Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 30 dicembre 2016

Martiri innocenti e innocenza

Il vero innocente agli occhi di Dio è la creatura che non conosce malizia, non conosce menzogna, non conosce bruttura e nessuno è più innocente di un bambino che si affida totalmente, perdutamente e con amore a sua madre. 

Questo affidarsi ciecamente, oggi, è divenuto molto pericoloso, poiché l’Innocenza viene minata fin dal principio e non soltanto con l’eliminazione su vasta scala della persona (l’aborto, divenuto un "diritto", ridotto a liberarsi di un indesiderato "agglomerato di cellule"), ma anche con l’eliminazione dell’integrità morale e con l’inoculazione di idee contro la retta fede, contro il diritto naturale (si pensi alla teoria del gender) e contro la ragione (l'evoluzionismo).

Mentre in casa, fin da piccoli, TV e internet rigurgitano di attentati all'innocenza, costringendo anche i più distratti a vedere telegiornali, pubblicità e spettacoli privi di vergogna e di decenza o alla navigazione che si imbatte in oscenità non cercate... poi, a scuola, si trovano insegnanti  obbligati a seguire corsi di formazione e aggiornamento per migliorare, tra le altre, anche le competenze relative all’educazione all’affettività, alla sessualità, al «rispetto delle diversità» e delle pari opportunità di genere e al «superamento degli stereotipi di genere», come recita il decreto italiano 104/2013 «La scuola riparte». 

Quale consolazione dare? «Rachele piange i suoi figli e non vuole essere consolata, perché non sono più». Nessuna consolazione vogliono coloro che rifiutano che il peccato e lo stravolgimento della legge naturale si abbattano sull’infanzia, ma, come fecero le madri di Betlemme, tentano di fare scudo fra gli Erode contemporanei e i bambini.

Scriveva nel 1912 Charles Peguy nel suo Le Mystère des Saints Innocents (a parlare è Dio): Si mandano i figli a scuola, dice Dio. Io penso che sia perché dimentichino il poco che sanno. Si farebbe meglio a mandare a scuola i genitori. Son loro che ne hanno bisogno. Ma naturalmente ci vorrebbe una scuola di Me. E non una scuola di uomini. Si crede che i bambini non sappiano nulla. E che i genitori e le persone grandi sappiano qualcosa. Ora io ve lo dico, è il contrario. (È sempre il contrario). Sono i genitori, sono le persone grandi che non sanno nulla. E sono i bambini che sanno. Tutto. Perché essi hanno l’innocenza prima. Che è tutto. Anche la vita è una scuola, dicono. Vi si impara tutti i giorni. La conosco, questa vita che comincia col battesimo e finisce con l’estrema unzione. È un’usura perpetua, un costante, un crescente avvizzimento. Si scende sempre. Si riempiono d’esperienza, dicono; guadagnano esperienza; imparano a vivere; di giorno in giorno accumulano esperienza. Singolare tesoro, dice Dio. Tesoro di vuoto e di carestia. Tesoro di rughe e di inquietudini. Quello che voi chiamate esperienza, la vostra esperienza, io la chiamo dispersione, la diminuzione, la decrescenza, la perdita della speranza. Ora è l’innocenza che è piena ed è l’esperienza che è vuota. È l’innocenza che vince ed è l’esperienza che perde. È l’innocenza che è giovane ed è l’esperienza che è vecchia. È l’innocenza che sa ed è l’esperienza che non sa. È il bambino che è pieno ed è l’uomo che è vuoto.

Oggi si vuole e si pretende che il bambino si svuoti per riempirsi di errori dei grandi, grandi soprattutto nel peccato e nell’infelicità.
(RS - liberamente tratto da un'omelia coi fiocchi...)

15 commenti:

Anonimo ha detto...

VERO. Rachele piange i suoi figli perché non sono più, vivono ma sono perduti:una buona morte è bella al confronto della morte dell'innocenza.

Cesare Baronio ha detto...

Pare che proprio su tremendi crimini contro i fanciulli fosse imperniato il Messaggio di Natale che la Regina Elisabetta doveva tenere il 25 Dicembre, e ch'è stato poi censurato e rifatto: http://opportuneimportune.blogspot.it/2016/12/la-regina-elisabetta-denuncia-le-forze.html

Japhet ha detto...

http://www.maurizioblondet.it/la-gente-vive-fede-anche-oggi-mille-anni/

Anonimo ha detto...

http://www.antoniosocci.com/grillo-gentiloni-nichilismo-mio-padre/

Maria Guarini ha detto...

Appassionata e coinvolgente la testimonianza di Socci segnalata qua su che, partendo dall'esperienza personale, ci offre uno spaccato realistico della realtà della nostra generazione.

Anonimo ha detto...

A proposito di innocenza, cioè di incapacità di nuocere.

Gianna Jessen, "la bambina di Dio"
https://www.youtube.com/watch?v=o8BK_sIndcA
ne parlava persino Famiglia Cristiana (nel febbraio 2013)...
http://www.famigliacristiana.it/articolo/dalle-avversita-puo-nascere-una-grande-gioia.aspx

Chi invece "non sa cosa dire in certe situazioni", senta e veda Giastin, "il sorriso di Dio".
https://www.youtube.com/watch?v=7-ho8TwNMc4

Anonimo ha detto...

OT, ma non troppo...
Dal Giornale: L'ultima stortura in nome del dialogo con l'islam è la marcia cattolica di Ravenna che cancella la Santa Messa per portare i fedeli (cattolici) a fare una gita alla moschea.
Un'iniziativa, quella tanto sbandierata dall'arcivescovo monsignor Lorenzo Ghizzoni, che sta facendo discutere i ravennati che, da quando papa Paolo VI l'ha inaugurata mezzo secolo fa, sono molto affezionati alla Giornata della pace che si celebra il primo di ogni anno.
"È la prima volta in Italia", gongola l'arcivescovo Ghizzoni. "Abbiamo pensato che in un mondo e in un periodo storico caratterizzato da contrapposizioni e violenza - fa eco Luciano di Buò, direttore dell'Ufficio diocesano della pastorale sociale e del lavoro - questo fosse il segno più significativo, che invece la collaborazione e l'incontro tra persone di religioni diverse è possibile, e qui a Ravenna è realtà". Ma la tappa alla moschea, la seconda più grande d'Italia, durante la celebrazione del primo gennaio ha creato forti mal di pancia. Anche perché, come fa notare ItaliaOggi, secondo il report della polizia, il 10 per cento dei foreign fighter del Paese è partito proprio da qui, da Ravenna.
Il tema fissato quest'anno dalla Giornata della pace riflette il messaggio di papa Francesco. "La non violenza - si legge - stile di una politica per la pace". Così, domani pomeriggio, la diocesi pagherà i pullman per portare i fedeli alla moschea dove si terrà una breve visita guidata. Non solo. Sebbene la marcia sia presieduta dall'arcivescovo, non verrà celebrata alcuna Messa.

Anonimo ha detto...

Un video sul Monte Athos, fortezza cristiana nella Grecia umiliata in un'Europa senza Dio, girato con l'ausilio di un drone dal fotografo russo Valeri Blizniouk e dal padre Andrej Blizniouk.

http://www.iltimone.org/35472,News.html

Silvano M. ha detto...

Purtroppo è così,ha contribuito molto la immoralità senza freni.... Poi si arriva a desacralizzare se non a banalizzare l'atto procreativo e "le conseguenze spesso fan soffrire..." come cantava il grande Battisti

Luisa ha detto...


Ho pensato che potrebbe interessarvi l`intervista concessa da p. Spadaro a David Gibson per il sito americano progressista Religion News service e tradotta in francese da Béatrice.
Vi leggiamo, nemmeno fra le righe, la conferma che per Jorge Bergoglio, sui temi cari al suo cuore e che rivestono ai suoi occhi un carattere d`urgenza, la Dottrina è solo un ostacolo da raggirare il più astutamente e rapidamente possibile, lo ha fatto, fa e farà, via parole magiche come misericordia, discernimento, pastorale, soffio dello Spirito, lo fa in modo autoritario che non ammette ritardi e opposizioni, lo fa con lo stile e i metodi di governo che non sorprendono chi lo conosce da tempo.
Traduco questi passaggi:

"..il problema è che la Chiesa deve imparare ad applicare la pratica del discernimento meglio e più in profondità e non solo applicare le norme nello stesso modo per tutti. La Chiesa deve essere attenta alla vita delle persone, al loro cammino di fede e a come Dio agisce in ogni persona. Quindi un pastore non può essere un pastore applicando delle regole generali per degli individui. La Chiesa deve crescere nel discernimento.
Dovrebbe anche essere uno dei temi più importanti del prossimo Sinodo.

E quando il giornalista lo interroga sul bisogno di avere risposte chiare "si o no", Spadaro risponde che il Papa ha detto che :

"la vita non è in bianco e nero. E in grigio. Ci sono molte sfumature, e dobbiamo distinguere le sfumature,
che,
" il pastore deve entrare nella dinamica reale della vita umana. Questo è il messaggio della misericordia. Discernimento e misericordia sono i due pilastri principali di questo pontificato.

http://benoit-et-moi.fr/2016/actualite/une-interview-du-pere-spadaro.html


RR ha detto...

...Ci sono molte sfumature...
Le famose "50 sfumature di grigio".
Ma quando certa gente chiedere di essere ammessa al seminario, chi c'era a discernerne la cretinaggine ?
Capisco che ora, a seminari vuoti, possano far entrare cani e porci, ma 30 anni fa non c'era ancora questo vuoto. O si ?

Una delle conquiste della Medicina moderna è l'aver applicato i metodi dell'epidemiologia e della biostatistica alla clinica, quindi ave studiato l'efficacia di pratiche diagnostiche o terapeutiche sui grandi numeri. Meno arte, più scienza.
E' chiaro che un medico preparato, attento e scrupoloso applicherà i risultati dei grandi studi ai suoi pazienti "cum grano salis", ma dopo aver ben studiato e compreso gli studi. E pur sapendo che ognuno di noi è un unicum, e che si cura il malato, non la malattia, seguirà le linee guida derivate da quegli stessi studi, senz' inventarsi alcunché. Ma soprattutto senza stravolgere in nome di un non so quale "grigiore" che ci affligge tutti.
E' il medico ignorante che ammazza i pazienti, non quello che conosce la sua arte e scienza, e sa come applicarla.
Credo che Blondet abbia proprio ragione. Ma in più c'è sicuramente una componente psicologica-psichiatrica in parecchi di questi personaggi che non va affatto sottovalutata nel valutare le loro esternazioni e comportamenti.

RR ha detto...

Tutto quanto affermato da Spadaro, esiste già, da 500 anni, nelle varie sette protestanti, ognuna nata perché il suo capo pensava di aver trovato come meglio servire i bisogni dell'uomo nei riguardi di Dio. Non è necessario inventare alcunchè, basta sceglierne una, e lasciare in pace il Cattolicesimo e la Chiesa.
Se si è sul disperato andante, il luteranesimo scandinavo va benissimo (infatti si suicidano a decine lassù), se ci si sente più inclini al potere, l' Anglicanesimo e derivati è ottimo, se si è sul ridanciano-spettacolare, pentecostalismo è l'ideale...Tutte le sette ammettono multipli matrimoni, ormai anche con l'altro sesso, nessuna schifa il denaro (anzi per Calvinisti e derivati, più ne hai, più Dio ti ama), tutte hanno attività umanitarie-filantropiche, alcune hanno anche una componente marxisteggiante-anarcoide...è come al supermercato, prendi tre, paghi due.
MA CHE CI LIBERINO DELLA LORO PRESENZA !

MA in fondo non dovremmo neanche star qui a discutere di uno come Spadaro, un altro verosimilmente con problemi di spada, sputtanato urbe et orbi, che si picca di essere un esperto di "information technologies", e non sa quant'è facile risalire ai vari ID di un twitter o FB.
Non sanno di dottrina, e neanche di scienza e tecnologia. Cfr Blondet.

irina ha detto...

@ discernimento e misericordia

Non è possibile discernere se non conosci le regole base, un po' come con la lingua madre si incomincia da piccoli ad imparare le regole che, quale sia sia la persona che le impara, sono uguali per tutti. Più si cresce più queste regole si approfondiscono e consentono di parlar meglio e di individuare le sfumature in positivo ed in negativo di chi parla la tua stessa lingua. Lo scherzare troppo e troppo a lungo con parole, grammatica e sintassi, porta alla follia.Discernere è giudicare;come si può giudicare se non si conoscono le regole o si pretende di non conoscerle per accidia?

La misericordia non può essere compresa neanche da chi ne è stato ricoperto se lui stesso non ha idea di quale sia e/o debba essere la giusta valutazione dei suoi atti secondo giustizia, cioè secondo Verità. La misericordia se non ha l'ossatura della giustizia è un palloncino bucato che ricade a terra sgonfio e grinzoso. Questa misericordia in saldo non solo non corregge gli errori passati ma inganna sulla via da intraprendere votando alla ripetizione degli errori già commessi.La nostra apparente magnanimità è illusione, la Vita ha regole certe come quella di gravità che solo il Creatore, a Suo insindacabile giudizio, può sospendere e/o modificare.La misericordia in saldo è un inganno.

Ci sono stati Santi che sono stati grandemente misericordiosi a due condizioni:non hanno taciuto la Verità all'errante; hanno preso su di sè, attraverso mortificazioni, digiuni, disciplina,se non anche la propria vita, parte della pena dell'errante.

RR ha detto...

...il pastore deve entrare nella dinamica reale della vita umana. Questo è il messaggio della misericordia...

Da quando c'è il Misericordioso, sempre meno gente va in chiesa, sempre più o abbandonano o apostatano al Protestantesimo (cfr Tosatti) o all'Ortodossia, in Piazza S.Pietro c'è sempre meno gente (o meglio, sempre meno fedeli e sempre più cialtroni, cfr A.M.Valli)...
Basta guardare vecchi filmati Anni 50 o primi 60, e si comprende appieno l' "abisso della desolazione" nel quale ci troviamo.

Luisa ha detto...

Oggi non è più il "popolo di Dio" che deve fondare la sua vita e formare la sua coscienza sui saldi e sicuri pilastri della Tradizione, della Sacra Scrittura, del Magistero perenne e immutabile perchè insegnamento di Cristo, oggi niente certezze, chi fonda la sua vita o è alla ricerca di quelle certezze è stigmatizzato, ridicolizzato dalla "più alta cattedra" e dai suoi corifei, oggi è la Dottrina a dover adattarsi e piegarsi alle voglie, bisogni e desideri cangianti degli individui.
In fondo non dovremmo stupirci dell`operato del vescovo di Roma, tutto quel che sta attuando, e quel che ancora è in attesa di realizzazione, è contenuto nel suo programma di governo, la Evangelium Gaudium.