisterà con interesse ed edificazione alle forme e cerimonie che si osservavano in tale circostanza.

Il Catecumenato.
Riuniti i fedeli e gli aspiranti al Battesimo nella Basilica, all'ora di mezzogiorno, si raccoglievano innanzi tutto i nomi di questi ultimi; poi un accolito li disponeva davanti al popolo, gli uomini a destra e le donne a sinistra. Un sacerdote recitava quindi su ciascuno di loro l'Orazione che li faceva Catecumeni; difatti noi fino adesso li abbiamo chiamati impropriamente e per anticipazione con questo nome. Egli prima li segnava in fronte col segno della croce imponendo loro la mano sul capo; quindi benediceva il sale, simbolo della Sapienza, e lo faceva gustare a ciascuno di loro.

Il vescovo Strickland pubblica una lettera aperta a Trump sulla guerra in Medio Oriente

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Il vescovo Strickland esorta il presidente Trump: "Se l'America desidera essere una forza per il bene nel mondo, non deve agire con un'aggressione militare incontrollata, ma con giustizia, prudenza e una sincera ricerca della pace". Qui l'indice dei precedenti interventi del vescovo che non tace.

Il vescovo Strickland pubblica una lettera aperta
a Trump sulla guerra in Medio Oriente


Caro signor Presidente,
Nel nome di Nostro Signore Gesù Cristo, le scrivo come successore degli Apostoli, spinto dal mio dovere di dire la verità nella carità e nella giustizia. Il peggioramento della crisi in Medio Oriente, dalla guerra a Gaza ai crescenti conflitti regionali, comprese le azioni militari statunitensi nello Yemen, richiede un'urgente riflessione morale. Come pastore di anime, non posso rimanere in silenzio mentre migliaia di persone soffrono le conseguenze dell'escalation della violenza.

La Chiesa cattolica sostiene la dignità sacra di ogni vita umana, creata a immagine di Dio. Il Catechismo ci insegna che “le azioni deliberatamente contrarie al diritto delle genti e ai suoi principi universali sono crimini” ( Catechismo della Chiesa Cattolica , 2313). Ciò si applica a tutte le parti impegnate in una guerra, siano esse nazioni, gruppi militanti o coalizioni. Mentre una nazione ha il diritto di difendersi e proteggere il suo popolo, tali azioni devono rimanere entro i limiti della giustizia, della proporzionalità e della legge morale.

Russia/Ucraina. Vediamo chi veramente ha stracciato gli accordi

1. La Russia ha invaso l'Ucraina senza motivo? 2. Putin ha mire espansionistiche o si sta difendendo? 3. Ha cominciato la Russia o l'Ucraina? L'articolo che segue svela finalmente tutta la verità. Caso chiuso. Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.

Russia/Ucraina. 
Vediamo chi veramente ha stracciato gli accordi

“Trattare con Putin è impossibile perché Putin non rispetta gli accordi e viola i trattati. La colpa della guerra in Ucraina è soltanto sua”.
Quale rivista scientifica pubblicherebbe una tesi del genere? Nessuna. Quando si tratta di spiegazione causale, il metodo delle scienze storico-sociali prevede di includere il punto di vista di tutti gli attori coinvolti nello studio.
Secondo i russi, i primi a violare i trattati sono stati gli ucraini. È vero? Indaghiamo per verificare.

L’Ucraina ha violato il Trattato di amicizia, cooperazione e partenariato russo-ucraino, firmato a Kiev il 31 maggio 1997 da Kuchma e Eltsin iniziando una corsa verso il baratro. Quel Trattato, noto anche come il “grande trattato”, impegnava l’Ucraina a non usare il proprio territorio per nuocere alla sicurezza della Russia e viceversa. Ne consegue che il Trattato russo-ucraino del 1997 proibiva a entrambi di stringere alleanze militari ritenute pericolose dalla controparte.

martedì 1 aprile 2025

Europa, nuovo centro di potere dell'oligarchia al servizio del globalismo

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Europa nuovo centro di potere
dell'oligarchia globalista

La sentenza su Marine Le Pen dice chiaramente che o si sta da una parte (dell’Europa) o si è fuori dal gioco cosiddetto democratico. Questa fetida Europa ha imbroccato una strada senza ritorno: quella della repressione diretta di qualsiasi minaccia al suo ordine e alla sua prospettiva guerrafondaia. O si capisce che la posta in gioco è la prospettiva di guerra che questa Europa considera come unica soluzione alla crisi totale nella quale si è inabissata oppure si è al servizio, coscienti o meno non importa, di questa criminale logica nella quale le classi dirigenti europee vogliono precipitarci.
Questa Europa difende e sostiene l’Ucraina di Zelensky perché quello è il suo modello, un paese che ha mandato milioni di giovani a morire per difendere gli interessi dei suoi procuratori, un paese attraversato e permeato da bande criminali nazi-banderiste finanziate e sponsorizzate dal capitale finanziario occidentale… questa Europa si è ucrainizzata. Un’Europa che ha esaurito la carta di credito della democrazia formale e che mostra senza vergogna la sua brutale e orrenda faccia: di criminali che vantano con fierezza la propria superiorità morale e culturale sul resto del mondo, che mettono a tacere con le buone e con le cattive chiunque ne metta, seppure parzialmente, in discussione i suoi dogmi.
La strada intrapresa è chiara, non si tratta di leggere tra le righe: l’attentato al premier slovacco Fico, la sospensione del voto popolare a favore di Georgescu in Romania, la manipolazione dei risultati elettorali in Moldavia, la censura di qualsiasi contenuto non compatibile con l’ordine di Bruxelles, la chiusura dei conti correnti (VisioneTv, Vento dell’Est)…
Non c’è molto da capire, questa oligarchia al servizio del globalismo, sconfitto politicamente – ripeto: politicamente – negli Usa, rimane un attivo centro di potere che ha trovato il suo rifugio delle canaglie in questa orrida Europa dov’è totale la disponibilità di classi dirigenti addestrate da tempo alla sua perversa e diabolica ideologia. Sottoprodotto tossico di queste classi dirigenti sono i cosiddetti progressisti, che esultano per questa sentenza, perché come dice la Boldrini «Marine Le Pen ha sempre disprezzato l’Ue…».
Noi popoli abbiamo un’urgenza: estirpare questo cancro prima che le sue metastasi infettino irrimediabilmente le nostre carni.
Antonio Catalano, Martedì 1° aprile 2025