Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 21 novembre 2012

Aleppo, chiese sotto tiro

Leggo su La Stampa di oggi. Piuttosto che di « primavera araba » sarebbe più esatto parlare di « tsunami arabo »... A noi tolgono le Chiese, ai cristiani in molte parti del mondo tolgono anche la vita. Ma forse le cose non sono così scollegate.

Si moltiplicano gli atti terroristici compiuti dai ribelli islamici contro le chiese cristiane di Aleppo. Una bomba ha provocato decine di morti nel nuovo quartiere Assiro di Aleppo.

Una bomba è stata fatta esplodere vicino alla chiesa Siro-ortodossa di Aleppo nella sera di venerdì. Decine di persone sono rimaste ferite, è incerto, ma sembra alto, il numero dei morti: fra 20 e 80, secondo l’agenzia assira Aina. La bomba ha danneggiato la scuola di Al Kalima, e l’ospedale franco-siriano. È il terzo attacco terroristico in quattro settimane compiuto nel nuovo quartiere Assiro di Aleppo dai ribelli fondamentalisti islamici. Nei giorni scorsi era stata minata e fatta saltare la chiesa Evangelica Armena nel centro di Aleppo, che era già stata saccheggiata e vandalizzata dai ribelli. Il video riporta lo stato di paura in cui vivono gli assiri nella città.
Marco Tosatti

7 commenti:

Anonimo ha detto...

A noi tolgono le Chiese, ai cristiani in molte parti del mondo tolgono anche la vita.

Ma forse le cose non sono così scollegate...

Di J ha detto...

Solo Cristo potrà riportare la Pace in quella martoriata terra Lui che è Vero Principe di pace e di misericordia, ma fino a quando i popoli della terra con i loro governanti non riconosceranno la Regalità di Cristo, e non si restaurerà il Regno sociale di Nostro Signore Gesù Cristo, quelle terre non troveranno la pace e noi con essi.Instaurare Omnia in Christo

Antonio ha detto...

Perchè non parlare allora, dei palestinesi? Troppo politicamente scorretto? Leggevo su "Tempi", ignobilmente sionista, che 100 dei 103 morti negli ultimi tempi nella guerra in Palestina sono palestinesi.

Anonimo ha detto...

Antonio, quel che sta succedendo in Palestina è sotto gli occhi di tutti.
Di certo non possono prendersi le parti del sionismo.
La storia di oggi ne ha tante di tragedie viste troppo spesso con lenti ideologiche.
Non possiamo che metterle nella nostra preghiera.

Silente ha detto...

Perchè stupirsi? I poteri mondialisti, che si sostanziano oggi nell'asse Usa-Israele, hanno come obiettivo strategico la distruzione del Cristianesimo e, al contempo, l'annichilimento di ogno regime o paese che possa metter in pericolo la loro supremazia politico-militare. E non esitano ad allearsi al più crudele fondamentalismo musulmano, se e dove serve. L'abbiamo visto in Kossovo, dove le orde musulmano-albanesi stanno sistematicamente conducendo un silenziato etnocidio contro i serbi cristiani in quella che è una delle culle del cristianesimo slavo. L'abbiamo visto in Irak, dove abbattuto e ucciso barbaramente il "tiranno" Saddam, che proteggeva le minoranze cristiane e dava loro rappresentanza politica, oggi centinaia di migliaia di cristiani sono profughi e la loro millenaria presenza nell'area messa seriamente in pericolo. E, come si documenta meritoriamente qui, lo vediamo in Siria, dove la strisciante persecuzione contro i cristiani da parte dei ribelli anti-regime viene vergognosamente taciuta dalla grande stampa modialista bovinamente schierata contro Assad. Lo stesso copione, lo stesso regista, che punta sulla nostra mancanza di memoria e di capacità di informazione, sulla nostra stupidità e sulla nostra viltà di cattolici "post-conciliari". E se in Siria dovessero vincere gli avversari di Assad sarebbe, come in Irak, un silenzioso massacro di cristiani (ma anche di Alawiti e di altre minoranze). D'altronde, cosa volete che importi ai "liberatori" se salta in aria qualche chiesa, magari con qualche cristiano dentro? Loro sono i "liberatori", quindi hanno ragione per definizione, ieri come oggi.

bedwere ha detto...

Silente ha detto tutto!

viandante ha detto...

Concordo con SILENTE.
Che mi addolora maggiormente però non é quello che il nemico fa, ma quello che la Chiesa non sa più fare: riconoscere i suoi nemici per poterli combatterli efficacemente!