Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 28 febbraio 2025

La politica d'immigrazione deve difendere un diritto dimenticato: avere una patria

Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.
La politica d'immigrazione deve difendere 
un diritto dimenticato: avere una patria


C'è un aspetto del dibattito sull'immigrazione che la maggior parte dei liberal non ama discutere. Riconoscendo a chiunque il diritto di fuggire dalle disgrazie, i sinistrorsi li invitano a superare il confine, cosa che la maggior parte fa illegalmente. Dunque, si rifiutano di esaminare le ragioni alla base del crescente flusso di migranti, anche se dopo cercano di contenerlo.

Affrontare il problema in questo modo è come tirare fuori l'acqua da una barca con un grosso buco nello scafo. Dopo un po', gli sforzi più immani per restare a galla non servono a nulla. Se non si ripara il buco, l'acqua dell'oceano inonda la nave. Questa metafora descrive la precedente politica d’immigrazione americana e le sue disastrose conseguenze.

Non è giusto sopprimere la Messa in Rito antico

Qui l'indice dei precedenti.
Non è giusto sopprimere la Messa in Rito antico

“Ricevere i sacramenti e celebrarli è più importante che unificare i riti della Chiesa, che sono più di 20. I fedeli del rito antico non esprimono una distanza o una separazione dalla Chiesa e Vescovi e sacerdoti debbono concentrarsi sul fatto che la gente venga in chiesa piuttosto che su un’unica forma del rito latino, quella ordinaria. Papa Benedetto XVI aveva trovato una ottima soluzione, parlando di una forma “extraordinaria” del rito romano. [sulle 'due forme' vedi] Non è giusto per un pastore sopprimere la Messa in rito antico perché ci si vuole presentare come esecutori di un ordine che viene dall’alto. L’obbedienza e la disciplina hanno per scopo la purezza della Chiesa, non l’uniformità. La Chiesa non è una caserma con obbedienza militare, ha una dimensione spirituale. L’unificazione dei riti non favorisce la vita religiosa e sopprimere un’attività religiosa non è nello spirito cattolico”.
Cardinale Gerhard Ludwig Müller

giovedì 27 febbraio 2025

Colligite fragmenta — Domenica di Sessagesima

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite fragmenta — Domenica di Sessagesima

I nostri formulari della messa per la pre-Quaresima e la Quaresima risalgono almeno all’epoca di San Gregorio Magno (†604), e certamente anche a prima. Cosa stava succedendo a quei tempi? Peste e carestia avevano devastato la popolazione. Gli invasori longobardi minacciavano la stessa Roma con la spada e il fuoco. Sia nella Settuagesima che in questa domenica di Sessagesima udiamo il grido della Chiesa a Dio per chiedere aiuto e misericordia.
Il contesto storico include anche le chiese della stazione romana. La settimana scorsa eravamo a San Lorenzo fuori le mura, vicino alla tomba del santo diacono bruciato vivo su una grata di ferro. Oggi la stazione è San Paolo fuori le mura, il luogo dell’esecuzione e della sepoltura di Paolo. È come se la Chiesa chiedesse ai catecumeni, aspiranti al battesimo, “Siete sicuri di volerlo fare?”. I catecumeni e i battezzati, insieme al Papa e al corteo, si fecero strada dal cuore della Città sotto il lungo passaggio coperto che si estendeva dalle grandi mura difensive alla Basilica Ostiense, San Paolo. Giunti alla basilica, l’Antifona d’ingresso o Introito cantò solennemente l’allarmato e disperato Salmo 44:

mercoledì 26 febbraio 2025

La storia oltre l'UE / L'UE non c'è più

La storia ha deciso di andare l'oltre l'UE. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La UE non c'è più
Mattarella, Fratoianni, Schlein, Baerbock, Kallas, ecc. - La caduta delle maschere

Ritorno sul recente discorso di Mattarella, nel quale egli sostiene in buona sostanza che non ci possono essere trattative con la Russia, costringendoci di conseguenza a dedurre – per amor della logica - che al Quirinale non si contempla altro piano che la guerra totale contro una potenza nucleare da debellare a ogni costo umano, politico e materiale.
Come ho già avuto modo di dire, siccome Mattarella non improvvisa mai e concorda sempre i propri passi con Macron e altri di pari grado, la sua posizione preludeva a quella che poi andavano a mettere a punto gli attuali maggiorenti europei, con una vertiginosa accelerazione innescata dal radicale riposizionamento degli Stati Uniti di Trump.
Tutti i politici, dirigenti, giornalisti e intellettuali organici all’europeismo di questi anni sono stati messi in ginocchio in neanche tre settimane dalla rivoluzione trumpiana. La Casa Bianca persegue i suoi disegni di potere dirompenti con una gigantesca “glasnost” che denuda il terrificante marciume della cosca che ora Trump vuole sconfiggere fino in fondo.

LIBERALMENTE CORRETTO – Il Marchese del Grillo risiede a Bruxelles

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
LIBERALMENTE CORRETTO – Il Marchese del Grillo risiede a Bruxelles

La piaga era purulenta da tempo, ma occorreva che qualcuno ci mettesse il dito sopra, perché se ne diffondesse la notizia. Finalmente qualcuno ci ha pensato. Ci voleva un extraeuropeo per evidenziare che il castello europeo poggia su un piedistallo che nella migliore delle ipotesi possiamo definire “preterdemocratico”, nel senso che il potere prescinde dal popolo. Il demos che dà legittimità al cratos nel castello europeo non serve. Lo ha evidenziato molto chiaramente il vicepresidente americano J. D. Vance, in occasione della Conferenza di Monaco sulla sicurezza del 14 febbraio. Queste le sue parole: “mi ha colpito che un ex commissario europeo si sia rallegrato del fatto che il governo rumeno abbia appena annullato un’intera elezione. Ha avvertito che se le cose non dovessero andare come previsto, la stessa cosa potrebbe accadere anche in Germania. (…) Credo profondamente che non ci sia sicurezza se si ha paura delle voci, delle opinioni e delle coscienze che guidano il proprio popolo”.

C’è ben poco da aggiungere, se non evidenziare che la piaga in verità si può descrivere in questi termini: si tratta del primo esperimento storico di una democrazia senza popolo, la quale ovviamente è solo una parvenza di democrazia e configura il primo e unico esempio di potere senza (ricerca di) legittimazione.

martedì 25 febbraio 2025

Paolo Pasqualucci / La controversa eredità di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II

Pubblico la prima parte di un'accurata analisi di Paolo Pasqualucci sulle derive negli inegnamenti degli papi postconciliari. Questa prima parte riguarda GP II. Un'analisi impietosa della sua famosa prima enciclica, la Redemptor hominis, considerata da molti un baluardo della fede. La seconda parte riguarderà Benedetto XVI evidenziando la sua dipendenza da Teilhard de Chardin. Tra i molti precedenti rintracciabili vol motore di ricerca interno, [vedi].

Paolo Pasqualucci
La controversa eredità di
Benedetto XVI e Giovanni Paolo II


A – Bicchiere mezzo pieno : Benedetto XVI ha ridato cittadinanza alla vera Messa cattolica, di rito romano antico, e alla Liturgia tradizionale; ha criticato ampiamente il “relativismo” del mondo moderno, con le sue derive nichilistiche; ha difeso, allo stesso modo di Giovanni Paolo II suo predecessore, il contributo della Chiesa nella creazione della civiltà europea; come Giovanni Paolo II ha difeso il matrimonio e la famiglia, l’etica cristiana; ha ribadito l’antropocentrismo cristiano, come inteso da Giovanni Paolo II, contrapponendolo all’ateismo e al materialismo, all’utilitarismo edonistico oggi dominanti nel pensiero secolare; ha cercato di far pulizia nella Chiesa, cacciandone numerosi preti indegni…

B – Bicchiere mezzo vuoto : Benedetto XVI ha ricondotto sistematicamente il cristianesimo all’ebraismo, la cui missione sembra ritenere ancora valida; con il suo predecessore ha creato l’ambigua categoria dei valori giudeo-cristiani; non ha visto la piega eterodossa nell’antropocentrismo cristiano di Papa Wojtyla, del quale ha continuato il devastante ecumenismo e la “pastorale del migrante”, che giustifica l’accoglienza indiscriminata degli irrregolari; ha oscurato la verità cattolica della “predestinazione alla Gloria” (Rm 9) ; ha contribuito attivamente al compromesso dottrinale con i luterani sulla Giustificazione, fortemente voluto da Giovanni Paolo II; ha fatto sparire la nozione del Limbo; ha dato un’interpretazione “angelicata” del Sacrificio della Santa Croce; ha accettato infine acriticamente il Vaticano II; ha creato un’enorme confusione sul significato del papato con il suo “papato emerito” puramente spirituale; ha reinterpretato l’escatologia cristiana alla luce delle visioni strampalate e surreali di Teilhard de Chardin… Prima parte

Considerazioni di carattere introduttivo, seguite dalla critica messa a fuoco dell’insegnamento di Giovanni Paolo II, al quale si deve l’errore esiziale dello “integra permanet”: proclamando il Vaticano II a sorpresa unito il Cristo con l’Incarnazione ad ogni uomo (Gaudium et spes 22.2), l’immagine e la somiglianza nostra inziale con Dio sarebbe “rimasta integra”, come se il peccato originale non avesse prodotto alcuna conseguenza – dottrina nuova e funesta, apertamente contraria al dogma sempre insegnato e definito da ultimo al Concilio di Trento.

lunedì 24 febbraio 2025

Mons. Viganò/ Rischio che la gerarchia progressista assicuri un successore a Bergoglio

Il ricovero di Bergoglio al Gemelli e il suo attuale stato di salute hanno distolto l'attenzione dallo scandalo suscitato dalle rivelazioni  sul coinvolgimento vaticano nel business della immigrazione illegale e nell'ideologia globalista, mentre le scarne comunicazioni suscitano dubbi e perplessità insieme ad altri elementi, alcuni inediti. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

Dichiarazione
dell’Arcivescovo C. M. Viganò sul rischio
che la gerarchia progressista stia tramando
per assicurare un successore a Bergoglio

Dico vobis, quia si hi tacuerint, lapides clamabunt.
Lc 19, 40
Le notizie contraddittorie sullo stato di salute di Jorge Mario Bergoglio gettano ombre inquietanti sulla gestione della comunicazione vaticana. C’è chi ritiene che “il Papa sia già deceduto” e che lo si tenga nascosto. È evidente che il Vaticano e la deep church bergogliana sono nel panico e faranno di tutto per raccogliere i consensi dei Cardinali intorno a qualche nome che porti avanti la rivoluzione bergogliana. C’è chi ha tutto l’interesse a seppellire, con quelli di Bergoglio, anche i propri crimini, mentre negli Stati Uniti è in atto uno scontro frontale dell’Episcopato contro l’Amministrazione Trump, dopo che lo scandalo sui fondi dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID) ha fatto emergere le complicità della Chiesa Cattolica nel business dell’immigrazione.

Terrorismo in Francia: immigrato islamista uccide un civile e ferisce cinque agenti

La situazione francese è quella di tutta l'Europa e richiama l'esito odierno del voto in Germania, dopo l'ennesimo attentato terroristico anche lì, che ha visto il raddoppio delle forze nazionaliste: un tedesco su cinque ha votato contro l'Europa dei tecnocrati. Nell'insieme, dopo decenni, la riunificazione delle due Germanie appare non riuscita: il paese è diviso tra est nazionalista e ovest europeista. Solo in parte sovrapponibili per alcune ricette economiche. Alcuni  precedenti in Francia qui. Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo.

Terrorismo in Francia: immigrato islamista 
uccide un civile e ferisce cinque agenti

L’attentatore, un 37enne algerino schedato per radicalizzazione e con obbligo di espulsione, ha colpito con un coltello gridando "Allah Akbar". Macron ammette: "Atto di terrorismo islamista". Benedetto XVI aveva avvertito: "Non tutte le culture sono compatibili". Terrorismo in Francia: immigrato islamista uccide un civile e ferisce cinque agenti L’Europa è di nuovo sotto scacco per mano del terrorismo islamista. A Mulhouse, in Alsazia, un 37enne algerino, già schedato nella lista della radicalizzazione terroristica (FSPRT) e con obbligo di lasciare la Francia, ha scatenato il terrore armato di coltello, uccidendo un civile e ferendo cinque agenti di polizia, due dei quali in condizioni critiche. Secondo le testimonianze raccolte dai media francesi, l’aggressore avrebbe gridato “Allah Akbar” prima di essere bloccato dalle forze dell’ordine.

Un copione già visto troppe volte, e che si ripete con impressionante regolarità: individui già noti alle autorità, soggetti schedati come pericolosi, immigrati irregolari o con precedenti di radicalizzazione che non vengono espulsi e che invece trasformano le strade europee in campi di battaglia.

Marcello Veneziani. L'Europa malata di coazione a ripetere

Ancora una volta un'efficace analisi di Veneziani su un'Europa in crisi apparentemente irreversibile. Fa eccezione il recente discorso, coraggioso ed equilibrato di Giorgia Meloni alla Convention dei conservatori di Washington. Un passaggio: "Perché, amici miei, io credo ancora nell’Occidente. Nell’Occidente non come luogo fisico, ma come civiltà. Civiltà nata dall’incontro tra la filosofia greca, il diritto romano, e i valori cristiani. Civiltà costruita, e difesa, nei secoli con il genio, le energie e i sacrifici di moltissimi. Con la parola Occidente definiamo un modo di concepire il mondo nel quale la persona è al centro, la vita è sacra... La mia domanda per voi è: può questa civiltà difendere i principi e i valori che l’hanno contraddistinta, a essere fiera di sé stessa e consapevole del ruolo che ha? Io penso di sì. E allora dobbiamo dire chiaramente e con forza, a chi attacca l’Occidente da fuori, e a chi cerca di sabotarlo dall’interno con il virus della cancel culture e dell’ideologia woke, che non ci vergogneremo mai di quello che siamo. Noi rivendichiamo la nostra identità, e lavoriamo per rafforzarla, perché senza quella identità profonda non possiamo tornare grandi." Il resto è abile realismo politico.

L’Europa malata di coazione a ripetere

La malattia del Vecchio Mondo e dei suoi dignitari si può riassumere in un’espressione che è poi il segno della sua patologia senile: coazione a ripetere. Non riescono a uscire da quello schema fisso e datato, da quella recita teatrale, e continuano a ripetere il copione anche se il mondo è cambiato e quello precedente era clamorosamente fallito in tema di pace, equilibri e dissuasione.

La coazione a ripetere si è palesata nel vertice insensato e inconcludente da Macron, nell’insistenza cronica e ostile di Mattarella in funzione antipace trumpiana-putiniana, nel coro di prefiche in loro lode e supporto, e naturalmente nell’evocazione continua del nazismo che sbuca da ogni parte, a est, a ovest, dell’interno e dall’esterno, dalla Russia, dall’America di Trump e di Musk, dal cuore antico dell’Europa, dalle elezioni in Germania.

Da Pio X a Francesco: dal modernismo espulso al modernismo intronizzato

Nella nostra traduzione da Tradition and Sanity
Da Pio X a Francesco: dal modernismo espulso
al modernismo intronizzato
(Parte 3: Conclusione)
Esempi di dialettica ratzingeriana ed evoluzionismo bergogliano
Peter Kwasniewski

Nella Parte 1, ho esaminato le origini del Modernismo e ne ho formulato una definizione, con l'aiuto del Cardinale Mercier. Nella Parte 2, ho ricondotto il suo problema fondamentale a una falsa filosofia che mina la fede soprannaturale in una rivelazione divina definita e ho discusso di come il Giuramento contro il Modernismo sia stato smantellato da un papa, Paolo VI, che sembrava sospettosamente desideroso di abbracciare almeno alcune delle idee da esso condannate. In questa parte conclusiva, esaminerò alcuni esempi di come l'evoluzionismo caratteristico della visione modernista si manifesta nell'attuale papa e nel suo predecessore. Infine, collegherò i puntini tra quelli che chiamerò Modernismi Nero, Scarlatto e Lavanda.

Francesco come evoluzionista dottrinale
Uno dei tratti caratteristici del modernismo è il suo affidamento a un modello di pensiero evolutivo, in cui la verità non è statica ma dinamica: la Chiesa non possiede la Verità in un dato momento, ma la cerca sempre e si imbatte sempre in nuovi aspetti della Verità che possono persino equivalere a un'inversione di ciò che la Chiesa riteneva vero.(1)

domenica 23 febbraio 2025

Domenica di Sexagesima

Vedi: L'inizio del ciclo pasquale con la Dominica in septuagesima [qui]; e, a seguire, Dominica in quinquagesima [qui]

Domenica di Sexagesima

Noè e il diluvio

Nel corso di questa settimana la santa Chiesa ci presenta la storia di Noè e del diluvio universale.
Nonostante i severi ammonimenti, Dio non era riuscito ad ottenere la fedeltà e la sottomissione dell’umanità e fu costretto ad infliggere un tremendo castigo a questo nuovo nemico. Trovato però un uomo giusto, farà ancora una volta nella sua persona alleanza con noi. Ma prima vuol far conoscere che è Sovrano e Padrone nel momento da lui stabilito; l’uomo che andava così fiero della sua esistenza, s’inabisserà sotto le rovine della sua dimora terrestre.
A base degli insegnamenti della settimana, poniamo innanzi tutto alcuni brani dal libro del Genesi, estratti dall’Ufficio dell’odierno Mattutino.

sabato 22 febbraio 2025

La Chiesa dovrebbe insegnare come aggirare la legge?

Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo.
La Chiesa dovrebbe insegnare come aggirare la legge?

Come tutte le leggi, anche la normativa sull'immigrazione è molto chiara e specifica. Definisce le condizioni sotto le quali una persona può entrare e rimanere legalmente negli Stati Uniti. Proprio grazie alla sua precisione, garantisce che tutte le persone siano trattate equamente, riducendo al minimo le ingiustizie.

Con l’imminente repressione dell’immigrazione illegale, alcuni cattolici stanno consigliando agli immigrati irregolari strategie per evitare la deportazione. L'implicazione di questo atteggiamento è che la legge sarebbe ingiusta e quindi potrebbe essere ignorata e contrastata.

22 Febbraio / Cattedra di San Pietro in Antiochia

Precedenti: Sulla Cattedra di San Pietro in Antiochia qui - Le due feste della Cattedra di San Pietro qui - Cattedra di San Pietro a Roma qui - qui - qui.

Cattedra di San Pietro in Antiochia

Per la seconda volta la santa Chiesa festeggia la cattedra di Pietro; ma oggi, siamo invitati a venerare non più il suo Pontificato in Roma, ma il suo Episcopato ad Antiochia. La permanenza del Principe degli Apostoli in quest’ultima città fu per essa la più grande gloria che conobbe dalla sua fondazione; pertanto, questo periodo occupa un posto tanto rilevante nella vita di san Pietro da meritare d’essere celebrato dai cristiani.

Il Cristianesimo ad Antiochia.
Cornelio aveva ricevuto il battesimo a Cesarea dalle mani di Pietro, e l’ingresso di questo Romano nella Chiesa preannunciava il momento in cui il Cristianesimo doveva estendersi oltre la popolazione giudaica. Alcuni discepoli, i cui nomi non ci furono tramandati da Luca, fecero un tentativo di predicazione in Antiochia, ed il successo che ne riportarono indusse gli Apostoli ad inviarvi Barnaba. Giunto questi colà, non tardò ad associarsi un altro giudeo convertito da pochi anni e conosciuto ancora col nome di Saulo, che, più tardi, cambierà il suo nome con quello di Paolo e diventerà oltremodo glorioso in tutta la Chiesa. La parola di questi due uomini apostolici suscitò nuovi proseliti in seno alla gentilità, ed era facile prevedere che ben presto il centro della religione di Cristo non sarebbe stato più Gerusalemme, ma Antiochia. Così il Vangelo passava ai gentili e abbandonava l’ingrata città che non aveva conosciuto il tempo della sua visita (Lc 19,44).

venerdì 21 febbraio 2025

Il Cuore Immacolato di Maria: segreto dei segreti di Fatima

I testi nutrienti che ci mostrano la Verità non perdono mai di attualità. Ieri ricorreva la festa di Santa Giacinta Marto, La pastorella nata ad Aljustrel, in Portogallo l'11 marzo 1910, ma è diventata famosa, assieme a suo fratello Francisco... E oggi ci ristoriamo dalla recente agitata cronaca con la
meditazione di p. Serafino M. Lanzetta sul Cuore Immacolato di Maria, tenuta a Fatima, durante un corso di Esercizi spirituali predicati ai laici nel maggio 2013, ripresa di seguito.
Il Cuore Immacolato di Maria è un vero compendio del Messaggio che la Celeste Signora consegnò ai Pastorelli di Fatima, da maggio ad ottobre del 1917. L'attualità e la profezia di questo Messaggio oggi è ancora più chiara. Rimane paradigmatica ed enigmatica quella richiesta della Bianca Signora a Lucia, di rivelare la terza parte del Segreto solo a partire dal 1960. 
Guardando gli eventi epocali sotto i nostri occhi e la condizione della Chiesa nel suo interno, una vigna devastata dal nemico, un campo sterminato con tanti morti, non possiamo che rammentare il tono altamente profetico delle parole di Papa Benedetto XVI, pronunciate a Fatima nel maggio del 2010: «Si illuderebbe chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa». Di recente è apparso un importante libro, curato dalle Carmelitane del monastero di Coimbra, dove visse e morì Sr. Lucia. Nel libro vengono pubblicati ampi stralci del diario intimo della veggente: Un caminho sob o olhar de Maria, Edições Carmelo 2013 (qui una scheda del libro). Anche in una lettera di Sr. Lucia al P. Fuentes del 1958 (qui) sono profeticamente descritti il destino dell'umanità e i tempi che scorrono sotto i nostri occhi.
Aggiungo che dal libro di p. Lanzetta: Il Vaticano II, un concilio pastorale. Ermeneutica delle dottrine conciliari, Cantagalli, Siena 2014, [qui] si può attingere ad una fonte mariologica di notevole interesse dal Cap V - Epifanie pastorali del Vaticano II nelle intenzioni e nella formazione della Dottrina conciliare sulla beata Vergine Maria (pagg. 369-419).
Di seguito la meditazione.
Il Cuore Immacolato di Maria: segreto dei segreti di Fatima

Siamo quasi giunti al traguardo dei nostri esercizi spirituali. Quest’oggi chiedo particolarmente la vostra attenzione, perché vorrei rivelarvi una cosa di cui non vi ho parlato fino ad ora. Vorrei parlarvi del “Segreto di Fatima”, rimasto ancora nascosto a tanti, il Segreto dei segreti, il Cuore Immacolato di Maria. La rivelazione di Fatima è un dono di Dio al nostro tempo, il Signore che parla, che si fa presente a noi attraverso la Sua Santissima Madre.

Avviso da Sant'Anna al Laterano

Su Covadonga vedi numerosi precedenti qui e a partire da qui.  Ricordo che Sant'Anna al Laterano è la nostra Chiesa di riferimento per il rito antico e che, oltre alle Messe domenicali delle ore 16, ogni primo sabato del mese dedicato alla devozione del Cuore Immavolato di Maria, alla stessa ora, vi si celebra la Santa Messa, seguita dal Catechismo.

V Pellegrinaggio Nostra Signora della Cristianità
Oviedo-Covadonga (Asturie-Spagna)
26-28 luglio 2025


I ragazzi di S. Anna al Laterano organizzano il Capitolo italiano intitolato alla Salus Populi Romani che parteciperà al V Pellegrinaggio a Nostra Signora di Covadonga (Asturie). 
Il Pellegrinaggio (107 Km a piedi) si svolgerà all’indomani della festa dell'Apostolo San Giacomo, Patrono della Spagna e mira alla santificazione dell'anima attraverso le grazie richieste a Nostro Signore, per intercessione della Beata Vergine Maria, offrendo preghiere, sacrifici e mortificazioni per tre giorni, in Spagna per l’Europa, la Chiesa e il Santo Padre e il mondo. 

Un'impresa audace che attingerà forza dal Santo Sacrificio della Messa fondamento della vita cristiana, celebrato nella forma antica, dall’Adorazione Eucaristica e dalla recita del Santo Rosario.

I giovani interessati potranno avere informazioni rivolgendosi, dopo la S. Messa domenicale delle ore 16.00 in Sant’Anna al Laterano, a Giacomo o a Nicolò o lasciando una propria mail con nome cognome e recapito telefonico a info.catechesi@gmail.com

giovedì 20 febbraio 2025

Zelensky, prossimo birillo abbattuto dalla “Glasnost Trumpiana”

La realtà nuda e cruda. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Zelensky, prossimo birillo abbattuto dalla “Glasnost Trumpiana” 
( di Pino Cabras )

"La demolizione di Zelensky da parte del presidente degli Stati Uniti va letta in modo unitario dentro un fenomeno politico più vasto. Fa parte di quell'enorme apocalisse informativa che interpreto ormai con la categoria di "Glasnost trumpiana", che ha già puntato la prua contro tutti i costosissimi apparati USA di influenza mondiale basati sulle "bugie di Stato" (Big Pharma, servizi segreti, soft power, giornalismo, scelte militari). Per una marea di carriere e intere filiere la prospettiva immediata è di essere rase al suolo.
La classe dirigente raccolta intorno a Trump ha deciso una gigantesca operazione di verità: alla verità vuole far fare il suo corso come a un fiume rimasto per troppo tempo compresso in alvei artificiali. La pura verità – esposta come una Wikileaks statale - riesce a fungere da "pars destruens" epocale, da solvente universale inteso a fare a pezzi il sistema circolatorio del globalismo, che era ormai corrotto come la più potente delle mafie, totalitario nell'ispirazione e fermamente intenzionato a distruggere la Russia letteralmente "a ogni costo".

Perché una sola Messa glorifica Dio più di quanto lo glorificheranno in cielo, per l’eternità, tutti gli angeli e tutti i santi?

Perché una sola Messa glorifica Dio più di quanto lo glorificheranno
in cielo, per l’eternità, tutti gli angeli e tutti i santi?


Una sola Messa glorifica Dio più di quanto lo glorificheranno in Cielo, per l’eternità, tutti gli angeli e tutti i santi, perché ogni Messa ha un valore infinito e perché nella Messa è Dio stesso che si offre a Dio (il Figlio al Padre). Pertanto non c’è cosa che glorifichi di più Dio quanto la Messa. Scrive padre Antonio Royo Marin in Teologia della perfezione cristiana: “Una sola Messa glorifica più Iddio di quanto la glorificheranno in cielo, per tutto l’eternità, tutti gli angeli, i santi e i beati insieme, compresa Maria Santissima.” La Messa è la rinnovazione incruenta del Sacrificio di Cristo sul Calvario. Ebbene, la Croce è la massima e perfetta glorificazione che l’universo possa dare a Dio. Vediamo perché.

La Redenzione procede simmetricamente alla Creazione. Tutti gli esseri, particolarmente quelli razionali, sono stati creati sul modello del Verbo di Dio. Parimenti la Redenzione, in quanto ri-creazione, avviene mediante l’Incarnazione del Verbo. Ma la Redenzione si è compiuta nella Croce. Ed ecco quindi che la Croce è la massima e più perfetta glorificazione che l’universo potesse rivolgere a Dio. La Messa è la riattualizzazione della Croce: obbedienza piena, riparazione incommensurabile, dunque la Messa è la più grande glorificazione. Leggiamo cosa dice a riguardo il famoso liturgista dom Prosper Gueranger: 
“L’immolazione di Nostro Signore sul Calvario fu un delitto orrendo e abominevole; l’immolazione che s’effettua sull’altare è quanto di più glorioso possa esservi per Dio, poiché Colui che è offerto è vivo. È il Dio vivente che noi offriamo: è il Figlio vivente offerto al Dio vivente. Può esservi nulla di più grande? E che cosa v’è di più giusto dell’esprimere questo pensiero ponendo il Corpo del Signore al di sopra del calice che contiene il suo Sangue? Ecco perché il santo Sacrificio della Messa è l’atto più glorioso che si possa fare per Iddio, poiché in questo momento sublime gli si tributa ogni onore e gloria: per ipsum, et cum ipso, et in ipso. Il sacerdote ha tra le mani Colui per il quale non solamente si dà a Dio ogni onore e gloria, ma Colui che condivide con Dio questa medesima gloria: per ipsum, et cum ipso! È il Verbo del Padre che si lascia prendere, che si lascia toccare, perché vuole che si dia a Dio ogni gloria ed onore: omnis honor et gloria; vuole che salga fino al trono di Dio un omaggio che possa essergli gradito. Che sono gli omaggi degli uomini in confronto a quelli che Nostro Signore rende al Padre suo? Sì, il santo Sacrificio della Messa è veramente l’atto più glorioso che possiamo offrire a Dio.”
(Dom Prosper Gueranger, Spiegazione delle preghiere e delle cerimonie della Santa Messa, Città di Castello (Perugia) 2008, p.170).

mercoledì 19 febbraio 2025

Marcello Veneziani. Ma in Europa non è a rischio solo la libertà di parola

Di seguito il punto di vista di Marcello Veneziani sulla situazione geopolitica in atto.
Ma in Europa non è a rischio solo la libertà di parola

Ha ragione il vice presidente americano J.D.Vance a denunciare la perdita della libertà di parola in Europa e il mancato rispetto per quel che pensa la gente comune, il popolo. Certo, larga parte di questa censura ideologica è di matrice anglo-americana, anche se nell’Europa continentale si carica di motivi ulteriori e di resistenze minori. Ma ha ragione Vance a ricordarci che quella minaccia non proviene dall’esterno, dalla Russia e dalla Cina ma al nostro stesso interno. E si tratta di una rinuncia ai valori costitutivi dell’Europa, la libertà e la sovranità del popolo, dunque la democrazia.

Mons. Viganò/ Evidente la complicità della chiesa bergogliana con il sistema dell’élite globalista

Monsignor Viganò a “Duc in altum” dopo la sua Lettera ai cattolici americani [qui]. “Evidente la complicità della chiesa bergogliana con il sistema dell’élite globalista. Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.

Evidente la complicità della chiesa bergogliana
con il sistema dell’élite globalista

In primo piano nell’analisi dell’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti le accuse di Francesco a Trump sulla questione dei migranti, i finanziamenti di USAID al sistema dell’informazione, la dipendenza delle agenzie cattoliche dai fondi della stessa agenzia, le prospettive della crisi ucraina.

“Spero tanto – afferma monsignor Viganò nella parte conclusiva del colloquio – che il nuovo direttore della Cia vorrà verificare l’esistenza di un piano del deep state per l’eliminazione di Benedetto XVI così da avere un emissario di Davos sul Soglio di Pietro”.

“Realtà innegabile, per quanto tremenda e sconvolgente, è la complicità della chiesa bergogliana con il sistema criminale organizzato dall’élite globalista: dobbiamo prendere atto che il tradimento dei governanti nei confronti dei propri concittadini è speculare al tradimento dei Pastori verso il proprio gregge”.

don Alcuin Reid. Un'omelia per la domenica di Settuagesima

Precedenti articoli su Alcuin Reid qui - qui - qui - qui.
don Alcuin Reid
Un'omelia per la domenica di Settuagesima

+ Alcuni di noi sono sportivi o donne dotati; altri no. Alcuni di noi sono abbastanza giovani da esercitarsi fisicamente con relativa facilità. Altri tra di noi possono solo ricordare questi giorni. Eppure nella lettera di questa mattina San Paolo insiste sul fatto che dobbiamo tutti "correre... per la vittoria” così da ottenere il premio riservato al vincitore della gara, un’esortazione che potrebbe sembrare una sfida piacevole per alcuni e un compito impossibile per altri.

Naturalmente, S. Paolo non sta parlando di una corsa ad un evento sportivo. Si riferisce alla maratona di perseveranza nella vita cristiana, analogia abbastanza appropriata nella domenica di Settuagesima, quando la nostra Santa Madre, la Chiesa, sbandiera il nostro bisogno di prepararci allo sforzo spirituale che presto gli esercizi della Quaresima richiederanno da ognuno di noi.

martedì 18 febbraio 2025

Come possono Settuagesima e Sessagesima essere "70°" e "60"? I conti non tornano

Ho ripreso e tradotto da qui. Su Septuagesima et alia vedi qui.

Come possono Settuagesima e Sessagesima 
essere "70°" e "60"? I conti non tornano

Da un lettore…
  Quaeritur :
Non capisco. "Septuagesima" significa "settantesimo" e "sexagesima" significa "sessantasimo", che che indicano tra loro una distanza di dieci. Ma le domeniche sono distanti sette giorni. 10 non è 7. C'è una spiegazione?
Ecco cosa ho già scritto in precedenza.

La numerazione romana può essere un po' fluida.

Il numero 70 è più simbolico che aritmetico.

Le domeniche che seguono la Septuagesima (“settantesima”) sono
la Sexagesima (“sessantesima”)
e la Quinquagesima (“cinquantesima”) prima che il Mercoledì delle Ceneri introduca
la Quaresima, chiamata in latino Quadragesima , “quarantesima”.
disciplina Queste domeniche di “Gesima” prima dell’inizio delladisci “quarantesima” disciplina, sono stime approssimative ma entro certi parametri.

Chiesa, Apostolica e poi “Romana” o “Diocesana”?

Qui l'indice degli articoli sulla sinodalità. Lettura significativa: Conciliarità, Sinodalità. Come cambia la Chiesa? qui.
Chiesa, Apostolica e poi “Romana” o “Diocesana”?

Il 15 febbraio 2022, è entrato in vigore il “motu proprio” Competentias quasdam decernere [qui], con il quale Papa Francesco trasferisce ai vescovi locali competenze finora assegnate dal Codice di Diritto Canonico alla Santa Sede. D’ora in poi, infatti, gli ordinari diocesani potranno istituire Seminari, decidere in materia di formazione del clero, pubblicare Catechismi e intervenire in tanti altri settori. In tutti questi casi, non sarà più necessario attendere l’approvazione della Santa Sede, ma basterà solamente una “conferma”, quasi una semplice presa d’atto. Secondo la Santa Sede questo decentramento risponde allo spirito dell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”, e vuole favorire lo sviluppo di azioni pastorali più prossime alle realtà e ai bisogni delle chiese locali. 
Considerata la delicatezza delle competenze trasferite ai vescovi diocesani, molto diversi tra loro in quanto a sensibilità e orientamenti pastorali, anche su questioni cruciali, c'è da chiedersi se il recente “motu proprio” non metta ulteriormente a rischio l’unità della Chiesa cattolica, già profondamente lacerata e divisa (vedi sinodo della Chiesa tedesca). È la fine dell’unità del Cattolicesimo? Nasceranno tanti cattolicesimi locali con a capo i loro rispettivi "pontefici" tutt'altro che sommi? Il senso di smarrimento aumenta.
Non sfugge l'analogia con quanto accaduto nelle Confessioni cristiane protestanti e la drammatica frammentazione dottrinale e di prassi, con evidente snaturamento della vita spirituale.

lunedì 17 febbraio 2025

La sfida di Giorgia Meloni nell'Europa al bivio

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La sfida di Giorgia Meloni nell'Europa al bivio.

Leggo un interessante articolo di geopolitica su PoliticoWeb : L’Europa al Bivio: Il Vertice di Parigi e le Sfide di un Futuro Unito. L'Autore  parte dalla convocazione a Parigi, da parte di Macron, dei leader europei per una strategia comune sulla crisi ucraina; un'occasione nella quale "Meloni si gioca la partita politica della vita in un contesto in cui una scelta sbagliata potrebbe favorire l'espansione russa".
Ritengo vera la prima parte dell'affermazione: quella di Meloni è davvero una sfida, anche per l'improvvido sbilanciamento atlantista antirusso della nostra premier, che non poteva esimersi da un allineamento alla politica Dem, posto che siamo una colonia; ma c'era un modo ben più dignitoso e prudente per farlo, anche in una Unione europea che non consentiva altre alternative se non l'essere completamente fuori gioco...
Non condivido invece la conclusione sul dato per certo espansionismo russo che, di fatto, ritengo eventualmente bilanciato dai nuovi equilibri geopolitici innescati dalla presidenza Trump, a prescindere da qualunque posizione europea, posto che fin dall'inizio l'UE ha rinunciato a qualunque protagonismo in chiave diplomatica. E, ora, l'approccio unilaterale degli USA con i singoli paesi rischierebbe di indebolire notevolmente il vecchio continente.

Colligite Fragmenta – Domenica di Settuagesima: Piena, cosciente e attuale

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente qui.

Colligite Fragmenta – 
Domenica di Settuagesima: piena, cosciente e attuale

La Pre-Quaresima è qui. Con il calendario tradizionale del Rito Romano, nel Vetus Ordo, non possiamo essere sorpresi dalla Quaresima che ti raggiunge di soppiatto. Non abbiamo scuse. Iniziamo a pensare alla nostra disciplina quaresimale ora.

Ci sono tre domeniche pre-quaresimali, la domenica di Settuagesima [vedi dai link qui], la Sessagesima e la Quinquagesima, che in latino significano rispettivamente "Settantesimo, Sessantesimo, Cinquantesimo". Queste domeniche sono così chiamate da stime approssimative sul numero di giorni fino al Triduum, che tecnicamente non fa parte della Quaresima, in latino chiamata Quadragesima. La Settuagesima è il 63° giorno prima del Triduo. Pertanto si verifica nella 7a decade (periodo di 10 giorni) prima di Pasqua (vale a dire, dal 61° al 70° giorno). La Sessagesima è il 56° prima, nella 6a decade (dal 51° al 60°). La Quinquagesima è il 49° giorno, la 5a decade (dal 41° al 50°) giorno prima del Triduo.

domenica 16 febbraio 2025

Il discorso “MEGA” di Vance: per riprendersi l’Europa, non abbandonarla

Io credo che il discorso di Vance (rivolto più alle opinioni pubbliche europee che alle élite riunite a Monaco; qui testo integrale) sia di grande importanza, perché rappresenta una svolta nella narrazione e nell’approccio verso noi europei e perché chiama le cose col loro nome, appellandosi al buon senso trumpiano, da queste parti perso da tempo. Tutto sommato Trump può essere un'opportunità per aprire gli occhi e accelerare il cambiamento di rotta. Purtroppo i nostri politici non sembrano all'altezza; tra l'altro si tratta di una terapia d'urto piuttosto energica, mentre il mainstream è completamente marcio... Volevo scriverne (avrei molte cose da dire), ma ho trovato l'articolo che segue, di Nicola Porro (qui), che condivido volentieri con qualche incertezza sulla conclusione, che tuttavia potrebbe essere realista. In realtà dall’intervento del vicepresidente Usa J.D. Vance alla Conferenza di Monaco i convenuti europei si aspettavano una strigliata sulle spese militari. Qualche dettaglio in più sul piano di pace per l’Ucraina. Qualcuno forse temeva anche la minaccia del ritiro delle forze Usa dal Vecchio Continente. Niente di tutto ciò e proprio per questo sono rimasti spiazzati e scioccati. Ma una osservazione si impone con immediatezza: Vance mostra di ignorare del tutto che la decadenza europea - a prescindere dalle responsabilità di leader inadeguati e contestuali dinamiche socio-culturali progressiste dure a morire - ha subìto la pesante colonizzazione USA e relative conseguenze presenti peraltro nel contesto al quale hanno reagito gli elettori di Trump. Mentre la situazione attuale risente della debole ma bastarda presidenza Von der Leyen (refrattaria al decisionismo di Trump perché legata alle tecnocrazie globaliste dure da sconfiggere), con l'assist allineato di Mattarella; il che li mostra entrambi ancora tanto tenacemente quanto malauguratamente fermi sul fronte globalista dem.
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Il discorso “MEGA” di Vance: 
per riprendersi l’Europa, non abbandonarla

Che bel paradosso abbiamo qui: davanti ai leader europei che si riempiono la bocca di valori e le mani di bandierine colorate, Vance ha pronunciato un discorso sui “valori condivisi”. Sostenendo, con argomenti fondati, che è l’Europa che si sta allontanando dai valori condivisi, non gli Stati Uniti dell’odiato Donald Trump. L’Europa che impartisce lezioni morali, e che sa fare praticamente solo quello, si è vista impartire una lezione morale da quelli che considera alla stregua di barbari d’oltreoceano.

Ma il discorso di Vance, accolto con freddezza e qualche risatina nervosa dalla platea, potrebbe essere rivolto più alle opinioni pubbliche europee che alle élites riunite a Monaco per ascoltarlo, peraltro a pochi giorni dalle elezioni politiche in Germania. Così si spiegano l’esortazione a far cadere il “muro”, il firewall nei confronti di AfD e l’incontro con la leader Alice Weidel, che hanno fortemente irritato i partiti di establishment tedeschi.

Oggi 16 febbraio, con la Dominica in Septuagesima, inizia il Ciclo di Pasqua

Ripubblico per i nuovi lettori, ma anche perché per tutti noi repetita iuvant. Vedi anche: Dominica in sexagesima [qui] - Dominica in quinquagesima [qui]. Richiamo l'attenzione sul testo pubblicato in calce, che completa la storia e i commenti mostrandoci come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale.
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Secondo il calendario liturgico tradizionale, con la S. Messa di oggi, inizia il Tempo di Settuagesima che avvia il secondo ciclo dell'anno ecclesiastico, quello di Pasqua, che si sviluppa attorno alla Passione ed alla Risurrezione del nostro Salvatore. 
Per disseppellire i tesori della nostra fede che uno strumento come il blog inghiotte inesorabilmente, oggi vi ripropongo due testi: Il primo di dom Prosper Guéranger sull'inizio del ciclo pasquale con la Storia completato dal Commento e la spiegazione della Domenica di Septuagesima. Il secondo è un richiamo alla Musica sacra che vi si collega. 
Si tratta di un breve articolo di Mattia Rossi che ci mostra come il gregoriano, “canto della Chiesa” è realmente incarnazione sonora della Parola di Dio, suono dell’Invisibile, epifania sonora del Verbo, splendida preziosa veste di una liturgia insostituibile, che modella sulla stessa melodia alcuni tratti significativi dei cantici della penitenza e dell'attesa con quelli della gioia pasquale. Così come arricchisce di sonore correlazioni parti diverse che si richiamano e arricchiscono vicendevolmente nel corso dell'intero Anno Liturgico. Esempio fra tanti: esiste un fil rouge che collega tra loro i brani di ispirazione battesimale [Se ne può cogliere un assaggio qui: Prospettiva battesimale della Quaresima e della Pasqua nella liturgia romana]. All'apparenza semplici sfumature, ma in realtà frutto di profondità spirituali inesorabilmente perdute nel Novus riformatore. (M.G.)

Storia del tempo di Septuagesima
Il Tempo di Settuagesima - nel quale la miseria e la gravità del peccato invocano la redenzione divina - ci prepara alla Quaresima anche coi segni liturgici. Il colore dei paramenti è già il viola ed i canti di gioia (Gloria in excelsis e Alleluia) sono soppressi. Tre sono le domeniche del Tempo di Settuagesima:
Dominica in Septuagesima
Dominica in Sexagesima
Dominica in Quinquagesima 
Esse designano non la settimana, ma la decina in cui cade ciascuna domenica.

sabato 15 febbraio 2025

Sabato che precede la Domenica di Settuagesima

Sabato che precede la Domenica di Settuagesima

Soppressione dell’Alleluia.
Il calendario sta per commemorare i dolori di Cristo e le gioie della Risurrezione. Nove settimane ci separano da queste grandi solennità. E tempo che il cristiano disponga la sua anima alla nuova visita del Signore, che sarà più santa e decisiva di quella che si degna di farci con la sua Natività.
Intanto la santa Chiesa sente il bisogno di scuoterci dal nostro assopimento e vuole dare ai nostri cuori un potente impulso alle cose celesti. Perciò sopprime l’Alleluia, il canto celeste che ci associava ai cori degli Angeli. Siamo degli uomini fragili, peccatori sempre rivolti alla terra: come abbiamo potuto con la nostra bocca pronunciare quella parola di cielo? Fu l’Emmanuele, il divino conciliatore fra Dio e gli uomini, che ce la portò da lassù fra le gioie della sua nascita; e noi osammo ripeterla. La ripeteremo ancora con rinnovato entusiasmo fra le allegrezze della sua Risurrezione; ma per cantarla degnamente dobbiamo aspirare al soggiorno donde essa discese la prima volta. Alleluia non è una parola vuota di significato, o una profana melodia: è il ricordo della patria nell’esilio e lo slancio verso il ritorno.

Marcello Veneziani. La guerra fredda tra il Papa e Trump

Il solito Veneziani, incisivo e realista. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La guerra fredda tra il Papa e Trump

L’Occidente ha oggi due leader sulla scena globale che sono agli antipodi: Donald Trump e Papa Francesco. È una guerra fredda, un conflitto sotterraneo, ma anche vistoso, fra il trono e l’altare, tra il potere politico e il potere pastorale. Entrambi si professano cristiani, entrambi vogliono la pace, entrambi sono profondamente divisivi, anche se Trump sa di esserlo e non gli dispiace; mentre Bergoglio si reputa inclusivo ed ecumenico, pur avendo spaccato la cristianità. Il cristianesimo di Trump è politico e civile, nel senso che la sua preoccupazione è la difesa della civiltà cristiana e del capitalismo d’America dai nemici esterni ed interni; e infatti raccoglie intorno a sé varie chiese evangeliche, lasciando al suo vice, Vance, il compito di rappresentare la componente cattolica. Quello di Bergoglio, invece, è cristianesimo morale e sociale più che religioso e confessionale, si occupa più del pianeta, dei poveri, dei migranti e meno del sacro, della fede e della devozione. Non è dunque un conflitto tra potere temporale e potere spirituale, perché di spirituale c’è poco da ambo i versanti e quel poco è distribuito tra le due parti.

La sinistra non è mai stata così impopolare e la destra così indefinita

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
La sinistra non è mai stata così impopolare e la destra così indefinita

Viviamo nello strano crepuscolo del dopoguerra. Le grandi narrazioni moderne si stanno sbriciolando. Abbondano i paradossi dove un tempo regnavano convinzioni sicure.

I liberal hanno spesso affermato, ad esempio, che la storia scorre sempre e inesorabilmente verso sinistra. Oggi, la sinistra è in declino in tutto il mondo e si trova di fronte a un futuro molto incerto. D’altra parte, erano in molti quelli che asserivano che i modi e le certezze tradizionali erano destinati a scomparire. Tuttavia, il conservatorismo è in ascesa, quelle idee che si supponevano in declino ora sono sempre più popolari.

Abbiamo raggiunto uno stato di cose sorprendente in cui i poli politici sono invertiti. I gruppi di destra stanno diventando partiti operai conservatori, mentre la sinistra coccola le pseudo-élite ricche e gli accademici.

Balaustre e confini dell'altare

Nella nostra traduzione da First Things una connessione intrigante: il progressista non vuole confini, separazioni,  distinzioni. Chiaro il riferimento alla lettera di Bergoglio  ai vescovi statunitensi contro le recenti misure di Trump verso l'immigrazione senza controllo. Qui l'indice degli articoli sull'immigrazionismo. 

Balaustre e confini dell'altare

Il cattolicesimo negli Stati Uniti e in Europa non naviga in buone acque. Il problema attuale è l'immigrazione. Il vicepresidente JD Vance ha criticato la Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti per la sua ostilità verso "l'applicazione del buon senso in materia di immigrazione". Il cardinale Timothy Dolan ha rilasciato una risposta irritata, definendo le osservazioni di Vance "scurrili".

I vescovi americani cercano di attenersi alla linea del Vaticano su questo tema. Papa Francesco è sempre critico nei confronti di coloro che propongono di rafforzare i controlli alle frontiere e limitare l'immigrazione. Si oppone all'aborto con parole forti, è vero, ma inveisce con passione contro i politici populisti che sfruttano il malcontento pubblico con politiche sponsorizzate dall'élite che consentono una migrazione di massa senza restrizioni.

venerdì 14 febbraio 2025

Avvisi da Sant'Anna al Laterano

Carissimi,
A circa settanta giorni dalla Pasqua, Domenica 16 febbraio sarà Settuagesima [vedi] (in latino: Septuagesima), che con le domeniche successive (Sessagesima, Quinquagesima) rappresenta un campanello d’avvertimento per l’ormai imminente inizio del Sacro Tempo di Quadragesima. Questa domenica, menzionata nelle omelie di papa san Gregorio Magno (VI-VII secolo), si diffuse in tutta l'Europa occidentale a partire da IX sec. Nelle Messe di queste domeniche il colore liturgico sarà il violaceo, ometteremo il Gloria e l'Alleluia sarà sostituito dal Tractus tipico dei tempi penitenziali e l’Ite Missa est dal Benedicamus Domino.

Ogni domenica, dalle ore 15,00, ci sarà la disponibilità del Confessore che, eventualmente, si prolungherà anche dopo la benedizione Eucaristica.

Al termine della Santa Messa, da Settuagesima fino alla domenica delle Palme esclusa, faremo il Saluto al Santissimo Sacramento (esposizione, adorazione, canti in Benedictione Sanctissimi Sacramenti, Benedizione Eucaristica). Il Ss. Sacramento resterà esposto sull’altare offrendo la possibilità di continuare l’adorazione e la preghiera più che mai necessarie in questi tempi scombinati. Sottolineo l’importanza, per giovani e adulti, anche di questo momento

La Colletta delle domeniche, da Settuagesima alla domenica delle Palme, sarà in favore dell’orfanotrofio delle Suore Figlie di S. Anna “Blessed Mother Rosa Foster Home” nella Regione X di Mindanao (Filippine) che desidera costruire una struttura di acquacoltura per la provvista stabile di pesce, utile al sostentamento quotidiano delle bambine e che garantisca una fonte di reddito stabile per l’Orfanotrofio.

Sabato 1 marzo sarà il I sabato del mese dedicato alla devozione al Cuore Immacolato di Maria.
  • Ore 15.00 - Confessioni
  • Ore 16.00 - S. Messa Votiva del Cuore Immacolato di Maria
  • Ore 16,45 - Catechismo sulla II delle Virtù Cardinali: la Giustizia.
In Domino

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: tra diffamazione e censura

Nella nostra traduzione da Infovaticana.com un articolo sul disprezzo che Bergoglio nutre nei confronti della Tradizione cattolica e sui metodi che egli è solito usare per denigrare i fedeli cattolici legati alla Tradizione. Precedente qui

Bergoglio e la sua crociata contro la tradizione: 
tra diffamazione e censura

Se c’è qualcosa che ossessiona papa Francesco è il tradizionalismo. Non il falso tradizionalismo di nostalgici che idealizzano un passato inesistente, ma il Cattolicesimo reale che continua a riempire le chiese, a formare famiglie e ad aggrapparsi alla dottrina di sempre. È questo il suo nemico. E lo combatte con tutte le armi a sua disposizione: disprezzo, caricaturizzazione, censura e, ora, diffamazione psicologica.

Nella sua ultima biografia [vedi], Francesco dimostra ancora una volta che non solo rifiuta la tradizione, ma la odia. Non perché la capisca e sia in disaccordo con essa, ma perché non la comprende e la teme. Per lui, la liturgia preconciliare non è una legittima manifestazione di fede, ma una pericolosa «ideologia» che deve essere limitata con mano ferma. Secondo la sua logica, celebrare la Santa Messa tradizionale non è un diritto dei fedeli, ma un capriccio che necessita dell’espressa autorizzazione del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Perché, ovviamente, la liturgia tradizionale può «diventare ideologia», ma la pastorale liquida che egli promuove – dove la dottrina si uniforma all’emozione e la verità è relativizzata in nome della «misericordia» – non è ideologia, ma «apertura».

Presentazione libro di Paolo Pasqualucci: "È la dignità dell'uomo «infinita»? Riflessioni sull'origine di una nuova dottrina"

Paolo Pasqualucci si era già occupato della "falsa dignità", mettendo in risalto come, pur derivando dalla filosofia classica e dalla teologia cristiana, il concetto di "dignità dell'uomo" sia ormai divenuto un pilastro del politicamente corretto e usato a sproposito e per cose tra loro opposte e inconciliabili. Precedenti qui - qui. Ora esce il suo nuovo libro sulle controverse implicazioni del recente documento Vaticano Dignitas infinita (qui). Chi fosse interessato ai testi dell'Autore, può consultarli attraverso i link inseriti nella nota pubblicata in calce.

Presentazione libro di Paolo Pasqualucci sulla “dignità infinita”.

L’8 aprile del 2024 il Dicastero per la Dottrina della Fede ha pubblicato un documento sulla dignità dell’uomo messa in pericolo dalle deviazioni morali oggi dilaganti e dalle troppe cattive leggi che le favoriscono. Il documento, approvato in udienza dal papa, si intitola : Dignitas infinita circa la dignità umana [qui].

Fa specie la dizione “dignitas infinita” applicata all’uomo. Dobbiamo ritenere “infinita” la dignità dell’uomo? Dal punto di vista del senso comune dire che la nostra “dignità” di essere umani è infinita appare come minimo problematico. Che significa? Non solo, sembra assurdo concepire la “dignità” come una caratteristica ontologica dell’uomo, pertinente cioè intrinsecamente alla sua natura, all’umanità di ciascuno di noi in quanto tale, a prescindere del tutto dal suo comportamento. Ne conseguirebbe che il peggior delinquente conserverebbe intatta la sua dignità di uomo allo stesso modo della persona per bene che non ha fatto niente di male !! Una simile conclusione, inevitabile rispetto alle premesse, non fa a pugni con il senso comune e la recta ratio?

giovedì 13 febbraio 2025

Marcello Veneziani. Sanremo sostituisce l’Italia

Sanremo sostituisce l’Italia

È cominciata la settimana santa della Rai, il Giubileo annuale della Televisione pubblica. Adveniat regnum, e Sanremo è arrivato. Ed io vi parlerò di Sanremo prescindendo totalmente dal festival, dallo spettacolo televisivo che vedrete, dalla rassegna canora che vi terrà impegnati per una sfilza di serate e dalla Rai che vive ormai tutto l’anno in funzione di questa festa patronale. Nulla da dire pro o contro Sanremo, pro o contro Carlo Conti che lo conduce, pro o contro la brigata di partner, cantanti e operatori a vario tipo collegati all’avvenimento nazionale. Stanco pure di ripetere che non si può vivere per mesi nell’attesa messianica dell’Evento, come fanno tg e reti Rai, spoilerarlo goccia a goccia, giorno dopo giorno, nel tentativo di farlo pregustare tramite un’infinita rete di aperitivi, bocconcini, annunci, intervistine fatue, riti propiziatori e mitizzazioni di passaggio per tenere tenere accesa l’attenzione e viva l’attesa, suscitando appetito e curiosità. C’era un dopo Festival, ora c’è pure un prima Festival, ma noi preferiamo da anni il durante Festival, nel senso che facciamo altro mentre Sanremo appare in visione agli italiani per una lunga settimana di passione prefabbricata. Qui condurrò meta-Sanremo e ve ne dirò i motivi.

Depositata denuncia contro Ministero della Salute e Aifa per le "morti dei malati di Covid tra il 2020 e il 2021 a causa di Linee Guida errate"

Leggiamo su Il Giornale d'Italia. Qui l'indice degli articoli sul tema.
Depositata denuncia contro Ministero della Salute e Aifa per le "morti di Covid tra il 2020 e il 2021 a causa di Linee Guida errate"

È stata depositata presso i Carabinieri di Roma una denuncia indirizzata alla procura di Roma che accusa gli allora vertici del Ministero della Salute e di Aifa di avere provocato, attraverso l’emissione e la mancata modifica di Linee Guida errate, la morte di innumerevoli malati di Covid tra il 2020 e il 2021, tra cui i genitori di alcuni tra i denuncianti che si sono avvalsi anche della consulenza di un collegio di medici che ha redatto una relazione peritale su 10 casi clinici: il Ministero della Salute, in particolare, viene accusato di avere “omesso di comunicare alla popolazione italiana e ai medici di base dati e informazioni scientificamente validi che indicavano la necessità di cure tempestive del Covid sin dai primi sintomi per le persone sintomatiche appartenenti alle fasce della popolazione a rischio di morire per l’infezione (uomini over 50-60, persone anziane, obese, con pluripatologie, ecc.), con la consapevolezza che tali omissioni potessero provocare effetti pregiudizievoli per la salvaguardia della vita e della salute pubblica in generale”.