Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 25 aprile 2025

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Considerazioni sparse sul papato di Francesco

Ho letto tantissimi interventi su papa Francesco, cosa che mi ha permesso di farmi un’idea su come le istituzioni, i politici, la stampa, la gente comune abbia commentato la morte del Papa. Tralascio naturalmente la valanga di retorica che come sempre in queste circostanze riempie il discorso pubblico.

Tralascio quell’atteggiamento di chi (sui social) esercita il “potere della tastiera” per comunicare al mondo (spesso a sé stessi) prevalentemente il proprio disagio esistenziale, le proprie frustrazioni, la mancanza in buona sostanza di una benché minima capacità di misurarsi nell’esercizio della riflessione, che comunque non scaturisce dalla volontà ma dall’abitudine a interrogarsi sull’esistenza. Tra questi c’è la componente no-vax (per chiarezza: non mi sono vaccinato e ho contrastato la logica del “green pass”) che oggi rappresenta una vera e propria sciagura per ogni seria ripresa del dibattito politico sulla base di premesse razionali. Nella quale alligna un atteggiamento rancoroso, rozzo, “primitivo”, incapace di aggiungere un elemento in più, per cui  si applaude alla morte del Papa ricordando la sua (infausta) posizione sul vaccino; ci sono quelli nei quali le scie chimiche hanno prodotto nei loro cervelli frustrati un tale scombussolamento da fargli scrivere post tipo “È rimorto” o cose del genere.

Comunque, a parte questi fenomeni da baraccone, rimane il fatto che quasi tutti provano a tirare papa Francesco dalla propria parte utilizzando a proposito una sua frase che avvalori la tesi propugnata. In questo esercizio i più bravi sono i cosiddetti progressisti, i quali, dall’alto di un totale disinteresse per la dimensione spirituale e religiosa del Papa defunto, si compiacciono nel sottolineare la sua vicinanza agli “ultimi”, ai migranti... insomma a “misurare” il valore dell’episcopato bergogliano col criterio della vicinanza alla propria concezione del mondo, dimenticando però tutte quelle dichiarazioni nelle quali Francesco ha espresso con chiarezza la condanna di certe pratiche (aborto, gender…).

Ma c’è un dato, difficilmente controvertibile, che sotto il papato bergogliano, al di là della retorica sull’accoglienza e cose del genere, il “mondo” ha fatto piena irruzione nella Chiesa, entrando per quella breccia che ormai da tempo si era prodotta nelle mura che da esso la separavano. Viviamo in un’epoca che il sociologo Emmanuel Todd ha efficacemente definito come quella della “religione zero”. Almeno nel nostro Occidente. Religione zero alla quale corrisponde una quasi totale assenza dalla vita quotidiana della dimensione spirituale della trascendenza. Un processo avviatosi da tempo, ma che negli ultimi anni è andato crescendo vorticosamente. Un processo per nulla contrastato dal papato di Francesco, durante il quale si è pensato di riavvicinare il popolo alla Chiesa accentuando ulteriormente la mondanizzazione della stessa, facendo sì che essa fosse più “del” mondo che “nel” mondo (dal Vangelo di Matteo: «Voi siete nel mondo, ma non del mondo. Voi siete per il mondo!»).

Chi frequenta le chiese sa bene cosa vuol dire questo, sa bene che nel papato bergogliano si è spinto molto più in là quel processo di “mondanizzazione” avviatosi con il Concilio Vaticano II; che si sia spinto nella direzione di compiacere il mondo per ottenerne il consenso.

Ma, piaccia o non piaccia, in tema di religione non funziona così: che la cosiddetta apertura non abbia portato all’aumento dei fedeli ce lo dicono i bruti dati statistici. Durante il papato di Francesco è infatti calato verticalmente il numero dei cittadini che vanno a messa (si calcola che vada regolarmente a messa circa il 25% dei cittadini italiani), come è drasticamente calato il numero dei matrimoni religiosi. Chi voglia approfondire l’aspetto statistico si legga i dati Swg. Per concludere: non è che io voglia imputare al solo Francesco la responsabilità della secolarizzazione della società, ma rimane il fatto che il suo papato non ha fatto altro che esaltarne il processo.
Antonio Catalano, Giovedì 24 aprile 2025 

29 commenti:

M.Angheran ha detto...

Nonostante le censure opportunistiche e mirate e la falsa narrazione permessa contro Ratzinger , salutiamo il ritorno su Blogger di Chiesa e post concilio

Anonimo ha detto...

Sinceramente, non so dare un giudizio sull'operato e men che meno sul papa, ma sull'uomo mi permetto di dire che mi ha rovinato gli ultimi 12 anni fin dal Buona sera, proprio non lo potevo digerire, gli auguro che il Giudizio non sia stato troppo severo, non so cosa sarà del successore, preghiamo.Ben tornata dott.ssa Guarini e buon lavoro.

Anonimo ha detto...

Carissima Mic
Vedo che Le hanno restituito il suo illustre blog che seguo dal 2009 !
Mi rallegro , Deo gratias !
Ero in grande sconforto con la censura, mi mancava un pezzo importante della mia vita di Fede di questi anni travagliati, che trovava in lei grandissimo sostegno.
Spero che non accada più !
Ad maiora

Lettrice affezionata

Laurentius ha detto...

Bergoglio non ha fatto altro che attuare il Concilio Vaticano II, in linea coi suoi predecessori, a partire da Roncalli, come si era proposto all'inizio del suo pontificato, col suo stile. Bergoglio piace agli atei e agli ipocriti. Una mia compagna di classe delle scuole superiori, di sinistra, mondialista arcobaleno, che non mette mai piede in chiesa, che finge di credere in Dio, separata con un figli9 separato è una fanatica di Bergoglio, del quale mi ha fatto il panegirico durante una telefonata, aggiungendo per di più il panegirico del venticinque aprile. Io, pur conoscendo da decenni le posizioni di questa persona, ho sempre chiuso non uno, ma due occhi, cercando di mettere in pratica le opere di misericordia spirituale. Non credo che ci sentiremo più telefonicamente (abita lontano e non la vedo da quattro decenni), perché è troppa la differenza che ci separa riguardo a Bergoglio e ad altre questioni. Si tratta di due mondi completamente diversi, opposti. Eravamo rimasti in contatto come vecchi compagni di classe. Capisco benissimo che la storia delle nostre famiglie è diversissima e che in ogni caso certi modi di sentire sono congeniti, è una questione di sangue. Io sono molto paziente, ma ora basta. Perché mi sono diffuso sulla telefonata esaltatrice di Bergoglio? Perché essa è emblematica e spiega a meraviglia l'attuale situazione religiosa. La setta conciliare piace agli atei e ai persecutori della Chiesa. Quindi, non può essere la Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

Anonimo ha detto...

Anche il papa non può essere diverso da quello che è ed è stato. A volte si trovano sacerdoti che tali son diventati perché non trovavano la loro strada ed il sacerdozio è veramente stato per loro un totale cambio santificante della loro anima. Altri invece non hanno mai cambiato il loro modo di essere. Bergoglio , a mio parere, è tra coloro che appartengono a questo secondo gruppo. Noi tutti conosciamo persone che fin da giovanissimi pretendono di farsi forti senza mai diventarlo, usando proprio la forza. Ma la vera forza è ben altra, è la somma delle virtù coltivate in tutto l'arco della propria vita. Bergoglio ha studiato la forza del suo tempo e su quella si è fatto forte.
m.a.

Anonimo ha detto...

Vatican Media Live - Italiano
https://www.youtube.com/watch?v=gW-upYJcuSE
Mi domando cosa riescano a vedere coloro che passano davanti al feretro e si dividono a destra e a sinistra dello stesso, visto che e' stato messo praticamente raso terra, se non le schiene di coloro che hanno il privilegio di potersi porre direttamente a fianco della bara. Quelli in carrozzella poi...

Anonimo ha detto...

Così come San Pietro, giunto a Giaffa, udì le suppliche di chi implorava il suo intervento per risuscitare Tabita, donna che tanto aveva fatto per gli indigenti, donando loro vestiti, denaro e pane, così il nuovo Papa, ascoltando le grida di un popolo affamato di verità, spogliato di sacro e privato della bellezza perenne del cattolicesimo ortodosso, risusciti i fedeli cattolici dispersi, scandalizzati, e riabiliti quei Vescovi e sacerdoti che ingiustamente - dal punto di vista di Dio - sono stati vessati, rimossi, ostacolati e le cui famiglie religiose sono state commissariate solo per non essere più in linea con certe direttive. Possa San Pietro intercedere per noi, donandoci un Papa necessario a ristabilire la verità, senza preoccuparsi di quanti lo ameranno, ma solo di essere amato da Dio, affinché le anime possano salvarsi.
Roberto Bonaventura

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere che sia presente la signora dei fiori gialli, seduta accanto al Card.Arinze, a sinistra di chi guarda lo schermo.

Catholicus ha detto...

Chapeua, caro Laurentis, chapeau! ...e ben tornata alla cara, carissima Maria Guarini. Praticamente lei è allineato, quanto al giudizio fondamentale, base e postulato per tutte le critiche anticonciliarsinodali, a Mons. Viganò. Consiglio di leggere attentamente l'intervista che gli era stata richiesta da Marco Giordano, e che avrebbe dovuto essere mandata in onda su Rete 4 nella sua trasmissione Fuori dal coro, Non glie lo hanno permesso, al bravo e coraggioso Giordano, nonostante il governo moderato antiprogresista (a parole...) http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV6722_Vigano_Intervista_del%2023%20aprile_2025.html

Anonimo ha detto...

Partecipazione alle spese esequiali del Santo Padre
https://gloria.tv/post/HFHYB94wVPyq2kk4HovRpJABY

Anonimo ha detto...

Dobbiamo pregare tanto per un Papa che serva Gesù e non il mondo.

Anonimo ha detto...

L'importante é che a messa ci vadano i vaccinati.
Sancte vaccine, ora pro nobis.

Anonimo ha detto...

Il commiato a Francesco e a Benedetto: grandi folle ma numeri diversi
Ieri sera, 24 aprile, dopo le h. 19, la Sala stampa della Santa Sede ha comunicato il numero dei fedeli che, nei due giorni di esposizione (iniziata il 23 aprile, alle h. 11), hanno visitato la salma di Papa Francesco nella Basilica vaticana: oltre 90.000.
Numeri impressionanti, che testimoniano della popolarità del Pontefice e dell’affetto di cui era circondato.
Ma non si tratta di un record assoluto.
Poco più di due anni fa, il 3 gennaio 2023, l’ANSA @agenzia_ansa comunicava il numero di fedeli che, anche in quel caso in due giorni di esposizione, avevano visitato la salma dí Benedetto XVI: oltre 135.000.
A quasi dieci anni dall’abdicazione, il Papa del Summorum Pontificum attirò a Roma esattamente il 50% in più di dolenti del suo successore.

Laurentius ha detto...

Caro Catholicus, la ringrazio di cuore. Ho appena finito di leggere la bellissima intervista a Mons. Viganò che non è stato possibile trasmettere.
Cor Jesu, miserere nobis.

Anonimo ha detto...

Spiace dovere tornare su papa Francesco, ma è buona cosa rammentare alcune cose, per vedere a quale miserando livello egli ha fatto precipitare la Chiesa - visto tra l'altro che già circolano immaginette che lo vedono abbracciato alla Madonna e cose del genere.

A un post su X dove un commentatore ha affermato che papa Francesco ha avuto opposizioni perché era perfettamente in linea con il Vangelo, ho commentato chiedendo se benedire le coppie omosessuali era in linea con il Vangelo.

Ecco una risposta, che fa capire in quale baratro papa Francesco ci ha fatto precipitare, ed è il modo di ragionare di quasi tutti in questa perversione di anima e di cuore:
«Benedire i peccatori non significa benedire il peccato. Gesù ha pranzato e cenato con i peccatori, ma non ha mai sostenuto il peccato. Tra l'altro, tutti gli esseri umani sono peccatori e, secondo la vostra logica, non meritate la benedizione».

Il problema è che Fiducia Supplicans benedice la situazione di peccato mortale, non è una "benedizione" per i peccatori.

Un altro, che confonde la misericordia con la necessità di conversione di fronte a situazioni stabili di peccato mortale:
«Gesù non ha esitato a spezzare il pane con traditori come Giuda o con una prostituta come Maria Maddalena. Se può offrire loro misericordia, penso che Papa Francesco abbia semplicemente seguito le sue orme, invitando tutti a sperimentare l'amore e la grazia di Dio, indipendentemente dal loro passato».

Ecco l'ultimo esempio, anche se ne avrei degli altri:
«Dovreste tornare indietro e leggere i Vangeli sinottici. Gesù si circondava di peccatori. Era con i farisei egoisti che criticava maggiormente»
La mia risposta:
«Come Zaccheo, che si era convertito e aveva lasciato la sua vita di peccato. Benedire chi è nel peccato significa incoraggiarlo a continuare a peccare. La Chiesa ha sempre insegnato radicalmente il contrario. P.S.: A proposito, sono figlio di una coppia divorziata, mia madre viveva con un compagno (maschio, ovviamente). Quando è andata a Medjugorje, si è convertita, ha lasciato il suo compagno e ha iniziato la sua vita di penitenza e di fede. Oggi coloro che vivono nel peccato sono incoraggiati a continuare a vivere nel peccato... che potrebbe finire con brutte sorprese per l'eternità».

Questo è il motivo per cui, a suo tempo, invitai a pregare per papa Francesco, per salvare la sua anima, oltre che per la sua salute.
Ciò che ha fatto è molto grave, e spero che le tante preghiere siano riuscite a convertirlo, almeno all'ultimo istante della sua esistenza.
Cit. Guido Villa

Anonimo ha detto...

Gesù andava dai peccatori ("non sono venuto a chamare i giusti ma i peccatori - Mc 2 , 17") ma per convertirli. Per convincerli a pentirsi, a cambiar vita, a seguire i suoi insegnamenti. "Pentitevi, poiché il regno dei cieli è vicino" (Mt, 4, 17). Invitava perentoriamente alla "metanoia", alla conversione. Chi non fosse diventato l'uomo nuovo da Lui insegnato (p.e. nel Discorso della Montagna) non sarebbe entrato nel regno dei cieli.
Ma papa Francesco, ha mai posto ai peccatori l'esigenza drammatica della conversione, la necessità di abbandonare subito la loro vita di peccato e di convertirsi a Cristo, affidandosi alla sua Grazia? Mai, che io sappia. Questa è stata la sua grave colpa: aver diffuso una concezione sbagliata e addiritturra malata della divina misericordia. Malata, non si saprebbe come altro definirla, quando essa si traduceva nel consiglio a individui arcobaleno a rimanere nell'arcobaleno ossia a continuare nella loro vita di peccato.
Questo è esattamente il contrario di quello che ha insegnato il Signore.
Non ha mai incitato nessun peccatore e in generale nessun cristiano a lanciarsi sulla strada della virtù, fidando nell'aiuto di Dio, perché si tratta come sappiamo di una strada stretta, che non si riesce a percorrere se non ci si affida al Signore.
Dov'era l'afflato sovrannatuale nella sua pastorale?
Ma in questa sua professione di una misericordia che non è quella veramente cattolica, non ha fatto altro che portare all'estremo l'errore presente nell'impostazione dottrinale e pastorale imposta alla Chiesa visibile da Giovanni XXIII, quando ha espressamente detto che la Chiesa doveva ora sostituire le condanne con la misericordia. E la sua impostazione è stata mantenuta da tutti i papi "conciliari".
T.

Anonimo ha detto...

Da quando era tornato! Guarda le date dei post, io sono risalito a febbr

Anonimo ha detto...

In questo giorno di lutto, anche noi ci uniamo alla preghiera di suffragio che sale al cielo dalla Chiesa militante.
Invochiamo lo Spirito Santo affinché, nei prossimi giorni, possa ispirare agli eminentissimi Cardinali la scelta migliore, anche donando, a chi ne necessitasse, la capacità di sapere leggere i segni dei tempi.
Occorrendo, esercitiamoci nella virtù del perdono.
Pie Jesu Domine, dona ei requiem.

Da Lo spigolatore Romano ha detto...

È risaputo che l'ironia dei preti a volte è graffiante. Incontro un attempato monsignore e, com'è uso, mi levo il saturno per salutarlo dicendo con un leggero inchino "signor canonico". "Oh, eccellenza, è sempre una gioia incontrarla". Dopo il bacio dell'anello scambiamo quattro chiacchiere. Ad un certo punto osservo come questi giorni sembra non ci siano richieste tipo "santo subito".
L'arguto canonico romano mi risponde: "Oh, non c'è bisogno. Si è umilmente autocanonizzato preventivamente per non lasciare incombenze al successore.

Anonimo ha detto...

Il commiato attuale l'ho seguito tramite il Messalino bilingue del 1965.

tralcio ha detto...

Bentornata sul tuo blog, cara Mic!

Anonimo ha detto...

Sequere me et dimitte mortuos sepelire mortuos suos.
Mt 8, 22

Anonimo ha detto...

Mel Gibson. Number one.

"La morte di qualsiasi uomo dovrebbe suscitare riflessioni. Papa Francesco è andato a incontrare il giudice di tutti. Non farò finta che abbiamo camminato sulla stessa strada., il suo papato ha portato confusione dove avrebbe dovuto esserci chiarezza, compromesso dove avrebbe dovuto esserci coraggio.

Ha abbracciato un mondo moderno che prende in giro Cristo, e così facendo, molte anime sono state allontanate.

Ma solo Dio vede il cuore. Solo Lui pesa l'anima.

Quindi prego: che gli sia mostrata misericordia. Possa la verità che ha oscurato nella vita brillare chiaramente ora per coloro che sono ancora qui.

E possa la Chiesa, per quanto malconcia, trovare la strada per tornare alla Croce, alla tradizione, alla verità.

Requiem aeternam dona ei, Domine."

Anonimo ha detto...

Concordo!!! Anche a me è mancata moltissimo! Bentornata!

Anonimo ha detto...

Ls lingua morta, da lui esecrata, ha reso viva e solenne la cerimonia d'addio.

mic ha detto...

Sembrerebbe che dopo la morte del Papa, la raffinatezza liturgica e le campane siano, per così dire, liberati dalla naftalina. C'è la sensazione che la gente non abbia bisogno di essere imbarazzata o abbia paura della bellezza; non verrà più accusata con accigliamenti o rimproveri. Certo, il prossimo papa, chiunque sia, darà il tono, nel bene e nel male. I trafficanti continueranno a fare quello che fanno sempre, ma gli abitudinari vogliono sempre vedere da che parte tira il vento. Durante un interregno, il vento è fermo.

A proposito del funerale papale, ok, certo, c'è stato il sermone semi-obbligatorio di canonizzazione ("Papa Francesco, dal cielo, prega per noi... ”), e le solite novità stravaganti, ma trovo la playlist liturgica complessiva molto ben scelta:

Requiem latino Aeternum Introito + preludio polifonia
Saluto latino e Confiteor (versione riformata)
Kyrie in greco (polifonia)
Colletta latina
Salmo Responsoriale Latino
Vangelo latino (cantato! )
Antifona Offertorio polifonico latino
Latino Sursum Corda
Prefazione latina
Sanctus latino canto gregoriano + polifonia
Canone latino [Preghiera eucaristica 2 o 3 o qualcosa del genere - non il Canone Romano, ma comunque! ]
Pater Noster (in latino)
Pax in latino
Agnus Dei (più latino)
Litanie dei Santi (ancora più latino)

Poi arrivarono alcuni prelati orientali e cantarono:
Christos Anesti (in greco - il tradizionale tre volte)
Canti arabi del riposo

Bara rimossa, tradizionale "In Paradisum"

Timothy Flanders commenta:

"Questo funerale, organizzato senza dubbio da tutti gli amici di Francesco, è una testimonianza del potere tradizionale della lingua romana per tutte le cose liturgiche, dottrinali e riverenti per l'Europa e per il mondo. Rappresenta il fallimento dei Nuovi Iconoclasti, che odiano il latino e vogliono distruggere tutto il latino dalla Chiesa. "

mic ha detto...

Ho citato Kwasniewski

Anonimo ha detto...

A Modernist tomb and (please God) the tomb of Modernism.

Laurentius ha detto...

Ricominciamo? Non lasciatevi incantare dal latino e dal canto gregoriano. Fumo negli occhi! Quei funerali sono stati un'occasione imperdibile per i potenti del mondo per incontrarsi e compattarsi intorno alla bara del morto, in vista delle loro imprese. Niente altro. Il futuro lo conosce soltanto Dio, ma le previsioni sono fosche assai. Non capisco poi come chi si dice cattolico tradizionale si accontenti del 'minor male, perché di più non di può', trattandosi di materia grave. Non sono elezioni politiche, dove la perfezione assoluta non si può sperare (io non chiudo né uno né due occhi, per la verità, anche in questo caso). Se le novene sono per ottenere un papa conservatore, allora il Signore vi darà un papa progressista più di Bergoglio. Con le novene bisogna chiedere anzitutto l'annientamento del modernismo. Patti chiari, amicizia lunga.