Segnaliamo per questa sera, domenica 27 gennaio alle ore 21, la trasmissione di un dibattito a Radio Maria sui cinquant'anni del Concilio Vaticano II.
Interverranno Marco Invernizzi, mons. Agostino Marchetto e don Piero Cantoni. Sarà interessante osservare di che "dibattito" si tratterà visto che i tre oratori la pensano esattamente nello stesso e identico modo!
Ovviamente censurati altri esperti, sia pur conduttori di trasmissioni sulla medesima radio, come Roberto De Mattei e Alessandro Gnocchi. Non parliamo poi di mons. Brunero Gherardini...
Ecché... mica pensavate in un vero dibattito? Invitiamo comunque ad ascoltare ed a trarre poi le dovute conclusioni.
Marco Bongi
5 commenti:
Io non capisco una cosa. Perchè riponete speranze --il vostro stupore lo testimonia-- in gente di questa risma, contraddittoria quando non in malafede? P. Livio è chiaramente uno sviato; Invernizzi, di Alleanza Cattolica, pratica lo sport tipico italiano da tempo (la salita sul carro del vincitore), insieme ai sodali Introvigne e Cantoni. Ovviamente, sono tutti sionisti, e troveranno ampia materia per supportare le oro tesi nel beato GPII. Lasciateli perdere! Chi se ne frega dei dibattiti! Lasciateli chiacchierare!
Il problema è che le loro "chiacchiere" raggiungono milioni di persone che si fidano di quella Radio, senza il necessario e salutare 'contraddittorio', una volta di più silenziato in un'occasione in cui invece avrebbe potuto fornire una riflessione non sviata e sviante.
Dio guarda l'intenzione, quindi gli sviati in buona fede non sono colpevoli. Il contraddittorio non è salutare quando una delle due parti è in mala fede.
Vedere, per la mala fede, anche Socci, che nel giorno del suo compleanno ci regala questa immane corbelleria: "Del resto senza Gesù non avremmo mai avuto neanche lo Stato laico, perché – come ha dimostrato Joseph Ratzinger in un memorabile discorso alla Sorbona – è Gesù che ha desacralizzato il potere"
http://www.antoniosocci.com/2013/01/non-piu-schiavi-ma-uomini-e-donne/
Sono i nuovi semi-ariani della nuova crisi ariana. Si accontentano dell'ομοιουσιος che per lo più pronunciano durante le loro messe (quando si accetta che il Figlio sia "della stessa sostanza del Padre" si inizia a parlare come Cantoni, Introvigne e Invernizzi). Davvero il neomodernismo, che sta alla base della crisi attuale, è un iperarianesimo: se il Figlio è solo un uomo o anche soltanto un angelo, allora storia e tecnica diventano le uniche sostanze della fede, infinitamente più potenti del dogma. Mancuso fa l'ariano, Canoni il semi-ariano. Atanasio è altrove!
se il Figlio è solo un uomo o anche soltanto un angelo, allora storia e tecnica diventano le uniche sostanze della fede.
Hai colto nel segno. Complimenti!
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