Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 17 novembre 2018

Joseph Ratzinger interviene in occasione di un simposio sui "nuovi diritti".

Joseph Ratzinger lucido e presente... Poiché in alcune occasioni non sono mancati suoi interventi -- pensiamo ad esempio alla sua risposta alla critica del card. Brandmüller [qui] e alle precisazioni sulle dichiarazioni del Viganò responsabile della comunicazione vaticana [qui]) --, ci aspetteremmo una sua reazione ai recenti attacchi al Summorum Pontificum in seno alla CEI [qui].

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La lettera del Papa emerito Benedetto XVI letta ieri mattina, 15 novembre 2018, durante l'inaugurazione del Simposio Internazionale "Diritti fondamentali e conflitti fra diritti", organizzato dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI in collaborazione con la Università Lumsa, a Roma (15-16 novembre 2018).

«Fin da quando sono stato informato – diversi mesi fa – del primo progetto del simposio», scrive Joseph Ratzinger nella lettera firmata il 12 novembre, «le ho subito manifestato il mio apprezzamento per l’iniziativa, considerandola straordinariamente utile. In particolare, mi è sembrato importante che si parli esplicitamente della problematica della “moltiplicazione dei diritti” del rischio “della distruzione dell’idea di diritto”. È una questione attuale e fondamentale per tutelare le basi della convivenza della famiglia umana, che merita di essere messa ancora una volta a tema di una riflessione approfondita e sistematica, come il programma del simposio dimostra di voler fare. Assicuro perciò a tutti i relatori e ai partecipanti al simposio la mia stima e la mia vicinanza nella preghiera perché il Signore benedica i lavori come prezioso servizio per la Chiesa e per il bene della famiglia umana».

21 commenti:

irina ha detto...

"...che si parli esplicitamente della problematica della “moltiplicazione dei diritti” e del rischio “della distruzione dell’idea di diritto”..."

Problematica della moltiplicazione dei diritti

Rischio della distruzione dell’idea di diritto

Fuori tema ? ha detto...

No a «madre» e «padre» sulla carta d’identità, i «nuovi diritti» complicano tutto.
http://www.iltimone.org/news-timone/no-madre-padre-sulla-carta-didentita-nuovi-diritti-complicano/

Il pastrocchio dei diritti : si stanno avvitando su se' stessi come nella doppia elica del DNA .

privacy traduzione: intimità, riserbo, ha detto...

Della serie : guardiamoli negli occhi ecco il garante della "privatezza"Antonello Soro
https://it.wikipedia.org/wiki/Antonello_Soro

E allora perche' vuol sapere se mi vaccino o se non mi vaccino , se prelevo 100 euro o ne prelevo 1000, se..vuoi violare la mia intimita'?

Anonimo ha detto...

LA CHIESA E’ ALLA FINE

La Chiesa è alla fine. Questa Chiesa. Questa Chiesa costruita a Trento e distrutta nel concilio e nel post-concilio Vaticano II. E’ un orribile spettro o una grottesca caricatura della Chiesa vera che, pur sbagliando e peccando, ha costruito, ricostruito e dato un identità all'Europa e all'Occidente.
Ed è una fine miserabile. Non ci sono nel cielo segni di prossime apocalissi. Non finisce il tempo. Finisce la Chiesa. Questa Chiesa. Questa Chiesa che non chiama più peccato il peccato, che ha alterato il senso del più grandioso degli attributi di Dio - la Misericordia – riducendola alla pretesa tutta umana di un perdono concesso senza il pentimento dell’uomo e senza la giustizia del Signore.

La Chiesa è alla fine. È una fine verbosa, cialtrona. La Chiesa è silenzio: è la certosa che prega; la Chiesa è gioia: è il cortile di un oratorio. In questa Chiesa abbondano solo le chiacchiere su migrazioni, ecologia, globalizzazione. Roba da Soros. Roba del diavolo

La Chiesa è alla fine: non separa il bene dal male non per amore ma perché ha perso la fede; non insegna ma confonde i fedeli e con penosi esercizi retorici come l’Amoris Laetitia – et Diaboli Astutia; umanizza – è storia di ieri con il Padre Nostro – la parola di Dio per renderla empiamente parola dell’uomo.

La Chiesa è alla fine. Non “dialoga” con i luterani ma esalta, esalta ed esalta un monaco eretico, omicida e suicida. Che distrusse l’unità spirituale della Chiesa latina e l’identità dell’Occidente.

La Chiesa è alla fine. Perché piace al mondo. Perché è diventata mondo. Ho letto il libro di Valli sullo scandalo denunciato dall'arcivescovo Viganò. Bene: conosco la storia della Chiesa. La conosco anche nella sua dimensione imperfetta. Ma non credevo che la simonia, la sodomia, la cupidigia l’avessero ridotta, oggi, a una spelonca di ladri e di pervertiti.

La Chiesa è alla fine perché ha scelto di disobbedire alla sua missione: annunciare il Vangelo e convertire le anime. Costi quel che costi. A costo soprattutto del disprezzo del mondo.

La Chiesa è alla fine. Perché i chierici hanno tradito. Sì: hanno tradito anche per miseria morale, per modestia intellettuale, per confidenza col male che dovrebbero combattere ma che scoprono e accettano in se stessi. Hanno tradito. Chi è fuggito per inseguire una donna o un uomo, chi ha ridotto la sua missione a una noiosa routine, chi vive disperanti doppie vite. Ma i chierici hanno tradito per un altro e più terribile motivo: non credono. Non hanno più fede. Le loro mani non tremano quando innalzano l’Ostia. “Se comprendessimo cos'è un prete, moriremmo non di spavento ma di amore”, scriveva il Curato d’Ars. Senza il prete, il tesoro immenso dei meriti di Cristo resterebbe inaccessibile. Come lo è ora. Perché voi chierici avete perduto il Cielo per voi stessi ma lo avete chiuso a chi ancora spera di guadagnarlo. Non giudicate, non guidate, la vostra lingua, le vostre vesti, i vostri volti sono quelli del mondo. Non splende in voi la gioia dell’annuncio, la luce per i carismi unici che avete ricevuto.

La Chiesa è alla fine. Bergoglio non è che il pupazzo - tragico e ridicolo - di una Chiesa nelle mani di lobby potenti che – obbedienti al principe di questo mondo – inseguono banalmente il potere, il denaro e il sesso. "Oportet ut scandala eveniant." Ma non è l’Apocalisse. Il tempo non è alla fine. Perché una nuova Chiesa prenderà forma e sarà un piccolo resto, un santo resto. Non è lontano quel tempo.

Silente ha detto...

Un parziale "fuori argomento". A proposito di "nuovi diritti", e in particolare di quelli dei sodomiti, su LaVerità di oggi, nella "pagina delle lettere" un bravo lettore comunica la propria intenzione di boicottare la Barilla per la scelta di questa azienda di una politica interna ed esterna di sostegno alla "causa" omosessualista, perfino con un nuovo packaging delle confezioni di pasta richiamante una relazione lesbica. Ricordiamo l'antefatto: il signor Barilla aveva espresso opinioni di assoluto buon senso sulla sodomia. Minacciato dalle lobby dei pervertiti, si era subito arreso consegnando il marketing interno ed esterno dell'azienda alle camarille sodomite, fino a diventare una delle aziende più gay-friendly, come dicono costoro, d'Italia.
Anche a costo di ripetermi (ho già espresso molte volte qui questo invito) la scelta del boicottaggio informato, attivo, propagandato sui social, comunicato alle aziende via i loro siti è un'arma potentissima anche contro il finanziamento, da parte delle aziende, delle agende degli omosessualisti:Gay-pride, pubblicazioni, locali, siti, manifestazioni.
Osserviamo con attenzione la pubblicità: una notissima marca di biscotti secchi ha recentemente introdotto uno spot che contiene un'apologia delle "famiglie arcobaleno". Boicottiamola, comunicandolo al loro marketing, via il loro sito. E così facciamo con tutte le altre aziende che, per i motivi più disparati, fanno scelte a favore della perversione.
Vogliamo sapere quali sono le aziende in Italia che finanziano e supportano la propaganda sodomita? Consultiamo il sito Parks ( http://www.parksdiversity.eu/ ), che è il sito delle aziende che aderiscono a una rete filo-omosessualista.
Insomma, sono stufo di sentire persone che dicono che contro la sovversione attuale "non si può fare niente". Falso. Possiamo scrivere ai giornali, leggere quotidiani più o meno a noi vicini: LaVerità, Libero), abbonarci a riviste "buone", essere attivi sui social, parlare con gli amici, partecipare a siti come questo e propagandarlo e molto altro ancora. E poi ci sono le associazioni, a cui contribuire, iscriversi, partecipare. Donazione alle associazioni giuste, cinquepermille a chi se lo merita.
Insomma, molto si può fare. Facciamolo.
Silente

Gli asterischi a quale genere appartengono ? ha detto...

"Disturba le altre religioni"
Salta recita di Natale a scuola
La decisione di una elementare di Terni su volontà del dirigente scolastico. La Lega attacca: “Delusione e amarezza”
di Franco Grilli
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/terni-annullata-recita-natale-scuola-elementare-disturba-1603470.html

Al termine del giorno vorra' essere seppellita in un cimitero cristiano notoriamente benedetto ?
Vorra' essere incenerita e sparsa sull'oceano ?
Vorra' essere messa su un albero in attesa che gli avvoltoi spazzini facciano quel che devono ?
*l* dirigent* scolastic* e' per caso vegan* ?

Anonimo ha detto...

La chiesa ha cominciato a perdere terreno dalla rivoluzione francese, da cui mai si riprese e qui fanno fede le parole del guru Martini 'indietro di 200 anni' siccome le disse negli anni '90 tout se tient, non confondiamo la Chiesa con la chiesa, quest'ultima sparirà quando a Dio piacerà, la Chiesa è di Cristo e Lui vincerà, sempre.

Anonimo ha detto...

L'Umbria é da sempre terra super massonica. Comunque proprio oggi, all'Ikea, ho notato con sconcerto ed amarezza che, contrariamente agli anni precedenti, non vi è alcun allestimento natalizio. Quattro addobbi in croce sono venduti seminascosti, vicino all' uscita, in una collocazione che mi è sembrata un triste ghetto per Cristiani sopravvissuti. Inutile dire che non ho acquistato nulla...se lo fanno per non offendere i mussulmani, si facciano comprare i mobili da loro. Io non ci sto.

Anonimo ha detto...

Senza il messaggio evangelico il rispetto per la persona e il Bene Comune non ha senso.
http://www.marcotosatti.com/2018/11/17/laicismo-e-islamismo-agostino-nobile-risponde-ai-commenti-dei-lettori-sul-suo-articolo/

Giustizia a senso unico ha detto...

https://www.lalucedimaria.it/corte-europea-blasfemia-islam-cristianesimo/

Il vilipendio nei confronti delle immagini di Gesù e Maria è libertà di espressione, le critiche a Maometto è blasfemia...

Angelo ha detto...

Da incorniciare!

Aloisius ha detto...

Bravissimo, esprime bene la situazione.
Le parole chiave di questo disastro sono apostasia e tradimento, il primo causa del secondo, sin dal vertice.
Stiamo vivendo l'epoca di crisi più buia e pericolosa della Chiesa, in nessuna epoca, per quanto turbolenta, si è arrivati a questo.
La doppia testa, due papi, la rende ancora più inquietante pl

Aloisius ha detto...

Bravissimo Silente, anche io ripeto la mia conferma in pieno al suo (e molti altri) intervento.
Il Signore ci insegna ad avere fiducia nelle nostre capacità, ci invita ad essere lievito, lampada sul moggio, spada, sempre animati dalla preghiera continua e fortificati dal Suo Corpo e dal Suo Sangue, sebbene con lo spirito umile del 'servo inutile', che non vuol dire sfiduciato, ma umile.

Dio non vuole non morti di sonno, sfiduciati e lagnosi, ma vuole combattenti!
Ognuno con i suoi talenti, ma quel poco che possiamo fare, dobbiamo farlo.
Con la posta elettronica e tutto più veloce e più facile, un conto una e email di protesta e boicottaggio, un conto 1000.
In questo mondo consumistico, in cui l'unica cosa che conta e sono i soldi, solo se li tocchi sui soldi si ravvedono, non hanno principi morali.
L'unione fa la forza, non dimentichiamolo mai e mai come in questo periodo e' necessaria..
Domani scriverò la mia email di protesta e boicottaggio alla Barilla.
E prepariamoci alla battaglia più importante di tutte, quella di difendere il Summorum
Pontificum e il rito antico, attaccato in tutti i modi.

Aloisius ha detto...

Glielo dica via email, gli comunichi che lei e la sua famiglia non darete più soldi a un'impresa che si comporta in questo modo vile.

Anonimo ha detto...

Sono le ginocchia, non l'intelligenza o la penna, a dare efficacia all'attività, alla predicazione, ai libri. SK965
San Massimiliano Maria Kolbe

viandante ha detto...

Ovviamente non si può non essere concordi con Silente.
Dal lato pratico l'uomo ha però molti idoli e uno tra questi è il Denaro. Per uno sconto si chiude un occhio, per praticità si chiude anche l'altro.
Abbiamo molti principi ma le priorità sono molto flessibili.
Dalla comunità pretendiamo molto, ma spesso le facciamo mancare il nostro contributo.
Io spero che l'aggravarsi della situazione un po' in tutti i campi aiuti noi cristiani a ricuperare il senso della fraternità, della solidarietà e della coerenza, anzitutto tra noi.
I neo-pagani dovranno tornare a vedere in noi una comunità con particolari caratteristiche. Si dovrà capire che noi non siamo di questo mondo e abbiamo altri e superiori valori.
Per questo anche all'interno della Chiesa è importante poter distinguere i veri dai falsi pastori e profeti.
Questo è proprio il lavoro che quasi senza accorgercene sta facendo la divina Provvidenza.

RR ha detto...

Silente,
tra le aziende Parks c'è anche il Centro Medico Sant'Agostino, proliferato in questi anni a Milano con una velocità sospetta in anni di crisi economica. "Sant'Agostino" non ha nulla a che fare col Santo, ma si chiama così perchè la sede fiscale e primo poliambulatorio è stata aperta presso la fermata del metrò omonima. Però in una città come Milano, dove c'è il San Raffaele, il San Carlo, il San Paolo (tutti ospedali), la Madonnina, la Sant'Ambrogio, la San Siro (cliniche private), avere un "santo" nel nome fa marketing.
Molte (troppo) giovani donne tra le impiegate, molti giovani uomini (uomini ?) tra gli impiegati, quindi risparmi alla grande sugli stipendi. Professionisti con contratto autonomo pagati 35 euro lorde a visita (al netto -20% di ritenuta fiscale), ma se non hai strumentazione tua, ti lasciano perdere. E sull'appropriatezza diagnostica e terapeutica, stendo un pietoso velo.
Ma loro son PARKS !

Anonimo ha detto...

RR bella storia non c'è che dire, ma Milano non è/ era un modello.......io mi sto zitto perché qui da noi è l'Eden della sanità e.......guai a chi osa metterlo in discussione, en passant, verso le 14h. eravamo a tavola, una scricca tremenda da far mancare le sedie da sotto, 4.2 epicentro Santarcangelo, in linea d'aria 10 km. scarsi, tremavano bicchieri e chincaglierie sopra e sotto nei 2 appartamenti, era sussultorio e quindi.....Grazie a Dio nulla è successo.Least but not last, se l'Umbria è terra grembiulinica che dovrei dire io che sono di Ravenna? Tiremm'innanz. Lupus et Agnus.

Rr ha detto...

Lupus,
Milano è un modello di tutto, nel bene come nel male.
E per quanto riguarda la Sanita’,stiamo senz’ altro meglio di altre città,anche lombarde, e del resto d’Italia, ma non tutto è perfetto, naturalmente.
La mia ssegnalazion era per sottolineare che si riempiono tanto di paroloni e diritti e pro questo e quello, ma alla fi fine è solo per fare più soldi. “Pecunia non olet”, diceva Vespasiano, e sempre ricordarsi di “chercher l’argent”, come dicevano i vecchi poliziotti francesi.

Il terremoto ha ovviamente cause fisiche , ma non sarà che NS Signore comincia ad essere stufo della Romagna e suoi politici?

Anonimo ha detto...

RR se lo fosse veramente, saremmo già tutti sott'acqua, non so se rendo.....Lupus et Agnus.

Mediocrità e diritti ha detto...

Intervista a Marcello Veneziani

Per cominciare: che cos’è la mediocrità?

Un tempo si elogiava l’aurea mediocritas, e la si riteneva un’applicazione coerente del motto in medio stat virtus. Era la virtù del mezzo, l’equilibrio, il senso dei propri limiti, il rifiuto di ogni tracotanza e di ogni eccesso (est modus in rebus). Ma la mediocrità ha assunto nel tempo un significato ben diverso: indica povertà di spirito e di mente, di orizzonti e di stile. Già nei giudizi scolastici e professionali indica una carenza, che si è poi aggravata quando la mediocrità di massa è diventata lo specchio dei mass media. Quando poi la mediocrità riguarda il campo del pensiero, dell’arte, della letteratura e della scrittura, allora diventa un insulto alla grandezza, all’eccellenza, a cui ci conducono invece i grandi autori e le grandi opere, i classici.

Guardando agli uomini del passato, anche recente – alcuni dei quali ritratti nel suo libro Imperdonabili, viene istintivo guardarsi intorno e prendere atto che il Nuovo Millennio non ha (ancora) prodotto personalità di rilievo, e tanto meno individualità paragonabili a quelle del passato in ogni campo. Secondo lei perché?

Si potrebbe rispondere che la democratizzazione universale ha prodotto un innalzamento del livello più basso, l’accesso ad un’alfabetizzazione e a un’istruzione generale; ma l’effetto collaterale è stato l’abbassamento degli apici, delle vette. Però questa spiegazione non è esauriente. C’è un disconoscimento della grandezza, un disprezzo di ogni altezza, un rifiuto di quei principi costitutivi che di solito denotano il capolavoro, l’eccellenza. Se cade in disgrazia il cielo, il pensiero, la tradizione, la storia, e tutto viene ridotto al presente, all’attualità, poi aspettiamoci che l’impoverimento di prospettiva produca impoverimento di talenti, di qualità espressive, di pensieri.

3) La sensazione diffusa è che eccellere sia un pericolo, e forse anche una colpa. Perché?

Innanzitutto perché l’eccellenza non è mai conforme, allineata, allo spirito mediocre della sua epoca e al potere dominante; è sempre inattuale, profetica, nostalgica, guarda oltre, al passato, al futuro, al cielo. E poi le ideologie egualitarie, la retorica dei diritti universali e della parificazione di tutto e tutti, il rigetto delle differenze, si accanisce in modo particolare con chi svetta. Non è tollerato, e nella migliore delle ipotesi viene misconosciuto, ignorato; nella peggiore boicottato e vessato.

4) Perché, quanto meno in Italia, la mediocrità viene coltivata, e addirittura esaltata, per esempio nella scuola, o nel campo del lavoro, come le organizzazioni aziendali e quelle politiche?

Per un malinteso cristianesimo applicato al sociale – tipo gli ultimi saranno i primi, la pecorella smarrita, beati i poveri di spirito – per un persistente comunismo e giacobinismo di risulta, rafforzato dall’onda lunga del sessantottismo che si abbatté nelle scuole e nelle università; e di recente per il mix di arroganza e ignoranza dell’ultima ondata grillina, dove la competenza è una colpa e l’ignoranza è una virtù, e comunque uno vale uno, e dunque uno vale l’altro.
[...]