Alcuni pensieri in libertà sull'onda della cronaca recente e dei problemi che incalzano sempre più frequentemente e sempre più da vicino.
More solito, abbiamo dovuto ascoltare su La7, senza contraddittorio, il punto di vista della giornalista di Domani1 sul caso di Saman, la ragazza pachistana uccisa dallo zio in quel di Reggio Emilia per aver rifiutato un matrimonio combinato, sintomo di una sua più ampia emancipazione: "È una storia che riguarda il nostro tessuto sociale: non vanno fatti cadere nel vuoto i messaggi di aiuto delle persone che subiscono violenze. Riguardano tantissime donne anche italiane, cattoliche o non religiose" qui. Se ne parlano le fonti del mainstream, quando finalmente arrivano a parlarne, lo fanno in questi termini...
Ma si è mai sentito di una cattolica o di una buddista o di una ebrea o di una anglicana uccisa perché non voleva sposare il cugino imposto dal padre? O di donne di altre religioni obbligate ad andare in giro velate o segregate o bloccate negli studi ed in ogni altra attività extradomestica? Semplicemente perché fatti del genere accadono solo nell'Islam ed ancora una volta la "sinistra" nasconde ed ha paura dello stigma. C'è la testimonianza del fratello della povera Saman, che ha dichiarato che è stata punita perché si stava allontanando dai dettami dell'Islam. Tant'è che gli inquirenti si stanno muovendo in base alla sua testimonianza e a filmati compromettenti.
Questi, ed altri, fatti del genere accadono solo in quella religione. Ed in questo caso la religione c'entra, eccome. Sia mai che scappi mezza parola contro certe usanze tribali. Tutti colpevoli, nessun colpevole. La sinistra è questa, non se ne esce...
La scorsa settimana anche su Rete4, persino nella trasmissione di Nicola Porro, di solito più aperto, ha prevalso la pezza a colore dell'islamico di turno che ha sostenuto trattarsi di casi sporadici che accadono in oasi culturali e che la religione non c'entra. E nessuno che sia stato in grado (o abbia voluto) replicare adeguatamente... tranne Capezzone che ha parlato in termini logici e pregnanti sul caso specifico ma senza entrare nel focus del problema...
Il quotidiano La Verità ha riportato, con l'eccezione di una più adeguata argomentazione, che paradossalmente, per il presidente dell'Unione delle comunità islamiche, le responsabilità della scomparsa della giovane sono delle nostre istituzioni, ree di non averla protetta. E derubrica la probabile uccisione a «femminicidio dettato dal contesto patriarcale».
Basta poi andare su una pagina di Famiglia Cristiana per scoprire l'ultimo prodotto del loro pensiero: la morte della povera Saman è tutta colpa delle "famiglie allargate" (!? ).
Ai problemi posti da certa immigrazione ignorati dalla posizione della Chiesa - rappresentata dall'atteggiamento ossequiente all'islam dei vescovi allineati ai ricorrenti mantra immigrazionisti e filoislamici di Bergoglio [qui - qui] e, peggio ancora, alla Dichiarazione di Abu Dhabi [qui] - si sta aggiungendo un altro problema: la santa alleanza dell’organo ufficiale dei vescovi italiani Avvenire con associazioni islamiche che promuovono il fondamentalismo.
Lo evidenzia La nuova bussola quotidiana [qui] che in proposito parla addirittura di catto-islamismo (ci mancava!) per via dell'aggravante dell'assonanza con l'UCOI l’Unione delle Comunità islamiche italiane, agganciata ai Fratelli Musulmani2, che tenta di egemonizzare la composita galassia islamica in Italia, da cui lo stesso mondo musulmano prende le distanze. Ma anche la stessa Bussola ignora come questo prender le distanze alla fine rientri nel concetto musulmano di taqiya, una dissimulazione precauzionale adottata consapevolmente in una situazione di minoranze come in Europa.3
E così il quotidiano dei vescovi e una rivista ormai squalificata ma un tempo diffusa in tutte le parrocchie, sposano la linea inter-religiosa inclusivista della chiesa modernista, che comprende anche la fratellanza orizzontale e non ontologica, perché non più fondata su Cristo ma sui comportamenti umani, promossa dal papa attuale. E non ci si rende conto che, oltre al rinnegamento della nostra fede (le due fedi sono incompatibili [qui]), in virtù della taqiya, si tratta di una mera becera illusione se non di prove di anticipata dhimmitudine...
In più, sullo status femminile nell'islam, che viola la dignità della donna su cui incredibilmente anche le femministe tacciono, si continua a glissare sulla poligamia, sulle spose bambine (è recente la legge turca che consente il matrimonio con bambine di nove anni), nonché sull'infibulazione, una pratica barbara dolorosa e invalidante per tutta la vita...4 Ne parlano solo alcune donne musulmane più emancipate, nell'inerzia dei nostri politici, che peraltro non si preoccupano delle sacche di islam che sempre più numerose si incuneano nelle nostre città e che restano impermeabili al rispetto delle nostre leggi.
In realtà, se è vero che i matrimoni forzati e altre pratiche come l'infibulazione non appartengono all'intero mondo islamico e spesso sono espressione di culture tribali precedenti, è anche vero che una certa interpretazione dell’islam ha consolidato queste tradizioni. E laddove il fondamentalismo cresce, soprattutto in Europa, si vedono crescere anche fenomeni di questo tipo che il fatto che l'islam sia una teocrazia non consente neppure di discutere. E, se capita che ci siano cosiddetti islamisti moderati che accettano il dibattito e sembrano integrarsi, alla resa dei conti, in una situazione di maggioranza islamica e di conseguente introduzione della sharia, sarebbero perseguiti anche loro, alla stregua di tutti gli altri infedeli che non si assoggettino all'islam, che è sottomissione. Mentre la politica sinistrorsa glissa sul rispetto delle nostre leggi e di fatto favorisce l'Islam.
Purtroppo, l'integrazione sarebbe già resa impossibile dalla irriducibilità delle fedi; ma oggi la nostra fede edulcorata rischia una esecrabile integrazione all'inverso, perché a questo porta la teologia acattolica con la malintesa accoglienza degli imam persino nei luoghi destinati al culto come le Chiese (viceversa, avete mai visto nella prassi cristiani accolti in una moschea? Fanno eccezione un paio di papi in circostanze quanto meno discutibili ma che rappresentano un apax, un caso unico e irripetibile applicato ad un evento, dalle conseguenze nefaste).
In ogni caso i musulmani di nuova generazione, perseguono una integrazione secondo i modelli favoriti dai social che sono quelli più degeneri della nostra civiltà in crisi preagonica, sganciati dalla sana morale che scaturisce dalla vera fede cattolica ormai rinnegata mentre il laicismo imperante sostiene una libertà dei costumi che l’islam aborre.
Del resto le persecuzioni praticate durante i secoli e ancora oggi in molti paesi musulmani contro i cristiani sono paragonabili all’odium fidei dei rivoluzionari francesi e marxisti. Nel laicismo postumano come nell’islam non esiste il concetto di persona, ma di Popolo e Massa, quello che l’islam definisce Umma, la comunità. Il concetto di persona è sostituito con una struttura sociale piramidale, totalitaria, dove la dignità del singolo viene liquefatta per essere assorbita dalla Massa-Umma, che si traduce nell’azzeramento della dignità individuale e della famiglia monogama.5
Ed ora, mentre noi conosciamo Chi è l'artefice della vera salvezza e con l'aiuto della Sua Grazia cerchiamo di viverne gli insegnamenti sapendo anche che è l'unico modo per fecondare la realtà, come possono i nuovi italiani ed europei di prima, seconda o addirittura terza generazione conoscerLo e convertirsi se la nuova chiesa condanna l'evangelizzazione, impropriamente definita proselitismo, mentre la fede non è più atto pubblico ma, ridotta alla sfera individuale e nascosta nelle sacrestie, non riesce più ad illuminare né loro né altri?
L'inevitabile conseguenza - che è anche la cosa che più sconcerta dell'imperante ideologia sinistrorsa e delle posizioni della Chiesa attuale che non se ne discosta -, è la negazione della realtà, della natura, dell’umanità come le abbiamo finora conosciute e vissute: tutto quel che si chiamava ordine naturale, famiglia, genitori, figli, tradizione, cultura, è ridotto a stereotipo, cioè pregiudizio, convenzione rigida e antiquata, menzogna da cui liberarci. Ma il multiculturalismo che ci si vuole imporre si basa sulla religione del senso di colpa. Se non canti sull’altare della chiesa antirazzista, sei fuori, sei fascista, sei xenofobo. Di qui il silenzio paralizzante sulle minoranze [qui].
Al momento l'unico modo, a livello individuale, di non adeguarci a queste rovine e alle loro poliedriche implicazioni, è rimanere fedeli nella Speranza cristiana. Forme di resistenza più strutturate forse potranno farsi strada, ma al momento appaiono imprevedibili... (Maria Guarini)
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1. Non stupisce la perfetta aderenza al mainstream visto che il suo direttore ha partecipato al Gruppo Bilderberg
2. I Fratelli Musulmani nascono nel 1928 sulla base di «considerare i musulmani superiori rispetto al resto dell’umanità, un po’ come avviene per il “mito ariano” dei nazisti. Le idee dei FM sono all’origine sia dei partiti islamisti contemporanei che di gruppi terroristici come Al Qaeda e l’Isis.
3. Il Corano menziona due situazioni nelle quali è possibile e anche consigliato di praticare la taqiya. In primo luogo, in caso di coercizione esterna, il musulmano può negare Dio esternamente pur mantenendo la sua fede nel cuore (16, 106). In secondo luogo, in caso di rapporti di forza sfavorevoli, quando il fatto di opporsi gli infedeli presenta un danno, è possibile prenderli per alleati (3, 28-29)
4. Un dato recente è la decisione del giudice federale di Detroit, Bernard Friedman, che ha stabilito che il Congresso non ha l’autorità per rendere illegale l’infibulazione. Quindi in America i musulmani, come nel resto del mondo, hanno il diritto di mutilare i genitali delle loro bambine.
5. https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2018/12/elite-laicista-e-islam-unattrazione.html
31 commenti:
Il dolore che si produce nel cuore dei devoti, perseguitati dai costumi di cristiani falsi e cattivi, torna utile ai dolenti, perché discende dalla carità, in virtù della quale non si vuole la loro fine né che si impedisca la salvezza di altri.
- Sant'Agostino, De Civitate Dei, XVIII, 52, 1
"In ogni caso i musulmani di nuova generazione, perseguono una integrazione secondo i modelli favoriti dai social che sono quelli più degeneri della nostra civiltà in crisi preagonica, sganciati dalla sana morale che scaturisce dalla vera fede cattolica ormai rinnegata mentre il laicismo imperante sostiene una libertà dei costumi che l’islam aborre".
Ha posto la questione ed ha anche dato la risposta. Il credente islamico non concepisce una società secolarizzata in preda a deliri edonistici e consumistici. Se arriva ad uccidere le proprie figlie, che sono il futuro della famiglia, siamo sicuri che sia solo qualche reminescenza "tribale"?. Il fondamentalismo è la reazione ultima a tentativi di coercizione socio-culturali (cit - Giovanni Filoramo, storico delle Religioni), in questo caso l'idiozia occidentale. Purtroppo qui non c'entra nulla il cristianesimo (non pare che la ragazza volesse convertirsi al cristianesimo), ma la religione della propria immagine, ("vanità, di gran lunga il mio peccato preferito" - cit Al Pacino-Satana in L'avvocato del diavolo). Un azione malvagia (l'omicidio) non sconfigge un altro male (lo stile di vita occidentale), però suggerisce di identificare meglio la questione, per non polemizzare sempre su qualche vescovo che parla a nome suo e sulle solite, oramaii appurate e irreversibili, chiese vuote.
Neanche il cristiano concepisce un mondo senza Dio, il problema di fondo è che in occidente di cristiani non ve ne sono più già da un pò. Abbiamo altri dei, e gli islamici, anche crudelmente, oppongono resistenza.
Neanche il cristiano concepisce un mondo senza Dio, il problema di fondo è che in occidente di cristiani non ve ne sono più già da un pò.
Purtroppo è cosi e mi pare di averlo anche detto, insieme alle ragioni di una loro msncata conversione, difficile ma non impossibile, se ci fossero testimonianze cristiane autentiche insieme ad una vera evangelizzazione con tanto di grazia sacramentale. Ci hanno imbastardito persino il rito!
Un giornalista del noto quotidiano britannico Guardian, in un editoriale, ha scritto che il dessert americano è frutto del colonialismo e della schiavitù.
Per questo "genio" mele e zucchero sono due simboli dello schiavismo e dello sfruttamento di certe popolazioni.
Ora i "politicamente corretti" chiederanno il ritiro dal mercato pure della torta?
@14 giugno 2021 13:10
("vanità, di gran lunga il mio peccato preferito" - cit Al Pacino-Satana in L'avvocato del diavolo)
Se è vero che la vanità è femmina, lo smartphone - con la sua bella telecamerina portatile, è la cosa più femminile che la tecnica/tecnologia abbia prodotto...
Pensiamo a quanti missionari dato la vita per convertire. E quante conversioni di stranieri negli oratori italiani ed europei oggi ?
1) ricordiamo che per alcune tribù africane, penso ai berberi come letto e già ricordato, la libertà della donna è assoluta tanto da accoppiarsi con chi capita capita e poi nel caso partorire nella buca di sabbia dove lascia cadere il bambino per ricoprirvelo e dimenticarlo. A fronte di questo tipo di donna sempre tra i berberi esistono quelle con la schiena dritta alle quali può essere affidata la guida della intera tribù( vita di Charles de Foucauld).
2)Gli islamici sanno che l'Occidente sta attraversando un'epoca di dissoluzione, che vengono a fare qui con i loro figli e figlie? Si credono più forti delle forze che hanno corrotto i cristiani? Sbagliano alla grande, come i fatti dimostrano. Saranno loro stessi ad ammazzare i loro figli.
3)I loro costumi, comunque, anche se noi fossimo santi, stridono con il nostro modo di vivere. Moglie e buoi dei paesi tuoi. Quindi rimangano nei loro paesi e ammazzino sul posto la lor discendenza.
4) Passiamo a noi, alla tanto conclamata libertà occidentale della quale è bene solo vergognarsi davanti a Dio,Uno e Trino e davanti agli esseri umani rimasti tali.
Che le nostre ragazze vestite da zoccolette possano essere prese come esempio di alta civiltà, anche no!
5) Una parte consistente di italiani sta facendo invadere l'Italia dall'intera Africa, dall'intero Medio Oriente e dall'intero Estremo Oriente, senza che gli altri italiani trovino la forza di argomentare che questo non deve essere fatto neanche con il proprio peggior nemico.Infatti gli altri italiani sono immobilizzati dall'incantesimo del politicamente corretto, perché non vogliono sentirsi dire che son fascisti, razzisti, nazionalisti, insomma merdaccia.
6)Gli altri italiani stanno a vedere cosa succederà domani, sono speraindio, ma amici miei aiutati che Dio ti aiuta, altrimenti anche Lui ci farà invadere da ancor più numerose schiere di demoni finché non ci libereremo dall'accidia e affronteremo il nemico a viso aperto.
7) E il primo nemico da affrontare è quello modernista, con sede in Vaticano e il secondo è quello al Quirinale eppoi nelle Camere, nel Governo e in tutti gli snodi dello stato occupato da almeno sessanta anni, cioè tre volte il famigerato Ventennio, da sinistri, radicali, sfascisti d'elezione, che la pretesa egemonia culturale hanno trasformata nell'ignoranza nazional/popolare, distruggendo, guastando, demolendo religione, morale, politica, giustizia, cioè un'intera civiltà, ed ora ci stanno soffocando, su commissione dei loro danti causa, come il bambino di cui sopra, ricoprendoci con la sabbia delle moltitudini del mondo.
Per l'anonimo delle 13,10.
Lei sta dicendo che lo stile di vita occidentale è male? Volere scegliere il fidanzato e valorizzare il proprio aspetto è male? Ha bene osservato le foto della ragazza col velo e senza? Penso che lei, se è una donna, o le donne del suo ambiente in ogni caso,non siano molto diverse dalla povera vittima come look. Concordo sulla giustezza dell'apostolato cristiano, che oggi manca, ma mi creda: a volte la rinascita spirituale, per chi viene da un mondo buio e barbarico, comincia con un filo di rossetto.
Eccomi. Sono maschio, adulto, cattolico, bianco e persino biondo! In pratica sono l'emblema della razza del male su questa terra. Eh si, essendo cattolico lo stile di vita occidentale non mi appartiene e lo condanno in toto. Insegno ai miei due figli piccoli lo stesso, ma posso solo sperare che siano semini che matureranno quando diventeranno anche loro adulti.
Sempre più attuali le parole dell'immortale Dante, che aveva già capito tutto al suo tempo: "Sempre la confusion delle persone / principio fu del mal della cittade".
Lasciano senza parole, le parole dei membri della comunità islamica di Roma, riguardo il caso della povera Saman.
"È la famiglia e l'uomo che decide. La donna deve obbedire.
No non è donna. La vanità è problema anche per i maschi.
Quel film, ad esempio, l'ho visto, e la vanità colpisce l'attore mentre la moglie, il personaggio positivo, è succube di lui e paga le sue scellerate scelte.
Se avranno la pazienza di aspettare ( non credo che ce l'abbiano) verrà il giorno che conquisteranno tutto senza colpo ferire.Se arrivano a uccidere le proprie figlie cosa sarebbero capaci di fare alle nostre? Purtroppo non credo che si possa fare molto per cambiare un finale già scritto considerando che un buon numero di italiani sono dalla loro parte senza se e senza ma.
"... un buon numero di italiani sono..."
...banderuole al vento.
è vero, la religione c’entra eccome. E questa è una religione tribale che non puó trovate spazio in Occidente.
La frase famosa non è "vanità, tu sei donna!" bensì "fragilità, tu sei donna!".
O no? Ricordo bene?
La vanità affligge anche gli uomini, come no. Specialmente nelle epoche di
decadenza, come purtroppo la nostra. Nella decadenza l'uomo diventa molle,
effeminato e quindi vanitosissimo.
Le giovani generazioni di mussulmani in Occidente vorrebbero vivere come i
loro coetanei "infedeli", avere le stesse libertà.
L'unica difesa dell'attualmente corrotto Occidente consiste nel corrompere
i suoi invasori, cominciando dalle ragazze e dalle donne.
Nel caso in questione, la corruzione dei costumi c'entra poco, però.
La vittima si ribellava giustamente ad un matrimonio combinato, contro la
sua volontà. La reazione della famiglia resta pura barbarie. Come le spose
bambine o le mutilazioni genitali femminili, attuate in una parte dell'Islam.
Secondo me, questo è uno dei casi che legittimerebbero la pena di morte,
la cui abolizione è in realtà frutto di viltà, nascosta dietro la retorica
degli alti principi.
Circa l'etica musulmana, è vero che giustamente non tollerano l'edonismo che oggi imperversa da noi (non era tollerato nemmeno da noi, fino a qualche decennio fa).
Ma la loro etica tende ad essere soprattutto pubblica, esteriore, nel privato
bisognerebbe anche lì vedere come stanno le cose.
@14 giugno 2021 20:27
Dico femmina però ch'essa è atta a rendere femminile l'animo, di coloro i quali da esso vizio sono bruttati (sieno eglino maschi, o veramente femmine); e, per converso, sappiamo che virilità si è buona qualità d'animo e di mente, la quale anche le donne dovrebbero avere.
Il existe un large phénomène, qu'est l'islamisation douce, sociétale, institutionnelle et donc progressive de la société et, en l'occurrence du monde des entreprises, gangrenées peu à peu par les réseaux, prédicateurs, juristes et activites de l'islam radical. Ma dernière analyse pour @Atlantico
Saviano contro Salvini e Meloni: "Non c'è nessuna invasione di migranti. Le Ong sono ambulanze del mare".
Da Manhattan il panorama deve essere stupendo.
Siamo a tal punto disumanizzati, che per la modesta zuppa di oggi siamo disposti a sacrificare qualunque principio, la nostra anima, tutti gli sforzi di chi ci ha preceduto, ogni possibilità per i posteri, pur di non disturbare la nostra grama esistenza. Non abbiamo più nessun orgoglio, nessuna fermezza, nessun ardore nel cuore (A. Solženicyn - Vivere senza menzogna)
Non avete capito bene come funziona, il modo di vivere occidentale piace molto alle donne che vedono una via di uscita dalla soffocante sottomissione, il problema è che Islam è maschilismo del più bieco genere, i maschi copulano e stuprano a lor piacimento e non subiscono punizioni, le donne vengono ammazzate se non sottostanno, se non si sottomettono, che tale è la traduzione, Islam =sottomissione, le donne non hanno anima, sono impure e sono succube di ogni parente maschio della famiglia, chi cerca di liberarsene fa una brutta fine e il loro assassinio è onore e vanto per tutta la famiglia, pare che anche la madre di Saman approvasse l'operato dei parenti.........non c'è modo di dialogare con questi individui, inutile illudersi ed illudere.
“I veri amici del popolo non sono né rivoluzionari, né novatori, ma tradizionalisti” - San Pio X
W la Tradizione (cattolica, non quella degli infedeli)
Ennesimo atto contro i simboli cristiani in Italia!
Sradicata e gettata per terra, la statua della Madonna, di fronte la chiesa di San Biagio, A Bagnolo San Vito nel mantovano.
Vicino alla statua trovato un rosario islamico
@14 giugno 2021 15:12
Ma, vedi, in questo blog è generalmente diffusa l'opinione, secondo la quale nel (cosiddetto) Occidente - scristianizzato e invaso - c'è qualcosa che non va. Noi siamo gente semplice e all'antica e, per la rinascita spirituale, più che al filo di rossetto, pensiamo alla recita quotidiana del Santo Rosario.
Siamo fatti così, che vuoi farci (gli anglofoni dicono ''deal with it'', ossia: ''stacce'').
Per l'anonimo del 16 giugno h.6:00
Ma, insomma, queste ragazze islamiche le vogliamo aiutare,o no?
Variante Delta su dieci immigrati arrivati a Lampedusa: è gravissimo, soprattutto se pensiamo che in meno di una settimana sono sbarcati in 2.500. Dall’inizio dell’anno contiamo 17.698 arrivi di immigrati contro i 5.637 di un anno fa e i 2.154 del 2019.
Posso dirlo in tutta sincerità? A me gli italiani che stanno favorendo questa tragedia bifronte dei migranti e nostra fanno un profondo schifo schifoso schifante schifando schifato.
L'uccisione della figlia disobbediente da parte di una sorta di tribunale domestico, riporta alla mente i fasti del patriarcalismo più oppressivo.
Anche l'antico pater familias romano aveva potere di vita e di morte sui figli (e anche sulla moglie, in sostanza) come su tutta la servitù. Ma in genere, questo potere, a parte casi rari, era esercitato quando p.e. il figlio o la figlia si erano macchiati di gravi colpe, che li avrebbero portati ad un processo pubblico con relativa condanna a morte, spesso crudele nelle sue forme (era così in tutte le società antiche, con buona pace di S. Weill).
Anche per evitare l'onta di un processo ed esecuzioni pubbliche, era autorizzata l'esecuzione domestica. Il figlio o la figlia degeneri, il padre li faceva allora strangolare in casa da uno schiavo. Si trattava, ovviamente, di casi rari, dei quali sono rimaste alcune testimonianze storiche.
Questo potere nel tempo si attenuò alquanto. Lo troviamo esercitato arbitrariamente da una personalità violenta come quella di Silla, grande generale ma dittatore feroce. Secondo Plutarco, egli morì di un colpo apoplettico, nella sua villa dove si era ritirato dopo aver lasciato il potere. Ormai malato grave, venne a sapere di un certo magistrato che si rifiutava di pagargli un debito perché aspettava che lui, Silla, morisse. Allora "lo mandò a chiamare e fattolo entrare nella sua camera comandò ai servi che lo strangolassero; ma mentre nel dare quell'ordine gridava forte e molto si agitava, il tumore gli scoppiò dentro e vomitò una grande quantità di sangue. Le forze gli vennero meno e morì dopo una notte di affannosa agonia.." (Plut., Silla, XXXVII, tr. it. A. Ribera, Sanson, 1960, 1974).
Nel caso dei mussulmani, questo potere "patriarcale" sembra colpire in modo così letale soprattutto le donne e non quando compiano reati gravi (per quanto ne sappiamo) ma semplicemente per aver disobbedito al comando del padre di sposare questo o quello.
Il che sembra del tutto sproporzionato, ingiusto.
Ma la forza dell'Islam, che lo fa avanzare oggi come una divisione corazzata contro di noi rammolliti, è rappresentata proprio da questo modo arcaico e patriarcale di concepire il potere, cominciando dalla famiglia, garante la famiglia mussulmana del numero che deve esser sempre più grande dei mussulmani, destinati a dominare il mondo già con il loro numero. E tale abbondanza di prole implica la sottomissione della donna al ruolo di madre e moglie, per quanto possa "comandare" di fatto nello spazio domestico. Può crearsi un suo "spazio" di potere domestico ma solo dopo aver fatto un certo numero di figli.
Il male non è nel potere del padre, ma nella deformazione di questo potere. Dimostrazione questa che non è la condizione religiosa, culturale, sociale, biologica che rende un uomo padre, ma qualcosa di completamente altro, cioè qualcosa di spirituale che solo e sempre il singolo individuo può e dovrebbe perseguire con tutte le sue forze per riuscire a rispondere ai doveri che la paternità richiede. Questa immensa lacuna di una sana e santa paternità la vediamo espansa nei popoli pagani, negli infedeli, in chi non crede in Gesù Messia, negli eretici, negli apostati, negli scismatici, negli scomunicati. In tutti coloro in cui la paternità ha perso la sua autorevolezza per lasciare il posto all'autoritarismo sempre totalitario, menzognero, iracondo, omicida. La deformazione, lo stravolgimento dell'autorevole paternità oggi la/o constatiamo non solo nel campo biologico, ma anche in quello giuridico, economico, politico, culturale, religioso, dove il padre è stato soffocato dal tiranno, dall'usuraio, dal millantatore, dal menzognero, dal sicario, dall'omicida.
I piddini sono più privi di ragione degli islamici. Questi infatti, pur seguendo i modelli barbarici imposti dalla loro religione, riconoscono uomini e donne. I piddini, che favoriscono l'invasione barbarica, dicono che non esistono i sessi.
"Se Mila avesse deriso i cattolici e non l'Islam, Lgbt e femministe sarebbero sulle barricate". Mentre la liceale minacciata di morte definisce "vile" il silenzio arcobaleno e "codarda" la Francia, qualcosa si muove. Un appello: "Con Mila e contro le bestie che ci fanno credere che la morte è vita e l'odio è amore". L’affaire Mila ci dice del livello di odio e paura che ha sommerso le società europee sotto la scure islamista. Se oggi stiamo zitti per paura, domani sarà per abitudine, dopodomani per dovere…
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