Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 2 marzo 2025

Zelensky stretto all’angolo dai fendenti trumpiani

Non è così sicuro che sia finita l'era globalista. I politici guerrafondai europei mi fanno paura. Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.

C’è un’immagine che più di tutte dà la misura di ciò che è avvenuto nel famoso incontro alla sala ovale tra Trump e Zelensky, quella dell’ambasciatrice ucraina che sgomenta assiste a ciò accade di fronte ai suoi occhi, il suo presidente è colpito dai potenti fendenti trumpiani. Zelensky stretto nell’angolo, lo sguardo perso di chi non si rende conto di ciò che gli accade intorno, lui che fino a poco fa era esibito come un eroe, scompostamente pietisce un po’ di considerazione.
L’ambasciatrice, Oksana Makarova, è riversa sulla sedia, avvilita, con la testa tra le mani, quasi piangente. Con Vance che rafforza la dose e ricorda a Zelensky: avete preso un sacco di soldi, ci avete raccontato un sacco di baggianate. E poi ancora Trump: la tua gente sta morendo e tu non vuoi che finisca la guerra, fosse per te andremmo alla terza guerra mondiale.
Lo Zelensky di ieri è la plastica rappresentazione dell’Utile Idiota, infine bastonato dal padrone. Utile agli Usa innanzitutto, poi anche ai suoi padrini europei, con questi, ora che gli americani hanno altro da fare, a cianciare di difesa europea e sostegno all’Ucraina fino alla vittoria.
Molti commentatori ricordano che gli Usa non sono nuovi a questi scenari di abbandono repentino del campo di guerra divenuto scottante o non più fruttifero: il veloce ripiego da Saigon nel 1975, l’altrettanto veloce quanta indecorosa fuga da Kabul nel 2021… Con Trump certo le cose hanno subito un’accelerazione impressionante, si è aperto un tavolo di pace, che ovviamente non può includere l’isterica Europa a trazione baltica, e la brutalità con la quale il presidente americano ha trattato il servo Zelensky ad alcuni, deboli nelle emozioni, può essere sembrata addirittura odiosa, ma la storia non procede per forme galanti e garbate, solo che il tutto ora è avvenuto in visione mondiale.
A Zelensky che insolentisce Putin Trump risponde con voce sonante che il presidente russo non rispettava né Obama né Biden, ma rispetta lui; che Putin è un leader saggio che vuole solo la sicurezza del proprio paese e che non avrebbe iniziato nessuna guerra se solo fosse stato rispettato.
L’approccio di Trump è brutale perché lui sa di aver messo al tappeto non la Russia ma l’Europa, durante l’amministrazione Biden convinta a investire nella guerra per procura ucraina.
Gli americani sono riusciti a privare delle risorse a buon mercato provenienti dalla Russia gli europei – rendendoli ancor più subalterni agli Usa – i quali ora pensano di poter contare sulle risorse russe solo a condizione di una sua sconfitta strategica, la qual cosa non fa che incoraggiare la propria partecipazione al conflitto in Ucraina.
Insomma, gli americani dopo aver ottenuto l’obiettivo strategico di ridimensionare l’Europa possono ora dedicarsi ad altro, in un mondo già diventato multipolare. L’odio del mondo globalista per Trump non è odio ideologico ma odio per chi rappresenta la fine della stagione globalista, con le sue guerre e le sue follie.
Antonio Catalano, 1 marzo 2025

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Ĺ'offesa è stata fatta a tutta la UE, UK a parte, come sempre,VZ se la doveva aspettare, il suo tempo è scaduto, non potrà mai vincere la guerra, ha finito le armi, fidarsi degli aiuti anglofrancesi e come spararsi negli zebe, intanto gl in utili idioti europei cincischiano e non sanno cosa fare, dovremo pagare i danni bellici e difenderci da soli, ma da chi? La Russia ne ha avuto abbastanza, al momento ha altro cui pensare, intanto da noi si pensa di tornare al nucleare ma passeranno 10 anni minimo, nel frattempo e arrivato a Ravenna il degassificatore ambulante, una vera genialità, a pochissima distanza dalle testate nuke di Cervia....90 minuti di applausi.

Anonimo ha detto...

Vi invito a leggere quanto scritto oggi da Daniela Ranieri sul Fatto Quotidiano. Non c'è alcun bisogno di aggiungere altro:

"Trump è il modello-base, il prototipo del “Presidente degli Stati Uniti” senza gli infingimenti e le edulcorazioni che ammantavano i suoi omologhi Dem, i quali in politica estera sono sempre stati sottobanco ciò che Trump è in chiaro: imperiali e feroci. Trump tratta il resto del mondo esattamente come lo trattava Biden (e prim’ancora Obama, Clinton, Bush), ma lo fa senza somministrarci l’anestetico di cui l’Occidente è dipendente come di un Fentanyl ideologico: la favola secondo la quale gli Usa sono filantropi, fanno “guerre umanitarie” per la “difesa della democrazia”, la “lotta al terrorismo” e la “sovranità dei popoli” (vedi i casi che hanno fatto infuriare la Russia: Iraq, Libia e Kosovo-Serbia).

WikiLeaks rivelò che, dopo l’offerta sconsiderata di Bush jr. all’Ucraina di aderire alla Nato, la Russia avvisò che tale minaccia militare non sarebbe stata tollerata. “L’abbaiare della Nato alle porte della Russia” (Papa Francesco) e il mancato rispetto degli accordi di Minsk-2 hanno provocato l’aggressione russa in Ucraina, dove la guerra civile, fomentata dagli Usa, c’è dal 2014. Trump ha solo preso atto che la Nato ha irrimediabilmente perso questa guerra e cerca il modo più brutale per sfilarsi senza accollarsi la sconfitta, esattamente come fece lo “stupido Biden” scappando dall’Afghanistan nel 2021 dopo 20 anni di invasione americana. Finora le intenzioni e le azioni degli Usa sono state ricoperte da una cortina di ferro, tradottasi in questa Europa di zombie in un’urgenza al riarmo e in una massiccia propaganda bellica, come se anche noi fossimo in guerra contro la Russia.

Ora la Ue dovrebbe vergognarsi di aver portato l’Ucraina a questo punto, alla distruzione di un popolo e all’umiliazione di un uomo (ma già a novembre 2023 il Time rivelava che Zelensky si sentiva “tradito dagli alleati occidentali che lo hanno lasciato senza i mezzi per vincere”: già Biden lo aveva mollato), invece, siccome 320 miliardi di dollari di Nato e Ue non sono bastati, gli zombie Ue vorrebbero mandarne altri perché gli interessi delle élite militariste (ma non quelli dei popoli europei) coincidono ancora con quelli di Biden. Gli Usa hanno sempre fatto i loro interessi. Semplicemente, Trump ritiene che gli interessi dell’America siano diversi da quelli che riteneva Biden."

Sottoscrivo anche le virgole!
T.me/GiuseppeSalamone

Aloisius ha detto...

Potevamo imparare dalla storia, la quale insegna che a far guerra alla Russia si finisce male.
Speriamo che si concludano davvero gli accordi economici tra superpotenze senza gli sconfitti al tavolo delle trattative, sempre più bellicosi, arroganti, incapaci e inaffidabili perché non accettano la sconfitta, e vogliono insistere con guerra e sanzioni.

Anonimo ha detto...

Questa è guerra con metodi inusuali. Tuttavia la palude da prosciugare è estesa ed il marcio si nasconde a volte per lavorare appena riceve l'imput, oppure ci sono sempre elementi in vendita. Strutture occupate da decenni in ogni dove mondiale non si smantellano tout court. La ue con israele non si arrenderanno ancora e qualche bombetta nucleare cercheranno di esploderla comunque. Intanto la lista epstein non è stata fornita completa da fbi ( comey?), per cui Bondi sta richiedendo l'occultato, mentre si smascherano ulteriori elementi... preghiamo per chi combatte contro costoro e preghiamo anche per lo smascheramento nella Chiesa. Iddio ci conceda il santo Monarca ed il Santo Papa.

Anonimo ha detto...

Ucraina: con gli USA o con la Ue? Il dilemma dopo la rissa alla Casa Bianca
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Un ruolo per l’Italia?

Dall’Italia Giorgia Meloni ha chiesto la convocazione “immediata” di un “vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro”.

Questa “è la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore”, ha reso noto la premier, sottolineando che “ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà”.

Un’iniziativa che risponde anche a parte dell’opposizione che chiede al governo di schierarsi nettamente o a favore di Trump o con l’Europa. La risposta di Palazzo Chigi sembra quindi puntare a mediare le differenze tra USA e UE ma la solidità del governo italiano rispetto ai principali partner europei lascerebbe ampio spazio a una posizione originale, netta e precisa dell’Italia che si basi su valutazioni pragmatiche e che riporti Roma al centro dell’iniziativa politica.

L’Europa non è in grado di offrire all’Ucraina aiuti militari in grado di rovesciare le sorti della guerra né i più “bellicosi” leader europei, tanto baldanzosi sui social, sembrano disposti a mandare a combattere i propri eserciti a Kursk o Donetsk. Per questo l’unica, inevitabile e auspicabile soluzione è la fine della guerra il prima possibile anche se questo significherà la sconfitta dell’Ucraina e anche dell’Europa.

La volontà degli Stati Uniti di sganciarsi al più presto dal conflitto lascia ampi spazi a un’iniziativa politica e diplomatica di cui l’Italia potrebbe farsi promotrice, cessando gli aiuti militari a Kiev rivelatisi ormai inutili ma mantenendo quelli economici e umanitari e annunciando la fine delle sanzioni alla Russia non appena sarà firmato un accordo per concludere il conflitto.

Oggi il primo ministro ungherese Viktor Orban ha invitato l’Unione Europea ad avviare colloqui diretti con la Russia su un cessate il fuoco in Ucraina con una lettera del capo del governo di Budapest al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Perché scegliere tra un’America tesa per l’ennesima volta a sganciarsi dalle guerre che ha contribuito a scatenare ma che non riesce a vincere lasciando agli altri i “cocci da raccogliere” e una UE guidata ancora da coloro che, maggiordomi della precedente amministrazione statunitense, hanno portato l’Europa al disastro compromettendo la nostra sicurezza economica, energetica e militare?

Molto meglio optare per una strada nazionale, una “Italian way” che potrebbe raccogliere adesioni in Europa e che guardi pragmaticamente al futuro e che veda Roma in prima fila per concludere la guerra, rimettere in sesto l’Ucraina, ridisegnare la cornice di sicurezza in Europa e ripristinare rapporti distesi con la Russia, necessari a scongiurare il nostro declino industriale ed economico.

Del resto, al di là delle chiacchiere e della propaganda, ci sono forse pragmaticamente alternative?

di Gianandrea Gaiani
Fonte: https://www.analisidifesa.it/2025/03/ucraina-con-gli-usa-o-con-la-ue-il-dilemma-dopo-la-rissa-alla-casa-bianca/

Anonimo ha detto...

E su che basi la Russia dovrebbe accettare l'Italia come controparte? Con un Mattarella ed un Di Maio che l'hanno insultata pesantemente? Con le armi ed i soldati inviati fin da Draghi a combattere contro?Inoltre la colonia americana Italia non puó diventare indipendente di botto e pure dominante. Meglio che si stringa al nuovo occupante la carica , Trump , per una volta le conviene pure. È l'unico ad avere volontà di pace, dopo il guerrafondaio Biden partner ue , , compreso il nerovestito del colloquio che tanto scandalizza il deep state. Che poi vestirsi in tali modi è mancanza di educazione, anche se è in guerra, (e volutamente e la vuole pure continuare! massacrando il suo popolo), come ha risposto al giornalista. Non ha il tempo di cambiarsi? Le recite sono sciocche: non ci impressionano.

Anonimo ha detto...

Trump ha fretta di concludere la guerra in Ucraina e lo dice anche. Come recita l'antico proverbio: "la fretta è una cattiva consigliera". Questo non significa che debba procedere con lentezza. Significa solo che dovrebbe procedere in modo razionale tenendo conto anche di quel minimo di moralità politica che l'America ha sempre ostentato, anche ipocritamente. Ciò significa che non si abbandona un alleato più debole alla mercè del vincitore, peraltro allo stato ancora virtuale. Si cerca di far uscire il proprio alleato più debole dalla guerra in modo possibilmente onorevole.
Secondo me, anche i russi sono in difficoltà. Le perdite di tre anni di dura guerra contro un avversario rivelatosi molto forte sul campo sono state notevoli, in uomini e mezzi. Le fonti ufficiali ci dicono che la popolazione russa sostiene compatta lo sforzo bellico. Non ne dubitiamo anche perché chi ha tentato di protestare contro la guerra è finito subito in galera. Che il patriottismo sostenga i russi è credibile, che tuttavia siano contenti di come stanno andando le cose non è credibile. Anche l'economia, per quanto tenga bene, è sotto sforzo. Pertanto, conviene anche a Putin concludere la guerra in Ucraina. Può farlo da una posizione di vantaggio, adesso. Però dovrebbe concedere l'esistenza di un'Ucraina indipendente anche se neutrale, privata della Crimea, di gran parte del Donbass e molto probabimente di Mariupol. Siccome è astuto e, al contrario di Trump, soppesa le parole, farà qualche concessione. Salvo rimandare a tempi migliori l'assorbimento, magari indiretto, della "Russia del sud-ovest" (l'Ucraina) nella gran Madre Russia (moscovita). Ma la fretta di Trump gli crea ampi margini di favore.

L ' America si trova oggi in una situazione simile a quella dell'URSS, quando implose: l'impero non era più in grado di sostenersi economicamente. Dovette ridimensionarsi. Idem per gli USA di oggi, con il gigantesco debito pubblico che hanno e la concorrenza cinese. Devono ridimensionarsi. Non ci hanno più "la grana". L ' Europa deve pertanto comnciare a pensare ad organizzare da sola la sua difesa, su basi completamente nuove. Un'Ucraina raccorciata ma indipendente deve esser militarmente aiutata ad avere una difesa valida. Non ovviamente per vincere una guerra contro la Russia (illusione colpevolmente fatta nascere dall'amministrazione Biden) ma più semplicemente per potersi efficacemente difendere, cosa che ha dimostrato di saper fare piuttosto bene.
In America, è già cominciata l'offensiva giudiziaria contro i provvedimenti esecutivi di Trump, cosa del resto ampiamente prevista. Provvedimenti che mirano giustamente a far piazza pulita di tanto marciume accumulatosi sotto i governi dem. Però anche qui, la fretta e una certa approssimazione in certe misure si stanno rivelando deleterie. Nei confronti degli impiegati dello Stato da mandare a spasso o mettere in pensione ci sono delle procedure che vanno rispettate, se si vogliono evitare ricorsi pericolosi.
Miles

Anonimo ha detto...

Non so, deboli come siamo e farfallonni amorosi, cosa andiamo a mediare. La prima cosa da fare era quella di studiarsi un po' di storia Russa ed Ucraina. Invece di fare le 'Ombretta sdegnosa' delle sanzioni e mandare armi. Non si tratta più  di mediare e di metterci una pezza con la ricostruzione. Se fossi ucraino primo mi metterei davanti allo specchio e mi prenderei a schiaffi, eppoi chiederei scusa alla Russia per aver trattato con l'Occidente ed esserne diventato il sicario a pagamento per colpirla e depredarla. Dell'Occidente e tanto meno della ue non può  fidarsi più la Russia né  l'Ucraina.Infatti l'Occidente non ha mantenuto fede ai patti presi con la Russia, cioè  è venuto meno alla parola data, vedi Nato e Minsk. 

Solo la grande anima russa può  perdonare questa grande porcata di cui si son macchiati i governanti degli USA,  i governanti della ue e la city di Londra con la monarchia inglese. Trump ha fatto bene a dare uno scossone a Zelensky in quanto, prima di tutto, traditore del suo stesso popolo. È  questo tempo il tempo del perdono reciproco che Dio aiuti loro e noi a perdonarsi/ci  a vicenda SINCERAMENTE.
m.a.

Anonimo ha detto...

Su questo blog si sbizzarriscono gli estimatori della "grande anima russa", alla quale gli ucraini dovrebbero chieder perdono e anche noi italiani, magari. Sic. Si tratta di retorica, quella della "Santa Russia": il popolo russo sarebbe "santo", non si sa bene perché. Era una fissa, tra l'altro, di Dostojevskij. È solo un popolo con pregi e difetti, come gli altri. Ha avuto il merito di aver creato una bella letteratura, che ancora ci allieta lo spirito. Ma non parliamo per favore di "grande anima" e di "santità". Pensiamo piuttosto alla visione di sè megalomane di tutti quegli intellettuali russi che credono nella missione universale della Russia come "Terza Roma", una visione torbida e insensata, inventata per ragioni politiche da un monaco ortodosso cioè scismatico ed eretico.
Questa sciagurata guerra, della quale sono colpevoli soprattutto gli americani, al di là delle legittime esigenze difensive contro l'espandersi irrazionale della Nato ad Est, potrà facilmente alimentare il "messianesimo" russo, quello della Santa Russia euroasiatica ma anche slavofila e panslavista, offensivo nei confronti dell'Europa occidentale, una volta ripreso fiato dopo le pesanti perdite di questa guerra e se gli Stati Uniti commetteranno l'errore di abbandonare l'Europa.
La "mediazione" tra unione europea e Trump da parte del governo italiano è un passaggio obbligato. A cosa possa portare, di positivo, non è ben chiaro. Anche perché l'Italia è una potenza di secondo piano. Ma farebbe bene il nostro governo ha studiare sin d'ora un piano B, consistente nel ridisegnare la nostra difesa senza poter più contare sull'America, se Trump, come sembra, appare deciso a mollare tutto, in Europa.
Se poi invece vuol solo far finire la Nato, allora l'Italia potrebbe studiare una forma di alleanza direttamente con gli Stati Uniti, che probabilmente non potrebbero lasciare il Mediterraneo, dati i legami che hanno con Israele. Sarebbe comunque pesante, per noi, ma sarebbe comunque una politica realistica, non priva di vantaggi, sul piano militare. E forse economico.

Anonimo ha detto...

VOLANO GLI STRACCI.

"QUEL PATETICO DIABOLICO DITTATORE HA DATO DELLA STRONZA A VANCE"

Donna Carmichael (americana) in un post scrive:

Pensavo che il mio post di ieri avrebbe messo a tacere la debacle di Zelensky, ma durante la notte sono stata inclusa in una chiamata Zoom con alcuni amici europei provenienti da Francia, Germania e Regno Unito. Sono anche tornata indietro e ho guardato tutto il video dell'incontro alla Casa Bianca. Dire che sono inorridita da ciò che mi sono persa è un eufemismo. Ho ricevuto alcune di queste informazioni da Tucker Carlson e molti altri podcast. Non riuscivo a credere che quel piccolo dittatore abbia chiamato il Vicepresidente Vance "Stronza. ” Speriamo che questo post metta insieme la debacle per chi non l'ha visto.
Vi siete accorti che nello scambio con il vicepresidente Vance Zelensky ha borbottato "Stronza" nella sua lingua. Ecco perché l'ambasciatrice in Ucraina, Oksana Markarova, aveva le mani sulla testa. Lei sapeva cosa aveva detto. Non solo, ma Zelensky ha minacciato gli Stati Uniti in diretta TV. Ciò che ha fatto arrabbiare il Presidente Trump è stato quando Zelensky ha detto che gli oceani che ci separano non ci avrebbero più protetti e che avremmo “sentito” la guerra e il terrore Questo è il momento in cui il Presidente Trump ha iniziato a dirgli di non dire come ci sentiremo. Sapeva che era una minaccia e il nostro Presidente gli ha dato la caccia.
Cercherò di essere breve. Sapevo che era grave quando il più grande falco di guerra del Congresso, Lindsey Graham, si è messo davanti alle telecamere e ha inseguito Zelensky, ripudiandolo. Questi due uomini sono amici. Graham è stato responsabile per aver ottenuto miliardi di dollari a Zelensky dagli Stati Uniti. Sapeva che la minaccia era stata fatta. Questa non era solo una partita da urlo e voleva prendere le distanze prima che succedesse qualcosa.
Quello che mi disturba è quello che Zelensky ha fatto con i soldi e le armi ricevute dagli USA. Negli ultimi tre anni, con il tacito sostegno dei suoi mecenati occidentali, il governo ucraino ha commesso un numero notevole di crimini gravi. Gli ucraini hanno venduto enormi quantità di armi americane sul mercato nero internazionale a pochi dollari. Queste armi sono ora nelle mani di gruppi armati di tutto il mondo, tra cui Hamas, i cartelli della droga messicani e le forze che ora controllano la Siria. Dio sa cosa hanno fatto gli ucraini con gli agenti patogeni nei biolab americani nel loro paese. Neanche le agenzie di Intelligence americane ne sono sicure. Hanno anche ucciso diverse persone in vari paesi assassinando politici e tentato di uccidere altre persone, tra cui giornalisti americani e un capo di stato europeo. È tutto vero, e a un certo punto verrà fuori tutto.
Non ho mai sostenuto l'Ucraina e fa male vedere così tanti americani sventolare la bandiera ucraina sulle loro pagine FB. Come ha funzionato la propaganda sui nostri cittadini! Zelenskyy fa parte del partito che ha superato l'Europa nel 1939 che inizia con una "N. ” È stato insabbiato perché Obama e Biden ne facevano parte. Trump è stato accusato solo per averli interrogati sull'Ucraina.
Sono felice che tutti abbiamo potuto guardare come si svolgeva perché era più di una partita da urlo. Noi, il nostro Paese, gli Stati Uniti, siamo stati minacciati ieri nello Studio Ovale in diretta televisiva, da un patetico, diabolico dittatore.

Anonimo ha detto...

MACRON: "ABBIAMO BISOGNO DELL'ITALIA"
“Sull’ucraina, abbiamo bisogno dell’Italia al nostro fianco. Serve un’Italia che si impegni da grande paese europeo, sulla scia di Draghi: dobbiamo restare uniti"
(Il Foglio)

Perdonateci, ma le parole del presidente francese ci ricordano quelle del tenente Lockhart in Full Metal Jacket: "In altre parole, qui c'è un gran panino imbottito di merda e tutti devono dare il loro morso"

Da GIUBBE ROSSE

Laurentius ha detto...

Apprezzo molto il suo commento, particolarmente dove scrive che "solo la grande anima russa può perdonare".
È così.

Anonimo ha detto...

L'intervento dell'ascoltatrice americana contro Zelensky appare incomprensibile in alcuni passaggi e nel complesso isterico.
Si ripete la voce che gli ucraini avrebbero rivenduto a mezzo mondo le arrmi americane, oltre a praticare altri loschi traffici su grande scala. Ci potrà anche essere qualcosa di vero in queste voci tuttavia mi chiedo: gli ucraini hanno finora combattuto efficacemente e bene contro i russi. Se si sono rivenduti molto di quello che gli hanno dato gli americani, con cosa hanno combattuto, con fionde e bastoni forse?
Un po' di equilibrio nei giudizi non guasterebbe. C'è troppa faziosità in giro, da tutti i lati. Nei commenti filo-russi, qui prevalenti, si parla sempre con disprezzo non solo di Zelensky, personaggio indubbiamente controverso, ma anche del popolo ucraino in generale, dipinto sempre come una accolita di criminali e corrotti. Come ha fatto allora un popolo del genere a resistere così bene alla potente armata russa? E anche a suonargliele alla grande in diverse occasioni?
Bisognerebbe dare a ciascuno il suo: riconoscere che il popolo ucraino ha dimostrato in questa guerra anche notevoli qualità e si è dimostrato, sino a questo momento, un valido combattente, meritevole di rispetto.
Circa il western andato in scena nella stanza ovale della Casa Bianca. Una scrittrice russo-ucraina ha detto che Zelensky ha sbagliato ha voler parlare in inglese. In effetti, chi l'ha sentito in quella lingua ha notato che si esprime in modo abbastanza chiaro ma elementare e legnoso. Avrebbe dovuto parlare sempre in ucraino e servirsi dell'interprete ufficiale, trattandosi di un incontro ufficiale. Così avrebbe avuto anche il tempo di ponderare le risposte. Sarebbe stato anche più dignitoso, essendo lui lì come capo di Stato non come privato.
Mi ricordo un episodio della vita di Leone Trotskij, ebreo ucraino, uno degli artefici della Rivoluzione d'Ottobre, intellettuale di spicco e organizzatore dell'Armata Rossa durante la guerra civile. Lenin lo fece ministro degli esteri (Commissario del popolo agli esteri). Arrivò una delegazione socialista francese in visita ufficiale. Prima della guerra T. aveva vissuto anche a Parigi e parlava bene il francese. La delegazione si rivolse a lui subito direttamente in francese, ma T. frenò il loro entusiasmo. Adesso sono Commissario del popolo dello Stato sovietico, parlo solo in russo nelle occasioni ufficiali e mi servo dell'interprete ufficiale, anche con voi, cari compagni socialisti. E così fu.
In futuro forse Zelensky farebbe bene ad imitare l'esempio di Trotskij.

Anonimo ha detto...

A Miles. La guerra attuale è diversa, forse è stato tolto il velo che copriva i popoli come dice la Scrittura , alla fine dei tempi ( del principe di questo mondo malato) . La guerra aperta e dichiarata oggi è tra Trump e Biden, tra Trump e Zeleski, tra Meloni e pd radicalverdi calende ecc. , tra Trump contro Trudeau, contro reali inglesi, Macron, Ursula ( tra l'altro famiglia già vice imperatori tanto per capire chi sono queste nobiltà, chiamate nere anche in Italia), tra Putin ed oligarchi, tra Xi e Sassoon ecc. La guerra è civile in ogni nazione, di fatto. Trump la vuole vincere senza guerre e Dio sia con lui. Il galateo che fornisce vantaggi alle camicie nere lasciamolo perdere. Nazismo/ comunismo due facce della stessa medaglia sotto la stessa regia nera. Il nazismo come il fascismo erano socialisti .

Anonimo ha detto...

giubbe rosse è comunque rosso ed anche poco trumpiano. Al di là di questo Putin a Roma , riferì padre Kramer, in visita da Bergoglio chiese la consacrazione della Russia. E Ravasi rispose : noi sconfiggeremo Fatima. E Dio ne terrà conto se la richiesta fu sincera. Ci volle poi la guerra in Ucraina ,e sfavorevole, per la consacrazione capillare Russia ma in giorno infrasettimanale e non sufficientemente degna. Inoltre fatta da un presunto antipapa: troppo tardi si disse. Si unì tuttavia papa Benedetto XVI ma in modo privato. Chissa perchè una tal semplice richiesta non fu mai adempiuta come richiesto? La risposta è preternaturale, altrimenti non ha spiegazione.

Anonimo ha detto...

Orbàn il Grande: gli europei a Londra decidono di continuare la guerra.
"Ceterum censeo", ("penso il contrario").

Anonimo ha detto...

Replica di Miles:
# Anonimo delle 09:29. Mi dispiace ammetterlo, ma del suo commento poco ho capito.
# Putin a Roma chiese a papa Francesco la Consacrazione della Russia? Notizia da prendere con le molle, poco credibile. Resta un mistero come mai Pio XII non abbia fatto la consacrazione nel modo dovuto. L'aveva letto il c.d. "Terzo segreto"? Forse aspettava il 1960 ma è morto prima.
# Veramente a Londra, da quello che si legge, gli europei hanno preparato un piano di cessate il fuoco preliminare alla pace vera e propria, da sottoporre a Trump. Continuare a fornire all'Ucraina un armamento minimo per la sua difesa non significa voler continuare la guerra.

Anonimo ha detto...

Comunque dopo il colloquio tra Trump e l'uomo nero le omelie risentono , spiace sentirle, di risentimenti contro Trump mentre si parla di essere pacifici, e di sostegno all'uomo nero ovvero alla guerra!!!

Laurentius ha detto...

Sono gli stessi che appendono ai balconi le bandiere arcobaleno con su scritto PACE, ma che perseguono l'instaurazione del nuovo ordine mondiale tramite le guerre. Io non ascolto le omilie dei preti della setta conciliare, ma le immagino. Trump è un guastafeste per centro destra sinistra e setta conciliare. Rallegriamoci: cadono le maschere!

Catholicus ha detto...

Sono fusi nel cervello, poveri preti modernisti, istigati all'odio contro Trump e contro chiunque si opponga alla guerra suicida, così come a suo tempo contro chi si opponeva alla menzognera campagna vaccinale (vera roulette russa con la propria vita e la propria salute), e poi alla bufala del riscaldamento climatico, dei cambiamenti climatici e di tutte le misure distruttrici delle'economoia, della società, di interi settori produttivi, fonti di lavoro delle famiglie; una vera sciagura , questa generazione di preti modernisti, agli ordini di una gerarchia anticattolica e anticristica, asservita ai servi del Nemico di Cristo e dell'umanità. Fino a quando Signore? fino a quando permetterai che dissacrino la Tua casa e depistino il tuo gregge dalla tortuosa strada che condice a Te, per instradarlo sualla via larga e fallace al cui capolinea c'è solo Portae Inferi? (...questo il loro diabolico "accompaqgnamento delle fragilità").

Anonimo ha detto...

Sia lodato Gesu' Cristo!
Orari delle S.Messe all'IBP di Roma via delle Fornaci, 203 per questa settimana
Lunedì 3Marzo: S.Messa alle 12h ed alle 19h.
Martedì 4 Marzo: S.Messa solo alle 19h.
Mercoledì 5 Marzo (Sacre Ceneri): S.Messa alle 12h ed alle 19h con
Benedizione ed imposizione delle Ceneri.
Giovedì 6 Marzo: S.Messa alle 12h; nel pomeriggio dalle 17h30 alle 18h30
sara' esposto il SS.Sacramento con la Benedizione Eucaristica e seguita
dalla Santa Messa.
Venerdì 7 Marzo (Primo Venerdì del mese): S.Messa alle 12h ed alle 19h
ed anche alle 15h ci sara' la Via Crucis.
Sabato 8 Marzo: S.Messa alle 12h ed alle 19h.
Laus Deo!