Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 5 giugno 2020

A proposito degli scontri sociali e razziali negli Stati Uniti. Quando prevalgono gli slogan che vengono dal mondo

Estrapolo da interessanti segnalazioni di lettori.

Ci si inginocchia, in genere, davanti ad una divinità ovvero davanti a qualcuno che detiene un potere così smisurato da ritenersi tale (e da essere ritenuto tale). Pertanto, questo è un gesto, a suo modo, 'rivelatore'.
 Lo vediamo in questi giorni: attori, cantanti, sportivi famosi, società e multinazionali; persino le leghe sportive professionistiche, in America e nel Pianeta, usano un solo slogan, adottano un solo pattern. Si muovono come un sol uomo, come in un enorme rito di massa, in quel piccolo villaggio tribale che è diventato il mondo. C'è - è ovvio - anche il conflitto finale fra il Deep State e le sue dependance politiche ed economiche, repubblicane e democratiche, e Trump, percepito da subito, come un corpo estraneo. C'è la politica, con i suoi giochi sporchi, i suoi colpi a tradimento. Ma questo accade nella storia. Il contorno, l'unanimismo che 'sale' di intensità e parossismo e, al contempo, 'affonda' nelle coscienze (o, sarebbe dire, nei riflessi inconsci di chi, non partecipandovi, si sentirebbe 'escluso' e teme, alla fine, di esserlo): questo 'contorno' ha un forte sapore 'metastorico'. Sembra voler investire cioè un piano diverso, impalpabile, ma terribilmente efficace. Suscitare forze diverse, inconoscibili e per questo anelate e, con terrore, da sempre temute, ma fino ad oggi 'trattenute'.

Si resta costernati dall'atteggiamento di quell'uomo, intento a togliere la vita ad un'altro che lo supplicava solo di poter respirare, senza una vera consapevolezza del proprio gesto. Manifestare era ed è necessario per scuotere gli altri uomini dal torpore di tanta inciviltà. Ma durante l'esperienza della presidenza Obama simili episodi non sono mancati eppure sembra che una certa sottocultura della società americana si sia svegliata razzista solo adesso, mentre il ricco presidente bianco tiene in mano la bibbia. Faremo tesoro anche di questa esperienza. Certamente la figura iconica del gesto della nota giornalista - ripetuto ormai da giorni da molte persone - rischia di svilire il significato originale della riflessione per diventare, ancora una volta, slogan politico.

Il vero punto, sul quale ancora non ho sentito nessuno che me lo chiarisca bene - cultura USA o meno - è perché o a cosa ci si inginocchia; come possa un gesto di profonda deferenza e di sottomissione diventare un gesto di protesta.
[C'è chi si inginocchia davanti al mondo (nell'immagine a lato, mons. Mark Seitz, vescovo di el Paso, USA), e chi si inginocchia davanti a Dio]. 

].
A meno che non ci si inginocchi davanti al padrone di ogni protesta e di ogni contestazione, a colui che - per definizione - non si inginocchia mai. Insomma: l'inginocchiamento - nelle intenzioni di Le Brown e di altri dello star system - è marcare polemicamente un'inferiorità - tutta presunta, solo episodica, oggi come oggi - che si rifiuta ma, al contempo, è dire con forza che non esiste alcuna autorità (ovviamente, men che meno, quella divina). 
Ma, come sempre con quel tale, l'effetto è quello opposto: come lascia trasparire plasticamente l'inginocchiamento della Merlino... (Sebastiano Mallia)

Ancora a proposito degli scontri sociali e razziali negli Stati Uniti
Vi sono foto di vescovi e sacerdoti americani cattolici e ortodossi (i protestanti li tengo fuori perché non hanno sacerdozio, non hanno sacramenti, non sono Chiesa) che sono scesi in piazza e in strada a fianco di alcuni manifestanti, ovviamente pacifici; i vescovi che hanno tenuto chiuse le chiese, soprattutto in tempo quaresimale e pasquale, per timore del contagio, privando i fedeli delle celebrazioni pubbliche e del conforto, ora scendono e si mescolano in una manifestazione secolare e certo con grande pericolo di assembramento e di contagio, e senza nemmeno portare il Santissimo Sacramento o i labari e le icone, che non appartengono a nessun partito ma sono per tutti, senza distinzioni etniche o partitiche.
Non è tanto un problema la partecipazione a manifestazioni, a certe limitate condizioni (quali il non essere di partito o contrarie alla dottrina e alla legge naturale; le marce per la vita e per la famiglia, o anche per la giustizia inter-razziale purché non monopolizzate da nessun movimento sono a posto; non lo sono invece le marce per la giustizia inter-razziale monopolizzate dal movimento Black Lives Matter, che ha pure incendiato e vandalizzato delle chiese oltre che negozi e case privati, o le marce per l'orgoglio LGBT), ma ciò lo diventa quando ad esse si dà il primato, rischiando pure di avallare messaggi partitici e violenze e scontri.
Il dare il primato al sociale e al politico è segno di un clero e in generale di una fede e di una Chiesa atei, e quindi inutili; lo svalutare i sacramenti e il culto per le manifestazioni è segno di un mutuare il linguaggio e la mentalità del mondo a scapito del linguaggio e della mentalità cristiana, che è appunto altro e opposto, che non incoraggia nessuna manifestazione violenta e prima ancora nessun odio inter-etnico, perché si è figli di uno stesso Padre, di una stessa Chiesa, di medesimi sacramenti, per i quali non vi sono distinzioni di ceto o di razza.
A furia di dialogar con il mondo, di assumerne il linguaggio, non si sa più chi si è e in cosa si crede, e non si porta più al mondo il messaggio evangelico, innalzandolo al cielo (perché questo è il compito della Chiesa e il fine ultimo di un cristiano), ma si annacqua il messaggio evangelico nel mondo, diventando sale insipido.
La Chiesa ha proclamato la salvezza e l'uguaglianza di tutti i popoli fin dall'Epifania, dalla Crocifissione e dall'Ascensione e Pentecoste, ha avuto fin dalle sue origini santi bianchi, neri e gialli, ha fatto dei neri vescovi e cardinali quando negli Stati Uniti e in Sudafrica vigeva la segregazione, fondata sulla "scienza" e gli "esperti" dell'epoca; ai suoi altari e ai suoi banchi e balaustre fa sedere, uno accanto all'altro, poveri e ricchi, uomini e donne, bianchi e neri. Non ha bisogno di imparare niente nè degli eretici, comunque cristiani, e nemmeno e tanto più dal mondo secolare e laico... A ciò aggiungiamo il teatrino dell'Arcivescovo cattolico di Washington con Trump e consorte in visita in un santuario cattolico [qui]; teatrino ovviamente stigmatizzato dai fedeli inferociti (Roberto De Albentiis)

61 commenti:

mic ha detto...

Quello che rende paurosa  la nuova fase di repressione  senza limiti  è  che è  stata annunciata, come direttiva,  dall’uomo del Colle: con l’intimazione melliflua alla “Unità”. Quella “unità  che viene prima della politica”, invito rivolto ovviamente solo all’opposizione.  Che non deve discutere le scelte della UE, perché “nessun paese avrà un futuro accettabile senza l’Unione Europea”. Depurarsi delle “ambiguità” sull’euro, professarne fede inconcussa. Men che meno deve discutere  le scelte  del governo, quelle di Gualtieri che fatto  mancare così spaventosamentela liquidità,  per spingerci nel MES.  Nessuna proposta  “riforma della  Palamagistratura”  sarà accettata, nessun consiglio   dei vostri economisti sarà ascoltato, esattamente come prima.  L’unità è che non dovete  mettere in dubbio la verità ufficiale, ossia che “la pandemia” è ancora qui, e anzi in autunno “tornerà, a causa dei vostri  “assembramenti”.

La traduzione veridica di questo invito è: sappiamo che presto le nostre scelte provocheranno la crisi umanitaria; voi opposizione dovete diventarne complici e corresponsabili agli occhi dell’opinione pubblica. L’unità nazionale con voi consiste in questo: che noi restiamo in tutti i posti di potere, palamari e mediatici, economia, bankitalia,  comitati scientifici; nulla condividiamo con voi, nessun governissimo. Dovete solo obbedire.

https://www.maurizioblondet.it/piu-questi-disordini-durano-piu-la-rabbia-di-trump-sedurra-lamerica/

mic ha detto...

Da leggere tutto...

Su, finitela con questa mascherata. Da quando, il 1° giugno, Sergio Mattarella ha invocato l’unità del paese allo scopo di delegittimare la manifestazione dell’opposizione del giorno dopo, la Cupola italiana – quell’intreccio di poteri che occupa istituzioni, governo, scena politica, media di stato e giornaloni, poteri giudiziari e sanitari – ripete ogni giorno il mantra di restare uniti contro il virus, la destra e la piazza, che poi ai loro occhi coincidono. La chiamano unità ma intendono uniformità. La chiamano comunità ma intendono conformità.
(...)

Gli stessi che per la difficoltà del momento ci prescrivono di non guardare in faccia ai colori e alla faccia di chi governa, al grado di simpatia o di antipatia per chi è al potere; gli stessi, dicevo, nelle stesse ore, di fronte a un altro Paese squassato come il nostro dalla pandemia e dalle violenze incendiarie di piazza sorte ovunque per l’uccisione di un manifestante nero da parte di un poliziotto, adottano in questo caso il criterio opposto: e sostengono le manifestazioni di piazza, perfino quelle più violente degli antifa, auspicano la spaccatura del paese e chiedono in piena pandemia cinese e in piena lacerazione del paese, di cacciare il governo in carica e il suo presidente, eletto democraticamente dal suo popolo. Sto parlando degli Stati Uniti e di Donald Trump, di cui vi ho detto molte volte di non nutrire affatto simpatia. Perché il principio di unirsi davanti alle calamità vale in Italia e non vale negli Usa? Perché qui c’è va difeso comunque il governo grillocomunista, là va cacciato comunque il presidente in carica. Un popolo viene schiacciato da un regime totalitario a Hong Kong, ma attori, cantanti e pagliacci vari, inclusi i nostrani, insorgono contro la “dittatura” di Trump che chiede di ripristinare l’ordine democratico e la sicurezza delle città.

In Italia, invece, la situazione disastrosa, gli aiuti che non arrivano nonostante il diluvio di parole, la caricatura grottesca di commissioni speciali, task force, ministri inadeguati, faide tra magistrati indecenti, e potrei a lungo continuare, non autorizza l’opposizione a fare neanche il primo e più elementare dei suoi doveri: fare l’opposizione, contestare in modo civile il governo in carica, rappresentare il disagio e il disgusto degli italiani nel giorno della repubblica. Magari evitando che quella rabbia diffusa diventi livida più che arancione, e sfoci in vera e propria insurrezione.

E invece, per la Cupola mediatico-governativa, il compito dell’opposizione è di stare dalla parte del governo, di stringersi a Conte nel nome dell’Italia e accettare ogni errore, sopruso, demenza, malgoverno, incapacità, sciampismo di governo, per carità di patria. La stessa carità naturalmente non valeva ai tempi dei governi di centro-destra, o ai tempi più recenti di Salvini al Viminale… E la stessa patria è stracciata dai medesimi “patrioti” a Bruxelles, a Pechino, sulle nostre coste, ai nostri confini.
(...)
http://www.marcelloveneziani.com/articoli/il-patriottismo-dei-mascalzoni/

Gianni Battisti ha detto...

Grazie mic. Su questa e altre questioni "calde" è possibile leggere interventi e riflessioni di spessore, finalmente non conformisti...

Anonimo ha detto...

Tenere rivoluzioni

Nell'ultimo video della "rete mondiale di preghiera del papa" c'è tutto il repertorio del cristianesimo postcattolico.
Il titoletto quasi tradizionale, colui che siede sul trono di Pietro che parla con voce sbiascicata e triste; una donna con la mascherina che guarda malinconica fuori dalla finestra, un'altra che va in bicicletta sempre con la mascherina, un uomo che viene curato da esperti "misericordiosi" e così via per 58 interminabili secondi.
È così che ci vedono ed è così che vogliono che guardiamo noi stessi.
Ci suggeriscono di considerarci sempre fragili, sempre in pericolo di soffrire e bisognosi di un esperto che ci permetta di sopravvivere al dolore.
L'uomo con la mascherina psicologicamente fragile e perennemente in pericolo è il modello di uomo che hanno in mente, perché pronto a collaborare e sottomettersi a tutte le loro decisioni già prese.
Il video é una specie di istigazione al suicidio collettivo, con le parole dolci di colui che siede sul trono di Pietro che ci invita con paternalismo paranoico ad una gelida "rivoluzione della tenerezza".
Basterebbe cambiare la malinconica musichetta di sottofondo, per avere un film horror di ottima qualità.
Sembrerebbe quasi vero.

mic ha detto...

Grazie a te, Gianni!

Anonimo ha detto...

Non avete capito che in Italia non ci sono più i partiti? Non c'è governo e opposizione. Sono tutti parte dello stesso gioco, il gioco globale del nuovo ordine mondiale. Chi governa in Italia è la mafia, le logge massoniche, il Deep state, la BCE, le lobby internazionali, Vodafone con Colao che da remoto detta legge, Bill gates che impartisce ordini a Conte sui vaccini, Huawei che ci installa antenne su tutto il suolo italico, le ONG di Soros che sbarcano clandestini paganti a frotte, OMS che impartisce il lockdown, ecc ecc. Ragazzi hanno avuto la forza di imporre la chiusura di tutti gli aeroporti di mezzo mondo... Avete idea con chi abbiamo a che fare? Lasciate perdere salvini, la meloni, Berlusconi, renzi, Conte, sono tutti dei burattini al servizio dei veri poteri della terra

Anonimo ha detto...

IL MARTELLO NECESSARIO ( di Niram Ferretti )
"Si potrebbe anche sorvolare. Ci sono tante cose importanti di cui occuparsi. Si potrebbe. Ma non lo farò. La giornalista Myrta Merlino, una delle vedette de La 7, dopo averci spiegato che Trump getta benzina sul fuoco, mentre Mattarella, lui sì che ha parole giuste e responsabili, quanto siamo fortunati ad avere Mattarella presidente invece di Trump, eccola che si inginocchia in studio mentre sullo schermo appare la scritta "BlackLivesMatter”, l'organizzazione rivoluzionaria di estrema sinistra, che la Merlino pensa sia una associazione pia che si adopera per la giustizia sociale. E così si inginocchia. E così noi abbiamo la nostra nuova dose di trash quotidiano. Ma non è solo trash, dal trash siamo sommersi. E' il glutine spaventoso della demagogia e della propaganda che invischia tante teste e testoline, è l'assassinio dell'intelligenza e del pensiero critico, è lo sprezzo della verità, la ripugnante acquiescenza al linguaggio unico. E allora, come insegnava Nietzsche, ci vuole il martello. Il martello, beninteso delle parole, che infrangano questa casa costruita da altri in cui ci vorrebbero tutti imprigionare. Altro che il lockdown per il Covid-19".

Anonimo ha detto...


FUORI TEMA, in parte

Su LifeSiteNews è apparsa una importante intervista a mons. Viganò, dedicata in prevalenza alla Madonna di Civitavecchia che ha lacrimato sangue. Non sapevo che una delle testimoni del fatto miracoloso avesse a suo tempo avuto un incontro privatissimo in Portogallo con Suor Lucia, la veggente di Fatima. L'incontro è descritto nel dettaglio. Sul contenuto dell'incontro la testimone italiana non ha detto ovviamente nulla. Ma una cosa è trapelata: i messaggi ricevuti a Civitavecchia concordano con quello ricevuto a Fatima: apostasia della/nella Chiesa distruzione della famiglia cattolica e del matrimonio naturale al centro dell'attacco ai valori cristiani e naturali, possibilità di gravi disordini a livello mondiale e forse III g m.
Se possibile, sarebbe certamente utile averne una traduzione in italiano per questo sito, anche se l'intervista è piuttosto lunga.
T.

Anonimo ha detto...

(Chi governa è la mafia....)
La mia intervista con ALICIA ERAZO alto commissario internazionale per i diritti umani CIDHU. https://www.youtube.com/watch?v=pTErd1RXOBg&t=3s

Anonimo ha detto...

Il diavolo è la scimmia di Dio. Ma cosa significa nei fatti? Significa che il Maligno può appropriarsi e si appropria della sola apparenza di parole ed atti, ma deve abbandonare ed abbandona la loro ragion d'essere perché il Maligno NON vi può avere accesso. Con la sola apparenza di parole ed atti buoni, il Maligno può veicolare il male: Dio è Buono, il Maligno è il buonista, cioè il maligno si appropria dell'apparenza ma, non può appropriarsi dell'essere; la Chiesa chiede la conversione per il bene dell'essere umano intero corpo anima spirito, il Maligno offre il divertimento, cioè il Maligno offre l'apparenza allettante, subito fruibile di un solo bene materiale per sua natura incoerente; la Chiesa indica i doveri, il Maligno briga per far diventare i piaceri diritti. Dai seguaci del Maligno sono state scritte biblioteche per ridicolizzare l'atto dell'inginocchiarsi davanti a Dio, Uno e Trino, e davanti a chi sulla terra in Verità Lo rappresenta, i fedeli di Dio Uno e Trino, sanno che inginocchiarsi davanti al Re dei Re è segno dell'amore più grande che possa albergare nel cuore umano e questo atto, che contiene nell'amore grande anche l' umiltà riconoscente, è l'unico atto che mette in grado l'essere umano di restare dritto davanti ad ogni altro uomo e potere umano. Quindi non ci lasciamo ingannare da fugaci parole ed azioni che nascono da emozioni ad arte stravolte dal Maligno per capovolgere, e capovolgendo naturalmente svuotando dell'essere, parole ed azioni che sono proprie del recinto sacro. Queste parole ed azioni portate fuori dal recinto della sacralità e deprivate del loro essere proprio diventano e non possono che diventare banali.

mic ha detto...

Su LifeSiteNews è apparsa una importante intervista a mons. Viganò, dedicata in prevalenza alla Madonna di Civitavecchia

La stiamo traducendo, insieme ad un'altra di mons. Schneider. Spero pubblicarla più tardi o domani.

Anonimo ha detto...

"La stiamo traducendo, insieme ad un'altra di mons. Schneider"

Credo l'abbia già pubblicata Tosatti un paio di giorni fa. È conveniente ritradurla!?

mic ha detto...

Grazie. Ora guardo. Non l'avevo vista...

tralcio ha detto...

Ad anonimo 11:28

Grazie per questo bellissimo spunto.

Nei fatti il falsario spaccia solo "moneta falsa".
L'omicida toglie la vita che muore, ma non ha potere diretto sull'anima (Mt 10,28).
Il Maligno gioca sull'apparenza e perciò il mondo è il suo regno, del quale egli è principe.
Credo che mai come oggi vi sia il potere di condizionare e lavare il cervello.
Mai come oggi ciò che appare ha una forza così devastante.
Ritengo che questo segno dei tempi li identifichi gli "ultimi" (Mc 13,5-23 e paralleli).

La ragion d'essere è tutt'altro dall'apparenza, soprattutto dall'apparenza di bene.
Perciò il buonismo è cosa ben diversa dall'esercizio vero (= umile) della bontà.
Conversione, ascesi, rinnegamento di sé e portar la croce non ti lasciano così come sei.
La fede, la carità e la speranza sono trasformanti, non veli pietosi o colpi di spugna.
Il timor di Dio fa piegare le ginocchia, adorando, mentre si vive la prima lettura odierna.
Viceversa con Dio si gioca sporco, usandoLo, mettendoci al Suo pari o sopra di Lui!
"Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge" recita il Salmo responsoriale della Messa.
Con Dio il bene diventa profondo e spirituale: la Scimmia si limita a quello materiale.
La Chiesa è per la salus animarum: il falsario la riduce a sanificatrice delle mense.

Wisteria ha detto...

Io penso che Trump potrebbe avere ragione su tutta la linea: sulla nequizia del governo cinese a proposito del covid, sulle misure da prendere per combattere il virus srnza deprimere l'economia, sulla necessità di reprimere i disordini, che, col pretesto del fatto di Minneapolis (capitale con sindaco dem di uno stato governato da un dem) vengono organizzati dalla sinistra antagonista per esautorarlo sscreditarlo. Io penso che Trump sia il miglior presidente USA che si possa avere. Oltretutto non ha fatto niente contro la comunità nera, anzi, aver ridotto la disoccupazione e fatto crescere l'economia penso che abbia giovato anche ai neri, che sono in genere lavoratori dipendenti. Se Trump avesse tempo, potrebbe risollevare il paese, ma non c'è tempo. Il partito democratico, completamente asservito a un globalismo satanico, ha scatenato la piazza e manipola cono di lui attraverso i media gli umori popolari.

Quando inginocchiarsi ha detto...

Cardinal Antonio Cañizares Llovera :
“È raccomandabile che i fedeli si comunichino in bocca e inginocchiati”
“Si tratta semplicemente di sapere che stiamo al cospetto di Dio stesso e che Lui è venuto a noi e noi non lo meritiamo” “Infatti se ci si comunica in piedi, bisogna genuflettersi o inchinarsi profondamente, cosa che non viene fatta” “se banalizziamo la comunione, banalizziamo tutto e non possiamo perdere un momento tanto importante, come la comunione, come riconoscere la presenza reale di Cristo, del Dio che è amore degli amori come cantiamo in una canzone spagnola” “noi vescovi abbiamo una responsabilità molto specifica e non possiamo trascurarla poiché tutto ciò che facciamo affinché l’Eucaristia sia ben celebrata servirà a far sì che l’Eucaristia sia ben partecipata”

Anonimo ha detto...

Caro Ignazio Ingrao, quando equipari i suprematisti bianchi agli intregralisti cattolici, non solo metti in bocca al Papa quello che non ha mai detto, ma ribalti la realtà storica: i suprematisti bianchi del KKK perseguitavano i neri e... anche, se non soprattutto, i cattolici.
Neri e non.
https://lanuovabq.it/it/se-il-kkk-torna-ad-attaccare-i-neri-e-le-chiese

Anonimo ha detto...

DA NIRAM FERRETTI
Una non oppressa, una non vittima, una non umiliata e offesa, una donna di colore orgogliosamente pro Trump. Candace Owens, da ascoltare.
"Ci hanno rifilato un sacco di bugie, a detrimento della comunità di colore, a detrimento della comunità bianca, a detrimento degli Stati Uniti... George Floyd merita giustizia ma non sono disposta ad accettare la narrativa che lui rappresenti quanto di meglio la comunità di colore abbia da offrire malgrado sia diventato di moda negli ultimi anni trasformare in eroi dei criminali... E non sono disposta ad accettare che venga trasformato in un eroe della comunità di colore e che si debbano comprare magliette con il suo nome... era un criminale e questo non significa che meritasse di morire ma significa che non farò parte della affranta cultura nera che vuole sempre trasformare i criminali in martiri... Il 6% della popolazione, i maschi di colore, perpetra il 44% degli omicidi in questo paese secondo le statistiche del 2018 e come neri rappresentiamo il 13% della popolazione e questo significa che abbiamo molte più possibilità di scontri con i poliziotti. Un poliziotto ha 18 volte più probabilità di essere ucciso da una persona di colore che il contrario. Dunque la narrativa in corso è solo una cortina fumogena, è completamente costruita. Se volete appendere nelle vostre stanze poster di criminali reputandoli degli eroi fatelo, io terrò un immagine di Kobe Bryant, voi tenetene una di George Floyd... E' così facile fare le vittime, è così facile inginocchiarsi e fare tutte queste cose per noi, sono stronzate... E' una farsa... Puntiamo il dito solo quando un bianco commette un crimine nei nostri confronti ma non ci facciamo mai carico della violenza dei neri nei confronti dei neri".

Anonimo ha detto...

La protesta americana contro l’uccisione di George Floyd, a Minneapolis, è ora un movimento mondiale anti-razzista. Ma l'episodio di brutalità della polizia era motivato dal razzismo? No. Il razzismo è frequente nella polizia? Nemmeno. La polizia e l'esercito si stanno ribellando a Trump? Quantomeno è esagerato dirlo. E il Covid che fine ha fatto, con tutti quegli assembramenti?

Anonimo ha detto...

Nelle università americane puoi insultare Trump, ma se tocchi Obama perdi il lavoro

https://www.centromachiavelli.com/2020/06/04/universita-usa-censura-trump-obama-tieso/

Anonimo ha detto...


La polizia americana usa a volte non sempre quel modo spiccio e brutale di arrestare: con tutti, a seconda della situazione: bianchi, neri, mulatti, ispanici, gialli etc. Usano questo metodo quando pensano che sia più utile a salvargli la pelle. A volte, certo, possono succedere tragedie. Il razzismo però non c'entra. La presente ondata di proteste è frutto di una montatura, organizzata al volo dai democratici sperando di danneggiare Trump.
Le devastazioni hanno colpito anche negozi di piccoli commercianti, tra i quali anche afroamericani, probabilmente adesso rovinati e ridotti in miseria. Biden, invece di tirare fuori di galera i delinquenti, i soldi del suo staff elettorale dovrebbe darli a loro.
Comunque, è noto che Biden, per mettere insieme una frase qualsiasi, ci mette dieci minuti.
Speriamo, dunque, bene, nonostante tutto. Trump ha comunque dimostrato di essere uno che sa vendere cara la pelle.

Anonimo ha detto...

https://www.maurizioblondet.it/quando-lo-stato-si-rivolge-contro-il-suo-popolo-matteo-damico-byoblu24/

mic ha detto...

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/basta-genuflessioni-per-sentirsi-piu-buoni-e-impartire-lezioni-morali-basterebbe-restare-civili/

Anonimo ha detto...

Per chi crede ancora nelle favole....

"CHI ERA GEORGE FLOYD ?

George Floyd, descritto dalla sinistra mondiale come un paladino della giustizia, un martire rappresentato sui murales con l'aureola del santo, un modello per i giovani e un militante per la democrazia era davvero questo? Riassumo in Italiano la risposta (lunga 18 minuti) di una brava, coraggiosa e famosa giornalista afroamericana che in passato si distinse per non essere tenera nei confronti di Trump. Eppure Candace Owens afferma che lei, da afroamericana rifiuta la montatura fatta dalla stampa e rifiuta di considerare Floyd un eroe e un modello. Perché? La Owens scrive quello che tutti i giornalisti del mondo sanno da un pezzo ma non scrivono: Floyd è stato condannato per ben 5 volte alla galera e nel 2007 addirittura fece irruzione nella casa di una donna incinta e la minacciò puntandole la pistola sulla pancia. Un eroe, protettore dei più deboli? Nel giorno in cui è stato ucciso dal poliziotto (suo collega da anni come buttafuori in un night) era strafatto di fentanyl e metanfetamine, non proprio un modello per la gioventù... A questo aggiungiamo che il poliziotto non dipendeva da Trump ma da una catena di comando del partito democratico... Bene. Leggetevi i commenti degli Antifa e degli antirazzisti sulla pagina della Owen: il più carino è "razzista bianca con la pelle nera" ma quasi tutti sono a sfondo sessuale e pesantemente razzisti. Perché agli Antifa il razzismo è naturalmente consentito.""
Cit. Dal web

Anonimo ha detto...

Il gesto nasce da un giocatore di football della nfl che nel superbowl mi pare si inginocchio' al suono dell'inno nazionale. Fu sospeso dalla squadra. In questi giorni è forte il dibattito negli Usa se sia giusto o meno inginocchiarsi al suono dell'inno o di fronte alla bandiera; il popolo è diviso. I sostenitori del si, sostengono che anche i neri combattono nelle forze armate Usa per rendere grande l'America, quindi è giusto inginocchiarsi finché la società Usa non porterà rispetto ai neri. Per loro è implicito il gesto..

Anonimo ha detto...

La barbarie in Occidente

Da leggere

Run by liberals for decades, the “system” has ruined their schools, corrupted their families, debased their culture, secularized their churches, propagandized their media, and pretty much wiped out every character-forming institution in society. They have been misled by everyone from academics to archbishops, who have failed to foster any virtue or sense in them.
Now the same liberals who destroyed the “system” propose to fix it with all the same plans that destroyed it. The mob demands that one form of oppression be replaced with a far greater one. The purpose of that “system” will never be justice but simply the power to create new injustices in the name of a bogus enlightenment.

Gestito dai liberali per decenni il "sistema" ha rovinato le loro scuole, corrotto le loro famiglie, ha sfondato la loro cultura, secolarizzato le loro chiese, propagandizzato i loro media e praticamente spazzato via ogni istituto sociale formativo del carattere.
Ora gli stessi liberali che hanno distrutto il "sistema" propongono di rimediare con gli stessi piani che lo hanno distrutto. La mafia chiede che una forma di oppressione sia sostituita con una di gran lunga maggiore. Lo scopo di quel sistema non sarà mai la giustizia ma semplicemente il potere di creare nuove ingiustizie in nome di una falsa illuminazione.

https://spectator.org/the-barbarians-behind-the-gate/

Anonimo ha detto...

I fatti americani ci spiegano lo scopo e la funzione dell'emigrazione in Europa. Con la "nuova normalità" che farà da detonatore.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...


Sulla traduzione dell'estratto in inglese, forse sarebbe meglio precisare tre punti:

- invece che "la maifa chiede etc", "i criminali chiedono etc". "The mob" è espressione generica per indicare il crimine organizzato, non si riferisce solo alla mafia.
- e alla fine, invece di "in nome di una falsa illuminazione" sarebbe più esatto dire: "in nome di un falso illuminismo". "Englightenment" è il termine con cui si traduce in inglese
"Illuminismo", come fenomeno storico.
- inoltre, invece di "ha sfondato la loro cultura", espressione poco chiara, andrebbe "ha degradato la loro cultura", visto che to debase, vuol dire proprio: avvilire, umiliare nel senso di degradare et similia.

G.

Anonimo ha detto...

"...(suo collega da anni come buttafuori in un night)..."

Strano lavoro quello del buttafuori, si direbbe che bisogna averlo nel sangue.

Anonimo ha detto...

https://www.phoenixnewtimes.com/news/arizona-republican-lawmaker-walt-blackman-says-george-floyd-is-not-a-hero-11473777

Anonimo ha detto...

Minneapolis brucia.
Un False Flag contro Trump?
Maurizio Blondet 30 Maggio 2020
231 commenti
Leonardo Santi

“Terza notte di disordini a Minneapolis, Minnesota, dopo la morte di George Floyd, afroamericano fermato dagli agenti di polizia per un controllo la sera del 25 maggio, arrestato e morto poco dopo. Nel video girato con il cellulare da un cittadino che era presente si vede un poliziotto (bianco) che preme con il ginocchio sul collo di Floyd immobilizzato a terra fino, sembra, a soffocarlo.”
Questa è la notizia riportata dal “Il sole 24 ore”.
👇👇
https://stream24.ilsole24ore.com/video/mondo/usa-non-era-poliziotto-erano-4-%23georgefloyd/ADSVuvT
Ma andiamo a scavare e ad analizzare come stanno realmente le cose, al di là della narrazione mainstream.
Floyd, l’afroamericano, e il poliziotto di Minneapolis che lo AVREBBE ucciso, lavoravano entrambi come uomini della sicurezza per lo stesso club, fino a dicembre 2019, sempre nella stessa città.
ABCNews (mainstream) riporta:
“Minneapolis City Council records show that Chauvin moonlighted as a bouncer at a downtown Latin nightclub”.
https://abc11.com/6219077/
La proprietaria lo testimonia. Il sito del club, Chauvin e Floyd, è ancora online, trattasi di un marchio presente in tutti gli USA.
http://elnuevorodeo.com/latin-club-minneapolis/
Trattasi di FALSE FLAG assoluta atta a generare disordini a comando in tutti gli USA. L’ha fatto.
Ora Trump ha mandato la National Guard, giusto sparare adesso..
Ma che cos’è una “False Flag”?
L’espressione inglese significa letteralmente “bandiera falsa”: l’idea è quella di “firmare” una certa operazione per così dire “issando” la bandiera di un altro stato o la sigla di un’altra organizzazione, attribuendole quindi la responsabilità dell’azione svoltasi.
Ogni volta lo stesso INNESCO e parte la rivolta a comando.
Ricordo che durante lo stato di emergenza è prevista la pena di morte per il saccheggio.
Il reato è passibile di uccisione sul posto.
ORDINE SUPERIORE
Creare il massimo caos
OBBIETTIVO
Si deve votare alle prossime elezioni americane di novembre per posta,
così possono frodare e far vincere il rincoglionito Biden, il DEM adatto a proseguire l’opera di Obama, con la complicità dei social media, vedasi Twitter, e del deepstate.
Il virus si sta ammosciando, l’obbiettivo è la guerra civile!
Chauvin, il poliziotto, aveva 17 denunce a suo carico. Era stato messo in CONGEDO dalla polizia di Minneapolis dal 2011.
Domanda: siamo sicuri che non indossasse costumi di scena, a questo punto?

La vittima e l’omicida: erano colleghi.
NEWSWEEK (iper-mainstream)
con il dettaglio delle denunce a carico di Chauvin.
Ha ucciso in servizio più volte, dal 2006, la sera faceva il security service con Floyd.
Sempre ammesso che Floyd sia morto davvero (ma a questo punto non ci credo più).

https://www.newsweek.com/george-floyd-cop-involved-his-death-worked-security-same-minneapolis-club-owner-says-1507341?amp=1&_
Nel video che ho allegato sotto potete vedere un altro agente di polizia di Minneapolis è stato BECCATO: è quello che vandalizzava vetrine, mentre un ragazzo con un cartone di pizza in mano, cercava di fermarlo. Poco prima dell’incendio del commissariato.
La maschera antigas e i guanti sono dotazione.
Identiche!
Ora una domanda sorge spontanea: ma dove cavolo sono finiti i giornalai italiani? Fanno finta di essere sordo/ciechi?
https://www.dailymail.co.uk/news/article-8368305/amp/George-Floyd-cop-knelt-neck-worked-security-Minneapolis-club.html

https://www.businessinsider.com.au/george-floyd-derek-chauvin-worked-same-minneapolis-club-whole-year-2020-5/amp

https://amp.kstp.com/articles/george-floyd-fired-officer-overlapped-security-shifts-at-south-minneapolis-club-may-28-2020-5743990.html

Silente ha detto...

Sulla Nuova Bussola Quotidiana è comparso un articolo, richiamato da anonimo delle 17:19, che definisce il KKK "anticattolico". Ora questo movimento, come noto, venne fondato da reduci Confederati per difendere il Sud dalle violenze dei vittoriosi nordisti che lo occupavano, espropriando i proprietari, opprimendo gli abitanti con tasse assurde, uccidendo e violentando, spesso con l'aiuto di bande di negri aizzati dai vincitori. Il Sud era, a parte la Luisiana, cattolicissima, in prevalenza Episcopaliano, quindi Anglicano. Può darsi che ci si fosse un fondo storico di anticattolicesimo, ma questo non fu certo la caratteristica principale del KKK. Negli anni Venti, il KKK abolì ogni restrizione all'ingresso dei cattolici, soprattutto perché molti irlandesi volevano esserne membri. L'articolo della NBQ non è quindi per nulla credibile. E dimostra altresì come questo sito, presunto "conservatore", sia in realtà al servizio delle menzogne liberal e antirazziste.
Silente

Anonimo ha detto...

Giuliano Guzzo:
La tragica morte di George Floyd, i cui responsabili è bene abbiano le pena che meritano - e l'abbiano presto -, è da giorni oggetto di una strumentalizzazione vergognosa, con risvolti di teppismo che solo una interessata propaganda mediatica può contrabbandare come «proteste». Il paradosso è poi che il fronte democratico - ora sulle barricate in memoria di Floyd - è il medesimo che, difendendo il diritto di aborto, sta dalla parte del più micidiale metodo di eliminazione di neri, con gli afroamericani che sono il 12% della popolazione Usa ma hanno sulle spalle, di fatto, il 36% degli aborti. Cari antirazzisti liberal, è inutile che vi scaldiate: non siete credibili.

Anonimo ha detto...

Premesso che non voglio giustificare il gesto del poliziotto americano, ma quelli che a Torino manifestano contro ogni violenza e a Bologna fanno addirittura una messa in piazza, non si erano accorti della morte di Pasquale Apicella? Tanto per fare l'ultimo nome... Un italiano in casa nostra ucciso da rapinatori rom?
O considerano violenza solo quella che fa comodo utilizzare a piacere, magari come alibi per saccheggiare negozi, bancomat rigorosamente utilizzati per beneficenza e altre proprietà private come si è visto negli USA?
E il virus diventa pericoloso solo negli assembramenti di cdx?

Viator ha detto...

Il giovane californiano Padre Simon Esshaki su Twitter posta un video di 50 secondi in cui sostiene che occorre amare tutti, ovviamente anche le persone omosessuali. Ma amare significa volere il bene della persona amata e quindi, all’occorrenza, anche avvertirla dei suoi errori. È per questo che si devono amare le persone omosessuali, ma non si può essere a favore del Pride Month, ossia il mese dell’orgoglio omosessuale.

In poco tempo molti attivisti LGBT prendono d’assalto il suo profilo con minacce, anche di morte, insulti e bestemmie. Un utente, in una finta chat gay, mette la sua foto come utente della chat e gli fa scambiare foto porno.

L’emergenza non è l’omofobia, bensì la cristianofobia.

Anonimo ha detto...

Inginocchiati di fronte a un idolo morto, perché non sanno più inginocchiarsi di fronte a Dio. Ritornano gli arconti e i governatori blasfemi. La pellicola di Eusebio di Cesarea si riavvolge fino alle terribili scene iniziali.
Andrea Sandri

Anonimo ha detto...

Se manifesta il centrodestra a Roma il 2 giugno sono degli irresponsabili che favoriscono assembramenti, se lo fanno i giovani della piazza antirazzista #SayTheirNames a Bologna sono “una speranza per il futuro” che “fanno sentire la propria voce”.
Come al solito....

Anonimo ha detto...

Da una statistica USA ogni anno circa 800 civili vengono uccisi dalla polizia, il rapporto specifica che i morti bianchi sono più del doppio degli afroamericani, quindi balle spaziali, gli USA sono uno stato poliziesco ferocemente attaccato alla legge del chi spara per primo ha sempre ragione, la violenza di marca antifa è a sé stante, si fa per creare disordine e spianare la strada a Biden and Obamas, quanto agli imbecilli de noantri o fanno le sardine pigiate in scatola o si inginocchiano, cosa che non fanno mai in tutta la loro vita, men che meno in chiese, sempre deserte o chiuse in Bononia e dintorni emiliani.

Anonimo ha detto...

Il 48% dei crimini negli USA viene commesso dagli afroamericani, che ammontano al 13% della popolazione statunitense.

Se dicessi a qualcuno dei pirla che hanno manifestato on tante città d'Italia (e i loro assembramenti pare siano immuni dal virus) che il 13 per cento degli italiani è fascista e che commette il 48 per cento dei crimini, griderebbero al "pericolo fascista".

Invece, com'é abitudine delle loro mamme, si inginocchiano davanti ai coloureds.

Anonimo ha detto...

LE REGOLE SI APPLICANO AGLI AVVERSARI, SI INTERPRETANO PER GLI AMICI

Una "buona causa" giustifica l'abbandono di ogni rispetto delle regole covid.
Gli unici posti dove si fanno rispettare sono le scuole, le aule universitarie, e le chiese.
La dittatura del pensiero unico.
Anche a Trento. In tanti in ginocchio per Floyd

Anonimo ha detto...

Cesare Sacchetti:
I media italiani e Black Lives Matter continuano a celebrare George Floyd, un criminale pluricondannato. Stanno facendo martire un criminale e non dicono nulla sull'omicidio del poliziotto nero di Saint Louis. Il sistema vuole la guerra razziale. I veri razzisti sono loro.

Rr ha detto...

Silente,
come spesso è già accaduto, grazie per aver scritto, e meglio di quanto avrei potuto fare io, la storia vera dell’origine del KKK.
Aggiungo che la maggior parte dei Negri uccisi in USA non sono vittime di poliziotti, bianchi o neri, ne’di Bianchi in genere, ma di altri Negri.
Che interi quartieri di Detroit, Chicago, Sai t Louis, ecc., sono dominati da bande di criminali neri che li terrorizzano. Se la polizia e tra, e fa arresti, e razzista, se non ci va, “non interessa a nessuno dei poveri Neri”.
Con loro, qualsiasi cosa fai, sbagli sempre.
Purtroppo, a partire dagli anni’50, la popolazione afroamericana si è lasciata, in gran parte, irretire da radicals bianchi, non wasp, che li hanno usati per tentare a più riprese rivoluzioni marxiste leniniste e trozkiste in America.
Obama è l’ultimo dei Blacks scelto, allevato e portato in alto dai suddetti. Uno dei peggiori presidenti di tutta la storia americana.

Anonimo ha detto...


Invece di "negri" sarebbe meglio dire "neri". Per chi non lo sapesse ancora, "negro" è considerato oggi offensivo e può esporre chi lo pubblica ad accuse di razzismo, non meramente verbali.
Un minimo di realismo e di considerazione per l'amministratore del blog ci vorrebbe pure.
G.

Anonimo ha detto...

Un Governo inadeguato ostaggio di una falsa scienza” (intervento alla Camera del 03-06-2020)
https://gloria.tv/post/t68czBJJzYt84xaE91bQcU2c2

Anonimo ha detto...

La responsabilità penale è personale, a norma dell'art 27 Cost., così come ogni responsabilità; questo viene insegnato, come fondamento, e crescendo sempre più in maniera ancor più minuziosa, nelle varie pieghe dottrinali e giurisprudenziali, ai vari studenti di facoltà e corsi di legge.
Perchè allora molti, tanto tra studenti e, quel che è peggio, tra operatori più che adulti come giudici, avvocati, professori, aderiscono a slogan come quelli della "white guilt", della "colpevolezza bianca", come anche della colpevolizzazione maschile? Gli slogan sono l'esatto opposto del ragionamento logico oltre che giuridico.
E' terribile vedere, dalle manifestazioni antirazziste dei giorni scorsi, scopiazzatura delle manifestazioni americane, cartelli, tanto in italiano come in inglese, che parlavano di "colpa bianca" e "scusateci per i bianchi/scusateci di essere bianchi", portati da persone che non avevano pigmentazione scura.
Io, come maschio e come bianco, ammesso poi che la razza conti appunto qualcosa più di quello che è davvero, e ciò avviene per paradosso proprio grazie a certo antirazzismo idiota, non devo chiedere scusa a nessuno di ciò che sono né per ciò che dei bianchi e/o degli uomini avrebbero fatto in passato; ogni persona deve essere fiera di ciò che è, non facendo delle proprie condizioni degli assoluti, non denigrando gli altri e nemmeno autodenigrando sé stessa.
Che succederebbe se si chiedesse a un nero o ad un asiatico di adottare una "black guilt" o una "asian guilt"? Sarebbe un discorso idiota prima ancora che da condannare.
Io sono responsabile, come peccati e/o illeciti penali, civili o amministrativi, di quello che faccio, non di quello che altri, nel passato o nel presente, fanno; vero poi che ogni singolo peccato come reato abbia un necessario risvolto negativo sociale, ma ciò va appunto ricordato a chi, delle scelte individuali opposte alla maggioranza, elevate a diritto, fa un feticcio.
L'iconoclastia senza alcun senso storico, gli slogan violenti, le devastazioni e i vandalismi lasciati da questi manifestanti, sono segno e conferma della crisi indotta nelle persone e nelle società occidentali da decenni di pensiero liberale individualista e spregiatore delle proprie radici e della propria storia; e non si tratta spesso di incolti e ignoranti, ma si tratta di persone (de)formate da media e università, quelle che dovrebbero rappresentare la futura classe dirigente, ma come può questa guidare in futuro un popolo e una nazione se le è stato insegnato ad autocolpevolizzarsi, se al posto delle nozioni e dei metodi è stata riempita di vuoti slogan ideologici?
L'antirazzismo odierno, che ormai nulla più ha a che vedere con la giusta critica all'odio tra razze e alle leggi discriminatorie, fomenta come e perfino più di questi ultimi l'odio tra razze, classi e individui: è espressione non di ragionamento e pensiero, ma di slogan. E' espressione dei ricchi detentori del potere, che trasmettono quello che vogliono dai vari canali mediatici, facendo nascere e incanalando proteste e oscurando altre: quante manifestazioni di massa sono state organizzate, da italiani, in solidarietà di altri italiani rimasti senza lavoro, e da giovani, per avere un lavoro, a favore dei diritti sociali, che sono erosi grazie al grimaldello e all'arma di distrazione di massa dei c.d. diritti civili?
E' espressione, infine, della stessa cultura politica, quella liberale, individualista, del pensiero unico, che livella tutte le razze, tutti i popoli, tutte le culture e le religioni sul modello unico del consumatore apolide senza radici e senza identità.
E' infine un'idolatria: vedere intere piazze inginocchiarsi a comando, magari formate dalle stesse persone che irridono i credenti, è spaventoso, e fa pensare a Goerge Orwell e ai "due minuti di odio" e a Gilbert Keith Chesterton che diceva che quando non si credeva più in Dio si credeva quindi a tutto...
(Roberto De Albentiis)

Silente ha detto...

Anonimo delle 20:51. Rivendico il diritto di chiamare "negri" i negri, "zingari" gli zingari, "sodomiti" i sodomiti e via descrivendo. Poiché considero la "politically correctness" un crimine contro l'intelletto e la libertà, continuerò ad usare le parole per quel che vogliono e devono significare e non mi rassegnerò mai ad usare la parole del nemico. Scrive infatti Nicolás Gómez Dávila: "Chi accetta il lessico del nemico si arrende senza saperlo"
Silente

Anonimo ha detto...

Il comune di Minneapolis (come molti altri in Usa) sta approfittando della situazione per smantellare la polizia (pubblica) per istituire, cito testualmente: "community-based public safety model". In altre parole daranno dei finanziamenti a delle ditte di vigilantes private che verranno assoldate a livello di quartiere. Ovviamente inutile dire che in tutte le città Usa esistono già i quartieri dei ricchi, protetti da vigilantes privati (ma anche in Italia; a Roma è così all'Olgiata, non so se c'è qualcosa di simile anche a Milano) e quartieri poveri, spesso dei veri e propri ghetti su base razziale, dove la gente non ha un lavoro e non riesce manco a pagarsi l'assicurazione sanitaria, figuriamoci se riuscirà a pagarsi anche la quota di quartiere per la vigilanza privata. In sostanza si toglie ai poveri anche quel minimo di sicurezza garantita dalla polizia pubblica. E' tutto così stupendo quando si fanno le più feroci politiche neoliberali e classiste le si fa passare come battaglie di sinistra e ci si prende anche la soddisfazione di dare del fascista all'avversario politico. Sono dei geni. Mi inchino.

Anonimo ha detto...


Silente

Lei rivendica il diritto di essere testardo mostrando così di disprezzare la nostra Mic,
sulla quale ricadrebbero le eventuali denunce per razzismo o incitamento all'odio razziale o l'oscuramento del blog per questi motivi, ricavabili, secondo le leggi dominanti, anche dall'uso di vocaboli come "negro" invece di "nero" o "africano".
Anche "zingaro" oggi in un luogo pubblico, in un blog, si deve evitare. Per gli stessi motivi.
Si tratta di prudenza.
Inoltre, un minimo di rispetto per Mic ci vorrebbe, no?
Secondo me quelli come lei, che se ne infischiano degli eventuali problemi che i loro interventi possono provocare in chi gli mette a disposizione (gratis) il blog, dovrebbero essere esclusi dai commenti.
Penso comunque e da tempo che Mic dovrebbe mettere un sintetico codice di comportamento per gli interventi, come ha fatto LifeSiteNews e persino il Giornale, di recente - dati i tempi.
G.

Anonimo ha detto...

Hanno eroi farlocchi come le loro idee. Sono violenti ed eversivi. Portatori del nulla ma pieni di saccenza. Tutti quelli che non la pensano come loro diventano mostri: di volta in volta ci chiamano fascisti, omofobi, violenti, ignoranti. Accusano gli altri di quello che fanno loro. Che Dio ci aiuti. Dobbiamo lottare anche per loro che sono la folla inconsapevole o strumentalizzata che gridava "Barabba" per conto di chi sapeva.

Silente ha detto...

Anonimo, non è lei, né il sottoscritto a decidere chi deve, e a quali condizioni, partecipare al blog. E' la nostra padrona di casa. Quindi il suo appello alla mia esclusione mi lascia del tutto indifferente: lo lascio al giudizio degli altri partecipanti. Se a lei piace soggiacere agli idoli del politicamente corretto, e aspira a fare il pubblico censore, buon pro le faccia. Per me la polemica si ferma qui. Non ho tempo da perdere.
Silente

mic ha detto...

Silente,
Se la padrona di casa ha pubblicato l'avvertimento cui lei replica, mi pare logico che lo condivida.
In fondo di tratta di un richiamo alla prudenza che, di questi tempi, davvero può fare la differenza...
Non ci perdiamo nei dettagli e teniamo il fronte con l'impegno e anche con l'equilibrio di sempre!

Anonimo ha detto...

Inginocchiarsi senza la dimensione verticale dell’esistenza, è soltanto sudditanza al feticcio ideologico di turno. E’ un falso rito di espiazione collettiva che diventa accusa ipocrita all’avversario politico. Fanno pena.

Anonimo ha detto...

IL PENOSO SHOW

Il penoso show di Laura Boldrini alla Camera, in cui dopo avere detto,

"Io non respiro perché sono donna, non respiro perché sono disabile, immigrata, perché sono ebrea, perché sono musulmana, perché sono gay, perché ho la pelle nera", dimenticando dall'elenco "Perchè Sono cristiana, perchè sono nordcoreana, perchè sono tibetana, perchè sono venezuelana, perchè sono cubana, perchè sono iraniana, ecc"

il penoso show della Boldrini che dopo avere pronunciato queste marmoree parole si è inginocchiata marmorea insieme ad altri parlamentari

ci dice come sia terrificante e nemica dell'intelligenza e del pensiero critico, la demagogia, la maleodorante, asfittica demagogia,

il penoso show di Laura Boldrini

ci dice di come sia facile essere parlati invece di essere parlanti, attori che recitano un copione scritto da altri con parole banali, grandante una retorica ripugnante

il penoso show di Laura Boldrini

ci dice di come il totalitarismo del pensiero unico ci voglia tutti sudditi, inginocchiati, davanti alle medesime parole confezionate per fare apparire chi vi aderisce, nobile, giusto, migliore, dalla parte delle vittime

il penoso show di Laura Boldrini ci dice come sia disinvolto lo sprezzo assoluto del ridicolo

Ci dice come sia necessario, assolutamente necessario, ribellarsi a questa melassa, a questa capitolazione cerebrale, a questa inaudita violenza intellettuale.
Niram Ferretti su Fb

Da Fb ha detto...

LAVAGGIO DEL CERVELLO ( condiviso )

Ancora sotto shock per il covid, ci arriva tra capo e collo quest'altra vicenda allucinante. Non tanto il fatto in sé, poco commendevole ma abbastanza ordinario soprattutto negli Stati Uniti: un delinquente abituale tossicodipendente, casualmente nero, viene atterrato da un poliziotto probabilmente psicopatico, casualmente bianco, che esagera con le maniere forti e ne causa la morte.
Episodi simili ne accadono diversi ogni anno, anche nelle altre varianti cromatiche: poliziotto bianco che uccide delinquente bianco, poliziotto nero che uccide delinquente bianco, poliziotto nero che uccide delinquente nero. Un trafiletto sui giornali locali e di solito finisce lì.
Ma siamo a giugno, c'è ancora luglio, agosto, settembre e ottobre. Poi si arriva a quel fatidico martedì di novembre quando gli americani votano il nome di colui che per quattro anni sarà il POTUS, The President of the United States.
Cioè siamo in piena campagna elettorale. I dem americani, ancora in lutto stretto per la sconfitta di Hillary Clinton, dopo aver provato in mille modi anche piuttosto ridicoli a delegittimare Trump (Russiagate, impeachment, scandali sessuali inventati, Steve Bannon accusato di qualsiasi cosa, tentativi di screditare Melania e il genero Jared) hanno colto la palla al balzo. Troppo ghiotta l’occasione.
Un movimento estremista, razzista e suprematista come Black Lives Matter (versione rivisitata delle Black Panthers degli anni 70) viene esaltato e proiettato sulla ribalta nazionale e mondiale.
Il candidato democratico Biden, politico di lungo corso e alquanto bollito, già vice di Obama, gaffeur plurirecidivo, non si lascia scappare il momento e interviene con un videomessaggio ai funerali di Floyd. Scrive Niram Ferretti:
“Oggi, nel suo video messaggio l'ex vice presidente Joe Biden ha scandito, "Ora è il momento della giustizia razziale".
Rivolgendosi alla figlia di sei anni del defunto ha detto:
"Tuo padre ha cambiato il mondo".
Come Gesù.
George Floyd, un delinquente comune, con una fedina penale piena di reati, ha cambiato il mondo.
Lui, prima di morire, non sapeva che avrebbe cambiato il mondo. La sua uccisione dovuta a un poliziotto bianco, gli ha fatto cambiare il mondo.
Nemmeno Martin Luther King ha cambiato il mondo, ma George Floyd sì.
Siamo al cospetto della più gigantesca operazione di lavaggio del cervello del terzo millennio. Non ricordo nulla di simile per dimensioni e capacità di condizionare la mente”.

In tutto il mondo si replicano le stesse scene: persone in ginocchio, otto minuti di silenzio col pugno alzato, I can’t breathe ripetuto come un mantra. Tutto fuori da ogni logica, accompagnato dalla retorica più ipocrita e uniformata di quasi tutti gli organi di informazione, basta aprire un quotidiano o ascoltare un qualsiasi telegiornale. Il trionfo del pensiero unico. Nessuno che guardi la realtà e dica, ragionando, che gli USA, pur con tutte le loro contraddizioni, sono il paese al mondo di matrice bianca dove i neri, i latini, gli asiatici hanno più chances di fare strada, dove c’è stato un presidente nero, un capo di stato maggiore nero (Powell), un ministro degli esteri nero e pure donna (Condoleezza Rice), oltre che migliaia di sindaci, sceriffi, capi della polizia, giudici, pubblici ministeri di colore. Nessuno parla del razzismo di neri verso i neri di altre etnie, che in Africa è la normalità. Nessuno dice che Mandela è stata l’eccezione, non la regola, e che dopo di lui sono venuti fuori personaggi come Zuma e Thabo Mbeki, mentre in Zimbabwe ha spadroneggiato per decenni un soggetto come Mugabe. Ma se qualcuno ricordasse queste cose sarebbe immediatamente zittito come fascista e razzista.

Anonimo ha detto...

....segue
E per venire a casa nostra, oltre ai raduni di ragazzi nelle piazze - erano già orfani di Greta da un po' di mesi - abbiamo assistito al penoso show in Parlamento di Laura Boldrini (non poteva mancare) anche lei in ginocchio, anche lei a dire “Io non respiro perché sono donna, non respiro perché sono disabile, immigrata, perché sono ebrea, perché sono musulmana, perché sono gay, perché ho la pelle nera", dimenticando dall'elenco "Perché sono cristiana, perché sono nordcoreana, perché sono tibetana, perché sono venezuelana, perché sono cubana, perché sono iraniana, ecc." (cit.)
Mi auguro che le persone intellettualmente oneste, che siano di destra di centro o di sinistra, purché abbiano conservato la capacità di esercitare lo spirito critico, rifiutino e respingano questa gigantesca manipolazione, e che si oppongano con tutte le loro forze a questo fiume di melassa che ci viene rovesciato addosso.

Anonimo ha detto...

Luca Ronconi:

Personalmente non vedo grosse differenze ideologiche tra i taliban che distruggevano i Buddha di Bamiyan e i liberal che distruggono statue di Colombo, Churchill, del generale Lee e altre personalità. Entrambi si credono moralmente superiori e giustificati nel compiere simili atti, entrambi sono iconoclasti e fanatici. I taliban però erano meno ipocriti: dicevano di voler distruggere tutto quanto non era islam ortodosso e così facevano. L'ideologia liberal, dietro la patina à la page dell'antirazzismo, si basa esclusivamente sull'odio e sull'intolleranza.

mic ha detto...

http://www.marcelloveneziani.com/articoli/colombo-e-i-corvi-progressisti/

Anonimo ha detto...

I giacobini profanarono le tombe dei loro re, che erano conservate nella basilica di Saint-Denis, e non solo: la furia rivoluzionaria portò alla rovina di oltre 400 dipinti, con statue mozzate e chiese devastate. Mao inviava le Guardie Rosse a distruggere le statue della Cina imperiale. L’Isis ha invece deturpato i più importanti siti archeologici iracheni. Ora abbiamo l’assalto a statue di razzisti veri o presunti, ma la musica resta la medesima: quella del vandalismo ideologico.

Anonimo ha detto...

http://itresentieri.it/nessuno-dice-che-i-piu-grandi-schiavisti-di-neri-sono-stati-i-musulmani/

Anonimo ha detto...

Si chiamava James Blair. Era uno sceriffo del Mississippi ucciso da un uomo, Joaquin Blackwell. Nessuno parla di questa storia perché Blackwell è nero e Blair era bianco. Il sistema si inginocchia per i criminali, ma per i poliziotti resta in piedi.
https://mageenews.com/simpson-county-deputy-james-blair-shot-killed/

Anonimo ha detto...

L'arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone ha dichiarato che le proteste contro l'ingiustizia razziale sono state "dirottate" da una folla incline alla violenza