Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 18 giugno 2024

Papa Francesco dice a importanti comici pro-aborto che le loro battute “fanno sorridere Dio”

Non si riesce a stargli dietro. Alla vigilia del G7 – dove colui che dovrebbe essere il Vicario di Cristo ha rivestito la funzione del politicante (vedi) e non del pastore tra i grandi del mondo –, Bergoglio riceve in udienza i comici pro-aborto, dicendo che le loro battute “fanno sorridere Dio”. Leggete, nella nostra traduzione da Lifesitenews. Qui l'indice degli articoli sulle ambiguità di Bergoglio e le lobby gay,

Papa Francesco dice a importanti comici pro-aborto
che le loro battute “fanno sorridere Dio”


CITTÀ DEL VATICANO – Papa Francesco ha incontrato comici di spicco, tra cui Stephen Colbert, Whoopi Goldberg e Jimmy Fallon, pro-aborto, e ha detto loro che le loro battute “fanno sorridere Dio” qui.

Venerdì mattina, Franceco ha ricevuto circa 100 comici provenienti da 15 paesi per un'udienza privata, tra cui Stephen Colbert, Jimmy Fallon, Whoopi Goldberg, Conan O'Brien e Chris Rock. All'evento era presente anche l'eterodosso padre James Martin [alcuni dei precedenti: quiqui - qui - qui], già soprannominato il “cappellano” del volgare e di sinistra “The Colbert Report” di Stephen Colbert.
Nel suo discorso, nella sala piena di comici famosi, Francesco ha detto: “Guardo con stima a voi artisti che vi esprimete con il linguaggio della comicità, dell'umorismo, dell'ironia. Quanta saggezza c’è!”; aggiungendo: “Tra tutti i professionisti che lavorano in televisione, nel cinema, in teatro, nella carta stampata, con le canzoni, sui social, voi siete tra i più amati, cercati, applauditi. Sicuramente perché siete bravi; ma c’è anche un altro motivo: voi avete e coltivate il dono di far ridere.”.

Urgente. Riprendono le persecuzioni del Vaticano contro la Messa tridentina

Leggo e traduco da Rorate caeli col raccapriccio all'ennesima potenza rispetto a quello dei precedenti annunci riguardanti Traditionis custodes. Qui l'indice degli articoli con tutti i riferimenti.

Riprendono le persecuzioni del Vaticano contro la Messa tridentina

Manifestazione a Quimper
 (Francia, 16 giugno)
Cari lettori,
Una volta ancora, come già due volte in passato (dapprima sulla repressione contro i francescani dell'Immacolata qui, e Traditionis Custodes qui) siamo spiacenti di essere i portatori voci gravi, pesanti e persistenti provenienti dagli ambienti vicini al cardinale Roche e dai guerrieri liturgici vicini a Casa Santa Marta a Roma.

Sta per essere posto in essere il tentativo di rendere operante al più presto un documento vaticano con una soluzione restrittiva, radicale e definitiva per vietare la Messa latina tradizionale. Gli stessi ideologi che hanno imposto la Traditionis Custodes e la sua attuazione, ancora frustrati dall'evidenza di risultati non abbastanza rapidi, soprattutto negli Stati Uniti e in Francia, vogliono vietarla e abolirla ovunque e immediatamente. Vogliono farlo mentre Francesco è ancora al potere. Vogliono rendere il provvedimento il più ampio, definitivo e irreversibile possibile.
Queste voci provengono dalle fonti più credibili,* in diversi continenti, e vi esortiamo a prenderle il più seriamente possibile e a fare il possibile nella vostra posizione, come laici, sacerdoti, vescovi, cardinali, religiosi e religiose, per evitare che il divieto diventi una misura concreta.

lunedì 17 giugno 2024

Indice articoli su “Il Vescovo di Roma. Primato e Sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut unum sint”

Indice articoli su : “Il Vescovo di Roma. Primato e Sinodalità
nei dialoghi ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut unum sint
Alcuni precedenti significativi:

Bergoglio è il curatore fallimentare di un disegno diabolico pianificato oltre Sessant’anni fa

Qui l'indice degli interventi precedenti e collegati. Indice sul nuovo documento sul primato petrino. Alcuni precedenti sul blog qui - qui.
L'Arcivescovo Carlo Maria Viganò su X
Bergoglio è il curatore fallimentare di un disegno diabolico pianificato oltre Sessant’anni fa.

Il Documento di Studio del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani “Il Vescovo di Roma. Primato e Sinodalità nei dialoghi ecumenici e nelle risposte all’enciclica Ut unum sintqui è la coerente applicazione delle premesse eversive poste dal Vaticano II e dai “papi conciliari”:
  • La Messa è stata adulterata sulla falsariga della Cena protestante;
  • il sacerdote è diventato il “presidente” di un’assemblea;
  • ai Vescovi è stata sottratta autorità dalle Conferenze episcopali e dal Sinodo, che se ne sono appropriate in nome della Collegialità;
  • ora il Papa deve diventare il “primus inter pares” delle sette cristiane, deve tradire il mandato affidato da Cristo a Pietro e ai suoi successori e abdicare al ruolo di Vicario di Cristo.
La setta bergogliana si appresta a raggiungere le altre comunità scismatiche ed eretiche, dopo averne abbracciato gli errori. Si va insomma già delineando il futuro capo della nuova Religione dell’Umanità voluta dall’élite massonica del Nuovo Ordine Mondiale.
Questo piano ha richiesto decenni di preparazione e ha usato la Rinuncia di Benedetto XVI come ulteriore elemento demolitore del Papato, in vista dell’azione distruttrice del Gesuita Argentino.
Il tradimento parte dal vertice dell’istituzione, e non è iniziato con Bergoglio: questo Documento di studio è nient’altro che la riproposizione di ciò che Giovanni Paolo II auspicava nell’Enciclica Ut unum sint, che a sua volta si rifà al Concilio Vaticano II. Il tradimento era già insito nell’ecumenismo, riproposto nel postconcilio negli stessi termini in cui prima era stato condannato.
L’usurpatore Bergoglio usa il potere del Papato per screditarlo, umiliarlo e stravolgerlo definitivamente nella sua immutabile essenza voluta da Cristo stesso. E senza cambiare ufficialmente (dottrinalmente) l’istituzione monarchica della Chiesa, di fatto (pastoralmente) Bergoglio la stravolge facendola diventare un’istituzione sinodale solo apparentemente democratica in cui la deep church è alleata del deep state nell’instaurazione della dittatura anticristica del Nuovo Ordine Mondiale. Bergoglio ha usurpato il Papato con l’intento perverso di distruggere quel che restava della Chiesa Cattolica: per mutare geneticamente il Papato in modo da asservirlo totalmente all’ideologia globalista. Bergoglio abusa del potere supremo nella Chiesa per demolire la Chiesa, esattamente come nella sfera civile altri eversori abusano della loro autorità per cancellare la sovranità e l’identità stessa dei popoli. La rivoluzione conciliare segue lo stesso schema eversivo che nella sfera civile vediamo applicato sin dalla Rivoluzione francese e che oggi ci è riproposto con il golpe dell’Agenda 2030.
Bergoglio è il curatore fallimentare di un disegno diabolico pianificato oltre Sessant’anni fa.

Università statale cinese rende omaggio al “Grande Saggio” Tommaso d’Aquino a 800 anni dalla sua nascita

Leggo adesso. La notizia è del gennaio scorso; tuttavia la evidenzio di seguito con grande piacere. Oggi come oggi in ambito ecclesiale il pensiero di san Tommaso non è particolarmente diffuso. Potremmo dire che c’è una memoria indiretta legata alla sua eucologia e innografia. Alcuni precedenti interessanti quiqui - qui - qui.

Università statale cinese rende omaggio al “Grande Saggio” Tommaso d’Aquino a 800 anni dalla sua nascita.

Wuhan (Agenzia Fides) – L’Istituto della Filosofia (School of philosophy) dell’Università statale cinese Huazhong University of Science and Technology (HUST), nella città di Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei, ospiterà a giugno un solenne atto accademico per rendere omaggio a San Tommaso d’Aquino (1225 – 1274), definito “Gigante della filosofia”, per celebrare gli 800 anni della sua nascita.
Nell’invito, si legge che Tommaso d’Aquino “Occupa una posizione storica importante nella storia della filosofia occidentale; è il più grande maestro di tutte le filosofie. In occasione dell’800° anniversario della nascita del Saggio, e in uno spirito di riverenza” verso l’Aquinate si terrà il V° Forum Nazionale sulla Filosofia Medievale e l’ Assemblea annuale 2024 del Comitato specializzato in Filosofia Medievale dell’Istituto Nazionale della Filosofia.

I quattro pilastri del messianismo americano e il Novus ordo seculorum

Gli Stati Uniti come nazione indispensabile, è parte della religione civile americana, come la guerra è parte della sua missione redentrice. L'evidente parallelismo con Israele. Un articolo di Alistair Crooke sul Ron Paul Institute ha il merito di porre un parallelo tra il messianismo che pervade Israele – anche nella sua componente laica – con quello americano, che non è solo appannaggio della fazione trumpiana, come spesso indicato in via semplicistica.

I quattro pilastri del messianismo americano
e il Novus ordo seculorum

Inutile dilungarsi sul messianismo israeliano – sul quale oltre a Crooke è istruttivo quanto scriveva Yoav Rinon su Haaretz – di interesse invece il saggio richiamato da Crooke, uno scritto di Michael Vlahos dal titolo “Il demone della narrativa sacra americana“.

L’America, culmine della Storia
Saggio impegnativo, che ha come sottotitolo “L’America è una religione consumata dall’apocalisse sempre ricorrente e la guerra è il suo rituale di purificazione”.

domenica 16 giugno 2024

Elezioni europee. Un nuovo “ciclo eroico”?

Qui l'indice dei precedenti.
Un nuovo “ciclo eroico”?
di Julio Loredo

Le elezioni europee dello scorso weekend hanno provocato un vero e proprio terremoto, al punto che il Corriere della Sera ha titolato in prima pagina: “Una nuova Europa”. Pur ammettendo una certa licenza giornalistica, ritengo che il noto quotidiano milanese abbia afferrato il punto centrale: le elezioni hanno ridisegnato il quadro politico, e quindi ideologico, del Vecchio Continente. E tutte le forze in gioco vi si dovranno adeguare, pena l’irrilevanza politica.

Per un analista mediatamente avveduto un tale risultato non arriva a sorpresa. Anzi, più che un fulmine in ciel sereno, il recente terremoto europeo è in realtà l’ultimo tassello di un processo di polarizzazione ideologica già visibile da qualche anno, e sul quale abbiamo più volte parlato.

Domenica quarta dopo la Pentecoste

Ripubblico per chi ci legge solo ora e anche per rinnovare il nostro approfondimento degli insegnamenti che nutrono la nostra fede, nell'ottica del valore maieutico della ripetizione per l'assimilazione sempre più profonda dei misteri pregati e contemplati. I frutti maturano nella ripetizione e nell'abitudine. Col richiamo alla necessità della continuità del prendersi cura: cultura deriva dal contesto agricolo e indica ciò che deve essere prodotto curato e amato costantemente e ripetutamente. L'atto spirituale non si esaurisce nell'essere compreso una sola volta: approfondito, sollecita nutre e trasfigura. Cogliamo in controluce la bellezza e l'insistente qualità dell'eternità sempre identica ed è la pratica costante che produce frutti. Per questo repetita iuvant...

Domenica quarta dopo la Pentecoste

Intróitus
Ps 26:1; 26:2 - Dóminus illuminátio mea et salus mea, quem timebo? Dóminus defensor vitæ meæ, a quo trepidábo? qui tríbulant me inimíci mei, ipsi infirmáti sunt, et cecidérunt.
Ps 26:3 - Si consístant advérsum me castra: non timébit cor meum.
V. Glória Patri, et Fílio, et Spirítui Sancto.
R. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, et in sǽcula sæculórum. Amen.
Dóminus illuminátio mea et salus mea, quem timebo? Dóminus defensor vitæ meæ, a quo trepidábo? qui tríbulant me inimíci mei, ipsi infirmáti sunt, et cecidérunt.
Introito
Ps 26:1; 26:2 - Il Signore è mia luce e mia salvezza, chi temerò? Il Signore è baluardo della mia vita, cosa temerò? Quei miei nemici che mi perseguitano, sono essi che vacillano e cadono.
Ps 26:3 - Se anche un esercito si schierasse contro di me: non temerà il mio cuore.
V. Gloria al Padre, e al Figlio, e allo Spirito Santo.
R. Come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Il Signore è mia luce e mia salvezza, chi temerò? Il Signore è baluardo della mia vita, cosa temerò? Questi miei nemici che mi perseguitano, sono essi che vacillano e cadono.

Il Suo Nome
La quarta Domenica dopo la Pentecoste fu per lungo tempo chiamata in Occidente Domenica della Misericordia, perché vi si leggeva una volta il passo di san Luca che inizia con le parole: "Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro". Ma essendo stato questo Vangelo trasferito quindi alla Messa della prima Domenica dopo la Pentecoste, il Vangelo della quinta Domenica passò alla quarta; quello della sesta passò alla quinta, e così di seguito fino alla ventitreesima. Il cambiamento di cui parliamo ebbe luogo solo abbastanza tardi in un certo numero di Chiese [1] e fu universalmente riconosciuto solo nel secolo XVI.

sabato 15 giugno 2024

Diebus Saltem Dominicis – Terza domenica dopo Pentecoste: Vegliate, amici miei

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente [qui].

Diebus Saltem Dominicis – Terza domenica
dopo Pentecoste: Vegliate, amici miei


Roma può essere calda durante l'estate. Incandescente e ventilato, una ricetta per il fuoco. Roma aveva registrato 6 grandi incendi nella sua storia. Tuttavia, il 18 luglio del 64 d.C., nei pressi della vasta area delle bighe, il Circo Massimo, scoppiò un incendio. Secondo lo storico antico Tacito (56-120), che in quel periodo si trovava a Roma, il caldo secco e il forte vento alimentarono le fiamme e la città bruciò per sei giorni e 7 notti, distruggendo o danneggiando 10 delle 14 regioni della Città. Gran parte della città aveva edifici in legno, abitazioni alte su molti piani, chiamate insulae. L'acqua spesso non bastava. L'imperatore Nerone, ultimo della stirpe Giulio-Claudia, non era a Roma quando scoppiò il Magnum Incendium, il Grande Incendio. Si trovava nell'odierna Anzio, nella sua villa sul mare. Nerone tornò di corsa a Roma e organizzò soccorsi eccezionali.

venerdì 14 giugno 2024

Una testimonianza di fede e venerazione alla Madre di Dio

Una testimonianza di fede e venerazione alla Madre di Dio.
Dio non incomincia se non per continuare.

Il giorno dopo il 46° pellegrinaggio da Macerata a Loreto si fa ancora più stringente la domanda: “Come è possibile questo”? Di cosa siamo stati testimoni ? Delle 60 mila persone che hanno partecipato ? Della macchina organizzativa che ha affrontato il test di una partenza diversa dallo stadio ? Delle tante persone che ad ogni ora della notte hanno aspettato il lungo fiume di pellegrini diretti alla Santa Casa ? Delle 28.000 persone che hanno seguito la diretta su You Tube ?
La domanda vera è : che cosa accade nell’intimo di ciascuno di noi per muoverci da tante parti, anche lontane, a compiere un gesto così impegnativo, magari dopo ore di viaggio ?
Il pellegrinaggio è un avvenimento e proprio per questo tocca l’intimo di coloro che vi partecipano, diventando così esperienza. L’esperienza non si organizza: accade. Non è generata da chi cura il gesto, ha il sapore di una corrispondenza imprevista e stringente, come la gioia più forte della stanchezza.
Il pellegrinaggio è uno spazio umano dentro cui accade qualcosa che va oltre le parole ed i gesti.
Che cosa?
“L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria”. L’iniziativa del divino è libera, sorprendente, non si può programmare, ma solo accogliere. Maria l’ha riconosciuta e ospitata: il Suo seno è stato la prima dimora carnale di Dio nel mondo. Maria ci invita ad accogliere l’iniziativa del Dio che, in un tempo non meno drammatico del nostro, ha aperto una porta sul mistero e continua ad offrire una strada a chi vuole seguirlo.
Non basta tornare a casa con un’emozione, ma con una domanda: dove mi vieni incontro oggi per continuare quell’esperienza di corrispondenza che nel pellegrinaggio ho vissuto ?
Con amicizia
IL COMITATO

Francia, la statua della Madonna rimossa sconfigge il laicismo, e torna dov’era

Precedente qui
Francia, la statua della Madonna rimossa
sconfigge il laicismo, e torna dov’era

Francia, la statua della Madonna rimossa sconfigge il laicismo, e torna dov’era Sono passati due anni da quando il Tribunale amministrativo del comune di Poitiers ha ordinato l’abbattimento di una statua raffigurante la Vergine Maria «in nome della laicità». Con le mani aperte verso il basso, la statua della Vergine se ne stava tranquilla a un incrocio della cittadina di La Flotte-en-Ré, comune di poco meno di 3mila abitanti sull’Île de Ré, ridente località turistica situata sull’Oceano Atlantico. La statua fu realizzata nel 1945 per una famiglia, dopo il ritorno di un padre e suo figlio dalla Seconda guerra mondiale. Prima esposta in un giardino privato, è stata poi regalata al comune che lo ha installato nel 1983. A dimostrare l’importanza e la longevità della statua quell’incrocio ha preso il nome di “incrocio della Vergine”.

giovedì 13 giugno 2024

L'insistenza nella preghiera (S. Antonio da Padova)

L'insistenza nella preghiera 
(S. Antonio da Padova)

E io vi dico: Chiedete e vi sarà dato”(Lc. 11,9). Dice il profeta Zaccaria: ”Chiedete al Signore la pioggia della sera, ed egli manderà la neve; e darà loro piogge abbondanti e a ciascuno era dei campi”(Zc 10,1).

Nella neve che è candida e fredda è raffigurato il nitore della castità; nelle piogge abbondanti la compunzione accompagnata dalle lacrime; nell’era la compassione per le necessità dei fratelli, che sempre deve verdeggiare nel campo del nostro cuore. Queste tre cose dobbiamo chiedere al Signore, anche se non al mattino presto, almeno sul far della sera, cioè in un secondo momento, giacché prima di tutto dovremmo cercare il regno di Dio e la sua giustizia. (cf.Mt.6,33; Lc 12,31). I mondani chiedono prima di tutto le cose terrene, e per ultime quelle eterne, mentre prima dovrebbero incominciare dal cielo, dove stà il nostro tesoro, e dove perciò dovrebbero anche il nostro cuore( cf. Mt 6,21; Lc 12,34), e anche la nostra domanda.

Cercate e troverete” (Lc. 11,9). Dice la sposa del Cantico dei Cantici “Mi alzerò e mi aggirerò per la città : per strade e piazze cercherò colui che la mia anima ama” (Ct 3,2). La città raffigura la patria celeste, nella quale ci sono strade e piazze, vale a dire gerarchie angeliche minori e maggiori. L’anima alzandosi, vale a dire sollevandosi dalle cose terrene , va in giro quando contempla l’ardente amore dei serafini verso Dio, quando osserva la sapienza dei cherubini nei riguardi di Dio, e così degli altri ordini angelici, tra i quali è alla ricerca del suo sposo. Ma poiché egli è molto più in alto di tutti, non trova, e quindi è necessario che essa superi con lo sguardo della mente le sentinelle, cioè gli spiriti celesti, per poter trovare il suo amato.

Europarlamento 2024. Alcune riflessioni dopo il voto

Ringraziamo l'Osservatorio card. van Thuân per la segnalazione. Qui l'indice sui precedenti.
Europarlamento 2024. Alcune riflessioni dopo il voto
Gianfranco Battisti,
a nome dell’Osservatorio

Circa le recenti elezioni, c’è da fare una premessa. Il parlamento europeo è una finzione giuridica, priva di poteri anche solo politici. È parte di un complesso sistema di governance (l’uso di un termine ormai straniero sul suolo europeo fa già intuire che sotto ci sia il trucco) studiato apposta per tenere lontani i cittadini della stanza dei bottoni. Nel migliore dei casi, esso rappresenta una vetrina degli umori nel continente, del quale chi comanda ha comunque interesse a tener conto, per evitare di procedere troppo scopertamente contro corrente. Punto.

Detto questo, le elezioni ci forniscono un quadro aggiornato della situazione all’interno dei singoli paesi. Sotto questo profilo, appare molto positivo il risultato italiano, dove il governo è riuscito a tenere nonostante la Meloni abbia silenziato molte istanze tradizionali del suo partito. In un momento di crisi economica, è un doppio risultato. Indubbiamente c’è un sostegno internazionale (USA e BCE) che dietro le quinte tiene in piedi il tavolo. Allo stesso tempo la ripresa del PD (anch’esso caso unico fra i socialisti europei) mostra che il paese rimane nelle mani dei padroni del vapore. Dietro al PD appare schierata oggi anche la Chiesa, sempre più allineata con i poteri forti globali. Sono segni chiarissimi  che un cambio di governo è possibile in qualsiasi momento. Il PD è la consociata italiana dei Dem americani, e ciò sottolinea come l’atlantismo della premier poggi su motivazioni di realpolitik che vanno ben al di là del suo criticato pedigree politico. Da rimarcare ancora l’azzeramento dei renziani, che dimostra come il tempo sia galantuomo. Nessuno lo ricorda, ma è ad essi che dobbiamo la compressione degli spazi di democrazia che oggi stiamo pagando anche in termini di disaffezione al voto.

Diebus saltem dominicis / Costanti timore e amore alla stessa potenza

Nella nostra traduzione da OnePeterFive la consueta meditazione settimanale di p. John Zuhlsdorf, sempre nutriente e illuminante, che ci consente di approfondire, durante l'ottava, i doni spirituali della domenica precedente; in questo caso delle feste liturgiche che si sono susseguite in questo tempo dell'Anno liturgico. [quiqui - qui].

Diebus saltem dominicis/
Costanti timore e amore alla stessa potenza

L'offerta di questa settimana presentava un dilemma. In molti luoghi la festa del Vetus Ordo del Corpus Domini sarà celebrata domenica come “solennità esterna”. Il Corpus Domini cade il giovedì successivo alla domenica della Trinità e, nel Vetus Ordo, doveva essere celebrato in quel giorno. È tuttavia consentito ripetere i testi della Messa la domenica successiva. Ciò offre a più persone l'opportunità di parteciparvi e, si spera, di prendere parte alla processione eucaristica che fa parte della giornata.

Ma se osserviamo sempre il Corpus Domini di domenica, che ne è della Messa della II domenica dopo Pentecoste, la prima domenica “verde” dai tempi dell'Epifania, prima delle domeniche della “Gesima”? [Le tre domeniche che precedono la Quaresima Settuagesima, sessagesima, quinquagesima (vedi, compresi i link) -ndT]

mercoledì 12 giugno 2024

Facciamo chiarezza sulla crisi nella Chiesa

Ringrazio il nostro carissimo Gederson Falcometa per la segnalazione del suo articolo che segue: ottima sintesi da ripercorrere insieme.

Facciamo chiarezza sulla crisi nella Chiesa
Gederson Falcometa

“L’essenza della filosofia moderna è l’artificio e la progressiva negazione della realtà vista come intollerabile limite alla originaria e libera espressone di noi stessi. Il costruttivismo è la prospettiva unitaria della modernità filosofica che necessariamente conduce alla negazione della natura e alla sua sostituzione con l’artificio.” Stefano Fontana [1]

Stefano Fontana è un brillante intellettuale cattolico. A leggere questo suo testo, e altri due [2], mi è venuta in mente la polemica sollevata da La Nuova Bussola Quotidiana (LNBQ) contro la Fraternità San Pio X.

Il motivo di questo richiamo è dovuto soprattutto al fatto che l’essenza del magistero della Chiesa, a partire dal concilio Vaticano II, è anche l’artificio, perché ha adottato la filosofia moderna che sta alla base della Nouvelle Théologie [3]. In questo modo, la volontà di estinguere il cattolicesimo tradizionale adottando una teologia ideologica sotto forma di aggiornamento di un magistero pastorale, precede lo stesso ecologismo ideologico denunciato nell’articolo di Fontana.

È imminente la presentazione di un documento sul Primato di Pietro

Più che una notizia, visti in particolare i documenti più recenti, può apparire una minaccia quanto pubblicato da Avvenire dell'8 giugno scorso. Richiamo alcuni precedenti sul primato di Pietro e sul papato durante questo pontificato qui - qui - qui. E ricordo come nell'Annuario vaticano sia stato abolito il titolo Vicario di Cristo qui.

È imminente la presentazione
di un documento sul Primato di Pietro


La Santa Sede - attraverso il Dicastero per la promozione dell'unità dei cristiani - ha elaborato un documento di studio con l'approvazione di Papa Francesco che sintetizza per la prima volta le riposte all'enciclica Ut unum sint e i dialoghi ecumenici sulla questione del primato e della sinodalità. 

Come si ricorderà San Giovanni Paolo II nella sua enciclica sull’ecumenismo del 1995 invitava i partner ecumenici a discutere per arrivare «a trovare una forma di esercizio del primato che, pur non rinunciando in nessun modo all’essenziale della sua missione, si apra ad una situazione nuova». Il nuovo documento si conclude con una proposta del Dicastero che individua i suggerimenti più significativi avanzati per un rinnovato esercizio del ministero di unità del Vescovo di Roma «riconosciuto dagli uni e dagli altri». Fonte

martedì 11 giugno 2024

Moltmann, il padre degli errori della teologia contemporanea

Moltmann, il teologo protestante, ha avuto grande influenza anche in ambito cattolico. Un'influenza negativa, che fa leva sulla speranza ma la ripone dentro la storia, secolarizzando la fede. I risultati sono tuttora evidenti.

Moltmann, il padre degli errori della teologia contemporanea
Stefano Fontana

Il 3 giugno scorso è morto a Tubinga all’età di 98 anni il teologo protestante Jürgen Moltmann. Egli viene di solito ricordato come “il teologo della speranza” a motivo della sua opera principale Teologia della speranza, pubblicata nel 1964 in Germania e nel 1970 in Italia da Morcelliana. Ricordarlo in questo modo non è sbagliato o riduttivo perché quel volume non intendeva trattare un capitolo della teologia, appunto la speranza, ma aveva l’intento di riformularla per intero.

Dalla speranza derivava una nuova spiegazione di tutti i temi teologici tradizionali: la rivelazione intesa non tanto nel suo carattere dottrinale quanto in quello storico, la trascendenza intesa in senso temporale come futuro anziché in senso spaziale, il peccato come rifiuto della speranza, la grazia come dono della possibilità e della capacità di sperare, la conversione come avversione al presente e conversione al futuro. Da qui l’impatto rivoluzionario della sua teologia, legato all’idea tutta protestante del mondo diventato adulto, della secolarizzazione come fenomeno cristiano, della necessità di transitare verso una teologia secolare come l’anno seguente, il 1965, avrebbe sostenuto anche Harvey Fox con il suo libro The Secular City. Storia, speranza, futuro, prassi: queste le coordinate della nuova teologia che ritroviamo poi in tutta la teologia, anche cattolica, successiva.

lunedì 10 giugno 2024

Ha vinto l'Europa anti -UE

Per rimanere in linea con l'attualità, sull'esito della tornata elettorale, riprendo il commento di Veneziani. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Ha vinto l'Europa anti -UE

Alla fine della fiera europea non possiamo lamentarci: i padroncini d’Europa sono stati sconfitti, i governi europei hanno preso legnate, si è salvata solo la Meloni che oggi è la premier più forte d’Europa; l’Europa di Le Pen e di Orban ha vinto, anche se, come era previsto, non ha la maggioranza per imporsi a livello europeo. L’Unione europea è stata bocciata tre volte dal popolo sovrano europeo.
La prima non andando a votare la maggioranza dei cittadini europei, col dato record italiano che per la prima volta ha registrato il sorpasso dei non votanti sui votanti. Un popolo di astenuti. Alla maggioranza degli europei, come scrivevamo alla vigilia, non piace l’Unione europea o quantomeno non interessa, tantomeno la sua politica estera e interna.
La seconda bocciatura ha investito sotto un camion Macron e Schulz, spezzando l’asse franco-tedesco che regge l’Europa. Macron umiliato, Scholz schiacciato tra destra e cristiano-democratici. Anche il socialista Sanchez è stato battuto dai popolari.

La riforma liturgica e la trasformazione degli edifici di culto

Ringraziamo Res NovaePerspectives romaines per la segnalazione. Elementi non nuovi; ma repetita iuvant soprattutto per chi dovesse leggerci solo ora. Colgo l'occasione per ricordare il mio libro di cui uscirà presto la terza edizione: «La questione liturgica. Il rito Romano usus antiquior e il Novus Ordo Missae dal Vaticano II all'epoca dei due papi’» qui.

La riforma liturgica e la trasformazione degli edifici di culto
Con la sua gentile autorizzazione, pubblichiamo qui le linee essenziali di uno studio di don Grégoire Célier apparso nella Lettre à nos frères prêtres. Lettre trimestrielle de liaison de la Fraternité Saint-Pie X avec le clergé de France [Lettera ai nostri fratelli preti. Lettera trimestrale di collegamento della Fraternità San Pio X con il clero di Francia – NdT] (n. 101, marzo 2024), riguardante un aspetto molto poco studiato della riforma liturgica: il suo impatto sulla trasformazione degli edifici di culto. Questo stravolgimento dello spazio sacro esprime e sottolinea la teologia che lo sottende. Lo studio ha il vantaggio di fornire un’antologia di testi pubblicati da specialisti riconosciuti tra il 1965 e il 1985, nei due decenni in cui la riforma era «fresca e gioiosa», costituendo una preziosa testimonianza storica del suo contesto e delle sue intenzioni.

domenica 9 giugno 2024

La pecorella smarrita

Tutto vero purtroppo, oltre che oggi elevato all'ennesima potenza. Oltre che magistralmente espresso. Combinazione, leggiamo la parabola della pecorella perduta nel Vangelo di oggi (vedi).

La pecorella smarrita

Signore, come ben sapete, l'uomo d'ogni epoca della Storia è sempre stato pervaso dall'impellente bisogno di una superiore trascendenza che, ingenuamente, tentava d'esprimere, per il tramite d'un apparato rituale, poiché, così facendo, egli intendeva puerilmente avvicinarsi al fulgore incomparabile della Vostra grandezza ultraterrena.

É sempre stato significativo di ogni forma di civilizzazione evoluta l'esistenza di una particolare dimensione di sacralità, psicologica ed esteriore insieme, manifestata in maniera assolutamente difforme, rispetto a quella materialità che connota la quotidiana esistenza terrena: a Voi Signore venivano dedicate le realizzazioni architettoniche più solenni e più grandiose ed era proprio nei Vostri templi che trovavano il principale ricetto quelle estrinsecazioni dell'arte, nelle quali l'uomo tentava una sublimazione, materialmente tangibile, della sua estatica emozione innanzi a Dio.

Domenica Terza dopo la Pentecoste

Domenica Terza dopo la Pentecoste

Intróitus
Ps. 24, 16 et 18 - Réspice in me, et miserére mei, Dómine: quóniam únicus, et páuper sum ego: vide humilitátem meam, et labórem meum: et dimítte ómnia peccáta mea, Deus meus.
Ps. 24, 1-2 - Ad te, Dómine, levávi ánimam meam: Deus meus, in te confído, non erubéscam. Glória Patri…
Ps. 24, 16 et 18 - Réspice in me…
Introito
Sal. 24, 16 e 18 - Guarda a me, e abbi pietà di me, o Signore: perché solo e povero io sono: guarda alla mia umiliazione e al mio travaglio, e rimetti tutti i miei peccati, o Dio mio.
Sal. 24, 1-2 - A te, o Signore, elevo l’ànima mia: Dio mio, confido in te, ch’io non resti confuso. Gloria al Padre…
Sal. 24, 16 e 18 - Guarda a me…

Nella maggior parte delle chiese di Francia ha luogo oggi la seconda Processione del Santissimo Sacramento, così come la prima si era celebrata nella Domenica precedente. In parecchi luoghi vi è anche l'usanza di cantare in questo stesso giorno la Messa solenne del Sacro Cuore, alla quale molti fedeli non potrebbero assistere il giorno stesso della festa.
La Messa di questo giorno è precisamente quella della terza Domenica dopo la Pentecoste. Gli ultimi decreti romani l'avevano assegnata, senza possibilità di spostamento, alla Domenica fra l'Ottava del Sacro Cuore, ottava ora soppressa.
Sarà facile notare come i testi di questa Messa della terza Domenica dopo la Pentecoste si adattino con facilità e naturalezza alla memoria della festa del Sacro Cuore di Gesù, al punto da sembrare che siano stati composti per essa.

sabato 8 giugno 2024

Cina: prosegue la persecuzione dei cattolici “clandestini”

Qui l'indice dei precedenti.
Cina: prosegue la persecuzione dei cattolici “clandestini”

Cattedrale di Baoding Il sito Bitter Winter (https://bitterwinter.org/) (BW) «giornale online sulla libertà religiosa e i diritti dell’uomo», ha pubblicato un articolo in cui fa il punto sulla persecuzione e la repressione dei cattolici che rifiutano di piegarsi all’imposizione del Governo cinese di appartenere all’Associazione Patriottica dei Cattolici Cinesi (APCC) L’articolo è firmato da He Yuyan, che è uno pseudonimo.

L’autore si è soffermato su una diocesi emblematica di questa persecuzione religiosa dei cattolici cinesi: la diocesi di Baoding. La diocesi è diretta da Mons. Francis An Shuxin, vescovo ausiliare nel 1993, vescovo coadiutore nel 2007 e vescovo residenziale dal 2010.

È ufficiale: il concetto di “dignità infinita” è infondato. Lo dice il Vescovo di Trieste

Grazie all'Osservatorio card. van Thuân per l'articolo che segue. Qui l'indice degli articoli sulla Dichiarazione Dignitas infinita.

È ufficiale: il concetto di “dignità infinita” 
è infondato. Lo dice il Vescovo di Trieste

Il giallo sembrava destinato a restare irrisolto: perché mai Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la dottrina della fede, ha introdotto il termine «dignità infinita» nell’omonima dichiarazione [qui] di aprile?

La teologia parla sì di dignitas infinita, ma in pochissime occasioni e per applicarla solo alla Beata Vergine Maria, alla natura umana di Cristo e ai beati in paradiso [qui]. Perché allora introdurre un concetto poco fondato – e ancor meno trattato – nella Scrittura e nel pensiero occidentale?

venerdì 7 giugno 2024

L'importanza dell'equilibrio spirituale

Nella nostra traduzione da Unam Sanctam Catholicam un articolo da meditare.
L'importanza dell'equilibrio spirituale

Sono sempre più convinto che trovare un equilibrio spirituale interiore sia la più grande difficoltà che la maggior parte dei cattolici deve affrontare nella propria vita spirituale. Per equilibrio spirituale intendo la capacità di bilanciare tendenze opposte mantenendo la pace, bilanciando conoscenza e incertezza, legge e grazia, misericordia e giustizia, fede e ricerca, sofferenza e redenzione, peccato e perdono e così via. Una vita spirituale equilibrata richiede che queste idee apparentemente contrarie siano mantenute in un equilibrio armonico, dove nulla viene sopravvalutato e nulla viene trascurato. La virtù consiste nel trovare una media tra gli estremi, così come l'equilibrio spirituale. In sostanza si tratta di avere una fede pienamente integrata nei vari aspetti della nostra vita.

Venerdì dopo il Corpus Domini. La festa del Sacro Cuore di Gesù

Ripubblico, per rimeditare e per chi leggesse solo ora. Litanie del Sacro Cuore di Gesù [qui]. Vedi anche: Intronizzazione del Sacro Cuore di Gesù: la Sacra Scrittura [qui]; Leone XIII il Sacro Cuore e la Regalità sociale di Cristo [qui]: Leone XIII - Atto di Consacrazione del genere umano a Cristo Re [qui]; In festo SS.mi Corporis Christi. L’Eucaristia: rapporto di Dio con l’uomo e dell’uomo con Dio [qui]

Venerdì della II Settimana dopo Pentecoste.
La festa del Sacro Cuore di Gesù

Oggi la Chiesa ci propone di onorare con un culto speciale il Cuore sacratissimo di Gesù di cui il sacramento ci ha già rivelato l'immensa tenerezza. E per stimolarci ad onorare quel Cuore divino con maggior rispetto e devozione, Pio XI ha elevato questa festa al rito di doppio di prima classe e messo la sua Ottava alla pari di quelle di Natale e dell'Ascensione [1]. Il culto del Sacro Cuore - scriveva egli ancora Cardinale - è la quintessenza stessa del cristianesimo, il compendio e il sommario di tutta la religione. Il cristianesimo, opera d'amore nel suo inizio, nei suoi progressi e nel suo compimento non potrebbe essere identificato assolutamente con nessuna altra devozione come con quella del Sacro Cuore [2].

Oggetto della devozione al Sacro Cuore.

L'oggetto della devozione al Sacro Cuore è lo stesso Cuore ardente d'amore per Dio e per gli uomini. Dall'Incarnazione infatti Nostro Signor Gesù Cristo è l'oggetto dell'adorazione e dell'amore di ogni creatura, non soltanto come Dio ma come Uomo-Dio. Essendo la divinità e l'umanità unite nell'unica persona del Verbo divino, Egli merita tanto come Uomo che come Dio tutti gli omaggi del nostro culto; e come in Dio tutte le perfezioni sono adorabili, così pure in Cristo tutto è adorabile: il suo corpo, il suo sangue, le sue piaghe, il suo cuore, e per questo la Chiesa ha voluto offrire alla nostra adorazione questi oggetti sacri.

giovedì 6 giugno 2024

Mons. Carlo Maria Viganò / Resistite fortes

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati. Video del Messaggio che segue.
Mons. Carlo Maria Viganò
Resistite fortes
Messaggio alla Resistenza Cattolica in Polonia
 31 Maggio 2024

Eccellenza Reverendissima, caro Mons. Michal, Reverendi sacerdoti e chierici, carissimi fedeli: permettetemi anzitutto di ringraziarvi per avermi invitato ad intervenire al vostro convegno, a difesa della Fede Cattolica e a denuncia delle deviazioni della Gerarchia modernista. La vostra comunità in Polonia costituisce il nucleo della futura rinascita del Cattolicesimo nella vostra amata Patria. 

La vostra fedeltà, e la fedeltà ancor più coraggiosa dei vostri Pastori vi rende oggi privilegiati: perché con gli occhi della Fede, e con l’ammaestramento della vostra Storia patria, siete in grado di riconoscere quell’epocale battaglia in corso tra Dio e Satana, che si concluderà alla fine dei tempi con la vittoria di Cristo sull’Anticristo, proprio nel momento in cui il regno del figlio dell’iniquità sembrerà al suo apogeo. Una battaglia senza quartiere, che oggi in altre Nazioni è combattuta in modo ancor più aspro e cruento, e che voi conoscete da un tempo più recente, e in particolare dopo che le epurazioni bergogliane hanno messo a tacere le voci di Vescovi non totalmente asserviti alla tirannide del Gesuita Argentino. Nel frattempo, crisi di governo e diktat politici dell’Unione Europea hanno portato nel vostro Parlamento e fatto assurgere a ruoli di governo gli emissari del World Economic Forum, principale artefice dell’agenda globalista. Le riforme che costoro vi stanno già imponendo sono chiaramente volte a distruggere la Polonia colpendola nella Fede, nella morale, nel suo patriottismo, nella sua memoria storica, nella sua identità. 

mercoledì 5 giugno 2024

Paolo Pasqualucci / È la dignità dell’uomo “infinita”? Riflessioni sull’origine di una nuova dottrina.

Sempre più disorientati dal nuovo corso della Dottrina della Fede regredita a Dicastero, siamo lieti di pubblicare la corposa efficace analisi di Paolo Pasqualucci sulla Dichiarazione Dignitas infinita, che va ad aggiungersi al suo precedente intervento qui ed al suo libro qui sul senso autentico di dignità. Nel lavoro che segue, la sua mens di studioso, unita al suo cuore di credente, gli ha fatto cogliere e argomentare da par suo le cause prossime e remote di una variazione così sconcertante da poter essere definita senza mezzi termini una nuova dottrina. Tra le inedite sottolineature delle teorie spurie che hanno infestato la nuova dichiarazione, spicca il tentativo di Ratzinger/Benedetto XVI, quando era cardinale, di razionalizzare il dogma della predestinazione, dimostrandone l'inconcludenza nonché la debolezza concettuale. Qui l'indice dei precedenti.
Per chi volesse scaricare il testo in formato pdf qui

È la dignità dell’uomo “infinita”?

Riflessioni sull’origine di una nuova dottrina.
di Paolo Pasqualucci

Indice:
1. La DichiarazioneDignitas infinita sulla dignità umana”, dell’8 aprile 2024. 2. – La “dignità dell’uomo”, un valore “infinito”? 3. Papa Francesco esalta la dignità dell’uomo come valore assoluto di origine divina 4. “Immagine” o “Immagine e somiglianza”? 5. Una “dignità dell’uomo” frutto di una nuova dottrina, non conforme alla Tradizione della Chiesa. 6. La “cristologia” spuria di GS 22 all’origine della “dignità dell’uomo infinita” diffusa dal Documento vaticano. 7. Anche papa Francesco occulta il dogma del peccato originale, deformato da GS 22.2: 7.1 Una “redenzione” in senso solo “oggettivo”. 7.2 La falsa unione con Dio del genere umano irredento, stravolgendo il senso di Gv 17, 22. 8. L’antropologia di papa Francesco continua quella dei predecessori : analisi di ‘Redemptor hominis’, di papa Giovanni Paolo II, par. 13. 9. Secondo Benedetto XVI, “l’immagine e somiglianza di Dio” si sono sempre mantenute in noi perché “Dio è amore”: 9.1 Ratzinger cancella di fatto la nozione cattolica della predestinazione. 9.2 La “somiglianza” e “l’immagine” permangono immutate in noi. 9.3 Ratzinger “smaterializza” il significato della Croce. 9.4 Il Cristianesimo immiserito a “pappa del cuore”. 10. Postilla sulla scorretta metodologia dei “nuovi teologi”, fabbrica di concetti confusi.
1. - La Dichiarazione “Dignitas infinita sulla dignità dell’uomo” dell’8 aprile 2024.
Victor Manuel cardinal Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha pubblicato l’8 aprile 2024 un documento che verte sulla dignità dell’uomo messa in pericolo dalle deviazioni morali oggi dilaganti e dalle cattive leggi che le favoriscono. Il Documento si intitola: Dignitas infinita circa la dignità umana. Il papa l’ha approvato in udienza e ne ha ordinato la pubblicazione. Dal Concilio Vaticano II la nozione della “dignità dell’uomo” è diventata il vero e proprio cavallo di battaglia della Gerarchia: la sua difesa e restaurazione, ove la si ritenga offesa, viene proclamata quale vero e proprio cardine della missione della Chiesa. In pratica, ha sostituito la salvezza delle anime quale compito istituzionale della Chiesa, prescritto dal suo divino fondatore (Mt 28, 18-20). La Dichiarazione, preceduta da una Presentazione, consta di 66 paragrafi, alcuni brevissimi altri lunghi, seguiti da 116 note, la maggior parte delle quali di semplice riferimento. L’Introduzione fissa il concetto di “dignità umana” (1-10). Segue un breve excursus storico, dall’antichità alla Bibbia ai tempi moderni (11-16). Si precisa poi che la dignità umana rappresenta un valore essenziale per la Chiesa (17-22) e deve esser ritenuto il fondamento dei diritti e dei doveri umani (23-32). Dal par. 33 sin quasi alla fine (par. 62) si denunciano “alcuni gravi violazioni della dignità umana”: un elenco nel quale si trovano in verità elementi disparati (dalle condizioni di vita di estrema povertà, al “travaglio dei migranti”, alla pena di morte – par. 34) ed alcune rilevanti lacune (si tace, ad esempio, sulla questione omosessuale). Gli ultimi quattro paragrafi contengono una Conclusione.

martedì 4 giugno 2024

Dove il cristianesimo arretra l'islam avanza pericolosamente

Qui l'indice degli articoli sul filo-islamismo.
Ricevo e pubblico, ricordando un episodio assurdo registrato proprio in questi giorni (vedi immagine) 
Fosse il contrario (italiani alla scuola islamica) non ci sarebbe nessun esonero, ma l'imposizione oppure cacciati dalla loro nazione a suon di bastonate (quando va bene!) Non ci dobbiamo illudere con i musulmani non è possibile alcuna integrazione; lo impone la loro cultura che credono essere superiore alla nostra. I politici, soprattutto di sinistra parlano tanto di integrazione; ma questa può essere raggiunta solo con la condivisione di valori, cultura e tradizione. A casa fai quello che ti pare, fuori no. Altrimenti gruppi allogeni si comporteranno da antagonisti al Paese, come già succede in altre parti d'Europa. Si tratta di un vero e proprio suicidio causato da demenza collettiva. In ogni caso olto pericoloso il legame stretto tra sinistra e islamismo. Il pericolo va denunciato ora senza timore, perché le orde islamiche devono essere respinte senza se e senza ma. Non è solo un problema di fondamentalismo islamico, perché l'islam è profondamente fondamentalista e violento; anche il sofisma di separare il musulmano moderato da quello integralista è solo fumo negli occhi.

Dove il cristianesimo arretra l'islam avanza pericolosamente

Carissimi amici e lettori,
grazie al pensiero moderno i cattolici sono oggi immersi in un mondo il cui pensiero si allontana sempre più dalla dottrina tradizionale della Chiesa. Sollecitato e diviso tra questa dottrina e il “pensiero moderno”, il cattolico liberale di oggi è colui che cerca o adotta compromessi tra questi due sistemi di pensiero. Questa sete di compromesso ha invaso la Chiesa stessa; un teologo “moderno” non cerca più tanto di approfondire la dottrina e di opporla agli errori attuali; cerca soprattutto di distorcerla (nel modo meno visibile) in modo da evitare il più possibile gli attriti con il pensiero moderno. La Santa Sede e i vescovi di tutto il mondo non hanno mancato di promuovere l'applicazione della Dichiarazione di Dignitatis Humanae

La Novena dell'Abbandono di don Dolindo Ruotolo

Cor Iesu, Sacratissimum, miserere nobis!
Molte preghiere non centrano il bersaglio perché sono solo dei tentativi ossessivi e inquieti di far compiere a Dio la nostra volontà.
Dio sa.
Non solo sa di che cosa necessitiamo, ma sa perfettamente le conseguenze dell’esaudimento della nostra preghiera.
Siamo spesso degli ammalati che suggeriscono al medico la cura. Siamo degli affamati di cose che ci illudiamo sappiano renderci felici, siamo dei cercatori di soddisfazioni effimere e siamo soprattutto delle fornaci di desideri che altro non sono che nostre paure.
Purtroppo siamo anche, talvolta, incapaci di mettere al primo posto i beni eterni.
Non è questa la strada!
Si rischia di non ottenere e magari di tradire, delusi, come conseguenza della mancata grazia
Suggerisco un rimedio efficace, ma non facile, perché è strutturale. Non ha senso aggiungere stucchi, rifiniture e nemmeno piani a un palazzo le cui fondamenta sono a rischio. Partiamo dall’essenziale facendo della preghiera un mezzo per diventare figli consapevoli di avere un Padre che li ama e li conosce nell’intimo e che Provvede in ogni loro necessità perché è onnipotente quanto buono.
Questa novena tratta da gli scritti ispirati di Don Dolindo potrebbe aiutarci a concentrarci sulla vera e sana relazione d’amore fiducioso con un Dio che ci vuole figli confidenti e sereni, figli certi delle Sue cure e non ansiosi, diffidenti e scontenti preda di paure e angosce varie. Chiediamo a Dio di essere dolcemente abbandonati al Suo volere, che non è mai contro di noi.
Ricordiamoci che Dio non ci chiede niente senza renderci molto ma molto di più. Buona Preghiera! E ricordiamo che nessuno può imparare a nuotare restando abbarbicato alla scaletta. RB

* * *
LA NOVENA DELL’ABBANDONO
(Del Servo di Dio Don Dolindo Ruotolo)

lunedì 3 giugno 2024

Giovane ebrea abbraccia la fede grazie a Maria e alla Messa antica

Giovane ebrea abbraccia la fede 
grazie a Maria e alla Messa antica

Siamo a Trumbull, in Connecticut, uno degli stati nord-atlantici degli Usa. La chiesa principale della città è stata fondata nel 1934, voluta dall’allora vescovo Maurice F. McAuliffe che l’ha dedicata e affidata al Piccolo fiore di Gesù, Santa Teresa di Lisieux. La santa patrona delle missioni di sicuro ha avuto un ruolo in questa bella storia che stiamo per riportarvi. La parrocchia dal 2017 ha anche dedicato la cappella di Nostra Signora di Fatima all’adorazione eucaristica perpetua. È sempre aperta e così l’ha trovata la ventiduenne Kyra Lerner: come una madre pronta ad accoglierla. La giovane, che è di origini ebraiche ed è cresciuta senza educazione religiosa, ha compiuto i riti della sua iniziazione cristiana proprio la notte di Pasqua di quest’anno.

domenica 2 giugno 2024

Mons. Carlo Maria Viganò / Et habitavit in nobis

Qui l'indice degli interventi precedenti e correlati.
Mons. Carlo Maria Viganò
Et habitavit in nobis 
Omelia nella festa del Corpus Domini
Et  verbum caro factum est, 
et habitavit in nobis.
Gio 1, 14   
Tantum ergo Sacramentum veneremur cernui
. Veneriamo prostrati un sì grande Sacramento: sono le celebri parole dell’Inno del Corpus Domini, composto come altri testi liturgici di questa festa da San Tommaso d’Aquino. Le ripetiamo ogniqualvolta il Santissimo è esposto all’adorazione dei fedeli, sottolineando con l’inchino del corpo la nostra disposizione interiore, nello stesso atteggiamento di Mosè dinanzi al roveto ardente. Anche i sacerdoti della Nuova Alleanza si coprono le mani con il velo omerale, in segno di rispetto, quando devono impartire la benedizione eucaristica. Ed è così – cernui, prostrati – che dobbiamo presentarci al cospetto del Re dei re.

Giorgio Agamben / L’invenzione del nemico

Analisi cruda ma centrata, da non sottovalutare. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
L’invenzione del nemico

Credo che molti si siano chiesti perché l’Occidente, e in particolare i paesi europei, cambiando radicalmente la politica che avevano perseguito negli ultimi decenni, abbiano improvvisamente deciso di fare della Russia il loro nemico mortale. Una risposta è in realtà senz’altro possibile.
La storia mostra che quando, per qualche ragione, vengono meno i principi che assicurano la propria identità, l’invenzione di un nemico è il dispositivo che permette – anche se in maniera precaria e in ultima analisi rovinosa – di farvi fronte. È precisamente questo che sta avvenendo sotto i nostri occhi.
È evidente che l’Europa ha abbandonato tutto ciò in cui per secoli ha creduto – o, almeno, ha creduto di credere: il suo Dio, la libertà, l’uguaglianza, la democrazia, la giustizia. Se nella religione – con la quale l’Europa si identificava – non credono più nemmeno i preti, anche la politica ha perduto ormai da tempo la capacità di orientare la vita degli individui e dei popoli. L’economia e la scienza, che hanno preso il loro posto, non sono in grado in alcun modo di garantire un’identità che non abbia la forma di un algoritmo.

Domenica seconda dopo la Pentecoste / L'Eucaristia sacrificio perfetto

Domenica seconda dopo la Pentecoste
L'Eucaristia sacrificio perfetto

Intróitus
Ps. 17, 19-20 - Factus est Dóminus protéctor meus, et edúxit me in latitúdinem: salvum me fecit, quóniam vóluit me. Ps. 17, 2-3 - Díligam te, Dómine, virtus mea: Dóminus firmaméntum meum, et refúgium meum, et liberátor meus. Glória Patri… Ps. 17, 19-20 - Factus est Dóminus protéctor meus...
Introito
Sal. 17, 19-20 - Il Signore si è fatto mio protettore e mi ha tratto fuori, al largo: mi ha liberato perché mi vuol bene. Sal. 17, 2-3 - Amerò Te, o Signore, mia forza: o Signore, mio sostegno, mio rifugio e mio liberatore. Gloria al Padre… Sal. 17, 19-20 - Il Signore si è fatto mio protettore...

La nozione del sacrificio.
L'Eucaristia ha per fine principale l'applicazione incessante quaggiù del Sacrificio del Calvario. Bisogna dunque che consideriamo questo Sacrificio dell'Uomo-Dio in se stesso, onde meglio ammirare la mirabile continuazione che se ne fa nella Chiesa. A questo riguardo è opportuno precisare innanzitutto la nozione generale di Sacrificio.
Dio ha diritto all'omaggio della sua creatura. Se i re e i potenti della terra erano in diritto di esigere dai loro vassalli il solenne riconoscimento della loro sovranità, a maggior ragione il dominio supremo del primo Essere, causa prima e fine ultimo di tutte le cose, lo impone agli esseri chiamati dal nulla dalla sua onnipotente bontà. E come, mediante il tributo che lo accompagnava, l'omaggio dei servi e dei vassalli implicava, insieme con la confessione della loro sudditanza, la dichiarazione effettiva dei beni e dei diritti che essi riconoscevano di avere dal loro signore, così l'atto con il quale la creatura si umilia dinanzi al suo Creatore dovrà manifestare a sufficienza, per se stesso, che essa lo riconosce come Signore di tutte le cose e autore della vita.

sabato 1 giugno 2024

Giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù

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Giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù 

Giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù Il Sacro Cuore di Gesù è uno dei simboli più intensi ed espressivi della fede cristiana, ed è rappresentato da un cuore trafitto da una spada, circondato da una corona di spine, sormontato da una croce e in fiamme d'amore per l'umanità. Questo simbolo rappresenta l'amore incondizionato e misericordioso che Gesù Cristo nutre per l'umanità, un amore che si è manifestato attraverso la sua passione, morte e resurrezione. 
Il Sacro Cuore è quindi simbolo di quella devozione che invita i fedeli a contemplare e ad imitare l'amore sacrificale di Cristo. La devozione al Sacro Cuore di Gesù ha radici profonde nella storia del Cristianesimo. Nonostante alcune forme rituali siano presenti fin dai primi secoli, la vera e propria devozione al Sacro Cuore iniziò nel XII secolo grazie a santi come San Bernardo di Chiaravalle e Santa Gertrude. Tuttavia, è nel XVII secolo, grazie alle rivelazioni ricevute dalla Santa Margherita Maria Alacoque, che la devozione acquista un'importanza maggiore. Gesù stesso apparve a Santa Margherita, chiedendole di promuovere la devozione al Suo cuore, simbolo dell'amore divino per l'umanità. Da allora, questa devozione si è diffusa in tutto il mondo cristiano, arricchendo la spiritualità di milioni di fedeli.