Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 17 settembre 2023

Appello al Papa e al Sinodo di molti fedeli cattolici riuniti ad Assisi

Mi segnalano l'ennesimo appello, uno dei tanti rimasti inascoltati, a partire dai Dubia dei 4 cardinali... qui - qui - qui - qui - qui - qui. In caso di espressione di dottrine contrarie al Depositum fidei si parla solo di sospensione dell'assenso (vedi nota 1). Diverso il discorso dell'eventuale deposizione di un papa eretico (nota 2)

Appello al Papa e al Sinodo
di molti fedeli cattolici riuniti ad Assisi


Guardiamo con preoccupazione e apprensione alla Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, convocata a Roma per il prossimo mese di ottobre, sul tema della “Sinodalità”. Come figli della Chiesa e come cittadini di questa grande Nazione, ci rivolgiamo a Papa Francesco, chiedendo di avere il grande coraggio, che già ebbero i suoi venerati predecessori, di non permettere che ci si discosti mai e in nulla dalla dottrina cattolica, riaffermando la verità del Vangelo, capace di rivelare e restituire, all’uomo e ai popoli, la loro originaria e altissima Vocazione.
Non osi il Sinodo attentare alla natura della Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Tale preoccupazione non nasce da alcuna ideologia, ma dai processi che Lei ha innestato e che incoraggia, come ebbe a confidare ad un vescovo italiano, in un precedente sinodo. La dottrina non è altro che l’insegnamento cattolico, che Paolo chiama la “potenza del Vangelo”. Non si riduce solo al Credo, ma si estende fino al Catechismo, che non è acqua distillata, ma condensato di vita e santità vissuta dalla Chiesa.

Come ha detto il Card. Caffarra: una Chiesa senza dottrina è solo una Chiesa più ignorante.

Da fedeli, col sensus fidei, proporzionale allo sviluppo della fede e alla santità di vita di ciascuno, siamo chiamati a difendere la fede per poterla diffondere nel mondo, come avvenne al Concilio di Efeso. Il sensus fidei non è la volonté gènérale di Rousseau, risultato dell’influenza del pensiero dominante in un dato momento, ma è ciò che è stato creduto sempre, dovunque e da tutti – laici e sacerdoti – in tutto il mondo nel corso dei secoli. Il sensus fidei agisce come una sorta di sistema immunitario spirituale, che fa riconoscere e rifiutare istintivamente ai fedeli qualsiasi errore.

Oggi, nella Chiesa, è in atto un tentativo di convincerci che abbracciare l’eresia e l’immoralità non sia peccato, ma piuttosto risposta alla voce dello Spirito Santo, che parlerebbe attraverso persone che si sentono emarginate.

Santo Padre, il documento di lavoro del prossimo Sinodo non è una sintesi della fede cattolica o dell’insegnamento del Nuovo Testamento. È radicalmente incompleto, ambiguo ed ostile, in molti modi, alla perenne tradizione apostolica. Non vi è riconosciuto in alcun modo il Nuovo Testamento come Parola di Dio, norma per tutti gli insegnamenti sulla fede e sulla morale. Coloro che l’hanno redatto, stanno sognando un’altra Chiesa, che non ha nulla della fede cattolica. Santità, metta fine a ogni ambiguità tra il Sinodaler Weg e il Sinodo universale, ammonisca la Chiesa tedesca e nomini un diverso relatore generale del prossimo Sinodo.

Non permetta che la Chiesa insegni oggi dottrine contrarie a quelle che in precedenza ha insegnato in materia di fede e di morale, consentendo di benedire unioni tra persone omosessuali, lasciando così intendere che il comportamento omosessuale in quanto tale non sarebbe contrario alla legge di Dio e al cammino della persona verso Dio.

Non conferisca all’imminente Sinodo, che è solo una rappresentanza pilotata di pastori e di fedeli, l’autorità su questioni dottrinali e pastorali, che spetta esclusivamente al Romano Pontefice e al Collegio dei Vescovi. Altrimenti, sarà in grave pericolo l’unità della Chiesa, perché con molti fedeli in tutto il mondo, in attesa di una risposta certa, sospenderemo1 prudenzialmente l’assenso, e la missione di Pietro, che ama e unisce, fallirà.
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. Quanto alla “sospensione dell’assenso”: il card. Müller ha affermato recentemente: “L’autorità formale del Papa non può essere separata dal legame sostanziale con la Sacra Scrittura, la Tradizione apostolica e le decisioni dogmatiche del Magistero che lo ha preceduto. Altrimenti, come Lutero ha frainteso il papato, si metterebbe al posto di Dio, che è l’unico autore della sua verità rivelata, invece di limitarsi a testimoniare fedelmente, nell’autorità di Cristo, la fede rivelata in modo integrale e non adulterato e a presentarla autenticamente alla Chiesa. In una situazione così estrema, dalla quale Dio può salvarci, ogni funzionario ecclesiastico avrebbe perso la sua autorità e nessun cattolico è più obbligato a obbedire religiosamente a un vescovo eretico o scismatico”. Fonte
Roberto Bellarmino, nell'ipotesi (allora solo di scuola) di un papa eretico, afferma : “ È lecito resistergli non facendo quello che ordina e impedendo l’esecuzione della sua volontà: non è però lecito giudicarlo, punirlo o deporlo, perché questi sono atti propri a un superiore” (De Romano Pontifice, II, 29).
2. Secondo mons. Schneider (sulla deposizione di un papa eretico): “In questioni così delicate non si può seguire un’opinione, nemmeno se essa è stata sostenuta da insigni teologi (come San Roberto Bellarmino o Sant’Alfonso) per un considerevole periodo di tempo. Bisogna piuttosto aspettare una decisione esplicita e formale da parte del Magistero della Chiesa – decisione che il Magistero non ha ancora emesso”. Fonte + osservazioni di P. Pasqualucci qui

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Un altro "appello" completamente inutile. Vedo, poi, i conservatori agitarsi per il timore che le pecorelle escano dal recinto della setta conciliare, anche nel caso in cui il Sinodo sulla sinodalità compia delle manifeste sciocchezze; secondo loro anche un Sant'Alfonso M. de' Liguori e un San Roberto Bellarmino sono degli esagitati da non tenere in nessun conto. I sinodalisti sono troppo furbacchioni per compiere delle sciocchezze (chiamiamle così), perciò si tranquillizzino i tremebondi conservatori: i quattro gatti cattoconservatori marceranno compatti, sia pure un po' sdegnosi, verso il precipizio, con Bergoglio in testa. A meno che non ascoltino coraggiosamente lo Spirito Santo. E qui, non si tratta di mettere la croce su di un simbolo-minor male, nascosti in una cabina elettorale...

Anonimo ha detto...

OT
https://www.ilsussidiario.net/news/europa-2024-draghi-e-von-der-leyen-il-prezzo-delle-nuove-riforme/2591280/ 
Dopo aver abbracciato Joe, Giorgia abbraccia Ursula che si è appena consegnata a Mario.
Sono tre le linee draghiane spiegate bene in questa intervista:
1) eliminare ogni residuo di democrazia in Europa
2) socializzare i rischi (ovvero le perdite) e privatizzare i profitti (a favore della grande finanza)
3) andare in guerra contro la Russia
Ci salveranno:
1- i resistenti USA del secondo emendamento (diritto costituzionale a possedere armi) che manderanno a casa i lidem tagliando le orecchie alla linea Nuland ( fuck the Eu) che è la linea Draghi;
2 - la Russia che ha i missili puntati su Washington ( e gli americani lo 
Ad maiora 
Paolo Montagnese 

Anonimo ha detto...

Anche nei tempi più oscuri abbiamo il diritto di attenderci una qualche illuminazione. Ed è molto probabile che essa arriverà non tanto da teorie o da concetti, quanto dalla luce incerta, vacillante, spesso fioca che alcuni uomini e donne, nel corso della loro vita e del loro lavoro, avranno acceso in ogni genere di circostanze, diffondendola sull’arco di tempo che fu loro concesso di trascorrere sulla terra.

Hannah Arendt - Il pensiero secondo - Pagine scelte

BISOUS ha detto...

I "resistenti USA" - ossia gli "spacconi USA" - non faranno niente; qualcuno ventilava la possibilità che potessero mostrare i denti, al tempo delle elezioni-farsa Biden-Trump. Invece, non si è vista nemmeno una pistola ad acqua.
La Russia di Putin non sgancerà nessun missile su Washington.
Dopo un anno e mezzo di guerra, non si è visto nessun buon risultato (semmai delle pagliacciate, come quella del capo di Wagner, ora defunto). Stoltenberg ha appena affermato che la guerra sarà molto lunga; che significa: la guerra continuerà finché USA, UE, NATO non avranno vinto. A qualsiasi costo. Le tre linee draghiane - purtroppo - avranno il solito grande successo. Che cosa possiamo farci? Niente. Sono di ritorno dal distributore di benzina: super a euro 2029; prendere o lasciare! Se voglio viaggiare in automobile... Grazie, cara Giorgia. Bisous.

Anonimo ha detto...

Montepulciano, Siena, 4 ottobre 1542 - Roma, 17 settembre 1621

Roberto Bellarmino nacque a Montepulciano nel 1542 da una ricca e numerosa famiglia. Nel 1560 entrò nella Compagnia di Gesù. Studiò a Padova e a Lovanio e al Collegio romano di Roma. In quegli anni tra i suoi alunni c'era anche san Luigi Gonzaga. Venne creato cardinale e arcivescovo di Capua nel 1599. Divenne un affermato teologo postridentino. Scrisse molte opere esegetiche, pastorali e ascetiche; fondamentali per l'apologetica sono i voluminosi libri «De controversiis». Con un'opera semplice nella struttura ma ricca di sapienza come il suo «Catechismo» fu "maestro" di tante generazioni di fanciulli. Famoso anche un altro suo volume «L'arte del ben morire». Morì il 17 settembre 1621 a Roma. È sepolto in un altare laterale della Basilica di Sant'Ignazio in Campo Marzio. Papa Pio XI lo beatificò il 13 maggio 1923, lo canonizzò il 29 giugno 1930 e lo proclamò Dottore della Chiesa il 17 settembre 1931. La sua festa era un tempo celebrata il 13 maggio, ancora oggi nella forma extraordinaria del rito romano, mentre nel nuovo calendario promulgato da San Paolo VI ricorre la sua memoria facoltativa il 17 settembre, oggi affiancata a quella di Santa Ildegarda di Bingen, anch'essa Dottore della Chiesa.

Anonimo ha detto...

Il prossimo Papa, settimo dal CVII, potrebbe essere l ultimo vaticansecondista o il primo del ritorno alla Chiesa Cattolica. Preghiamo per la seconda ipotesi. Organizziamo una gagliarda penitenza estesa a tutta la Cattolicità, cominciando da ora. Dovrebbe essere un vescovo o più vescovi a farsene promotore/i. Una quotidiana penitenza, in casa, una corona del rosario in ginocchio oppure notturno, oppure 2 capitoli del Vangelo prima del riposo, oppure memorizzare una pagina, al giorno, del Catechismo di San Pio X... Le possibilità sono infinite. Chiediamo ai nostri vescovi di fiducia, di aprire questa penitenza/supplica a Gesù Cristo, a San Giuseppe e Maria Santissima, affinché diano un Papa Santo ai fedeli Cattolici. Si può fare.

P. S. Imparare una pagina a memoria del Catechismo di San Pio X mi sembra la più calzante. Però bisogna impegnarsi veramente.

Anonimo ha detto...

"Vivete nel tempo della grande guerra spirituale. Non vi dimenticate: la vostra arma di difesa è la verità. I traditori della fede lavorano per la distruzione del Sacro, ma la vittoria sarà dei coraggiosi soldati in talare che amano e difendono la verità"

Anonimo ha detto...

Il problema è che, a differenza dei secoli passati, quando un simile Papa sarebbe stato semplicemente impensabile (non impossibile), oggi lo è, e potrà esserlo in futuro, perché è stato rotto l'argine.
E, pertanto, più che gli appelli, servono i moniti e la resistenza.

Gz

Anonimo ha detto...

"Dio non si è fatto crocifiggere per salvare gli uomini dalla guerra, dalla povertà, dall'invidia, dal matrimonio andato male, dalla tristezza. Lo ha fatto per salvarli dalla dannazione eterna." (Mario Palmaro)

Anonimo ha detto...

La chiesa non ha mai offeso i gay. La Parola di Dio è invece molto chiara in merito al comportamento dei sodomiti: gli abitanti delle città di Sodoma e Gomorra sono stati castigati severamente a causa di questo peccato che era e rimane ancora gravissimo nonostante politici e istituzioni affermino che questo comportamento indecente sia un diritto da riconoscere anche in termini di legge. Quanto degrado morale anche nelle isttituzioni!
Castellaz Giovanni

Anonimo ha detto...

Questa è una definizione oggettiva: l ano è un orifizio predisposto all uscita (Dott. Silvana De Mari)
Altrimenti si finisce in cacca.

Anonimo ha detto...


A proposito dell'ano, l'anatomia e la fisiologia stesse dimostrano che è un organo costituito per l'espulsione del materiale fecale.
Non è anatomicamente costruito per esser penetrato.
Il suo uso a fini sessuali è pertanto contrario alla natura del corpo umano, lo è già alla natura in senso fisico.
Tale uso non può che definirsi una perversione. Anche se avviene tra maschio e femmina.
Ma queste sono nozioni elementari, di semplice buon senso e morale naturale. Sono nozioni patrimonio del genere umano da secoli e secoli.

È il rovesciamento di tutti i valori che ha dato il potere al vizio e in particolare, come sembra, a quello contro natura, imperversante anche nella Gerarchia cattolica attuale,dopo aver devastato quelle dei settari protestanti, come gli anglicani ad esempio, soprattutto in Europa e in America.