Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 17 febbraio 2025

La sfida di Giorgia Meloni nell'Europa al bivio

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La sfida di Giorgia Meloni nell'Europa al bivio.

Leggo un interessante articolo di geopolitica su PoliticoWeb : L’Europa al Bivio: Il Vertice di Parigi e le Sfide di un Futuro Unito. L'Autore  parte dalla convocazione a Parigi, da parte di Macron, dei leader europei per una strategia comune sulla crisi ucraina; un'occasione nella quale "Meloni si gioca la partita politica della vita in un contesto in cui una scelta sbagliata potrebbe favorire l'espansione russa".
Ritengo vera la prima parte dell'affermazione: quella di Meloni è davvero una sfida, anche per l'improvvido sbilanciamento atlantista antirusso della nostra premier, che non poteva esimersi da un allineamento alla politica Dem, posto che siamo una colonia; ma c'era un modo ben più dignitoso e prudente per farlo, anche in una Unione europea che non consentiva altre alternative se non l'essere completamente fuori gioco...
Non condivido invece la conclusione sul dato per certo espansionismo russo che, di fatto, ritengo eventualmente bilanciato dai nuovi equilibri geopolitici innescati dalla presidenza Trump, a prescindere da qualunque posizione europea, posto che fin dall'inizio l'UE ha rinunciato a qualunque protagonismo in chiave diplomatica. E, ora, l'approccio unilaterale degli USA con i singoli paesi rischierebbe di indebolire notevolmente il vecchio continente.

Colligite Fragmenta – Domenica di Settuagesima: Piena, cosciente e attuale

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta – 
Domenica di Settuagesima: piena, cosciente e attuale

La Pre-Quaresima è qui. Con il calendario tradizionale del Rito Romano, nel Vetus Ordo, non possiamo essere sorpresi dalla Quaresima che ti raggiunge di soppiatto. Non abbiamo scuse. Iniziamo a pensare alla nostra disciplina quaresimale ora.

Ci sono tre domeniche pre-quaresimali, la domenica di Settuagesima [vedi dai link qui], la Sessagesima e la Quinquagesima, che in latino significano rispettivamente "Settantesimo, Sessantesimo, Cinquantesimo". Queste domeniche sono così chiamate da stime approssimative sul numero di giorni fino al Triduum, che tecnicamente non fa parte della Quaresima, in latino chiamata Quadragesima. La Settuagesima è il 63° giorno prima del Triduo. Pertanto si verifica nella 7a decade (periodo di 10 giorni) prima di Pasqua (vale a dire, dal 61° al 70° giorno). La Sessagesima è il 56° prima, nella 6a decade (dal 51° al 60°). La Quinquagesima è il 49° giorno, la 5a decade (dal 41° al 50°) giorno prima del Triduo.

domenica 16 febbraio 2025

Il discorso “MEGA” di Vance: per riprendersi l’Europa, non abbandonarla

Io credo che il discorso di Vance (rivolto più alle opinioni pubbliche europee che alle élite riunite a Monaco; qui testo integrale) sia di grande importanza, perché rappresenta una svolta nella narrazione e nell’approccio verso noi europei e perché chiama le cose col loro nome, appellandosi al buon senso trumpiano, da queste parti perso da tempo. Tutto sommato Trump può essere un'opportunità per aprire gli occhi e accelerare il cambiamento di rotta. Purtroppo i nostri politici non sembrano all'altezza; tra l'altro si tratta di una terapia d'urto piuttosto energica, mentre il mainstream è completamente marcio... Volevo scriverne (avrei molte cose da dire), ma ho trovato l'articolo che segue, di Nicola Porro (qui), che condivido volentieri con qualche incertezza sulla conclusione, che tuttavia potrebbe essere realista. In realtà dall’intervento del vicepresidente Usa J.D. Vance alla Conferenza di Monaco i convenuti europei si aspettavano una strigliata sulle spese militari. Qualche dettaglio in più sul piano di pace per l’Ucraina. Qualcuno forse temeva anche la minaccia del ritiro delle forze Usa dal Vecchio Continente. Niente di tutto ciò e proprio per questo sono rimasti spiazzati e scioccati. Ma una osservazione si impone con immediatezza: Vance mostra di ignorare del tutto che la decadenza europea - a prescindere dalle responsabilità di leader inadeguati e contestuali dinamiche socio-culturali progressiste dure a morire - ha subìto la pesante colonizzazione USA e relative conseguenze presenti peraltro nel contesto al quale hanno reagito gli elettori di Trump. Mentre la situazione attuale risente della debole ma bastarda presidenza Von der Leyen (refrattaria al decisionismo di Trump perché legata alle tecnocrazie globaliste dure da sconfiggere), con l'assist allineato di Mattarella; il che li mostra entrambi ancora tanto tenacemente quanto malauguratamente fermi sul fronte globalista dem.
Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Il discorso “MEGA” di Vance: 
per riprendersi l’Europa, non abbandonarla

Che bel paradosso abbiamo qui: davanti ai leader europei che si riempiono la bocca di valori e le mani di bandierine colorate, Vance ha pronunciato un discorso sui “valori condivisi”. Sostenendo, con argomenti fondati, che è l’Europa che si sta allontanando dai valori condivisi, non gli Stati Uniti dell’odiato Donald Trump. L’Europa che impartisce lezioni morali, e che sa fare praticamente solo quello, si è vista impartire una lezione morale da quelli che considera alla stregua di barbari d’oltreoceano.

Ma il discorso di Vance, accolto con freddezza e qualche risatina nervosa dalla platea, potrebbe essere rivolto più alle opinioni pubbliche europee che alle élites riunite a Monaco per ascoltarlo, peraltro a pochi giorni dalle elezioni politiche in Germania. Così si spiegano l’esortazione a far cadere il “muro”, il firewall nei confronti di AfD e l’incontro con la leader Alice Weidel, che hanno fortemente irritato i partiti di establishment tedeschi.

Oggi 16 febbraio, con la Dominica in Septuagesima, inizia il Ciclo di Pasqua

Ripubblico per i nuovi lettori, ma anche perché per tutti noi repetita iuvant. Vedi anche: Dominica in sexagesima [qui] - Dominica in quinquagesima [qui]. Richiamo l'attenzione sul testo pubblicato in calce, che completa la storia e i commenti mostrandoci come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale.
clicca sull'immagine per ingrandire
Secondo il calendario liturgico tradizionale, con la S. Messa di oggi, inizia il Tempo di Settuagesima che avvia il secondo ciclo dell'anno ecclesiastico, quello di Pasqua, che si sviluppa attorno alla Passione ed alla Risurrezione del nostro Salvatore. 
Per disseppellire i tesori della nostra fede che uno strumento come il blog inghiotte inesorabilmente, oggi vi ripropongo due testi: Il primo di dom Prosper Guéranger sull'inizio del ciclo pasquale con la Storia completato dal Commento e la spiegazione della Domenica di Septuagesima. Il secondo è un richiamo alla Musica sacra che vi si collega. 
Si tratta di un breve articolo di Mattia Rossi che ci mostra come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale. Così come arricchisce di sonore correlazioni parti diverse che si richiamano e arricchiscono vicendevolmente nel corso dell'intero Anno Liturgico. Esempio fra tanti: esiste un fil rouge che collega tra loro i brani di ispirazione battesimale [Se ne può cogliere un assaggio qui: Prospettiva battesimale della Quaresima e della Pasqua nella liturgia romana]. All'apparenza semplici sfumature, ma in realtà frutto di profondità spirituali inesorabilmente perdute nel Novus riformatore. (M.G.)

Storia del tempo di Septuagesima
Il Tempo di Settuagesima - nel quale la miseria e la gravità del peccato invocano la redenzione divina - ci prepara alla Quaresima anche coi segni liturgici. Il colore dei paramenti è già il viola ed i canti di gioia (Gloria in excelsis e Alleluia) sono soppressi. Tre sono le domeniche del Tempo di Settuagesima:
Dominica in Septuagesima
Dominica in Sexagesima
Dominica in Quinquagesima 
Esse designano non la settimana, ma la decina in cui cade ciascuna domenica.

sabato 15 febbraio 2025

Sabato che precede la Domenica di Settuagesima

Sabato che precede la Domenica di Settuagesima

Soppressione dell’Alleluia.
Il calendario sta per commemorare i dolori di Cristo e le gioie della Risurrezione. Nove settimane ci separano da queste grandi solennità. E tempo che il cristiano disponga la sua anima alla nuova visita del Signore, che sarà più santa e decisiva di quella che si degna di farci con la sua Natività.
Intanto la santa Chiesa sente il bisogno di scuoterci dal nostro assopimento e vuole dare ai nostri cuori un potente impulso alle cose celesti. Perciò sopprime l’Alleluia, il canto celeste che ci associava ai cori degli Angeli. Siamo degli uomini fragili, peccatori sempre rivolti alla terra: come abbiamo potuto con la nostra bocca pronunciare quella parola di cielo? Fu l’Emmanuele, il divino conciliatore fra Dio e gli uomini, che ce la portò da lassù fra le gioie della sua nascita; e noi osammo ripeterla. La ripeteremo ancora con rinnovato entusiasmo fra le allegrezze della sua Risurrezione; ma per cantarla degnamente dobbiamo aspirare al soggiorno donde essa discese la prima volta. Alleluia non è una parola vuota di significato, o una profana melodia: è il ricordo della patria nell’esilio e lo slancio verso il ritorno.

Marcello Veneziani. La guerra fredda tra il Papa e Trump

Il solito Veneziani, incisivo e realista. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La guerra fredda tra il Papa e Trump

L’Occidente ha oggi due leader sulla scena globale che sono agli antipodi: Donald Trump e Papa Francesco. È una guerra fredda, un conflitto sotterraneo, ma anche vistoso, fra il trono e l’altare, tra il potere politico e il potere pastorale. Entrambi si professano cristiani, entrambi vogliono la pace, entrambi sono profondamente divisivi, anche se Trump sa di esserlo e non gli dispiace; mentre Bergoglio si reputa inclusivo ed ecumenico, pur avendo spaccato la cristianità. Il cristianesimo di Trump è politico e civile, nel senso che la sua preoccupazione è la difesa della civiltà cristiana e del capitalismo d’America dai nemici esterni ed interni; e infatti raccoglie intorno a sé varie chiese evangeliche, lasciando al suo vice, Vance, il compito di rappresentare la componente cattolica. Quello di Bergoglio, invece, è cristianesimo morale e sociale più che religioso e confessionale, si occupa più del pianeta, dei poveri, dei migranti e meno del sacro, della fede e della devozione. Non è dunque un conflitto tra potere temporale e potere spirituale, perché di spirituale c’è poco da ambo i versanti e quel poco è distribuito tra le due parti.

La sinistra non è mai stata così impopolare e la destra così indefinita

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La sinistra non è mai stata così impopolare e la destra così indefinita

Viviamo nello strano crepuscolo del dopoguerra. Le grandi narrazioni moderne si stanno sbriciolando. Abbondano i paradossi dove un tempo regnavano convinzioni sicure.

I liberal hanno spesso affermato, ad esempio, che la storia scorre sempre e inesorabilmente verso sinistra. Oggi, la sinistra è in declino in tutto il mondo e si trova di fronte a un futuro molto incerto. D’altra parte, erano in molti quelli che asserivano che i modi e le certezze tradizionali erano destinati a scomparire. Tuttavia, il conservatorismo è in ascesa, quelle idee che si supponevano in declino ora sono sempre più popolari.

Abbiamo raggiunto uno stato di cose sorprendente in cui i poli politici sono invertiti. I gruppi di destra stanno diventando partiti operai conservatori, mentre la sinistra coccola le pseudo-élite ricche e gli accademici.

Balaustre e confini dell'altare

Nella nostra traduzione da First Things una connessione intrigante: il progressista non vuole confini, separazioni,  distinzioni. Chiaro il riferimento alla lettera di Bergoglio  ai vescovi statunitensi contro le recenti misure di Trump verso l'immigrazione senza controllo. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo. 

Balaustre e confini dell'altare

Il cattolicesimo negli Stati Uniti e in Europa non naviga in buone acque. Il problema attuale è l'immigrazione. Il vicepresidente JD Vance ha criticato la Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti per la sua ostilità verso "l'applicazione del buon senso in materia di immigrazione". Il cardinale Timothy Dolan ha rilasciato una risposta irritata, definendo le osservazioni di Vance "scurrili".

I vescovi americani cercano di attenersi alla linea del Vaticano su questo tema. Papa Francesco è sempre critico nei confronti di coloro che propongono di rafforzare i controlli alle frontiere e limitare l'immigrazione. Si oppone all'aborto con parole forti, è vero, ma inveisce con passione contro i politici populisti che sfruttano il malcontento pubblico con politiche sponsorizzate dall'élite che consentono una migrazione di massa senza restrizioni.

Con tutto questo parlare di Trump come di un nuovo Hitler, è difficile per molti riconoscere che non viviamo più nel ventesimo secolo. Lo stesso vale per le questioni ecclesiastiche. È difficile per molti chierici anziani riconoscere che la stragrande maggioranza delle persone che vivono oggi sono nate dopo il Concilio Vaticano II.

In seguito al Concilio Vaticano II, la Chiesa cattolica ha intrapreso uno sforzo notevole per riconciliarsi con l'ethos dominante dell'Occidente del dopoguerra. Come sostengo in Return of the Strong Gods l, quell'ethos era caratterizzato dal consenso su una società aperta. In risposta, figure influenti del cattolicesimo degli anni '70 hanno articolato una visione di Chiesa "aperta al mondo moderno". Ciò comportava enfatizzare temi come "dialogo" e altre nozioni che suggerivano impegno e apertura.

Il libro di successo di Karl Popper The Open Society and Its Enemies era chiaro sulla metafisica. Le verità forti erano nemiche del consenso della società aperta. Il cattolicesimo della chiesa aperta riecheggiava questa visione, denunciando il "dogmatismo" e altre forme di "rigidità" come contrarie allo spirito del Vaticano II.

In quasi ogni circostanza, un'“apertura” teologica si è incastrata con impegni morali e politici progressisti. Ci è stato insegnato di superare i confini e abbattere le barriere. La gerarchia della Chiesa è stata screditata. Clericalismo? Ciò di cui abbiamo bisogno è un “responsabilizzazione  dei laici”! Nella società in generale, è stata incoraggiata la stessa dinamica. Le vecchie gerarchie devono essere rovesciate. Una pedagogia degli oppressi? Gli esclusi e gli emarginati hanno bisogno di essere emancipati!

Un simile indebolimento dei confini si è verificato nella teologia morale. Bernhard Häring ha insistito sul fatto che la dottrina morale della Chiesa non deve limitare il discernimento individuale. Altri hanno sostenuto che la Chiesa deve essere aperta a nuove intuizioni morali. Proprio come la società ha bisogno di una forte dose di apertura, anche l'individuo ha bisogno di libertà da limiti e costrizioni, un diritto a migrare liberamente, senza essere ostacolato da netti confini tra giusto e sbagliato.

Negli anni '70, le balaustre dell'altare furono smantellate in quasi tutte le chiese degli Stati Uniti. I vescovi e il clero che zi occuparono della loro rimozione avevano un'intuizione precisa, seppur fuorviante. Recintare l'altare trasmette un potente messaggio di separazione. Il sacro e il profano sono distinti, spesso antitetici. Il dono di Dio di se stesso nell'Eucaristia deve essere venerato e protetto dalla contaminazione. Come peccatori, dobbiamo avvicinarci all'Altissimo con umiltà, inginocchiandoci con riverenza e supplicando che non consideri la nostra indegnità.

Questi sentimenti erano considerati retrogradi, un impedimento alla missione della Chiesa. Le balaustre dell'altare dovevano essere abbattute, così che la Chiesa potesse rimodellarsi come aperta al mondo. Invece di proteggere il dono della presenza di Cristo, i fedeli devono uscire e proclamare la Buona Novella a tutti. Il giovane Hans Urs von Balthasar ha scritto un manifesto a favore di questa visione, Razing the Bastions. Il titolo è eloquente.

Karl Popper ha pubblicato il suo libro nel 1945. Ora siamo nel 2025 e un numero crescente di cittadini delle nazioni occidentali riconosce che una società aperta è una società disintegrata, senza guida e demoralizzata. Chiedono qualcosa di diverso, una società dell'amore, che costruisca muri e imponga norme che difendano, proteggano e promuovano ciò che amiamo.

Un cambiamento simile è in atto nella Chiesa, e per la stessa ragione. La Chiesa aperta viene colonizzata dal mondo. I suoi leader parlano come terapeuti e burocrati multiculturali. Il sacro è sommerso dal banale. Un numero crescente di fedeli, soprattutto i giovani, desidera qualcosa di diverso, qualcosa di sicuro e separato dal mondo. Come ha scoperto, con suo sgomento, il cardinale Cupich a Chicago, vogliono inginocchiarsi alle balaustre dell'altare.

Ditemi cosa pensate delle balaustre e posso prevedere dove vi trovate rispetto al fenomeno politico e culturale sempre più grave delle migrazioni di massa. Se pensate che il ripristino delle balaustre rappresenti un tradimento del Vaticano II, sono sicuro che considerate ogni tentativo di imporre confini come xenofobia anticristiana.

Papa Francesco si vede come un uomo del popolo. Ma quando si tratta di confini, è alleato con i burocrati dell'UE e le élite globaliste. La sua critica moralista di qualsiasi sforzo per arginare l'ondata di migranti equivale ad attacchi a un crescente contesto di persone comuni europee e americane. Il papa insinua che il crescente sostegno elettorale per i politici populisti deriva da "odio" xenofobo e dal desiderio di "discriminare" ed "escludere". A dire il vero, il Santo Padre sembra il direttore di DEI di Google o un funzionario delle sovvenzioni della Ford Foundation, un globalista che sogna una società aperta, un mondo aperto e mette coloro che la pensano diversamente nel sempre pronto cestino dei deplorevoli.

Lo stesso dicasi dei suoi sforzi per eliminare la messa antica e altre manifestazioni di "rigidità". Sembra un gesuita anziano (e lo è) che non riesce a capire perché i giovani non ascoltino il suo messaggio di apertura, dialogo e impegno, ormai vecchio di decenni. Papa Francesco è molto più popolare tra i professori di teologia delle università gesuite, il non plus ultra dei cattolici della chiesa aperta, che tra i preti americani sotto i sessant'anni.

Prevedo una crisi nel cattolicesimo. Proprio come l'establishment clericale del diciannovesimo secolo insisteva nel difendere l'ancien regime morente, l'establishment cattolico odierno si aggrappa al consenso screditato della società aperta. Nel frattempo, i fedeli e il clero che li assiste desiderano capire come vivere fedelmente nelle realtà concrete del nostro tempo, caratterizzate dal danno sempre più evidente causato dall'"apertura" imposta ideologicamente.

Avremmo bisogno di un Leone XIII moderno, un papa per il quale non sia sempre il 1939 e che riconosca che il Vaticano II è stato un concilio ecumenico tra tanti.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
______
AIUTATE - anche con poco - il nostro impegno: L'informazione libera, gli approfondimenti cattolici e le molte traduzioni accurate di Chiesa e post-concilio (ora che sono rimasta sola, dopo aver perso mio marito, le mie risorse sono molto limitate).
IBAN Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

venerdì 14 febbraio 2025

Avvisi da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
A circa settanta giorni dalla Pasqua, Domenica 16 febbraio sarà Settuagesima [vedi] (in latino: Septuagesima), che con le domeniche successive (Sessagesima, Quinquagesima) rappresenta un campanello d’avvertimento per l’ormai imminente inizio del Sacro Tempo di Quadragesima. Questa domenica, menzionata nelle omelie di papa san Gregorio Magno (VI-VII secolo), si diffuse in tutta l'Europa occidentale a partire da IX sec. Nelle Messe di queste domeniche il colore liturgico sarà il violaceo, ometteremo il Gloria e l'Alleluia sarà sostituito dal Tractus tipico dei tempi penitenziali e l’Ite Missa est dal Benedicamus Domino.

Ogni domenica, dalle ore 15,00, ci sarà la disponibilità del Confessore che, eventualmente, si prolungherà anche dopo la benedizione Eucaristica.

Al termine della Santa Messa, da Settuagesima fino alla domenica delle Palme esclusa, faremo il Saluto al Santissimo Sacramento (esposizione, adorazione, canti in Benedictione Sanctissimi Sacramenti, Benedizione Eucaristica). Il Ss. Sacramento resterà esposto sull’altare offrendo la possibilità di continuare l’adorazione e la preghiera più che mai necessarie in questi tempi scombinati. Sottolineo l’importanza, per giovani e adulti, anche di questo momento

La Colletta delle domeniche, da Settuagesima alla domenica delle Palme, sarà in favore dell’orfanotrofio delle Suore Figlie di S. Anna “Blessed Mother Rosa Foster Home” nella Regione X di Mindanao (Filippine) che desidera costruire una struttura di acquacoltura per la provvista stabile di pesce, utile al sostentamento quotidiano delle bambine e che garantisca una fonte di reddito stabile per l’Orfanotrofio.

Sabato 1 marzo sarà il I sabato del mese dedicato alla devozione al Cuore Immacolato di Maria.
  • Ore 15.00 - Confessioni
  • Ore 16.00 - S. Messa Votiva del Cuore Immacolato di Maria
  • Ore 16,45 - Catechismo sulla II delle Virtù Cardinali: la Giustizia.
In Domino

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: tra diffamazione e censura

Nella nostra traduzione da Infovaticana.com un articolo sul disprezzo che Bergoglio nutre nei confronti della Tradizione cattolica e sui metodi che egli è solito usare per denigrare i fedeli cattolici legati alla Tradizione. Precedente qui

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: 
tra diffamazione e censura

Se c’è qualcosa che ossessiona papa Francesco è il tradizionalismo. Non il falso tradizionalismo di nostalgici che idealizzano un passato inesistente, ma il Cattolicesimo reale che continua a riempire le chiese, a formare famiglie e ad aggrapparsi alla dottrina di sempre. È questo il suo nemico. E lo combatte con tutte le armi a sua disposizione: disprezzo, caricaturizzazione, censura e, ora, diffamazione psicologica.

Nella sua ultima biografia [vedi], Francesco dimostra ancora una volta che non solo rifiuta la tradizione, ma la odia. Non perché la capisca e sia in disaccordo con essa, ma perché non la comprende e la teme. Per lui, la liturgia preconciliare non è una legittima manifestazione di fede, ma una pericolosa «ideologia» che deve essere limitata con mano ferma. Secondo la sua logica, celebrare la Santa Messa tradizionale non è un diritto dei fedeli, ma un capriccio che necessita dell’espressa autorizzazione del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Perché, ovviamente, la liturgia tradizionale può «diventare ideologia», ma la pastorale liquida che egli promuove – dove la dottrina si uniforma all’emozione e la verità è relativizzata in nome della «misericordia» – non è ideologia, ma «apertura».

Presentazione libro di Paolo Pasqualucci: "È la dignità dell'uomo «infinita»? Riflessioni sull'origine di una nuova dottrina"

Paolo Pasqualucci si era già occupato della "falsa dignità", mettendo in risalto come, pur derivando dalla filosofia classica e dalla teologia cristiana, il concetto di "dignità dell'uomo" sia ormai divenuto un pilastro del politicamente corretto e usato a sproposito e per cose tra loro opposte e inconciliabili. Precedenti qui - qui. Ora esce il suo nuovo libro sulle controverse implicazioni del recente documento Vaticano Dignitas infinita (qui). Chi fosse interessato ai testi dell'Autore, può consultarli attraverso i link inseriti nella nota pubblicata in calce.

Presentazione libro di Paolo Pasqualucci sulla “dignità infinita”.

L’8 aprile del 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato un documento sulla dignità dell’uomo messa in pericolo dalle deviazioni morali oggi dilaganti e dalle troppe cattive leggi che le favoriscono. Il documento, approvato in udienza dal papa, si intitola : Dignitas infinita circa la dignità umana [qui].

Fa specie la dizione “dignitas infinita” applicata all’uomo. Dobbiamo ritenere “infinita” la dignità dell’uomo? Dal punto di vista del senso comune dire che la nostra “dignità” di essere umani è infinita appare come minimo problematico. Che significa? Non solo, sembra assurdo concepire la “dignità” come una caratteristica ontologica dell’uomo, pertinente cioè intrinsecamente alla sua natura, all’umanità di ciascuno di noi in quanto tale, a prescindere del tutto dal suo comportamento. Ne conseguirebbe che il peggior delinquente conserverebbe intatta la sua dignità di uomo allo stesso modo della persona per bene che non ha fatto niente di male !! Una simile conclusione, inevitabile rispetto alle premesse, non fa a pugni con il senso comune e la recta ratio?

giovedì 13 febbraio 2025

Marcello Veneziani. Sanremo sostituisce l’Italia

Sanremo sostituisce l’Italia

È cominciata la settimana santa della Rai, il Giubileo annuale della Televisione pubblica. Adveniat regnum, e Sanremo è arrivato. Ed io vi parlerò di Sanremo prescindendo totalmente dal festival, dallo spettacolo televisivo che vedrete, dalla rassegna canora che vi terrà impegnati per una sfilza di serate e dalla Rai che vive ormai tutto l’anno in funzione di questa festa patronale. Nulla da dire pro o contro Sanremo, pro o contro Carlo Conti che lo conduce, pro o contro la brigata di partner, cantanti e operatori a vario tipo collegati all’avvenimento nazionale. Stanco pure di ripetere che non si può vivere per mesi nell’attesa messianica dell’Evento, come fanno tg e reti Rai, spoilerarlo goccia a goccia, giorno dopo giorno, nel tentativo di farlo pregustare tramite un’infinita rete di aperitivi, bocconcini, annunci, intervistine fatue, riti propiziatori e mitizzazioni di passaggio per tenere tenere accesa l’attenzione e viva l’attesa, suscitando appetito e curiosità. C’era un dopo Festival, ora c’è pure un prima Festival, ma noi preferiamo da anni il durante Festival, nel senso che facciamo altro mentre Sanremo appare in visione agli italiani per una lunga settimana di passione prefabbricata. Qui condurrò meta-Sanremo e ve ne dirò i motivi.

Depositata denuncia contro Ministero della Salute e Aifa per le "morti dei malati di Covid tra il 2020 e il 2021 a causa di Linee Guida errate"

Leggiamo su Il Giornale d'Italia. Qui l'indice degli articoli sul tema.
Depositata denuncia contro Ministero della Salute e Aifa per le "morti di Covid tra il 2020 e il 2021 a causa di Linee Guida errate"

È stata depositata presso i Carabinieri di Roma una denuncia indirizzata alla procura di Roma che accusa gli allora vertici del Ministero della Salute e di Aifa di avere provocato, attraverso l’emissione e la mancata modifica di Linee Guida errate, la morte di innumerevoli malati di Covid tra il 2020 e il 2021, tra cui i genitori di alcuni tra i denuncianti che si sono avvalsi anche della consulenza di un collegio di medici che ha redatto una relazione peritale su 10 casi clinici: il Ministero della Salute, in particolare, viene accusato di avere “omesso di comunicare alla popolazione italiana e ai medici di base dati e informazioni scientificamente validi che indicavano la necessità di cure tempestive del Covid sin dai primi sintomi per le persone sintomatiche appartenenti alle fasce della popolazione a rischio di morire per l’infezione (uomini over 50-60, persone anziane, obese, con pluripatologie, ecc.), con la consapevolezza che tali omissioni potessero provocare effetti pregiudizievoli per la salvaguardia della vita e della salute pubblica in generale”.

Danilo Castellano e Cornelio Fabro. I frutti del loro magistero metafisico nell’ordine pratico

Su segnalazione dell'Osservatorio Card. Van Thuân qui. Nel blog, digitando Cornelio Fabro nel motore di ricerca interno (colonna di destra della versione web), chi è interessato potrà trovare le recensioni di molte sue opere e svariati articoli su di lui.

Danilo Castellano e Cornelio Fabro. I frutti del
loro magistero metafisico nell’ordine pratico

Martedì 4 febbraio 2025 il professor Danilo Castellano ha festeggiato a Udine l’ottantesimo compleanno circondato da amici e discepoli. A segnare questo importante traguardo l’omaggio di un bel volume curato dal professor Miguel Ayuso della Pontificia Università Comillas di Madrid con il contributo di tredici autorevoli pensatori cattolici europei e iberoamericani, volume edito dalla prestigiosa Marcial Pons nella collana Prudentia iuris.

Castellano – già ordinario di filosofia politica e preside della facoltà di Giurisprudenza a Udine nonché accademico di Spagna – è riconosciuto nella sua indubbia statura di filosofo realista capace di pensare la politica classicamente secondo un aristotelismo cristiano che è suprema confutazione di tutta la modernità ideologica.

mercoledì 12 febbraio 2025

La post-democrazia occidentale e la rivoluzione trumpiana

Altri elementi interessanti sul cambiamento epocale innestato dal nuovo presidente americano. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

La post-democrazia occidentale 
e la rivoluzione trumpiana

Sono passati molti anni da quando un “intellettuale scomodo” quale Noah Chomski[1], ha puntualizzato come nel mondo politico degli Stati Uniti viga la regola non scritta di tacere dei problemi reali e concentrare l’attenzione degli elettori su argomenti che li toccano solo marginalmente. Se questa affermazione è vera – come è facile dimostrare quotidianamente (e non solo negli USA) – viene allora alla luce il sottile gioco che le élite dominanti portano avanti ormai in tutti i Paesi.

Quando il dibattito verte principalmente sul tasso di democraticità degli avversari – con le opposte accuse di fascismo-comunismo, sionismo-antisionismo, nazionalismo-mondialismo, ecc. – questi argomenti finiscono per rivelare la loro natura di meri escamotage finalizzati a distogliere l’attenzione da un argomento concreto: i soldi. La cosa appare sconcertante, specie in un Paese dove il valore delle persone ruota sostanzialmente intorno alla loro ricchezza. A ben vedere, quivi le politiche economiche vengono portate avanti, un passo dopo l’altro, indipendentemente dal partito momentaneamente al governo[2]. Gli Stati Uniti sotto questo profilo non costituiscono però un’eccezione. La gente si accorge prima o poi di come stanno realmente le cose e un po’ dovunque reagisce disertando le urne. Questo comportamento, che non si spiega affatto con la facile accusa di “qualunquismo”, mette in difficoltà i gruppi dominanti, generando incertezza sugli esiti elettorali (cioè sulla spartizione del potere). Oltre ad un certo punto esso rappresenta poi una minaccia per la tenuta di un sistema che pretende di trarre la sua legittimazione dalla volontà popolare. Nel contempo, l’astensione dal voto peggiora la situazione dell’intera società, in quanto lascia i gruppi dominanti sempre più liberi di agire a loro piacimento.

Trump. Tulsi Gabbard afferma che l'FBI di Biden ha preso di mira i cattolici della "messa latina tradizionale"

Leggo su Lifesitenews le rivelazioni di Tulsi Gabbard, candidata da Trump Direttore dell'intelligence nazionale, sul comportamento dell'FBI sotto la presidenza Biden nei confronti dei cattolici legati alla Messa tradizionale definiti "estremisti tradizionalisti radicali". Ne ricordiamo, del resto, gli effetti concreti da noi registrati qui e qui.

Trump. Tulsi Gabbard afferma che l'FBI di Biden ha preso di mira
i cattolici della "messa latina tradizionale"


Tulsi Gabbard, la candidata del presidente Donald Trump a direttore dell'intelligence nazionale, ha criticato duramente l'FBI del presidente Joe Biden per aver preso di mira i cattolici della "messa latina tradizionale", affermando che l'FBI "ha abusato del suo potere" etichettando i cattolici che preferiscono la messa in latino come "cattolici tradizionalisti radicali".
I suoi commenti si riferivano a un promemoria trapelato del 2023, approvato dall'ufficio locale dell'FBI di Richmond, in cui si affermava che alcuni cattolici che partecipano alla messa in latino o mettono in dubbio il Concilio Vaticano II potrebbero essere estremisti.
Il promemoria in seguito è stato ritrattato dal Dipartimento di Giustizia, ma era stato comunque firmato dal principale avvocato di quell'ufficio. Sembra che il pretesto per il promemoria sia stato un singolo individuo arrestato con armi ed esplosivi che aveva partecipato alla messa antica, citando come fonti un articolo dell' Atlantic che paragonava il Rosario a un'arma, insieme allo screditato Southern Poverty Law Center.
Ma il promemoria non era limitato a un singolo ufficio. Risulta da un rapporto ufficiale della Camera degli Stati Uniti che hsnno contribuito anche gli uffici di Los Angeles, Portland e Milwaukee, mentre potrebbero avervi avuto accesso anche altri uffici locali.
Gabbard è l'ultima candidata di Trump a criticare gli attacchi ai cattolici.
La candidata procuratrice generale Pam Bondi, ex procuratore generale della Florida, ha affermato durante la sua udienza: "Bisogna smetterla di attaccare i genitori durante le riunioni dei consigli scolastici". Ha detto anche all'ex procuratore generale della Florida: "L'invio di informatori nelle chiese cattoliche deve cessare" ed ha aggiunto che Trump vuole una commissione contro «i pregiudizi anticristiani».

Infatti Trump ha annunciato l’istituzione di una commissione per proteggere e garantire la libertà religiosa negli Stati Uniti, pesantemente minacciata dall’azione di quello che ha definito “pregiudizio anticristiano” nel governo federale. Come riporta il Christianpost «giovedì mattina Trump ha tenuto un discorso durante un evento privato al Washington Hilton di Washington, DC, in onore della 73a colazione di preghiera nazionale annuale, il suo secondo discorso di preghiera della mattina. (…) “creerò una nuova commissione presidenziale sulla libertà religiosa”, che “lavorerà instancabilmente per sostenere questo diritto fondamentale”».
Intanto il nostro Papa Bergoglio ...si inginocchia davanti alla Pachamama e fa diventare l'immigrato clandestino il nuovo falso Cristo. Questi sono gli effetti di 60 anni di Vaticano II

Vescovo Strickland: i compromessi sulla messa sono "estremamente pericolosi" per la "vita cattolica"

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. "L'enfasi sulla misericordia e sull'inclusione a scapito del pentimento riduce la comprensione della Messa come sacrificio sacro che richiede un'adeguata preparazione e riverenza, e questo potrebbe portare a ricevere l'Eucaristia indegnamente", scrive il vescovo Strickland. Ricordiamo come si sia commosso quando l'ha celebrata per la prima volta qui. Quella che segue è la sua ultima lettera. Qui l'indice dei precedenti.

Vescovo Strickland: i compromessi sulla messa sono
"estremamente pericolosi" per la "vita cattolica"

Cari fratelli e sorelle,
Vi scrivo questa lettera per parlarvi della Santa Messa. Come diceva San Padre Pio, “Sarebbe più facile per il mondo sopravvivere senza il sole che fare a meno della Santa Messa”.

Come cattolici, sappiamo quanto sia importante partecipare alla Messa. Purtroppo, però, è una grande tragedia del nostro tempo che la maggior parte dei cattolici battezzati non veda la necessità di partecipare alla Messa la domenica. La Scrittura, però, chiarisce che non c'è sacrificio degno del Suo nome, se non l'unico sacrificio fatto da Gesù Cristo "che offre un solo sacrificio per i peccati" (Ebrei 10:12). È quindi fondamentale che comprendiamo che la Messa non è "un altro" sacrificio. Cristo è fuori dal tempo e vive nell'eterno presente; pertanto, le azioni di Cristo sul Calvario e in ogni Messa sono atti eterni resi nuovamente presenti. Andando a Messa, siamo presenti ai piedi della Croce e stiamo offrendo al Padre l'unico sacrificio che è il sacrificio perfetto, l'offerta perfetta del Suo Figlio perfetto.

martedì 11 febbraio 2025

Oggi ricorre l'Anniversario dell'apparizione di Lourdes nel 1858.

Oggi ricorre l'Anniversario dell'apparizione di Lourdes nel 1858.

L'annunciazione a Maria, l'Immacolata Concezione, inaugurò a Nazaret (tra le mura in parte oggi a Loreto) la "PIENEZZA DEL TEMPO". Dal prologo giovanneo sappiamo che IN PRINCIPIO era il Verbo. Attenzione che quel PRINCIPIO è "PRIMA" del principio in cui Dio trasse da Sè stesso il cielo e la terra!

Il tempo (templum, il frammento che permette di contemplare il mistero) in Dio non è un susseguirsi di istanti, ma una condizione velata dell'eternità. Noi da soli non l'abbiamo, ma l'intuiamo. Siamo frammentati nel succedersi degli istanti e questo ci spinge a far buon uso del dono del tempo che abbiamo (uguale per tutti, il che è una rarità in questo mondo).
Quando Giovanni il Battista fu arrestato nel 31 d.C., Gesù annuncia che IL TEMPO È COMPIUTO ed il Regno è vicino (la volontà di Dio è di elevare gli uomini alla partecipazione alla vita divina).
Il Verbo ha preso carne in Maria, ma nel Verbo-Cristo ogni cosa è creata e tutto sussiste in Lui.

Le prossime consacrazioni episcopali nella FSSPX: spiegazioni e chiarimenti

Riprendiamo da Radio Spada l'interessante articolo di don Gleize, pubblicato sul Courrier de Rome n° 682 (gennaio 2025) e tradotto da UnaVox.

Le prossime consacrazioni episcopali nella FSSPX: 
spiegazioni e chiarimenti
di don Jean-Michel Gleize

Una scadenza imminente?

1. Le consacrazioni episcopali del 30 giugno 1988 si svolsero ad Ecône quarant’anni fa.
Quarant’anni di episcopato: fu il momento in cui Mons. Lefebvre espresse pubblicamente la sua intenzione di darsi dei successori consacrando dei vescovi.
Oggi, diverse circostanze sembrano indicare che sia giunto il momento favorevole per delle nuove consacrazioni. In una intervista del 1 novembre 2024, pubblicata nella rivista degli Stati Uniti The Angelus del novembre-dicembre 2024, Don Davide Pagliarani, Superiore Generale della Fraternità San Pio X, evocando la recente chiamata a Dio di Mons. Tissier de Mallerais, ha infatti dichiarato:
«Evidentemente, la Provvidenza ci parla attraverso questo avvenimento. E’ molto chiaro che questa dipartita solleva la questione della continuità dell’opera della Fraternità, che ormai conta solo due vescovi, mentre la missione presso le anime appare ancora necessaria nei tempi di terribile confusione che vive oggi la Chiesa» (1).

Sospesi i fondi USA per i gesuiti immigrazionisti: un messaggio di Trump a Bergoglio e alla Deep Church?

Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.
Sospesi i fondi USA per i gesuiti immigrazionisti: 
un messaggio di Trump a Bergoglio e alla Deep Church?

La blitzkrieg di Trump e Musk contro il borsone internazionale del Deep State americano – l’agenzia USAID, budget 50 miliardi anni, da molti ritenuta un front di fatto della CIA – avrebbe mietuto una vittima che potrebbe avere un significato specifico: il Jesuit Refugee Service (JRS), gruppo religioso che si occupa di immigrazione.

Il 6 febbraio il sito JRS ha pubblicato una nota in cui scrive che l’organizzazione «esprime la sua preoccupazione per l’ordine di sospensione dei lavori degli Stati Uniti».

«Venerdì 24 gennaio, l’amministrazione Trump ha ordinato il congelamento di tutti gli aiuti esteri. Questo congelamento ha comportato anche un blocco totale del lavoro, in cui i finanziamenti per garantire anche le spese operative di base, le spese generali e il personale non potevano essere pagati» scrive il JRS. Le uniche esenzioni iniziali riguarderebbero programmi alimentari di emergenza e aiuti militari a Israele ed Egitto»

lunedì 10 febbraio 2025

Omaggio a mons. Gherardini a 100 anni dalla nascita

Riprendiamo da substack qui: Navigare la fragile modernità con la saggezza della tradizioneQuesto blog è ricco di molti suoi testi e delle recensioni dei suoi libri. Li troverete digitando il suo nome sul motore di ricerca interno dalla colonna di destra. Nostro precedente qui

Omaggio a mons. Gherardini a 100 anni dalla nascita

Oggi, 10 febbraio 2025, ricorre il centenario della nascita di monsignor Brunero Gherardini, scomparso nel 2017. La sua eredità permane nella Chiesa cattolica come feroce critico del Concilio Vaticano II e come illustre sostenitore di una teologia rigorosa che ha resistito alle pressioni e alle fantasie di una fragile modernità. Come esponente della Scuola Romana, sotto la guida del suo maestro, il filosofo e teologo Cornelio Fabro, Gherardini ha rappresentato una voce di continuità dottrinale durante un periodo di tumultuoso cambiamento.

Il 'In spiritu humilitatis'

Si riallaccia ai precedenti: Il Suscipe sancte Pater qui - qui e L'Offerimus tibi Domine qui. Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement conosciamo più a fondo un'altra delle sublimi formule della Messa dei secoli e gli elementi che ne fanno un unicum irreformabile. Emerge con chiarezza il carattere offertoriale delle oblate (il pane e il vino), come prolessi, cioè come anticipazione del Sacrificio a venire. Le oblate sono intimamente legate al Sacrificio che cozza con l'attuale berakah (la semplice preghiera ebraica) al posto dell'Offertorio (vedi).

Il 'In spiritu humilitatis'

La liturgia romana tradizionale segue uno schema ragionevole. Dopo aver offerto prima il pane [hanc immaculatam hostiam del Suscipe -ndT] e poi il vino (una volta predisposto: [con l'aggiunta di acqua del Offerimus -ndT]), il sacerdote offre se stesso:
In spíritu humilitátis et in ánimo contríto suscipiámur a te, Dómine: et sic fiat sacrificium nostrum in conspectu tuo hodie, ut pláceat tibi, Dómine Deus.
Che traduco come:
Con spirito di umiltà e con animo contrito, possiamo noi, o Signore, esserti accetti, e il nostro sacrificio si compia oggi alla tua presenza in modo da piacere a Te, o Signore Dio..
Come l'Offertimus tibi qui, il numero del verbo principale è plurale anziché singolare, ma il motivo non è così chiaro. Come abbiamo spiegato in precedenza, il sacerdote e il diacono in una messa solenne recitano l'Offertimus tibi insieme mentre entrambi toccano la base elevata del calice. Il "noi" nell'Offertimus tibi, quindi, si riferisce al sacerdote e al diacono. Con l'In spiritu humilitatis, d'altra parte, il diacono non recita la preghiera o l'inchino con il sacerdote, perché sta dando la patena al suddiacono e depone il purificatoio accanto al corporale. [1]

La Portavoce di Trump ha 27 anni, è sposata, ha un figlio ed è cattolica

È la più giovane portavoce della Casa Bianca della storia... intanto emergono le storie dei 23 pro-life incarcerati ingiustamente da Biden e graziati da Trump. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

La Portavoce di Trump ha 27 anni, 
è sposata, ha un figlio ed è cattolica

«The President needs help», «Il presidente ha bisogno d'aiuto». Così si apriva l'introduzione del rapporto realizzato dalla Commissione Brownlow incaricata dal presidente Roosevelt di proporre soluzioni utili a migliorare l'efficienza del potere esecutivo degli Stati Uniti. Da quello studio e dagli atti che ne seguirono prese corpo l'organizzazione dello staff che supporta da quasi 90 anni l'attività del presidente. Dalla singola figura di segreteria, a cui si limitava prima del 1939 il personale di supporto, siamo arrivati a circa 500 figure, quelle che compongono l'ufficio esecutivo del presidente. Tra queste c'è anche quella di portavoce della Casa Bianca, nominato direttamente, i cui compiti consistono nel gestire le relazioni con i media e la stampa. Al suo secondo mandato, Donald J. Trump ha scelto per questo ruolo chiave Karoline Leavitt, che, con i suoi 27 anni, è la più giovane della storia Usa a ricoprire l'incarico, e non è la sola caratteristica distintiva. È nata e ha vissuto nel New Hampshire, educata nella fede cattolica sia in famiglia sia a scuola, università compresa. Ha anche frequentato un semestre a Roma, alla John Cabot University, e ne conserva ottimi ricordi, riferisce Repubblica.

domenica 9 febbraio 2025

Canto Gregoriano: Musica dello Spirito Santo (Parte 2)

Nell'indice degli articoli dedicati alla Musica sacra potete trovare sia la trattazione degli argomenti generali, che analisi sapienti e affascinanti come quella che segue, nella nostra traduzione da Tradiction and Sanity. Con estrema finezza e sensibilità spirituali vengono messe in risalto assonanze e connessioni che accentuano e aiutano a riconoscere e interiorizzare significati e sfumature più profondi della Parola fatta preghiera, rendendola così più incisiva, sciorinando la ricchezza di tutta la sua efficacia generativa. Questo è ciò che abbiamo perso per effetto della riforma di Paolo VI e successivi. Ho inserito, per l'ascolto, testi ripresi da un repertorio a noi accessibile, data la difficoltà di riprodurre qui gli originali proposti dall'autore.

Canto Gregoriano: Musica dello Spirito Santo (Parte 2)
Come la Chiesa, maestra di psicologia umana, scandisce i tempi e li collega attraverso i suoi canti

Oggi continuiamo la nostra esplorazione delle inesauribili ricchezze del canto gregoriano, sempre in riferimento a esempi specifici, poiché la lode generica arriva solo fino a un certo punto. Ciò che voglio mostrare è il divino nei dettagli. Come per la parte 1, fornirò la migliore registrazione possibile per ogni esempio (per un totale di circa 20 minuti di splendido canto da ascoltare man mano che andiamo avanti).

Segnare il tempo
Gli psicologi hanno studiato come la musica penetri nella memoria molto meglio del semplice testo, e come la ripetizione rafforzi la memoria. La Chiesa, maestra psicologa, lo ha capito secoli fa, assegnando certe melodie a certi giorni dell'anno liturgico, in un modo che era completamente fisso, così che ogni anno (o, in alcuni casi, come con le feste degli Apostoli, molte volte all'anno) certi canti sarebbero stati associati a certi misteri di Nostro Signore o di Nostra Signora, con santi e stagioni. In questo modo, il repertorio dei canti segna in modo chiaro e memorabile i giorni e le stagioni dell'anno liturgico.
Ad esempio, niente dice "Avvento" come la melodia melodica di "Ad te levavi", l'Introito della prima domenica di Avvento. Questo canto fa parte della mia vita da decenni, ma è nella liturgia della chiesa occidentale da ben più di mille anni.

Domenica quinta dopo l'Epifania

Domenica quinta dopo l'Epifania

Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo?
Come mai dunque c'è il loglio?

Inróitus
Ps. 96, 7-8 - Adoráte Deum, omnes Ángeli eius: audívit, et laetáta est Sion: et exsultavérunt fíliae Iudae.
Ps. 96, 1 - Dóminus regnávit, exsúltet terra: laeténtur ínsulae multae. Glória Patri…
Ps. 96, 7-8 - Adoráte Deum, omnes Ángeli eius
Introito
Sal. 96, 7-8 - Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi: Sion ha udito e se ne è rallegrata: ed hanno esultato le figlie di Giuda.
Sal. 96, 1 - Il Signore regna, esulti la terra: si rallegrino le molte genti. Gloria al Padre… Sal. 96, 7-8 - Adorate Dio, voi tutti Angeli suoi…
Messa

sabato 8 febbraio 2025

Fine del globalismo?

Leggiamo su La Verità di oggi: "Sapete chi finanzia l’associazione che ha denunciato Giorgia Meloni e i suoi ministri alla Corte penale dell’Aia per il caso Almasri? George Soros, accolto col tappeto rosso da Gentiloni e dai sinistri, da sempre anti-italiani. Sì, è proprio lui, o meglio la sua fondazione, a staccare gli assegni che servono a sostenere Front-Lex, il gruppo di legali che si occupa di difendere i migranti e di accusare i politici che si oppongono all’invasione." Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.

Fine del globalismo?

Rispetto a quanto sta accadendo in seguito all’elezione di Trump molti non riescono a fare a meno di esprimere un atteggiamento da stadio, pro o contro che sia, non riuscendo quindi a centrare la questione di fondo, che non è se Trump sia migliore di Biden o viceversa. Quella in corso è una feroce lotta tra due fazioni di potere, comunque interne al mondo del capitale, ma il cui esito non è ininfluente per i destini dei popoli.

Con Trump si è avviato un corso nuovo, quella disarticolazione del campo occidentale per come finora lo abbiamo conosciuto. Fintanto che comandavano i dem alla casa bianca c’era un blocco atlantista che vedeva convergere in pieno eurocrati di Bruxelles e americani, su tutte le questioni, a partire dalla guerra per finire alla transizione verde, passando per le follie woke. Con i “progressisti” a gongolare. Poi arriva Trump, con tutte le sue stramperie, ma con l’intenzione seria di smantellare gli apparati “globalisti”, e finisce la luna di miele con i vertici Ue.

Vaticano, il cardinale Zen: «Qual è il potere del Papa? La Chiesa non è di certo la sua diocesi»

Sono concetti che abbiamo sviluppato più volte. Chi volesse approfondire può utilizzare il motore interno per le ricerche nel blog. Diventa interessante il fatto che di questi temi si parli con sempre maggiore frequenza negli organi di stampa laici; il che dimostra l'entità del problema che supera gli ambiti di riferimento. Qui l'indice degli articoli sulla questione sino-vaticana.

Vaticano, il cardinale Zen: 
«Qual è il potere del Papa? La Chiesa non è di certo la sua diocesi»

Il dibattito in corso in alcuni centri accademici sui reali poteri del Papa – di qualsiasi Papa - è serissimo e a portarlo sotto i riflettori è ancora una volta il “Leone di Hong Kong”, l'anziano e lucidissimo cardinale salesiano Zen Ze Kiung, arcinoto per le sue battaglie contro l'accordo tra il Vaticano e la Cina e le derive «nefaste» sulla cosiddetta sinodalità oltre che certi strappi (così li ha descritti) alla dottrina tradizionale specie sulla questione delle benedizioni dei gay e l'indissolubilità del matrimonio cattolico tra un uomo e una donna secondo quanto stabilito dal Vangelo. Zen, dall'alto dei suoi novant'anni non si arrende alle svolte riformiste impresse ultimamente da Francesco e non smette di battersi per una Chiesa rispettosa del magistero, come ben si evince dagli appassionati e puntuali interventi pubblicati sulla sua piattaforma social in cinese e in inglese, e destinati così a fare subito il giro del mondo.
Papa Francesco accelera i tempi, vuole rivedere il Primato Petrino per ricucire con anglicani, luterani e ortodossi.

Canto Gregoriano: Musica dello Spirito Santo (Parte 1)

Nell'indice degli articoli dedicati alla Musica sacra potete trovare sia la trattazione degli argomenti generali, che analisi sapienti e affascinanti come quella che segue, nella nostra traduzione da Tradition and Sanity. Con estrema finezza e sensibilità spirituali vengono messe in risalto assonanze e connessioni che accentuano e aiutano a riconoscere e interiorizzare significati e sfumature più profondi della Parola fatta preghiera, rendendola così più incisiva, sciorinando la ricchezza di tutta la sua efficacia generativa. Questo è ciò che abbiamo perso per effetto della riforma di Paolo VI e successivi. Ho inserito, per l'ascolto, testi ripresi da un repertorio a noi accessibile, data la difficoltà di riprodurre qui gli originali proposti dall'autore.

Canto Gregoriano: Musica dello Spirito Santo (Parte 1)
Solo il Dio eterno e infinito avrebbe potuto generare una musica di tale perfezione

Cantare la vita mistica di Cristo
In uno straordinario passaggio scritto nel 1947, Dom Ludovic Baron descrive l'assistenza speciale che Dio Onnipotente deve aver dato alla Chiesa latina nel suo compito secolare di dare vita alla musica che avrebbe ingioiellato il Santo Sacrificio e l'Ufficio Divino:
Se lo Spirito Santo deve aiutare nel compimento della più piccola opera buona, quanto più deve aver aiutato coloro che dovevano dare a questa musica la sua espressione definitiva nella liturgia! Perché questo era precisamente l'obiettivo dei loro sforzi: da questi testi, la maggior parte dei quali erano ispirati nel senso più alto, dovevano scoprire l'espressione sepolta dentro, posta lì dallo Spirito Santo, e dovevano specificarla con una formula melodica che unisse i fedeli nel sentimento così come le parole li univano nel pensiero. E questo, non solo per un brano, per una Messa, o per un Ufficio, ma piuttosto per l'intera liturgia dell'intero anno. In una parola, si trattava di determinare quale dovesse essere il sentimento religioso della vita mistica di Cristo, giorno per giorno, ed esprimerlo in un canto che fosse capace di consentire a chiunque lo cantasse o lo ascoltasse di entrare nella disposizione interiore di Cristo. Si ammetterà facilmente che un tale compito supera le capacità della mente umana e potrebbe essere realizzato solo con l'assistenza dello Spirito di Cristo.(1)
Nella mia esperienza col canto gregoriano quasi ogni giorno della mia vita per oltre trent'anni, e nell'esperienza dei molti cantanti che conosco e che hanno familiarità con questo repertorio ineguagliabile e davvero sorprendente, l'affermazione di Dom Ludovic è stata confermata più e più volte, poiché vediamo la "vita mistica di Cristo" riflessa e trasmessa da una raccolta di migliaia di melodie squisite.

venerdì 7 febbraio 2025

Hic manebimus optime

Ricevo e volentieri pubblico.
Hic manebimus optime

Carissimi amici che ci avete contattato fin da ottobre a causa della censura inaspettata del blog, ieri sera, dopo oltre tre mesi, abbiamo avuto il piacere di veder ripristinato il blog "Osservatorio sul CNC dalla piattaforma Blogger/Blogspot.

Così come senza motivo era stato bloccato (avevamo ricevuto in totale solo due email automatiche dai loro sistemi, peraltro vari giorni dopo il fattaccio, una che indicava "harassment" e l'altra "violence", ma senza che specificassero quale pagina o quale commento fossero stati identificati come tali, e senza dare la possibilità di apportare modifiche o cancellazioni o almeno la lettura), allo stesso modo e senza motivo ieri sera è stato sbloccato (fino a quel momento potevamo cliccare solo su "Richiedi Revisione", senza neppure la possibilità di accedere alle pagine già pubblicate, o fare un backup, era proprio sparito tutto; dato che da fine ottobre non era cambiato assolutamente nulla dei contenuti e del formato del blog, non si capisce perché mai la "revisione" di quelle stesse pagine e quegli stessi commenti abbia sempre dato esito negativo e ieri positivo).
Già in passato, per un periodo di alcuni mesi, alcune pagine di questo blog (e di altri blog come Chiesa e Postconcilio), erano state arbitrariamente disattivate dalla piattaforma (per poi essere riattivate dopo alcune settimane) senza che venissero fornite motivazioni.
Dopo oltre tre mesi riprendiamo dunque le pubblicazioni.

Il cardinale Sarah smaschera l’inganno: “Chi usa la Bibbia per giustificare l’immigrazione di massa è stregato”

Ha rilevanza perché ripreso da una fonte laica. La crisi è ormai evidente e appare sempre più sugli organi di stampa non solo in Italia. In questo caso il cardinale Robert Sarah attacca la strumentalizzazione della Bibbia da parte della sinistra progressista: “Chi giustifica l’immigrazione di massa con le Sacre Scritture è stregato”. Un monito forte contro la dissoluzione delle identità nazionali e cristiane. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.

Il cardinale Sarah smaschera l’inganno:
 “Chi usa la Bibbia per giustificare l’immigrazione di massa è stregato”

Il cardinale Robert Sarah, una delle voci più autorevoli e coraggiose all’interno della Chiesa cattolica, torna a denunciare l’uso distorto delle Sacre Scritture da parte di una certa élite progressista. “Coloro che usano la Bibbia per giustificare l’immigrazione di massa sono stregati”, ha affermato con fermezza, smascherando la narrazione buonista che da anni cerca di legittimare un’immigrazione senza freni come un precetto cristiano.

La denuncia del cardinale: una falsa esegesi al servizio dell’agenda globalista
Non è la prima volta che il cardinale Sarah si scaglia contro la retorica immigrazionista promossa da sinistra e da certe frange della gerarchia ecclesiastica. Secondo il porporato, l’idea che il cristianesimo imponga l’accoglienza indiscriminata di milioni di migranti è una menzogna teologica. Una strumentalizzazione della parola di Dio al servizio di un’agenda politica ben precisa: quella che punta a dissolvere le identità nazionali e culturali dell’Europa attraverso un’immigrazione incontrollata.

La Messa perseguitata, che fa paura alla Chiesa sinodale !

Dalla Lettera ai vescovi che accompagna il Summorum Pontificum di Benedetto XVI: "Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso. Ci fa bene a tutti conservare le ricchezze che sono cresciute nella fede e nella preghiera della Chiesa, e di dar loro il giusto posto". Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e successive restrizioni.

La Messa perseguitata, che fa paura alla Chiesa sinodale !

Ho appreso dal blog cattolico statunitense “LifeSiteNews”, in un articolo pubblicato venerdì 17 gennaio [qui], di una ennesima restrizione praticata da un vescovo su di un gruppo religioso intento a formalizzare il proprio status all’interno della Santa Chiesa. Il protagonista/antagonista di questa vicenda altri non é che Mons. John Iffert, vescovo di Covington, Kentucky, che ha soppresso un’Ordine Religioso che celebrava esclusivamente la Messa Tridentina.
Per fare ciò, Mons. Iffert si é servito della Lettera in forma di motu proprio “Traditionis Custodes” di Francesco del 2021.
Martedì 14 gennaio il Monsignore annuncia ai fedeli della propria diocesi di aver ufficialmente soppresso i “Missionari di San Giovanni Battista” (MSJB), un gruppo religioso che, sin dalla sua fondazione, vive la fede cattolica secondo la Tradizione.

giovedì 6 febbraio 2025

Robert F. Kennedy jr. sfida Golia: la lotta per cambiare il sistema dall’interno

A quanto risulta IppocrateOrg è un’associazione senza scopo di lucro che riunisce una rete internazionale di medici, ricercatori, operatori sociali e sanitari che perseguono un'idea etica ed innovativa della salute. Staremo a vedere...

Robert F. Kennedy jr. sfida Golia: 
la lotta per cambiare il sistema dall’interno

Robert F. Kennedy jr. sfida Golia: la lotta per cambiare il sistema dall’interno Abbiamo seguito da vicino il surreale dibattito delle due audizioni al Senato degli Stati Uniti di Robert F. Kennedy Jr.
Paradossale sentire affermare da una senatrice che Kennedy non può dibattere sulla scientificità di un documento perché non è un medico.
Paradossale che partiti e persone finanziate da aziende produttrici di farmaci accusino Kennedy di essere persona di parte nel dibattito sulla salute dei cittadini statunitensi.
Surreale che si neghi l’evidenza di una società sempre più malata, medicalizzata, intossicata, messa in chiaro dai dati statistici che mostrano, al di là di ogni dubbio, il preoccupantissimo declino della speranza di vita dei propri cittadini.
Un uomo non si misura da quello che dice ma da quello che fa e che ha fatto a favore e in aiuto dei suoi simili.