Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 15 novembre 2012

Applicazione Summorum Pontificum. Ulteriori segnali negativi. Cosa sta accadendo?

Ricevo e volentieri pubblico, a richiesta, sia per condividere che per avere l'opportunità di accogliere riflessioni e suggerimenti. Questa denuncia è pubblicata da MiL, senza il riferimento alle città [più d'una?] interessate  dall'ennesima ondata persecutoria contro il Motu Proprio "Summorum Pontificum", nell'intento di non danneggiare la già precaria situazione dei fedeli. Mi permetto tuttavia di osservare, che più danno di così non si potrebbe e, probabilmente, conoscere i dati precisi - come già avvenuto per Gesù e Maria al Corso a Roma - forse non farebbe vergognare chi è senza vergogna; ma servirebbe almeno a consegnare i loro nomi e persone all'esecrazione di coloro ai quali forse non è rimasta che la lamentazione, almeno fino a qualche prova contraria! 

Testo della segnalazione 
“Qua e là ci sono degli strani scricchiolii per quanto riguarda la buona prosecuzione del Motu Proprio Summorum Pontificum in diverse località italiane.
Gli antichi nemici sembrano ringalluzziti dall’apparente e momentaneo stallo della trattativa tra i lefebvriani e la Curia Romana.
Stanno rialzando la testa, convinti come non mai che questo è il momento giusto per stroncare definitivamente il rito tradizionale (come hanno fatto con gli indulti del 1984 e 1986 emanati dal Beato Giovanni Paolo II).
In giro ci sono dei segnali non proprio incoraggianti, delle resistenze maggiori che nel passato.
Cosa sta accadendo ?
Perché in una delle località (dove c’è uno dei gruppi di fedeli più assidui) un Sacerdote si è stancato di celebrare in Rito antico accampando la scusa che ci siano pochi fedeli ? 
Ha forse bisogno della platea? Dell'assemblea con cui dialogare?
Non è sufficiente per lui (come ho sentito da molti sacerdoti che celebrano in rito antico) quella grande gratificazione di aver ritrovato quella dimensione sacrale che fa riscoprire l'alto valore del sacerdozio? Quella dimensione la percepisco io, semplice fedele, mi chiedo come fa a non gustarla nel suo animo un Consacrato.
Perché una Curia ha imposto ad un gruppo di Consacrati (insediatisi in diocesi) di firmare un accordo mediante il quale questi si impegnano a non far celebrare Messe tridentine aperte ai fedeli? 
Hanno forse paura che qualcuno, sentendo cantare il gregoriano in modo cosi affascinante, meraviglioso e commovente si converta?
Ma sono proprio cosi ostili alla conversione? ...
Se cosi fosse, ciò rappresenterebbe un salto di qualità. [in negativo, ovviamente]
Nessuna Curia, fino ad oggi ha avuto l'improntitudine di mettere nero su bianco in questa materia.
Si operava solo oralmente perché si aveva il timore di incorrere a dei richiami o perché non si voleva compromettere la propria carriera.
Perché vogliono impedire al popolo cristiano di pregare come la Chiesa ha fatto per 2000 anni?
Cosa temono dalla libertà?
Tutto ciò rappresenta una sfida aperta al Magistero, al Papa.
L’allora teologo Ratzinger già negli anni '70 ebbe a denunciare la grave responsabilità :
"in base a queste istanze (progressiste) anche a dei vescovi poteva sembrare "imperativo dell'attualità" e "inesorabile linea di tendenza" deridere i dogmi e addirittura lasciare intendere che l'esistenza di Dio non potesse darsi in alcun modo per certa... Per questo sono certo che si preparano per la Chiesa tempi molto difficili. La sua crisi vera e propria è solo appena cominciata".
Infatti il disastro della fede è divampato con l'attacco alla liturgia che è il cuore della Chiesa.
Ratzinger, da Cardinale, si è sempre detto convinto che la crisi ecclesiale sia dovuta in massima parte al crollo della liturgia.
Evidentemente questi vescovi non tollerano la libertà. (...)
Per decenni hanno permesso abusi di tutti i tipi nella Sacra Liturgia, hanno tollerato preti indegni e ancora li tollerano, hanno dato chiese a protestanti e ancor peggio ai musulmani per i loro riti e le hanno negate ai cattolici per la S.Messa tradizionale, la Messa di sempre, la Messa di quasi tutti i santi della Cattolica.
Se questo non è "fumo di Satana" all'interno del Tempio di Dio di cui parlava Paolo VI, mi si dica cosa sia !"
Comunicazione di Messa in Latino
Chiediamo al lettore di MiL di farci pervenire, se è in suo possesso, lo scritto imposto dalla Curia, e sollecitiamo caldamente i religiosi firmatari e i fedeli stessi a denunciare all'Ecclesia Dei una tanto  sfrontata violazione di una Legge Ecclesiastica.
  • Un nostro lettore, che mastica diritto Canonico, ci suggerisce l'ipotesi che questo "accordo" è nullo, in quanto contrario alla normativa canonica vigente (il Summorum Pontificum).
    Anche nell'ordinamento italiano, in effetti, un accordo contra legem è nullo.
    Inoltre un documento/atto e pure una norma della Curia o di un Vescovo è di rango inferiore rispetto ad  une legge del Papa.
    Inoltre l'Istruzione Universae Ecclesiae della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, sull'interpretazione e applicazione del Summorum Pontificum, dichiara che il Motu Proprio è una legge universale speciale: "28. Inoltre, in forza del suo carattere di legge speciale, nell’ambito suo proprio, il Motu Proprio Summorum Pontificum, deroga a quei provvedimenti legislativi, inerenti ai sacri Riti, emanati dal 1962 in poi ed incompatibili con le rubriche dei libri liturgici in vigore nel 1962."
  • Altra considerazione sul grave episodio: se l'ordine religioso fosse di diritto Pontificio, l'illecito commesso dalla Curia sarebbe maggiore, perché l'Ordinario del luogo non ha giurisdizione sugli istituti religiosi. 
Eventi del genere devono essere denunciati senza mezzi termini e senza timori. Solo con un atto formale Roma può intervenire. E da qualche tempo l'Ecclesia Dei si è rafforzata (grazie a suoi membri autorevoli, competenti e soprattutto veramente amanti e difensori della Tradizione!).

38 commenti:

Jacobus ha detto...

"Gli antichi nemici sembrano ringalluzziti dall’apparente e momentaneo stallo della trattativa tra i lefebvriani e la Curia Romana."

E' evidente che gli atteggiamenti curiali (alla Muller) ringalluzziscono i già renitenti.

Vergogna!

Anonimo ha detto...

Diciamo che questo conferma ancora una volta che ogni passo in avanti seppur timido dei tradizionalisti perfettamente in regola nelle Chiesa, e' dovuto SOLO alla resistenza fuori dalle norme della Fraternita'. Una volta che anche la Fraternita' S Pio X sara' regolata', saranno tutti normalizzatti e fine della questione.
Per me questo e' quello a cui tende Benedetto XVI. chiudere la questione e trasformare la resistenza tradizionale seria nei contenuti, in un qualcosa di coregrafico e organico alla riforme conciliari.
CC

Anonimo ha detto...

Non sono convinta di questo.
La Fraternità, invece, potrebbe raccogliere tutte le istanze tradizionali, che non penso siano poche.

Areki ha detto...

Una soluzione ci sarebbe, ma non viene posta in essere: il Papa se c'è batta un colpo..... Perchè non dice o meglio non fa qualcosa ad es. celebrare lui pubblicamente col Messale del 1962: o deve obbedire a qualche oscuro regista?

Comunque se il colpo non lo batte il Papa l'aiuto certamente ci verrà direttamente dal Signore......
Dal punto di vista soprannaturale (che è quello che conta veramente) ogni persecuzione è indice della debolezza e mancanza di argomenti dei progressisti che hanno paura della Santa Messa di sempre e nello stesso tempo le persecuzioni non possono che motivare e rafforzare la tradizione.....

Ci avviciniamo all'inizio della novena dell'Immacolata affidiamo a lei la difesa della Chiesa dalla serpe che tenta di roderla dal di dentro.

La butto giù cosi': l'ordine religioso non sarà per caso quello dei Francescani dell'Immacolata?

Anonimo ha detto...

ma di che cosa vi stupite ancora...
poi non capisco, dove si dice:
sollecitiamo caldamente i religiosi firmatari e i fedeli stessi a denunciare all'Ecclesia Dei una tanto sfrontata violazione di una Legge Ecclesiastica.

non so se ci si può ancora illudere che l'ED farebbe un intervento serio a difesa del diritto dei fedeli contro simili soprusi ...e mi chiedo se MIL e tanti bloggers abbiano dimenticato il caso eclatante della diocesi di Evreux e del parroco di Thiberville,
http://blog.messainlatino.it/2010/01/il-vescovo-di-evreux-si-rimette-roma.html
con gli eventi successivi, da cui si evince che Roma non tutela preti e fedeli contro le prevaricazioni episcopali, figurarsi l'ED....

PS condivido i timori di CC, che ritengo più che fondati. Quando mai il Papa ha fatto un intervento di severo raddrizzamento dei vescovi ostili al MP ? e non credo che non sia informato dei tanti abusi di potere e soprusi di questi anni, contro l'attuazione dl MP

Di J ha detto...

Verrà il giudizio di Dio è separerà i capri dagli agnellini,la zizzania dal grano, beati saranno coloro che patendo soffriranno ogni sorta di male a causa del Nome di Gesù e della vera fede cattolica rallegratevi dice il Signore che grande sarà la vostra ricompensa nei cieli, ma dice anche, guai a voi scribi e farisei li chiama ciechi che non volendo loro entrare nel regno dei cieli l'impediscono a chi vuole andarci, Preghiamo per la conversione dell'episcopato e per il clero perseguitato .

Marco Marchesini ha detto...

Esatto mic,
un accordo sul modello del Buon Pastore avrebbe risolto tanti problemi e magari ora, spero di no, non avremmo dovuto subire l'ondata persecutoria.
Comunque il diritto canonico è dalla parte dei fedeli tradi

Luisa ha detto...

"E da qualche tempo l'Ecclesia Dei si è rafforzata (grazie a suoi membri autorevoli, competenti e soprattutto veramente amanti e difensori della Tradizione!)."


Potrei sapere i nomi di questi nuovi membri amanti della Tradizione?

Personalmente penso che un primo passo contro questo soppruso è rivolgersi in modo formale all`ED, se questo passo dovessi avverarsi un buco nell`acqua verrà allora il momento di compiere il passo successivo e cioè denunciare facendo i nomi, e senza timore, quei cattivi Pastori.

il vandeano ha detto...

Sarebbe bene conoscere il nome di quel 'vescovo', per poterlo raccomandare nelle nostre preghiere, affinche' diventi cattolico. Ma forse ci vorrebbe altro: piu' che le messe moderniste penso preferisca quelle nere.

E.P. ha detto...

Ho letto il piagnisteo di blog Messainlatino, per un totale di 1008 parole.

Più di mille parole per raccontare qualcosa senza dire:

...senza dire dove è avvenuto

...senza dire chi ha scritto la lettera

...senza dire chi l'ha ricevuta

...senza dire quando è successo esattamente

MA VERGOGNA!!! PUSILLANIMI!!! FATE I NOMI !!!

Lo sanno tutti che il primo nemico delle ingiustizie è la pubblicità.

viandante ha detto...

Piaccia o non piaccia (io ci speravo) se gli accordi tra Roma e FSSPX non sono andati in porto credo ci sia lo zampino dello Spirito Santo: non possiamo vederlo solo quando fa comodo a noi!
E anche la Madonna, invocata con tanto di crociate, se questa volta non ha agito come in tanti aspettavamo, é perché forse l'accordo non era da farsi.

Detto questo cosa vuol ancora dire la parola "regolarizzare" in un contesto dove la regola, la legge, il diritto ecclesistico sono continuamente vilipesi? Questo articolo ce ne propone un semplice esempio.

Non possiamo continuamente ritenere responsabili di mancanza una volta l'ED, un'altra il vescovo Müller, un'altra volta un altro prefetto o l'adetto stampa vaticano!
È il governo stesso della Chiesa a Roma che é latitante. È questa la passione della Chiesa e di conseguenza é questa la passione di tutti i veri cattolici.
Altro non possiamo fare se non pregare ed attendere che Pietro, una volta ravveduto, torni a confermare i suoi fratelli.

rem ha detto...

Ora io vorrei sentire il parere di quel blogger che l'altro giorno diceva: "...attenzione, non è opportuno bypassare gli Ordinari locali perché perché la Tradizione ha bisogno di normalità: cioè ha bisogno di esser considerata e vista -in prima istanza proprio da coloro che la seguono e che per essa si battono- come il modo normale di esser cattolici."
ma se gli Ordinari (quasi tutti) fanno fronte comune contro la Messa antica, e in modo spesso truce, (per non dire anche con ricatti e intimidazioni odiose sul clero diocesano) quando mai la Liturgia di sempre potra essere recepita dai fedeli come il "modo normale di esser cattolici", dopo oltre 40 anni di messe-banchetti con chitarre e mani alzate ?
qui non si tratta di "bypassare" i vescovi, si tratta che il Papa, che ha fatto la legge, dovrebbe anche provvedere a renderla ESECUTIVA, che non rimanga solo scritta su carta e mai attuata.
Quindi, è più che ovvio che "il diritto stia dalla parte dei fedeli", ma
torniamo a ripetere:

leggi sonvi ma chi pon mano ad elle ?
cioè quel diritto affermato SU CARTA, chi lo tutela nella realtà concreta amministrativa ?
ovvero:
il POTERE ESECUTIVO E QUELLO GIUDIZIARIO, in quali mani risiedono, visto che il Papa di fatto NON li gestisce più ?
è inutile fare una legge se non la si fa rispettare, con adeguate sanzioni ai trasgressori o boicottatori così determinati nella loro guerra.

Infine: come Areki dice, e come da anni tanti ripetono, sarebbe il PAPA che per Primo dovrebbe dare l'ESEMPIO DALL'ALTO, celebrando lui una Messa more antiquo, davanti a tutto il mondo, attirando così quale Supremo Pastore Grazie speciali sulla Chiesa disastrata (SE ci crede davvero alla potenza d'intercessione e salvifica di tale Messa di sempre).

E ripetiamo ancora: dunque PERCHE' non lo fa ? di chi o di che cosa ha paura ?
e il Signore Iddio Onnipotente, che aprì il Mar Rosso a favore del popolo eletto, secondo voi, sarebbe meno potente di quei personaggi che gli fanno tanta paura ?

Luisa ha detto...

Devo dire che la mia prima reazione è stata la stessa, e cioè : ma perchè non fare i nomi, se non vado errata è una decisione di Andrea Carradori, mi sembra che la lettera facesse i nomi, perchè continuare a proteggere chi agisce in quel modo arbitrario e contrario ad una legge della Chiesa?
Effettivamente quel tacere i nomi può sembrare una forma di timore riverenziale, che non hanno avuto i firmatari della lettera, nei confronti di chi ha il potere nelle sue mani, anche se quel potere lo esercita in modo arbitrario, anche se lo esercita in disobbedienza al Papa.
Quel che hanno fatto in quella Curia ancora senza nome è scioccante e vergognoso, perchè permettere che il loro arbitrio si compi nel segreto che sono sicuri di imporre, perchè sicuri del loro potere e della loro impunità?
Non è fonte di scandalo dire la verità, lo è per quei Pastori che dovrebbero vergognarsi del loro comportamento, ma è bene cominciare per seguire le vie legali offerte dalla Chiesa, e cioè, come già detto, cominciare con la denuncia all` Ecclesia Dei, ma tacere lo scandalo di quei Pastori pieni di odio per la Santa Messa Antica non è la soluzione, rappresentano lo sfacelo che tocca i vertici della Chiesa, che costoro sappiano che se non abbiamo nessun potere, non siamo né ciechi, né sordi, né muti.

Anonimo ha detto...

piu' che le messe moderniste penso preferisca quelle nere.

Quest'affermazione tagliente, per quanto riprovevole il comportamento del vescovo, non posso condividerla.

Anonimo ha detto...

tacere lo scandalo di quei Pastori pieni di odio per la Santa Messa Antica non è la soluzione, rappresentano lo sfacelo che tocca i vertici della Chiesa, che costoro sappiano che se non abbiamo nessun potere, non siamo né ciechi, né sordi, né muti.

Sono perfettamente d'accordo. Soprattutto perché non è la scelta dei firmatari della denuncia.
Tacere può anche equivalere ad omertà.

So che l'omertà non è il sentimento di Andrea Carradori; ma attenzione a non caderci non volendo.
L'eccesso di riguardo (che non è rispetto) per chi ha quei comportamenti arroganti diventa piaggeria!

rem ha detto...

allora....
quanto all'accusa (ben urlata) di "pusillanimi", il blogger "nato stanco" -per giustizia- dovrebbe rivolgere la sua invettiva al sig. Carradori che ha creduto suo dovere (?) censurare i nomi, forse per paura di ritorsioni (ma verso chi? e allora perchè il redattore ha chiesto in fondo all'art. che si dicessero maggiori dettagli, se la lettera già li riportava? non si capisce...)
Una cosa è certa: che qui rifulge ciò che diceva il Papa S. Felice III (483-492 d.C.):
"Non opporsi ad un errore, vuol dire approvarlo.
Non difendere la Verità,
vuol dire sopprimerla.

(circa l'omertà):
Chiunque manca di opporsi ad una prevaricazione manifesta può essere considerato un complice occulto”

(citato anche da Leone XIII nella sua lettera ai Vescovi italiani 08/12/1892) .
Lo si applichi un po' a tutti i silenzi-assensi che vediamo da 7 anni, da parte di tanti grandi e piccoli pastori e "custodes" nei confronti delle derive eretiche e liturgiche (Schoenborn e Kiko in primis....)
Questo è il frutto amaro della desistenza dell'Autorità suprema, che lamentava già Amerio, e che imperversa da 50 anni: desistenza nel riaffermare la Verità dalla Cattedra di Pietro, con seguente NON-riconferma nella Fede dei piccoli, e sbandamento progressivo del Gregge, sempre più oppresso dai pastori-lupi e..."pastoralmente solo".

Di J ha detto...

La Redazione messainlatino, farebbe bene quando scrive una notizia come questa, di dire il nome del vescovo, o di chi ne fa le veci,la diocesi sotto accusa, così tutto il mondo, possa vedere la Pontificia commissione ecclesia Dei all'opera, perchè adesso basta con tutta questa diplomazia scarsa di contenuti, vogliamo che questa commissione lo stipendio che gli viene elargito se lo guadagni.

Domenicano ha detto...

Messainlatino e tutto i suoi collaboratori hanno colto la palla al balzo con i problemi tecnici circa la pubblicazione dei commenti (lo stesso sig. Carradori ha un blog in cui non esiste tale possibilità). In effetti quella del blog non è una notizia se mancano tutti i dati. Se si temono ritorsioni allora si sta zitti e si scrive direttamente a Roma. Noto un certo indulgere in pubblicare articolacci che paiono veramente masturbazioni mentali, con toni che vanno dal manuale di devozione a quello delle giovani marmotte. Come ricordava "nato stanco", si legge una cascata piuttosto scialba di parole e non se ne vede niente; piuttosto che narcisisticamente sfogarsi con il diario della propria tragedia umana, chi scrive dovrebbe rimboccarsi le maniche e stare meno al computer, e atteggiarsi alla vita in maniera più "maschia", ossia ponendo un limite ai frigni e alle lamentele da donnette baciapile.
Ovviamente quanto scrivo NON fa riferimento a questo ben strutturato blog.

viandante ha detto...

Riguardo il fatto che non si dica né il nome del vescovo responsabile, né l'istituto a cui sarebbe stato ingiunto questo falso ordine, né altri dettagli, pur convenendo con NATO STANCO che il primo nemico delle ingiustizie è la pubblicità, tengo a far presente che sempre ogni nostro giudizio deve poter basarsi su dei fatti ben conosciuti e chiari.

Ora noi sappiamo solo in che cosa consisterebbe il fatto, di sua natura già riprovevole. Non sappiamo nulla di tutto ciò che lo contestualizza. In una simile situazione, la virtù della prudenza, ci consiglierebbe:
a) di sospendere ogni giudizio, in attesa di chiarimenti limitandoci eventalmente a parlare dell'accaduto senza entrare nello specifico
b) oppure di invitare gli estensori dell'articolo (che dovrebbero saperne più di noi) a fornirci maggiori ragguagli (sempre che ciò sia possibile o conveniente al caso).

Inviterei comunque tutti, in situazioni simili ad evitare di dare subito giudizi sommari. Sulla gravità del fatto e sulla necessità di porvi rimedio siamo tutti d'accordo. La delicatezza di simili situazioni però (non ci é nota, ma pare realistica) dovrebbe anche indurci a moderazione e a confidare nei veri attori in campo sul lato "tradizionalista". Sperando ovviamente che sappiano giocare anche di fioretto e non solo con la clava. Se poi sarà necessaria anche quella hanno solo da fare un fischio e tutti i blog sapranno fare la giusta pubblicità sia al vescovo che ai suoi illustri servitori.

Tutto naturalmente con il solo obiettivo di essere più efficaci nel nostro agire!

Luisa ha detto...

La realtà è quella che è, il potere nella Chiesa lo hanno i cultori dello spirito del Concilio, spirito di rottura, spirito di disprezzo e rigetto per tutto ciò che nutriva la Fede dei cattolici ante Vaticano II, quei vescovi postessantottini, che usano e abusano del loro potere, rigettano la Santa Messa con la quale sono stati formati e consacrati sacerdoti, vomitano la Santa Messa dei loro genitori , dei Santi e di tutti i cattolici che hanno dovuto abbandonarla perchè dall`alto è piombata la decisione di Paolo VI.
È una situazione drammatica, ma tacerla è cosa giusta e buona?
Tacere i nomi di questi dittatori senza cuore che combattono il Summorum Pontificum, la Santa Messa Antica e i fedeli che la domandano, è far prova di responsabilità? Di maturità ecclesiale?
O è contribuire a quel clima di omertà che permette che quegli sopprusi, quelle ingiustizie, continuino?
Difficile rispondere con sicurezza, perchè, in fine, chi ha l`autorità, chi ha in mano il bastone, chi può sbattervi le porte in faccia e mandarvi a quel paese, senza scrupoli di coscienza?
Chi è sicuro della sua impunità?
Di che mezzi dispongono le vittime di quei sopprusi?
I media cattolici?
Dimentichiamoli, sono in mano a progressisti e movimenti vari.
L`Ecclesia Dei?
L`abbiamo forse visto agire concretamente?
Il Papa?
Chi ci dice che le denuncie arrivano sulla sua scrivania?
In Segreteria di Stato hanno perfino fermato e rinchiuso in un tiretto la sua autorizazzione ad una comunità benedettina tedesca di celebrare unicamente con Messa Antica!
La situazione è grave, forte e amaro il sentimento di impotenza, ma sono convinta che, più ancora che un diritto, è un nostro dovere esprimerci e denunciare, in primis presso l`autorità competente, tutti gli abusi, i comportamenti arbitrari di quei Pastori che sembrano aver dimenticato che sono al servizio della salvezza delle anime, che non sono i Pastori di una parte del gregge, verso la quale va tutta la loro benevolenza e generosità , trascurando se non disprezzando un`altra che ha il torto di domandare di beneficiare di un loro diritto, che ha il torto supremo di amare la Santa Messa Antica e di essere fedele alla Dottrina che l`accompagna.

it ha detto...

Chi ci dice che le denuncie arrivano sulla sua scrivania?

mi scusi, Luisa....
le dirò una cosa ovvia, ma è ora di parlare con la massima franchezza:

secondo lei, come noi comuni cittadini e fedeli -di tutto il mondo- leggiamo le notizie on-line e ci teniamo al corrente di fatti e misfatti ecclesiali, il Papa non può anche lui consultare internet ? chi è che gli vieta pure di tenersi aggiornato ? è forse un minorenne tenuto sotto stretta sorveglianza, gli contano i passi e gli mettono sotto chiave i mezzi di informazione ? il papa sarebbe l'unico al mondo che NON PUO' consultare notiziari on-line riguardanti la Chiesa ?
mi spiace, ma questo non riesco a crederlo.
La verità è ben altra: se volesse potrebbe usare appieno la sua autorità suprema di governo, ma sappiamo che soggiace al regime "conciliare" che favorisce lo strapotere dei vescovi. Il concilio continua a "governare" di fatto le cose, con una prassi nefasta, anche in questi fatti incresciosi (v. collegialità dittatoriale, ovvero stravolta nella sua natura). C'è una nota contraddittoria anche nel MP al riguardo (rileggere....)

Osservatore ha detto...

Da modestissimo giurista dico pure io che un accordo "contra legem" è assolutamente nullo e chi lo ha firmato è stato un po' sprovveduto.
Ma posso immaginare che se questa congregazione (penso anche io che si tratti quasi sicuramente dei frati dell'Immacolata) non avesse firmato, il vescovo non avrebbe dato loro il permesso di insediarsi in diocesi.
Ora che hanno il permesso invochino però la nullità del contratto e celebrino liberamente VO.
Sarebbe davvero interessante sapere chi è quel fazioso del Vescovo.

PS
Anche i frati dell'Immacolata hanno brillato per la loro assenza alla messa celebrata il 3 novembre scorso dal card. Canizales.
L'anno scorso erano invece presenti alla messa celebrata dal card. Brandmülller e hannno partecipato -numerosissimi - alla processione di ingresso.

Anonimo ha detto...

Se quella non sarebbe una notizia allora che la si tolga dal blog.
Non esistono vie di mezzo ?
Forse la censura dei nomi e dei luoghi è stata chiesta per motivi superiori (l'incolumità della comunità in oggetto).
Perchè non si valutano anche queste concrete possibilità ?

Anonimo ha detto...

Anche i frati dell'Immacolata hanno brillato per la loro assenza alla messa celebrata il 3 novembre scorso dal card. Canizales.

Non credo che siano stati assenti per partito preso; ma che sia una delle tante "assenze" dovute al deficit organizzativo, che era più di natura politica che spirituale.

Nonostante questo abbiamo visto quanto i fedeli abbiano risposto con generosità e vivo interesse. Il gelo mostrato dai pastori meraviglia che non se ne VOGLIA tener conto. Esistono, per una certa chiesa (il minuscolo è d'obbligo), anime di serie B?

Anonimo ha detto...

il papa sarebbe l'unico al mondo che NON PUO' consultare notiziari on-line riguardanti la Chiesa ?

Il Papa dovrebbe avere ben altre fonti ed attendibili ed esaustive, che i notiziari on line....

Anonimo ha detto...

Riprendo e mi associo:

Inviterei comunque tutti, in situazioni simili ad evitare di dare subito giudizi sommari. Sulla gravità del fatto e sulla necessità di porvi rimedio siamo tutti d'accordo. La delicatezza di simili situazioni però (non ci é nota, ma pare realistica) dovrebbe anche indurci a moderazione e a confidare nei veri attori in campo sul lato "tradizionalista". Sperando ovviamente che sappiano giocare anche di fioretto e non solo con la clava. Se poi sarà necessaria anche quella hanno solo da fare un fischio e tutti i blog sapranno fare la giusta pubblicità sia al vescovo che ai suoi illustri servitori.

Tutto naturalmente con il solo obiettivo di essere più efficaci nel nostro agire!


Sono stati tirati in ballo i Francescani dell'Immacolata e spero che non si sia colto nel segno. Si tratta infatti di uno dei pochi ordini finora non inquinato dai diversi agenti destabilizzanti e 'spuri', purtroppo molto attivi ed anche potenti all'interno della Chiesa.

Osservatore ha detto...

E poi il papa che naviga in internet non ce lo vedo proprio: sembra che scriva i suoi libri con matita appuntita e gomma per cancellare :-)

Osservatore ha detto...

Non mi scandalizza il fatto che possa trattarsi dei Francescani dell'Immacolata.
A Trieste gestiscono una chiesa centralissima e li ho visti celebrare NO, ma straordianriamente bene.
E' quindi possibile che abbiano accettato questo vincolo odioso, pur di poter operare in quella diocesi e cercare di promuovere la buona liturgia.

Luisa ha detto...

it, capisco la sua reazione, ma, a parte che il Santo Padre sul computer non ci va, ci vanno senza dubbio i suoi più diretti collaboratori e in primis, il suo segretario Mons. Gänswein, non so se vuole proteggere il Papa, con il risultato anche di isolarlo, non so se comunica al Papa quel che legge su blog, come MiL, sembra che lo visiti...non so se e fino a dove il Papa è al corrente, per certo non sono i Vescovi ad informarlo!
Quel che è triste, è vero, è che noi piccoli abbiamo l`impressione, che poi è una certezza, che il Papa non usa la sua autorità sui suoi Vescovi ribelli e ..ipocriti, anche chi gli è fisicamente vicino gli sorride davanti e dietro lo tradisce ( vedi tentativo di far approvare dietro le sue spalle la "liturgia" neocatecumenale), non ho ancora visto il Papa sconfessare un suo Vescovo, salvo quando in gioco era la morale, per il resto, cordate nemiche in Curia, Liturgia devastata con il consenso e l`appoggio dei Pastori, Magisteri alternativi, opposizione ostile e accanita contro il SP, non è intervenuto, almeno non mi ricordo.
Quei Pastori ribelli, piccoli papi nelle loro curie=minivaticani, fanno il bello e il cattivo tempo, sanno che a casa loro sono padroni e liberi di esserlo, sanno che dall`alto non verrà usato nessun bastone.

Anonimo ha detto...

A Trieste gestiscono una chiesa centralissima e li ho visti celebrare NO, ma straordianriamente bene.

Non mi meraviglia. Lo fanno ovunque sono.
Per il resto, non credo fossero obbligati ad accettare un vincolo odioso per di più imposto con metodi mafiosi. O no?

Hai elementi concreti per pensare al FI?

Altrimenti sono tutte supposizioni e, invece, sarebbe preferibile ragionare sulla realtà... e mi spiace che in qualche modo, a chiunque sia la vittima del sopruso sia stata posta una censura che evidentemente non ci tengono neppure a rompere, ammesso che conoscano anche questo spazio, forse per non far maggiore scalpore. Il che già la dice lunga del punto in cui siamo!

Io spero che rompano il silenzio, chiunque siano, anche per conoscere l'evolversi della vicenda e forse anche intervenire per quel po' che possiamo.

Osservatore ha detto...

No Mic,
la mia è una mera supposizione (un altro blogger l'ha fatta prima di me).
Ma ragionando un pochino mi chiedo: quale altra congragazione potrebbe oggi essere accolta in una diocesi italiana con il vincolo di non celebrare VO?
Credo di poter rispodere affermando - per esclusione - che non può che trattarsi dei FI.
Forse si potrebbe vedere in quali diocesi italiane essi sono presenti e in quale diocesi si sono insediati per ultimo.
E conosceremmo il nome del vescovo "mafioso" :-)

Anonimo ha detto...

Aspettiamo il seguito e preghiamo!

Marco Marchesini ha detto...

Fare i nomi ovviamente dimostrando quanto si afferma.
Denunciare il tutto sia alle autorità competenti che anche pubblicamente.
La Santa Messa VO è un diritto e nessuno può impedirne la celebrazione.
I Sacerdoti non dovrebbero tenere conto delle proibizioni che sono illegali e contro il Papa.
Quello che a mio avviso non possono fare è firmare un documento con l'intenzione di fare il contrario, anche se è un loro diritto la Santa Messa VO mi pare una scorrettezza.


Di J ha detto...

I Frati Francescani dell'Immacolata hanno la guerra civile in casa,una stramaggioranza vuole ritornare alle origini anche in materia di liturgia e abbracciono il motu-propio come una grazia divina per la loro giovane congregazione le suore e le monache di vita contemplativa sono il vero traino e colonne portanti dell'istituto ma c'è una minoranza di frati capeggiati da padre Angelo Gaeta che osteggiano e combattono le decisioni del fondatore p.Stefano Manelli di condurre tutti alla secolare e bimillenaria tradizionedella chiesa.

Anonimo ha detto...

Effettivamente, dato che il Vescovo ha posto come condizione per insediarsi in Diocesi di non celebrare pubblicamente la Messa tradizionale e visto che l'istituto ha accettato, l'unico modo per bypassare questo ostacolo sarebbe di avanzare richiesta formale, da parte dei fedeli interessati, ai padri di una Messa VO, inviandola per conoscenza all'Ecclesia Dei e al Vescovo. È vero che i Sacerdoti potrebbero tranquillamente ignorare l'empia condizione imposta dall'Ordinario, ma sarebbe alquanto scorretto, perché quest'ultimo non avrebbe autorizzato i FFI ad insediarsi in diocesi se non avessero accettato il divieto. A sbagliare, più che il vescovo, sono stati i FFI: non avrebbero mai dovuto accettare una condizione che viola apertamente il motu proprio. Ma pare che ultimamente i Frati abbiano perso l'ardore tridentino che li caratterizzava fino a poco fa...

Marco Marchesini ha detto...

Speriamo che tale minoranza sia presto sconfitta.
I Frati Francescani dell'Immacolata davvero sono una grande Grazia di Nostro Signore.

Luisa ha detto...

Effettivamente l`aver accettato quella condizione arbitraria, abusiva, illegale, sembrerebbe mostrare che l`attaccamento alla Santa Messa Antica non è poi così grande, perchè non è immaginabile che si sian detti, accettiamo poi con il tempo faremo a modo nostro.
Ricorrere alla Ecclesia Dei era la strada da imboccare, hanno avuto paura di farlo.

p. u. ha detto...

Sì è vero , anche qui a Napoli il superiore dei F.F.I. dice che qui a Napoli il superiore è lui e che il p.Manelli è anziano e non conta più niente a Napoli..