Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 5 luglio 2025

Cardinale Zen: Dio è “disgustato” dal comportamento omosessuale

Nella nostra traduzione da Lifesitenews interessanti eapressioni del card. Zen in un  l’articolo scritto da Michael Haynes.
Cardinale Zen: Dio è “disgustato” 
dal comportamento omosessuale

Il Card. Joseph Zen Ze-kiun ha espresso una forte critica nei confronti dell’omosessualità e ha anche messo in guardia dal precipitarsi ad analizzare «ogni azione o parola» di Papa Leone XIV.

In un breve commento pubblicato online qui, Il Card. Zen ha esortato i cattolici ad essere pazienti nel tentativo di produrre analisi e opinioni su Papa Leone, incoraggiandoli invece a sostenerlo con le preghiere:

Continuiamo a pregare per il Papa, senza fretta e senza esercitare pressioni su di lui, senza creare notizie false e senza eccederr nell'analisi di ogni sua azione o parola. Aiutiamolo a dissipare con successo la confusione e a ripristinare l’unità, non solo all’interno della Chiesa, ma anche tra i cristiani, affinché l’unità dei cristiani possa presto diventare realtà.

Zen, il 93enne vescovo emerito di Hong Kong, troppo anziano per partecipare alla votazione, ha partecipato alle congregazioni generali precedenti al conclave che ha eletto Leone. La sua è una voce costante nel sottolineare l’insegnamento cattolico, in particolare alla luce delle preoccupazioni riguardo a Fiducia Supplicans e dunque alle “benedizioni” delle coppie omosessuali, alle restrizioni alla Messa in latino e al Sinodo sulla sinodalità.

Citando uno di questi temi, Zen ha osservato che «il caos e le divisioni all’interno della Chiesa negli ultimi anni (causati in particolare a causa di Fiducia Supplicans) ci fanno sentire come se Gesù dormisse. Fortunatamente, noi che abbiamo “poca fede” lo abbiamo ancora svegliato». “Si è svegliato e ci ha dato un Papa che ha saputo calmare la tempesta”, ha detto Zen riferendosi a Leone.

Rivolgendosi alle congregazioni generali prima del recente conclave papale, Zen ha avvertito che il tanto decantato concetto di ‘riforma’ nella Chiesa doveva essere radicato negli elementi fondanti della Chiesa, altrimenti non sarebbe stata una “vera riforma”.

Lamentando la gestione degli abusi e le critiche al «clericalismo», Zen ha affermato che nella Chiesa «non possiamo fare a meno di vedere uno sforzo maldestro di adattarsi allo spirito del mondo invece di opporvisi con fermezza».

Nel suo ultimo commento, Zen ha toccato il tema dell’insegnamento della Chiesa sull’omosessualità.

Commentando le letture della Messa per il rito Novus Ordo della liturgia di martedì, Zen ha sottolineato la condanna biblica dell’omosessualità. Egli ha scritto: «Il Dio misericordioso è così disgustato dal comportamento sessuale omosessuale perché questo crimine è troppo lontano dal piano di Dio per l’uomo». «Il suo piano è che un uomo e una donna si uniscano in un unico corpo con un amore unico ed eterno e cooperino con Dio. Una nuova vita può nascere e crescere nel calore della famiglia».

Ribadendo l’insegnamento cattolico secondo cui le tendenze omosessuali non sono peccaminose, mentre lo sono gli atti stessi, Zen ha osservato come «il comportamento omosessuale non solo mina il piano di Dio, ma danneggia chiaramente la società ed è maggiormente suscettibile di causare tragedie personali».

Il Cardinale ha commentato: «La Chiesa, naturalmente, ama tutte le persone e accoglie tutti, indipendentemente dal loro attuale stato di comprensione, ma non li può lasciare nell’ignoranza». «Deve dare loro l’opportunità di conoscere il piano di Dio all’interno della Chiesa, di trovare la forza attraverso la preghiera e i sacramenti per superare la tentazione, di percorrere la via della castità e di tendere alla vita eterna».

Il commento di Zen fa eco all’insegnamento della Chiesa cattolica sulla questione dell’omosessualità. Il documento della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) del 1986 “Sulla cura pastorale delle persone omosessuali” afferma che “un approccio veramente pastorale apprezzerà la necessità che le persone omosessuali evitino le occasioni prossime al peccato”.

La CDF – ora nota come Dicastero per la Dottrina della Fede – ha aggiunto che l’insegnamento della Chiesa non deve essere sacrificato per motivi «pastorali», poiché i veri motivi pastorali hanno a cuore il bene dell’anima:

Ma desideriamo chiarire che allontanarsi dall’insegnamento della Chiesa, o tacere al riguardo, nel tentativo di fornire assistenza pastorale, non è né caritatevole né pastorale. Solo ciò che è vero può essere, in ultima analisi, pastorale. L’abbandono della posizione della Chiesa impedisce agli uomini e alle donne omosessuali di ricevere l’assistenza di cui hanno bisogno e che meritano.

Pertanto, occorre rivolgere una speciale sollecitudine e attenzione pastorale a coloro che si trovano in questa condizione, affinché non siano indotti a ritenere che vivere questo orientamento nell’attività omosessuale sia un’opzione moralmente accettabile. Non lo è.

Il Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 2357 insegna: «Gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Chiudono l’atto sessuale al dono della vita. Non procedono da una complementarità affettiva e sessuale autentica. Non possono essere approvati in nessun caso».

Imperterrito nonostante  l'età, Zen continua a svolgere una intensa attività, sia con i suoi scritti online che con il suo ministero locale, tenendo anche conferenze.
Più recentemente ha celebrato una Messa tradizionale per la festa del Corpus Domini e ha guidato una processione per le strade di Hong Kong [vedi].
Michael Haynes

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se Fiducia Supplicans 'sdogana' il proibito, anche Amoris Laetitia col salvacondotto ai divorziati risposati si oppone alle stesse spiegazioni di Cristo nei Vangeli riguardo al divorzio e al dopo divorzio

Pare che la 'pastorale' per rendersi accettabile ora debba concedere libertà sotto la cintura perché le richieste di santificazione non vanno più di moda, in un senso....e pure nell'altro.

Può la Chiesa diminuire il Vangelo per piacere al mondo? Può dimezzare il messaggio dello Spirito per dire: agite pure secondo la carne?
Ma di fatto...encicliche o meno... Può una parola d'uomo correggere e rabberciare ciò che è divinamente dichiarato nei testi sacri?

Anonimo ha detto...

Il "disgusto di Dio" è un'immagine contundente: brucia e ghiaccia, bollente o gelida.

Il gusto richiama il sapore, dunque la sapienza.

Il disgusto spirituale riguarda l'insulto o il rifiuto per la vera sapienza.

Non è un giudizio sull'atto della singola creatura: è semplicemente presa d'atto.

C'è una distanza tra la sapienza divina e il gusto dissenziente, urlato dalla creatura.

L'urlo cacofonico non pare un grido di aiuto, ma piuttosto lo slogan del ribelle.

Di qui l'amarezza nel palato divino, un disgusto mite, sapendolo un dispetto.

Dio può vomitare? Secondo Apocalisse sì, specialmente i tiepidi.

I tiepidi infatti spengono il bruciore o mettono pannicelli caldi sul gelo mortale.

Non funziona. Non è sapienza. Si gira in giro al problema.

Anonimo ha detto...

Don Nicola Bux, ex consultore di entrambe le Congregazioni, per la Dottrina della Fede e il Culto Divino, ha pubblicato un nuovo libro sulla liturgia. Include rivelazioni sul documento Traditionis Custodes.
Il titolo è: 'La liturgia non è uno spettacolo: Il questionario ai vescovi sull'antico rito - un'arma di distruzione di massa?
Il libro è stato scritto insieme a Saverio Gaeta, ex redattore del quotidiano vaticano L'Osservatore Romano. Contiene tutti i documenti rilevanti dell'indagine del 2020 della Congregazione per la Dottrina della Fede sulla Messa nel Rito Romano.
https://gloria.tv/post/xJZwd231xec83Em69oW3xKo9N