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mercoledì 18 aprile 2018

Immigrazione Svezia: Aiutateci, aiutateci! Firmato: la polizia

Rischiamo di fare la stessa fine se non si governa il fenomeno e non si riconosce il problema, finora disatteso dal mainstream politico ed ecclesiale, e come lo si può arginare senza minimizzazioni e distorsioni della realtà. E invece si continuano a far entrare in Europa - e soprattutto in Italia, sbandierando una integrazione impossibile - elementi che si rifiutano di riconoscere le nostre forze dell'ordine, le nostre regole, le nostre leggi, la nostra cultura, in una parola elementi eversivi sia in atto (reduci dalle zone dell'Isis) che in potenza (addottrinati dagli imam nelle fin troppo diffuse moschee dove si diffonde sempre più il radicalismo islamista).

La Svezia è fuori controllo, quasi persa, e ad ammetterlo è Dan Eliasson, il capo della polizia, che in tv descrive una situazione da guerra civile, con intere aree del paese sfuggite all’autorità dello Stato, e conclude con un disperato appello ai cittadini: «Aiutateci, aiutateci!».
«Ad essere fuori controllo è lui», reagisce rabbiosa la stampa progressista, ma c’è la conferma di Anders Thornberg, capo dei servizi segreti (Säpo), che alza addirittura l’allarme parlando di terroristi e spiegando che «dai 200 monitorati nel 2010 si è passati a qualche migliaio», capaci di colpire in Svezia e altrove, soprattutto le decine di foreign fighter di ritorno dalla Siria.

Ma perché improvvisamente i vertici di polizia e servizi rompono il muro di omertà? La ragione si desume da un servizio della Nrk, la Rai norvegese, che lo scorso settembre ha svelato come ogni giorno in Svezia tre agenti si licenzino e l’80 per cento pensi di cambiare lavoro. Eliasson ammette che le aree “vietate” a polizia e pompieri sono diventate 61, sono sempre più estese e 23 di queste, attorno alle città più grandi, sono considerate “particolarmente rischiose”. Da lì la polizia si è ritirata: commissariati chiusi e controllo, de facto, demandato a 200 gang che armano almeno cinquemila delinquenti. Persino le ambulanze chiedono di entrarci con attrezzature da zona di guerra.

I “populisti” di Sd (Sverigedemokraterna), schizzati al 18 per cento nei sondaggi, spingono per l’intervento dell’esercito a Malmö, e Adam Marttinen, responsabile giustizia del partito, spiega che occorre ridare pieni poteri alla polizia, revocare la nazionalità agli estremisti, impedire i programmi di accoglienza per i terroristi di ritorno dalla Siria ed espellere chi delinque. Tutto il contrario della ministra della Cultura e Democrazia, Alice Kuhnke, che alla TV di Stato accusò i comuni di non fare abbastanza per accogliere nuovamente chi era andato a combattere. La città di Lund che propose ai terroristi di ritorno una casa, dei sussidi e lavoro socialmente utile, pareva infatti un’eccezione, ma una recentissima inchiesta di Expressen ha svelato una realtà inquietante: decine di fanatici che avevano postato sui social loro foto con teste mozzate e nemici uccisi sono stati riaccolti in Svezia e vivono protetti con un nuovo nome concessogli dalle autorità. Delle preziose risorse da proteggere, pare. Pentiti? A leggere le interviste non sembra proprio. Per il governo però la situazione è “sotto controllo”, non c’è overdose di migranti e il terrorismo non colpisce la Svezia. No? E la strage di Stoccolma?

L’imbarazzante sito internet che il governo usa per controbattere alle cosiddette “fake news populiste” spiega che si è trattato di «un sospetto attacco terroristico, ma i motivi non sono ancora chiari».
Emblematico di questo negazionismo di Stato il caso della ministra degli Esteri Margot Wallström, che dopo le stragi di Parigi del novembre 2015 (130 morti) suggerì che fossero una reazione alla «frustrazione» per la situazione palestinese. Ma le comode spiegazioni, nota la giornalista Annika Rothstein, non reggono più: «La Svezia – dice Rothstein, che collabora con Israel Hayom e Jerusalem Post – è notoriamente contro Israele, filopalestinese e neutrale in ogni conflitto, eppure oggi è nel mirino. Evidentemente la spiegazione è un’altra e non è la povertà, visto che una famiglia di migranti di 4 persone, oltre alla casa, riceve più di 3.000 euro in sussidi al mese». Annika spiega come la Svezia, che già nel 2014 aveva circa 400 mila musulmani su 9 milioni di abitanti, tra il 2015 e il 2016 ha accolto altri 150 mila migranti «da paesi dove le opinioni sulle donne, la sessualità, l’eguaglianza e la separazione tra Stato e religione sono molto diverse dalle nostre.

C’è un inevitabile scontro di valori, e ci si rifiuta di ammettere che esso può solo intensificarsi: vediamo l’impennata dei delitti d’onore, gli stupri coperti dalla polizia e dai media e la segregazione sessuale accettata per accontentare i fanatici». Dopo le violenze sessuali di massa che fecero scalpore a Colonia, Rothstein scoprì che anche in Svezia la polizia, pur al corrente di atti simili, avesse deciso di non parlarne perché i sospettati erano qualificati come “rifugiati”. Supposizioni? No, il capo della polizia di Stoccolma, Peter Agren, ammise alla stampa che «è un tema sensibile. Abbiamo paura di dire la verità perché potrebbe favorire la propaganda populista».

Significativo anche il “caso Trump”, scoppiato quando il presidente americano, parlando di estremismo in un comizio il 18 febbraio scorso, ha detto: «Guardate cosa succede in Germania, a Bruxelles, in Svezia, a Parigi…». Governo svedese e mass media mondiali si sono affrettati a ridicolizzarlo: in Svezia non succede niente e nulla succederà. Pochi giorni dopo un tir lanciato da un islamista uzbeko sulla folla a Stoccolma ha dimostrato che si sbagliavano, ma Trump si riferiva ad altro: parlava di un documentario di Ami Horowitz, trasmesso da Fox negli Stati Uniti, in cui poliziotti svedesi ammettevano la loro impotenza rivelando che, anche in caso di inseguimento, le loro auto si fermano all’entrata dei quartieri a rischio, dove circolano armi da guerra e droga ma gli estremisti sono intoccabili poiché chi osa farlo è accusato di razzismo.

Amun Abdullahi, musulmana scappata dalla Somalia e diventata giornalista della radio pubblica svedese, pensava fosse giusto raccontare come gli estremisti di Al Shabaab reclutassero giovani nelle periferie di Stoccolma. Ma «anziché ringraziarmi, i colleghi di sinistra mi dicevano di stare zitta e cominciarono a ostracizzarmi. Ero odiata e accusata di dire cose che, seppur vere, favorivano la destra». Minacciata e delusa, Amun è tornata in Somalia perché «Stoccolma è più pericolosa di Mogadiscio». Stessa sorte per Hanif Bali, deputato musulmano di origine iraniana che rivela: «Si parla di dialogo ma quando dico cose positive sugli ebrei ricevo fiumi di email minacciose da immigrati arabi e gente di sinistra, è davvero pericoloso parlare». [Max Ferrari - Fonte]

12 commenti:

Aloisius ha detto...

Un esempio di manipolazione di massa ben riuscita.
Persino i civlissimi svedesi, portati ad esempio di società ideale basata su un vero socialismo, sono stati ben rincoglioniti.
Ma da noi è la stessa cosa, è solo questione di tempo.
In Italia sembra i cattivoni "populisti" siano di più rispetto alla Svezia, ma non gli consentiranno di governare e nel caso in cui cio' avvenisse, troveranno il modo di neutralizzare posizioni troppo scomode.

Basta vedere la "correctio filialis" di Berlusconi verso Salvini che critica la guerra, l'opposizione alla Russia e l'aiuto italiano per i bombardamenti.

Del resto la sede della Chiesa cattolica richiede un colpo di scena degno del nemico da stendere, anche se e' già fiaccato dall'interno e addomesticato al mondo.
Ma ai massoni bildemberghiani e ai mussulmani non basterà.

irina ha detto...

Metà della popolazione europea si è fasciata e/o si è lasciata fasciare la testa. Non capisco i motivi, sono stati pagati? sono stati manipolati? sono sotto ricatto? non capisco. Se la tua casa brucia ed insisti nel dire che non brucia e che il fuoco non è reale, buttatici dentro e rimanici per dimostrare al mondo che sei nel vero e che il fuoco non c'è.
Ormai siamo nel patologico. Mi mancano gli strumenti per diagnosticare, in modo appropriato, questa cecità fisica e morale. Li tengono per il gender? Non so. E non mi interessa, però vanno curati per loro e nostra incolumità.

Marisa ha detto...

Riflettiamo gente.
Il futuro ci aspetta.
Dio non voglia che sia uguale a questo.

Anonimo ha detto...

Nella chiesa c'è una forte crisi - come del resto nella società tutta - basata sul rifiuto della nostra civiltà occidentale! ci sono pure quei personaggi che, da un lato sono scandalizzati se nella chiesa si abbandona la tradizione ma poi disprezzano la tradizione in sede politica, o al contrario idealizzano la tradizione politica ma disprezzano quella religiosa ... e ci sono quelli che confondono le due tradizioni e che sono i peggiori ... riducono tutto a una melassa pseudo-religiosa o iper politica ... - invece ci sono due realtà: una religiosa e una politica: ed entrambe oggi sono profondamente in crisi ... se non ci svegliamo l'Italia diventerà una Colonia turca e la chiesa diventerà un contenitore vuoto Senz'Anima ... - gli anti-occidentali e gli anti-cattolici sono gemelli nel rifiuto della tradizione politica e religiosa della nostra civiltà occidentale (cioè la civiltà che unisce vitalmente Roma Atene e Gerusalemme nella nuova Roma cristiana e biblica) - ma è tale il provincialismo auto-frustrante (che vorrebbero passare da una soggezione colpevole agli USA a una schiavitù colpevole alla Russia e alle Potenze Islamiche) e l'odio suicida per la propria tradizione che sinistra e Destra si incontrano in un delirio di irrealtà e irresponsabilità sia politica che religiosa.
Cit. Rosario Del Vecchio

Catholicus ha detto...

@ Irina, Marisa : "Verrà un tempo in cui gli uomini impazziranno, e al vedere uno che non sia pazzo, gli si avventeranno contro dicendo: “Tu sei pazzo !”, a motivo della sua dissomiglianza da loro." (profezia di S. Antonio Abate)" ; credo che questa profezia si adatti come un guanto allo stato attuale delle cose in Europa (e non solo), e noi quattro gatti saremmo quelli ritenuti pazzi dai veri matti (ma molti sono in malafede, quindi legarti al carro del nemico, clero gerarchico in testa).

Anonimo ha detto...

Questa non la sapevo e voi ?
https://www.maurizioblondet.it/cosi-gentiloni-ci-portato-alla-guerra-impunito/

Anonimo ha detto...

I sintomi sono esattamente come nei secoli dopo la caduta dell'Impero Romano: lo stato sgretolato e perso il controllo del territorio, con bande di briganti (ad un certo punto saraceni installati in enclave ben precise) che scorrazzano in bande senza che nessuno sia in grado di fermarli.

Gargano ha detto...

Gent.mi Amici di Chiesa e Postconcilio, perdonate il mio essere OT. Avrei bisogno di alcune informazioni in merito al culto del Santo Bambino di Praga. Nello specifico: per quale motivo viene considerato un patrono degli studenti? Esisteva nel Messale precedente a Giovanni XXIII una Messa propria? Se sì, dove è possibile ritrovarla? Ringrazio sin da ora chiunque avrà la gentilezza di rispondere.

Anonimo ha detto...

Consiglio di leggere la Constituzione Apostolica Exsul Familia Nazarethana di Papa Pio XII.
Per andare per la via de la Dottrina della vera Chiesa. Della Chiesa Cattolica "Mater et Magistra", non quella sbagliata dottrina della nuova chiesa bergogliana.

Anonimo ha detto...

Aspetta alla Chiesa, "Mater et Magistra" un grande lavoro. Di fronte alla Immigrazione la Chiesa deve avere una risposta. La risposta de la Carità e del Diritto. La Chiesa possiede da secoli una lunga ed esemplare storia. Un grande Magistero ( si veda la Cost. Ap. Exsul Familia Nazarethana di Pio XII). Una preclara sperienza, piena di umanità cristiana. Di fronte a questa gravissima situazione, la Chiesa si alza con la sua Forza Spirituale.
Ma oggi, nel Vaticano, si trova questa Forza?

Anonimo ha detto...

So che questa notizia è s-consolante, ma nella mia diocesi si è avviato un percorso di integrazione fra le parrocchie e le famiglie mussulmane, che sono molte e assai numerose in componenti, e allora incontri, inviti incrociati a Natale e per il Ramadan, testimonianze in chiesa, loro, i parrocchiani che aderiscono in sale teatro in quanto in moschea, a parte il fatto che per ora siamo riusciti a bloccarne la costruzione, a forza di petizioni e firme, non ti fanno proprio entrare perché impuri e pagani, quindi........al momento me ne sono ben guardato dal lasciare qualsiasi adesione o chissà che, ma vedrete che prima o poi ce la faranno. Lupus et Agnus.

Sacerdos quidam ha detto...

@ anonimo delle h. 23.30 di ieri:
sinceramente non saprei, ma può provare a chiedere ai Padri del Santuario di Arenzano, dedicato proprio a Gesù Bambino di Praga, a questo link: https://www.gesubambino.org/
Loro hanno una Messa propria, ma è nel rito del '69...

Nel caso facessero difficoltà (per il Messale ante-1962, con atteggiamenti'inquisitori'), potrebbe provare a rivolgersi agli ambienti carmelitani (sono solo femminili) della Tradizione, legati alla FSSPX, tra i quali anche un Terzo Ordine secolare sia maschile che femminile, a questo link:
http://laportelatine.org/activites/carmel/carmel.php