Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 15 dicembre 2024

Dal Monastero di Qara

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Dal Monastero di Qara

Cari lettori, vi esortiamo a consacrare la Siria al Signore Gesù in questo tempo di Avvento.
La Siria è un paese straordinario. Damasco, menzionata in Genesi 14, è considerata da alcuni la più antica capitale abitata ininterrottamente del mondo. La Siria vanta migliaia di anni di ricca cultura e la sua gente è conosciuta per la sua grande storia, ospitalità e saggezza. Il Signore Gesù era “rinomato in tutta la Siria” (Matteo 4:24).
Oggi, tuttavia, la Siria si trova in un crogiolo di interessi internazionali. I siriani possono contare solo su se stessi per ricostruire la nazione. Nonostante il Paese abbia attraversato momenti difficili, c’è un forte desiderio di unità tra le diverse minoranze che lo compongono.
Il fatto che questo cambio di potere sia stato accompagnato da così poca violenza, che le strade siano più o meno calme in tutto il Paese e che i saccheggi siano rimasti limitati è di per sé un miracolo. Non siamo sorpresi, perché negli ultimi 15 anni abbiamo sperimentato in prima persona che queste persone sono speciali, che godono della protezione divina....
La Siria è oggi uno dei paesi più vulnerabili del mondo: senza confini, senza governo (ancora), in balia degli interessi internazionali, ...
Formate una catena di preghiera affinché il Signore Gesù protegga questo Paese con il suo sangue prezioso e conceda a questo popolo vulnerabile pace, conforto, stabilità, spirito di perdono, saggezza, speranza e amore.
Vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore.
Padre Daniel con Sorelle e Fratelli di Qara - Fonte

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Alcuni responsabili drusi siriani preoccupati dalla nuova direzione islamista sunnita del paese avrebbero chiesto la protezione di israele che ne potrebbe trarre vantaggio.

Sempre attuale e molto in tema ha detto...

Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d’altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or da’ trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già, ch’io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell’artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov’è il suono
Di que’ popoli antichi? or dov’è il grido
De’ nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l’armi, e il fragorio
Che n’andò per la terra e l’oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s’aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s’udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core.

Giacomo Leopardi - La sera del dì di festa

Anonimo ha detto...

MEDIORIENTALE NON VUOL DIRE MUSULMANO

«O Maria, vi affido la mia anima».

Con queste parole lasciava questa valle di lacrime san Nimatullah al Hardini, maestro di teologia morale, sacerdote, monaco e santo maronita libanese.

Vissuto nel XIX secolo, fu un'anima sinceramente innamorata della santa Vergine con la quale ebbe un rapporto stretto di figliolanza tanto che, per consentirgli di santificarci, la Madre di Dio gli vietò di accettare la nomina ad abate generale.
Dopo ogni Angelus, era solito ripetere «Benedetta sia l'Immacolata Concezione della Santissima Vergine».
Fu anche il maestro di Charbel Makhlouf, destinato a sorpassarlo in fama e santità.

Morì a Kilfane, nel suo monastero, a causa di una polmonite da freddo.
Era il 14 dicembre del 1858.

Anonimo ha detto...

Purtroppo nelle varie "primavere" mediorientali sono i cristiani i primi ad essere presi di mira.

Anonimo ha detto...

Per chi dice che chi non si assoggetta al giudizio della chiesa è protestante...

"La chiesa giudica attraverso la legge della chiesa. Non attraverso i pruriti, i risentimenti, le ideologie e le idiosincrasie. Una chiesa che giudica fuori dalla sua legge non ha alcun titolo, è solo personale gerarchico con il vizietto dello stalking"
Cit. Antonio Margheriti

Anonimo ha detto...

Il problema è che, forse un giorno sarà chiaro che chi voleva farsi reputare la "Chiesa", forse non era neppure il Campanile! GIORNO Verrà, forse prima di quanto possiamo temere o sperare, che l'onore della Sposa di Cristo e della Sede di Pietro sarà ristabilito, stabilendo che, a partire dalla metà del XX Secolo e fino (almeno) al primo "quartino" del XXI Secolo, e' stata vittima di una grande desolazione. Coloro che pensavano (non metto in dubbio la buona fede) di avere l'autorità e l'assistenza dello Spirito Santo per guidarla, in realtà NON LE AVEVANO, O, meglio, avevano scelto di ostacolarle .

Anonimo ha detto...

Meno male che le violenze sono durate poco. La testimonianza dell'abate è sicuramente attendibile.
I drusi, considerati una setta ismailita estremista e quindi tra gli sciiti più pericolosi, sono sempre stati alleati degli Israeliani, che li hanno anche impiegati nel loro esercito. Naturale che adesso si rivolgano per protezione ad Israele, visto che al potere ci sono adesso fazioni sunnite, loro acerrime nemiche.
Adesso in Siria comincia il gran gioco delle Potenze, sempre sulla pelle della popolazione ed in particolare dei cristiani.
Il disimpegno russo sembra sempre più evidente. La piaga purulenta della guerra in Ucraina è sempre aperta. La stagione non dovrebbe essere adatta alla guerra oggi in Ucraina. Ma i russi, forse con l'aiuto dei nordcoreani, che non si sa quanti siano, sembra stiano cercando di rompere il fronte ucraino nel Donbass prima che Trump inizi il suo lavoro, il 20 gennaio prossimo. Se ci riescono sarebbe il crollo per l'Ucraina e anche le proposte di pace di Trump potrebbero apparire fuori tempo massimo.
Non si condannerà mai abbastanza l'incapacità di Biden e dei suoi consiglieri (l'ectoplasma che è il vice-presidente ancora in carica, la celebre K. Harris, che fine ha fatto? Forse non sa nemmeno dov'è l'Ucraina, sulla carta): continuano come nulla fosse a sostenere la campagna di Zelensky come se potesse vincere la guerra o comunque dettare condizioni. Dovrebbero invece attivarsi per un cessate il fuoco e l'inizio di negoziati di pace.
Per trovare un esercito asiatico in azione ai confini dell'Europa meridionale dobbiamo risalire alla conquista mongola, che appunto distrusse la "Rus' di Kiev".
Miles