Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 24 settembre 2011

Incontro interreligioso e rappresentanza ritenuta inappropriata da parte del vescovo.

Leggo oggi su Perepiscopus, l'Osservatorio dei vescovi francesi, la notizia sottoriportata. Forse non meriterebbe particolare risalto se, con l'aria che tira -e non solo in Francia- il vescovo di Montauban non apparisse quasi una mosca bianca.
Mons. Ginoux si è recentemente distinto con adamantina chiarezza per la difesa della vita in occasione di un disegno di legge a favore dell'eutanasia e nel mettere in guardia dalle derive innescate dalla introduzione nei manuali scolastici della teoria del genere, che insiste sulla costruzione culturale e sociale dell'identità sessuale.

Un Vescovo, che col suo no forte, anche se dai più considerato politicamente scorretto, ha riaffermato le priorità e la vera identità della Chiesa cattolica e di un suo Pastore.

La città di Montauban organizza, domenica 25 settembre h. 15-17, un incontro interreligioso, « Montauban speranza ». E Mons. Bernard Ginoux, vescovo di Montauban, ha annunciato che non parteciperà all'incontro. Si tratta della terza edizione di « Montauban speranza », una iniziativa lanciata dalla città fin dal 2006, e ripetuta nel 2007. Ad ogni edizione, il vescovo aveva rappresentato la comunità cattolica.

Mons. Ginoux «non vuol dare grande amplificazione alla manifestazione», si attribuisce al vescovo. I cattolici saranno comunque rappresentati dall'abbé Jean-Michel Poirier, parroco della cattedrale di Montauban.

In un messaggio inviato al sindaco di Montauban, Brigitte Barèges, il vescovo ha dichiarato che l'incontro del 2011 « tradirebbe l'intuizione » del 2006. Effettivamente, l'aumento del numero dei rappresentanti invitati ha oscurato la sua rappresentatività [cattolica] alla manifestazione.

Egli ha sottolineato la molteplicità delle confessioni protestanti-riformate, evangeliche, battiste e pentecostali, denunciando nello stesso tempo un'attenzione sproporzionata alle religioni non cristiane da parte del comune. Infine il vescovo ha qualificato l'incontro come una «strumentalizzazione politica».

Che il Signore benedica e protegga questo vescovo!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non avevo voluto dare risalto a questo evento. Avevo salvato l'articolo nelle bozze e non più pubblicato, quasi per un istinto di salvaguardia nei confronti di uno dei pochi Pastori riconoscibili come tali nella nostra Chiesa.
Temo infatti che egli possa entrare "nel mirino" dei suoi nemici che, a quanto mi risulta, non mancano.

Visto che lo ha pubblicato oggi MiL, parliamone anche noi e preghiamo per lui, che il Signore e la sua e nostra Madre lo custodiscano e lo proteggano.

Mons. Ginoux è noto tra l'altro per aver diffuso in Francia la traduzione di "Getzemani" del card. Siri...

Capite che è una mosca bianca?

DANTE PASTORELLI ha detto...

Finalmente un vescovo cattolico.

Anonimo ha detto...

Non per fare l'incontentabile, ma perchè è proprio necessaria una partecipazione cattolica all'evento?
Se è proprio indispensabile (ma Pio XI le permetteva solo ai giornalisti, per obbligo lavorativo) perchè non mandarci solo dei laici

Anonimo ha detto...

A dire la verità ci avevo pensato anch'io.
Ma è l'effetto del vento post-conciliare, che non so quando cambierà direzione...