Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 3 ottobre 2025

Mons. Viganò: “Con la risposta sull’aborto, l’agostiniano Prevost cade nel peggior gesuitismo modernista”

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati. Precedenti sull'argomento qui - qui .
Mons. Viganò: “Con la risposta sull’aborto, l’agostiniano
Prevost cade nel peggior gesuitismo modernista”


Alla domanda sull’opportunità di conferire il premio dell’arcidiocesi di Chicago al senatore Dick Durbin, esponente della sinistra radicale woke e abortista notorio, Prevost ha risposto che «è importante considerare l’intera attività del senatore» e che «chi dice “sono contro l’aborto ma sono a favore della pena di morte”, non è veramente pro-vita. Così qualcuno che dice “sono contro l’aborto ma sono d’accordo con il trattamento disumano degli immigrati che sono negli Stati Uniti”, non so se è pro-vita; quindi sono questioni molto complesse».

Prevost usa argomenti capziosi – come la presunta immoralità della pena di morte o del respingimento degli immigrati illegali da parte dell’autorità civile – ottenendo il risultato di derubricare l’aborto, con quel malcelato imbarazzo di chi è costretto suo malgrado a ripetere con poca convinzione una condanna che non pretende sia condivisa dal mondo moderno, al pari della intrinseca peccaminosità della sodomia. Prevost sposta l’attenzione su altri temi. Ed è sorprendente che un agostiniano come Leone non si accorga che questo atteggiamento è tipico del peggior gesuitismo modernista.

Non solo: affermando che queste sono «questioni molto complesse», Prevost delegittima la condanna di quei vescovi americani verso il comportamento di Blase Cupich e favorisce lo scandalo dei fedeli, portati a credere che la pena di morte e il respingimento degli immigrati illegali vadano condannati al pari dell’uccisione di una creatura innocente nel ventre materno.

Diciamolo chiaro: l’aborto è un crimine esecrando che va sempre condannato senza appello. Chi se ne rende colpevole – anche favorendo l’uccisione di innocenti mediante leggi inique – compie un delitto che grida vendetta al cospetto di Dio. Come membro morto del Corpo Mistico non appartiene più alla Chiesa cattolica e non può essere ammesso ai Sacramenti né tantomeno ricevere premi da Autorità ecclesiastiche. Lo Stato, per essere coerente con il fine per il quale esiste, dovrebbe proibire e punire l’aborto, e non dichiararlo un “diritto umano”.

Contrariamente a quanto affermato da Leone, non c’è niente di “complesso” in questo, se non il rifiuto di affermare la Verità e di non delegittimare Blase Cupich, potente erede e seguace di Joseph Bernardin e di Theodore McCarrick, insieme ad altri Prelati tuttora in carica.

La strategia modernista – basata sulla “morale situazionale” – non nega direttamente la dottrina, ma la “addomestica” in nome dell’evoluzione dei dogmi e la rende inapplicabile nella pratica, svuotandola dall’interno. E non stupisce che questa impostazione relativista, complice della dissoluzione morale della società, sia stata formulata dal cardinale Joseph Bernardin. La sua pseudo-dottrina della “tunica inconsutile” pone l’aborto in un’unica “etica della vita” che include arbitrariamente la povertà, la guerra, la pena di morte. Ciò ha fornito ai politici “cattolici” liberali e ai sedicenti “cattolici adulti”, cari alla Sinistra woke, il pretesto per dirsi “pro-life” pur votando a favore dell’aborto (fino al momento della nascita), delle unioni sodomitiche, della transizione di genere e dell’ideologia LGBTQ+.

Non dimentichiamo che Bernardin – modello di perversione e di corruzione satanista – insieme a Mc Carrick è all’origine della cordata bergogliana Wuerl-Gregory-Cupich-Farrell-Tobin-McElroy… Ricordo bene che durante la cerimonia di imposizione del pallio, Cupich ripropose la dottrina della tunica inconsutile, che contestai nel mio intervento come nunzio apostolico. Nel novembre 2023 l’allora cardinale Prevost, nel discorso per il conferimento del dottorato honoris causa in Perù, lodò Bernardin e Cupich proprio per questa loro aberrante falsa dottrina.

Se i Romani Pontefici avessero voluto «evitare polarizzazioni» – come sembra essere la principale preoccupazione di Leone – la Chiesa cattolica avrebbe finito di esistere con san Pietro. Si direbbe che Prevost intenda seguire le orme di Simone nel cortile del pretorio, piuttosto che quelle di Pietro nella testimonianza della Fede. Cosa diranno i conservatori, così entusiasti dell’elezione di Leone?
Carlo Maria Viganò, Arcivescovo

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Deo Gratias ! dopo tante falsità, tanta spudirata ideologia spacciata pwr verità inoppugnabile ( ma c'è chi lo manovra, lo obbliga a fare certe assurde affermazioni, certi inequivocabili depistaggi per difendere l'infifendibile e gli indifendibili della gerarchia, oppure è tutta farina del suo sacco?), che sollievo un pensiero veramente cattolico, da uno dei pochissimi prelati cattolici rimasti in circolazione, ovviamente perseguitato e osteggiato dalla falsa Chiesa e dai suoi esponenti mascherati da prelati cattolici, ché tutto sono tranne quello, ma purtroppo riescono a ingannare il gregge di NSGC.... " è più facile ingannare la gente che convincerli che li stanno ingannando, o che li hanno già ingannati", diceva saggiamente Mark Twain. Cath....us

Anonimo ha detto...

Apparentemente quello che scrive mons. Viganò è inappuntabile.
Eppure… anch’io pendevo da ogni virgola di quello che ha scritto e detto, ma poi mi sono dovuto ricredere.
La battaglia infuria, ma trattandosi di battaglia spirituale i doppiogiochisti sono peggio di missili e carrarmati.

Anonimo ha detto...

Evviva!!! Finalmente un pastore che fa veramente il pastore e non il mercenario, difendendo le sue pecore dai "lupi" della ideologia progressista, dove tutto è indistinto e dunque quasi approvato. E dove tutto si annacqua con i "Sì, ma...".
La voce di Viganò che si leva è "voce di uno che grida nel deserto", novello San Giovanni nel deserto dei suoi colleghi presuli il cui silenzio è assordante.

Laurentius ha detto...

Grazie di cuore, Monsignore, per questo suo ottimo intervento. Anch'io mi unisco volentieri al suo finale quesito:

"Cosa diranno i conservatori, così entusiasti dell’elezione di Leone?"

🌹 🌹 🌹

Santa Teresa del Bambin Gesù e del Volto Santo, prega per noi: ottienici dal Signore la pioggia di rose che ci promettesti!

Anonimo ha detto...

Le ultime iniziative e dichiarazioni di Papa Leone mostrano che il legittimo periodo di sospensione del giudizio sul suo operato, periodo durato circa quattro mesi, deve considerarsi cessato e nel modo peggiore per la restaurazione della vera dottrina e pastorale della Chiesa cattolica.
Sui temi essenziali si continua come prima. Mons. Viganò ha indubbiamente messo il dito sulla piaga, in questo commento. Il "gesuitismo" che affligge la Chiesa visibile sin dal tempo dei teologi fedifraghi come Karl Rahner e de Lubac, si è ormai radicato in profondità.

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2025/10/03/leone-tra-ambiguita-e-indifferentismo/ : ottimo anche questo commento di Aldo Maria Valli sul "cerchiobottismo" di Papa Leone, per usare un eufemismo, perché, andando a fondo della questione, il suo apparente afflato cattolico si rivela solo fumo negli occhi..."smoke gets in your eyes", come diceva quella vecchia, bella canzone dei Platters del 1959. Cath....us.

Anonimo ha detto...

UN POLITICO ABORTISTA CHE RINGRAZIA UN PAPA (?) PER AVERLO DIFESO E' UN PRIMATO MONDIALE! - PREVOST NON STA DALLA PARTE DI CRISTO MA DEL MONDO - COSÌ L'APOSTASIA DEL VATICANO PROSEGUE INDISTURBATA!

https://infovaticana.com/2025/10/03/durbin-tras-recibir-apoyo-de-leon-xiv-es-asombroso-es-un-momento-importante-no-lo-esperaba/

Primo venerdì del mese ha detto...

Consacrazione al Sacro Cuore
(scritta da San Claudio La Colombiere)

Sacro Cuore di Gesù insegnami a dimenticare completamente me stesso perché questa è l'unica via per poter davvero entrare in Te.

E poiché ciò che farò per l'avvenire, sarà tuo fa' in modo che non compia mai nulla che non sia degno di Te. Insegnami ciò che devo fare per giungere alla purezza del tuo amore del quale Tu mi hai inspirato tanto desiderio.

Sento in me una gran voglia di piacerti ma, nello stesso tempo mi sento nell'impossibilità di raggiungere questo scopo senza una particolare luce ed un aiuto che posso aspettare soltanto da Te.

Compi in me anche mio malgrado la tua volontà. Tocca a Te Cuore Divino di Gesù fare tutto in me così Tu solo se mi farò santo avrai la gloria della mia santificazione.

Questo per me è più chiaro della luce del giorno ma sarà per Te una grande gloria e soltanto per questo motivo io desidero la perfezione. Amen.

Promesse del Sacratissimo Cuore del Signore Nostro Gesù Cristo.

Gesù benedetto, apparendo a santa Margherita Maria Alacoque e mostrandole il suo Cuore splendente come il sole di fulgidissima luce, fece le seguenti promesse per i suoi devoti:
1. Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.
2. Metterò e conserverò la pace nelle loro famiglie.
3. Li consolerò in tutte le loro pene.
4. Sarò loro sicuro rifugio in vita e specialmente in punto di morte.
5. Spanderò copiose benedizioni su di ogni loro impresa.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la sorgente e l'oceano infinito della misericordia.
7. Le anime tiepide si infervoreranno.
8. Le anime fervorose giungeranno in breve tempo a grande perfezione.
9. La mia benedizione poserà anche sulle case dove sarà esposta ed onorata l'immagine del mio Cuore.
10. Ai sacerdoti io darò la grazia di commuovere i cuori più induriti.
11. Le persone che propagheranno questa devozione, avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà cancellato mai.
12. A tutti quelli che, per nove mesi consecutivi, si comunicheranno al primo venerdì d'ogni mese, io prometto la grazia della perseveranza finale: essi non morranno in mia disgrazia, ma riceveranno i Santi Sacramenti (se necessari) ed il mio Cuore sarà loro sicuro asilo in quel momento estremo.

La dodicesima promessa è detta "grande", perché rivela la divina misericordia del Sacro Cuore verso l'umanità.

Queste promesse fatte da Gesù sono state autenticate dall'autorità della Chiesa, in modo che ogni cristiano può credere con sicurezza alla fedeltà del Signore che vuole tutti salvi, anche i peccatori.

Per rendersi degni della Grande Promessa è necessario:
1. Accostarsi alla Comunione. La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di Dio; quindi, se si è in peccato mortale, bisogna premettere la confessione.
2. Per nove mesi consecutivi. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni e poi per dimenticanza, malattia,ecc. ne avesse tralasciata anche una sola, deve incominciare da capo.
3. Ogni primo venerdì del mese. La pia pratica si può iniziare in qualsiasi mese dell'anno.
4. Se per malattia, lavoro, viaggio si dovesse saltare un venerdì, bisogna ricominciare.

OFFERTA DELLA GIORNATA AL SACRO CUORE DI GESU’
Cuore Divino di Gesù, io ti offro per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, in unione al Sacrificio Eucaristico, le preghiere, le azioni, le gioie e le sofferenze di questo giorno in riparazione dei peccati e per la salvezza di tutti gli uomini, a gloria del Divin Padre. Amen

E.P. ha detto...

Mons. Viganò dice ciò che ci aspetteremmo di udire da un Sommo Pontefice.
(E ne eravamo convinti anche quando leggevamo i suoi scritti sul blog Opportune Importune senza sapere che era lui l'autore).

Ci permettiamo umilmente di far notare che nel momento in cui nel mondo cattolico furoreggiano l'ignoranza della dottrina e l'indifferenza verso i sacramenti e la direzione spirituale, un Sommo Pontefice non dovrebbe perdere il suo preziosissimo tempo (è già settantenne) in gesti che non risolvono problemi (o peggio, ne creano di nuovi: se ha detto che su certe schifezze "occorre cambiare atteggiamento prima di cambiar dottrina", i diretti interessati si aspettano - e faranno ancor più pressioni - per il cambiamento della dottrina, convinti che gli è stato promesso, e si sentiranno truffati finché non viene loro accordato).

Ci permettiamo umilmente di notare che per quante "pressioni" facciano al Sommo Pontefice riguardo alle nomine episcopali, sarebbe stato il caso di non confermare soggetti poco raccomandabili, né soggetti che una banale ricerchina sui social e sui motori di ricerca avrebbe confermato l'assenza delle più indispensabili qualità.

E se il Papa teme la disubbidienza e l'anarchia e il sabotaggio, significa che sono molto più drastiche le misure che davanti a Dio gli tocca prendere.

mic ha detto...

Non era lui l'autore di Opportune Importune. Ma un tale dal nick Cesare Baronio, il quale - che io sappia - in quanto esperto informatico, lo ha aiutato a mettere in rete suoi scritti.

Anonimo ha detto...

OTTIMO ARTICOLO DELL'EX VATICANISTA DELLA RAI ALDO MARIA VALLI - PREVOST, UNA DELUSIONE ANNUNCIATA CHE PROSEGUE LA CHINA NEGATIVA DI BERGOGLIO - FEDELI INGANNATI.

Per avere un’idea più chiara su papa Prevost aspettavamo la prima enciclica, la prima esortazione, le prime nomine. Poi succede che il papa, dando una risposta a una giornalista, si esprima come gli detta la sua mente e il suo cuore, e così abbiamo un’idea molto chiara di Leone XVI anche senza aspettare i documenti ufficiali e gli atti di governo.... Lo dico in modo brutale: siamo di fronte al pericolo di un papato che si ispira al cerchiobottismo, non alla testimonianza della verità.

Anonimo ha detto...

L'appui donné par Prevost au sénateur Dick Durbin, paladin de l'avortement aux État-Unis, n'est-il pas une nouvelle preuve — s'il en était encore besoin — que l'Église conciliaire synodale, en dépit des apparences, n'est plus l'Église catholique ; que celle-ci, comme il est écrit dans l'épigraphe de ce blog, a véritablement subi une "mutations génétique", et que cette mutation génétique est déjà advenue malgré nous ?
S'il en est bien ainsi, il conviendrait de s'interroger à nouveau sur la pertinence de la prophétie dite "des Papes", ou "de saint Malachie", qui annonçait, d'après les analyses du jésuite belge René Thibaut (lequel écrivait en 1951 !), la fin d'un cycle de l'Église romaine pour 2012/2013, avec la fin du pontificat de "Gloria olivae" (c'est-à-dire de Joseph Ratzinger), et le commencement d'autre chose…
Ce à quoi nous assistons aujourd'hui, avec les antipapes Bergoglio et Prevost, n'est-il pas précisément cette "autre chose" ?

Pour compléter ce commentaire :
https://casadesarto.blogspot.com/2009/10/san-malaquias-y-el-ano-2012.html

Anonimo ha detto...

Per restare terra terra, R.F.Prevost ha 70 anni ed è in buona salute fisica. Oggi la vita si è allungata oltre i novanta anni, anche i centenari sono in aumento. Quindi Prevost ha davanti a sé una ventina di anni. Vista la sua visione della chiesa, anche solo tra dieci anni, stando così i fatti, la chiesa sarà diventata un circolo ricreativo al passo dei tempi con piscina, palestra, sala da ballo , biblioteca, sala conferenze e all'ingresso un inginocchiatoio così per ricordare il buon tempo antico! Questo per introdurre un sincero e preoccupatissimo, che fare? Non lo so, ma se non uniamo le forze, non contro Leone che forse è solo un bamba al passo della chiesa vaticansecondista, ma contro quell'andazzo che da più di un secolo sta minando ed ha già minato la Chiesa di Gesù Cristo.

Anonimo ha detto...

Scusate: l'anonimo delle 07:37 dà del "doppiogiochista" a Mons. Viganò? O si tratta di un'errata interpretazione?

Anonimo ha detto...

Non è chiaro chi abbia scritto gli articoli di Opportune Importune. Personalmente non credo che l'autore sia stato l'esperto informatico. Ho la quasi certezza che fosse un sacerdote colto.

Anonimo ha detto...

Il Papa bededice i blocchi di ghiaccio ed invoca una "conversione ecologica", come il suo predessore. Dell'autentica "conversione", quella a Cristo, non si parla mai ed anzi è proibito,
dal Concilio in poi.

Ma mentre Sua Santità benedice blocchi di ghiaccio norvegese, in Italia sembra essere in corso, con il pretesto della Palestina, addirittura un tentativo insurrezionale a causa degli scioperi ed incidenti sempre più violenti innescati dalla sinistra mediante i sindacati e gli sgherri della sinistra extraparlamentare, quelli dei "collettivi", per intenderci. La Polizia fa quello che può, deve tener conto anche del fatto che i magistrati le sono in genere ostili. Finora sembrra abbia tenuto bene il fronte.
Il Papa non ha nulla da dire su tutto questo? Certamente, non sarebbe da lui immergersi nel dibattito politico italiano spicciolo. Ma non si tratta di questo.
Mi riferisco al clima di violenza, sempre più immorale e sempre più feroce, che la sinistra (post)comunista e non lascia da tempo che si instauri. Si ripetono di continuo slogan incitanti ad ammazzare Meloni o tutto il governo, a far fare a loro la fine di Mussolini, ad esser appesi per i piedi...Su questo aspetto l'autorità ecclsiastica non dovrebbe forse dire qualcosa, voglio dire qualcosa che non siano le solite banali e superficiali condanne alla violenza in generale?
Il fantasma macabro e barbaro di Piazza Loreto viene spesso rievocato.
Su questo orribile nefas mi viene in mente quanto lessi in uno scritto di Massimo Caprara, a suo tempo segretario di Togliatti, poi ex comunista. In quei feroci giorni della fine della II gm in Italia, Mussolini fu condannato a morte da "Radio Milano libera". La quale, ci informa Caprara, guarda caso trasmetteva da Mosca. Vedi un po'. Lo uccisero in effetti sicari comunisti, tra i più esperti boia dell'Internazionale comunista (Cominform). Tra l'altro, fu uno dei primi misteri dell'Italia "democratica": ancora non sappiamo come sia stato ucciso. Un primo sicario comunista riferì alle folle che l'ex Duce era morto da vile, mentre la sfortunata Claretta Petacci cercava inutilmente di proteggerlo. Anni dopo, in modo del tutto spontaneo, un secondo sicario diede una versione opposta: l'ex Duce aveva scostato la donna dicendo "mirate al petto". Allora, non era morto da vile ma virilmente.
Quale la verità? In ogni caso, i comunisti, ante o post che siano, perseguono sempre la stessa strategia: senza di loro non si deve governare. Se sono al governo, organizzano comunque agitazioni di massa secondo convenienza, per premere sul governo di cui fanno parte. Se ne sono fuori, giungono, come oggi, a scatenare la piazza e ad alimentare un clima di violenza sempre più difficile da controllare. Il governo Meloni ha per loro commesso il grave errore di voler insistere sulla riforma della giustizia, peraltro più che necessaria all'Italia, se vuole sopravvivere.
Davvero è morto il comunismo? Guardando a certi metodi, non si direbbe. Ma se guardiamo all'Asia, al Sud America, alla stessa Russia per certi aspetti, nemmeno si direbbe. Ed anche il rivoluzionarismo "woke" se si va a guardar bene, non mostra sempre un'intelaitura di tipo marxista?
Historicus

Anonimo ha detto...

Condivido: la “Russia” ha diffuso i suoi errori. Non c’entra l’attuale sistema russo, paradossalmente più depurato da quei veleni, ma l’epilogo delle democrazie liberali un tempo nemiche del comunismo che invece se ne sono imbevute, chiamandolo in modi diversi, intossicandosene nelke forme più subdole e letali. Nelle dittature comuniste la scuola era migliore della nostra, la diffusione della droga contrastata, il senso dello stato conservato etc. La situazione occidentale vede rigurgiti velenosi quasi bestiali, manipolabili quant’altro mai, riempiendo le piazze di masse quasi telecomandate e facilmente inclini alla violenza.
Fatima resta attuale, basta capire di quale Russia parli. Quella Russia che ha preso le redini del Vaticano, esattamente come riferito dal terzo segreto.
Oggi è il primo sabato del mese, un mese mariano. Un giorno da apostoli di Maria, unica forza -umanamente debole ma sovrumanamente invincibile- che serva a questa povera società.

Anonimo ha detto...

"Apparentemente"?
Cosa ci starebbe sotto di così segreto e di non detto?
"Doppiogiochista" a chi?
Se è rivolto a Viganò, dato che l'Arcivescovo non ha peli sulla lingua né sembra avere la diplomazia e il pesce-in-barilismo dei conservatori, è pura follia.
Se rivolto invece a questi ultimi, o a Prevosto stesso, ci può stare.
Sarebbe interessante sapere perché lei si è ricreduto... Forse perché Viganò è stato scomunicato e non ha dato segni di pentimento, rimanendo giustamente sulle sue posizioni ortodosse?

Laurentius ha detto...

E intanto...

Médias-Presses-Info

Trump reçoit la délégation loubavitch à la Maison Blanche

par Pierre-Alain Depauw — 3 octobre 2025

Anonimo ha detto...

Un tempo si distingueva tra i manifestanti e quelli che trascinavano i manifestanti ad urlare, imprecare.ed usare mani e bastoni, costoro erano chiamati la canaglia. Purtroppo la canaglia e/o gli infiltrati e//o gli arruffapopolo da alcuni vengono proprio pagati per creare il caos. E questo mercimonio delinquenziale dovrebbe essere spiegato bene a tutti giovani e anziani e gli organizzatori delle manifestazioni dovrebbero avere un servizio d'ordine che immediatamente individui gli agenti della canaglia, degli arruffapopolo, gli infiltrati agenti del caos.Se questo servizio d'ordine non c'è vuol dire che gli organizzatori sono collusi con la canaglia, se non proprio quelli che hanno ingaggiato la canaglia. Allora si capisce che qualcuno paga per avere il caos per il caos. E segue la domanda a chi giova ora il caos? Ai vili sempre, a coloro che tramano contro la pace che dovrebbe essere il bene massimo per una vita santa della comunità in cui si vive. Vengono anche chiamati sfascisti.

Anonimo ha detto...

https://www.silerenonpossum.com/it/riforma-o-farsa-cosi-il-papa-dei-poveri-ha-trasformato-il-vaticano-in-un-condominio-di-privilegiati/

Anonimo ha detto...

Il 3 ottobre, l'organizzazione italiana Pro Vita e Famiglia ha riferito che militanti delle entità politiche Partito Democratico (PD) e CGIL hanno lanciato uova fuori dalla loro sede a Roma. Secondo quanto riferito, gli attivisti si stavano recando a una manifestazione 'pro-Palestina' a Roma. Hanno scandito slogan come "Pro Vita, vaffanculo". Si tratta del diciottesimo atto di vandalismo contro la sede dell'organizzazione in quattro anni.
Le bandiere del PD e della CGIL sventolano davanti alla nostra sede mentre i manifestanti gridano insulti e lanciano uova. Fomentare odio è uno strano modo di chiedere la pace.
Pro Vita e Famiglia - 3 Ottobre 2025
https://gloria.tv/share/zJeFKRVARprA2qriwd9JyUdoC
Evidentemente quei facinorosi non vengono da una famiglia che ha dato
loro la vita. E' probabile..

Anonimo ha detto...

Ho sempre avuto l'impressione che questa isteria di massa sia collegata alla sessualità selvaggia. Non so. Forse è anche una esaltazione nel sapersi tra la folla come in un gigantesco corpo unico onnipotente, che poi è un'illusione bastano gli idranti per trovarsi a terra da solo, bagnato fino all'osso, tremante. È grave che molte famiglie non abbiano dato un briciolo di educazione religiosa ai propri figli, ma peggio e pessimo che la chiesa sia del tutto assente ingiustificata, impreparata, disinteressata.

Anonimo ha detto...

<….sono passati appena cinque mesi dall’elezione del nuovo papa e possiamo essere ormai certi che un personaggio quasi sconosciuto alla maggior parte dei cattolici, l’americano Prevost, sia stato eletto dopo che costui abbia esplicitamente detto o almeno fatto capire ai suoi elettori che avrebbe continuato l’opera di Bergoglio. Ha avuto il buon gusto di non adottare il nome del papa precedente e di non farsi chiamare Francesco II (sarebbe stato da ridere), ma continua per la stessa strada: sinodalità (un mare di chiacchiere), sesso libero per tutti (con chi si vuole, come si vuole), immigrazionismo (no borders, no nations), agenda climatica, vaccini obbligatori in caso di conclamata pandemia, nuova teologia (cioè cancellazione della precedente ormai superata, Concilio di Trento ciao ciao), fratellanza universale e fine dell’extra Ecclesiam nulla salus: tutte le religioni sono vie che conducono a Dio… peccato, Prevost aveva cominciato persino bene con il suo primo saluto ai fedeli: la pace di Cristo risorto sia con voi! Un saluto veramente cattolico e vecchia maniera, come il “Sia lodato Gesù Cristo” di Karol Wojtyla.>
Sergio Pastore
Complimenti ! un vero pastore di anime non potrebbe parlare meglio, volendo dare testimonianza alla Verità tutta intera; questo fratello è quindi un "pastore" di nome e di fatto, che Dio lo benedica e lo conservi. Cath....us