Sempre più disorientati dal nuovo corso della Dottrina della Fede regredita a Dicastero, siamo lieti di pubblicare la corposa efficace analisi di Paolo Pasqualucci sulla Dichiarazione
Dignitas infinita, che va ad aggiungersi al suo precedente intervento
qui ed al suo libro
qui sul senso autentico di
dignità. Nel lavoro che segue, la sua
mens di studioso, unita al suo cuore di credente, gli ha fatto cogliere e argomentare da par suo le cause prossime e remote di una
variazione così sconcertante da poter essere definita senza mezzi termini una
nuova dottrina. Tra le inedite sottolineature delle teorie spurie che hanno infestato la nuova dichiarazione, spicca il tentativo di Ratzinger/Benedetto XVI, quando era cardinale, di razionalizzare il dogma della predestinazione, dimostrandone l'inconcludenza nonché la debolezza concettuale. Qui
l'indice dei precedenti.
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È la dignità dell’uomo “infinita”?
Riflessioni sull’origine di una nuova dottrina.
di
Paolo Pasqualucci
Indice: 1. La Dichiarazione “Dignitas infinita sulla dignità umana”, dell’8 aprile 2024. 2. – La “dignità dell’uomo”, un valore “infinito”? 3. Papa Francesco esalta la dignità dell’uomo come valore assoluto di origine divina 4. “Immagine” o “Immagine e somiglianza”? 5. Una “dignità dell’uomo” frutto di una nuova dottrina, non conforme alla Tradizione della Chiesa. 6. La “cristologia” spuria di GS 22 all’origine della “dignità dell’uomo infinita” diffusa dal Documento vaticano. 7. Anche papa Francesco occulta il dogma del peccato originale, deformato da GS 22.2: 7.1 Una “redenzione” in senso solo “oggettivo”. 7.2 La falsa unione con Dio del genere umano irredento, stravolgendo il senso di Gv 17, 22. 8. L’antropologia di papa Francesco continua quella dei predecessori : analisi di ‘Redemptor hominis’, di papa Giovanni Paolo II, par. 13. 9. Secondo Benedetto XVI, “l’immagine e somiglianza di Dio” si sono sempre mantenute in noi perché “Dio è amore”: 9.1 Ratzinger cancella di fatto la nozione cattolica della predestinazione. 9.2 La “somiglianza” e “l’immagine” permangono immutate in noi. 9.3 Ratzinger “smaterializza” il significato della Croce. 9.4 Il Cristianesimo immiserito a “pappa del cuore”. 10. Postilla sulla scorretta metodologia dei “nuovi teologi”, fabbrica di concetti confusi.
1. - La Dichiarazione “Dignitas infinita sulla dignità dell’uomo” dell’8 aprile 2024.
Victor Manuel cardinal Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha pubblicato l’8 aprile 2024 un documento che verte sulla dignità dell’uomo messa in pericolo dalle deviazioni morali oggi dilaganti e dalle cattive leggi che le favoriscono. Il Documento si intitola: Dignitas infinita circa la dignità umana. Il papa l’ha approvato in udienza e ne ha ordinato la pubblicazione. Dal Concilio Vaticano II la nozione della “dignità dell’uomo” è diventata il vero e proprio cavallo di battaglia della Gerarchia: la sua difesa e restaurazione, ove la si ritenga offesa, viene proclamata quale vero e proprio cardine della missione della Chiesa. In pratica, ha sostituito la salvezza delle anime quale compito istituzionale della Chiesa, prescritto dal suo divino fondatore (Mt 28, 18-20).
La Dichiarazione, preceduta da una Presentazione, consta di 66 paragrafi, alcuni brevissimi altri lunghi, seguiti da 116 note, la maggior parte delle quali di semplice riferimento. L’Introduzione fissa il concetto di “dignità umana” (1-10). Segue un breve excursus storico, dall’antichità alla Bibbia ai tempi moderni (11-16). Si precisa poi che la dignità umana rappresenta un valore essenziale per la Chiesa (17-22) e deve esser ritenuto il fondamento dei diritti e dei doveri umani (23-32). Dal par. 33 sin quasi alla fine (par. 62) si denunciano “alcuni gravi violazioni della dignità umana”: un elenco nel quale si trovano in verità elementi disparati (dalle condizioni di vita di estrema povertà, al “travaglio dei migranti”, alla pena di morte – par. 34) ed alcune rilevanti lacune (si tace, ad esempio, sulla questione omosessuale). Gli ultimi quattro paragrafi contengono una Conclusione.