Il cardinale Zen DENUNCIA l'evento LGBT nella Basilica di San Pietro, definendolo una profanazione dello spazio più sacro del Vaticano.
Dio benedica il Cardinale Zen! Qui l'indice degli articoli sulla questione Sino/Vaticana
Il cardinale Zen condanna il "pellegrinaggio" LGBT
nella Basilica di San Pietro: "Offesa a Dio"
Leggiamo su Lifesitenews (traduzione nostra) che il cardinale Joseph Zen ha denunciato il pellegrinaggio LGBT in Vaticano e si è unito agli appelli di altri vescovi (qui) affinché compiano riparazioni per la profanazione della Basilica di San Pietro.
In una dichiarazione in lingua cinese pubblicata lo scorso mercoledì, Zen ha scritto: "Recentemente è emersa la notizia che un'organizzazione LGBTQ+ ha organizzato un evento per l'Anno Santo, i cui partecipanti sono entrati nella Basilica di San Pietro a Roma attraversando la Porta Santa". Il vescovo emerito di Hong Kong ha osservato: "Ostentavano oggetti scenografici color arcobaleno, indossavano abiti con slogan e coppie dello stesso sesso si tenevano per mano con trasporto: era puramente un'azione di protesta".
"Questo non era un pellegrinaggio giubilare (in cui i credenti rinnovano i voti battesimali, si pentono dei peccati e si impegnano a riformarsi). Tali azioni offendono gravemente la fede cattolica e la dignità della Basilica di San Pietro: una grave offesa a Dio!". "Il Vaticano era a conoscenza in anticipo di questo evento, ma non ha poi emesso alcuna condanna. Troviamo ciò davvero incomprensibile!"
Zen ha sottolineato che "coloro che provano attrazione per persone dello stesso sesso" dovrebbero essere trattati con benevolenza; tuttavia, "non possiamo dire loro che il loro stile di vita è accettabile, aggiungendo: "Non siamo Dio". "Dio ci chiama a trasmettere ciò che Gesù ci ha insegnato: il vero amore per loro. Dobbiamo aiutarli a ottenere la grazia attraverso la preghiera e i sacramenti per resistere alla tentazione, vivere virtuosamente e percorrere la via verso il cielo".
Zen ha fatto riferimento alla richiesta di atti di riparazione avanzata da quattro vescovi: il vescovo Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan; il vescovo Joseph Strickland, vescovo emerito di Tyler, Texas; il vescovo Marian Eleganti, vescovo ausiliare emerito di Coira, Svizzera; e il vescovo Robert Mutsaerts, ausiliare di 's-Hertogenbosch, Paesi Bassi (qui).
Ha affermato di sostenere fermamente questo appello e ha suggerito che, in Cina, dopo la Festa di metà autunno, i fedeli dovrebbero "riunirsi con i parrocchiani vicini per tre giorni per recitare le preghiere allegate". Ed ha concluso che dovrebbero compiere un atto di abnegazione o un atto di carità per offrire riparazione davanti a Dio per i peccati dei nostri fratelli e sorelle che hanno sbagliato”.
Il cardinale Zen ha allegato al suo messaggio la preghiera di riparazione redatta dai quattro vescovi e recitata alla Conferenza sull'identità cattolica lo scorso fine settimana.
Il vescovo emerito di Hong Kong si aggiunge alla lista dei prelati ortodossi che hanno pubblicamente condannato il "pellegrinaggio LGBT" in Vaticano. Oltre ai quattro vescovi che hanno redatto la preghiera di riparazione, l'evento è stato criticato anche dal cardinale Gerhard Müller, che ha affermato che si trattava "indubbiamente" di un sacrilegio [qui].

18 commenti:
Ma abbiate pazienza il cardinale Zen che probabilmente non vive in Vaticano e come molti altri è emerito denuncia la profanazione della Basilica e l’offesa a Dio e chiede preghiere di riparazione ai fedeli. Tutto molto giusto e gli altri tutti quelli che gestiscono la Basilica cosa fanno?
Che il Signore Gesù Cristo ci conservi questi vescovi anziani unici non compromessi con la modernità ed in grado di combattere con fede vigorosa la buona battaglia!
https://www.aldomariavalli.it/2025/10/09/confessione-di-un-ex-combattente/
per definirsi un “ex combattente” il nostro amico dimostra di avere ancora ottime frecce al suo arco, per così dire; comprensibile e condivisibile la sua decisione di non sprecar tempo e fiato con chi ritiene letteralmente cotto, come la famosa rana bollita, e quindi insensibile ad ogni logica argomentazione, ma va pur tenuto conto che la vita del cristiano, come si diceva una volta, è una milizia, cioè una lotta continua contro il Nemico ed i suoi alleati terreni; difficile a volte poter evitare il confronto-scontro, specialmente di questi tempi tenebrosi. Ricordo di aver letto che una volta, un sant’uomo, arrivato sul letto di morte, disse al sacerdote “sono contento di morire, così almeno il diavolo non potrà più insidiarmi con le tentazioni”.
Ottime e decisive le argomentazioni di cui dispone il nostro amico per un eventuale confronto con un modernista sinodalconciliare, oppure conservatore conciliare moderato :
….”per me la verità viene prima dell’unità, l’unità si può fare solo nella verità; la lealtà è una cosa e la sottomissione un’altra; il Concilio non richiede e non può richiedere un assenso totale perché non è un dogma; per me il rispetto verso l’autorità implica la valutazione di ciò che viene insegnato, altrimenti perché il buon Dio mi avrebbe donato la ragione?; chi dogmatizza il Vaticano II è in contraddizione con sé stesso, visto che i paladini del Vaticano II dicono di essere per la sinodalità e l’ascolto; se vi sta tanto a cuore l’unità dovreste cercare di mettervi nei panni di chi ama la tradizione, mentre invece ci mettete ai margini come fossimo appestati (e tutto ciò nella chiesa dell’inclusione).”
Onore al merito, quindi, e facciamo tesoro delle sue preziose argomentazioni. Catholicus
Six évêques sur cinq mille !
Li amò con la severità della verità, svelando i loro cuori per convertirli.
La carità talvolta ferisce per guarire.
Anche Paolo consegnò i bestemmiatori a Satana, non per vendetta, ma per salvezza.
Così anche oggi: l’unità richiede chiarezza, e la chiarezza richiede il coraggio di dire cose dure. Amare il prossimo non significa indulgere nel peccato, ma volerne il bene, anche quando costa.
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2025/10/colligite-fragmenta-xvii-domenica-dopo.html#more
Ennesimo esempio della categoria "solo i perseguitati hanno il coraggio".
Le parole che ci aspetteremmo di udire da un Papa, le udiamo solo da prelati e clero "di periferia", di quelli osteggiati, criticati, ostacolati.
La gerarchia attualmente al potere nella Chiesa-istituzione tutto è fuorché cattolica, purtroppo, lo vede anche un cieco. Non servono più NSGC, altrimenti sarebbero perseguitati come lo fu il Maestro ("hanno perseguitato Me, perseguiteranno anche voi, i servi non sono più del Maestro", parole di Gesù, anche se non c'erano ancora i registratori...), invece loro sono acclamati dal mondo, dai poteri mondani da sempre nemici di Cristo e della Sua Chiesa, così come dai peccatori impenitenti, felici di poter essere confermati nei loro peccati (Amoris Laetitia, Fiducia Supplicans), accompagnati nelle loro fragilità, fino alle porte dell'inferno... i perseguitati, dai loro stessi confratelli e dal mondo (nell'accezione evangelica) sono invece i pochi coraggiosi prelati che si sono posti di traverso, ricordando e testimoniando la Verità tutta intera e attirandosi così l'odio e l'ostilità di tutta la gerarchia. Chi dobbiamo ascoltare, chi dobbiamo seguire, noi poveri cristiani piccoli piccoli, amanti della Tradizione bimillenaria di Santa Romana Chiesa? risposta superflua: il Divin Maestro e i prelati che, come lui, sono perseguitati e odiati a morte..."tertium non datur". LJC Catholicus
"Lo Spirito Santo non è stato promesso ai Successori di Pietro per permettere loro di divulgare a partire dalle sue rivelazioni, una dottrina nuova, ma per conservare santamente ed esporre fedelmente, con la sua assistenza, le rivelazioni trasmesse dagli apostoli, cioè il deposito della Fede."
Concilio Vaticano I, Pastor Æternus
Non ricordo stracciamento di vesti dei cosiddetti ecclesia dei..
Gli ecclesia dei sono in una posizione difficile, che impedisce loro ogni autonomia di pronunciamento pubblico: possibilità della Messa in latino contro silenzio sui temi "caldi" e controversi della dottrina e della morale. In caso contrario, commissariamento, normalizzazione e perfino cancellazione dell'istituto come avvenuto alla povera Familia Christi, colpevole di essere stata eretta dal "cattivissimo" Mons Negri, che ad alta voce coraggiosamente si scagliava contro la Rivoluzione Bergogliona. Per sua fortuna FC è stata in seguito presa sotto l'ala protettrice di Viganò, ma il danno rimane. Dei tanti seminaristi che aveva, quanti ne sono rimasti?
Tornando agli ecclesia dei, rimane ambigua e discutibile a mio giudizio la loro posizione, in quanto il silenzio implica la complicità... E poi c'è da chiedersi se si può ancora stare in una Chiesa Cattolica che di cattolico ha solo il nome, essendo diventata un coacervo dove tutto è ammesso (tranne le posizioni ortodosse) a somiglianza dei protestanti e in particolar modo degli Anglicani?
Fuori tema.
In Francia le macroniadi non finiscono mai.
Oggi, 11 ottobre, in San Pietro un giovane si cala i pantaloni e urina sull'altare. Video dovunque in rete.
L'ennesima profanazione... In una Chiesa apostata.
L' orrido gesto dell'ultimo profanatore sembra tipico dell'ateo posseduto da un odio satanico per la nostra religione.
Ma la BAsilica era stata già profanata, se vogliamo in modo più grave da papa Francesco (celebrazione scandalosa del culto idolatrico della Pachamama) e da papa Leone, indirettamente, con l'aver autorizzato il pellegrinaggio giubilare degli "arcobaleno" cioè dei pervertiti convinti e recidivi dentro la Basilica.
Ma già al tempo di Giovanni Paolo II non ci furono Messe NO celebrate secondo i riti africani (acculturazione, creatività promosse dal Vaticano II), con tanto di tamburi e danzatrici? Forse la cosa avvenne in S. Giovanni in Laterano?
La profanazione è diventata la norma, di cosa ci stupiamo, oggi?
Già l'aver eliminato i banchi, sostituiti da sedie di plastica, non ha alterato il carattere dell'interno della Chiesa?
E mai nessun ecclesiastico di rango che abbia osato andare in loco a fare il dovuto rito di riparazione e riconsacrazione.
Ci vorrebbe a questo punto una reazione popolare: fedeli che andassero in S. Pietro a farvi scongiuri contro il Demonio: sale cosparso per la Chiesa assieme all'acqua santa, con recita di formule tradizionali contro Satana.
Non sarebbe una "riconsacrazione" canonicamente valida ma a questo punto chi se ne frega del diritto canonico.
ar
"I cattolici non devono mai inginocchiarsi all ideologia lgbt o a quella del cambiamento climatico. Dobbiamo adorare Dio non la Madre terra, gli iceberg o altre ideologie"
Vescovo A. SCHNEIDER ottobre 2025
Aver lasciato espandere la cultura de... che male c'è?... È da ridere!... Si era già perso allora il rispetto del sacro. Quello sfottò continuo, quella irrisione continua non avrebbero dovuto suscitare alcuna risata. Invece si rise. Ed oggi si urina sull'altare. Questa è la sintesi del tanto ridere, del che male c'è, delle bestie proiettate sulla facciata della chiesa, degli idoli portati in chiesa, dei balli in chiesa, delle messe beat, della frociaggine diffusa nei vescovati ...evvia ridendo. Il riso abbonda sulla bocca degli stolti. Speriamo che questa onta venga capita come risultato che il male da decenni è portato nella chiesa pretendendo che sia da ridere, un divertimento...ma il cattolico non deve ridere continuamente né deve volgersi al falso ed al volgare. Se non si capisce questo, prepariamoci a trovare qualcuno che caga sugli altari. Ricordiamoci però che tutto ciò è il risultato del nostro ' lasciar fare' lungo decenni e decenni.
Chi è pratico di esorcismi sa che, come i cani, il diavolo segna il territorio... Il gesto dunque non è solo blasfemo in sé...L'atto profanatore è indicativo di una volontà di possesso del luogo più sacro per la fede cattolica. È una "aspersione" satanica e blasfema. Consapevole o meno che fosse, quel personaggio disgraziato...
Leone ordina un rito penitenziale...
https://www.silerenonpossum.com/it/sanpietroleonexiv-ordinariparazione/
Che il card. Gambetti NON si affretta a fare...
E se verrà fatto, scommettiamo che nessuna pubblicità verrà data all'evento? E che verrà fatto a porte chiuse? Senza nessuna traccia che si sia effettivamente fatto?
C'è anche da sottolineare che non si parla di RI-CONSACRAZIONE ma di un modesto Atto Penitenziale.
Io aggiungo che il card Gambetti, se avesse un po' di dignità, da un pezzo avrebbe dovuto dare le dimissioni.
Ora, con l’episodio del 10 ottobre 2025, la misura sembra colma. Tre profanazioni in due anni e mezzo: una sequenza che non trova precedenti nella storia recente della Basilica Vaticana e che mette in luce una gestione fallimentare della sicurezza e della dignità del luogo santo.
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