Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 4 maggio 2024

Un enorme PERCHÉ!

Non metto neanche l'immagine. La butto lì cosi... Pensavo all'ultima uscita di Macron e alla seconda fessura della finestra di Overton che ha aperto in pochi giorni, mentre gli altri che buttano benzina (i polacchi, gli inglesi) o acqua (i nostri) sul fuoco, continuano col teatrino delle  dichiarazioni alle quali non crede più nessuno. 
Mi chiedevo e  mi chiedo: ma perché nessuno parla seriamente di pace? O, al limite, perché non vanno a combattere e a morire per procura dell'America e di chiunque altro burattinaio tutti i tantissimi ucraini che vivono da profughi privilegiati in Italia, in Polonia, in tutta l'Europa e in ogni altrove?
O perché non mandare al fronte le migliaia di partecipanti ai gay pride, di certo non esclusi da una Dignitas infinita?
Quando, tra l'altro, per cosa o per chi andrebbero a morire molti dei nostri giovani in età di leva (abolita), che, non tutti ma in troppi, non  non morirebbero neanche per l'Italia, che non conoscono perché  quasi nessuno insegna più cos'è la Patria!

24 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente. E bisognerebbe che ciascuno di noi meditasse sugli interrogativi posti nello scritto e cercasse poi di dare delle sincere risposte.

Anonimo ha detto...

Solitamente sono gli impotenti che mirano all'erezione attraverso la violenza.  Alla fine dovranno scendere in piazza le madri, le sorelle, le mogli, le zie con il mattarello in pugno e riportarsi a casa gli ' annamo ...che mo' je famo vede!'
a.m.

mic ha detto...

Perché non mandare al fronte le migliaia di partecipanti ai gay pride, di certo non esclusi da una Dignitas infinita?

Anonimo ha detto...

Due osservazioni: i nostri giovani, gay o non gay, non sarebbero in grado di combattere nessuna guerra, giusta o ingiusta, perché non sono addestrati a combattere; gli ucraini che vivono da noi o altrove da profughi sono senz'altro più meritevoli di aiuti di tanti sedicenti rifugiati, richiedenti asilo e perseguitati politici che manteniamo.

mic ha detto...

gli ucraini che vivono da noi o altrove da profughi sono senz'altro più meritevoli di aiuti di tanti sedicenti rifugiati, richiedenti asilo e perseguitati politici che manteniamo.

Ok. Saranno pure più meritevoli di altri. Ma resta il perché altri devono andare a combattere e loro restano imboscati. Non sono d'accordo col regime Zelensky & C.? E noi dobbiamo esserlo per forza?

Anonimo ha detto...

Carissima mic forse nòn hai messo a fuoco la narrazione dei fatti fatta in Russia. Ovvero la Russia di oggi si ritiene erede sia dell'impero zarista che dell' unione sovietica. Quindi , secondo loro, e' cosa giusta e santa riconquistare i territori perduti dopo il crollo dell'unione sovietica.
Di fronte a questa visione cosa puo' fare l'occidente ? Purtroppo le nostre televisioni non prendono in considerazione le omelie del cosiddetto patriarca Kirill che ha gia' incluso la Moldavia come possibile terra da riconquistare. E , dopo l'omelia,, la pioggia dei missili su Odessa e' decisamente aumentata , almeno secondo me. E' evidente che , per arrivare alla Moldavia, bisogna passare da Odessa.

Anonimo ha detto...

La Verita' di qualche giorno fa riferiva che Zelensky aveva fatto un nuovo decreto per il reclutamento. Se ho capito bene verranno reclutati tutti coloro che non hanno la famiglia a carico. Poi a seconda del numero dei figli. La verita' calcolava che con quel decreto i sacerdoti cattolici celibi sarebbero stati costretti a lasciare le loro parroçhie e le loro attivita' caritative e sarebbero stati costretti a partire per il fronte. Il numero di questi coscritti sarebbe di alcune migliaia. Qualcuno ha pensato che questo decreto potesse essere una ritorsione di Zelensky per l'invito di Bergoglio ad alzare bandiera bianca.
I gionalisti della verita' facevano notare che difficilmente i sacerdoti ortodossi avrebbero raggiunto il fronte perche' provvisti spesso di numerosa prole. Ma i giornalisti della Verita' si sono dimenticati che esistono anche i monaci ortodosse e che il decreto poteva costituire anche per loro ùn autostrada per il fronte.

Anonimo ha detto...

Quanto potra' durare questa guerra. Ieri Nona Michelidze , partecipando ad uno dei taĺk show sulla 7 affermava che potrebbe durare anni. Ma le azioni della coppia Kirill Putin (amici d'infanzià, bisògna ricordarlo) stanno mettendo paura ai nostri industriali. Pirelli , Buzzi , Barilla , Parmalat stanno tuttora lavorando in Russia. Hanno paura di essere nazionalizzati. Buzzi forse non l'avete mai sentito nominare. Produce cemento. In tutto il mondo. Ma la ditta ha sede in Piemonte , a Casale monferrato.

Anonimo ha detto...

#anonimo 18:04
Sono stati esclusi i pagliacci dalla chiamata al fronte, forse per solidarietà di casta.

mic ha detto...

Anonimo 17:47

Non credo alla narrazione delle mire espansioniste di Putin che non penso penda dalle labbra del patriarca Kirill e nonostante le dichiarazioni di condanna della deriva morale e non solo dell'occidente. Non credo sia una guerra espansionista né di religione; di fatto è stata provocata dall'America con un'escalation che dura da decenni e di cui sono riconoscibili diverse fasi. Credo invece realistica la vocazione più europea che orientale della Russia. Anche se la situazione per come è andata evolvendosi la sta avvicinando pericolosamente a Cina e Iran...
In risposta, pubblico ora un articolo con le ultime dichiarazioni di Paolo Liguori che avevo programmato per domani...

tralcio ha detto...

L’uomo privo della Grazia non può che agire senza Dio, cioè agendo il male, il falso e il brutto seminando morte.
Se pensiamo agli Stati attuali, ebbri di laicismo, essi rappresentano una gabbia per i cittadini, la cui scuola diseduca e la cui salute ammala. È talmente in odio la vita che oltre all’aborto e all’ eutanasia hanno ideato la trappola vaccinale per avvelenare le giovani generazioni, riducendone la propulsione in numero e desiderio. Di questi Stati asserviti all’affarismo, ma sarebbe meglio chiamarlo satanismo, si fa purtroppo garante una gerarchia ecclesiale assorbita nel brutto e nella menzogna di cui condivide il gusto del potere terreno.
La soluzione allora è una vita che attinge alla Grazia di Dio, accettando la croce ma prendendo le distanze dal compromesso con il mondo e il suo principe. Non dobbiamo temere la croce, ma di dispiacere a Dio. In positivo deve piacerci di piacere a Dio! Oggi tutto quello che è mainstream ha un odore sulfureo e un sapore che disgusta.
La scuola migliore è quella parentale, la scienza non approverebbe certi intrugli e nemmeno certe balle (sul clima o l’evoluzione), l’informazione dei TG è molto lontana dal far capire come stanno le cose, manipolando le menti. Le elezioni nel libero mondo occidentale sono una presa per i fondelli… etc etc

Silente ha detto...

Poiché centinaia di migliaia di giovani ucraini sono fuggiti in occidente o in Russia per non essere mandati, spesso senza alcun addestramento, a farsi massacrare al fronte per una guerra che non sentono (il 40% degli ucraini sono russofoni e molti di questi filorussi o semplicemente russi), il ditt-attore Zelensky ha deciso, contro ogni legge internazionale, di privarli dei servizi consolari e quindi del passaporto. Non solo: sta facendo pressione sugli stati che li hanno accolti (soprattutto Polonia, Germania, Romania) affinché questi vengano arrestati e consegnati all'Ucraina, in spregio a ogni diritto d'asilo. Questi giovani non sono né vigliacchi, né renitenti; semplicemente non vogliono farsi massacrare per favorire le mire imperialistiche ed espansionistiche degli USA e dei suoi lacchè della NATO che vogliono combattere la Russia "fino all'ultimo ucraino".
La Russia ha messo a disposizione le sua rete consolare per offrire a queste persone un passaporto russo e la sua protezione sociale, sventando così le vili minacce di Zelensky.
Notizia recente: Kiev ha annunciato di aver sospeso la sua adesione alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Così potrà continuare a rastrellare uomini nelle strade da inviare al fronte, ad irrompere nelle case senza mandato e per ricercare, arrestare, torturare e uccidere presunti "collaborazionisti". O a inviare sicari in Russia per assassinare intellettuali, giornalisti, scrittori che sostengono il legittimo governo di Putin. Ricordiamo, tra questi assassinati dagli ucraini, probabilmente con l'aiuto dei servizi occidentali, la bella figura di Darya Dugina, giornalista, poetessa, musicista figlia del filosofo Alexander Dugin.
Silente

Anonimo ha detto...

Comme le disait un de mes amis, « il fut un temps où les Ukrainiens étaient gouvernés par des spécialistes de la clé à molette ; aujourd'hui, ils le sont par un virtuose de la queue à piano ; voyez le résultat… »

Anonimo ha detto...

"La Russia è un rebus avvolto in un mistero che sta dentro a un enigma" -Winston Churchill-

Diego B. ha detto...

Una guerra che potrebbe durare anni. Lo dicono in molti tra cui Putin. Ma tante guerre durano anni, con fasi alterne, però questa è diversa perché contrappone due diversi modi di vivere e la tensione che si avverte è palpabile. Una guerra del genere, con l'impegno richiesto può sfociare in un conflitto nucleare proprio perché alla fine i belligeranti non troveranno una via d'uscita. C'è una serie tv, Fallout, che mostra proprio questo: una guerra nucleare alla fine di un conflitto convenzionale di una decina di anni. Con la presenza anche dell'industria bellica che fa naufragare ogni tentativo di mediazione.

Anonimo ha detto...

Anonimo 21:19

La Russia è sempre stata un'ossessione per il mondo anglosassone che, per risolvere il rebus, svelare il mistero e decifrare l'enigma, da molto tempo trama per la sua fine come repubblica federale unitaria e la sua divisione in tanti repubbliche più piccole e più facilmente asservibili ai propri interessi che, naturalmente, non sono i nostri.

Anonimo ha detto...


La citazione di Churchill sulla Russia non credo sia sua, forse viene dall'autore francese marchese de Custine, viaggiatore, che nel 1839 scrisse un voluminoso testo sui suoi viaggi in Russia, molto apprezzato in Occidente ("L'impero degli Zar. Viaggio nella Russia eterna").
Nel 1843 ne uscì una traduzione inglese.

Anonimo ha detto...

Riecco la voce della Russia!
Per questi qui, “pace” sarebbe la resa incondizionata dell’Ucraina. Sarebbe l’anacronistica vittoria del più prepotente, in barba ad ogni regola internazionale. La vostra “pace” riporterebbe indietro il mondo di cento anni.

mic ha detto...

Chi ha parlato di resa incondizionata?
Basterebbe tornare indietro di 10 anni, prima che l'America organizzasse i colpi di stato che hanno instaurato l'attuale regime filoatlantico al punto di minacciare i confini russi con basi NATO a dismisura; il che ha provocato la funesta "aggressione" e la conquista dei territori di confine filorussi...

tralcio ha detto...

In Ucraina vivono milioni di russofoni che in larga parte sono russi o russofili. E’ il motivo principale per il quale tutto sommato i russi non hanno calcato la mano potendolo fare, ma sono intervenuti non potendo lasciar fare.
In Ucraina vivono milioni di persone asservite a un progetto etnico estraneo ed eterodiretto che non è voluto dalla NATO ma che caso mai se ne serve, come dei laboratori molto sospetti aperti in gran numero.
L’Ucraina ha visto diffondersi il problema del neo-nazismo e a spingerlo sono quelli che non ti aspetteresti.
La popolazione normale sta pagando un prezzo altissimo in vite perdute, economia distrutta, pensioni più che dimezzate, servizi pubblici evaporati…
Qui da noi fa comodo pensare che sia in atto una guerra “classica” di A contro B. Le cose sono un po’ più complesse e l’elite di quelli che aiutiamo sono le principali responsabili del disastro di un intero Paese.

Anonimo ha detto...


In Ucraina ci sono anche gli ucraini-La guerra sfugge di mano

Da certi commenti sembra la si ritenga popolata da russi solamente.
C'è una componente russofona ma la gran maggioranza è ucraina.
Il nazionalismo violentemente antirusso è piuttosto diffuso e spiega
anche le componenti filonaziste, che rievocano scenari del 1941-42, quando l'Ucraina fu inizialmente "liberata" da Stalin ad opera delle armate di Hitler. Un solco sanguinoso tra russi ed ucraini fu scavato dalla politica bolscevica (Lenin e poi soprattutto Stalin) che impose la collettivizzazione forzata dell'agricoltura, considerata necessaria dal regime per lo sviluppo accelerato dell'industria pesante oltre che dal punto di vista ideologico. Come sappiamo, i metodi imposti furono estremamente crudeli.
Che la Russia sia definitivamente uscita dal comunismo, i popoli della ex Unione Sovietica (baltici, polacchi, ucraini etc) ci credono poco. A loro importa poco che questa guerra sia stata provocata soprattutto dalla sventata e sciagurata politica americana di espansione indiscriminata ad Est, a danno della Russia.
La guerra poi ha la sua logica interna, come ogni cosa. Si parla adesso sempre più spesso di un possibile collasso dell'esercito ucraino, in evidente inferiorità di uomini e di mezzi. Alcuni paesi della Nato hanno detto che manderebbero soldati in aiuto. In commenti dell'anno scorso si era ventilato che si sarebbe potuto giungere a questo, allo scontro diretto tra Nato e Russia. L'ipotesi peggiore sta quindi avverandosi, la situazione sta sfuggendo sempre più di mano.
La logica interna della guerra: se la Russia travolge l'Ucraina, difficilmente si tratterrà dall'avanzare ulteriormente verso Ovest, p.e. in Moldavia e forse anche nei Paesi baltici, soprattutto se paesi nato saranna già intervenuti sul fronte ucraino.
Miles

Anonimo ha detto...

L'Ucraina è abitata da moltissimi ucraini, molti dei quali hanno un'etnia ben precisa.
I russi che ci sono hanno preso mazzate finché altri russi hanno detto stop.
I russi hanno il duplice interesse di minimizzare le loro perdite: interno ed esterno.
Invece per qualche ukraino con certe simpatie, più si muore e maggiore è l'onore.
L'orgoglio unito a certi progetti insani è capace di tragedie immani.
Chi osserva da qui troppo distrattamente rischia di usare criteri adatti ad altri conflitti.

Anonimo ha detto...

Io vedo il popolo italiano che accetta prono qualsivoglia diktat, si vuol dire dunque che i russi e gli ucraini siano più svegli? Sarà ma intanto
mi sa che le decisioni vengono dall'esterno e mai dal popolo, il quale al più agisce per indotto, la reazione del cane di Paulov . A meno che ci sia un intelletto superiore, che in un occidente non più cristiano, manco nei vertici, è assente ormai. Che la Russia ,alla data , sia migliore moralmente dell'occidente, è certo. Che non ci siano volontari per una guerra sporca tuttavia è altrettanto certo. Forse ci speravano. Che le manifestazioni, pro questo e pro quello, siano pubblicizzate solo quando fa comodo a qualcuno, è ancor più certo dopo l'epoca covid con la censura dimostrata in modo plateale sulle manifestazioni no green, per cui chi le vuole oggi ,e pubblicizza pure, è altrettanto certo che voglia irrorarci ulteriormente col nucleare.

Anonimo ha detto...

Mi torna alla mente l’espressione poco conosciuta del poeta Goethe: «L’Europa è nata in pellegrinaggio e la sua lingua materna è il cristianesimo». In una battuta viene sintetizzata la storia di questi popoli.

L’espressione del poeta manifesta una verità che spesso oggi viene volutamente dimenticata da molti: l’Europa fin dal suo nascere ha conosciuto il cristianesimo come suo fondamento. Le ragioni politiche che negli anni passati hanno portato a un serrato dibattito e all’esclusione dell’inserimento delle radici cristiane nel Preambolo della nuova Costituzione ha mostrato che spesso, contrariamente alla verità storica, prevale l’opportunismo che tende a negare perfino l’evidenza....