Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 14 gennaio 2023

Le assurdità del «nuovo paradigma» morale

Indice degli articoli sulle pecche e gli effetti dell'Amoris Laetitia

È nota la deriva della teologia morale, specialmente nell’ultimo decennio, secondo cui si tende ad approvare quella che appare una «morale della situazione» a favore di chi compie «atti intrinsecamente cattivi». Il male della contraccezione e della fecondazione artificiale, ad esempio, viene così depotenziato, apportando giustificazioni al trasgressore. Si tratta del «nuovo paradigma» morale, proposto dal Card. Walter Kasper e confermato da Papa Francesco in Amoris Laetitia.

“Noi non proponiamo affatto – dicono in sostanza i promotori del «nuovo paradigma» [vedi] – una sorta di «morale della situazione», apertamente riprovata tra l’altro da Giovanni Paolo II nella Veritatis Splendor, ma ci limitiamo a constatare la debolezza dell’uomo peccatore e diciamo a fin di bene, in quanto preoccupati della sua (e nostra) salvezza eterna, che la portata morale degli «atti intrinsecamente cattivi» dev’essere valutata non solo sull’oggetto della trasgressione, ma anche sulla disposizione spirituale soggettiva del trasgressore”.

Il discorso sembra filare, anche perché sull’importanza delle disposizioni soggettive si era espresso positivamente anche san Tommaso d’Aquino. Da quello che insegna Tommaso, specialmente nelle questioni 72, 74 e 88 della Summa Theologiae (I-II), il Concilio di Trento afferma ciò che si legge al n. 1857 del Catechismo della Chiesa Cattolica: «È peccato mortale quello che ha per oggetto una materia grave e che, inoltre, viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso».

Tutto questo è giusto, ma c’è un ‘però’. Un grande ‘però’, che viene sistematicamente estromesso dai moralisti del «nuovo paradigma»: la missione di Gesù Cristo e della sua Chiesa è quella di dare consapevolezza (conoscenza, ragione) e orientare il consenso (volontà) del peccatore verso il bene, non verso il male. La natura del peccato dev’essere valutata dal confessore, dopo il delitto e a suffragio del peccatore, non dal predicatore, che deve invece porre l’attenzione solo sulla materia grave ed eccitare, di conseguenza, il pentimento del peccatore.

Se, ad esempio, il confessore rende consapevole l’adultero del peccato d’adulterio, il peccatore non sarà più giustificato in futuro e il peccato veniale – venuta meno una delle condizioni (piena consapevolezza) – sarà di certo mortale. Questo quanto alla ragione. Quanto alla volontà, il penitente ha l’obbligo di «fuggire le occasioni prossime di peccato», veniale e mortale: non di fuggire il peccato, ma le «occasioni». E le occasioni si fuggono con un atto della volontà, che il peccatore pentito può e deve eccitare verso il bene.

Se questo non accade, la grazia non può né manifestarsi, né agire sul penitente. Viene meno, così, la giustificazione e la conseguente salvezza. La questione non è di poco conto, ma è alla base del cosiddetto «discernimento», tanto chiamato in causa, quanto ignorato dei pastori.

È assurdo, inoltre, pensare che da una situazione di peccato non si possa uscire. Tramite la grazia, il penitente trova sempre una strada per abbandonare il male e per fare il bene. La grazia serve proprio a questo: rendere possibile quello che non si comprende o si reputa impossibile.

Il «nuovo paradigma» morale cancella la speranza nella grazia e getta il penitente nella convinzione assurda di ritenersi inadatto alla conversione, per via di un ostacolo che non riesce a superare. Ma non lo può superare proprio perché il neo-moralismo pastorale lo ha convinto che ci sono situazioni di peccato insuperabili. Nel lungo periodo, il penitente è danneggiato dalla disperazione e si rassegna a ritenersi incapace di comprendere Dio e di volere il bene.

Il Decalogo diventa il codice delle «regole» di un Dio sadico, che si è divertito a pretendere qualcosa di non realizzabile dall’uomo. C’è il rischio di una deriva protestante, per cui l’uomo tende sempre più a considerare se stesso irrimediabilmente cattivo e peccatore, volgendo la speranza di salvezza alla sola fede.

Gesù Cristo insegna ben altro: si può e si deve uscire da qualunque situazione di peccato, con l’ausilio necessario della grazia, che proprio Lui è venuto a portare. Non c’è altro motivo che giustifichi l’istituzione dei sacramenti, senza i quali non è possibile la salvezza. Le attenuanti servono all’avvocato, in sede di giudizio, non all’imputato prima del delitto.
Silvio Brachetta - Fonte

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con questo splendido articolo!
Se i modernisti vogliono la morale della situazione siano coerenti al 100% e la propongano per tutti i peccati, anche per quelli non politicamente corretti: furto, rapina, corruzione, truffa, calunnia, pedofilia, violenza carnale, razzismo, uxoricidio, ecc. ecc.
Anche Hitler e Stalin erano probabilmente in buona fede: a quando la loro canonizzazione?
La morale della situazione è sempre e comunque un'aberrazione ma il fatto che la si vorrebbe applicare soltanto ai peccati policamente corretti dimostra che non è basata su di un vero e proprio ragionamento teologico (per quanto erroneo) ma soltanto sull'ideologia e sul servilismo nei confronti del mondo.

Anonimo ha detto...

Marco Brilli
NON SONO I FEDELI LAICI CHE HANNO VUOTATO I SEMINARI E LE CHIESE

Il Clericalismo è il male degli uomini, sia presbiteri sia laici, che fanno male anche alla Chiesa. La Fede senza le opere è morta, è verissimo ma la fede non può sussistere se non poggia sulla Verità. la Verità è quella " Rivelata " e che è stata affidata a Santa Romana Chiesa perché la conservi , " depositum Fidei ", e la predichi al mondo intero. " Veritatem facientes in Caritate " non si può diffondere la Verità con la filantropia, dimenticandosi di Dio e diventando assistenti sociali. E' mia opinione personale, per cui non vale molto nell'economia di questo discorso, che sarebbe più utile che un missionario andasse a svolgere la sua missione evangelizzatrice ad Amsterdam, dove da un punto di vista materiale non manca niente ma dove Dio è stato allontanato completamente dalla Società, che in Africa dove il sentimento religioso in qualche modo è presente. Dio è importante ovunque e benedetti siano i missionari ovunque essi si trovino ma in Africa c'è più bisogno di "assistenti sociali" mentre ad Amsterdam c'è veramente bisogno di missionari. In altre parole la " prassi " non può sostituire o precedere la Verità e quindi non possiamo mai trascurare quanto il Catechismo della Chiesa Cattolica ci insegna. La Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione sono tra loro strettamente congiunte e comunicanti , ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, formano una cosa sola e tendono allo stesso fine e devono essere, dai fedeli cattolici, accettate e venerate con pari sentimento di pietà e di rispetto.La Religione Cattolica non è la "religione del libro" come quella Protestante. Lutero, a suo tempo, voleva, così diceva, "migliorare" o porre delle correzioni a degli eccessi negativi che si realizzavano all'interno della Religione Cattolica ma nella realtà ha solo fondato una religione " diversa " vale a dire "un'altra religione" che "odia" il cattolicesimo e che alimenta mentalità illuministiche, massoniche e liberali che non tollerano alcuna forma di dogmatismo e amano tanto quella forma di Democrazia che si disinteressa completamente della Giustizia e della Verità in quanto poggia sulla "legalità" e sulle decisioni della "maggioranza" di turno che oggi decide in un modo e domani in un altro. La Chiesa Cattolica non sbaglia mai ( attenzione la Chiesa Cattolica non gli uomini della Chiesa Cattolica ) e quando la Chiesa Cattolica con il suo supremo Magistero ( compreso quello del Concilio di Trento) insegna, questo Suo insegnamento è valido fino alla fine dei tempi e sia anatema (verrebbe da dire ) a chi osa cambiarlo fosse anche un Papa. La Religione Cattolica e il Catechismo della Chiesa Cattolica affermano quanto sopra ho scritto. Questo può piacere o non piacere ma questo è, altro appartiene ad un'altra religione che non è la mia.

uhmm. ha detto...

Già in vendita nei supermercati italiani.
Loro ci provano, tentano al male, e tanti morderanno la mela proibita, la mela avvelenata. Non capiscono: Satana li ha resi ebeti.
“E al mattino presto dite: Oggi avremo un temporale perché il cielo è rosso scuro.” Mt.16 Ed il cielo è talmente rosso scuro che più scuro non può essere: e si continua a non riconoscere i segni dei tempi.
Ed ancora il 99,999% della popolazione non sa fare 1+1 . E finché se ne darà una interpretazione unicamente politica, economica o riferita ai desideri del World Economic Forum e non prettamente Scritturale, biblica, apocalittica, non ne usciremo mai. O meglio, ne usciremo, come è Scritto, quando quel 99,999% sarà risucchiato dal turbine della tremenda rassegna che spetta a questa umanità, pronta a scambiare non lenticchie, ma una farinata di insetti, per la primogenitura del Regno dei Cieli.
Qui sotto c’è un articolo del Novembre 2021, e solo quei ciechi, ben descritti nel Vangelo, non lo capiranno, perché:
“ Così si adempie per loro la profezia di Isaia che dice: Voi udrete, ma non comprenderete, guarderete, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo si è indurito, son diventati duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, per non vedere con gli occhi, non sentire con gli orecchi e non intendere con il cuore e convertirsi, e io li risani.”Mt.13

https://marziale.altervista.org/immagine-del-giorno-52/

Anonimo ha detto...

Tra i conservatori che sbarrano l'avvenire e i progressisti che rinnegano il passato, noi dobbiamo essere prima di tutto gli uomini dell'Eterno, gli uomini che rinnovano, con una fedeltà risvegliata ed attiva, sempre rimessa in questione e sempre rinascente, ciò che c'era di meglio nel passato.

Gustave Thibon

Anonimo ha detto...

Sono liberali e tolleranti finché non dici qualcosa di veramente cattolico, poi ti tolgono il saluto. È l'ipocrisia del "politicamente corretto", la nuova frontiera dell'intolleranza in salsa massonica.
Aveva ragione Leone XIII, con buona pace del regnante! L'enciclica "HUMANUM GENUS" rimane una pietra miliare, e sempre attuale, del magistero pontificio.

Silvio Brachetta ha detto...

Grazie Maria per la condivisione.
Non posso postarlo su FB, perché mi dà un errore.

mic ha detto...

Ciao Silvio
Puoi condividere con questo indirizzo
https://roma-perenne.blogspot.com/2023/01/le-assurdita-del-nuovo-paradigma-morale.html

Si tratta del blog - clone che jo dovuto metter su perché su Facebook chiesa e post-concilio è censurato perché " viola gli srandard della community"...

Silvio Brachetta ha detto...

Ok, Grazie, ho fatto.

Anonimo ha detto...

Bravissimo!

Anonimo ha detto...

Ottimo! Bloccai la pagina tempo fa, ma non sapevo fosse stato proibito da Facebook.
Deo gratias!