Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 5 settembre 2020

Vogliono riconoscere il Rodano come “persona giuridica”. Un fiume è meglio dell’embrione

Si è celebrata il 1° settembre la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato. Intanto, un'associazione svizzera vuole riconoscere il fiume Rodano come "persona giuridica"... ma una vera ecologia integrale non può prescindere dalla tutela della vita umana.
Vedi, nel blog, circa il prodromi del punto in cui siamo, sulla Laudato sì e sul l 'nuovo ecologismo' [qui - qui - quiqui - quiqui - qui]

Nel 1970 è stata istituita, fissandola per il 22 aprile, la Giornata della terra, con l’intento di porre l’attenzione mondiale sul tema della salvaguardia dell’ambiente. Quest’anno ricorrono dunque i cinquant’anni dalla prima celebrazione di questa giornata, come ricordato da papa Francesco nel suo messaggio pubblicato in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato, fissata per il primo giorno di settembre, ma che vede un proseguo nella “Celebrazione del Tempo del Creato”, che si protrae fino al 4 ottobre, giorno in cui la Chiesa ricorda S. Francesco d’Assisi. Il tema scelto per quest’anno è «Giubileo per la terra». E «il Giubileo», scrive il pontefice, «è un tempo di ritorno a Dio, nostro amorevole creatore. Non si può vivere in armonia con il creato senza essere in pace col Creatore, fonte e origine di tutte le cose».

Vaticano II / L'Arcivescovo Viganò risponde a padre De Souza (e a padre Weinandy)

Indice interventi precedenti e correlati.

Alcuni giorni fa, poco dopo un altro articolo di analogo tenore pubblicato da padre Thomas Weinandy (qui), padre Raymond J. De Souza ha scritto un commento dal titolo Il rifiuto dell’arcivescovo Viganò del Concilio Vaticano II promuove lo scisma? (qui). Il pensiero dell’estensore è subito espresso: «Nella sua ultima “testimonianza”, l’ex nunzio ha una posizione contraria alla fede cattolica sull’autorità dei concili ecumenici». 

Posso comprendere che per molti versi i miei interventi possano provocare non poco fastidio ai sostenitori del Vaticano II, e che mettere in discussione il loro idolo rappresenti un motivo sufficiente per meritare le più severe sanzioni canoniche, dopo aver gridato allo scisma. Il fastidio di costoro si unisce ad un certo dispetto nel vedere che – nonostante la mia scelta di non apparire in pubblico – i miei interventi suscitano interesse e alimentano un salutare dibattito sul Concilio e più in generale sulla crisi della Gerarchia ecclesiastica. Non rivendico a me il merito di aver iniziato questa disputa: prima di me altri eminenti Prelati e intellettuali di alto profilo hanno evidenziato criticità che necessitano una soluzione; altri hanno mostrato il rapporto di causalità tra il Vaticano II e l’apostasia presente. Dinanzi a queste numerose ed argomentate denunzie nessuno ha mai proposto risposte valide o soluzioni condivisibili: al contrario, a difesa del totem conciliare si è fatto ricorso alla delegittimazione dell’interlocutore, alla sua ostracizzazione, all’accusa generica di voler attentare all’unità della Chiesa. E quest’ultima accusa è tanto più grottesca, quanto più evidente è lo strabismo canonico degli accusatori, i quali sfoderano il malleus haereticorum con chi difende l’ortodossia cattolica, mentre si profondono in riverenze con ecclesiastici, religio-s.j. e teologi che quotidianamente attentano all’integrità del depositum fidei. Le dolorose vicende di tanti Presuli, tra cui spicca senza dubbio mons. Marcel Lefebvre, confermano che anche in assenza di specifiche accuse c’è chi riesce ad usare la norma canonica come strumento di persecuzione dei buoni, e allo stesso tempo si guarda bene dall’utilizzarla con i veri scismatici ed eretici. 

venerdì 4 settembre 2020

Sul condizionamento collettivo

Dalle segnalazioni dei lettori.

Leggete queste straordinarie parole di Günther Anders, datate 1956, e ditemi cosa vi fanno pensare...
"Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati.
  • Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l'idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini.
  • L' ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate.
  • In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l'istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale.
  • Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi.
  • Bisogna fare in modo che l'accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario. Il divario tra il popolo e la scienza, che l'informazione destinata al grande pubblico sia anestetizzata da qualsiasi contenuto sovversivo.

L’attacco finale del Nuovo Ordine Mondiale all’Italia e l’autunno che cambierà la storia del mondo

Lo scorso sabato sera c’era davvero una insolita fila di auto blu sotto casa di Mario Draghi
I media non hanno reso noti i nomi dei personaggi che hanno preso parte all’inconsueta riunione, ma non è difficile immaginare che si sia trattato di figure di primissimo livello.
Quello che è accaduto nell’appartamento romano dell’ex governatore di Bankitalia assomiglia molto ad una anticamera di consultazioni da prossimo presidente del Consiglio in pectore.
Mario Draghi si muove e parla già come se fosse a palazzo Chigi.
Prima di questo incontro, l’uomo di Goldman Sachs aveva tenuto un discorso nel parterre annuale di Comunione e Liberazione, nel quale scagliava accuse contro chi “ha messo a rischio il futuro dei giovani”.

giovedì 3 settembre 2020

Anche Papa Bergoglio è dalla loro parte: ha barattato la fede in Cristo con quella terapeutica

Questa volta la denuncia viene da un laico, per di più marxista. Ma chi ha un minimo di onestà intellettuale riesce ad avere una visione oggettiva delle cose.

Leggiamo su affaritaliani.it che Papa Bergoglio ha deciso di sospendere i suoi viaggi fino a tutto il 2021 con la speranza che entro quella data si sia trovato un vaccino affidabile. E’ una notizia degna di nota perché rivela quella che più volte ho definito la subalternità della Chiesa Cattolica alla nuova religione del terapeuticamente corretto e più in generale dello scientismo dilagante. Basti a questo riguardo operare un rapido confronto tra Bergoglio e San Carlo che comunica gli appestati. Così come viene raffigurato da Tanzio De Varallo in una magnifica immagine custodita a Domodossola.
La differenza tra Bergoglio e San Carlo che comunica agli appestati è decisiva. San Carlo, nell’immagine, sta accanto ai sofferenti proprio come Cristo. Memore della lezione di Francesco D’Assisi con i lebbrosi, San Carlo è tra gli appestati, sta in mezzo a loro e non cessa di portare loro il messaggio di speranza e di redenzione. Soffre con loro, a loro fianco.

New York Times: la rivoluzione tecnologica nella produzione di bambini sostituisce la famiglia

Nota Simone Pillon: "Per il New York Times è ora di superare la famiglia e produrre artificialmente i figli con la "rivoluzione tecnologica nella produzione di bambini", allevandoli in gruppi poligenitoriali. Scritto nero su bianco, senza giri di parole, sul principale quotidiano del mondo: ormai l'ideologia Gender non ha più bisogno di nascondersi. Ovviamente chi si oppone a questo scempio è medievale, omofobo, integralista, fascista. Non chiediamoci dove andremo a finire: siamo arrivati. Non ci sarà più maschio femmina, mamma e papà. Tutto sarà famiglia, e dunque niente sarà famiglia. Tutti potranno essere tutto, e dunque nessuno sarà più nulla. Benvenuti nella nuova creazione antiumana".
Ma è vero progresso o nefasto regresso? Ricordiamo che l'istituzione del matrimonio, prim'ancora nella valenza sacramentale introdotta dal cristianesimo che lo ha inserito nell'ordine della grazia, trova la sua realizzazione nella complementarietà dei due sessi, come unione esclusiva, permanente e ha rappresentato una conquista culturale rispetto alle società primitive: contro il concubinaggio, ad esempio. Ed ora quale equilibrio e quali risvolti psico-antropologici a livello personale e sociale possono prefigurarsi in una famiglia poligenitoriale con legami affettivi temporanei? Null'altro che uno sciagurato ritorno alla schiavitù e alla barbarie della "nuova normalità" distopica fatta propria dalla sinistra mondialista.

mercoledì 2 settembre 2020

Non cediamo alla tentazione di abbandonare la Chiesa perché invasa da eretici e fornicatori: sono loro che vanno cacciati!

Nella risposta che segue, a domande poste su Catholic Family News, l'Arcivescovo Viganò non manca occasione per aggiungere nuovi tasselli alla sua ferma ed efficace presa di posizione in ordine alle ineludibili radici dall'odierna crisi nella Chiesa. Ne siamo tutti ulteriormente edificati e ne facciamo tesoro. Interessante, tra l'altro, la citazione di Mons. Lefebvre e Mons. Tissier de Mallerais. Indice dei precedenti e correlati.

Caro dott. Kokx,
ho letto con vivo interesse un Suo articolo dal titolo «Domande per Viganò: Sua Eccellenza ha ragione sul Vaticano II, ma cosa pensa che dovrebbero fare i cattolici ora?», apparso su Catholic Family News lo scorso 22 Agosto (qui). Trattandosi di questioni molto importanti per i fedeli, rispondo volentieri alle Sue domande.
Ella mi chiede: «Cosa significa “separarsi” dalla chiesa conciliare secondo l’Arcivescovo Viganò?». Le rispondo a mia volta con una domanda: «Cosa significa separarsi dalla Chiesa cattolica secondo i fautori del Concilio?» Pur essendo evidente che non è possibile alcuna commistione con coloro che propongono dottrine adulterate del manifesto ideologico conciliare, occorre precisare che il semplice fatto di essere battezzati e membra vive della Chiesa di Cristo non implica l’adesione alla compagine conciliare; questo vale anzitutto per i semplici fedeli e per i chierici secolari e regolari che, per varie ragioni, si considerano sinceramente Cattolici e che riconoscono la Gerarchia.

Il Card. Burke su Viganò: Ignorarlo sarebbe negligenza

Ho ripescato dalle bozze, evidentemente a suo tempo sommersa da cronache più incalzanti, questa nostra traduzione da The Remnant. La riprendo ora perché non ha perso di attualità ed è interessante per le considerazioni dell'articolista. Potete consultare qui l'ndice dei precedenti e correlati.

Il cardinale Burke è stato recentemente abbastanza esplicito nel difendere l'arcivescovo Viganò.
LifeSiteNews [qui, vedi anche qui] riporta : Il Card. Burke ha dichiarato che "I mali che aveva denunciato sono gravissimi" e, se è vero, allora "era obbligato in coscienza" a rilasciare le informazioni come ha fatto. "La legge di Dio in queste materie è superiore, ad esempio, al segreto pontificio".
E a The Wanderer in una recente intervista il cardinale ha affermato: "Dobbiamo prendere molto sul serio tutto ciò che ha detto Viganò, poiché ha dichiarato di avere prove a sostegno delle sue affermazioni. Fare diversamente significherebbe essere negligenti."
Commento di Remnant :

martedì 1 settembre 2020

Il card. Caffarra su 'fede e cultura' e 'pastorale e cultura'

Risposta, da tenere a memoriale, dell'Arcivescovo emerito di Bologna, Card. Carlo Caffarra, all’avv. Gianfranco Amato, Presidente dei Giuristi per la Vita, in occasione della Lectio magistralis tenuta il 6 dicembre 2015 nell’ambito del seminario di studi sociali organizzato da “Vita è”. Di seguito un suo commento anche su pastorale e cultura

Domanda:
Eminenza, Lei ha parlato del rapporto fede-ragione, che è drammaticamente attuale oggi dove sembra che viviamo un paradosso per cui gli uomini di fede sono diventati gli ultimi difensori della ragione umana. A me interessava un altro rapporto: quello tra fede e cultura. Io ricordo, ero giovane, quando nel 1982 ascoltai Giovanni Paolo II, – credo fosse un suo discorso al M.E.I.C. –, fare questa affermazione: «una fede che non diventa cultura non è pienamente accolta, pienamente pensata, pienamente vissuta». Se ci vuole dire due parole su questo tema, penso che sia utile per tutti.
Risposta:
Perché la fede non diventa cultura? Cultura non significa evidentemente scrivere dei libri. Cultura vuol dire quello che i greci chiamerebbero l’ethos, la casa entro cui si vive secondo certe visioni del mondo, di Dio, delle cose, secondo certi criteri di valutazione morale, eccetera. Questa è la corretta definizione di cultura.

La colonizzazione inversa della Francia - Guy Millière

Lo riprendiamo perché è lo specchio di quanto accade non solo in Francia; ma anche in Italia e in tutta l'Europa

  • "Amiamo solo ciò che ci odia, tutto ciò che ci distrugge è percepito come qualcosa di formidabile. Si vuole distruggere la verità, la storia. (...) Noi non insegniamo più la storia della Francia e non diciamo più ciò che la nostra civiltà ha realizzato. Parliamo solo della nostra civiltà per disprezzarla." – Michel Onfray, Le Salon Beige, 30 luglio 2020 e YouTube, 17 luglio 2020.
  • "La Francia sta subendo una colonizzazione inversa. Le popolazioni provenienti principalmente da Paesi precedentemente colonizzati dalla Francia si sono stabilite in Francia senza alcuna intenzione di integrarsi. La maggior parte di loro vive in quartieri dove le leggi dell'Islam ora regnano e dove gli imam diffondono l'odio verso la Francia. (...) E in un gesto di sottomissione, le autorità francesi affermano che l'odio non proviene da chi uccide, ma da chi vuole reagire e dice che bisogna porre fine alle aggressioni e agli omicidi. È un atteggiamento suicida." – Éric Zemmour, YouTube, 22 novembre 2016.
La colonizzazione inversa della Francia
di Guy Millière*


Lione, la terza città più grande della Francia, 20 luglio, alle 3 del mattino. Un quartiere borghese. Una giovane donna cammina con il suo cane in una strada tranquilla. Un'auto arriva ad alta velocità e travolge il cane. Il conducente dell'autovettura si ferma, fa marcia indietro e travolge anche la giovane. L'uomo prosegue la folle corsa e trascina il suo cadavere per più di 800 metri. Le persone svegliate dal rumore annotano il numero di targa. Gli agenti di polizia accorsi sul posto sono inorriditi. Il corpo della giovane donna è stato smembrato. Una gamba è stata ritrovata su un lato della strada; il resto del corpo era a brandelli. Un braccio era vicino al corpo del cane. L'altro teneva ancora il guinzaglio dell'animale. Si chiamava Axelle Dorier. Era un'infermiera e aveva solo 23 anni.