Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 8 luglio 2022

Mons. Viganò al sacerdote espulso dall’Opus, e sospeso: 'la puniscono perché è Cattolico'.

Di seguito la lettera aperta che l’arcivescovo Carlo Maria Viganò ha indirizzato al sacerdote Jesusmary Missigbètò espulso dall’Opus Dei e sanzionato per le critiche rivolte al Pontefice regnante [vedi]. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

Amen dico vobis: tolerabilius erit
terræ Sodomorum et Gomorræorum
in die judicii, quam illi civitati.

Mt 10, 15

Reverendo Padre Janvier,
Caro padre Jesusmary Missigbètò,

ho appreso dalla stampa (qui) la notizia della Sua sospensione a divinis e dell’espulsione dall’Opus Dei, comminataLe dalla Congregazione dei Vescovi come sanzione canonica per esser venuto meno al «rispetto e obbedienza al Sommo Pontefice».

Mi permetta di esprimerLe la mia spirituale vicinanza, in un momento di grande prova per Lei: come battezzato e come Ministro di Dio, dev’essere doloroso vedersi accusato da colui che, con la misericordia che ne contraddistingue ogni atto, riceve in udienza abortisti notori, pubblici concubinari, travestiti, sodomiti, chierici ribelli, eretici, usurai e affamatori del popolo.

Immagino sia di grande sconforto vedersi rimproverare ciò che in altri tempi meritò l’elogio – se non addirittura la gloria degli altari – ai Santi e alle Sante che non esitarono a redarguire, anche aspramente, la corruzione della Corte papale. Un San Pier Damiani, una Santa Caterina da Siena sarebbero oggi scandalizzati dalla doppiezza di chi non perde occasione per denigrare i buoni Cattolici e per compiacere i nemici di Cristo e della Sua Chiesa.

Quanto Ella affronta per la Sua fedeltà al Magistero e per vero ossequio alla Sede del Beatissimo Pietro è un’occasione per espiare le colpe e gli scandali degli ecclesiastici, nello spirito di espiazione e riparazione che unisce noi, membra del Corpo Mistico, a Nostro Signore, suo Capo, immolatoSi sulla Croce per riparare le offese degli uomini alla Santissima Trinità.

La Sua prova, caro e reverendo don Gbénou, La accomuna ad altre tribolazioni, spesso più dure da sopportare, cui sono sottoposti molti Suoi confratelli dai loro Superiori: sacerdoti cacciati dalle parrocchie e costretti a vivere e a dormire in auto o in alloggi di fortuna; parroci rimossi perché non disposti a rinunciare alla celebrazione del Santo Sacrificio nel rito apostolico; religiosi allontanati dai Monasteri e dai Conventi perché non vogliono rinnegare la fedeltà al carisma dell’Ordine; seminaristi che si vedono impedita la formazione sacerdotale solo perché non accettano la dissipazione e le mondanità loro imposte.

Se mai Ella avesse dei dubbi circa le intenzioni di quanti, usurpando un’autorità contro lo scopo per cui essa è stata istituita da Cristo, si accaniscono contro i buoni, La invito a considerare come la loro severità si dissolva dinanzi alle mancanze ben più gravi di chierici fornicatori, di Prelati corrotti, di Cardinali molestatori e ladri.

La Sua colpa, reverendo, è di aver creato un pericoloso termine di paragone con costoro, scoprendo il sepolcro brulicante di vermi della chiesa bergogliana. Se Ella avesse partecipato al Gay Pride pubblicando le Sue foto in atteggiamenti indegni non dico di un ecclesiastico, ma anche di un pagano; se avesse dato scandalo abbandonandosi a vergognosi amplessi con un altro sacerdote; se avesse negato le Verità cattoliche o contestato la Morale cristiana, Ella sarebbe ora a capo di un Dicastero romano, o di una prestigiosa Diocesi, e comparirebbe in veste filettata proprio assieme a colui che L’ha privata della facoltà di celebrare, ascoltare le Confessioni e predicare. Come Lei, tanti altri sacerdoti e non pochi Vescovi e qualche Cardinale si vedono invece derisi, offesi, ingiustamente puniti solo perché troppo cattolici.

Mi chiedo se, dinanzi alla vergogna della corruzione del Clero traviato che tanto piace a Bergoglio al punto da circondarsene fino nelle stanze di Santa Marta, Ella non debba considerare come un motivo di vanto le sanzioni che Le sono state comminate. L’esilio che m’è dato, onor mi tegno. Se la casa di Dio è divenuta spelonca di ladri, chi vuole rimanere vicino al Signore deve scuotere la polvere dai propri calzari (Mt 10, 14), e non degnare di saluto quanti rinnegano Cristo e Lo crocifiggono quotidianamente con la loro condotta.

Si rallegri dunque, caro e reverendo Padre, perché se i nemici di Dio non trovassero in Lei alcun motivo per perseguitarLa, significherebbe che Ella non dà testimonianza della Sua fedeltà al Signore. Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato Me (Gv 15, 18), ha detto la Sapienza incarnata. Le prove presenti siano quindi un motivo di spirituale consolazione, un’occasione di santificazione, un’opportunità di edificazione per i semplici. Cento volte La ricompenserà il Signore per quanto Ella sta sopportando.

A Lei, caro Padre, e a tutti coloro che come Lei sono perseguitati propter justitiam (Mt 5, 10), vada il mio ricordo orante nel Santo Sacrificio della Messa.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
6 Luglio 2022

5 commenti:

Forse.. ha detto...

Se anche avesse tutte le ragioni di questo mondo, credo che competa ai Vescovi controbattere al Papa. Inoltre, non mi sembra il momento ne' la maniera ne' il modo dividere ulteriormente la veste del Corpo Mistico di Cristo. Dato che la Chiesa cattolica e' "piramidale", piaccia o no il Papa in carica e'il sostituto di Cristo. L'unica soluzione e' bere l'ettolitro di amarezze come Ges' ha bevuto il calice amaro dei nostri peccati e rivolgersi direttamente all'Eterno Padre con sacrifici e penitenze e preghiere perche' risolva secondo la Sua Volonta' questa intricatissima matassa. Solidale con il dolore acuto di questo Sacerdote invoco la Madre del Carmelo di dare un po' di sollievo a questo Suo figlio.Amen

Preghi,soffra,offra. ha detto...

Reverendo Padre Janvier,
che la Madonna del Buon Consiglio illumini Lei e tutti gli altri Sacerdoti sia per il comnportamento da tenere nel tempo presente e per il tempo futuro.

Anonimo ha detto...

La difesa della fede spetta a tutti i battezzati.
Quel valoroso Sacerdote ha compiuto un gesto eroico.
Non si può tacere di fronte all'eresia.
Le divisioni alla veste del Corpo Mistico di Cristo sono fatte dagli eretici, non da chi difende la fede.
L'unità è possibile solo nella Verità.
Non è possibile nessuna unità se la fede professata differisce anche in un solo punto già definito (e quindi vincolante anche per i Pontefici).
Chi è dalla parte delle verità di fede già definita non si separa dalla Chiesa e non può esserne validamente separato per tale motivo.
In caso di scisma, se il Papa non si trova dalla parte del dogma cattolico si deve parlare di scisma capitale.
Non si può seguire Bergoglio nell'eresia.
Fra l'altro Bergoglio è il primo a dire che ci si salva anche non professando la sua fede e in questo ha parzialmente ragione: sarebbe stato più corretto se avesse detto che ci si può salvare SOLTANTO professando una fede diversa dalla sua.

Catholicus ha detto...

Che sollievo, che conforto e che gioia scoprire di trovarsi sulla stessa lunghezza d’onda di Mons. Carlo Maria Viiganò, condividere gli stessi suoi sentimenti, il suo stesso zelo (seppur in modo imparagonabile al Suo), il suo stesso pensiero sull’attuale gravissima crisi della Chiesa Cattolica o, meglio, sulla devastazione che ne stanno facendo gli occupanti abusivi, gli invasori nemici di Cristo e dell’umanità :

Mons. Viganò : “Deep State e Deep Church sono Unite dall’Odio contro Cristo”.
https://www.marcotosatti.com/2022/07/06/vigano-deep-state-e-deep-church-sono-unite-dallodio-contro-cristo-la-cancel-culture-nella-chiesa/

Deep church e deep state si muovono parallelamente e in sincronia, perché ciò che li muove è l’odio per Gesù Cristo. La matrice anticristica risiede nell’inganno, che è il marchio del Mentitore
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4604_Vigano_Dichiarazione_su_Desiderio_desideravi_7_luglio_2022.html


“Onestamente, vien da pensare che tutto questo battage sul dialogo, l’inclusione, la non discriminazione, la valorizzazione delle diversità e l’identità mutevole di genere o, per meglio dire, degenere, sia solo una scusa, un utile paravento, per nascondere il vero obiettivo di tutta questa animosità : l’odio per Cristo, per la Sua Santa Chiesa bimillenaria, per la dottrina e la liturgia preconciliari, per la vera fede cattolica, che nel loro intento è destinata a scomparire per lasciare il posto alla religione unica mondiale, braccio ecclesiastico del Nuovo Ordine Mondiale massonico, di origine ed ispirazione diabolica.”
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4601_Catholicus_Inclusione_e_valorizzazione.html



Anonimo ha detto...

Si devono pure sostenere le vittime di un carnefice