Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 17 febbraio 2019

Il Cardinale Sarah pubblicherà un libro sull'odierna "crisi spirituale, morale e politica".

Edward Pentin sul National Register annuncia l'imminente pubblicazione dell'ultimo libro del card. Robert Sarah Si fa sera e il giorno già volge al declino. Titolo tradotto dall'originale francese. Evidente l'allusione ai discepoli di Emmaus e alla "profonda crisi spirituale, morale e politica nel mondo contemporaneo".
Si tratta del terzo volume del trittico - dopo Dio o Niente e La forza del silenzio - Cfr i link con i rispettivi riferimenti  inseriti nel testo che segue, nella nostra traduzione. 

Il prefetto della Congregazione per il culto divino afferma che il nuovo volume sarà l'ultimo ma "il più importante" di una serie di tre libri.
Il cardinale Robert Sarah pubblicherà un nuovo libro, questa volta sulla "profonda crisi spirituale, morale e politica nel mondo contemporaneo".
Il libro, l'ultimo volume di tre che ha scritto con l'autore francese Nicolas Diat, sarà "il più importante" a causa di ciò afferma essere la "decadenza del nostro tempo" che ha "tutti gli aspetti del pericolo mortale".
Il cardinale ha rivelato la notizia in un breve messaggio pubblicato questo pomeriggio [16 febbraio] su Facebook.
Il prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti si è dichiarato "lieto di annunciare l'uscita in Francia, il 20 marzo, del mio nuovo libro realizzato con Nicolas Diat".
Il titolo francese del libro è Le soir approche et déjà le jour baisse  (Si fa sera e il giorno già volge al declino) ed è tratto dal racconto del Nuovo Testamento dell'incontro dei discepoli con Gesù sulla via di Emmaus (Luca 24:28 -30):
"Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro".

Il 73enne cardinale guineano ha dichiarato che, dopo i suoi due libri precedenti, anch'essi scritti con Diat -  Dio o niente [qui - qui]  e Il  potere del silenzio [qui - qui - qui]  -  questo è "l'ultimo volume del trittico che volevo scrivere".

Dio o niente: Una conversazione sulla fede è  stato un colloquio autobiografico del 2015 in cui si spiega come sia stato ispirato dai sacerdoti missionari che hanno fatto grandi sacrifici per portare la fede nel loro remoto villaggio. Poi ricorda come ha continuato a diventare un prete tra l'oppressione della Chiesa dal governo della Guinea e poi in seguito vescovo e cardinale.

Il suo secondo libro La forza del silenzio. Contro la dittatura del rumore è stato pubblicato nel 2017 [anche nell'edizione italiana -ndT]. Il cardinale Sarah con questo testo ha voluto offrire un trattato spirituale sulla forza del silenzio in un momento in cui la tecnologia penetra nella vita delle persone e il materialismo esercita una potente influenza nel mondo moderno.

Il silenzio, ha scritto, "è più importante di qualsiasi altra opera umana, perché esprime Dio. La vera rivoluzione viene dal silenzio; ci conduce verso Dio e verso gli altri in modo da metterci umilmente e generosamente al loro servizio ".
Entrambi i libri sono bestseller acclamati dalla critica.
Non è ancora noto quando sarà pubblicata l'edizione inglese del nuovo libro del cardinale Sarah. Dovrebbe uscire con Ignatius Press, che ha pubblicato i precedenti due libri del cardinale nella versione inglese, ma sono ancora in corso trattative.
Nicolas Diat ha dichiarato al National Register il 15 febbraio che l'edizione inglese dovrebbe apparire a maggio prossimo. (Edward Pentin)
[Traduzione a cura di Chiesa e postconcilio]

13 commenti:

Alessandro Mirabelli ha detto...

Ora c'è la conferma che quanto scritto da Vigano' e' vero . Leggete cosa ha postato oggi Tosatti.

Da Stilum Curiae ha detto...

..Si tratta a nostro avviso, di un caso di “fuoco amico” straordinariamente interessante; anche perché se c’è qualcuno di cui Frederic Martel parla bene, quando non entusiasticamente, nella sua lunga opera, è proprio papa Bergoglio. Martel, come sappiamo, è stato aiutato e ospitato in Vaticano, per svolgere il suo compito. In un’intervista televisiva ha accennato ad almeno quattro alti prelati vicini al Pontefice che lo hanno favorito e incoraggiato. Ha detto di avere incontrato più volte il Direttore della Civiltà Cattolica, Antonio Spadaro sj; nel libro c’è un’intervista a Spadaro, e un’intervista al cardinale Lorenzo Baldisseri, il grande regista dei Sinodi (più o meno taroccati) sulla famiglia e sui giovani. Cioè un famiglio del Pontefice, un suo uomo di fiducia. Quindi dobbiamo credere a Martel, in particolare perché mette fra virgolette la frase centrale. Ecco il piccolo brano che abbiamo tradotto:

<…cardinali e vescovi della Curia romana e dell’episcopato americano che, secondo lui, presero parte in questa enorme copertura: è una lista senza fine di nomi di prelati, fra i più importanti in Vaticano, che furono così “outed” (fecero outing), giusto o sbagliato che fosse. (Quando il papa respinse le accuse, il suo entourage mi ha indicato che Francesco ‘fu inizialmente informato da Viganò che il cardinale McCarrick aveva avuto relazioni omosessuali con seminaristi non minori, ma che questo non era abbastanza ai suoi occhi per condannarlo’)>.

Se Martel scrive il vero – e non c’è motivo di credere il contrario, visto che non è certamente un conservatore omofobo fariseo moralizzatore e ipocrita – si impongono alcune considerazioni.
.....
Un’ultima considerazione riguarda il cinismo sottinteso alla reazione del Pontefice. 
Per alleggerire un tema drammatico, chi ha la mia età si ricorda dei cortei degli anni ’70. Parafrasando uno slogan di allora possiamo dire: “È il Papa – che lo ha insegnato – molestare un prete – non è reato (o peccato, se siete rigidi e farisaici)”.

mic ha detto...

Il Documento sulla fratellanza universale firmato da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar fa ancora — giustamente — discutere. Don Alfredo Maria Morselli, parroco, teologo e curatore del sitoDogmaTV, lo esamina e spiega perché non è possibile che l’unico vero Dio possa ingannare gli uomini o lasciarli nell’ignoranza.

Il pluralismo e la diversità di religione sono voluti da Dio nella sua sapienza?
di don Alfredo Morselli

https://cooperatores-veritatis.org/2019/02/17/davvero-tutte-le-religioni-sono-volute-da-dio/

Anonimo ha detto...

Pensavo fosse un falso e invece è tutto vero. Bergoglio si è fatto fotografare con la spilla "apriamo i porti". Quest'uomo non rappresenta né i cattolici né i cristiani. Quest'uomo è un rappresentante dell'élite globalista.

Anonimo ha detto...

Oggi si ricorda l'esecuzione di Giordano Bruno

Una sintetica nota che ricorda alcuni degli aspetti che si contrappongono a quel falso "mito" che fu costruito attorno alla figura di Giordano Bruno, eretico e apostata (morto sul rogo, dopo giusto processo in cui gli furono date tutte le possibilità per correggersi).
Osannato - guarda caso - dalla massoneria e dall'illuminismo, l'Italia (anti-cattolica) che derivava da tali ideologie pensò di onorare questo personaggio in sfregio alla Chiesa Cattolica, erigendone una statua in Piazza Campo dei Fiori, a Roma, e suscitando così la protesta che Papa Leone XIII espresse nell'allocuzione "Quod Nuper" (vedere qui: https://w2.vatican.va/content/leo-xiii/it/speeches/documents/hf_l-xiii_speeches_18890630_quod-nuper.html).

Anonimo ha detto...

@ "Il Documento sulla fratellanza universale firmato da papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar fa ancora — giustamente — discutere."
C'è poco da discutere. Il documento è un grande passo in avanti fatto fare soprttutto ai musulmani. Criticarlo è da persone miopi e ottuse. Leggere in proposito l'articolo apparso oggi su la nauiva bq. Illuminante.

Catholicus.2 ha detto...

17 febbraio 2019, Domenica di Settuagesima

"Sono scomparse le gioie che gustammo con la Nascita dell’Emmanuele. Furono quaranta giorni di breve gioia; poi il cielo della Chiesa si è oscurato, apparendo soffuso di tinte più tristi. Forse è per sempre perduto il Messia atteso con tanta speranza nelle settimane d’Avvento? O il Sole di giustizia ha deviato il suo corso per dirigersi lontano da questa terra colpevole?

Rassereniamoci. Il Figlio di Dio e di Maria non ci può aver abbandonati, perché il Verbo s’è fatto carne per abitare in mezzo a noi. Gli è riservata una gloria più grande di quella di nascere fra i cori angelici, e noi ne avremo parte; ma la comprerà a prezzo di mille patimenti e con la più crudele e più ignominiosa delle morti. Se, dunque, vogliamo partecipare al trionfo della sua Risurrezione, dobbiamo prima seguirlo nella via dolorosa bagnata dalle sue lacrime e dal suo sangue. – Fra poco si farà sentire la voce della Chiesa per invitarci alla penitenza quaresimale; ma in preparazione a questo penoso battesimo, vuole che per tre settimane ci soffermiamo a sondare la profondità delle piaghe fatte alle nostre anime dal peccato"

(Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico, Vol. 1)

Catholicus ha detto...

Concordo al 101%, quindi non gli è dovuta nessuna obbedienza, nessun ascolto, solo svelare i suoi piani anti italiani e anticattolici!Forza e coraggio, fratelli in Visto!

Catholicus.2 ha detto...

17 febbraio 2019, Domenica di Settuagesima

"Il cristiano che vuole, durante questo tempo, penetrare lo spirito della Chiesa, deve bandire da sé quella falsa sicurezza, o quella propria soddisfazione che spesso alligna nelle anime molli e tiepide e non produce che sterilità, quando non porta insensibilmente alla distruzione del vero senso cristiano. Chi si crede dispensato da questa continua vigilanza, tanto raccomandata dal Salvatore (Mc. XIII, 37), è già nelle mani del nemico; chi non sente il bisogno di combattere, lottare per mantenersi saldo nella via del bene deve temere d’essere molto lontano dal Regno di Dio, che si conquista con la forza (Mt. XI-12); chi dimentica i peccati perdonati dalla misericordia divina, deve tremare al pensiero che d’ora in poi sarà lo zimbello d’una pericolosa illusione (Eccli. V, 5). Diamo dunque gloria a Dio in questi giorni, consacrandoci alla coraggiosa contemplazione delle nostre miserie, ed attingendo nella conoscenza di noi stessi sempre nuovi motivi di sperare in Colui, che mai debolezze ed errori impedirono d’abbassarsi fino a noi per innalzarci fino a Lui".

(Dom Prosper Guéranger, L'Anno Liturgico, Vol. 1)

Anonimo ha detto...


Invece di prendere le indispensabili iniziative dottrinali per correggere gli errori manifesti del Papa ed indurlo a mutar rotta, questi alti prelati continuano a scrivere libri. Ben altro sarebbe il loro dovere, ben altro si attende il Signore da loro...
T.

Anonimo ha detto...

ma i libri sono più redditizi, certo più che sostenere 5 miseri dubia

mic ha detto...

Di certo il card. Sarah e tutti coloro che riaffermano la verità attraverso scritti non lo fa in vista di un guadagno materiale.
Piuttosto, oltre a riaffermare la verità è necessario chiamare gli errori col loro nome e condannarli, altrimenti i problemi di fondo restano irrisolti.

Anonimo ha detto...

Il libro resta. Anche quando non è più in commercio e passati moltissimi anni, la Biblioteca Nazionale(e/o Biblioteche specializzate) ne conserva copia. Diventa documentazione storica, a futura memoria.