Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 18 giugno 2024

Urgente. Riprendono le persecuzioni del Vaticano contro la Messa tridentina

Leggo e traduco da Rorate caeli col raccapriccio all'ennesima potenza rispetto a quello dei precedenti annunci riguardanti Traditionis custodes. Qui l'indice degli articoli con tutti i riferimenti.

Riprendono le persecuzioni del Vaticano contro la Messa tridentina

Manifestazione a Quimper
 (Francia, 16 giugno)
Cari lettori,
Una volta ancora, come già due volte in passato (dapprima sulla repressione contro i francescani dell'Immacolata qui, e Traditionis Custodes qui) siamo spiacenti di essere i portatori voci gravi, pesanti e persistenti provenienti dagli ambienti vicini al cardinale Roche e dai guerrieri liturgici vicini a Casa Santa Marta a Roma.

Sta per essere posto in essere il tentativo di rendere operante al più presto un documento vaticano con una soluzione restrittiva, radicale e definitiva per vietare la Messa latina tradizionale. Gli stessi ideologi che hanno imposto la Traditionis Custodes e la sua attuazione, ancora frustrati dall'evidenza di risultati non abbastanza rapidi, soprattutto negli Stati Uniti e in Francia, vogliono vietarla e abolirla ovunque e immediatamente. Vogliono farlo mentre Francesco è ancora al potere. Vogliono rendere il provvedimento il più ampio, definitivo e irreversibile possibile.
Queste voci provengono dalle fonti più credibili,* in diversi continenti, e vi esortiamo a prenderle il più seriamente possibile e a fare il possibile nella vostra posizione, come laici, sacerdoti, vescovi, cardinali, religiosi e religiose, per evitare che il divieto diventi una misura concreta.

Possiamo impedire che ciò accada? Sì, possiamo: con la preghiera, il sacrificio, la penitenza – e l'influenza e la pressione, di qualunque tipo si riesca a proporre. Il nemico è forte, ma Nostro Signore e Nostra Signora sono più potenti.

Quando avremo ulteriori informazioni che da poter render pubbliche, vi informeremo.
____
*Nota: Ciò che possiamo dire è che queste voci provengono dalle stesse fonti che rivelarono a Rorate che il Vaticano aveva inviato un sondaggio [qui - quiqui - qui - qui] ai vescovi sul Summorum Pontificum (in preparazione a quello che sarebbe diventato Traditionis Custodes), e fu la prima fonte a renderlo pubblico; e sono le stesse fonti che per prime rivelarono che sarebbe arrivato un documento come Traditionis Custodes (e Rorate, all'epoca, fu ancora il primo a rivelarlo). Ora si aggiungono altre fonti credibili non note all'epoca della Traditionis custodes, le quali attualmente confermano, rafforzandole, le voci persistenti.

[Traduzione a cura di Chiesa e post concilio]
A I U T A T E, anche con poco,
l'impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
(ora che sono sola ce n'è più bisogno) 
IBAN - Maria Guarini
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Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731

28 commenti:

A Quimper ha detto...

Trois mots. Trois petits mots. Trois simples mots qui disent tout :
« Tradition sans condition ! »

Forse... ha detto...

Intervista di MiL al prof. Andrea Grillo sulla liturgia tradizionale: "La Chiesa non è un club di notai o di avvocati"

Perché, come almeno a noi pare, sembra che a tutti i costi non si voglia dare libero spazio nella Chiesa Cattolica ai tradizionalisti fedeli a Roma (al pari di tanti altri movimenti laicali), e che essi siano solo fedeli da rieducare?
L’idea di “fedeltà a Roma” deve essere contestata: per essere fedeli a Roma occorre acquisire una “lingua rituale” secondo ciò che Roma ha comunitariamente stabilito. Non si è fedeli se si tiene il piede in due scarpe. Aver mostrato questa contraddizione è il merito di TC, che ristabilisce l’unica “lex orandi” vigente per tutta la Chiesa cattolica. Se uno mi dice che è fedele allo stesso tempo a NO e VO, gli rispondo che non ha capito che cosa significa tradizione, al cui interno sta un legittimo e insuperabile progresso, che è irreversibile.
https://blog.messainlatino.it/2024/06/intervista-di-mil-al-prof-andrea-grillo.html

Mi son sempre chiesto chi conduca l'agenda del Papa..
Forse ho capito

Anonimo ha detto...

Dinanzi alla notizia dell'ormai imminente ulteriore stretta della Santa Messa di sempre, la vera Santa Messa, la Santa Messa pienamente cattolica, si potrebbe avere due tipi di reazioni.
La prima è quella di andare in escandescenze, sparare insulti a mo' di mitragliatrice verso il Vaticano e chi lo dirige - questa sarà sicuramente la reazione dei minutelliani, che nel diffondere odio verso il prossimo sono davvero maestri.
L'altra è quella del vero discepolo di Cristo - vivere con amore con il momento della Croce e sapere offrire.
Così fece il patriarca Giuseppe: vittima di pensieri omicidi dei suoi fratelli, venduto a dei mercanti di passaggio, poi rivenduto in Egitto, divenne schiavo, finì in prigione ... poi proprio la sua presenza salvò non solo il Paese dove viveva, ma anche i suoi fratelli, suo padre, tutto il suo popolo.
L'ingiustizia divenne salvezza universale, poiché Giuseppe seppe mantenersi fedele al Signore, non odiare chi gli aveva fatto del male, non cadere nel peccato nonostante la prova.
Dobbiamo rimanere fedeli al Signore, rimanere fedeli alla Santa Messa di sempre, alla Legge di Dio quale essa è e non cambierà mai.
Perché una cosa è certa: questo è un attacco non a una "forma di Messa" che qualcuno considera "vetusta e fuori dai tempi", ma è l'attacco alla Santa Messa tout court, un attacco all'Eucaristia, un attacco alla presenza reale e sostanziale di Gesù nbell'Eucaristia, un attacco ai dogmi di fede, un attacco alla Legge di Dio, un attacco ai Dieci Comandamenti.
Ma un elemento fondamentale della Legge di Dio è vivere senza odio, con l'Amore di offerta che Gesù ci ha insegnato dall'alto della Croce, sicuri che il Signore ci libererà dai nostri nemici, pregando che il Signore li converta.
Siatene sicuri, combattere contro Dio non è stato mai un buon affare per nessuno, possono avere una vittoria di Pirro grazie alla loro posizione di potere, ma poi saranno sconfitti.
Ed è assolutamente certo che i nemici di Dio, se non si convertiranno, diventeranno carne abbrustolita nell'inferno per l'eternità.
Cit. Guido Villa

Laurentius ha detto...

Se si pensa che il Vaticano modernista ha graziosamente concesso (e la Bolla Quo primum?) la celebrazione del S. Sacrificio della Messa giusto per scompaginare il fronte della tradizione, allora non ci si deve stupire della fine della commedia, che gli ingenui credevano infinita. Poco male! Anzi, è meglio che l'equivoco finisca. Io assisto da decenni al S. Sacrificio della Messa celebrato in locali di fortuna, con l'eccezione dell'anno in cui, trovandomi a Padova per il servizio militare, frequentavo, ogni domenica, S. Simon Piccolo, a Venezia (1984 - 15 settembre 1985).

Anonimo ha detto...

Quimper: I fedeli scendono in piazza
Dalle ore 15 del 16 giugno, centinaia di fedeli hanno marciato per Quimper, in Francia, recitando il rosario davanti alla chiesa di Saint Matthieu, le cui campane suonavano a festa.

Il motivo: Il vescovo locale, Laurent Dognin, ha espulso la Fraternità Sacerdotale di San Pietro dalla sua diocesi.

La Fraternità svolgeva un apostolato di grande successo a Saint Matthieu, la parrocchia più visitata di Quimper. Monsignor Dognin ha persino ammesso che non c'erano ragioni oggettive per chiudere questa parrocchia.

Prima dell'inizio della manifestazione, un membro della congregazione di Saint Matthieu ha chiesto al microfono: "Oggi Quimper, domani quale parrocchia, quale città, per quale motivo?".
https://gloria.tv/post/w2Xdk9NVhGGy1FHvBbUHmt8nS

Alcuni Vescovi si possono acora fregiare di essere Apostoli alla sequela di NSGC come i dodici Apostoli? O forse sono parte dell'ennesimo partito politico?
La Vergine della Pieta' e della Misericordia li salvi dal precipizio!

Anonimo ha detto...

Per arrivare alle acque tranquille del Cielo dobbiamo superare le tempeste.

Anonimo ha detto...

Queste restrizioni, iniziate col ridimensionamento del Summorum Pontificum, non sono una novità, ma parte di un trend continuo per limitare la Messa tradizionale, sabotandola attivamente.

Desta non pochi interrogativi il motivo di tale accanimento contro i tradizionalisti. C'è da chiedersi se essi siano davvero una sparuta minoranza di nostalgici per lo più anziani, come spesso si dice. Se così fosse, perché la gerarchia ecclesiastica si preoccupa tanto di loro, dato che una minoranza così piccola dovrebbe estinguersi naturalmente nel corso di pochi decenni?
Le azioni repressive contro questi gruppi potrebbero avere l'effetto opposto, rafforzando il loro senso identitario e organizzandoli ancora di più; il che appare un grave errore strategico, poiché non fa che aumentare la loro determinazione e coesione.

Un commento del prof. Corrado Gnerre all'intervista del prpf.Grillo . ha detto...

Fa specie che il professor Grillo, per avvalorare le sue tesi, confonda il tradizionalismo con l’archeologismo. E’ invece questa una differenza da tener presente per evitare di confondere la fedeltà alla Tradizione come una semplice ed incontrovertibile nostalgia per ciò che diacronicamente è avvenuto prima. Come non è necessariamente e automaticamente migliore ciò che è avvenuto prima, non è nemmeno necessariamente ed automaticamente migliore ciò che accade successivamente. Senza questi parametri, la stessa riforma francescana non sarebbe comprensibile alla luce di una corretta Storia della Chiesa e di una corretta Teologia della Storia.

In un altro passaggio l’intervistatore fa presente al professor Grillo che nell’ultimo pellegrinaggio Parigi-Chartres c’è stata la partecipazione di ben 18000 persone, con tantissimi giovani. Grillo ha così risposto: Che cosa sono 18.000 persone rispetto alla grande moltitudine della Chiesa cattolica? Poco più di una sétta che sperimenta la infedeltà come una salvezza, spesso legata a posizioni morali, politiche e di costume del tutto preoccupanti.
https://blog.messainlatino.it/2024/06/intervista-al-prof-grillo-un-commento.html#more

Anonimo ha detto...

Irreversibile. Secondo me questo termine denota una grandissima paura e tanta incertezza.Come sarà il domani della Chiesa egregio professore?

Anonimo ha detto...

Poco più di una setta, etc...

L'intera frase si deve applicare alla setta conciliare. Però, l'errore gravissimo dei conservatori è quello di riconoscere la setta conciliare come se fosse veramente la Chiesa Cattolica, anche se è vero che non è mai ufficialmente uscita dalla Chiesa Cattolica, bensì la infesta e la eclissa.Non si accorgono i conservatori che la setta conciliare li prende in giro? Se veramente sono interessati a conservare (sic!) Dottrina Cattolica e S. Sacrificio della Messa si preparino delle alternative per il momento in cui saranno tolte loro le chiese, in cui nessun cardinalone o monsignorone potrà ottenere qualche dispensa. A meno che non passino con armi e bagagli al Novus Ordo Missae, al rito che denominano ordinario, magari "ben celebrato". Sinceramente, è questa la fine barbina della commedia che mi attendo. A pensar male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina. Spero di sbagliarmi.

Abdia ha detto...

L'esperienza di fede di molti cattolici che hanno scoperto il tesoro della santa Messa cattolica (rito preconciliare) dimostra che la riforma o rivoluzione liturgica montiniana non solo è reversibilissima, ma in molti casi è anche un viaggio senza ritorno. Irreversibile, insomma, è il ritorno alla Tradizione. Chi vuole rimanere cattolico non morirà protestante.

Anonimo ha detto...

Domenica scorsa, durante l'omelìa, il Sacerdote ci ha fatto partecipi della sua sofferenza : un Seminario Maggiore con due seminaristi!

Anonimo ha detto...


Bergoglio, Roche, Fernández, etc. : la trahison sur tous les fronts.

Anonimo ha detto...

La "teologia" di Grillo fa acqua da tutte le parti: sul concetto di IMMUTABILITÀ, IRREVERSIBILITÀ, FEDELTÀ, SALVEZZA, MORALE, POLITICA, COSTUME...e ovviamente sulla LITURGIA!
Magistero dogmatico alla mano i tradizionalisti hanno ragione ma, supponendo per un istante che abbiano torto, Grillo ci dovrebbe dire se ritiene che gli ebrei, i protestanti, e gli "ortodossi" abbiano bisogno di convertirsi alla chiesa bergogliana per potersi salvare: se ciò non fosse necessario non si capisce perché loro potrebbero non seguire Bergoglio e invece perché i tradizionalisti sarebbero vincolati a seguirlo.
Per ritenere vincolante l'obbedienza al Papa per potersi salvare, la conditio sine qua non è la convinzione che non ci sia salvezza fuori dalla Chiesa Cattolica.
Sembrerebbe che Bergoglio non ritenga l'appartenenza alla Chiesa Cattolica necessaria per potersi salvare (il peccato contro l'ecumenismo di chi converte i protestanti al Cattolicesimo, il proselitismo che sarebbe una solenne sciocchezza, il non voler convertire Scalfari): quindi non ritiene che sia necessario obbedirgli per potersi salvare...quindi che male ne avrebbero i tradizionalisti a non obbedire a Bergoglio?
Grillo ce lo potrebbe gentilmente spiegare?
Bergoglio ha anche detto che bisogna seguire la propria coscienza...ed è proprio seguendo quella (oltre all'immutabile dottrina cattolica) che i tradizionalisti gli disobbediscono: Grillo ha qualcosa da ridire? Vada a lamentarsene da Bergoglio!
Per quel che mi riguarda Bergoglio potrebbe anche mettere la (nulla e invalida!) scomunica ipso facto per chi assiste alla Messa in Vetus Ordo: il mio comportamento non cambierebbe di una virgola e continuerei ad assistere sempre e solo alla Messa in Vetus Ordo (officiata da sacerdoti talmente cattolici e talmente refrattari alle eresie che da decenni qualcuno li considera "non in piena comunione" con la "Roma modernista").

Anonimo ha detto...

# Il prof. Grillo disprezza il numero di 18.000 persone, molti i giovani, che hanno preso parte al recente pellegrinaggio di Chrtres.
Cosa sono di fronte al numero sterminato dei cattolici?
Cattolici che però, forse con l'eccezione dell'Africa, non vanno a Messa. Ragion per cui 18.000 non è affatto un piccolo numero...
Se si sa leggere nei dati...

Anonimo ha detto...


Perché tanta avversione per la Messa cattolica di rito romano antico?

Dopotutto è pur sempre seguita da una piccola minoranza.
Ma si tratta di altro, dell'odio per la vera Messa cattolica, che, non dimentichiamolo, avrebbe dovuto sparire già nel 1969, quando Paolo VI impose a tradimento il Novus Ordo fabbricato a tavolino.
È sempre la stessa guerra che continua e vogliono vincerla, a tutti i costi. La mossa di Benedetto XVI, che aveva ridato legittimità all'Ordo Vetus (anche su richiesta della FSSPX, quando il papa rimise le scomuniche), li ha spiazzati.
Questa Messa antica rappresenta per loro la loro cattiva coscienza, un fantasma che li perseguita, il cattivo genio che vogliono esorcizzare per poter costruire infine senza problemi la loro Chiesa apostatica o del dialogo. È come lo spirito di Cesare, che perseguitava Bruto, partecipe del suo assassinio. E alla vigilia della battaglia di Filippi, dove fu sconfitto, così ce lo rappresenta Shakespeare:
- Come brucia male questo cero..Ah,chi viene là? Penso sia la debolezza dei miei occhi a creare questa mostruosa apparizione. Si dirige su di me. Sei tu qualcosa? Sei tu un dio, un angelo, un demonio che mi fai chiacciare il sangue ed ergere i capelli? Dimmi chi sei.
- Il tuo cattivo genio, Bruto.
- Perché vieni?
- Per dirti che mi rivedrai a Filippi.
-Ti rivedrò dunque?
-Sì, a Filippi

Anonimo ha detto...


Speriamo, per restare nell'immagine, che l'infame Novus Ordo incontri presto la sua disfatta a Filippi, che venga infine travolto e scacciato con tutti i suoi falsi riti "acculturati", "adattati", "personalizzati",
di massa e di folla, interconfessionali, interreligiosi -- Che si ritorni infine all'unica vera Messa cattolica, quella di rito romano antico, il cui canone risale ai tempi apostolici.
T.

mic ha detto...

Dall'ultima lettera di Paix Liturgique

Si vocifera che sia stata fatta una tacita promessa all'efficiente Celestino Migliore (nunzio apostolico in Francia) di assumere l'incarico di segretario di Stato di un Papa Parolin. Se necessario... e a condizione che riesca a sradicare il tradizionalismo in Francia, da qui i suoi sforzi sproporzionati presso la Conferenza episcopale di Francia e i vescovi, che impedirebbero a un Parolin divenuto papa di dover gestire questa questione spinosa.

È questo zelo del tutto carrierista che genera grande sgomento tra i vescovi di Francia, anche tra quelli convinti dei meriti della Traditionis Custodes ma che si rendono conto che un'impresa del genere è impossibile in Francia a meno che non si imbarchino in una crociata molto estranea al tempi e il cui successo sarebbe molto incerto nei nostri tempi di dialogo e di Chiesa sinodale.

Ma intanto il nunzio Migliore insiste, anche a porte chiuse, affermando che i fedeli tradizionali non vanno presi sul serio.

Anonimo ha detto...

Fanatici disgraziati!
Brucerete in quell’inferno che augurare agli altri.

Anonimo ha detto...

"zelo del tutto carrierista"
E' per questo che si e' fatto prete..?
S.Carlo Borromeo intercedi per lui.

Anonimo ha detto...

Il troll delle 07:11 è arrivato al delirio!
Non avendo argomenti insulta e, nonostante sia l'unico ad augurare l'Inferno a qualcuno, accusa coloro che sono fedeli al dogma di augurarlo agli altri.
Inutile dire che, da ciò che scrive, sembra non avere la minima idea di come bisogna comportarsi per andare all'Inferno e di come bisogna comportarsi per andare in Paradiso.
E, invece che informarsi e studiare, preferisce insultare!
Della serie: più sono ignoranti e più sono arroganti!
Ma che altro aspettarsi da chi insulta chi è fedele al dogma?
Veramente PATETICO!

Anonimo ha detto...


"Fanatici, brucerete all'Inferno che augurate agli altri.."

Certo, non bisogna augurare l'Inferno a nessuno. Tra l'altro, non sta a noi stabilire chi va all'Inferno, chi in Paradiso.
Ma quale sarebbe il peccato mortale per il quale bruceremmo un domani all'Inferno? Esser rimasti sempre attaccati alla Messa di rito romano antico, quella che la Bolla di Sisto V definì valida in perpetuo (sto citando a memoria), il cui esercizio pertanto non poteva esser legittimamente impedito da alcuna autorità? Lo rilevò a suo tempo anche Benedetto XVI. Una Messa il cui canone risale con sicurezza ai tempi apostolici? Io, Pinco Pallino, restando fedele a questa Messa, il cui canone fu forse celebrato dallo stesso san Pietro, mai abrogata ed inabrogabile, una Messa celebrata dai Papi stessi per tanti secoli, commetterei adesso peccato mortale e andrei all'Inferno?
Cerchiamo di esser seri, per favore.
Criticate pure, voi modernisti, ma con un minimo di logica.
T.

Anonimo ha detto...

Todos, todos?

Ora ci si può chiedere che cosa pensi il Santo Padre Francesco della dichiarata non-inclusività del Professor Andrea Grillo del Pontificio Ateneo Sant'Anselmo. Come dice la canzone: "Papeles son papeles".

Anonimo ha detto...

https://www.missaepromissa.com/

Anonimo ha detto...

La neochiesa purtroppo all'inferno da decenni non crede più!! E questo spiega tante abberrazioni!

Anonimo ha detto...

Estote parati... dal 16 luglio?

Anonimo ha detto...

L'ultimo commento (delle 21:24) vuol essere un'anticipazione? Data? Titolo?

mic ha detto...

La data è la stessa di TC. Ed è preannunciata dalle stesse voci, dice Rorate...