Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 9 agosto 2015

C’è un modo diverso di essere europeisti. Anzi due.

Un grazie a Maurizio Blondet per aver reso liberamente condivisibili i suoi testi. Riprendo l'ultimo, dal suo sito Blondet & Friends.

“Nessuno vi ha invitati. Ma adesso che siete qui, dovete rispettare le nostre norme, come noi rispettiamo le vostre quando andiamo nei vostri paesi. Se non vi piace qui, andatevene”. Ѐ la frase che il presidente ceco Milos Zeman ha rivolto ai clandestini, che avevano organizzato una rivolta in un centro di ritenzione a nord-est della repubblica, compiendo atti di vandalismo; la polizia aveva dovuto far ricorso ai lacrimogeni. Un tipo di cose cui siamo assuefatti noi, ma nei paesi civili fanno ancora una certa impressione.

Indignazione ufficiale e ufficiosa dei “grandi” media, mentre la frasetta è diventata (come si dice) “virale sul web”. Ѐ tipica patologia del nostro tempo che le più ovvie asserzioni di verità siano vietate, e che chi le pronuncia sia additato come uno scandaloso o (secondo i casi) come un coraggioso alternativo. Sono forse stati invitati, i clandestini? No. Esigere che rispettino “le nostre norme” è forse una pretesa assurda, che denota mancanza di carità? Se no, possono andarsene da casa nostra: Zeman dice la verità. Che cattiveria!

La Stampa, divenuta sotto la direzione del Calabresi l’Amerikano il modello del politicamente corretto più viscido e untuoso, qualche settimana fa’ ha voluto assestare il calcio dell’asino (è la sua specialità) su Orban. “L’Ungheria alza un muro contro i migranti”, e commenta: “Nuove cortine di ferro rischiano di spuntare in Europa”.

Un esempio di furfanteria giornalista impunito (come tanti altri). Naturalmente si tace che l’Ungheria ha 9 milioni di abitanti e vede arrivare decine di migliaia di immigranti ogni mese.

Quanti milioni se ne devono accettare? Quando è il momento di dire basta prima che la popolazione nazionale si trovi uno straniero in ogni casa?

Ecco un’altra domanda che è vietato porre (si ricordi: il “divieto di far domande”, ossia di porre le questioni che contano, è il segno più certo che siamo oppressi da un totalitarismo) : quanti ne dobbiamo accogliere, In Italia, di africani negri subsahariani? Verso cui (scusate, lo so, non si può dire) l’ Italia non ha alcun obbligo storico, non essendo stati mai colonizzati da noi? L’intera popolazione africana supera ormai il miliardo. Ci sarebbero i cristiani siriani, verso cui abbiamo magari un obbligo più alto, prima dei negri. Ci sarà pure un limite, scusate tanto, dopo il quale si ha il diritto (magari il dovere) di dire basta, e cominciare a respingere?

Hai fatto la domanda! Xenofobo! Senza carità!

Impara dal papa Bergoglio che dice che bisogna accoglierli tutti. Non avete sentito? “Respingere gli immigrati in mare è un atto di guerra” I media più atei e secolari hanno tutti ciucciato e risputato con delizia e voluttà l’ultima casuale espettorazione pontificia: tacendo che la frase era detta in tutt’altro contesto; parlava a giovani asiatici della tragedia che si sta consumando in quei mari, dove i fuggiaschi dal regime del Myanmar sulle barche, vengono rimandati indietro da paesi come la Tailandia, la Malesia e l’Indonesia. Perché noi, gli immigrati, non li respingiamo in mare, nemmeno uno; anzi li andiamo a prendere appena gli scafisti ci chiamano col satellitare. Certo Bergò non parlava di noi, stavolta.

Un’altra furfanteria giornalistica , naturalmente: ma ogni colpo basso è lecito, perchè si tratta di smentire, dar torto e demonizzare – tenetevi forti – Salvini. I progressisti esibiscono la loro “solidarietà” senza limiti, si fanno papisti, per uno scopo: esprimere odio. Verso un avversario politico.

Il politicamente corretto è infatti uno strumento per esprimere odio con (falsa) buona coscienza. In questo caso, si tinge di buonismo, o financo di “amore per il lontano” onde poter sputare veleno sul vicino, il concittadino.

Il politicamente corretto è odio in sé (basta vedere la faccia della Boldrini: quando esala uno dei suoi decretali, è storta dall’odio).
Così possono lasciar inevasa la domanda: quando si può dire basta?
Domanda che non si deve fare.

Poi ce n’è un’altra che Boldrini, Napolitano, Mattarella, Bersani, (per fare qualche nome) giornalisti, prelati e politici caritatevoli non fanno mai. Come mai arrivano tutti questi immigrati? Qual è la causa di questa ondata?

Il  presidente  Zeman  ha osato dirlo:  “Di questo grande afflusso di rifugiati e di clandestini illegali verso l’Europa sono responsabili gli Stati Uniti ed i paesi europei che hanno partecipato nella esecuzione dei piani dementi attuati in paesi come l’Iraq, la Libia e la Siria”.

Il presidente Zeman ha osato dirlo: “L’ondata di migranti prende origine dalla idea assurda di lanciare un intervento militare in Irak, accusato di avere armi di distruzione di massa mentre non è stato trovato niente”.  Poi se l’è presa con la voglia americana di “restaurare l’ordine in Libia” e destabilizzare la Siria, ma con piena complicità degli europei che “hanno aiutato a coordinare le operazioni in Libia”, seminando il caos dove prima c’erano degli Stati. Da queste destabilizzazioni sono nati i gruppi terroristi islamisti che adesso contribuiscono a far fuggire profughi dal Medio Oriente col terrore.

Pensate un po': è qualcosa che sanno tutti, e nessuno lo dice. Che la colpa sia dell’Impero del Caos, delle destabilizzazioni che ha sparso e sta spargendo in Nordafrica, in Medio Oriente e in Europa (Ucraina) su pulsione di un progetto israeliano e neocon, è evidente per sé. Non lo dice il presidente Mattarella, non lo dice il Papa. Figurarsi se lo dicono la Merkel e Hollande o Cameron, o Juncker. Non lo dicono i politici e i giornalisti.

La dice il presidente di una piccolissima repubblica ceka, Milos Zeman.

Del resto, è lui, Zeman, che l’aprile scorso ha annunciato che andava a Mosca per la parata celebrativa della fine della seconda guerra mondiale, mentre tutti gli europoidi la disertavano i odio a Putin. E siccome l’ambasciatore Usa (tal Schapiro..) l’aveva rimproverato, lui ha rifiutato di accoglierlo al palazzo di Praga, dicendo: «Fatico a immaginare l’ambasciatore ceco a Washington che dice al presidente degli Stati Uniti dove debba andare. E non permetterò a un ambasciatore di interferire con i miei programmi di viaggio». Mostrando che non c’è bisogno di esesre dei giganti militari per avere una dignità, e saperla difendere.

Viene il dubbio: che esista un altro modo di essere europei.
Ѐ un’altra domanda che è vietato fare, figurarsi poi praticarla.

Victor Orban, nazionalista ungherese, sulla scena politica dall’89, primo ministro all’età di  35 anni. Nel 2002 perde le elezioni; otto anni d’opposizione. Quando il popolo magiaro lo riporta al governo nel 2010, non nasconde la sua visione: il modello liberista d’Europa è fallimentare, l’Ungheria (in mano alle banche e agli interessi stranieri, che hanno comprato i suoi beni comuni) ne ha sofferto troppo; la via è la riconquista della sovranità ceduta. Lo anima una precisa idea dell’interesse nazionale. Riprende il controllo dei settori strategici di Stato, perduto con la “apertura ai capitali stranieri” nel 1989. Le ditte fornitrici di gas, elettricità ed acqua sono straniere? Lui però impone il controllo dei prezzi, e le carica di imposte. L’introito fiscale conseguente consente il risanamento delle finanze pubbliche. Nel 2008, rimorsa in anticipo l’ultima tranche del prestito contratto con

il Fondo Monetario, liberandosi così della tutela dell’ente pignoratore globale e dei “consigli” dei suoi cosiddetti esperti.

La demografia ungherese è in tragico calo (tasso di fecondità 1,41); Orban facilita l’accesso alla cittadinanza a tutti coloro che sono di origine magiara, ma sono fuori dai confini dello stato attuale. Ѐ un tema delicato e scottante: colpevole di essere rimasta fedele all’impero absburgico, l’Ungheria è stata saccheggiata e lacerata alla fine delle Grande Guerra, col trattato di Trianon. I paesi vicini ne hanno divorato intere regioni e popolazioni, le viene negato lo sbocco al mare che aveva in Croazia, la superficie del territorio è stata ridotta dei due terzi, la popolazione passa da 19 a 7 milioni. Ciò significa che ancor oggi ci sono più ungheresi fuori dall’Ungheria, che dentro: fratelli, la cui lingua e il cui aspetto li distingue e rende inconciliabili agli slavi. Una ferita – un’offesa – che il piccolo eroico popolo non ha mai dimenticato d’aver ricevuto dalle potenze europee vincitrici, , e che spiega la “deviazione” dall’europeismo beota e servile degli altri, italiani compresi, e il perseguimento di una via originale.

L’economia è troppo dipendente dalla UE (il 76% degli scambi commerciali avvengono con la Unione); Orban apre a Russia e Cina, facilita il rilascio di visti di lunga durata ai cinesi, sperando così di attrarre loro capitali, iniziative, dinamismo economico. Con Mosca, cerca di approfondire relazioni politiche oltre che economiche. Ha fortemente criticato la politica europea delle sanzioni alla Russia, che danneggia il suo stato.

Per questo, la Nuland lo ha minacciato direttamente senza nominarlo in un discorso fatto in Romania l’estate del 2014: “Come si può dormire sotto la coperta dell’articolo 5 della NATO – ha tuonato la Nudelman in Kagan – di notte, e promuovere la ‘democrazai illiberale’ di giorno; eccitare il nazionalismo; restringere la libertà di stampa, e demonizzare la società civile?”. La “società civile” sono, ovviamente, le ONG e le “spontanee” organizzazioni di “cittadini” da utilizzare per rivoluzioni colorate.

Ovviamente, le autorità europee eseguono, lanciano continue procedure d’inflazione contro

Budapest. Le multinazionali spoliatrici lamentano di soffrire di politiche discriminatorie, e premono su Bruxelles, Berlino, Washington, perché sia riportato l’ordine della “libera” competizione . Juncker (calcio dell’asino) insulta Orban pubblicamente dandogli del “benvenuto dittatore” e salutandolo col saluto fascista.

Orban gioca sul filo del rasoio. Non può fare a meno degli aiuti UE – che peraltro gli spettano come a qualunque stato sfavorito – che valgono il 97% degli investimenti pubblici. Ma persegue la sua politica, con risultati che – inaudito – segnano un relativo successo. Fra i successi c’è il fatto che la GDF Suez (la multinazionale francese) ha preferito cedere le attività elettriche che s’era accaparrata durante le “liberalizzazioni”; alla MET Zrt, azienda ungherese: una nazionalizzazione (ma non lo dite!). Nel gennaio 2014, Budapest annuncia che Rosatom (russa) costruirà due reattori per la centrale atomiche di Paks: ricerca di autosufficienza energetica? (ma non si può dire). Un mese dopo, Orban incontra Xi Jinpin e parlano di relazioni economiche.

Intanto, le tasse pagate dalle multinazionali in fuga hanno permesso di ridurre il debito, e abbassare il deficit sotto il mitico livello del 3% (al 2,7 nel 2013) che è la pietra di paragone della virtù germanico-europoide: quando riduci il deficit sotto il 3, chi ti può criticare? Non è politicamente corretto.

La crisi mondiale in corso dal 2008, ovviamente, colpisce anche l’Ungheria; nonostante che il paese abbia fatto meglio di molti altri della UE a livello macroeconomico, parte crescente della popolazione si impoverisce . Come in Italia, meno che in Spagna e Portogallo, o in Grecia: ma qui i nemici infileranno il cuneo per provocare una rivoluzione colorata. La sola forza di Orban è il suo seguito popolare inalterato. Ѐ qui che cercano di usurare, puntando sui malcontenti. Nell’ottobre 2014, la proposta di porre una tassa su Internet (50 cents per ogni gygabite scaricato) ha suscitato una spontanea protesta; Orban ha ritirato la proposta. Commento di Repubblica: “A volte anche gli autocrati sono costretti a cedere alle proteste popolari e alle critiche internazionali, americane o dell’Unione europea”. Ah, ecco.

A gennaio ci hanno riprovato: manifestazione contro l’avvicinamento alla Russia. Grandissima, “almeno cinquemila persone”, titolano i giornali italiani: “Da ottobre, da quando il governo ha presentato una tassa sull’uso di internet, poi ritirata, nel paese si svolgono regolarmente manifestazioni contro l’esecutivo”. Ah ecco, è la famosa società civile di cui parlava la Nudelman.

Altra prova della “società” civile a luglio: stavolta, la protesta è contro “Il muro anti-immigrati” che tanto spiace a a Bruxelles. Numero dei manifestanti “un migliaio”. Nelle zone dove il reticolato viene levato (175 chilometri) “la gente è piuttosto favorevole”.

Un giorno o l’altro però ci riusciranno, a fare la rivoluzione colorata e ad espandere la democrazia anche lì. Fino a quel giorno, Orban, con il ceko Zeman, resistono a mostrare che c’è un modo diverso di essere europei.

25 commenti:

Anonimo ha detto...

Salute riproduttiva. “L’Osservatore” tace, “Avvenire” canta
Sulla prima pagina dell’edizione del 5 agosto, “L’Osservatore Romano” ha dato notizia dei diciassette obiettivi del millennio “per lo sviluppo sostenibile” del pianeta, in procinto di essere approvati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e da attuare da qui al 2030.
Assieme alla lotta alla povertà, alla fame, al degrado climatico, il giornale vaticano riferisce che tra questi obiettivi ci sono anche quelli di assicurare la “buona salute” e la “parità di genere”.

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/08/08/salute-riproduttiva-losservatore-tace-avvenire-canta/

marius ha detto...

"Certo Bergò non parlava di noi, stavolta."

Ok, ma Bergò sapeva benissimo di parlare A noi.
Equivocare è la sua specialità.
C'è da meravigliarsi che la sua frase sia stata così facilmente attribuita alla nostra situazione?

Roger de Barneville ha detto...

Analisi che condivido. tranne nel consueto attacco complottista a Israele: nel fare disastri militari gli Yankees (e i Liberals in particolare) sono specialisti.
Mic, posso fare un intervento un po' surreale (suvvia, è agosto, fa caldo), riguardo a papa Francisco Xavier I ?
Quando parla di politica è solo il signor Jorge Bergoglio, un capo di Stato straniero che interferisce pesantemente con lo Stato italiano ("Date a Cesare ecc").
Se io fossi il Capo del Governo di questo Paese (allo sbando, ma è un altro discorso) gli avrei tolto 8x1000 e sgravi fiscali, confiscato i beni in territorio italiano, espulso il nunzio apostolico, invitato il cittadino argentino che alloggia in un alberghetto di dubbia reputazione a risiedere nel suo Stato (Vaticano) a fare il religioso oppure a tornarsene in Argentina. Dimenticavo, avrei espulso tutti i preti filo CV II. E se Jorge non avesse ben capito, avrei inviato truppe sugli Hammer nella cappella Sistina. Tanto, sono già entrate le Porsche...
Non è che si vede che Jorge mi sta un po' antipatico?
Ovviamente, in caso di elezione di un Papa serio, verrebbero ristabiliti tutti i privilegi della Chiesa Cattolica.

Josh ha detto...

Berg su tutti i tg: “Respingere gli immigrati in mare è un atto di guerra”

Invece l'invasione continuata di un paese (ex sovrano) (come di una proprietà privata) non è un atto di guerra??

est un monde à l'envers !

Annarè ha detto...

Una domanda che mi rimbalza nella mente più volte è: perchè i perseguitati sono i cristiani, ma in Italia entrano quasi esclusivamente mussulmani? i cosidetti profughi non dovrebbero essere a maggiornaza cristiana? Invece vediamo che i cristiani continuano ad essere rapiti e trucidati a centinaia dall'Isis (voluto ed alimentato dall'America ed Europa), mentre chi entra qui sono i musulmani. Cosa facciamo dunque lasciamo trucidare i cristiani e salviamo quelli che li trucidano e ci trucideranno?
quindici anni fa, più o meno, in una conferenza un professore che studia il mondo politico e massonico, diceva che c'era un progetto dettato dalla massoneria, fare entrare i mussulmani in Europa in modo da creare della tensione e prendere così due piccioni con una fava, i mussulmani avrebbero fatto pulizia etnica dei cristiani tanto odiati dai massoni e dai nostri politici, poi sarebbe intervenuta (dopo la pulizianaturalmente come vediamo in Siria) la nato "eroicamente" per "salvarci" e avrebbe fatto pulizia dei mussulmani così si sarebbe eliminato l'ultimo gradino d'inciampo verso il mondialismo (l'Islam contrasta il mondialismo). Ecco i progetti e da qui le risposte a tantte domande. Mica sono sprovveduti i nostri politici (un po' incauti si, perchè poi l'Inferno esiste) sanno bene quel che fanno, li vogliono proprio far entrare i mussulmani. C'è poi un'altro obiettivo, distruggere la Russia anc'esso baluardo che impedisce la globalizzazione. Bisognerebbe alle prossime elezioni votare tutti per Putin. Comunque come è risaputo l'uomo propone, ma è Dio che poi dispone, a volte i progetti anche più fini e temerari, crollano in un attimo. Se solo i cattolici lavorassero metà di quello che lavorano i nemici di Cristo..........

Franco ha detto...

Se ormai i problemi demografici sono globalizzati, non vedo perchè non debba farsene carico solo l'Europa, che ha un territorio già parecchio urbanizzato, in primis l'Italia. All'assistenza e allocazione dei profughi non dovrebbero partecipare anche i paesi degli altri continenti, come gli Stati Uniti, l'Australia, il Brasile... e perchè no, l'Argentina?
Il trasferimento aereo intercontinentale non dovrebbe costare molto più di lunghe detenzioni nei centri di raccolta.

Anonimo ha detto...

Berg su tutti i tg: “Respingere gli immigrati in mare è un atto di guerra”

Quanti immigrati sono stati ospitati in Vaticano dal marzo 2013 a oggi?
L'hotel dove alloggia non ha stanze libere?
Ceda le sue che tanto una seconda casa, sia pur vecchiotta, ce l'ha.
Oppure requisisca il superattico da 700 mq occupato da Bertone e dalle sue due badanti e ne faccia ricavare una 15na di mini appartamenti per 15 famiglie di immigrati.
Bertone forse non ne sarà proprio felice ma sicuramente la prenderà con filosofia, già nel 2011, commentando la manovra di macelleria sociale del Gauletier per l'Italia di turno fece sapere come la pensa: "i sacrifici fanno parte della vita".
Sono certo che non intendesse solo i sacrifici altrui.

Cesare

Franco ha detto...

Non ho la minima intenzione di santificare il card. Bertone, però mi chiedo quale sia la metratura necessaria a un uomo pubblico, poniamo a un Andreotti: oltre a un paio di stanze per il personale di servizio, scaffalature e armadi di ferro e anche casseforti per i dossier delicati ( non necessariamente ricattatori ) di politica interna e internazionale; emeroteca per giornali e riviste, biblioteca con i libri e le enciclopedie di base, inoltre con i libri di attualità. Ho letto che Pio XII, quando era in procinto di fare un discorso, rifuggendo dalle improvvisazioni, si faceva portare i libri necessari; addirittura un manuale sul gas dovendo parlare agli operai del settore. Il che vuol dire che doveva avere nei pressi una biblioteca più che notevole. Un mio amico docente universitario oltre al box pieno di libri ha dovuto affittare un altro appartamento apposta. Lasciando in sospeso la questione Bertone, almeno per il momento ( anche se anche a me 700 metri quadrati dembrano troppi ) , mi chiedo e chiedo se non ci sia piuttosto da preoccuparsi se un alto dignitario e un responsabile di problemi planetari non sente il bisogno di quei tali spazi per il materisle documentario. Mi viene difficile immaginare quale dovesse essere lo spazio preso dalla biblioteca di Benedetto Croce, che per decenni fu il pontefice massimo dei liberali italiani.

Anonimo ha detto...

http://www.repubblica.it/vaticano/2015/08/10/news/immigrati_galantino_cei_contro_loro_piazzisti_da_4_soldi_-120738402/?refresh_ce

Anonimo ha detto...

http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/08/10/news/papa_francesco_dona_pasta_latte_e_biscotti_ai_migranti_del_baobab-120764846/?ref=nrct-2

Rr ha detto...

Franco,
Pio XII aveva a disposizione la Biblioteca vaticana, gli Archivi vaticani, ecc.ecc. Che hanno le loro sedi istituzionali. Tutto quel materiale
Ie che Lei cita a proposito di Bertone, cioè tutto ciò che riguarda la sua carica di Segretario di Stato, deve stare la', negli Archivi, non in casa sua. Inoltre oggi, tra microfilmatura, scannerizzaione, ebooking e pdf ecc. Non servono grandi spazi.
Rr

Josh ha detto...

Sindaco musulmano rifiuta l'accoglienza agli immigrati.
Il primo cittadino dell'Argentario Arturo Cerulli non vuole immigrati nel suo Comune. "Se avessi strutture le userei per i miei concittadini".

http://www.ilgiornale.it/news/politica/allultima-spiaggia-1159666.html

RR ha detto...

Beh, Josh, è notorio che i ricchi paesi musulmani del Golfo fanno a gara ad accogliere "profughi", anche musulmani.

Cosa poi ci faccia un sindaco mussulmano all'Argentario...sarà qualche "radicalchic" convertitosi, dopo che il Sol dell'Avvenir è scomparso all' orizzonte ?
RR

lister ha detto...

Il Palazzo Apostolico conta 1000 stanze (piu' o meno)...
Hai voglia a metterci "profughi"
Bellissima l'idea dei biscotti...mi ricorda quella Regina di Francia che propose di dare brioches al popolo che "non aveva piu'pane". :)

Anonimo ha detto...

A parte che l'infelice frase attribuita a Maria Antonietta, è un falso storico, come la rivolta vandeana dei realisti che tali non erano, bensì cattolici ferventi come la disgraziata regina, tutta propaganda rivoluzionaria, la CC possiede case, appartamenti, alberghi, resort e quant'altro, ma col cavolo che li dà per i finti immigrati che fuggono dalle guerre, ma fatemi il piacere, telefonano col satellitare alla nostra guardia costiera quando partono e forniscono coordinate, forza mare e tutto il resto, finiamola con le cazzate galantiniane, qua ci hanno rifilato, oltre alla massa senza nome e senza volto che ha solo diritti e niente doveri,e che già da tempo immemore si trova sul territorio, 400 nuovi arrivi accolti da albergatori sull'orlo della disperazione per mancanza di turisti ( via i russi, sanzioni al perfido Wladimir) 35 euro al giorno, tutti maschi, giovani, fancazzisti, pieni di gadgets occidentali, telefonini ultimo grido, maleducati, altezzosi e piantagrane, vanno in discoteca e creano casini spaventosi e sono intoccabili, interi quartieri in mano a mussulmani con maree di figli, burka,veli e donne scortare da 4 maschi e guai ad alzare voce, altro che affondare i barconi, bisognerebbe metterci riccardi e tutta la sua genìa e pure tanti uomini di chiesa, se non ci guadagnassero tutti, non si avrebbe un solo sbarco. Salvini for ever e mi sono tenuto stretto sullo schifo che è diventata la mia città, solo fino a 10 anni fa una bomboniera.....Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Lupus et Agnus FOR PRESIDENT !!!!
rr

Rr ha detto...

Ah, Lupus ed Anonymous,
avete letto del neo-acquisto ( siamo ancora in campagna acquisti) della Goldman Sachs?
A propos di Wladimir, questo nuovo "male assoluto"...

Rr

Anonimo ha detto...

Campagna magna..... te che magnamo pure noi.....che mi dici della nuova Fiamma ondivaga come quella di candela che Nethaniau ci ha rifilato? C'è chi spera che Ovadia via presto e chi gioisce Pacificamente, Disegni ce ne abbiamo avuti tanti, ma....'tu dormi e alle mie grida disperate il gallo canta e non ti vuoi svegliare'.......ma che ci vuole per far aprire gli occhi, la bombatomica iraniana, un meteorite in p.zza S.Pietro o cosa?????? Wladimir è l'unico che abbia gli occhi bene aperti, ma gli altri seguono il pifferaio magico, faremo la fine dei sorci affogati nel mare delle nostre stupidità......un po' di cristalli colorati sciolti nell'acqua e pouff, che sballo all'altro mondo, mica sono droghe pesanti, sono ragazzi nati con malformazioni, tu medico, lo dovresti sapere.....scoperti migliaia di pazienti anziani e non, eutanasizzati anche senza richieste specifiche, non ammalati, né depressi tendenti a manie suicide, ma vuoi mettere i paesi civili come Belgio, Olanda e CH rispetto a noi cafoni? Anonymous.

Josh ha detto...

Rom heißt sein Herz,
Paris ein anderes,
London, Berlin
Den Haag und Madrid.

Das Alte Europa
Hat viele Herzen,
Hat viele Kronen,
Die nie verdunkeln.

Sag Moskau und fühle:
Du bist allein.
Nenne New York
Und du bist
In der Fremde.

Schanghai, Benares
Sind Abenteuer,
Sidney und Rio;
Ein Gruß aus der Ferne.

Wo dein Traum
Dich auch hintreibt,
Stets kehrst du wieder
Heim nach Athen
Nach Wien oder Oslo.

Sag nur: Europa
Und horch auf dein Herz.

George Forestier, "Mein lied für Europa"

Anonimo ha detto...


La cosiddetta "immigrazione", quest'invasione ingiustificata, arrogante e prepotente, e' il vero "atto di guerra".

Rr ha detto...

Anonymous,
non posso commentare tutto publice come vorrei. Della Fiamma ricordo l' incazzatura per il libro del figlio di cotanto padre, libro per altro che bocciava senza avero letto. Altro momento "AIDS".
Sulla bomba iraniana, ci andrei cauto, non credo sia mai esistita, ne' esistera'. Perche poi Obama abbia rischiato di farsi nemici coloro che lo hanno scelto prima, allevato poi ed infine eletto, è un mistero... Su altre bombe atomiche in Medio Oriente credo che esistano la' dove non si può dire.
Le metamfetamine, come tutte le amfetamine, danno tachicardia, aumento di pressione ed incremento della contrattilità cardiaca, tutto cose che, per una cardiomiopatia ipertrofica, sono la "mano di Dio".
Sull' eutanasia di vecchi, bambini e depressi non mi esprimo. Basta che la smettano di romperci le orecchie tutti i giorni con Hitler, in confronto quel che succede in Belgio o in Svizzera è molto, am molto piu grave. Per non parlare dimPlqnned Parenthood, che a Mengele gli fa un baffo..
Ma loro sono progrediti e progressistsi, c' hanno il gay marraige, noi siamo trogloditi cattolici fermi al Meidoevo ( cfr polemica col Cardinale di Ancona solo per aver tenuto un' omelia finalmente cattolica).
Rr
PS: ho qncora le orecchie sorde dai tuoni e fulmini scagliati all' Angelus di due anni fa quando passo' la legge per eutanasiare i bambini anche minori di sei anni in Belgio

Josh ha detto...

per un po' non potrò collegarmi, perciò lascio veloci saluti a tutti.

Rosa, Lupus, Anonymous...anche con i nomi un po' cambiati, quelle metafore lì che avete scritto, a parte che sono stra d'accordo, le ho intese tutte comunque eh, non sono così occultate:-)

Rr ha detto...

Josh,
sappiamo che hai un' intelligenza superiore:))
Rr

Anonimo ha detto...

Ciao, Josh torna presto......sì lo so, come Pasquino non avrei vita lunga, ma ammetto che 160 IQ di chi ha capito è stupefacente, in ogni senso.....Nuper erat medicus, nunc est vispillo Diaulus: quod vispillo facit, fecerat et medicus, insomma non migliorerò mai, grazie, Marziale di riportarmi sulla terra, cmq RR fatti curare l'otite, potrebbe degenerare in sordità volontaria e permanente, specie in taluni casi.... Anonymous.

Rr ha detto...

Anonymous,
C'è un interessante articolo di Del Bosco su Effedieffe nel quale, alla fine, cita la tua città. E non solo, ma anche NYT, Anversa, la Polonia, la Russia...trovare l' elemento comune a questi siti cosi diversi e lontani.
Rr