Interessante puntualizzazione. Nella Dottrina sociale della Chiesa — che non ha accantonato la metafisica — il principio di sussidiarietà è inseparabile da quello di “ordine naturale finalistico della società”, che è appunto una nozione metafisica. La sussidiarietà non è la pretesa dei corpi intermedi di perseguire autonomamente i propri obiettivi, ma è la pretesa di perseguire responsabilmente i propri fini naturali. Senza questa visione finalistica della società e dei corpi intermedi, la sussidiarietà soddisfa una pretesa artificiosa e artificiale.
Dario Antiseri scrive un breve articoletto sulla sussidiarietà, pubblicato nell’ultimo numero della rivista culturale della Cattolica di Milano, “Vita e Pensiero” [n. 3 /2022, “Il principio di sussidiarietà, diga allo Stato onnipotente”, pp. 57-62]. Il noto filosofo non deve aver dedicato a questo articolo molto del suo tempo. Si è limitato a ricordare i punti del magistero che parlano del principio di sussidiarietà e ad agganciare il discorso a pensatori “liberali” come Tocqueville, von Hayek e Popper. Quello di sussidiarietà, infatti, è da lui è chiamato la “via aurea del cattolicesimo liberale” (p. 57).
Ci si sarebbe aspettato qualcosa di più da Antiseri, pur sapendo che, essendo egli contrario alla possibilità della metafisica (e questo da lungo tempo, fin da quando pubblicò nei primissimi anni Ottanta del secolo scorso il saggio “La metafisica fondamentale per la scienza e dannosa per la fede” di scuola popperiana), non può cogliere fino in fondo il significato della sussidiarietà. Nella Dottrina sociale della Chiesa questo principio è inseparabile da quello di “ordine naturale finalistico della società”, che è appunto una nozione metafisica. La sussidiarietà non è la pretesa dei corpi intermedi di perseguire autonomamente i propri obiettivi, ma è la pretesa di perseguire responsabilmente i propri fini naturali. Senza questa visione finalistica della società e dei corpi intermedi, la sussidiarietà soddisfa una pretesa artificiosa e artificiale. La sussidiarietà non è a disposizione del relativismo della società civile, ossia di una libertà priva di verità. Sul nesso inscindibile tra libertà e verità il magistero della Chiesa ha insistito molto, mentre Antiseri non precisa la questione.
Questo spiega anche perché Antiseri non distingua tra società naturali e aggregazioni sociali o corpi intermedi propriamente sdetti, come invece fa la Dottrina sociale della Chiesa. La famiglia o la nazione non sono corpi intermedi ma società naturali. La sussidiarietà garantisce sì il protagonismo dei corpi intermedi, ma nello stesso tempo la loro subordinazione finalistica alle società naturali. Una aggregazione sociale che promuova il gender o l’aborto non può appellarsi al principio di sussidiarietà. Nell’articolo di Antiseri risulta quindi anche falsata la visione americana della sussidiarietà, che dipende più dal protestantesimo che non dal cattolicesimo, mentre il nostro Autore fa di ogni erba un fascio.
Tra la sussidiarietà nella società aperta di Popper e la sussidiarietà della Rerum novarum (o di Soros) c’è una bella differenza.
Stefano Fontana - Fonte
6 commenti:
Quando le parole sono usate sempre da molti o tutti finiscono per non significare quasi più nulla: libertà è una di queste parole, sussidiarietà un'altra, perfino verità può perdere il suo significato intero.
Vi è un rapporto logico tra concezione morale e teoria economica? Quale?
«Ripudiavamo completamente la responsabilità di dover obbedire a regole generali. [...]. Noi ripudiavamo completamente i costumi, le concezioni e la fede tradizionali. Eravamo, è il caso di dirlo, degli amorali, nel senso stretto del termine… non riconoscevamo alcuna obbligazione morale, alcuna sanzione superiore, cui conformarci o a cui obbedire. Di fronte al cielo, pretendevamo di essere noi stessi i nostri propri giudici. Per quel che mi concerne è troppo tardi per cambiare. Sono, e resterò sempre, un amorale»
John Maynard Keynes
Il prezzo della vittoria che libera i bambini dalla malìa transgender. Medici e pazienti pentiti e genitori coraggiosi...E alla fine l'istituto inglese che cambia il sesso dei bambini anche di dieci anni chiude. Uno scandalo di proporzioni epiche ed è stato permesso che accadesse perché le donnole senza fegato ai vertici di tutte le organizzazioni in Occidente vivono nel terrore di andare contro gli attivisti e i politici che li sostengono. Serviva molto coraggio e onestà intellettuale per opporsi a questa lobby che domina giornali, parlamenti e istituzioni. Alcuni lo hanno dimostrato. In Italia oggi è silenzio totale sul default di questa orrenda ideologia che ha stregato l'Occidente...
Alle élite tecnocratiche ed ecclesiali non frega niente della questione ambientale, non gli interessa se c'è o non c'è il riscaldamento globale antropico, ma gli serve una transizione ecologica gretina, unita a quella digitale, per realizzare il loro mondo peggiore, che sarà soprattutto sintetico, artificiale, col controllo dei popoli, delle culture, delle identità, delle diversità, il tutto compresso in un meticciato il più possibile amorfo e virtuale.
di Marcello Veneziani
... cosa è rimasto oggi nella sinistra? La difesa a oltranza dell’Unione Europea, il filo-atlantismo e la subalternità assoluta alla Nato e ai Dem americani, la difesa delle oligarchie e degli assetti di potere vigenti, la subalternità della politica alla tecnofinanza. Tutto questo ha un nome, che è una password: la dragocrazia.
CONTINUA SU: https://www.agerecontra.it/2022/07/legemonia-sub-culturale-della-sinistra/
In questo esatto momento la Cina sta muovendo armamenti e carri armati verso Fujian, regione di fronte a Taiwan dove stanno mettendo alla prova i sistemi d'allarme. Inoltre si apprende anche di esercitazioni militari nello stretto.
Nel frattempo gli USA muovono un gruppo d'attacco con portaerei guidate attraverso la USS Ronald Reagan.
Tutto questo sta accadendo a causa del viaggio di Nancy Pelosi a Taiwan. Inoltre mentre la speaker della Camera USA si trova in viaggio, il segnale GPS del suo jet è stato volutamente interrotto per mano USA.
Era inevitabile che succedesse ciò che sta succedendo. Anzi tutto è stato programmato in modo che la situazione precipitasse.
Anche in questo caso, ricordatelo quando vi diranno che "c'è un aggredito e un aggressore". Occhio a non rispondere "c'è anche un provocatore". Il rischio di passare per Filo-Cinesi sarà alto!
Chi nasce guerrafondaio non può morire Dalai Lama.
(Giuseppe Salamone)
Posta un commento