Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 20 agosto 2015

Come si interpreta la” misericordia” nell’arcidiocesi di Trento

Riprendiamo da Corrispondenza Romana.
Ricordiamo precedenti articoli sul "priore" di Bose: [qui - qui - qui], definendolo con le parole di Mons. Livi: « Enzo Bianchi si presenta come il priore della Comunità di Bose, che i cattolici ritengono essere un nuovo ordine monastico, mentre canonicamente non lo è, perché non rispetta le leggi della Chiesa sulla vita comune religiosa. I cattolici lo ritengono un maestro di spiritualità, un novello san Francesco d’Assisi capace di riproporre ai cristiani di oggi il Vangelo sine glossa, ma nei suoi discorsi la Scrittura non è la Parola di Dio custodita e interpretata dalla Chiesa ma solo un espediente retorico per la sua propaganda a favore di un umanesimo che nominalmente è cristiano ma sostanzialmente è ateo». [qui] [vedi anche]

L’Arcidiocesi di Trento non finisce di stupire. L’ultima iniziativa è quella di affidare la solenne assemblea del prossimo 19 settembre al sempreverde Enzo Bianchi, dottore in Economia e Commercio, fondatore e priore dell’iperecumenica comunità di Bose, ed estimatore di Hans Küng, il critico per antonomasia dell’infallibilità e dell’autorità papale. Non a caso, nel 1979 allo stesso Küng la Congregazione per la Dottrina della Fede revocò la missio canonica, l’autorizzazione necessaria cioè per insegnare la teologia cattolica.

L’Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan, raccomanda, preoccupato, in una lettera ai parroci che, per l’occasione, vi sia «larga partecipazione di collaboratori e collaboratrici» per questo che, definisce un imperdibile «evento». «Evento» è, dunque, ascoltare chi nel giugno 2011 alla trasmissione di Rai RadioTre, Uomini e profeti, “demitizzò” i miracoli, definendoli roba da società «incantata» e non certo per «cattolici adulti»; chi, nel novembre dello stesso anno a Rimini definì una «pericolosa perversione» interrogarsi sul diavolo ed i primi 11 capitoli della Genesi «racconti mitici, tentativi fatti con categorie culturali di tremila anni fa».
Su posizioni analoghe il suo giudizio sul «peccato originale» e sulla caduta degli angeli. Il dottor Bianchi nell’aprile 2013 al festival di Repubblica ha spiegato come «la fede non sia una certezza», non indenne da una possibile «evoluzione», che incoraggerebbe – secondo quanto da lui dichiarato a Vatican Insider nel luglio 2014 – «un nuovo equilibrio tra sinodalità e primato» di giurisdizione del Papa. E l’elenco potrebbe continuare. Singolare poi come proprio il vate dell’ecumenismo dialogico lo scorso agosto abbia voluto mostrare il volto minaccioso dell’azione giudiziaria nei confronti delle voci critiche, con la diffida fatta inviare da un legale ad alcune testate “scomode”, stupitesi che le si volesse zittire su basi oltre tutto piuttosto fragili ed alquanto generiche.

Ma l’invito rivolto ad Enzo Bianchi per l’assemblea diocesana di Trento non è casuale, è organico ad un preciso piano pastorale, si pone anzi con esso in perfetta sintonia e coerenza. Non a caso l’Arcivescovo raccomanda di diffondere in tutte le parrocchie, in particolare, i «primi dodici numeri» della Misericordiae Vultus, la bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia. Perché? Perché sono quelli, in cui si esalta il Concilio Vaticano II (n. 4), definito in grado di abbattere «le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata», nonché di riprovare «gli errori» riservando però «solo richiamo, rispetto ed amore» agli erranti.

Un doppio registro analogo, soprattutto tra modernismo e Vaticano II, pose le basi culturali per i fautori di una concezione del dialogo umiliata a compromesso col mondo. Pensiamo ad esempio allo slogan «Combatto il comunismo, amo i comunisti» di don Primo Mazzolari od al collettivismo dell’ex-sindacalista cattolico ed ex-deputato popolare Guido Miglioli, che si trasformò presto in una collaborazione stretta e servile verso il Partito Comunista. Esempi, in cui si ravvisano i prodromi di quella Ostpolitik, che tanto male fece alla Chiesa ed al mondo.

Poiché il vizio è di fondo: è pur vero che la Chiesa deve «farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono» (Misericordiae Vultus, n. 11), ma è altrettanto vero che non può darsi perdono all’impenitente ovvero senza che qualcuno lo chieda umilmente. Casi, invece, come quelli citati di don Mazzolari e di Miglioli (ma molti altri dei nostri giorni se ne potrebbero aggiungere come nel caso dei divorziati risposati, delle condotte omosessuali, per giungere sino ai casi di bioetica) pretenderebbero l’assoluzione gratis, senza ammissione di colpa, il che è impossibile, anzi è sacrilego, mancando i requisiti propri della Penitenza, che è ancora uno dei sette Sacramenti. (M. F.)

25 commenti:

RAOUL DE GERRX ha detto...

OT. Dernier caprice de Bergoglio : caresser le ventre des femmes enceintes.
Voir ici :

http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A639-Pregnant.htm

Seigneur, délivrez-nous de ce malappris !

Malappris : individu sans éducation et qui se croit tout permis.

Anonimo ha detto...

Il consiglio a Galantino da vescovi e Santa Sede: "Silenzio e riservatezza"
La Chiesa suggerisce al segretario della Cei di abbassare i toni ed evitare polemiche Intanto Ruini guida la riscossa conservatrice

Ma c'è la solita frase anodina:
«La linea è quella giusta ma non c'è bisogno di urlare contro i politici per far passare il messaggio di Papa Francesco».

http://www.ilgiornale.it/news/politica/consiglio-galantino-vescovi-e-santa-sede-silenzio-e-riservat-1161663.html

Anonimo ha detto...

OT 'Dall'inferno al wc del papa, Summa Theologiae del prete che ha censurato la preghiera degli alpini'. Il Timone.org.

Rr ha detto...

Raoul,
che nous, en Sardaigne, le femmes usent toucher et meme quelques fois caresser les ventres des femmes enceintes en priant Jesus et la Vierge pour le bébé et la maman. Peut etre meme en Espagne (vous savez, la Sardaigne fut sous domination espagnoles pour beaucoup d'années) et donc en Argentine il y a la meme tradition.
Certes je n'ai jamais vu un de nos pretres caresser les ventres des femmes enceintes. Peut etre je les ai vu donner une benediction, mais trop d'années sont passés parce que je peux etre sure de ca.
Trop d'années que j'ai vu un pretre donner une benediction sur la rue, bien entendu.
RR

RR ha detto...

Enzo Bianchi viene da luoghi ed ambienti nei quali "the powers that be" regnano sovrane. Quindi è più che verosimile che egli li rappresenti. Siccome la chiesa gerarchica si è ormai allineata a queste Potenze, non sorprende che egli lo si trovi dappertutto come il prezzemolo.
Dovrebbero sapere, però, che il prezzemolo, se posto in quantità eccessiva, rovina la pietanza.
RR
PS: ci andrà gratis et amore Dei, o si farà lautamente pagare ?

Rr ha detto...

Quel religioso di cui parla il Timone ho avuto anch'io "l'onore" di ascostarlo anni fa, in un caldo pomeriggio di settembre, a S.Carlo a Milano. C'era con me mia figlia. Suo commento (era ancora alle elementari): -Mamma, mai più in questa chiesa !- .
L'omelia era durata tre quarti d'ora: tutto un panegirico per il CVII, "ora così bistrattato, direi dimenticato".

RR

Anonimo ha detto...

E chi non conosce il francese che fa?

RAOUL DE GERRX ha detto...

Chère Rosa,
Ces privautés, entre femmes, soit. D'un mari à sa femme, soit encore, et quoi de plus naturel ? Ou encore, d'un médecin — par geste professionnel (et seulement dans ce cas).
Mais de la part d'un prêtre, fût-il le pape ? Non, non et non.
Il y a, de toute façon, des choses qu'un homme bien né ne se permet pas. Ne se permettra jamais, car, justement, tout n'est pas permis.

Luisa ha detto...

Scusi anonimo, ma le foto son forse in francese? Ha bisogno di un traduttore?
Non sono forse abbastanza chiare?
Un papa che tocca e benedice il ventre di novelle spose incinte ma con l`abito bianco, ormai da tempo non più simbolo di purezza e di arrivo casta al matrimonio... spose che non hanno nessuno scrupolo a presentarsi davanti al papa, con il loro bimbo nel grembo e un papa che in fondo non sta facendo altro che approvare e benedire la convivenza prematrimoniale .
Quel che non ho capito è se la diocesi di Roma organizza dei matrimoni ad hoc per donne già incinte con l`abito bianco e visita a Bergoglio inclusa.
Mah!

Anonimo ha detto...

Uhhhh,gratis et amore Dei, che paroloni, cara RR, ma lo sai che si dice da noi "per gnint gnenca e' chen e mov la coda".....qui in diocesi è di casa, viene spesso, in buona compagnia, mancuso, tornio,bettazzi, gennari, capovilla in video, oves et boves et suovetaurilia.....gratis è l'albergo, di lusso, poi sono molto graditi bonus vari, spese di rappresentanza, e donazioni per la commune,oopps, lapsus freudiano, junghiano volendo, quindi fai un po' te, ah, dimenticavo che sui giornali diocesani autodefinentesi 'cattolici' imperversano, come doveroso, tutte le sante settimane, resoconti dettagliati, parole, sospiri e respiri del vdr, prima neanche un accenno al pontefice di turno, o forse non ce n'erano di giusti e di gusti......Lupus et Agnus.

ilfocohadaardere ha detto...

Credo che l'"attaccarsi a tutto" non faccia del bene alla causa di chi vuole sinceramente ed in spirito di prudenza ed umiltà difendere la fede cattolica che ha ricevuto in dono. Credo che stracciarsi le vesti per un gesto come quello di benedire un bimbo nel ventre di sua madre (chiunque ella sia, e qualunque sia il suo passato, presente e futuro) sia un atto sacrosanto. Credo che voler inferire da questo gesto la "benedizione" della convivenza pre-matrimoniale sia una evidente forzatura. Una coppia che ha convissuto e concepito un figlio, e che successivamente cambia strada e approda al sacramento cristiano, è una coppia per cui sicuramente il Padre- che attendeva amorevole- fa festa ed invita anche noi a fare festa. Si chiama- fino a PROVA del contrario- conversione. E c'è più gioia in cielo per un peccatore convertito che per 99 giusti che non hanno bisogno di conversione. Giudicare dal colore del vestito(si "pretenderebbe" forse un vestito grigio, e con un bel cartello appeso:sono indegna e fui impura?),che (non essendo certo corrispondente ad una regola de fide, né un paramento obbligatorio,ma solo un "accidente") invece probabilmente rappresenta la purezza riconquistata con la conversione e con la penitenza impartita.Insomma,credo davvero che bisognerebbe andarci molto cauti prima di avventurarsi in simili giudizi:oltre ad essere incauti,indeboliscono,in ultima analisi,la credibilità di chi- GIUSTAMENTE- sovente esprime rispettose riserve su ben altre ambiguità,affermazioni e comportamenti.La frase di Gesù che le prostitute vi precederanno nel Regno dei Cieli sia sempre presente nelle NOSTRE (anche mia) menti in pericolo di superbia e di incauti giudizi.E questo non vuol dire né "normalismo", né "buonismo". Tutt'altro. Ad intelligenti, pauca.

ilfocohadaardere ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-quando-il-matrimonio-e-dono-della-trinita-13572.htm

ilfocohadaardere ha detto...

ERRATA CORRIGE: l'"atto sacrosanto" a cui mi riferivo è il "benedire il bimbo nel ventre di sua madre", E NON lo "stracciarsi le vesti"....L'errore 8dovuto alla mancata rilettura) stravolge tutto il senso del mio discorso, chiedo scusa.

Luisa ha detto...

Non condivido la lettura-reazione di il foco ha da ardere che banalizza e colora in rosa quelle foto e quel che mostrano, non è perchè ci sono parole e azioni di Bergoglio ben più gravi e pesanti in conseguenze che bisogna sorvolare su gesti che sono altamente simbolici perchè fatti non da un gugus qualunque ma da colui che in principio e normalmente dovrebbe essere il difensore e promotore della morale cattolica, inoltre si sa che ogni gesto di Bergoglio fa il giro del mondo in qualche secondo con relativi commenti enfatici, e quale altro può essere il commento di chi vede quelle foto? Che il papa benedice, davanti a tutti e al mondo, le convivenze prematrimoniali e i loro frutti. Dirlo non è essere incauti o superbi.

T. ha detto...

Viviamo nell'era dell'inganno .
Trovo dello stesso tenore sia l'articolo di cui all'oggetto sia l'articolo proposto da tempi ;
http://www.tempi.it/sono-un-professore-liberal-ma-i-miei-studenti-liberal-mi-terrorizzano#.VdYDglPtlHx
In entrambi si tende ad occultare la verita', in entrambi non si vuol dispiacere , in entrambi non si vuole essere motivo di preoccupazione , in entrambi si vuole che tutti siano felici . Dunque il '68 ha prodotto un infantilismo globale ? Da qui nasce la cultura del piagnisteo che ha generato ogni permissione , pur di non far sentire l'altro discriminato ?
Mi sembra di ricordare che nell' Ave Maria in lingua italiana il " Fructus ventris Tuis " fosse tradotto in :" Benedetto il frutto del ventre Tuo Gesu'" poi tramutato in " Benedetto il frutto del seno Tuo Gesu' " (meno crudo , piu' gentile ) . E' per questo che e' stato tradotto " Dominus Deus Sabaoth " in " il Signore Dio dell'universo " ? Al contempo non abbiamo piu' ciechi ma ipovedenti , non piu' spazzini o ( non sia mai )netturbini
ma operatori ecologici , non piu' vecchi ma appartenenti alla terza eta' , non piu' barboni ma clochard .
Ah, a proposito , piazza Mastai , nel quartiere Trastevere , alle ore 7 del mattino e' un dormitorio en plein air . Sicuramente per il Giubileo della Misericordia sara' tutto occultato .

Luisa ha detto...

Non sono un`ingenua so che la maggioranza dei cattolici arrivano al matrimonio dopo una più o meno lunga convivenza, che molte spose sono incinte, quando non sono i loro figli a fungere da damigelle o paggetti d`onore, tutto normale ormai, l`abito bianco è d`obbligo bien entendu, dire, generalizzando, che quella cerimonia è simbolo di una conversione è una scorciatoia che non mi rischio a prendere, il solo fatto che un matrimonio su due finisce in un divorzio tende a dimostrarlo, questa è la realtà, ma per il fatto che è una realtà bisogna banalizzarla, normalizzarla? Ed è normale che a farlo sia il papa?
Non penso, del resto basta vedere le razioni sul web a quelle foto, finalmente la chiesa non colpevolizza più le donne! Era ora, e non poteva che essere il buon "papa Francesco" a farlo.
Roba da niente? Senza importanza? Forse è così e sono io a sbagliarmi.

Alba ha detto...

Vegliamo e preghiamo per non cadere in tentazione....seguiamo quello che ci hanno insegnato i nostri Padri
E' salutare per la nostra anima questa riflessione del 18.08-2015 tenuta da Claudio ed Anna , terziari francescani , sulla
Radio Buon Consiglio :
http://www.stellamatutina.eu/tu-x-tu-con-claudio-2015/

PREGHIERA ALLA VERGINE DI SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE
Ricordati, o vergine Maria,
che non si è mai udito
che alcuno,
ricorrendo al tuo patrocinio,
implorando il tuo aiuto
e la tua protezione,
sia stato da te abbandonato.
Animato da tale confidenza,
a te ricorro,
o vergine delle vergini e madre mia,
a te io vengo e davanti a te me ne sto,
povero peccatore gemente.
Non disprezzare le nostre suppliche,
ma ascoltaci, propizia,
ed esaudiscici.
Amen

RR ha detto...

Avevo scritto un post, ma si sarà perso nello spam. Non era importante.
Però ci tengo a sottolineare che la prassi e la pubblica dimostrazione delle convivenze prematrimoniali si è diffusa da quando si è diffusa la secolarizzazione, in Italia più tardi che in altri paesi. E che cosa ha favorito la secolarizzazione ? La chiesa post CVII. Quando dal pulpito si sentiva parlare di lotta di classe, quando i preti diventavano preti operai (e si spretavano per sposare l'amante, causa prima del loro farsi operai), quando la Chiesa non condannava più il comunismo (una delle cause dello sfascio della famiglia è proprio la dottrina marxista), ecc.
Dalle mie parti (Gallura, Sardegna) fino al fascismo era abbastanza comune che nelle campagne si andasse a vivere insieme senza essere sposati. Lo si faceva poi, arrivando i figli, soprattutto se li si mandava a studiare. Con le leggi sulla famiglia (in specie quelle sull'eredità) fasciste, diventò più facile per i parroci di campagna (e non solo) convincere le coppie di fidanzati a sposarsi PRIMA, e convivere POI. Anche perchè allora le donne era già tanto se, in campagna, finivano la III elementare. gli uomini la IV, e a 16 anni le une e 18 gli altri erano sposabilissimi.
Certo a quei tempi c'erano papi come S.Pio X , Pio XII e Pio XII, e questo aiutava molto i parroci nella loro opera pro-matrimonio !!
E a quei tempi, ma anche adesso, funzionava il trucco di farsi mettere incinte per poi essere sposare, altrimenti "lui non si decide"(altro che "conversione" !
RR

rr ha detto...

E pensare che anche oggi molte ragazzine e varii ragazzini sono molto pudici, e l' idea del sesso li spaventa un po'. Ma se si sentono ripetere giorno e notte che se non hai il ragazzino a 13 anni, se non "ti sei fatta" una ragazzina a15 anni, non sei normale, alla fine si buttano tutti, magari dopo una bella sbronza.
a questo dovrebbero pensare in Vaticano, non alle pance.
rr

ilfocohadaardere ha detto...

Io non voglio banalizzare, solo non voglio correre il rischio- che mi pare ancora più grave di quello (pur esistente) paventato da Lei, Luisa- di giudicare dalle apparenze. Se il Papa avesse incontrato o benedetto delle "pance" di mamme conviventi e non nubende, beh certo che sarei d'accordo con lei, Luisa, senza alcuna remora. Il papa però- questo pare un fatto, non un'opinione- ha benedetto il pancione di alcune SPOSE cristiane. Dunque ogni altra interpretazione, dei media, o di chicchessia, tesa ad affermare che "il papa ha benedetto le convivenze more uxorio e/o pre-matrimoniali", è del tutto gratuita ed infondata. Io dico solo di attenerci a ciò che è certo, inoppugnabile, e a non perdersi in un'ansia iper-critica di ogni cosa, magari perché "i media" possono male interpretarla. I media male interpretano anche Gesù Cristo e i Vangeli, figuriamoci i papi. Del resto, anche i farisei e i sadducei interpretavano male Gesù, o no? Non per questo Egli cessava di benedire peccatori e prostitute, invitandoli a più non peccare. Sarebbe semmai interessante conoscere l'omelia tenuta nell'ocacsione da Bergoglio: se non avesse detto nulla sulla bellezza della castità pre-matrimoniale, uno potrebbe dire: "peccato che non l'ha detto". Ma, ad esempio, a Torino, ai giovani ha detto della bellezza della castità fra fidanzati, cioè ha detto loro qualcosa di molto cattolcio e molto contro-corrente.Saluti.

Rr ha detto...

Il problema, Ilfoco, è che le cose cattoliche lui non le proclama agli Angelus o non le riafferma nelle conferenze stampa " volanti" quando i media sarebbero costretti a riferirle, come succedeva, per es., con GPII e BXVI, ma anche Paolo VI, scatenandosi poi il putiferio sui giornali laici e marxisti. No, lui le dice in incontri semiprivati o pubblici ai quali non c'e' apparentemente mai nessun giornalista dei giornaloni e televisioni.
Rr

Anonimo ha detto...


@ IL Papa e le spose "cristiane" incinte

Giusta osservazione del "foco": non bisogna essere ipercritici con Bergoglio. E bisogna aspettare di conoscere l'omelia che avra' tenuto nella circostanza. L'avra' tenuta un'omelia? Speriamo l'abbia tenuta e abbia detto qualcosa sull'eccezionalita' della situazione, con il dovuto tatto, si capisce. Sul fatto, insomma, che quello di metter riparo solo quando si e' incinta ad una situazione di vita di fornicazione e concubinato, sposandosi (giustamente) in chiesa, non sarebbe poi il modo migliore di prepararsi ed accedere al sacramento del matrimonio, da parte di donne che si considerano cattoliche. Speriamo abbia ricordato a queste spose e ai loro mariti che la dottrina della Chiesa predica da sempre la castita' prima del matrimonio e il concepimento n e l matrimonio. Se non avra' almeno accennato a queste cose allora non avra' fatto nulla per opporsi alla perversa mentalita' dominante, che non vede nulla di strano nello sposarsi trovandosi gia' in stato interessante, in chiesa o non in chiesa. Nulla avra' fatto, se avra' taciuto, per opporsi all'idea che la Chiesa di fatto tolleri le convivenze, cioe' la fornicazione e il concubinato, purche' una poi si sposi in chiesa, anche se con "il pancione". (Che anzi, "col pancione" e' piu' bello, dai! Magari il prete te lo benedice pure!) A. R.

Luisa ha detto...

A.R. quel gesto è stato fatto dopo un`udienza generale quando sovente, se non sempre, l`ho visto io stessa, sono presenti coppie appena sposate, le donne sempre con l` abito bianco, l` espressione sorridente di Bergoglio non sembra indicare che abbia durante la catechesi richiamato la morale cristiana o che l`abbia fatto al momento di quell`incontro, ma non conoscendo la data dell`udienza non si può verificare, ma tanto quel che si diffonde è l`immagine, non le parole, e l`immagine è parlante checchè ne dica chi lo vuol negare, e quel che dice è ciò che si può leggere nei vari commenti reperibili in rete.
Del resto quella foto ha fatto la copertina della rivista tutta dedicata a Bergoglio " Il mio Papa", commento al Corriere di padre Gabriele Semino, un gesuita:
« questo Papa mi impressiona per la capacità di vedere il bene. Lui ha visto la pancia della sposa e ha riconosciuto che quel bimbo era un bene, un dono di Dio. Tutto il resto non importa. Papa Francesco aiuta a riconoscere i doni di Dio nel concreto: mettiamo pure che a livello di principi cattolici non sia il massimo avere rapporti sessuali prima del matrimonio, ormai la cosa è comunque avvenuta, per cui non resta che notare il bene che c’è in quella situazione»
Et voilà! Tutto il resto non importa.

RR ha detto...

il bene che c’è in quella situazione»
Et voilà! Tutto il resto non importa.

Della serie: hai visto il funerale ? ma l'importante è che l'abbian fatto in chiesa, mica civile
RR

R.P. ha detto...

Però ci tengo a sottolineare che la prassi e la pubblica dimostrazione delle convivenze prematrimoniali si è diffusa da quando si è diffusa la secolarizzazione, in Italia più tardi che in altri paesi.
Rai Storia , ha ritrasmesso un reportage della fine degli anni '50, sulle aree depresse del FERRARESE. Ebbene, tra gli altri, intervistò il parroco. Il prete narrava del suo impegno, in primis di preghiera, ma anche di attività pratiche, per combattere, ed anche con un certo successo, le piaghe della zona. Tra tali piaghe, non manco di annoverare anche le coppie che consumavano prima delle nozze.