Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 24 febbraio 2015

Il cardinale Sarah: "Staccare la dottrina dalla pastorale è eresia."

Il cardinale Robert Sarah, della Guinea Conakry, recentemente nominato prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, è una di quelle voci autorevoli che nel Sinodo dell'ottobre scorso si è opposta con fermezza all’agenda di chi vorrebbe piegare il Magistero della Chiesa ai desiderata del mondo, su adulterio e omosessualità.
Nell'immagine a lato è con il vescovo Schneider durante un suo viaggio in Kazakhstan.

Riprendo  e traduco da Famille cretienne [qui]:
Da bambino, i suoi genitori hanno accolto con un dolce sorriso la sua decisione di seguire l'esempio dei missionari membri della Congregazione dello Spirito Santo nel suo villaggio in Guinea: un nero non può diventare un sacerdote della Chiesa cattolica!
Oggi, il figlio di agricoltori nominato arcivescovo a 32 anni da Paolo VI è è diventato uno dei più importanti collaboratori della Curia Romana.
In questo libro di interviste condotte con Nicolas Diat, il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, con umiltà e con spiritualità profonda racconta la sua incredibile storia. Un racconto puntellato di riflessioni personali sincere, argomentate e talvolta dirette, particolarmente sul neo-colonialismo ideologico esercitato in Africa dall'occidente decadente. Graffiante, commovente, tonificante. Leggete gli estratti che riporto di seguito e vedete se non è vero...
Estratti dal Libro

Abbandono «Nella mia vita, Dio ha fatto tutto; da parte mia, non ho voluto altro che pregare. Sono sicuro che il rosso del mio cardinalato è veramente un riflesso del sangue delle sofferenze dei missionari che sono venuti fino ai confini dell' Africa per evangelizzare il mio villaggio. »

Adorazione «Questi i punti di svolta,  sono queste ore, questi momenti della giornata in cui, a tu per tu (solo a solo) con il Signore, ho preso coscienza della sua volontà su di me. I grandi momenti di una vita sono le ore di preghiera e di culto. Creano l'essere, forgiano la nostra vera identità, radicano la nostra esistenza nel mistero».

Eutanasia «L'eutanasia è il segnale più acuto di una società senza Dio, sub-umana, [...]. Eppure, nei miei viaggi, io vedo un risveglio delle coscienze. I giovani cristiani in Nord America gradualmente si impegnano per respingere la cultura di morte. Dio non si è addormentato, lui è proprio con coloro che difendono la vita! »

Esempio «Ogni giorno, i missionari della Congregazione dello Spirito Santo vivevano al ritmo degli offici, della messa, del lavoro, del rosario, e mai derogavano dai loro impegni di uomini di Dio. Piccolo bambino, mi dicevo che se i Padri erano con tale regolarità in chiesa è perché erano certi di incontrare qualcuno e parlare con lui con fiducia ».

Gender «Per quanto riguarda il mio continente di origine, voglio condannare fortemente la volontà di imporre falsi valori usando argomenti politici e finanziari. In alcuni paesi africani sono stati creati ministeri dedicati alla teoria del genere in cambio di sostegni economici! Queste politiche sono tanto più orribili dal momento che la maggioranza della popolazione africana è indifesa, grazie agli ideologi occidentali fanatici ».

Preghiera «La vera preghiera lascia a Dio la libertà di venire a noi secondo  la sua volontà. Dobbiamo saperLo attendere in silenzio. Bisogna persistere nel silenzio, nell'abbandono e nella fiducia. Pregare è esser capaci di tacere a lungo; siamo così spesso sordi, distratti dalle nostre parole ... ».

Trasmissione «Mio padre mi ha insegnato ad amare molto la Vergine Maria. Riesco ancora a vederlo gettarsi in ginocchio nella sabbia d'Ourus per recitare l'Angelus ogni giorno a mezzogiorno e a sera. Non ho mai dimenticato quei momenti quando chiudeva gli occhi per rendere grazie a Maria. Io lo imitavo e recitavo le mie preghiere per la madre di Gesù, al suo fianco. »

Sinodo «L'idea di riporre il Magistero in uno scrigno staccandolo dalla pratica pastorale, che potrebbe variare a seconda delle circostanze, delle mode e delle passioni, è una forma di eresia, una pericolosa patologia schizofrenica. Dunque affermo solennemente che la Chiesa africana si opporrà fermamente a qualsiasi ribellione contro l'insegnamento di Gesù e del Magistero. » 
Jean-Marie Dumont
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

22 commenti:

Anonimo ha detto...

GRAZIE CARDINALE.

mic ha detto...

Leggevo du un blog francese che il progetto editoriale originale prevedeva la prefazione del papa emerito - inserita anche in copertina - dalla quale successivamente è stata tolta perché evidentemente è venuta meno. Contrordine?

bernardino ha detto...

Cara Mic.,
ottobre è molto vicino, di cardinali e vescovi come Burke, Sarah, Schneider, Oliveri..... ecc. probabilmente potrebbero essere molti, tanti più di quelli che si prevede, pronti a difendere le leggi bimillenarie in contrasto con i distruttori.
Speriamo che riescano ad imporre l'intangibilità delle Leggi scaturite da Cristo e dai Comandamenti.
Dio, nei momenti cruciali tramite lo Spirito Santo, soffia davvero dove c'è bisogno, ne abbiamo avuti molti esempi contemplando l'eternità.
Quando meno ce l'aspettiamo, troviamo la mano di Dio a sostenere la Sua Chiesa Cattolica bruciando tutte le eresie e gli eretici. Non dimentichiamo mai la parabola del buon grano e della gramigna; Lui ha sempre a disposizione uomini santi che vincono sul male, soprattutto per la Sua Chiesa. A volte basta un Santo per capovolgere la situazione.
Chissà che sorprese potremmo avere anche dall'emerito? (ho una mia mezza idea). A meno che......

Luisa ha detto...

Benedetto XVI aveva dichiarato obbedienza al suo successore chiunque egli fosse, se veramente quella prefazione era scritta e poi tolta, devono essere venuti ordini dall`alto ai quali si è sottoposto, e lo dico con amarezza.
Sarebbe solamente un`ulteriore prova del clima-governo dittatoriale che vorrebbe censurare ogni opinione contraria a quella che VUOLE imporsi al Sinodo, cioè quella di Kasper e compagni , cioè quella di Bergoglio, visto che Kasper lui stesso ha detto che lui non faceva niente senza l`avallo del papa.

Ma il timore della scure non sempre frena le coscienze le minacce e i ricatti non funzionano sempre, allora si grida alla teoria del complotto.
Se non fosse sintomatico del clima ecclesiale sarebbe comico.
Sono gli stessi che hanno deriso coloro che rifiutavano di allinearsi al pensiero unico etchettandoli come "partigiani della teoria del complotto" che oggi invocano a loro volta un complotto contro il Sinodo, contro il papa, contro le aperture che vuole fare.
Ne parla un articolo della Bussola Quotidiana (ripreso e tradotto da blog di Béatrice) :

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-non-sparatesulleditoreortodosso-11885.htm

E così:.

"Lo storico Alberto Melloni sul Corriere Fiorentino, mentre recensiva un altro testo edito da Cantagalli, si è lanciato in una interessantissima ipotesi: che l'editore si fosse prestato a fare da base operativa per un vero e proprio tentativo di fronda fra porpore. Anzi, per essere più precisi Melloni scrive che «la casa editrice, con la copertura del cardinale Muller, il prefetto della dottrina della fede, aveva tentato con buona o mala fede lo sa solo Dio (...) di ordire un complotto contro il papa e contro il sinodo per dire a poche ore dal suo inizio che sulle cose che Francesco voleva discutere non si doveva discutere». 

Insomma il Prefetto della CdF dovrebbe tacere, non dovrebbe difendere la retta Dottrina perchè, facendolo, si opporrebbe alla volontà del papa,
e se a lui si uniscono cardinali e laici che non agiscono "contro" il papa, "contro" il Sinodo(!) ma "per" ricordare e riaffermare l`insegnamento di Cristo, tutti quanti sono accusati di complottare contro il papa!
Siamo a questo punto, quel che se non rassicura consola è che sono smepre più numerose le voci autorevoli, e di semplici fedeli, che realizzano questo clima malsano e minnacciante, non solo osano dirlo ma riaffermano con forza la loro fedeltà alla Dottrina ella Chiesa , alla Parola del Signore che ha guidato i loro passi.

Franco ha detto...

Chiedo aiuto e consiglio, perché non riesco ad essere duro. puro e tetragono come vorrei di fronte al problema della indissolubilità matrimoniale. Esemplifico. Su "Settimo cielo" di Magister è presentata la testimonianza di un signore il quale dice di aver lottato nel corso di dieci anni per salvare il suo matrimonio con indicibili sofferenze.Impossibile continuare.
Alla fine lui si è messo con una brava donna ( buddista ), la moglie ( che fa la catechista ) con un altro. Da un prete progressista e colto biblista ha ricevuto l'incoraggiamento a fare la
comunione. Quanto ai figli, ottimi, anzi fraterni rapporti fra quelli dei precedenti matrimoni. In prima istanza mi viene difficile capire come due che si dicono cattolici convinti non riescano a smussare le punte dei rispettivi modi di essere per trovare un "modus vivendi".
Comunque la mia impressione è che in ogni modo l'accettazione di queste situazioni "pietose" sdogani all'interno del popolo dei fedeli comportamenti un tempo inammissibili. Mi giungono da più parti notizie di genitori cattolici praticanti quali accettano come normali e comunque non censurabili duramente le convivenze prematrimoniali di figli e figlie, con gravidanze prematrimoniali; il mio parentado mi dice che sono fuori del mondo perché non mi va di affittare a coppie studente-studentessa conviventi... e chi mi giudica così fa parte del consiglio pastorale. So di una catechista parrocchiale a cui le colleghe, dopo la separazione dal marito, hanno cercato un altro uomo, proprio da buone samaritane.
Ammettiamo pure che le nuove unioni abbiano caratteristiche di positività, date le qualità morali delle persone coinvolte; ma che sarà in futuro delle persone non così moralmente rette se cambia il modello generale di riferimento? Nel 1973 si è votato per il divorzio dicendo che si riferiva solo ai pochi casi pietosi, e poi NEL LUNGO PERIODO ( ma non troppo lungo ) si è sbracato tutto ( chiedo scusa per il termine usato ).
Quanto ai preti sposati, mi vien da dire che non è possibile rimarcare la "severità educatrice" delle norme se non si è capaci di severità su se stessi. E sui "via libera" dei preti "aperti" mi viene da pensare alle parole di Pio XI nella "Casti connubii", in cui diceva che dovranno "rispondere a Dio per il tradito loro ufficio".
Domanda riassuntiva: occorre fare i duri, forzando il proprio cuore volto alla "misericordia", oppure "aprire" e rischiare un disfacimento del tessuto familiare e sociale? Mi ha colpito fortemente la notizia che molti fra gli hooligans olandesi che hanno imperversato a Roma non sono affatto proletari, ma gente economicamente ben fornita, capace di pagare multe salatissime; e l'Olanda è uno dei paesi più scristianizzati d'Europa.

Rafminimi ha detto...

Sinodo «[...]. **Dunque affermo solennemente che la Chiesa africana si opporrà fermamente a qualsiasi ribellione contro l'insegnamento di Gesù e del Magistero**».
Ma vi rendete conto, (io, quando ci penso, non so se ridere o piangere)che il fatto stesso che si discuta, e, peggio ancora, si voti, su questi temi, ed in un sinodo della Chiesa, è SPAVENTOSO? Queste parole del porporato ci sono di consolazione  (alcune profezie parlano che, come Gesù andò profugo in Egitto, cioè in terra africana, così anche la Chiesa troverà asilo da quelle parti) ma ci dovrebbero far grattare ulteriormente il capo.

seraafino ha detto...

Diceva un vecchio prete in un'omelia qualche tempo fa: "Sapete perchè è frequente che il secondo matrimonio sia più "felice"? Perchè il diavolo vuole rovinare il primo. QUELLO VERO, L'UNICO. Una volta che ha fatto ciò, ha messo un'ipoteca sulle anime coinvolte e, quindi, si può pure rilassare".

Anonimo ha detto...

Franco,

Non c'è mai ragione per offendere Gesù Sacramentato a cagione di una disputa o un discordo tra gli sposi...

Per esempio, se un uomo non è in armonia con la moglie, hanno tutte due ragione per dare un schiaffo al sindaco del paese?

Certamente no!

Quindi, quanto meno al Re dei re?

Quelli che vogliano dare il Signore un schiaffo in tali circostanzi, sono sempre i impenitenti superbi che preferiscono la dichiarazione della auto innocenza a tutta la realtà eterna...


Romano

Franco ha detto...

Un altro esempio, per andare nel concreto. Un mio parente ha lasciato ( o si è lasciato con ) la moglie e dopo anni si è messo insieme con una donna più giovane, da cui ha avuto un bambino. In una riunione di famiglia ( tradizionalmente cattolica praticante ) si è presentata la nuova coppia. Lei sembrava una brava ragazza, non certo una Circe. Alla fine, congedo con bacio generalizzato, come si fa da quelle parti. Io non mi sono sentito di dare il bacio, che a mio parere significava piena accettazione del fatto; mi sono limitato a una cortese stretta di mano, senza nessuna ostilità "farisaica". Però mi è rimasto come malloppo nel cuore l'interrogativo: esagero io nel fare il reazionario, oppure sbagliano gli altri nello sdoganamento del fatto compiuto ?
Il fatto è che la situazione non è più netta come una volta. Fino a qualche decennio fa i conviventi more uxorio erano scomunicati e socialmente scandalosi ( tanto o poco ) quindi in qualche modo "vitandi", da evitare. E' nota la vicenda di fine anni '50 dei conviventi ( o meglio, sposati civilmente ) di Prato additati dal vescovo mons. Fiordelli, con successivo processo, come è nota la vicenda di Fausto Coppi e della "dama bianca" che allora fece scalpore.
Oggi si dice che non sono scomunicati, però non possono fare la comunione, il che è contraddittorio: o comunicano, oppure non comunicano.
Oppure, come escamotage, si deve dire che la Chiesa, quando non può sancire con l'annullamento la separazione sospende il giudizio sul foro interno delle persone e consente loro di fare soltanto la comunione spirituale per evitare lo "scandalo" della comunione a persone in situazione irregolare ?

Anonimo ha detto...

Avevo visto la copertina del libro in questione con tanto di fascetta con su scritto ' Con la prefazione del papa emerito Benedetto XVI', mi pare pure di aver letto un piccolo sunto della suddetta, ma poi......il vento primaverile che soffia costantemente su Roma da un paio di anni in qua ha fatto volare via tutto....en passant, mi dà l'impressione che il ritiro di Ariccia con los fidelisimos sia un modo per preparare molte novità senza orecchi indiscreti, altro che ritiro penitenziale....cattivo, lo so, ma ci si azzecca sempre a pensare male.Anonymous.

Anonimo ha detto...

Che raro sollievo sentire i principi e le ricchezze di un autentico cattolicesimo annunciati da un cardinale di curia!
Speriamo che il cardinale Sarah mantenga la sua posizione ortodossa o non soccomba sotto la pressione della squadra Bergoglio che si sta mobilitando in ogni direzione.

Josh ha detto...

Non posso non dirmi rasserenato per le chiare parole del card. Sarah.

Anonimo ha detto...

Il fatto che quelle rare volte che sentiamo un cardinale esprimere e difendere l'ortodossia ci sembra un grande evento, dimostra a che livello siamo arrivati!
Rispetto a Burke, Sarah parla anche da un ruolo importante.

Franco ha detto...

@ Anonimo 10,19. Non ho detto che non bisogna essere eroici per la causa di Dio; sto solo constatando che l'eroismo un tempo era sorretto e puntellato dal consenso sociale attraverso il meccanismo di controllo della riprovazione sociale fino allo scandalo; oggi al contrario è riprovato e dà scandalo per il "mondo" chi ricorda la rigorosità di certe regole.
Ho accennato alla questione in un colloquio con un'amica appartenente a un noto movimento ecclesiale, la quale mi ha detto di non aver avuto difficoltà alcuna a partecipare al ricevimento per il secondo matrimonio civile di un cugino già sposato in chiesa e divorziato. Si può festeggiare, con dono e congratulazioni, un nuovo legame che
rappresenta la stabilizzazione di uno stato di peccato mortale ?
Evidentemente, l'eroismo è richiesto anche a parenti e amici per la mancata approvazione, che comporta l'accusa di moralismo farisaico.
Mi sembra il caso di far presente che
l'applicazione alla vita concreta dei principi non è affatto facile.
Se in una notissima radio cattolica, già famosa per il suo attaccamento alla dottrina tradizionale, e specificamente sul punto dell'indissolubilità matrimoniale, si dà una rubrica a un divorziato risposato, dopo aver defenestrato chi era sostenitore della dottrina, resistere appare sempre più arduo.
Non intendevo dire nulla di più e nulla di meno: misuriamo il nostro conservatorismo con la vita vissuta.


Anonimo ha detto...

S.Pio da Pietrelcina volle farsi frate dopo aver visto da piccolo un frate con una gran barba. Il Card.Sarah ,da piccolo,volle seguire l'esempio dei Missionari della congregazione della Spirito Santo che erano arrivati nel suo villaggio.Quale giovane adesso vedendo e sentendo in tv Farinella,Albanesi o Ciotti penserà:da grande vorrei essere come loro ? Bobo

Annarè ha detto...

Credo che a mantenere deboli questi buoni vescovi sia la convinzione che il CVII ben interpretato sia buono,finchè non si apriranno gli occhi sul CVII, credo non troveranno la forza di fare ciò che fece mons Lefebvre. Mi chiedo, ma dopo più di 50 anni possibile che il CVII non sia ancora stato letto nel modo giusto? E chi doveva farlo e non l'ha fatto? E perchè se il CVII non è esso stesso portatrore di errori si è lasciato che venisse interpretato e messo in pratica male?

Marco P. ha detto...

Mons. Lefebvre era missionario nella Congregazione dei Padri dello Spirito Santo (e ne fu anche il Superiore Generale) a cui il cardinale Sarah fa riferimento quale strumento della Provvidenza per la propria vocazione.

Chissà che non ci sia la sua intercessione dietro questa presa di posizione ?

Marco P. ha detto...

"... Dunque affermo solennemente che la Chiesa africana si opporrà fermamente a qualsiasi ribellione contro l'insegnamento di Gesù e del Magistero"

E' impressionante che tale affermazione sia limitata alla sola Chiesa "africana". Questa dovrebbe essere, questa E' l'affermazione che deve muovere la Chiesa Cattolica tutta.
Altrimenti non è più la Chiesa.

Anonimo ha detto...

alcune profezie parlano che, come Gesù andò profugo in Egitto, cioè in terra africana, così anche la Chiesa troverà asilo da quelle parti.

Dubito si tratti di un Egitto geografico.

Maurizio ha detto...

Ringraziamo Dio per la Chiesa africana e quella USA ... sono e saranno la nostra salvezza! Solo loro possono opporsi alle eresie Europee e Sud Americane ...

Alessandro Mifabelli ha detto...

@ Maurizio. No, ci sono anche i vescovi polacchi e una parte cospicua degli statunitensi

Anonimo ha detto...

Ancora ,grazie, grazie, grazie!