Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 20 febbraio 2024

Stati Uniti in Europa

Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.
Stati Uniti in Europa

A due anni dall’inizio della guerra Usa/Nato-Russia combattuta in terra ucraina dovrebbe essere ormai chiaro che principale obiettivo americano fosse quello di separare definitivamente l’Europa atlantica dalla Russia. In particolare, interrompere i pericolosi rapporti tra quest’ultima e la Germania, che aveva costruito la sua posizione di forza economica soprattutto grazie ai favorevoli prezzi delle materie prime russe. La capitolazione tedesca diventava definitiva con il sabotaggio anglo-americano dell'imponente gasdotto Nord Stream 2, fatto esplodere nel Mar Baltico nel settembre 2022, vergognosamente subito, senza batter ciglio, dalla classe dirigente tedesca.

Se quindi consideriamo sotto questo punto di vista la crisi innestata dalla crescente aggressività americana, culminata con il colpo di stato ucraino del febbraio 2014 con il quale si legittimava la libera azione di squadracce naziste (che infatti nel maggio dello stesso anno bruciavano vive nella Casa dei Sindacati di Odessa circa 50 persone che si erano rifugiate lì per sfuggire alla furia omicida di queste squadracce), e poi via via confermata dalla volontà di stringere in un angolo la Russia con esercitazioni Nato sempre più estese e minacciose e con la totale disattesa degli accordi di Minsk, è indubbio che l’operazione ucraina abbia conseguito il suo principale obiettivo. Quello, appunto, di separare definitivamente l’Europa atlantica dalla Russia. Un’Europa del tutto normalizzata e in tutto e per tutto organica alla strategia americana.

Tradito il sogno di un’Europa libera e unita, quello vagheggiato dal famoso “Manifesto di Ventotene” (1941) di Altieri Spinelli ed Ernesto Rossi? Macché! Lo “spirito” di Ventotene fu utilizzato come il sostrato ideologico sul quale costruire passo dopo passo quell’Europa sprezzante la sovranità dei popoli perché succube del dispotismo dei mercati finanziari, che ben conosciamo.

Il “sogno” europeo era nient'altro che un obiettivo strategico della potenza americana, ormai padrona in Europa occidentale, nella quale era intervenuta non certo per sconfiggere il nazismo ma per acquisire il controllo strategico di questa fondamentale area del pianeta.

Altro che umanitario il piano Marshall (1947), come ce la vogliono raccontare. Questo fu un colossale investimento americano – nato ufficialmente per “ricostruire” l’Europa ridotta a macerie dalla guerra – per rendere l’Europa occidentale parte integrante del mercato Usa, e pedina geopolitica di primaria grandezza. Non dimentichiamo che questa Europa era militarmente occupata dagli americani, non aveva quindi nessuna capacità di autodeterminazione.

Ma per sfatare del tutto il sogno romantico di un’Europa libera e unita è necessario sapere che gli Usa diedero vita nel 1949 a un organismo che aveva come obiettivo statutario quello della raccolta di fondi da destinare alla causa della europea. Questo organismo si chiamava ACUE, ovvero Comitato Americano per un’Europa Unita. Presieduto dal generale Williams J. Donovan, capo dei servizi segreti americani durante la guerra. Vicepresidente: Allan Dulles. Capo della CIA dal 1953 al 1961.
Antonio Catalano, 18 febbraio 2024

28 commenti:

Anonimo ha detto...

Parte (e non piccola) del problema è la presentazione del nazionalsocialismo come male assoluto e supremo. Il nazionalsocialismo viene visto da quasi tutti, non come una realtà storica, ma come un evento metafisico.
Connesso con questa tendenza è il diffuso antigermanesimo a prescindere, presente in maniera piuttosto forte anche in Italia.
Come si fa ad essere stupiti della non-reazione tedesca dopo tutti questi anni di rieducazione? Si pensi solo a come viene presentato il tedesco solitamente nei film Hollywoodiani.

Roberto

Anonimo ha detto...

La visione del cosiddetto manifesto di Ventotene non era una visione di verità e di giustizia. Si trattava di un manifesto in perfetto stile marxista.
Venderlo a chi non l'ha letto come se fosse stato la giusta piattaforma per costruire l Europa unita non e' giusto.

Anonimo ha detto...

Viene rappresentato solo come nazi e noi italioti sempre mafiosi, stop della narrazione filmografica yankee, alcune news sparse qua e là, in Germania durante i festeggiamenti del Carnevale, una ragazzina di 15 anni è stata ripetutamente stuprata da 3 ragazzi, 2 Siriani e uno Tedesco, ma Croato di origine, un quarto stupratore si è dileguato, il tutto in una struttura cattolica usata per spettacoli vari, gli USA, non contenti, piazzano altre basi missilistiche, 37, in nordeuropa, paesi baltici e scandinavi, rimpinzandole di missili a breve e medio raggio, ovviamente a bersaglio unico, in Londonistan il Mayor, tale Sadik, nomen omen, vuole cambiare i nomi delle stazioni della metro intitolandoli a persone e cose che più woke e pc non si può, ignorando elegantemente gli atti vandalici sui treni, alle stazioni, i furti, gli scippi, le spaccate e le gang più o meno baby che ogni sabato notte lasciano morti e feriti gravi, teen agers accoltellati con efferatezza.......dicevamo.....questi sono i nostri valori, difendiamoli 'whatever it takes' diceva quello.........

Anonimo ha detto...

Come al solito l'autore del pezzo proposto sembra ignorare totalmente le vere cause della guerra. E neppure il sottoscritto non e' minimamente in grado di fare previsioni su come tutta la faccenda potrebbe finire.
Il vero problema che sta a cuore a Bergoglio riguarda il calendario religioso.
Prima della guerra cattolici e ortodossi dipendenti da Costantinopoli celebravano il Natale insieme mentre gli ortodossi dipendenti dal Patriarcato di Mosca ĺo celebravano il 7 gennaio. La Santa Pasqua era invece celebrata insieme dagli ortodossi delle varie denominazioni e indipendentemente dai cattolici. Per esempio quest'anno la Pasqua cattolica cade il 31 marzo mentre la Pasqua ortodossa cade il 5 maggio.
Ho qui la prima pagina del FOGLIO del 15 giugno 2015.
Titolo LA RIVOLUZIONE ARRIVA PER PASQUA.
Sottotitolo : L'apertura di Francesco agli ortodossi "Una data unica per tutti i cristiani" "La lite sui calendari e la diatriba che dura da millenni ".
Quale data ? Un cattolicissimo conoscente sposato con una signora russa celebra le festivita' secondo il calendario cattolico. Quanti casi analoghi ci saranno nel mondo ?
E cosi fu che il patriarca ordino al suo amico d'infanzia di muovere l'esercito.

Anonimo ha detto...


Se il nazionalsocialismo non era il Male assoluto e supremo, diciamo che c'è andato vicino. E non è stato il solo: aveva un ottimo modello nella Russia di Stalin.
Ma, come elementi positivi si ritrovano anche in Stati nelle cui politiche prevale ad un certo punto il Male, così elementi negativi e fortemente malvagi si possono ritrovare in Stati le cui politiche non fanno prevalere il Male al modo degli Stati sopra citati.
Una politica che inclina al Male assoluto è comparsa nelle nostre attuali democrazie, da quando hanno accettato di promuovere la rivoluzione sessuale e in tutti i suoi torbidi aspetti.

Per esempio... ha detto...

Leggo su UNAVOX, ripreso dal Centro Sudi Federici:

Tayhch, Gaza.
Il villaggio cristiano minacciato dai coloni israeliani.

Il villaggio lotta per non venire cancellato. Che cosa ne dite?

Anonimo ha detto...

Declino alimentare o competizione?
Silver Nervuti
https://gloria.tv/post/azCoPjnqFCBR3KrQQjVeiSLEQ

Anonimo ha detto...

Come si fa a stare dalla parte di un regime dittatoriale che persegue è uccide chi osa criticare il capo supremo?, nei nostri stati sono state permesse manifestazioni pro Hamas mentre in Russia se apri bocca rischi di grosso. Io preferisco di gran lunga l' Europa almeno abbiamo ancora un certo grado di libertà.

Anonimo ha detto...

Chi rimarca le incongruenze della storia con la vita vera di Ballard sembra guardare il dito piuttosto che la luna. La luna è questa: nel mondo c’è un traffico che prospera e costringe alla schiavitù milioni di bambini e che si alimenta con la sessualizzazione precoce e l’insinuazione che i minori possano relazionarsi sessualmente con gli adulti. Negarlo significa voltarsi dall’altra parte e non accorgersi che l’ultima frontiera dell’abisso, il tabù più inaccettabile, la pedofilia, sta incominciando a farsi largo sempre più attivamente.

C’è una società che da un lato con l’aborto tratta i bambini come scarti, dall’altro li usa perché fanno guadagnare tantissimo, sono un business, come dimostrano i milioni di video e foto pedopornografici presenti su Internet. È solo il rovescio della medaglia. The Sound of Freedom ha avuto il merito di raccontare la faccia della medaglia rimasta nascosta per troppo tempo.
https://lanuovabq.it/it/il-canto-della-liberta-che-rompe-il-tabu-sulla-pedofilia

mic ha detto...

Io preferisco di gran lunga l' Europa almeno abbiamo ancora un certo grado di libertà.
Io la vedo libertà condizionata... c'è un 'pensiero unico' difficilissimo da oltrepassare.

La libertà d'espressione si riduce come pelle di zigrino ! ha detto...

Spero vivamente che lei stia scherzando, che si tratti di una goliardata. Mediti per esempio sul trattamento dei semplici cittadini e dei manifestanti durante la farsa pandemica.
Proprio oggi, su

jeune-nation.com

compare un articolo tratto da Rivarol n. 3602:

La liberté d'expression se réduit comme peau de chagrin !

Buona lettura, in attesa di qualche altra simpatica goliardata!

Anonimo ha detto...

Carissima mic anche in Russia o nei paesi islamici esiste un pensiero unico. Chiaramente piuttosto diversi tra loro. E come dimenticare la Cina dove un quasi santo come il cardinale zen viene sottoposto a misure restrittive varie e deve presentarsi a processo ?
Concentriamoci sulla Russia. Putin vuol far rivivere il sogno dell'Impero. Impero che e' ormai definitivamente defunto.
Nella visione imperiale sia l'Ucraina che i paesi baltici ďebbono rientrare nell'orbita russa per ricostituire l'Impero. Ma quello che lo pseudo zar proprio non capisce e' che la volonta' di questi popoli e' contraria all'annessione dentro l'Impero.

Anonimo ha detto...

Youtube
Confederazione dei Triarii

Francia: carcere a chi critica Pfizer

21 febbraio, ore 19.00
Con Bianco, Trabucco, Vignelli

Anonimo ha detto...

Libertà condizionata?
Parole indegne! Dovrebbe provare a farsi qualche mese in posti come Russia, Iran, Afghanistan o Arabia Saudita…poi vediamo cosa ne pensa della tremenda Europa!

Anonimo ha detto...

"Questo organismo si chiamava ACUE, ovvero Comitato Americano per un’Europa Unita."

Chi ne sa di più su ACUE?

mic ha detto...

So bene delle situazioni dei paesi nominati ma che libertà c'è in un paese dove (faccio solo un esempio) se non sei gay, lgbt o di sinistra non lavori o hai le parole contate e subito soffocate (quando ti chiamano solo per fingere una inesistente par condicio) né in RAI né in tutte le altre reti o testate nazionali? Per non parlare della scuola... e, poi, di tutti gli interessi sovranazionali che ci strangolano non solo nell'economia ma anche nella cultura e nell'identità...

Anonimo ha detto...


Il concetto di libertà "condizionata" può sembrare eccessivo ma un fondamento ce l'ha.

INdubbiamente c'è ancora in Occidente una certa libertà d'espressione, cosa che in Russia quasi sicuramente manca. La "Santa Russia" non è mai stata famosa per i c.d. "diritti civili".
Ma in Occidente ci sono dei divieti non scritti che non si possono oltrepassare, altrimenti si viene denunciati e si rischia di finire in galera.
L'esempio forse più clamoroso lo fornisce la protezione girudica della quale gode la galassia arcobaleno. c.d. Appunto, bisogna dire "arcobaleno" o "gay" o "pedofilia", usare cioè una terminologia neutra concessa dal sistema, altrimenti sono guai.
Nel caso degli episodi di pedofilia che hanno afflitto e affliggono la Chiesa, è assolutamente vietato precisare che si tratta nell'80% dei casi di sodomia e pederastia, riguardando essi maschi, concludendone che il fenomeno della pedofilia nella Chiesa (ma anche altrove) è un prodotto del diffondersi dell'omosessualità (nella Chiesa dal fatto che vi sono penetrati sodomiti e pederasti). Oltre al linciaggio mediatico della miriade di associazioni gay, rischi la denuncia penale per "crimine d'odio" verso gli omosessuali. Accusa assurda ma tant'è.
È quindi vietatissimo illustrare il carattere perverso e contronatura dell'omosessualità. L'hanno depennata dalle "patologie", un colpo di mano scientificamente scorretto. ma il cromosoma dell'omosessualità non l'hanno mai trovato. In effetti, a ben vedere, non può esistere. Ora, in questo campo uno non può avere un'opinione diversa da quella ufficiale? No, ci rischia la galera.
Idem o quasi se uno si prova a criticare il femminismo, andando alla radice. O fa vedere che l'immigrazione è in realtà invasione organizzata.
Puoi gridare quanto vuoi "piove, governo ladro!" ma su certi argomenti importanti devi tenere la bocca chiusa. Ed anzi in Italia è ancora meglio di altri paesi europei e non.
Il discorso di Mic sulla "libertà condizionata" non è quandi affatto campato affatto in aria, anche se il concetto non va preso in senso assoluto.
Politicus

Anonimo ha detto...

Per no parlare del futuro che possono avere le università se diventano luoghi in cui i dogmi di regime prevalgono sul libero confronto delle idee?

Anonimo ha detto...

Lasciando stare Zen, l'impero e gli Zar (ai quali in Russia si eigono ovunque monumenti), venga a vivere a Reggio Emilia, dove io vivo dalla nascita, e poi mi saprà dire...

Anonimo ha detto...

Anonimo 13.31
Parole indegne? Vada a fare il paladino di USA, UE e NATO altrove!

L'invito ha detto...

Sul sito di Maurizio Blondet:

Blinken invita lo staff a evitare termini problematici come "padre" e "madre"

Anonimo ha detto...


Se fosse passato il sinistro decreto Zan sulla libertà di parola per certi argomenti sarebbe caduta una censura pesantissima, assoluta.
Grazie al CD questa barbarie ci è stata per ora evitata.
Ma l'assalto degli "arcobaleno" alla società e alla Chiesa viene alimentato anche dalla politica del presente pontefice, con le sue continue iniziative in favore dell'omosessualità (e delle situazioni immorali tipo divorziati risposati ammessi alla Comunione nonché del disordine provocato dal voler introdurre sempre più le donne nella Chiesa di governo).
Una cosa pazzesca, a ben vedere - un degrado della Chiesa cattolica mai visto prima, nemmeno nei peggiori momenti di decadenza del passato.
T.

Anonimo ha detto...

La forza del potere è la nostra impotenza. [...] Comunque sia, noi non abbiamo paura del potere, abbiamo paura della gente che dorme e, perciò, permette al potere di fare di loro quello che vuole.
don Luigi Giussani (15 ottobre 1922 - 22 febbraio 2005), in "L'io rinasce in un incontro"
(1986-1987), pp.173-174

Anonimo ha detto...


"Uccidi un tirapiedi finanziato dall'Occidente etc"

Non sappiamo come sia morto Navalnyi. Dobbiamo affidarci alle dichiarazioni ufficiali russe. Sono già state fatte? Potrebbe esser vera l'ipotesi più semplice, che sia morto all'improvviso per cause naturali. Già provato nel fisico, posto in una delle zone peggiori della Siberia, una scelta poco astuta, a ben vedere.
Nelle vicende politiche accade anche l'imprevisto.
Uno dei primi risultati politici della morte di Navalnyi è stato il ritiro del veto ungherese alle sanzioni europee alla Russia. Di fronte alla canea che si è scatenata a causa di questa morte, Orban non ha evidentemente ritenuto di poter resistere.
In questa vicenda, ci si può chiedere: perché Navalnyi è tornato in Russia invece di restare in esilio in Germania con moglie e figli? Sapeva che sarebbe stato arrestato. Idealismo? Dedizione assoluta alla causa? È possibile.
Come oppositore non era da sottovalutare. Quando si era presentato alle elezioni contro Putin, pur da solo senza dietro un grande apparato, aveva preso il 27 % dei voti, una cifra più discreta, date le circostanze. Il secondo tentativo gli è stato impedito dall'autorità russa. Per la verità, i processi contro Navalnyi sono sembrati politici, pretestuosi. Inizialmente, era anch'egli un nazionalista ma poi si è concentrato nella lotta alla corruzione in nome della democrazia, diventando così popolare. L'ha messa sul piano personale contro Putin e la classe dirigente, attirandosi quindi un odio feroce da parte di entrambi.
Si aggiunga a questo la mentalità autocratica della dirigenza russa, che tende a vedere in ogni opposizione un tradimento della "Santa Russia". Putin ha articolato le riforme della costituzione in modo da restare al potere a vita, se la salute glielo permetterà.
La Russia appare essere al momento una democrazia presidenziale ad esecutivo rafforzato, per così dire. Nei fatti, un regime autoritario dove la magistratura garantisce al partito al potere la possibilità di monopolizzarlo, da solo e con le tradizionali formazioni fiancheggiatrici.
Finché il leader al potere fa le scelte giuste, tutto va bene. I guai cominciano se fa quelle sbagliate, che vengono a ricadere solo su di lui.L'abbiamo visto con Mussolini. Ma abbiamo visto che anche in democrazia, da noi in Occidente, si sono fatte e si fanno scelte sbagliate per non dire infami addirittura.
Gli errori e la decadenza dei popoli e degli Stati sembrano obbedire ad una legge storica che prescinde dalle forme di governo o Stato.
POliticus


Anonimo ha detto...

Molto interessanti le dichiarazioni di Renzi in merito alla sua candidatura alle elezioni europee: vuole portare l'attenzione dell'Europa sulla situazione geopolitica, secondo lui, troppo trascurata. Evidentemente, oltreoceano i neocons avvertono il prossimo crollo della maggioranza social-popolare che sinora ha retto la CE, e quindi cercano di puntellarla.Crediamo davvero che sarà resa impossibile la maggioranza tra PPE e socialisti che ha contraddistinto quest'ultima legislatura europea, con la più che pessima presidenza della von Derlayen. E non sarà certo Renzi, ammesso che venga eletto, a cambiare il peso sulla bilancia. Gesù Cristo è il Signore della storia, e lui, che sempre vince, spazzerà via questa marmaglia di senza Dio, proni agli ordini dell'elite globalista e sottomessi agli ideologhi neocom. Come canta il salmista: "Mentre gli empi si aggirano intorno/emergono i peggiori tra gli uomini." (Sal 11, 9), perciò è ora di finirla!

Anonimo ha detto...

Raccogliendo tutte le notizie fin qui apparse, pur con la dovuta prudenza, di sicuro si sa solo che il corpo è stato portato via subito, le telecamere di sicurezza erano fuori uso, che fra 14 giorni verrà restituito alla famiglia, bon, ma il fu glorioso Times pubblica sparato in prima che è stato ucciso con un pugno allo stomaco, tecnica pare usata dai servizi segreti russi, hanno pubblicato anche le testimonianze di un dissidente russo fuggito a tempo debito in Francia che conferma tutto senza aver visto niente, Navalnjy è tornato di sua iniziativa in Russia per fare il martire eroe o c'è sotto dell'altro, news sui suoi trascorsi politici danno pareri discordi, perfino su L'Unità ne parlano con toni affatto elogiativi, nessuno sa niente ma si spara al bersaglio grosso, ma davvero si può pensare che VP sia così stupido da scatenare tale putiferio sotto elezioni, a guerra in corso che pare vada bene per loro, ma con prezzi altissimi? Sarebbe tagliarsi gli zebe per dispetto alla compagna traditrice, mi preme di più sapere cosa faranno di Julian Assange............

Aloisius ha detto...

"Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà"

Oswald Spengler, “Il tramonto dell'Occidente”

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Viviamo in un’epoca di apparente libertà, ma in realtà siamo schiavi di una mentalità omologante che ci impone cosa pensare, cosa dire, cosa fare. Siamo diventati incapaci di riflettere con la nostra testa, di esprimere la nostra personalità, di seguire la nostra vocazione. Siamo vittime di una civiltà in declino che ha perso il contatto con le sue radici e i suoi valori.
Spengler ci aveva avvertito: ogni civiltà ha il suo ciclo vitale, che passa dalle fasi di nascita, crescita, maturità e decadenza. La civiltà occidentale, che egli definì “faustiana” per la sua sete di conoscenza e di dominio, è entrata nella sua fase finale, quella della “civilizzazione”, caratterizzata dalla perdita di creatività, dalla standardizzazione, dalla massificazione, dalla tecnificazione, dalla politicizzazione.
Non c’è più spazio per il singolo, per la sua libertà, per la sua dignità, per la sua felicità.

Anonimo ha detto...

Che la civiltà occidentale sia in declino è un eufemismo, perché si sente già puzza di decomposizione soprattutto in certi ambienti "altolocati".