Un nuovo ignobile atto di vandalismo ha profanato lunedì un luogo di culto cristiano a Gerusalemme, dove sconosciuti hanno lanciato pietre, bottiglie e spazzatura contro la chiesa ortodossa di San Giorgio, danneggiandone il portone d’ingresso. La chiesa di San Giorgio si trova vicino al quartiere di Mea Sharim, abitato in prevalenza da ebrei ultraortodossi. Il grave episodio arriva a meno di una settimana da quello avvenuto nel convento di San Francesco sul Monte Sion di Gerusalemme, conosciuto come il Cenacolino, sul cui portone d’ingresso il 3 ottobre era stata scoperta una scritta blasfema accompagnata da minacce. In quel caso, gli autori del grave e ignobile gesto si erano firmati come aderenti al movimento dei coloni. Un mese fa, scritte altrettanto oltraggiose, accompagnate da un tentativo di incendio, erano state tracciate anche sul portone dell’abbazia trappista di Latrun, a ovest di Gerusalemme. Il susseguirsi di tali fatti dimostra che non si è più davanti a episodi isolati, ma piuttosto a «un fenomeno a cui non è possibile abituarsi», come dichiarato dal presidente israeliano, Shimon Peres dopo la profanazione del Cenacolino. (T.C.)
3 commenti:
Non si muove foglia che Dio non Voglia...... o permetta........
Se succenono tali fatti qualcosa pure ci vorrà insegnare il Signore......
Dobbiamo vedere anche questi "segni dei tempi"
Mi risulta che queste brutte cose ci siano sempre state in Israele, specie in questi ultimi anni, come mai solo ora si da questo risalto?
Sì è vero, non sono episodi di ora né tanto isolati.
Tra l'altro, ho un ricordo personale degli anni '90. Durante un pellegrinaggio a Gerusalemme, sono entrata in un bar insieme al mio Padre spirituale, un padre cappuccino che vestiva il suo saio francescano, che aveva sete.
Con arroganza di bronzo, gli hanno rifiutato la consumazione di un bicchiere di latte... che lui ha accolto con un sorriso paziente e rassegnato...
Inoltre sono anni ormai che sacerdoti e religiosi vengono fatti oggetto di sputi e di insulti camminando per le strade...
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