Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 2 aprile 2017

«Basta con i deliri su Lutero»

Bergoglio: «Basta pregiudizi, riconosciamo il positivo della riforma di Lutero». C'è da dire, invece: «Basta con i deliri su Lutero!»
Ma sì, basta con i 'pregiudizi' (!?) contro la Riforma che ha cancellato la cattolicità da mezza Europa, ha causato guerre di religione ed è costata la vita a migliaia di martiri!
Riprendo dall'articolo, apparso su Famiglia Cristiana nel solito stile turiferario, le espressioni salienti del Papa nel corso di un recente incontro nella Sala Clementina con i partecipanti a “Lutero 500 anni dopo”. Si tratta di un convegno internazionale di studi organizzato dal Pontificio comitato di Scienze storiche, che si svolge dal 29 al 31 marzo, che ha portato a Roma alcuni tra i massimi studiosi di Lutero e del suo tempo, allo scopo di rileggere la Riforma luterana nel suo contesto storico ed ecclesiale.
Cito Bergoglio rivolto ai convegnisti:
«Lo studio attento e rigoroso, libero da pregiudizi e polemiche ideologiche», ha detto, «permette alle Chiese di discernere e assumere quanto di positivo e legittimo vi è stato nella Riforma, e di prendere le distanze da errori, esagerazioni e fallimenti, riconoscendo i peccati che avevano portato alla divisione». Poi il Papa ha espresso gratitudine a Dio e stupore: «Vi confesso che il primo sentimento che provo di fronte a questa lodevole iniziativa del Pontificio Comitato di Scienze Storiche», ha detto ancora, «è un sentimento di gratitudine a Dio, accompagnata anche da un certo stupore, al pensiero che non molto tempo fa un convegno del genere sarebbe stato del tutto impensabile».
In effetti parlare di Lutero, cattolici e protestanti insieme, «per iniziativa di un organismo della Santa Sede: veramente tocchiamo con mano i frutti dell’azione dello Spirito Santo, che sorpassa ogni barriera e trasforma i conflitti in occasioni di crescita nella comunione». Il Papa guarda poi alla ricerca dicomunioneriflessa anche nella “commemorazione comune del quinto centenario dell’inizio della Riforma di Lutero”. Parla di “opportunità” nel “guardare insieme” ciò che accadde, perché approfondire seriamente la figura di Lutero e «la sua critica contro la Chiesa del suo tempo ed il papato contribuiscono certamente a superare quel clima di mutua sfiducia e rivalità che per troppo tempo in passato ha caratterizzato i rapporti tra cattolici e protestanti».
E ha aggiunto: «Siamo tutti ben consapevoli che il passato non può essere cambiato. Tuttavia dopo cinquanta anni di dialogo ecumenico tra cattolici e protestanti, è possibile compiere una purificazione della memoria», senza il «rancore che deforma».
Francesco, in conclusione, ha invitato a sconfiggere i pregiudizi perché il dialogo ecumenico possa andare avanti: «Oggi, come cristiani siamo tutti chiamati a liberarci da pregiudizi verso la fede che gli altri professano con un accento e un linguaggio diverso, a scambiarci vicendevolmente il perdono per le colpe commesse dai nostri padri e ad invocare insieme da Dio il dono della riconciliazione e dell’unità».
Il linguaggio è decisamente orwelliano. Sorvolando sulle parole al vento in chiave onirica. Quando mai la "ricerca di comunione" può esser basata sulla convergenza delle volontà umane in un indefinibile punto omega ancora da cercare come se non custodissimo la rivelazione Apostolica e la comunione autentica potesse esser data dai velleitarismi umani invece che dalla grazia del Signore nella Verità che ci ha consegnato che coincide con la Sua Persona?  Da quando in qua l'affermazione della retta dottrina potrebbe equivalere a pregiudizi e la serena lucida e convinta consapevolezza della Verità accolta e vissuta potrebbe corrispondere a rancore che deforma?

Ѐ grave assistere al ribaltamento della realtà storica e spirituale a cui stiamo assistendo attoniti e, purtroppo, senza reazioni autorevoli da parte di esponenti ecclesiali di spicco; il che lascia che la deriva protestantizzante penetri sempre più capillarmente nel corpo mistico di Cristo. Richiamo i casi più recenti [quiqui] e vi rimando all'indice degli articoli sul 'falso ecumenismo'.

38 commenti:

irina ha detto...

Sinodi, convegni internazionali, convegni a porte chiuse, semi aperte e spalancate ovvero dare la guazza al prossimo, per poi fare come si intendeva fare da sempre.
Abbiamo capito, grazie.
Quali le consultazioni popolari italiane che si risolvono in un tiè governativo al popolo. Come sono umani ed originali tutti loro!

Anonimo ha detto...

a proposito del delirio della neochiesa bergogliana che continua....un altro segno dei tempi del caos:
guardate un po' la ammirevole e "resistente" radiodominanostra di don Minutella, che bel "pellegrinaggio" ha pubblicizzato alle ore 16 di ieri:

http://www.santiapostoli.eu/item/124-sulle-orme-di-lutero.html

scorrete la pagina facebook e la troverete...
https://www.facebook.com/radiodominanostra
....alla faccia della sbandierata resistenza alla neochiesa, viva la coerenza dei seguaci di questi bravi pastori "resistenti" ! non sanno allora di quale resistenza cianciano e a quale chiesa appartengano, da bravi multi-ECUMENISTI filo-luterani anche loro!

leggere sotto il commento indignato di una signora che, scandalizzata, dice di voler recedere dalla sua adesione su fb.
Vi avviso di ciò perchè anche qui,nel post dedicato a don Minutella, c'erano tanti entusiasti di lui e del suo seguito, che alla fine si palesa come confusione ulteriore aggiunta al caos già imperante, come diceva bene Anna !

Luisa ha detto...

Un Magister tagliente che osa scrivere quel che non tutti sanno ancora, fra chi sa molti scelgono sia di tacere, sia di partecipare alla rivoluzione in corso programmata da tempo, mentre altri tentano di farsi sentire, andando controcorrente, nel silenzio o con il sarcasmo mediatico e della corte papale, senza speranza di avere una reazione di colui che sta scatenando il "casino"-putiferio nella chiesa dandole un pugno nello stomaco.
Scrive Magister:

" Con Francesco la Chiesa è divenuta un cantiere aperto. Tutto è in movimento. Tutto è liquido. Non c'è più dogma che tenga. Si può ridiscutere di tutto e agire di conseguenza."

"L'uomo che doveva essere eletto papa"

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/04/02/luomo-che-doveva-essere-eletto-papa/

Dalla Bussola ha detto...


«Scismi, sacrilegi e poca fede scuotono la messa» Sarah rimette al centro la questione liturgica

di Lorenzo Bertocchi

http://www.lanuovabq.it/it/articoli-scismi-sacrilegi-e-poca-fede-scuotono-la-messasarahrimette-al-centro-la-questione-liturgica-19425.htm

Anonimo ha detto...

http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/04/02/luomo-che-doveva-essere-eletto-papa/

Anonimo ha detto...

Ottimo articolo. Sembra davvero di essere in un 1984 orwelliano in chiave ecclesiastica. Quello che dovrebbe essere il capo della Chiesa Cattolica la sta liquidando dichiarando che i protestanti avevano ragione e i suoi predecessori torto (come su tutto il resto). L'ammissione di colpa ed errore è da parte cattolica e avviene direttamente per mezzo del Papa mentre i protestanti coerentemente e limpidamente restano sulle loro posizioni.
Ma, se possibile, la cosa più impressionante è che tutto ciò avviene proprio con l'acclamazione festante del mondo cattolico esilarato che pare non veda l'ora di essere definitivamente omologato e dissolto.
E' comunque quanto mai evidente che all'interno del suddetto mondo cattolico anche se sono ben presenti sacche di opposizione allo sfacelo non vi è sufficiente forza per impedirlo e nemmeno per smascherarlo purtroppo.
Miles

Anonimo ha detto...

@Anonimo delle 7:44

Il citato post relativo al 'pellegrinaggio sulle orme di Lutero' sulla pagina Facebook di Radio Domina Nostra a me pare chiaramente ironico: non lo si vuole certo pubblicizzare, bensì stigmatizzare. Tanto è vero che viene scritto alla fine: "COSTA SOLO 1.450 EURO"...

Anonimo ha detto...

In effetti ci sono dogmi che la Chiesa di Bergoglio non mette in discussione e difende a spada tratta: sono tutti quelli laicissimi e progressisti del Potere Globale per esempio a incominciare dal cavallo di battaglia della immigrazione o quelli del "chi sono io per giudicare".
Miles

Anonimo ha detto...

L'articolo di Magister non soltanto è condivisile, ma non può nemmeno essere contestato, perché ciò che descrive è la realtà e quindi inattaccabile.
C'è anche un aspetto importante che non può esser sottaciuto ed è il perché tutto ciò che scrive Magister è stato ed è digerito, inutile negarlo, con tanta facilità dalla gran parte del popolo cosiddetto cattolico. Tutto viene assimilato perché i tempi sono maturi e allora il "Tutto è liquido e non c'è più dogma che tenga..." di Magister è percepito come legittimo, come ovvio considerati i tempi e così il non negare la comunione a nessuno, fossero essi sposati, o conviventi, o divorziati e risposati appare come la cosa più giusta e misericordiosa da sostenere.

tralcio ha detto...

Se non ci fossero state Marta e Maria a chiederlo, forse Gesù non avrebbe operato la resurrezione di Lazzaro.
Se non ci fosse la comunione dei santi, con tante "anime riparatrici" che -malgrado tutto- non smettono di intercedere per l'umanità peccatrice, chiedendo a Dio di aver pietà di MILIARDI DI MORTI SPIRITUALI, che ogni mattino si alzano e vivono nel mondo e secondo la carne, pur essendo da giorni (da una vita intera?) nell'involucro del proprio sepolcro, forse la situazione dell'umanità che volge le spalle al proprio Redentore sarebbe già al capolinea.
Se non ci fossero le devozioni, le penitenze, le preghiere e la fede di chi si lascia cambiare nelle proprie abitudini e nei propri vizi, lasciando che a signoreggiare sia davvero da Dio, noi avremmo, al massimo, qualche milione di credenti, ma soltanto echi di praticanti.
A dire di credere in Dio arriva persino il demonio.
Alla "liturgia della parola" sono ammessi tutti.
Poi i catecumeni escono, perchè per fare comunione bisogna essere in grazia di Dio: cioè con Dio deve voler stare il mio io, non alle nostre condizioni, ma a quelle della Sua Volontà.
Allora è il momento dell'umile serva del Signore. E' il momento dei santi e della sequela.
Lazzaro esce dal sepolcro con la puzza di cadavere addosso, sulle bende che ancora indossa.
La misericordia è quella che serve per dargli il tempo per levarsele.
Sono bende strette, farà male persino scioglierle. La conversione inizia lì.
Ed è allora che i morti spirituali rinascono alla vita che non muore.
E' l'acqua della samaritana, la luce del cieco nato, è la novità che ci trasforma.
E' Pasqua: dall'Egitto alla Terra Promessa, non perchè poi si viva ancora "all'egiziana".
Lì Lutero non c'entra più, purtroppo è andato altrove, tra un bla bla e l'altro su Dio.

Anonimo ha detto...

Il papa ha ragione, non dimentichiamo che di tutte le "tesi" affisse da Lutero alla porta della cattedrale, solo un'esigua minoranza furono condannate come eretiche dalla Chiesa. Ciò significa che il 99% delle tesi luterane erano e sono buone. Un po come quello che c'è nelle fogne. Se preleviamo infatti un litro di liquidi dalle fognature romane e lo analizziamo, vedremo che il 99% è composto da acqua buona....... Ecco, oggi la Chiesa (pardon, certi uomini di chiesa) danno da bere le acque delle fognature che tanto al 99% sono costituite da un'eccellente H2O.
(Nicola Lentinu su Fb)

Sant’Agostino, Commenti ai Salmi, 54,19 ha detto...

In molti punti gli eretici sono con me, e in qualche altro no; ma a causa di questi pochi punti in cui si separano da me, non serve loro a nulla l'essere d'accordo con me in tutto il resto.

Giovanni C. ha detto...

Se guardiamo il bene, anche minimo, dobbiamo assolvere sempre, tutti, anche hitler, anche i mafiosi....; chi non ha fatto qualcosa di buono tra tanto male!? Un giudizio, per essere obiettivo, deve tenere presente il quadro generale e non solo una piccola e breve parentesi. Il giudizio della storia, su Martin Lutero in riferimento alla chiesa, è totalmente negativo. Se in punto di morte, nel suo intimo, ha chiesto perdono a Dio, buon per lui, sarà salvo, ma ciò non cancella il danno grave fatto alla chiesa (anche se su certe questioni aveva pienamente ragione).

RR ha detto...

La "riforma" protestante ha non solo eliminato la Chiesa cattolica da mezza Europa, ma ha preparato questa a diventare, nel giro di 200 anni circa, sempre più secolarizzata. Oltre che predisporla, anche qui nel giro di uno-due secoli, all'influenza sempre maggiore sempre più nefasta di altre religioni e dei loro aderenti.
I frutti li vediamo tutti i giorni oggi.

E per l'ennesima volta: ma perché non si fanno protestanti, e lasciano noi essere semplicemente cattolici ?
Non si può aver la botte piena e la moglie ubriaca per decenni. Prima o poi o la botte si svuota, o la moglie rinsavisce, e vi pianta.
Gli agi ed i denari da cardinali cattolici non posso convivere con le simpatie protestanti. Il popolo ha cominciato ad accorgesene, e l'otto x mille si sta asciugando.

Pietro C. ha detto...

E' possibile concordare con la dottrina luterana solo a patto di averla fatta propria, coscentemente o meno!

S. Eutizio ha detto...

Anche io l'ho letto immediatamente in chiave di sfotto'. In caso contrario don Alessandro sarebbe solo un pazzo. Comunque glielo chiediamo,non tarderà a chiarire all'inclita e al volgo.

S. Eutizio ha detto...

Rileggendo il post di Radio Domina Nostra: "Sulle orme di Lutero.....anziché su quelle di Maria!!!" Don Minutella non ha bisogno di chiarire un bel niente ai vari cacasenno.

Sacerdos quidam ha detto...

Per qualsiasi cattolico rimasto ancora tale, Martin Lutero è un eresiarca DOC.
Ma per coloro che si sdegnano, giustamente, delle incensazioni di Papa Bergoglio nei confronti di quel miserabile eretico, ricordo - per l'ennesima volta - che Papa Bergoglio non è un alieno piovuto all'improvviso sulla Terra, ma il fiore della cattiva pianta del Vaticano II fatta crescere dai 'Papi conciliari', i quali su Lutero hanno detto esattamente le stesse assurdità ereticali.
Chi abbia onestà e voglia di esaminare i fatti, potrà constatarli anche solo leggendo l'articolo qui di seguito, pubblicato sì da un sito web 'bergogliano' ma assolutamente veritiero circa i discorsi papali riportati.

Leggete, e poi - specie i più giovani o coloro che fino al 2013 non si rendevano conto del disastro in atto da cinquant'anni - constaterete che si tratta di frutti avvelenati vaticansecondeschi, non certo inventati oggi da Papa Bergoglio.
Articolo de 'Il Faro di Roma' intitolato: "In difesa di Martin Lutero: da Wojtyla a Bergoglio":
http://www.farodiroma.it/2016/10/31/in-difesa-di-martin-lutero-da-wojtyla-a-bergoglio-di-fa-grana/

berni/exodus ha detto...

OT. - Ho ascoltato l'omelia di Don Minutella di poco fà; visto ciò che serpeggia da tempo sui flagelli di apostasia ed eresia nella falsa chiesa, mi chiedo: I 4 Cardinali (con sicuramente al seguito seminascosti o non, altri cardinali, vescovi, e sacerdoti seguiti da un popolo ancora cattolico) vescovi come Mons. Schneider, Mons.Negri, Crepaldi ed altri avranno il coraggio di andare fino in fondo?

Walter ha detto...

C'è di peggio: fu Lutero a condannare la Chiesa cattolica per primo, non sarebbe mai ritornato sulle proprie posizioni. Il problema è il Papa attuale. Come si può riabilitare un eresiarca? Amare i "fratelli luterani" ha certamente un senso però sono due cose diversissime.

Sacerdos quidam ha detto...

Preciso che quanto cerco di ribadire è che il problema principale non è Papa Bergoglio - come erroneamente credono molti, anche p. es. gli onesti e sinceri Socci e don Minutella - ma gli errori immessi dai neomodernisti nei testi del Vaticano II e diffusi con la pastorale ecumenista di tutti i Papi 'conciliari'.
D'accordo che bisogna abbassare la violenta febbre bergogliana che sta accasciando la Santa Chiesa Cattolica Romana, ma non guariremo la malattia attaccandone solo i sintomi più evidenti.
Se si vuol curare una bronchite acuta con febbre a 40° somministrare paracetamolo è necessario, ma non basta: occorre anche individuare il focolaio batterico che è all'origine dell'infezione e dell'aumento di temperatura e procedere a neutralizzarlo con antibiotici, altrimenti è tempo perso.

Anonimo ha detto...

Lasciamo perdere i 4 cardinali!
Buone intenzioni ma poi alla fine i fedeli devono arrangiarsi da soli e cercarsi di persona un pastore che oltre all'odore delle pecore, conosca anche il cammino da fare per tornare all'ovile.

Certo perché a cosa serve gridare se poi non si prendono decisioni chiare! E non mi si venga a parlare di rispetto umano, per favore. E anche le risposte vanno date puntualmente e tempestivamente, non quando lo scandalo tra i fedeli è già stato (purtroppo) metabolizzato.

Da semplice fedele devo già combattere quotidianamente nell'ambiente in cui vivo per difendere concretamente la verità, la famiglia, la Chiesa, la morale, per cercare di accrescere fede, speranza e carità, per servire e dare gloria a Dio.
Non tocca a me dire a Bergoglio di smetterla di dire eresie e di non ostacolarle!

Accetto ciò che la volontà di Dio, magari anche per purificarci, permette, ma per favore, o voi che ancora vi ritenete cattolici (laici, sacerdoti vescovi o cardinali), assumete le vostre responsabilità! Ad ogni costo!!!

Sacerdos quidam ha detto...

L'anonimo delle 7.44 ha frainteso il significato dell'articolo sulla pagina facebook di Radio Domina Nostra: non si tratta certo di pubblicità per l'eresiarca ed i suoi celebratori attuali, anzi. Il titolo infatti è significativo:"Sulle orme di Lutero... anziché sulle orme di Maria!".

Ciò detto, e dopo un elogio a don Minutella per la decisione con cui ha intenzione di difendere la Fede nonostante censure episcopali che costituiscono chiaramente un abuso e sono dunque nulle, va pur precisato che don Alessandro dovrà quanto prima approfondire il discorso sul Vaticano II, senza chiudersi a riccio su questo tema, come anche sul disastro operato dai Papi 'conciliari che egli ritiene, viceversa, dei fari di luce da seguire in tutto.

Altrimenti rischia di vanificare la sua azione, portando false soluzioni ad un problema reale. E questo, come sottolineato da diverse persone - Anna, Cristiano Lugli', ecc - è un rischio.

Sul Vaticano II basterebbe a don Minutella leggersi - visto che per ora ha evidenti pregiudizi verso i 'tradizionalisti' - i noti testi di Mons. Gherardini in proposito.

Non è però solo questione di età (da prete giovane, educato a 'pane e Concilio'): anch'io, pur avendo i miei bravi anni in più di don Minutella, sono stato un classico 'presbitero conciliare' per qualche tempo, così come anche - ad esempio - erano giovani 'preti conciliari' don Alberto Secci e don Stefano Coggiola, ora combattenti per la Tradizione Cattolica, che gestiscono anche il sito 'radicati nella Fede'.

Però noi abbiamo ricercato la Verità senza pregiudizi e chiusure irrazionali, e il Signore e la Madonna ci hanno ricompensati conducendoci ad essa (servendosi, nel mio caso come nel loro, della FSSPX).
Preghiamo dunque in questo senso anche per don Minutella.

Luisa ha detto...

Ho riportato in un precedente post la notizia data da Cascioli del convegno internazionale organizzato da La Nuova Bussola Quotidiana e dal mensile Il Timone sabato 22 Aprile 2017 a Roma, presso l’ Hotel Columbus in Via Della Conciliazione, dal titolo:


"Testimoni da tutto il mondo con una richiesta:
“Fare chiarezza” subito sull’Amoris Laetitia"


http://www.lanuovabq.it/it/articoli-testimoni-da-tutto-il-mondo-con-una-richiestafare-chiarezza-subito-sullamoris-laetitia-19423.htm

Sono stupita che questa notizia non abbia suscitato alcun commento,in questo caos organizzato c`è chi si muove e la Bussola è in prima fila, penso valga la pena e diffondere la notizia e sostenerli, o mi sbaglio?
Non sono tradizionalisti forse che questo, per taluni, basterebbe per ignorare la loro iniziativa?
Spero, anzi, sono sicura di no.

Gederson Falcometa ha detto...

Ricordo la Ut Unum Sint di Giovanni Paolo II:

"Così credeva nell'unità della Chiesa Papa Giovanni XXIII e così egli guardava all'unità di tutti i cristiani. Riferendosi agli altri cristiani, alla grande famiglia cristiana, egli constatava: "È molto più forte quanto ci unisce di quanto ci divide". Ed il Concilio Vaticano II, da parte sua, esorta: "Si ricordino tutti i fedeli che tanto meglio promuoveranno, anzi vivranno in pratica l'unione dei cristiani, quanto più si studieranno di condurre una vita conforme al Vangelo. Pertanto con quanta più stretta comunione saranno uniti col Padre, col Verbo e con lo Spirito Santo, con tanta più intima e facile azione potranno accrescere la mutua fraternità". http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25051995_ut-unum-sint.html

E anche Benedetto XVI nel suo viaggio apostolico in Germania:

" È stato l’errore dell’età confessionale aver visto per lo più soltanto ciò che separa, e non aver percepito in modo esistenziale ciò che abbiamo in comune nelle grandi direttive della Sacra Scrittura e nelle professioni di fede del cristianesimo antico. È questo per me il grande progresso ecumenico degli ultimi decenni: che ci siamo resi conto di questa comunione e, nel pregare e cantare insieme, nell’impegno comune per l’ethos cristiano di fronte al mondo, nella comune testimonianza del Dio di Gesù Cristo in questo mondo, riconosciamo tale comunione come il nostro comune fondamento imperituro". Incontro con i rappresentanti del consiglio della "Chiesa Evangelica in Germania" - Discorso di Benedetto XVI - https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2011/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20110923_evangelical-church-erfurt.html

La regola dei Padri della Chiesa e del magistero mai è stata vedere appena ciò che era causa di separazione, ma guardare ciò che Dio ha rivelato. Le cose erano giudicate da questa regola. Se qualcuno insegnava qualcosa diverso da quanto era stato rivelato da Dio, automaticamente diceva un'eresia e era al di fuori della Chiesa. Purtroppo, oggi siamo in piena rottura con i Padri della Chiesa e con il magistero che ha conservato il loro patrimonio. Siamo davanti all'età aconfessionale, e ciò che è certo è vedere ciò che ci unisce, e non vedere per nulla ciò che ci separa. In questo senso la Ut unum sint ricorda l'insegnamento dal Concilio:

"Si ricordino tutti i fedeli che tanto meglio promuoveranno, anzi vivranno in pratica l'unione dei cristiani, quanto più si studieranno di condurre una vita conforme al Vangelo. Pertanto con quanta più stretta comunione saranno uniti col Padre, col Verbo e con lo Spirito Santo, con tanta più intima e facile azione potranno accrescere la mutua fraternità".

Scusa, ma Lutero e i luterani, ad esempio, non hanno lo stesso Vangelo che i Cattolici, quindi, come possono avere stretta comunione con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, se dà secoli insegnano cose che non hanno insegnato nessuna delle persone della S. Trinità?

Bergoglio, con sue parole, gesti e atti sta facendo un'approfondimento dell'ecumenismo. Purtroppo, non ha nessuna rottura tra ciò che possiamo leggere da quanto parla di Lutero, Luteranismo e riforma e da quanto leggiamo nel Concilio e nei suoi predecessori.

È come ho detto un'altro giorno: il Concilio al parlare di "piena comunione" riconosce in grado comunione con tutti gli eretici. In questo senso per non avere comunione con la Chiesa Conciliare solo se avesse una piena eresia o uno pieno scisma.

Gederson Falcometa ha detto...

Una cosa che trovo enigmatica nell'ecumenismo è la sua identificazione con il concetto del Padre Teilhard de Chardin. Dal concetto di creazione dal Padre Teilhard de Chardin scrive Dom Georges Frénaud O.S.B. Monaco di Solesmes, nel libretto "Il pensiero filosofico e religioso del padre Teilhard de Chardin", dove dice:

"Per la filosofia tomista, la creazione, nel senso stretto della parola, è la produzione totale di una cosa a partire dal nulla di se stessa o di ogni materia che entrerà nella sua composizione. E' una causalità totale d'essere in quanto essere. Il P. Teilhard invece concepisce la creazione secondo un senso molto più confuso e più vasto, abbastanza difficile da afferrare esattamente. Identifica l'atto del creare con l'atto di unire degli elementi fino ad allora molteplici. Così Dio crea il mondo non solamente al primo istante in cui questo esiste e comincia a evolversi, ma anche lungo questa evoluzione nella misura in cui, per una azione continuamente mantenuta, Egli è causa prima della complessità crescente delle cose. Creare è propriamente unificare, unire". http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1646

Da questo concetto viene in mente l'unità nella plurità molto parlata dai Papi conciliare che è ciò che la migliore definizione dell'ecumenismo. Un movimento che molte volte appare come una ricerca dell'unità perduta e che come risultado fa immigrare quelli che erano fuori della Chiesa al suo interno (come nel caso degli anglicani tradizionalisti).

Gederson Falcometa ha detto...

"Riprendo dall'articolo, apparso su Famiglia Cristiana nel solito stile turiferario, le espressioni salienti del Papa nel corso di un recente incontro nella Sala Clementina con i partecipanti a “Lutero 500 anni dopo”".

Se pensiamo sul serio e non secondo i deliri ecumenisti... Lutero era lo stesso fino all'anno di 1962. Quindi, il correto sarebbe dire "Lutero dopo 50 anni di Concilio Vaticano II". Volere che la visione del Lutero virtuale di oggi se è stata svolta in 500 anni è una negazione della storia. Il Lutero di oggi è il Lutero del Concilio Vaticano II!

irina ha detto...

Da quello che so i protestanti si suddividono in molte ramificazioni. Il desiderio di unificarsi nacque al loro interno per motivi pratici di coordinamento della evangelizzazione nelle terre missione. Bisognerebbe approfondire queste sorgenti.Fermi restando, per i cattolici, i tentativi con la Chiesa Orientale, al Concilio di Lione 1274 e nel Concilio di Ferrara/Firenze nel 1439. Per quello che riguarda il protestantesimo ci furono dei colloqui tra G.G.Leibniz(1646-1716)e il vescovo cattolico di Meaux, Bossuet (1627-1704).Azioni queste di singole personalità. Solo a metà Ottocento anglicani ortodossi ebbero incontri di preghiere comuni. Poi comunità protestanti fecero delle leghe tra loro.I Cattolici a distanza osservavano e alcuni simpatizzavano. All'interno del protestantesimo si arrivò al "Consiglio mondiale delle Chiese" con una serie di assemblee sparse per il mondo. Nel 1910 Benedetto XV incoraggiò questo movimento. "Il 18 febbraio 1965 il cardinale Bea per incarico di Paolo VI prese il primo contatto ufficiale della Chiesa Cattolica con il Consiglio mondiale delle Chiese..." (alcune notizie prese e ridette da Alfred Laepple, Storia della Chiesa).

Aloisius ha detto...

Per Sacerdos Quidam:
e' indiscutibile che Bergoglio è solo il frutto avvelenato del CVII e che anche gli altri predecessori hanno detto cose analoghe sull'ecumenismo con cristiani e non (fino a baciare il Corano come testo ispirato da Dio).

Ma trovo altrettanto comprovato un fatto, che lei pero' non ribadisce:
che Bergoglio e' di gran lunga peggiore degli altri.

Più cinico, più spregiudicato, assai meno ferrato nella conoscenza dei fondamenti della Fede cattolica, insofferente a tutta la dottrina cattolica e con una determinazione a distruggerne i fondamenti senza precedenti in 2000 anni di storia. Oltre al disprezzo che nessuno per i fedeli devoti che nessun predecessore ha mai avuto.

Forse GPII e BXVI non hanno avuto il coraggio di mietere i frutti del CVII?
Non credo, loro avevano a cuore le anime, i fedeli legati alla tradizione e al Magistero, nonostante i loro errori e la stessa concezione ecumenica di Bergoglio.
Entrambi sono entrati in rotta su temi cruciali, hanno combattuto, fatto chiarezza

Per lui, invece, la differenza abissale nella concezione dell'Eucaristia, della predestinazione, della giustificazione, è solo frutto di "...pregiudizi e polemiche ideologiche" e di un «rancore che deforma».

Sono solo questi gli ostacoli che hanno impedito l'unico, vero obiettivo della chiesa cattolica romana: di arrivare alla "riconciliazione e unità» con i protestanti.

E se Lutero aveva ragione nelle sue "critiche" alla Chiesa e sulla giustificazione, ne deriva che il conto di questi obiettivi li paga SOLO la Chiesa cattolica.

Avete mai sentito un 'mea culpa' analogo dei protestanti? Non mi pare affatto.
Questa smania malsana è venuta solo da ambienti cattolici, è a senzo unico per comodità.

Riconosciamo che loro avevano ragione IN TUTTO e riconciliamoci.
Così ognuno fa come gli pare, ognuno interpreta le scritture come gli pare, le donne possono essere sacerdotesse, i preti si possono sposare, omosessuali compresi, e non dobbiamo più combattere per la fede, ma solo per problemi sociali, che ci fanno stare meglio sulla terra, tanto Dio in Cielo perdona tutti e l'inferno e' vuoto.

E Bergoglio è l'incarnazione, il compimento della falsa Chiesa modernista originata dai semi avvelenati del CVII e post concilio, perche più di tutti desidera portare a compimento questo progetto con gli applausi del mondo.

Per questo, secondo me, il protestantesimo è la peggiore delle eresie.
Le differenze su punti cruciali della Fede sono talmente importanti da rendere oggettivamente impossibile anche pregare insieme: sono due Gesù diversi e opposti, inconciliabili.

P E R C H E' devo pregare insieme a un calvinista o un luterano, e per farlo devo anche veder modificata, e mortificata, la unica e vera Chiesa di Cristo e il Suo Corpo, a cui loro non credono e che per noi è invece la cosa più sacra e più importante della nostra stessa vita.
Come può un papa volere questo?

Se la Chiesa vera è una sola, se la Verità è una sola, non resta che una sola soluzione logica e coerente: ognuno per la sua strada.

Con tutto il rispetto reciproco, il perdono, la buona volontà a contribuire per un mondo migliore, ma ognuno per la sua strada.
Sarebbe tanto semplice!
E invece no, dobbiamo arrivare alla "riunificazione", sottomettendo ciò che abbiamo di più sacro ai protestanti e all'islam.

Condivido la domanda di Rosa:
perché Bergoglio & C non hanno deciso di farsi pastori protestanti invece di avvelenare la Chiesa cattolica? Misteri dell'animo umano.

Azzardo una risposta:
perche' vogliono riuscire in quello che non riuscì a Lutero, cioe' cambiare la Chiesa cattolica dall'interno e renderla a loro immagine e somiglianza.
Comoda, mondana, moderna, social, trendy, friendly, naturalmente senz muri e con tanti ponti e senza croci, chiodi e spine.
Tutto cio', evidentemente, per un "rancore che deforma" contro la Chiesa cattolica.

Gederson Falcometa ha detto...

Anonimo Sant’Agostino, Commenti ai Salmi, 54,19 ha detto...

Anonimo, la rottura con S. Agostino è tottale. Nell'opera "Utilità del credere" S. Agostino comincia dicendo:

"Se pensassi, o Onorato, che l'eretico e chi crede agli eretici siano una sola ed identica cosa, non riterrei di dover intervenire nella questione, né a parole né per iscritto. Ora, però, vi è una grande differenza tra questi due tipi di persone, dal momento che, secondo la mia opinione, l'eretico è colui che, in vista di qualche vantaggio temporale e, soprattutto, per la propria gloria e per il proprio potere, genera o segue opinioni false e insolite, mentre chi crede agli eretici è un uomo ingannato da un'errata rappresentazione della verità e del sentimento religioso. Appunto per questo ho ritenuto bene di non doverti nascondere quello che penso sul modo di scoprire e di custodire la verità, per la quale, come sai, siamo arsi di grande amore fin dai primi anni della gioventù. Questa preoccupazione invece è ben remota dalle menti degli uomini vani, i quali, inoltratisi troppo in queste cose materiali e in esse sprofondati, ritengono che non esista niente altro all'infuori di ciò che percepiscono mediante i cinque ben noti messaggeri del corpo; e, anche quando tentano di staccarsi dai sensi, non pensano che alle impressioni e alle immagini che da essi hanno ricevuto, presumendo di misurare in modo assolutamente corretto i misteri ineffabili della verità con il loro criterio mortale e interamente fallace. Niente è più facile, o mio carissimo, non solo del dire ma anche dell'immaginare di aver trovato la verità; ma quanto in realtà la cosa sia molto difficile, tu lo conoscerai, come confido, da questi miei scritti. Ho pregato Dio e lo prego ancora, affinché essi ti giovino o che, almeno, non siano affatto di danno per te e per tutti coloro ai quali per caso capitassero in mano. E sarà così, spero, se sono ben consapevole che ho messo mano a questo scritto con animo devoto e servizievole, e non per desiderio di vana fama e di futile ostentazione".

La distinzione tra eretico e chi crede all'eretico è finita con la riabilitazione di Lutero. Me domando se giudicare delle opinione false, gli errori e dell'eresia è ancora il compiuto del Papa... Inoltre a questo se applichiamo l'opinione di S. Agostino sul gli eretici riconoscere il lado positivo degli eretici sarebbe allo stesso tempo riconoscere il positivo della sua eresia. In questo senso riconoscere il positivo nella vicenda della "riforma" protestante altra cosa non sarebbe che riconoscere i vantaggi temporale, la gloria e il potere di Lutero, e del luteranismo, nell'Europa ancora cattolica. La riabilitazione di Lutero rappresenta anche l'apice del culto dell'uomo.

Gederson Falcometa ha detto...

"Ma trovo altrettanto comprovato un fatto, che lei pero' non ribadisce:
che Bergoglio e' di gran lunga peggiore degli altri".

Caro Luigi,

Ciò che accade in questo è qualcosa simile ha che osservato il Padre Giovanni Perrone, S.J. sulla riforma protestante, è quanto può essere letto nel suo Libro "Il Protestantesimo e la Regola della Fede, vol. I, Milano-Genova 1854, pag. 208-220, PARTE I. SEZIONE II. CAPO III.
Articolo III. La stessa regola [cioè la regola protestante di fede, N.d.R.], considerata teologicamente, si dimostra menare al razionalismo, vede:

"Or questa tomba di ogni credenza, come si vede, questo sepolcro del cristianesimo è una logica inferenza, una rigorosa conclusione e della teorica e della pratica dell'opera del protestantesimo, o per meglio dire, della regola di fede per cui nacque il protestantesimo, si sorresse e si svolse. Ne' primordi non si palesò quest'intimo nesso e questa dipendenza, perchè i protestanti teneri troppo in sulle prime mosse, ed impregnati tuttora senz'avvedersene del principio cattolico, attenevansi, almeno nella pratica quasi per abito, in gran parte all'andamento cattolico. http://progettobarruel.comuf.com/novita/12/Perrone_protestantesimo_razionalismo.html

Gabriella Gatto ha detto...

La memoria non può essere "purificata", termine che a me evoca lavaggi del cervello e le rieducazioni di massa da parte di regimi totalitari. La lucidità della memoria è fondamentale per mantenere salda la rotta di una chiesa guidata dalla Verità.

Anonimo ha detto...


@ Benedetto XV incoraggiò il "Consiglio mondiale delle Chiese" come movimento, nel 1910?

Ho i miei dubbi, anche perché nel 1910 il Papa era san Pio X (1903-1914). Benedetto XV fu il suo successore (1914-1922). C'è dunque una svista nella data, che non può essere il 1910. Che un Papa di allora abbia mostrato interesse per quel movimento tuttavia non lo credo possibile. Forse potrà aver permesso a degli ecclesiastici di partecipare come semplici osservatori, cosa da controllare. In ogni caso, dobbiamo ricordare che l'ecumenismo rappresentato da questi e consimili movimenti, di ispirazione protestante-teosofica, furono apertamente condannati dall'Enciclica Mortalium Animos di Pio XI, nel 1928, "sulla vera unità religiosa", nettamente contraddetta nella sostanza dall'ecumenismo inaugurato dal Vaticano II, che ripudiò proprio il principio fondamentale della Mortalium Animos, quello cattolico di sempre, dover cioè i "separati" ritornare pentiti all'ovile (per riassumerlo in due parole) e non, invece, invitati a costituire una nuova e più alta unità con i cattolici, restando essi così come sono, eretici e scismatici (come si vuol fare oggi, con i risultati disastrosi che vediamo). Idem per i non cristiani: battesimo e conversione.
PP

irina ha detto...

@"Ho i miei dubbi"
Anch'io, a senso, li ho avuti mentre copiavo. Sul testo, così è scritto. La prima edizione italiana è del 1971, la mia ristampa è del 1991. Nel tradurre, nell'editare tante possono essere le traduzioni allargate ed i refusi. Il libro è una breve panoramica dagli inizi,fino alla fine del CVII. La visione è ottimistica e avanzante.

Walter ha detto...

Se Lutero disse che il Papa è il diavolo allora non vedo in che modo conciliare le cose. O segui il Cattolicesimo o segui Lutero. Diabolico è pensare di ricomporre non uno strappo ma uno scisma insanabile. Dialogare va anche bene, mescolarsi proprio no.

mic ha detto...

Allucinante! I deliri non sono solo con Lutero ma anche con Maometto!

Milano, «l’importanza della moschea per una comunità attiva» e «il suo ruolo nella società civile». Ieri i giovani cattolici del distretto di Sesto San Giovanni della diocesi di Milano, sono stati inviati nella moschea locale a pregare «davanti a Dio il Misericordioso», «affinché si possa giungere a una coesistenza pacifica e solidale fra persone di etnie, di culture e di religioni diverse», «a dialogare con sincerità e pazienza», e «a fare nostro il grido di quanti non si rassegnano alla violenza e al male». La moschea nella quale hanno pregato il ‘dio misericordioso’ è abusiva.
http://voxnews.info/2017/04/02/vescovo-milano-manda-ragazzi-cattolici-a-scuola-di-islam-in-moschea-abusiva/

Anonimo ha detto...

Siamo prossimi all'anniversario delle Tre fontane.
Chissà se Bruno Cornacchiola otterrà dal cielo un segnale per i confusi.
Di certo qualche suo scritto degli anni scorsi sembra profetico.

Questo dico ai miei figli sacerdoti: voi state diventando del mondo, spogliandovi del sacro per dissacrare e abbandonare il sacerdozio. […]. Il mondo ha sete di verità, ma voi non gli date più l’acqua che disseta (1948).

Satana regna oramai in tutti i posti più alti di comando […]. Satana entrerà nei posti guida della Chiesa. […]. Le tentazioni saranno terribili, il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio! Non c’è scampo […] tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale. Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento. […]. Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato. […]. Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare (1968).

Voi state calpestando le mie pecore e le portate verso la perdizione. Perché non fate più conoscere la mia dottrina? Perché le mie pecorelle le portate dove sono erbe secche e cespugli mortali? […]. Io sono stato ucciso proprio perché la mia dottrina non era la loro (dei farisei) dottrina. Voi avete chiuso la vostra bocca e le orecchie del mio gregge. Avete chiusa la porta della mia Chiesa per non entrarvi voi e non farvi entrare il mio popolo (1988).

Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine (1988).

Federico Pellettieri ha detto...

La dichiarazione di Papa Francesco, secondo cui “oggi luterani e cattolici, con tutti i protestanti, siamo d’accordo sulla dottrina della giustificazione: su questo punto tanto importante lui (Lutero) non aveva sbagliato” (che trova implicita conferma sia in “Amoris laetitia” che in “Gaudete et exultate”) non può essere accettata, sulla base delle notevoli differenze non solo verbali ma sostanziali tra la dottrina della Chiesa cattolica e quella luterana su tale “punto tanto importante” (anche alla luce della ben nota “Dichiarazione congiunta” tra cattolici e luterani). Basti far riferimento ad alcune affermazioni tratte da documenti ufficiali e da quanto puntualizzato sull’argomento da papa Benedetto XVl nel 2008.
1.Concilio di Trento, Sessione VI, Decreto sulla giustificazione, Cap. X L’aumento della grazia ricevuta (1547):
………..”Chi è giusto, continui a compiere atti di giustizia, ed ancora: non aspettare fino alla morte a giustificarti , e di nuovo: voi dunque vedete che l’uomo è giustificato dalle opere e non dalla fede soltanto. Questo aumento della giustizia chiede la santa Chiesa quando prega: Dacci, o Signore, un aumento di fede, di speranza e di carità”.

2.Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione tra Chiesa cattolica e luterana(1998):
“21.Secondo la concezione luterana, l’uomo è incapace di cooperare alla propria salvezza, poiché, in quanto peccatore, egli si oppone attivamente a Dio e alla sua azione salvifica. I luterani non negano che l’uomo possa rifiutare l’azione della grazia. Quando essi sottolineano che l’uomo può solo ricevere la giustificazione mere passive, negano con ciò ogni possibilità di un contributo proprio dell’uomo alla sua giustificazione, senza negare tuttavia la sua personale e piena partecipazione nella fede, che è operata dalla stessa parola di Dio (cfr. Fonti del cap. 4.1)”.
3.Benedetto XVI, Udienza generale del 26 novembre 2008, La dottrina della giustificazione: dalla fede alle opere:
“Giustificati per il dono della fede in Cristo, siamo chiamati a vivere nell’amore di Cristo per il prossimo, perché è su questo criterio che saremo, alla fine della nostra esistenza, giudicati......Vista in questa prospettiva, la centralità della giustificazione senza le opere, oggetto primario della predicazione di Paolo, non entra in contraddizione con la fede operante nell’amore; anzi esige che la nostra stessa fede si esprima in una vita secondo lo Spirito. ……..Spesso siamo portati a cadere negli stessi fraintendimenti che hanno caratterizzato la comunità di Corinto: quei cristiani pensavano che, essendo stati giustificati gratuitamente in Cristo per la fede, “tutto fosse loro lecito”. ……… Disastrose sono le conseguenze di una fede che non s’incarna nell’amore, perché si riduce all’arbitrio e al soggettivismo più nocivo per noi e per i fratelli. Al contrario, seguendo san Paolo, dobbiamo prendere rinnovata coscienza del fatto che, proprio perché giustificati in Cristo, non apparteniamo più a noi stessi, ma siamo diventati tempio dello Spirito e siamo perciò chiamati a glorificare Dio nel nostro corpo con tutta la nostra esistenza (cfr 1 Cor 6,19). ……..E l’Apostolo pone spesso le sue comunità di fronte al giudizio finale, in occasione del quale tutti “dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, per ricevere ciascuno la ricompensa delle opere compiute quando era nel corpo, sia in bene che in male” (2 Cor 5,10; cfr anche Rm 2,16). E questo pensiero del Giudizio deve illuminarci nella nostra vita di ogni giorno”.