Insegnante si rifiuta di chiamare uno studente transgender «loro»: prima sospeso, poi arrestato
L'insegnante di una scuola cattolica irlandese è stato arrestato per essersi presentato nell'istituto dopo la sospensione, decisa dal Tribunale. Al docente è stato vietato di insegnare, perché si è rifiutato di rivolgersi a uno studente transgender con il pronome "loro", nonostante richiesta esplicita presentata alla scuola dall'allievo e dai suoi genitori e un accordo firmato dall'istituto mesi prima. «È una follia che sarò condotto da quest'aula a un luogo di incarcerazione, ma non rinuncerò alle mie convinzioni cristiane», ha detto dopo la condanna
Enoch Burke è stato arrestato il 5 settembre. Aveva continuato a rivolgersi al suo alunno dandogli del «tu», così la sua famiglia si è rivolta al Tribunale, che gli ha dato ragione. Il professore è stato sospeso, ma nonostante ciò ha continuato a frequentare la scuola, prima di essere arrestato. Quando la polizia è arrivata a scuola, il docente era seduto in un'aula vuota, «per lavorare», si legge sul Daily Mail.
Ha dichiarato: « Sono un insegnante e non voglio andare in prigione. Voglio essere nella mia classe oggi, è lì che mi trovavo stamattina quando sono stato arrestato». Ha detto di amare i suoi studenti, ai quali insegna tedesco, storia e politica, oltre a dibattere. «Amo la mia scuola, con il suo motto "Res Non Verba", fatti e non parole, ma sono qui oggi perché ho detto che non chiamerei un ragazzo come chiamerei una ragazza», ha detto in Tribunale, aggiungendo: «Il transgenderismo è contro la mia fede cristiana. È contrario alle scritture, contrario all'etica della Chiesa d'Irlanda e della mia scuola».
24 commenti:
"Il Vangelo ci chiede di nascere di nuovo per superare il binomio sessuale e tutte le dicotomie e le categorizzazioni che vengono applicate alle persone". (Suor Teresa Forcades, teorica del femminismo gender, sul Corriere di oggi).
Tradotto: il Vangelo ci vuole di sessualità fluida e polimorfa.
Siamo al delirio totale.
Non pago della presenza a Milano delle blasfeme Pussy Riot (domani agli Arcimboldi), il Corriere della Sera, organo del globalismo nichilista, ha invitato a Milano pure la suorina "queer", Teresa Forcades, catalana indottrinata a New York e Harward all'omo- femminismo queer (o teoria gender). Esporrà i suoi tossici sproloqui al "Tempo delle donne", manifestazione che ogni anno il Corriere organizza per indottrinare al nichilismo sovversivo ("i valori dell'Occidente") la plebe ambrosiana, soprattutto quella femminile.
Per la suorina catalana non si nasce donna o uomo, perchè i due sessi non esistono, e se anche esistono vanno superati in numerosi "generi" che scegliamo liberamente, esprimendo altrettanto liberamente una sessualità polimorfa e possibilmente sganciata dalla procreazione.
Si dirà che queste assurdità non la rendono unica e originale, purtroppo. Ma ciò che la suorina mette del suo è la maligna follia che sarebbe il Vangelo stesso ad affermarle!
Quindi mi sembrano evidenti due cose. La prima è che un Chiesa che tollera al suo interno queste falsificazioni, queste mistificazioni, queste contraffazioni, anzi capovolgimenti morali e dottrinali, non è una Chiesa ma una contro-Chiesa. La contro-Chiesa del Caos.
La seconda è che per quanto indottrinata al gender negli Usa, per scendere a questo livello sotto- tellurico la suorina ci ha messo del suo, probabilmente con una vita dissoluta, che attraverso droghe e pratiche sessuali polimorfe e perverse (quelle che di fatto predica) l'ha messa in contatto con l'"inquilino del piano di sotto".
Come per il clero idolatrico-pachamamico, non pare possibile infatti una tale contraffazione dottrinale e una tale sovversione antropologica senza una vita dedita al vizio e all'occulto, cioè senza l'apertura ai piani inferi e "rovesciati".
Martino Mora
Mc 10,6 :
"Ma all'inizio della creazione Dio li creò maschio e femmina".
Questo è ciò che ha detto Gesù e che viene riportato dal Vangelo.
E invece che cosa ha detto la SCANDALIZZATORICE PUBBLICA suor Forcades?
"Il Vangelo ci chiede di nascere di nuovo per superare il binomio sessuale e tutte le dicotomie e le categorizzazioni che vengono applicate alle persone".
È pensabile che non abbia mai letto il Vangelo?
No, quindi concordo in pieno con ciò che ha detto il Signor Mora: per raggiungere un simile livello di DEMENZA TEOLOGICA e DI VOGLIA DI SCANDALIZZARE il prossimo una scarsa intelligenza e un cattivo indottrinamento non sono sufficienti: ci deve essere qualcos'altro, un qualcosa che un vero cattolico si imbarezzerebbe e si vergognerebbe anche solo a pensare.
Finalmente un Uomo!
Lo definirei Abramo.
Il caso dell'insegnante irlandese arrestato.
Il Centro Livatino lo presenta come quello di una "insegnante cristiano". Come si capisce dal nome proprio veterotestamentario (Enoch) si tratta di una protestante irlandese (Burke) che insegna in una scuola protestante della Repubblica d'Irlanda. Ivi i protestanti sono formalmente circa il 5% della popolazione. La scuola dipende dalla Church of Ireland, collegata alla Church of England. Non quindi calvinisti ma anglicani, oggi all'avanguardia in fatto di concessioni alla corruzione dei costumi dominante. E difatti la scuola aveva accettato lo studente c.d. "transgender" con le sue assurde e offensive richieste.
Ma Mr. Burke rappresenta un'eccezione. Un tipo tosto. Arrestato con l'accusa formale di "disprezzo della Corte", questa è l'antica terminologia, per aver disobbedito all'ingiunzione del magistrato di non andare più in classe. Vedremo come andrà a finire. Rischia qualche mese di prigione, in base a casi precedenti. Sulla carta il regime carcerario, per questo tipo di reati, non sembra troppo duro: cella singola, colazione individuale in cella (non ci sono pasti in comune nelle carceri irlandesi, il detenuto va a prendersi la colazione poi la consuma in cella da solo), televisione in cella, libri, etc., ala del carcere che ospita i detenuti migliori per disciplina etc. Però sempre di carcere si tratta.
Mr. Burke sembra abbia anche detto: "non chiamerò mai ragazza un ragazzo". Noi aggiungiamo: l'attuale perversa follia dominante non è contraria solo ai principi cristiani, lo è anche al più elementare buon senso, alla retta ragione.
Su questo caso, non risulta che qualche prelato cattolico abbia aperto bocca, in Irlanda. Almeno finora. Forse è meglio che tengano la bocca chiusa.
Ci dev'essere qualcosa d'altro...
Si tratta evidentemente di una lesbica che si è fatta suora per coltivare meglio il suo vizio, utilizzato ora per distruggere la Chiesa dall'interno, tra gli applausi dei Media e l'acquiescenza della stessa gerarchia cattolica.
Questo vuol solo dire che è stato preparato da molto tempo il terreno adatto per far crescere queste piante velenose e ...la chiesa assente non giustificata!
Condivisibile M.Mora.
Ciò che mi turba, da cattolico, è come possa essere ancora definita e ritenuta "suora" questa signora.
D'accordo che abbiamo i cattolici all'hamburger "Biden e Pelosi", le Eccellenze di "Paglia" e le Eminenze incappucciate, ma qui si sta toccando il sottosuolo.
8 settembre 1943.
"Eravamo numeri. Non più uomini. Il mio era 7943. Ero uno dei tanti. Mi avevano preso sulle montagne ai confini con l’Austria, mentre tentavo di arrivare a casa, dopo l’8 settembre del ’43. Ci portarono a piedi fino a Innsbruck e poi, dopo quattro o cinque giorni, ci caricarono sui treni e ci portarono in un territorio molto lontano, che a noi era sconosciuto, oltre la Polonia, vicino alla Lituania, nella Masuria, in un lager dove poco tempo prima erano morti migliaia di uomini; gli storici parlano di cinquanta-sessantamila russi. Erano prigionieri, morti di fame
e di tifo. Noi andammo ad occupare le baracche che avevano lasciato libere, nello Stammlager 1-B.
Dopo quattro o cinque giorni, ci proposero di arruolarci nella repubblica di Salo, ossia di aderire all’Italia di Mussolini. Eravamo un gruppo di amici che avevano fatto la guerra in Albania e in Russia. Eravamo rimasti in pochi. Ci siamo messi
davanti allo schieramento, e quando hanno detto “Alpini, fate un passo avanti, tornate a combattere!”, abbiamo fatto un passo indietro. Gli altri ci hanno seguito.
E fummo coperti d’insulti, di improperi. Avevamo visto cos’eravamo noi in guerra, in Francia prima, poi in Albania e in Russia. Avevamo capito di essere dalla parte del torto. Dopo qello che avevamo visto, non potevamo più essere alleati con i tedeschi. Perciò da allora fummo dei traditori. Fummo della gente che non voleva più combattere. E ci trattarono come tali. Nell’ordine dei lager venivamo subito dopo gli ebrei e gli slavi; noi che non eravamo nemmeno riconosciuti dalla Croce rossa internazionale. Ci chiamavano internati militari, ma eravamo prigionieri dentro i reticolati, con le mitragliatrici piazzate nelle
torrette che ci seguivano ogni volta che ci spostavamo. Abbiamo resistito. Tanti di noi non sono tornati. Più di quarantamila nostri compagni sono morti in quei lager, durante la prigionia. Io ritornai nella primavera del 1945, a piedi, dall’Austria, dove ero fuggito dal mio ultimo campo di concentramento.
Arrivai a casa che pesavo poco più di cinquanta chili, pieno di fame e di febbre. E feci molta fatica a riprendere la vita normale. Non riuscivo nemmeno a sedermi a tavola con i miei, o a dormire nel mio letto. Ci vollero molti mesi per riavere la mia vita.
Avevamo dietro le spalle la Storia, che ci aveva aperto gli occhi su quello che eravamo noi e su quel che erano coloro i quali ci venivano indicati come nostri nemici. Quello che ci avevano insegnato nella nostra giovinezza era tutto sbagliato. Non bisognava credere, obbedire, combattere. E l’obbedienza non
doveva essere cieca, pronta e assoluta. Avevamo imparato a dire no sui campi della guerra. E molto più difficile dire no che si.
Ripeto spesso ai ragazzi che incontro: imparate a dire no alle lusinghe che avete intorno. Imparate a dire no a chi vuol farvi credere che la vita sia facile. Imparate a dire no a chiunque vuole proporvi cose che sono contro la vostra coscienza. E' molto più difficile dire no che si."
da "Mario Rigoni Stern. Un ritratto", Laterza, 2021.
Insegnante si rifiuta di chiamare uno studente transgender «loro»
cosa c'entra il pronome "loro"?
Notizie dell'ultimora : https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2022/09/08/la-regina-elisabetta-e-morta.-carlo-e-il-nuovo-re_1a9c5afb-39a7-4899-ba8b-cee989735895.html e ancora https://www.ilmessaggero.it/persone/regina_elisabetta_vaccino_seconda_dose_ultime_notizie_news-5870818.html
Ora, a proposito di Sua Maestà Britannica Elisabretta II, val la pena di riproporre una notizia circolata tempo addietro, in tema di complotto mondiale pandemico-vaccinista della élite mondialista : http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4118_Catholicus_Un_piano_ben_congegnato.html e ancora http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4317_Catholicus_Piano_criminoso.html
Ovviamente scusandomi per l'autocitazione, ma la notizia meritava questo richiamo, per quanto poco attendibile possa esser ritenuto
L'8 settembre e la tragedia degli "internati militari" italiani.
Risulta comunque dalle ricerche storiche più obbiettive che il regime di Salò cercò di alleviare in qualche modo la condizione degli internati italiani in Germania, anche se con risultati modesti.
Che poi quello che gli avevano insegnato prima fosse tutto sbagliato, non è accettabile. C'erano cose sbagliate (l'eccessivo nazionalismo, l'enfasi rombante sullo spirito militare, il culto della personalità del Duce etc) ma anche cose giuste: amor di patria, spirito di sacrificio, senso dell'onore, vivere senza falsi sentimentalismi, combattere per un ideale.
Ai giovani, dopo la guerra e oggi, cosa è stato insegnato e si insegna? A dire no a tutto ossia a farsi gli affari propri a spese dello Stato che ti deve mantenere col reddito di cittadinanza, passare la droga, l'alloggio gratis se sei madre singola e con tanto di macchina, etc.? Lo Stato, che ti deve anche pagare l'aborto volontario se decidi di farlo, perché il tuo benessero individuale è la cosa essenziale?
Insomma, quella gioventù è stata vittima della guerra e questa del dopoguerra, che si sta estinguendo nei vizi, di cosa è stata vittima?
Della decadenza della democrazia e della decadenza della Chiesa cattolica.
Che se poi il re e BAdoglio, due cariatidi settantenni, avessero saputo condurre la resa incondizionata nel modo dovuto, affrontando a viso aperto i tedeschi, saremmo stati probabilamente travolti perché le nostre forze erano ormai esaurite, ma avremmo salvato l'onore ed evitato la guerra civile. Dopotutto, le forze tedesche che convergevano su Roma da NOrd e dall'Ostiense furono bloccate dai nostri. A Nord, l'Ariete, in ricostituzione essendo stata distrutta ad El Alamein, si mise a sparare con l'artiglieria distruggendo vari mezzi e bloccando i tedeschi. A Porta S. Paolo, i Granatieri di Sardegna avevano fermato i paracadutisti di Student. Cominciarono convulse trattative, i tedeschi bluffando minacciarono di bombardare Roma, il Vaticano premeva (ovviamente) perché non si combattesse. Ma non c'era più un governo italiano, si erano liquefatti tutti con la fuga del Re a Pescara e il suo codazzo di generali e colonnelli. Nei ministeri non rispondeva nessuno. Così si arrivò alla formula della "Città aperta", sotto comando italiano passato però subito dopo ai tedeschi, che disarmarono tutti. Del resto, per noi, la guerra non era finita, sulla carta? INvece continuava e nel modo peggiore.
Z.
Dopo essere andato volontario a fare la guerra ai russi ed essere stato ,sempre voolontario, prigioniero dei tedeschi Rigoni Stern merita tutto il nostro rispetto e la nostra ammirazione. Quando si scrive o si parla di politica è tutto molto relativo e quindi le sue idee politiche ,prima e dopo la guerra sono poco importanti .Di sicuro gli italiani di quel tempo erano tanto diversi dagli di adesso.
https://www.totalitarismo.blog/tavistock-la-propaganda-transessualista-dal-cuore-dellimpero-della-mente/
Nessuno critica Rigoni Stern, del quale ho la massima stima.
Semplicemente, vedendo dopo molti anni le cose in modo più calmo e documentato, si deve ricordare che il comportamento delle autorità fasciste repubblicane nei confronti dei non collaborazionisti non rimase quello dello sdegno iniziale per le limitate adesioni a continuare la guerra in Italia contro l'invasore anglo-americano.
Mussolini cercò di intervenire su Hitler in vari modi anche se con successo limitato. Sul tema, mi ricordo un documentato articolo di "Nuova Storia Contemporanea" di diversi anni fa.
Che la maggioranza dei prigionieri, per di più catturati dai tedeschi in quel modo, non volesse più continuare a combattere in quella guerra
è perfeettamente comprensibile. È anche comprensibile il desiderio di continuare a combattere da parte della minoranza che andò con Salò "per l'onore dell'Italia", pur sapendo o intuendo che la guerra era ormai persa - per patriottismo e senso dell'onore nazionale assai più che per convinzioni fasciste, piuttosto in ribasso all'epoca.
Il senso di umiliazione e disonore per l'improvvisa resa, che appariva un tradimento dell'alleato, e la disintegrazione dell'esercito lasciato senza ordini in balia dei tedeschi e dei partigiani jugoslavi, nacquero come reazione al modo a dir poco barbino con il quale il Re e Badoglio avevano condotto le trattative di resa.
(La storia si ripete, sinistramente: adesso, come nel 1914 e nel 1939, siamo trascinati in una guerra della quale non abbiamo nessuna responsabilità, per via dell'appartenenza alla Nato, succube della politica nefasta verso la Russia imposta dall'America. Nel 14 e nel 39 ci tirammo giustamente fuori, dato che i nostri alleati Grandi Potenze di allora ci volevano slealmente tirare dentro, mettendoci di fronte al fatto compiuto, senza aver chiesto prima la nostra opinione. Ma restare fuori presentava comunque grossi rischi e alla fine entrammo anche noi nella guerra, nel 40 nel modo peggiore possibile).
Z.
https://citizengo.org/it/node/209010?utm_source=link&utm_medium=social&utm_content=tyflow&utm_campaign=IT-2022-09-08-Local-NA-MFR-209010-Peppa_Pig_LGBT.01_AA_Launch
Domanda da non cattolico: non vi dà problemi che i politici che dicono di difendere i valori cristiani siano spesso conviventi non sposati, divorziati e con figli fuori dal matrimonio?
Soprattutto in vista delle elezioni.
Grazie.
OT
Muore sub trevigiano, malore fatale.
Fabriano, escursionista di 32, disperso da ieri anni trovato morto in un dirupo.
La sufficienza, il sussiego, la superiorità liquidatoria e spocchiosa, la sdegnosa arroganza intellettuale, il disprezzo per l'opinione altrui, il piglio da conquistadores civilizzatori di indigeni trogloditi e retrogradi che sono tracimate in questi giorni da illustri candidati e firme illuminate del giornalismo italiano sulla vicenda di Peppa Pig che introduce per bambini di 3 anni la questione delicatissima per un bimbo di due "mamme" al posto della mamma e del papà che è tutta la sua esperienza emotiva e affettiva, semplifica, in fondo, la scelta del voto. Se ci aggiungiamo chi straparla di depenalizzare il consumo di cannabis con una superficialità stupefacente (è il caso di dirlo), come se non si rendesse conto del messaggio di sostanziale irrilevanza del consumo di droghe leggere che manda in giro, e questo pur proclamando di cercare il voto dei moderati (cioè dei cittadini italiani aggrappati disperatamente al loro buonsenso), i potenziali votabili si eliminano da sé. Poi dice che uno si butta a destra...
(Francesco Ognibene)
"Il festival di Venezia ha dedicato l’intera rassegna a gay, gender e lesbiche con vari film sul tema...La presenza di un gay, di un trans o di una lesbica è ormai un ingrediente d’obbligo nei film, nei libri premiati, nei concerti e pure negli spot pubblicitari." (Marcello Veneziani).
Credo che soltanto i ciechi e gli imbecilli non si siano ancora accorti che la Rivoluzione (omo)sessuale, anzi "omosessualista" (l'omosessualità è una tendenza vecchia come il mondo, l'omosessualismo è invece un'ideologia nuova di zecca) è il più importante fenomeno sociale e culturale degli ultimi vent'anni insieme all'immigrazione di massa. E' quindi impossibile non rilevarne la presenza e non prendere posizione rispetto ad essa (l'indifferenza al riguardo è già una presa di posizione).
Intendiamoci bene: la Rivoluzione omosessualista non è il prodotto della presa della Bastiglia o del Palazzo d'inverno dello zar. Per quanto corrisponda a una scelta ben precisa delle elite occidentali, in primis quelle anglosassoni, essa è la naturale evoluzione, nella cultura e nella tendenze, di un processo plurisecolare le cui ultimissime tappe sono state la società dei consumi del boom economico e la Rivoluzione sessuale sessantottina (ancora rivolta a un libertinismo pevalentemente eterosessuale, vedi Woodstock e affini). Questo processo di distruzione dei cosiddetti "tabù" (anche quello delle droghe) ha poi portato, conseguementemente a distruggere quello dell'omosessualità (che non sarà nemmeno l'ultimo a cadere). L'arrivo dell'Aids negli anni Ottanta ha solo rallentato, per un decennio, la discesa lungo il piano inclinato che doveva condurre all'affermazione dell' omosessualismo non appena l'Aids avrebbe fatto meno paura.
Quello deve essere ben chiaro alla menti non confusionarie, è che la Rivoluzione omosessualista non è fatta, se non come avanguardia, come punta di lancia, dai movimenti gay. La maggior parte dell'elite economica, massmediatica e dello spettacolo che la sostiene, infatti, non è composta da omosessuali. E nemmeno da bisessuali. Tanto meno da transessuali.
Si tratta di un'elite infatti che usa l'omosessualismo ideologico e in generale tutto il pensiero unico politicamente corretto (immigrazionismo, femminismo, meticcismo, dirittismo) con due obiettivi: l'anticristianesimo (e in generale l'avversione verso ogni spirito religioso e tradizionale) e la destrutturazione del sociale (famiglia, vita, riproduzione, cultura, civiltà). E' un'elite sovversiva e nichilista, quella che come aveva genialmente compeso Augusto Del Noce, manifesta lo spirito borghese, materialista e individualista allo stato puro, nella sua essenza priva dei compromessi con lo spirito tradizionale con il quale aveva dovuto scendere a patti. Esso è pieno di odio verso tutto ciò che è religioso, trascendente e tutto ciò che ha radici ed è è comunitario. Anche grazie alla negazioni del marxismo, il neocapitalismo si manifesta nella sua essenza sovversiva.
Ovviamente qualsiasi spirito religioso non può non intuire dietro queste ossessioni antinomistiche (contrarie cioè a ogni legge, ogni nomos) l'infuenza del preternaturale, di qualcosa che va oltre l'umano, che è infra-umano. Che sta al piano di sotto.
La Sovversione è un piano inclinato e il nichilismo totale ne è l'esito coerente.
Martino Mora
A proposito di quanto acutamente evidenziato da M.Mora (e M.Veneziani), va rimarcata la radice satanica del fenomeno.
L'arcobaleno che si è tinto di lutto per la dipartita della Regina, corrisponde a un mondo sotterraneo, esoterico e sovversivo dell'ordine naturale e divino.
Gli omosessuali esistono nel mondo. Non capisco perché non possano essere inseriti in film o musica. Possibile che ogni cosa la vediate come eversione ed attacco a chissà quale purezza primigenia?
L'ideologia omosessualista si giustifica anche con la falsità che l'omosessualità sarebbe una tendenza naturale, innata dell'individuo. Se uno è nato così, che ci può fare?
Questo, da quando qualche decennio fa un colpo di mano di psichiatri omosessuali americani riuscì a far togliere l'omosessualità dal novero delle "patologie".
La scienza moderna, a torto o a ragione, procede con l'analisi dei DNA, lavora sui cromosomi. Nonostante anni fa dichiarazioni tanto trionfali quanto fasulle dei maggiori Media, notoriamente immersi nell'Arcobaleno, il cromosoma della omo tendenza non è mai stato trovato. Non esiste nessuna dimostrazione scientifica in proposito, il "cervello gay o saffico" non esiste, in natura.
Queste verità le ha ricordate a suo tempo la voce isolata del dr. Gerard van Aardweg, olandese, illustre psichiatra, specializzato nella cura delle persone omosessuali.
La decadenza attuale dell'Occidente è ben peggiore di quella del paganesimo antico. Non risulta che nella tarda antichità del mondo romano ci fossero norme aberranti come quelle nostre odierne regolanti il "matrimonio gay" o la "convivenza gay". Né che nel sistema scolastico si insegnasse un'educazione "sessuale" apertamente volta a corrompere la gioventù sin dalla tenera età.
Diamo a ciascuno il suo: le nostre legislazioni stanno precipitando da tempo nel Male Assoluto. Una tale caduta negli Inferi è stata forse possibile grazie al crollo della religione cattolica, all'apostasia della Chiesa, che ha cessato di insegnare la vera religione e la morale, non solo cristiana ma anche naturale (vedi gli incoraggiamenti ai vari Padri Martin sj e suore "arcobaleno").
«Winston, come fa un uomo a esercitare il potere su un altro uomo?»
Winston rifletté. «Facendolo soffrire» rispose.
«Bravo, facendolo soffrire. Non è sufficiente che ci obbedisca. Se non soffre, come facciamo a essere certi che non obbedisca alla nostra volontà ma alla sua? Potere vuol dire infliggere dolore e umiliazione. Potere vuol dire ridurre la mente altrui in pezzi che poi rimetteremo insieme nella forma che più ci parrà opportuna. Progresso, nel nostro mondo, significherà progredire verso una forma di sofferenza più grande. Non ci sarà forma alcuna di amore, ad eccezione dell'amore per il Grande Fratello. Non ci sarà forma alcuna di riso, ad eccezione della risata di trionfo sul nemico sconfitto. Non ci sarà forma alcuna di arte, di letteratura e di scienza. Se vuoi un'immagine del futuro, pensa a uno stivale che calpesti un volto umano in eterno»
1984, George Orwell
Anche al di là di ogni credo, religione o qualsivoglia convinzione, non è pensabile imprigionare un uomo con simili motivazioni. Arrestarlo addirittura sul posto di lavoro è davvero un'immagine inammissibile da qualsiasi persona razionale. Il silenzio mediatico sul suo rilascio il 24 Dicembre contrasta in maniera fulgida con il rilievo riscontabile che tutti i media hanno attribuito al suo arresto. Non è questione di giustizia è questione di scoop e click. Se i sostenitori del transgenderismo pensano che il modo giusto per difendere i diritti sia quello iservato al Sig Burke si sbagliano di grosso, anche chi non è contrario come me sente un sapore amarissimo in questa vicenda, che ricorda molto il razzismo degli antirazzisti. Nessun uomo retto dalla logica può non sentirsi accomunato a Enach Burke, al quale, anche nella mia posizione di non religioso e tollerante, non può che andare il mio sostegno e la mia stima morale. Never Give Up Enach!
Posta un commento