Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 27 febbraio 2015

Ci prepariamo al cinquecentenario

Esistenzialmente periferico [qui] semplice, diretto, efficace.

  • 31 ottobre 1517: Martin Lutero si rifugia nell'eresia. 
  • 15 giugno 1520: papa Leone X minaccia di scomunica Lutero, con la bolla Exsurge Domine, se quest'ultimo non avesse ritrattato entro 60 giorni le sue eresie. 
  •  3 gennaio 1521: papa Leone X, con la bolla Decet Romanum Pontificem, scomunica finalmente Lutero.

3 commenti:

Pietro C. ha detto...

Un ultimo mio scritto, poi per qualche tempo non interverro':

http://traditioliturgica.blogspot.it/2015/02/il-clericalismo-malattia-mortale-del.html

Grazie per la lettura.

Anonimo ha detto...

si può avere una versione dell'immagine anche in tedesco inglese e francese ?

tralcio ha detto...

La riforma luterana venne da un cattolico agostiniano... Che ebbe l'idea di "rinnovare" un cattolicesimo inquinato di pratiche deprecabili e lotte di potere (la cattività avignonese fu precedente).

Di buone intenzioni, si sa, è lastricata la strada che porta dove non conviene...

Così Lutero spiegò che la salvezza non si ottiene a causa delle buone azioni, ma solamente avendo fede in Dio. Vero, ma se il metro è Cristo (non un'idea), le opere buone contano!

Poi Lutero si affrancò dalle tradizioni devote, per passare al libero esame della Scrittura (Sola Scriptura): chiunque, illuminato da Dio, può sviluppare una conoscenza completa ed esatta delle Scritture stesse, senza mediazioni. E infatti: pensate Bultmann,quante scemenze... E lo fanno studiare persino nei seminari cattolici!

Per Lutero i sacramenti sono considerati soltanto il battesimo e l’eucarestia, ma restano validi soltanto se c’è l’intenzione soggettiva del fedele, quindi non possiedono valore oggettivo (solo consustanziazione e non transustanziazione). Miracoli eucaristici? Follia... come è poi diventata la devozione a Maria, che pure Lutero aveva. Sono gli effetti del "contatto diretto", senza mediazioni. Prima l'uomo si approccia a Dio come a un bar, poi beve e infine, ubriaco di mondo, si crede un padreterno...

Ormai è protestantizzata la società intera, grazie a un lavaggio del cervello continuo, sulla base di stilemi insinuati dal cinema, dalla TV, dal mercato, dalla finanza e dalle armi...

Un mondo materialista, deprivato del sacro, sospettoso verso le devozioni, pragmatico ed asservito all'utile in cui anche il religioso riporta all'uomo etico (etico finchè si vuole, ma assurto a libero interprete persino del dato rivelato).
Un uomo "triste", molto "concreto", non senza disciplina e duro lavoro, ma individualista, che fa della comunità la somma di individualismi e manca del sacramento come reale presenza del Signore, ridotto a "cemento" necessario per collegare le individualità.

Nel cristianesimo protestante c'è poca dottrina e tanto pragmatismo.
Poca rivelazione e tanta interpretazione. C'è molto presente e poco eterno. C'è poco passato e c'è la pretesa di incamminare il futuro.
C'è poco miracolo (gratuito e inspiegabile) e più scienza, pretendendola capace di miracoli (salvo farne subito mercato).
C'è poca santità e molta etica.
C'è poco sacerdozio-vittima-offerente, ma c'è il pastore che guida
C'è poco Maria ma c'è di più la donna. Perciò c'è meno fedeltà e ci sono più leggi.
C'è meno digiuno e c'è più dieta.
C'è meno penitenza e c'è più parsimonia. C'è meno pietà e c'è più filantropia. C'è meno elemosina e più servizio sociale. C'è meno preghiera ripetuta e più spettacolo nel pregare.Tutto è organizzato, perchè "deve piacere" al "pubblico".
Tutto è normato e ha bisogno di un avvocato, perchè leggi e accordi sono cangianti, ma molto scrupolosi.
Non c'è monachesimo, ma ci sono le corporations, con dei druidi a dirigerle. Non c'è una Chiesa gerarchica e nemmeno una sinodalità, ma le filiali di una multinazionale.
C'è tanto studio della Scrittura, ma senza incensi e inginocchiatoi, come si studia un manuale. Ci sono tanti predicatori, come si fa con le televendite.

Siamo diventati tutti un po' così... Specialmente nel cattolicesimo.
Specialmente con certe ermeneutiche e liturgie propense a orientate il gregge in tal senso