Dopo l'avv. Taormina [qui], un altro uomo di legge prende una posizione molto decisa sulla questione. Il minimo che si possa dire dello scritto che segue è che si tratta di affermazioni quanto meno sensate. Qui - qui i precedenti più recenti. Indice degli articoli sui 'due papi'.
“C’è un solo papa, Benedetto XVI. Bergoglio è un cardinale vestito di bianco, complice del Nuovo Ordine Mondiale”: non è andato molto per il sottile, in un discorso pubblico a Messina, due giorni fa, il noto magistrato antimafia Angelo Giorgianni, già Sottosegretario alla Giustizia del governo Prodi.
Naturalmente, ha fatto tali dichiarazioni non nelle sue vesti istituzionali, ma come presidente dell’Organizzazione Mondiale per la Vita, un’associazione su base volontaria da lui fondata, che si occupa della difesa della vita umana e di tutti i diritti che afferiscono alla sua tutela e dignità riservando particolare attenzione alle varie libertà individuali non sempre assicurate, come quella di opinione, libertà, pensiero, culto e alla sacralità della vita umana dal momento del concepimento sino alla fine naturale.
D. Dottore, dopo l’avvocato Taormina qui, lei è il secondo uomo di legge laico e italiano a sollevare dubbi sull’abdicazione di papa Ratzinger…
R. Ho seguito questa vicenda e sono assolutamente convinto che Benedetto XVI abbia stilato un atto di rinuncia al papato completamente nullo: un vero “cocktail” di invalidità giuridiche fatto per essere scoperto nel corso del tempo. Tanto per citare la più nota: nella Declaratio del 2013 la rinuncia, invece che al munus petrino, è al ministerium - ovvero all’esercizio pratico del potere – che non comporta rinunciare al papato: al massimo potrebbe significare la delega a qualche vescovo di alcune funzioni pratiche. I banali errori di latino nel documento, provenienti da un latinista raffinato come lui, sono ovviamente un sistema per tenere desta l’attenzione sull’atto giuridico.
Per non parlare della sua condotta nei successivi otto anni, basti solo ricordare come ripeta sempre “il papa è uno” senza mai dichiarare quale dei due sia, o alle frasi inequivocabili che sono emerse recentemente dai suoi libri-intervista come quella “Nessun papa si è dimesso negli ultimi mille anni”. (QUI n.d.r. )
D. Non teme di passare per “complottista”?
R. “Guardi, io - per lavoro - i complotti li svento da una vita. Complottismo è quando si costruiscono ardite teorie senza che queste poggino su dati di fatto. In ambito giudiziario, invece, una serie univoca di indizi costituiscono una prova e qui, di indizi evidenti, constatabili da chiunque, ce n’è una quantità perfino eccessiva”.
D. Perché dice che Bergoglio è un cardinale vestito di bianco?
R. “Perché se papa Ratzinger non ha abdicato al soglio, come evidente, il conclave del 2013 era del tutto invalido ed ha eletto “papa” un cardinale che resta cardinale. Quindi Bergoglio è un antipapa, come tanti ce ne sono stati nella storia della Chiesa”.
D. Una questione scottante, ma sembra che non turbi più di tanto il clero…
R. “E’ gravissimo infatti. Alcuni ecclesiastici temono di essere scomunicati (ma la scomunica di un antipapa non vale nulla), altri pensano che, alle dimissioni o alla morte del card. Bergoglio, un nuovo conclave possa rimettere le cose a posto. Ma se il collegio cardinalizio ha 80 nuovi cardinali nominati da Bergoglio, essi non sono veri cardinali e quindi non hanno titolo per eleggere un nuovo papa. Quindi la linea successoria dopo Francesco sarebbe tutta composta da antipapi. Lo dimostra la storia: nella prima metà del XII secolo, l’antipapa Anacleto II regnò otto anni e, alla sua morte, gli succedette Vittore IV, un altro antipapa, finché San Bernardo di Chiaravalle non spodestò quest’ultimo restaurando una linea successoria papale legittima”.
D. I cattolici ortodossi si lamentano continuamente delle riforme di Francesco. Ora temono per la messa in latino (“vetus ordo”), dato che Bergoglio pare voglia limitare la sua celebrazione revocando il motu proprio “Summorum Pontificum” di Benedetto XVI.
R. “E di che si stupiscono? Lo Spirito Santo assiste il papa non solo quelle rare volte in cui si pronuncia ex cathedra su importanti dogmi di fede. C’è uno specifico articolo del Catechismo, l’892, che parla della Sua assistenza ordinaria: “L'assistenza divina è inoltre data in modo speciale, al Vescovo di Roma, quando, pur senza arrivare ad una definizione infallibile e senza pronunciarsi in maniera definitiva, propone, nell'esercizio del Magistero ordinario, un insegnamento che porta ad una migliore intelligenza della Rivelazione in materia di fede e di costumi”.
Come si fa a pensare che Bergoglio sia il vero papa se sta demolendo l’identità cattolica fin dalle sue basi? E, paradossalmente, i cattolici ortodossi si disperano sui suoi provvedimenti invece di controllare se ha le carte in regola per essere pontefice: come preoccuparsi degli effetti senza indagare le cause”.
D. Anche i laici paiono abbastanza indifferenti alla questione...
R. “Un grosso errore: un papa ha un ruolo fondamentale nella politica del mondo intero. Pensiamo solo al ruolo avuto da Giovanni Paolo II nel crollo del comunismo. Il papa è un capo politico con influenza su oltre un miliardo di persone: condiziona pesantemente la politica internazionale”.
D. A tal proposito, Lei sostiene che Bergoglio sia una sorta di sponsor morale del Nuovo Ordine Mondiale.
R. “Lo ha dichiarato lui stesso, recentemente, a un grosso quotidiano (La Stampa del 15/3/’21 n.d.r.): «Non bisogna sprecare la pandemia, ma impiegarla per costruire un nuovo ordine mondiale». Più chiaro di così? Ormai il concetto è sdoganato, se ne parla tranquillamente, senza pudore. Infatti Bergoglio insiste continuamente con questo “dialogo interreligioso”… Anche io sono favorevole al dialogo, ma qui lo si prende come scusa per annichilire l’identità cattolica e fare della chiesa il contenitore di una nuova religione mondialista. Un processo del tutto inverso rispetto all’unicità della Rivelazione di Cristo. Ma basta guardare alla posizione tenuta dalla Chiesa durante la pandemia…”.
D: A proposito: voi siete molto critici sulla gestione della crisi sanitaria…
R. “Certo. Noi siamo per i vaccini, a condizione che siano sicuri ed efficaci, ma non ci spieghiamo allora perché affrettare la somministrazione di un farmaco sperimentale se ci sono le terapie efficaci, invece completamente trascurate. Una follia. Anche Bergoglio non parla mai delle terapie, come mai? Piuttosto, ha dimostrato una sudditanza al potere civile contro ogni accordo concordatario e costituzionale, privando tante persone dei conforti minimi della fede, chiudendo le chiese e negando i sacramenti anche ai moribondi. In troppi tentano di cavalcare questa emergenza sanitaria per instaurare nuovi progetti politici e/o finanziari.
Ma noi porteremo in tutte le piazze queste verità: noi crediamo nello stato di diritto e nel rispetto delle regole”. - Fonte
27 commenti:
Questi interventi di giureconsulti sono molto importanti, ma non risolutivi. Il problema in sessanta anni si è incancrenito. Quasi tutti i Papi, dal 1958 in poi, al meglio sono stati figli del loro tempo, al peggio dei sovvertitori politici vestiti da prete durante le cerimonie religiose.
"... Il papa è un capo politico con influenza su oltre un miliardo di persone: condiziona pesantemente la politica internazionale”..."
Questa realtà si è preteso, stupidamente, di torcerla alle 'pensate' degli imbecilli dei piani globali, senza tener conto che le 'pensate' umane nascono cagate e cagate muoiono.
Il grande reset lo devono iniziare ORA i Cattolici, senza tanti dialoghi, commenti e chiose. Fuori tutti i CVIIisti, gli infiltrati, i carrieristi, i dissoluti. Il vostro tempo è scaduto.
Lo devono dire i laici quello che finora la gerarchia ha finto di non vedere, tirando a campare.
Stiamo parlando di Pietro. Nostro Signore l'ha incaricato della pesca.
Vuoi vedere che... la rete è piena?
Il regno dei cieli è anche simile a una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni genere di pesci; quando è piena, i pescatori la traggono a riva, poi si mettono a sedere e raccolgono il buono in vasi, e buttano via quello che non vale nulla.
Così avverrà alla fine dell'età presente.
Nel conclave del 2013 vi erano tra i cardinali dei grandi canonisti i quali non hanno obiettato nulla né sulla rinuncia di BXVI né sulla validità dell'elezione di Francesco. Perché? Io ne traggo le conclusioni che secondo tali cardinali la rinuncia fosse ritenuta valida e conseguentemente pure la nuova elezione. E dopo otto anni dover ritenere invalida una rinuncia (che pure presenta punti di perplessità) e quindi invalida l'elezione successiva porterebbe a una situazione ingarbugliata e inestricabile: tutti gli atti di Francesco sarebbero validi, ivi comprese le nuove creazioni cardinalizie; e se nel prossimo conclave entrassero persone che non ne hanno diritto (i cardinali creati da Francesco che non sono dunque cardinali perché Francesco non è papa) significherebbe rendere invalida pure la prossima elezione papale. Come se ne esce da una tale situazione? Certo che ci sono, come accennavo, elementi di perplessità nella rinuncia di BXVI, ma siccome noi non possiamo entrare in interiore homine per conoscere le vere intenzioni o il difetto di intenzione insito nell'atto di rinuncia, dobbiamo prender questo per valido. E non possiamo fare diversamente. d.Filiberto M.
Quando escono gli interventi di Mons. Viganò, li leggo e mi sento pieno di gioia spirituale e, con riguardo all'ultima intervista dove egli giustamente paragona la casula modernista ad un poncho, anche di buon umore. Per mezzo di Mons. Viganò parla lo Spirito Santo.
Nel caso di questa intervista è il contrario.
"Noi siamo per i vaccini, a condizione che siano sicuri ed efficaci"... "noi", ma non io... i vaccini sono intrugli dei quali si può fare a meno (a mia madre non ho mai fatto fare il vaccino anti-influenzale ed ella non ha mai avuto nemmeno un raffreddore! le medicine non fanno bene, fanno male!).
Basta pregare Gesù, Maria e i Santi e le grazie, presto o tardi, arrivano!
(a mia madre non ho mai fatto fare il vaccino anti-influenzale ed ella non ha mai avuto nemmeno un raffreddore! le medicine non fanno bene, fanno male!).
Basta pregare Gesù, Maria e i Santi e le grazie, presto o tardi, arrivano!
La preghiera è importante; ma la cura è un dovere, sempreché non si tratti di fare da cavie per un vaccino sperimentale. Se si trattasse di vaccini testati e non di terapie geniche, nulla questio...
Aggiungo che la moderazione va esercitata anche con le medicine che spesso pretendono di supplire quello che si potrebbe generare con una vita sana. Conosco persone che da anni girano e girano da medico a medico senza che nessuno di loro sia stato in grado di accennare ad uno stile di vita più consono al paziente che aveva sotto gli occhi, assegnando tutti chi una medicina chi un'altra o la stessa di case farmaceutiche diverse.
I medici hanno perso il contatto e la conoscenza corporea dei loro pazienti mentre hanno preso contatto e conoscenza della tecnologia. Conoscono benissimo il pc e non conoscono più il corpo umano ed i suoi processi fisici, psichici, dell'anima e dello spirito che da sempre si esprimono anche attraverso il corpo.
Anonimo 18 giugno 9,20. Lei calunnia? A me risulta che il Magistrato Giorgianni abbia scritto un libro intitolato strage di stato e che abbia fatto denunce in Europa contro l’affare vivido e che sia contro questi vaccini genici.Mi pare che quel motto”calunnia calunnia che qualcosa rimane” sia molto attuato e chi non conosce si fa prendere in giro nel crederci.Mi si permetta di dire che non è Cristiano questo modo di agire, oltre che scorretto. Giorgianni che ha seguito la vicenda Falcone e viveva con scorta è uno dei pochi limpidi Magistrati con la maiuscola che la voce,e non solo la voce, la alzano netta e limpida come Mons. Viganò. Anzi ha fatto denunce che sono in corso contro sperimentazione genica di massa in corso.
Mi sembra che il problema non sia solo che il vaccino è sperimentale e che, giustamente, prima di ogni altra cosa le case farmaceutiche dovrebbero chiedere se si vuol fare da cavia, con tutte le modalità che questo comporta. Oggi non è così, le Case Farmaceutiche, con la complicità di quasi tutti i governi, e di molta parte di una gerarchia ecclesiastica prona ad una filosofia massonico-ateistica, impongono la "vaccinazione" di massa,dai più vecchi ai bambini. È lecito chiedersi il perché,diffidare, ed opporsi. Da parte di chiunque anche come semplice cittadino. Per chi è cristiano, e soprattutto cattolico, il problema principale dovrebbe essere la modalità con cui i vaccini sono stati elaborati, cioè l'uso che viene fatto delle cellule derivate da aborti. Sempre, per tutto il ciclo sperimentale. So già che ci sono opinioni contrarie, esposte persino con il ricatto spirituale di essere catalogati come "testimoni di geova" se si permane nel parere negativo, ma mi conforta il pensiero di essere in buona compagnia cattolica. Questa è la motivazione che mi impedisce di accettare il cosiddetto vaccino in ogni caso, anche fosse un vero vaccino e fosse stato sperimentato con tutte le regole scientifiche. Della scelta per il si o per il no penso che, data l'attuale confusione dottrinale, ognuno valuterà secondo la propria coscienza, sapendo di doverne rendere conto a Dio, sia qui nel tempo che nell'eternità. Valeria Fusetti
Dott FilibertoM ore 8,53 18 giugno. Mi permetta 3 rilievi al suo argomentare. Uno. Se Bergoglio è stato eletto invalidamente anche i suoi atti e le sue nomine sono nulle. Due. Se il conclave del 2013 ha ritenuto valida una invalida rinuncia è quel conclave che è nullo come nulli sono gli atti e le nomine del falso eletto. Tre. La Chiesa è Divina e il falso nel Divino non esiste. Anche i laici hanno il dovere di fare quanto possono per la verità ed anzi è loro dovere. A furia di tacere ,disse la laica Santa Caterina , la Chiesa va in rovina.
Gli argomenti dell'avv. Taormina sull'invalidità delle dimissioni di Benedetto XVI sono i soliti, ormai usurati, che non dimostrano nulla.
Inoltre, come rispondere al "cui prodest"? Cioè: perché Benedetto XVI avrebbe architettato questa assai complicata manovra? Era Papa, nel pieno ancora delle sue forze intellettuali, perchè abdicare e mettersi da parte, per governare meglio la Chiesa dall'esterno?
Si arriva per forza di cose a dover sostenere tesi assurde.
Perché fare una dichiarazione (supposta) invalida di rinuncia, quando poteva continuare a governare la Chiesa, visto che era lui il Papa?
Insomma, si continua ad arrampircarsi sugli specchi, inventandosi questioni che non esistono, invece di affrontare direttamente i veri problemi.
La libera volontà di rinunciare al trono Benedetto XVI ha sempre sostentuo di averla avuta, di non esser stato coartato da nessuno, di aver dichiarato la vacanza con tutte le regole del caso. Se ci sono motivazioni oscure dietro le sue dimissioni (il che non si può nemmeno escludere, in teoria) queste restano personali e non inficiano le dimissioni stesse.
La salvezza non può venire dall'ultranovantenne Ratzinger, ora in pensione: non è stato capace di impedire la presente deriva della Chiesa quando era Papa, ci dovrebbe riuscire adesso se venisse riconosciuto come vero Papa al posto di Bergoglio?
Ma quando si smetterà di giocare con questi argomenti risibili?
va benissimo... il papa è Benedetto, ma allora mi sorge la domanda: ma che caspita sta facendo??? nulla
Stimo moltissimo il magistrato Giorgianni, del quale ho ascoltato anche una intervista su Visione TV (credo di non sbagliarmi).
Le mie riserve riguardano la questione delle dimissioni di Ratzinger, sulle quali mi sembra lecito avere la propria opinione.
Riguardo ai vaccini, io non amo nessuna medicina... è una posizione tutta mia...
Finché è ancora possibile esprimere il proprio parere, lo esprimo.
Un esempio di due posizioni diverse entrambe ammesse dalla Chiesa:
Per S. Tommaso le Anime del Purgatorio NON possono pregare e intercedere per noi.
Per S. Alfonso M. de' Liguori invece sì.
Io affermo che S. Alfonso ha ragione. È una opinione ammessa,tanto quanto quella contraria.
Che Gesù benedica e protegga l'ottimo magistrato Giorgianni!
Mi pregio di dirLe qualcosa in più al riguardo.
Ho perso la mamma il 19 febbraio 2017, dopo averla assistita personalmente nella sua malattia: demenza senile di Alzheimer.
Sono stati gli anni più belli di tutta la mia vita e la mamma, fino all'ultimo istante di vita, mi ha espresso come ha potuto tutta la sua riconoscenza. Il cappellano dell'hospice di Guastalla mi ha detto che sempre si ricorderà di come io accarezzavo la mamma.
Durante tutti gli anni di malattia, mia madre non solo non si è mai vaccinata contro l'influenza, ma non ha mai assunto nessuna medicina.
Il medico mi ha proposto Serenase per i cloni, io ho comprata la medicina, assai poco convinto, ho letto nel bugiardino: morte improvvisa, fra gli eventuali rischi. L'ho gettata nelle immondizie.
Finché ha potuto, abbiamo recitato il Rosario insieme in lingua latina, ogni giorno.
E le nostre passeggiate quotidiane, che sono state "iniezioni di vita", come mi ha detto il medico di Guastalla, chi le dimentica?
Mi creda: Gesù può tutto!
Omnia possum in Eo qui me confortat.
Scusa Mic, ma se anche i vaccini non fossero sperimentali e non fossero terapie genetiche sarebbe comunque illecito farne uso, vista la provenienza (aborti).
Ci poniamo, altrimenti, solo la questione pratica e mai quella etica che, invece, credo sia prioritaria.
Antonio
"La salvezza non può venire dall'ultranovantenne Ratzinger, ora in pensione: non è stato capace di impedire la presente deriva della Chiesa quando era Papa, ci dovrebbe riuscire adesso se venisse riconosciuto come vero Papa al posto di Bergoglio?"
Aggiungo che se Ratzinger si è dimesso sotto pressione, come afferma la tesi delle dimissioni invalide, il minimo che si può dire è che abbia commesso un peccato gravissimo (come è anche il Papato emerito).
Quanto la presente deriva lui stesso è uno dei suoi autori: il Collegio cardinalizio che elesse Bergoglio fu creato sotto il pontificato di Giovanni Paolo II e il proprio pontificato. Ratzinger è stato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 1981 al 2005, dopo è stato Papa fino al 2013 e non ha fatto nulla contra quelli che sono oggi al potere. Meglio dicendo: insieme a Giovanni Paolo II gli diedero la consacrazione episcopale e il berretto cardinalizio.
Il massimo che ha fatto è stato quel discorso alla Curia romana del 22 dicembre 2005, in cui ha parlato delle due ermeneutiche. Un'ermeneutica che si presenta come se nulla esistesse prima di un Concilio Ecumenico è la più grande eresia di tutti i tempi. Questa classificazione, che riduce solo la gravità del reato, è servita all'autorità competente per lavarsi le mani, poiché fino ad oggi nessuno è stato punito per aver compiuto un'ermeneutica della rottura. Anche qui l'indifferenza liberale è presente: la verità non ha importanza.
Anonimo 11,18.Se lei fosse a capo di un esercito dove i generali le sono contrari e pure i colonnelli e capitani con tenenti, e un uno per mille la pensasse come lei ma senza il coraggio di dirlo,lei cosa farebbe? Per tutelare aprendo gli occhi alla massa di soldati ignari ma pure amanti della vita tranquilla e magari pure peccaminosa cosa potrebbe fare? Se dicesse che è circondato da nemici farebbe la fine di GPI forse. Poi Dio lo disse con Sua Madre a La Salette che avrebbe punito la corruzione del clero, quale pena più grande che credersi cattolici mentre si segue la bandiera di Satana?
Il primo a fare l' errore di tacere fu Giuseppe Siri, poi anche GP II, che era convinto che avessero ucciso Luciani, e non voleva fare la stessa fine se avesse consacrato la Russia : lo disse apertamente " se faccio la consacrazione della Russia mi uccidono e mettono al mio posto un comunista (Casaroli?)
"farebbe la fine di GPI.."
Che Giovanni Paolo I sia morto avvelenato o qualcosa del genere, è una bufala che gira da sempre e mai smetterà di girare.
Lo disse apertamente che lo avrebbero ucciso anonimo 18,53,mi cita la fonte per cortesia? Perché dire senza fonte non va bene e mi risulta che ad uccidere GPII ci abbiano provato nel 1981.Si dice anche che gli abbiano fatto operazioni per impedirgli di parlare e scrivere e la cosa sarebbe anche credibile ma tuttavia la fonte di tale notizia non è attendibile. Quanto alle notizie di Siri ci sono fonti che sia stato eletto e che poi abbia rifiutato... le due fumate confermerebbero e la fonte c’è ma anche qui potrebbe essere che sia stato eletto e poi abbia rifiutato.... la prova provata che sia stato lui ilPapa non esiste certa fino a quando chi ne ha il potere non provvederà a fare luce in merito. Alla data esporre la tesi si accetta ma imporla non è lecito ed aumenta solo il caos. Mi pare che di caos se ne sia fatto a sufficienza tra papi eretici o vacanti o esiliati. Sarebbe opportuno accettare il Papa che certamente è Ratzinger per quanto si vede alla data etale si firma. Il secondo invece non è cattolico e questo blog lo ha illustrato con prove. Chi non è cattolico non fa il capo dei cattolici.
Che Siri sia stato eletto e abbia rifiutato è un'altra delle bufale che gira da sempre fra i "tradizionalisti".
Che il papa continui ad essere "l'emerito" è infine la ciliegina sulla torta ormai gigantesca delle bufale.
https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/27575434/die-tagespost-importante-quotidiano-cattolico-tedesco-larisposta-su-strani-fatti-circa-le-dimissioni-di-benedetto-xvi.html
Anonimo 14:55
Ci poniamo, altrimenti, solo la questione pratica e mai quella etica che, invece, credo sia prioritaria.
quella etica ce la siamo già posta in diversi precedenti
Benedetto XVI avrebbe rinunciato solo al ministerium, mantenendo il munus, cosa paragonabile alla figura del papa che delega suoi poteri ad un vescovo, per eseguire determinati compiti.
Questa, se ho ben afferrato, la figura giuridica citata dal magistrato Giorgianni. Con tutto il rispetto, l'esempio non mi sembra affatto calzante.
Traducendo la terminologia latina, cosa abbiamo? Che il papa in questione (J. R.) non avrebbe rinunciato alla sua summa potestas iurisdictionis su tutta la Chiesa ma solo al suo esercizio.
Tale esercizio dovrebbe considerarsi "delegato" ad un altro vescovo, che, aggiungo, sarebbe però nella fattispecie il suo successore, un papa, dunque. Ma un papa neoeletto riceve la plenitudo del potere di governo su tutta la Chiesa e da Nostro Signore (iure divino, CIC 1917), in nessun modo può ricevere un potere delegatogli dal suo predecessore che, invece di esser morto, si sia dimesso. Il potere di governo del papa viene direttamente da Dio (è egli monarca elettivo ma di diritto divino) giammai dal collegio dei cardinali che pur l'ha eletto né da un eventuale predecessore dimissionario.
Né tanto meno un papa neoeletto può ricevere solo l'esercizio del sommo potere senza averne la titolarità esclusiva. Figura talmente assurda, che non varrebbe nemmeno la pena di discuterne.
Inoltre. Quando il papa delega un suo potere ad un vescovo, p.e. quando vuole far sopprimere una congregazione di diritto pontificio, incaricandone nelle dovute forme l'Ordinario locale, che non avrebbe di per sé il potere di sopprimerla, il papa autorizza altrui ad esercitare un potere che lui, il papa, continua a mantenere.
Nel caso di Benedetto XVI invece, questo papa ha aperto la vacanza, dichiarando vuoto il trono apostolico, dichiarando in tal modo di aver rinunciato a quel potere di governo su tutta la Chiesa che aveva acquisito (iure divino) accettando l'elezione. Quindi, Benedetto XVI non era in condizione di delegare a nessuno un potere che non aveva più, avendolo pubblicamente e liberamente deposto.
Il "munus" cui R. fa riferimento, come papa emerito, deve certamente intendersi in senso spirituale e simbolico, di partecipazione sua spirituale (con la preghiera etc) o per così dire "mistica" (e quindi dall'esterno) al governo della Chiesa: un papa in pensione che tuttavia continua a sentirsi papa sul piano mistico-spirituale, esigendo anche un riconoscimento formale in questo senso. Coerentemente, R. ha sempre ribadito che il vero papa (quello che governa la Chiesa) è Bergoglio, suo legittimo successore, sul piano formale.
Causidicus
MI DISPIACE INNERVOSIRE LE TANTE VEDOVE INCONSOLABILI DI UN COSIDDETTO VICARIO DI CRISTO, CHE PREFERÌ, ESSENDO "MOLTO MALATO", ABBANDONARE IL... PADRONE, CHIEDONDOGLI FERIE NON PAGATE E PENSIONE ANTICIPATA. UN EROE...
A nome del comitato vedove inconsolabili, faccio presente all'urlatore di cui sopra che il prof. dott. Ratzinger è ricchissimo di suo per i proventi delle vendite dei suoi libri e che non abbisogna di prebende e pensioni elargite dal SCV, a quanto ne so Cristo non si occupa di questioni pensionistiche ed altro, e ci mancherebbe lo facesse.
D'accordo con il commento di Anonimo 23:24. NON BISOGNA URLARE COME VERITA' DELLE SUPPOSIZIONI DI PARTE.
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