Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 14 dicembre 2024

Irlanda: il vescovo cattolico rimproverato per essere rimasto in silenzio sul trattamento riservato a Enoch Burke

Del caso riportato all'attenzione da Lifesitenews (traduzione nostra di seguito) avevamo già parlato qui. Si tratta del caso Burke, uno scandalo inaudito, l'insegnante irlandese protestante ma cittadino della Repubblica, che è stato sospeso e poi cacciato per essersi rifiutato di chiamare un suo studente "lei" invece di "lui", dato che costui si sentiva all'improvviso di un altro sesso; e di chiamarlo con il "loro" o qualcosa del genere. I giudici gli hanno ordinato di star lontano dalla scuola, che l'aveva sospeso e poi licenziato. Lui ha disobbedito e fu quindi arrestato e processato per "disprezzo della Corte", nel 2022. È stato dentro e fuori, adesso sta dentro e in totale ha fatto 500 giorni di galera. 
Per qual motivo, dobbiamo chiederci? Questa non è solo follia, è anche barbarie. Sulla stampa ci sono stati a suo tempo solo un paio di timidi interventi a suo favore, nessuno da parte dell'autorità ecclesiastica. 
Ci sono stati ovviamente articoli contro, il solito linciaggio morale. La famiglia appoggia in toto la sua battaglia. Sono evangelici. La madre, molto battagliera, ha anche aggredito verbalmente i giudici in aula, accusandoli di essere ipocriti e corrotti, ma non è stata incriminata. Non ne hanno avuto il coraggio. Burke ha una sorella e un fratello. Sono tutti ancora giovani e determinati. Il fratello ha la laurea in legge ma non riesce ad esercitare perché gli hanno dato di fatto l'ostracismo, non lo iscrivono all'albo degli avvocati, come diciamo noi. 
Spicca l'episodio di cui all'articolo, pubblicato su X: a una stazione di servizio, la madre ha affrontato a muso duro il vescovo cattolico responsabile delle prigioni chiedendogli perché taceva sul caso di suo figlio. Il vescovo, preso alla sprovvista, ha detto che non aveva nulla da dire. Non hanno mai nulla da dire, questo è il fatto, l'omertà è impressionante. Si fanno sentire solo se ci sono da difendere i migranti o i gay.

Sull'account X di Enoch Burke è stato pubblicato il video dell'incontro tra Hayes e suo fratello sua madre.

I dettagli evidenziati da LifeSiteNews
Hayes è il vescovo della diocesi di Kilmore e il vescovo di collegamento con l'Irish Prison Service. Il 27 novembre, Hayes ha rilasciato una dichiarazione, ampiamente riportata dai media, esprimendo il suo "allarme" per la riqualificazione della cappella della prigione di Mountjoy. Parti dello spazio in cui si trova la cappella della prigione sarebbero state trasformate in una stanza per le udienze in tribunale tramite collegamento video a causa del "numero record di detenuti". Ciò ha causato una chiusura temporanea della cappella che probabilmente verrà estesa fino a dopo Natale.
"Posso solo concludere che, in base all'approccio adottato e alla rapidità dell'azione, i diritti dei detenuti a Mountjoy, in termini di libertà di espressione religiosa, sono stati soppressi dalle autorità", ha affermato Hayes.
Tuttavia, i familiari di Burke hanno sottolineato che Hayes non ha menzionato Enoch Burke, attualmente incarcerato nella cappella della prigione di Mountjoy, per essersi rifiutato di chiamare uno studente maschio con un genere confuso con i suoi "pronomi preferiti".
Nel video pubblicato su X, la madre di Enoch Burke chiede a Hayes se crede che i genitori in Irlanda vogliano che i loro figli imparino che possono cambiare genere. Il vescovo è rimasto in silenzio e si è rifiutato di rispondere alla domanda.
In un post X, la famiglia Burke ha scritto: "Non ha molto senso che un uomo che afferma di essere il 'successore degli Apostoli' (uomini che hanno dato la vita per la verità) non abbia nulla da dire sull'imprigionamento di un insegnante per aver sostenuto la più fondamentale credenza cristiana espressa da Cristo nei Vangeli: 'Colui che li creò in principio, maschio e femmina li creò' (Matteo 19:4)".

La lotta di Enoch Burke contro l'ideologia di genere
Il caso di Burke, ormai noto a livello internazionale, è iniziato nell'estate del 2022. Insegnante di tedesco, storia e politica in una scuola della Chiesa d'Irlanda, si è rifiutato di rivolgersi a uno studente maschio, presumibilmente in fase di "transizione", chiamandolo ragazza e si è anche rifiutato di usare il pronome "loro".
Sfidando l'ordine del preside di una scuola di usare il pronome transgender, Burke è stato quindi messo in congedo amministrativo retribuito il 22 agosto 2022, mentre il consiglio scolastico discuteva un procedimento disciplinare. Ma Burke lo ha ignorato e ha continuato a frequentare la scuola e il 30 agosto gli è stato consegnato un ordine provvisorio per impedirgli di accedere alla scuola ed ha ignorato anche questo.
Le autorità scolastiche hanno convocato la polizia e il 5 settembre 2022 Burke è stato per oltraggio alla corte mentre era seduto in un'aula vuota della scuola. È stato condannato al carcere per un periodo di tempo non specificato finché non avesse espiato il suo oltraggio alla corte o finché la corte non avesse decretato diversamente.
"Il transgenderismo è contro la mia fede cristiana. È contrario alle scritture, all'etica della Chiesa d'Irlanda e della mia scuola", ha affermato l'insegnante all'atto della sua condanna del 2022. "Amo la mia scuola, con il suo motto Res Non Verba, azioni non parole, ma sono qui oggi perché ho detto che non avrei chiamato un ragazzo una ragazza".
Pochi giorni prima di Natale 2022, è stato rilasciato dall'Alta Corte dopo che il giudice ha sostenuto che Burke stava usando la sua prigionia per i propri fini.
Al momento del rilascio, fu minacciato di dover pagare una multa di 700 euro al giorno se si fosse rifiutato di obbedire all'ingiunzione del tribunale che gli aveva vietato l'ingresso nella scuola.
Nel gennaio 2023, la scuola lo ha licenziato.
Continuando a presentarsi a scuola, lo scorso settembre Burke venne incarcerato, di nuovo con la motivazione ufficiale di essersi rifiutato di rispettare l'ordine del tribunale di non presentarsi a scuola.
Il 28 giugno di quest'anno, all'inizio delle vacanze estive, Burke è stato scarcerato. Ma non si è trattato di un perdono o di una revoca dell'ordine del tribunale: il giudice lo ha avvertito che sarebbe tornato in prigione se avesse violato l'ordine del tribunale, vale a dire, se fosse tornato a scuola.
Dopo essere tornato alla scuola del Wilson's Hospital, a quanto si dice, il 22 agosto, ogni giorno dall'inizio del trimestre, il 2 settembre, Enoch Burke è stato nuovamente arrestato
Sebbene il suo arresto e la sua incarcerazione siano tecnicamente dovuti alla sua inosservanza dell'ordine del tribunale di evitare la scuola del Wilson's Hospital, è stato evidenziato che il caso si basa in ultima analisi sul crescente predominio dell'ideologia transgender nella società.
L'ultimo arresto di Burke ha attirato ancora più attenzione internazionale sul suo caso e sul transgenderismo in generale, tanto che persino il noto dottor canadese Jordan Peterson ha diffuso il filmato dell'arresto, ormai divenuto virale online.
Alcuni sostengono che la pena detentiva di Burke sia dovuta al suo continuo rifiuto di accettare il licenziamento da parte della scuola e che avrebbe potuto essere libero se solo avesse accettato di non presentarsi a scuola.
Burke proviene da una famiglia di cristiani evangelici, noti all'opinione pubblica e ai tribunali per la loro posizione esplicita in difesa dei valori cristiani nella società irlandese.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Secondo un antico detto di origine medievale, che si attaglia credo anche a questa vicenda, in cui il burocrate è ben individuabile, "lo stupido è il cavallo del diavolo"; lo sottolinea oggi il prof. Rino Cammilleri in un elettrizzante intervento sulla NBQ a proposito di scioperi, burocrati, e totalitarismo dei comunisti.

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Mi sono arrabbiato a leggere della cappella del carcere usata per altro. Se ci sono più carcerati (perchè ci sia più criminalità, perchè ci sono nuovi reati che rendono criminali più persone, perchè le pene sono più severe e i condannati devono restare in carcere più a lungo... quello che volete), costruite nuove carceri. Un assessore di una cittadina del Friuli aveva proposto, ma non ufficialmente, di riutilizzare come carceri le vecchie caserme dismesse proprio per ridurre il sovraffollamento delle carceri esistenti.
Ho scosso la testa quando ho letto che un protestante si dimostra coerente con il suo credo più di quanto facciano certi insegnanti che si professano cattolici (seee, che "vanno in chiesa tre volte nella vita delle quali due del tutto contro la loro volontà, una da neonati e una da morti e la terza solo in parte". Virgolettato perchè l'avevo letta molti anni fa anche se non so chi l'avesse detta). Come stiano le cose esattamente non è riportato: forse quel docente ha condotto qualcosa di simile a una "disobbedienza civile" e allora è possibile che sia in carcere: quella forma di protesta comporta anche il subire le conseguenze anche legali del proprio atto.
Ma non ho potuto pensare al mio amico meccanico: essere riformati per motivi psichici comporta, penso ancora oggi, l'esclusione da qualunque incarico nella scuola, non solo dall'insegnamento, nemmeno come bidello.
Giova che lo scriva anche se ormai è un fatto storico e non riguarda più normative vigenti: è un mito che si sia "fuori dai concorsi" se riformati per motivi psichici: non c'è nessun divieto in merito e non c'è mai stato: semplicemente un tempo era richiesto un certificato di sana e robusta costituzione che i riformati, anche per vista deficitaria come me, non potevano ottenere; il mito è nato perchè era possibile contro-certificare che l'infermità causa della riforma fosse compatibile con quell'impiego e di solito per problemi psichici i medici del lavoro non se la sentivano di certificare; tuttavia non pochi dipartimenti di salute mentale, come tutti quelli del FVG, erano in grado di riconoscere questa compatibilità per diversi lavori anche ai riformati per quel motivo.
Solo gli incarichi nella scuola sarebbero proibiti (peraltro lo furono in un secondo tempo e per alcuni episodi di pedofilia di insegnanti o bidelli e infatti la posizione militare è stata inserita quasi incidentalmente, infatti si parla di "incompatibilità") e ovviamente per gli incarichi che avevano legami col mondo militare, di fatto solo ferrovie, aviazione civile e marina mercantile (le seconde due solo per i riformati, per qualunque motivo, le prime anche per gli obiettori fino al 1998).

Non so come funzioni la questione dell'insegnamento: è irlandese, anche se protestante, quindi comunitario, forse come insegnante di inglese in qualche altro paese potrebbe trovare un posto... (per assurdo, ovvio)

Anonimo ha detto...

Vorrei spezzare una piccola lancia a favore del vescovo cattolico che, per come è messa la CC in Irlanda non è che possa alzare la voce piu di tanto, la cosa schifosa è il comportamento della scuola e delle autorità della ex cattolicissima Irlanda, che si è s venduta al piu bieco wokismo per qualche dollaro in piu, tra l'altro trattasi di Evangelico protestante che dovrebbe essere difeso dalla propria chiesa, e comunque è sconcertante tutta la vicenda da qualsiasi parte la si guardi.

Anonimo ha detto...

In Irlanda hanno fatto passare la Chiesa cattolica per una combriccola di pedofili assatanati senza che nessuno avesse il coraggio di rispondere per le rime.Adesso si raccolgono i frutti di quel silenzio omertoso e pavido.Il referendum sull'aborto in quel paese un tempo ampiamente cattolico è stato un plebiscito a favore della soppressione dei nascituri.Intanto si fa finta di non sentire ,non vedere e tacere.....

Anonimo ha detto...

Secondo un antico detto di origine medievale "lo stupido è il cavallo del diavolo" come scrive acutamente Rino Cammilleri, non me ne voglia la Guarini, ma è così.

Catholicus ha detto...

Berlusconi definiva queste persone " utili idioti", senza offesa, ovviamente, solo per dimostrare come si rendano utili ai nemici del genere umano, in modo inconcepibile per le persone dotate di normale intelligenza, buon senso e sano discernimento del bene e del male, della verità e della menzogna.

Aloisius ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Aloisius ha detto...

Cianciano tanto di ecumenismo, ma questi alti esponenti del clero cattolico, quando si presenta la possibilità dell' unico ecumenismo buono, cioè quello di sostenere una lotta comune contro un nemico Comune, precisamente l' ideologia folle, perversa e anticristica del transumanesimo arcobaleno, vigliaccamente tacciono.
Se invece devono farsi belli davanti al mondo con posizioni anticattoliche, demolendo la dottrina cattolica pur di "difendere i diritti lgbtq+", allora sproloquiano.
Sono diventati sale senza sapore.
Aloisius

Diego B ha detto...

"senza che nessuno avesse il coraggio di rispondere per le rime"... e accadrà per questi insignificanti pastori quanto detto da Niemöller: «Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare.»