Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 16 ottobre 2012

Cronaca della III Giornata della Tradizione a Verbania di domenica 14 ottobre,

Abbiamo dato qui notizia dell'evento di cui Marco Bongi, che ringrazio, ci ha inviato un puntuale interessante resoconto.

"Negare la gravissima crisi in cui si trova la Chiesa significa negare l'evidenza..., di conseguenza, chi dice le cose come stanno realmente, viene considerato un nemico della Chiesa".

Con queste addolorate parole don Alberto Secci ha aperto la III Giornata della Tradizione che si è svolta, come da programma, all'hotel "Il Chiostro" di Verbania. La sala delle conferenze era gremita di pubblico e così anche la Cappella dove, alle 17,30, è stata celebrata, dal medesimo don Alberto, la S. Messa.

"Pur di negare l'evidenza" - proseguiva il coraggioso sacerdote ossolano - "si giunge spesso ad arrampicarsi sui vetri in modo incredibile.
Venendo a Verbania ascoltavo, ad esempio, un'intervista radiofonica ad un presule romano.
Egli si è spinto a dichiarare che... questa crisi ha permesso alla Chiesa di fornire, come sempre, la medicina giusta.
Questa medicina si chiama Concilio Vaticano II. ... Come si fa ad arrivare a tal punto?!"

Poco dopo è stato presentato quindi l'oratore ufficiale della manifestazione. A sorpresa è salito al tavolo don Pierpaolo Petrucci, superiore del Distretto Italiano della FSSPX: "Abbiamo invitato la Fraternità San Pio X" - ha detto ancora don Alberto - "perchè nessuno più di loro, in oltre quarant'anni di studio e sacrifici, hanno saputo maggiormente approfondire i motivi ed il significato di questa crisi spaventosa.

Le medesime Autorità Romane, accettando di discutere ufficialmente con la FSSPX, hanno implicitamente ammesso che le loro posizioni sono importanti e degne della massima attenzione".

Don Pierpaolo Petrucci ha quindi riassunto, nel suo limpido intervento, le ragioni storiche che hanno portato alla situazione attuale: "La causa prima di tutti i turbamenti della Chiesa, in tutta la sua storia, è ovviamente Satana che, per agire, ha bisogno di collaboratori umani e sempre purtroppo ne ha trovati nel corso dei secoli".

Egli ha quindi riassunto la storia delle eresie e, specialmente, quelle che hanno infestato la Cristianità dall'umanesimo in avanti.
  • "Lutero, in pratica, ha detto: Cristo sì, Chiesa no.
  • Poi è arrivata la Rivoluzione Francese e il liberalismo che hanno fatto un passo ulteriore: Dio sì, Cristo no.
  • Infine il marxismo ateo: Dio è morto".
  • Fino alla metà del XIX secolo tutte queste eresie imperversavano nel mondo ma la Chiesa le avversava con vigore. Poi è iniziata una lenta penetrazione, subdola e strisciante, all'interno della Sposa di Cristo. San Pio X riuscì a sgominare il modernismo, sintesi di tutte le eresie, ma, morto lui, il processo continuò piano piano, fino ad esplodere durante e dopo il Concilio Vaticano II.
"Mons. Lefebvre" - ha ricordato don Pierpaolo - "ci diceva, come del resto affermò anche, in prospettiva opposta il card. Suenens, che il Concilio era stato il 1789 della Chiesa. In esso si imposero i tre motti rivoluzionari: Libertè (libertà religiosa), Fraternità, con l'ecumenismo, Egalitè con il principio della Collegialità".

Al termine del suo intervento il Superiore Italiano della FSSPX ha risposto a molte domande presentate dal numerosissimo e attento pubblico.
Infine don Alberto Secci ha concluso i lavori invitando tutti a "pregare e reagire".

 "Dobbiamo ovviamente pregare perchè ogni Grazia ci viene dal Cielo, ma dobbiamo anche reagire con chiarezza: parecchi sacerdoti, generalmente in privato, ammettono molte delle considerazioni che oggi abbiamo fatto ma poi, magari per comprensibili motivi di rispetto verso le Autorità, non hanno poi il coraggio di esporsi in prima persona.
Noi invece dobbiamo pregare e reagire, con i dovuti modi ma reagire!"
Marco Bongi

16 commenti:

Areki ha detto...

Ho visto i video e seguito gli interventi.
Bella e utile iniziativa.

Dante Pastorelli ha detto...

Che dire? Al di là dei contenuti della Giornata, a chi la si vuol dar a bere questa "sorpresa" rappresentata da don Petrucci della S.PIO X?
Sorpresa per i fedeli, forse, non certo per gli organizzatori.
Mi chiedo: perché questi sotterfugi? Non sarebbe stato meglio, più onesto scrivere nei manifesti e comunicati stampa il nome dell'oratore "ufficiale"?
Sono comportamenti che ritengo riprovevoli anche perché puerili.

Anonimo ha detto...

Secondo me la scelta di don Petrucci cade nella opportuna ricerca di osmosi che potrebbe e dovrebbe esserci con la FSSPX, a prescindere dalla regolarizzazione canonica.

Infatti, se una parrocchia veronese (e non solo) invita a tenere interventi quaresimali ad una pastora luterana, o un parroco invita a parlare un Imam, perché deve suonar 'strano' che venga invitato don Petrucci?

La differenza sta nel fatto che davvero il connubio con le prime due realtà è impossibile dottrinalmente e spiritualmente; con la Fraternità l'affinità cattolica, tolti certi suoi irrigidimenti e lo iato generazionale che nel frattempo si allarga sempre più, è una realtà!

Dante Pastorelli ha detto...

MIC, non è sul fatto che dissento, ma sul metodo: per me potevano invitar anche mons. Williamson. Ma perché certi trucchetti? che senso hanno?
Quando qui a Firenze vengon organizzati incontri di preghiera interreligiosi si conoscono i partecipanti, nomi e associazioni: dissento sul fatto ma il metodo èlimpido. Chi dissente sa che non è evento per lui.
Invece spesso nel mondo tradizionale si respira un'aria da setta segreta: anonimato nei blogs, anonimato - da me mai condiviso - su SISINONO ad es., anche quando si sapeva che il deus ex machina era mons. Spadafora.
Ma è così difficile presentarsi per quel che si è? Di cosa si ha paura? Ma non si deve testimoniar Cristo anche se siamo piccoli e inutili servi?

hpoirot ha detto...

perché? ... magari per evitare casini diocesani agli organizzatori che hanno già tutti i fucili puntati contro. e se lo avessero fatto per evitare che la diocesi vieti ufficialmente l'incontro, spingendo i sacerdoti di Verbania a "disobbedire"?

non credo che sia puerile, deve esserci una spiegazione

Anonimo ha detto...

non credo che sia puerile, deve esserci una spiegazione

Molto attendibile l'ipotesi di Hpoirot. Del resto ci sono molte realtà ecclesiali anomale a mettere persino il Papa di fronte a "fatti compiuti".

Un po' di scaltrezza anche da parte dei figli della luce non guasta.

Dante Pastorelli ha detto...

Ed io invece dico e ripeterò senza soluzione di continuità che si deve sempre agire a volto scoperto e con scopi aperti. I truccchetti non giovano.
Tanto i "casini" si posson verificare ora che quella presenza è stata rivelata.
Non siamo in Cina, non siamo nelle catacombe. Ed anche se lo fossimo?

Areki ha detto...

Nostro Signore ha detto:
"Siate semplici come le colombe e astuti come i serpenti".... un poco di santa astuzia evangelica non guasta.......

Nostro Signore ha detto che i figli delle tenebre sono spesso più astuti dei figli della luce..... penso che un poco di furbizia contro i modernisti non guasti, vanno combattuti con i loro mezzi e le loro armi e poi annientati con la preghiera e la santità....
Naturalmente quando dico annientati mi riferisco alle loro false idee e non ai poveri modernisti dei quali attendiamo sempre la conversione ed il rinsavimento.....

Dante Pastorelli ha detto...

Il Brano (cap 10) del vangelo di Matteo ha un suo preciso significato all'interno di tutto lo splendido capitolo. Inoltre più che astuti si deve leggere prudenti.
Cristo manda gli Apostoli fra i lupi e l'invita ad usare semplicità e prudenza - virtù -.
Altri consigli fornisce loro prospettando persecuzioni, flagellazioni, condanne ecc. Ma afferma anche che non devono paura di chi uccide il corpo ma ma di chi uccide l'anima.
Ora non siamo in quel contesto. La saggia semplicità evangelica non mi sembra si addica al comportamento di questi sacerdoti. Semmai la loro posizione l'hanno aggravata, perché le autorità si saranno sentite prese in giro.
Ripeto, non amo i sotterfugi in un periodo in cui si è liberi da carceri e condanne ai leoni.
Certo ci potevano essere pressioni e intimidazioni, come potrebbero esserci ora, ma se le scelte sono chiare e limpide si sostengono costi quel che costi.

Anonimo ha detto...

Ora non siamo in quel contesto. La saggia semplicità evangelica non mi sembra si addica al comportamento di questi sacerdoti. Semmai la loro posizione l'hanno aggravata, perché le autorità si saranno sentite prese in giro.

Prese in giro da cosa? Da aver invitato a parlare un cattolico anche se non ha il bollino delle regolarizzazione canonica?

Perché le autorità non si sentono prese in giro quando si invitano gli imam e i pastori protestanti?

Io credo che quei sacerdoti meritano un po' di riguardo, se non altro nel non star lì ad insistere su una scorrettezza formale, perché la situazione in cui siamo, se non è ad leeones non è nemmeno poi così rosea come in qualche oasi felice è dato sperimentare per grazia di Dio!

Dante Pastorelli ha detto...

Proprio per il rispetto che tu dici che essi meritano dovrebbero andar fieri di agire alla luce del sole.
Mic, non è solo forma, per me forma significa anche sostanza.
Le persone col piede in due staffe m'han sempre lasciato perplesso,
come, ben lo sai, lo sanno tutti ormai,anche gli anonimi. E, credo sia l'unico dissenso tra noi due.
Scrivi: "se non altro nel non star lì ad insistere su una scorrettezza formale".
Se insisto, rispondendo a legittime osservazioni sul mio intervento, è perché credo di poter esprimere qui come altrove liberamente quello ch'è stato sempre il mio pensiero. Se non va bene, posso farne a meno.
Puoi benissimo cancellar i miei commenti. Ma per me nessuno è intoccabile.

Anonimo ha detto...

Dante tu hai espresso il tuo pensiero e nessuno te ne contesta il diritto.
Io ho espresso il mio che questa volta non è completamente in linea col tuo, e penso che questo sia normale e fisiologico e che nulla cambi nella stima reciproca e in quello che ritengo un fecondo rapporto, più che di amicizia, di fraternità in Cristo.
Non vedo perché dovrei cancellare i tuoi commenti, di solito molto edificanti, neppure quando ci sia qualche virgola su cui può capitar di dissentire.

Dante Pastorelli ha detto...

Vedi Mic, come ho detto, nessuno è per me intoccabile. Qui, però, si è liberi di attaccar chiunque, Papa compreso - e spesso ho dovuto segnalarti interventi del genere - anche in modo violento, ma se si esprime un giudizio non positivo su qualche atteggiamento di un prete tradizionalista, di qualunque sponda, sembra d'esser non dico eretici ma complici dei nemici. Ed invece per me è pericolosissimo il non esser coerenti e trasparenti.
Quando questi sacerdoti hanno fatto la loro scelta, condivisibile o meno non importa, hanno agito apertamente assumendosi tutte le responsabilità del loro gesto. Hann'agito in coscienza e questa scelta ho giudicato legittima ed anche coraggiosa. Bene, cosa c'è di tanto scorretto e irriguardoso (in fondo questo è il rimprovero che mi muovi) nel non condividere non l'iniziativa in sé ma il trucchetto-sorpresa?
Non lo condivido e non ne condividerò altri del genere. Libera di redarguirmi, ma anche io di reagire.

Sì, le autorità locali potrebbero indispettirsi maggiormente per questa conduzione dell'incontro. Non ne son certo ma è una possibilità. A chi giova? Non ceerto all'opera di questi sacerdoti che ancor più con sospetto saran guardati.
Qui gli imam ecc. non c'entran per nulla: li chiaman le autorità a qualsiasi livello apertamente e non di nascosto, se ne assumono la responsabilità e si prendon i nostri giustificati rabbuffi.
Ribadisco ancora: stimo le persone coerenti, e solo quelle. Che poi la mia stima non serva a niente è un altro paio di maniche.
A questi preti io auguro, come a suo tempo ho augurato, una proficua missione, nella più totale limpidezza. E dobbiamo esser noi i primi a pretenderla soprattutto dai nostri.

Marco Marchesini ha detto...

Nessuno può negare la professione di Fede quando si viene interpellati. Certo però che non bisogna provocare inutilmente il nemico. In Cina non si può organizzare un incontro pubblico sui mali del comunismo.
Però qui in Italia non vedo perché non organizzare un incontro con la FSSPX. Forse per ritorsioni verso i Sacerdoti, alcuni possono evitare la FSSPX, mentre purtroppo gli imam sono i benvenuti.

Non capisco la “sorpresa”. I Vescovi potrebbero usare ritorsioni anche economiche una volta scoperta la sorpresa. Questo non lo hanno considerato? Se il problema è la sala, allora una sala per incontri si può sempre trovare, al limite ci sono le case private di qualche fedele.

Se si ha paura allora non si organizza niente, lo capisco, se no meglio essere chiari.

Anonimo ha detto...

Bene, cosa c'è di tanto scorretto e irriguardoso (in fondo questo è il rimprovero che mi muovi) nel non condividere non l'iniziativa in sé ma il trucchetto-sorpresa?
Non lo condivido e non ne condividerò altri del genere. Libera di redarguirmi, ma anche io di reagire.


Si tratta solo di diversa sensibilità. A me capita di solidarizzare maggiormente con quei sacerdoti e più che all'aspetto trucchetto-sorpresa, ho pensato ad una scelta audace ma coerente col loro sentire.

E non ti ho redarguito, ho solo espresso un parere diverso dal tuo, spiacendomi di veder insistere sulla loro scelta vista essenzialmente come scorrettezza.

Posso capire il tuo rigore nel non condividere. Si vede che io sono tendenzialmente più trasgressiva di te ;)

Dante Pastorelli ha detto...

Trucchetto ed autogol.
Tiremm innamz.