L'invasione e la progressiva perdita d'identità passa anche attraverso questi fatti sempre più frequenti per l'indifferenza o la connivenza di governanti ed educatori.
L'articolo appare oggi su Riposte catholique. Lo riprendo perché credo che episodi del genere saranno sempre più frequenti e la guardia sarà sempre meno alta: integrazione che diventa omologazione a senso unico. Del resto come meravigliarsi se oggi la Chiesa insegna che tutte le religioni sono uguali? E che nelle tre religioni monoteiste preeghiamo lo stesso Dio? [vedi commento in nota(1)]
L'articolo appare oggi su Riposte catholique. Lo riprendo perché credo che episodi del genere saranno sempre più frequenti e la guardia sarà sempre meno alta: integrazione che diventa omologazione a senso unico. Del resto come meravigliarsi se oggi la Chiesa insegna che tutte le religioni sono uguali? E che nelle tre religioni monoteiste preeghiamo lo stesso Dio? [vedi commento in nota(1)]
Nel corso di un intervento di mezzora, seguito da 30 minuti di confronto con gli alunni di prima classe e di quella terminale, Tareq Oubrou, imam à Bordeaux, ha evocato la laicità, nonostante l’islam ignori del tutto questo concetto in fondo cristiano.
I musulmani francesi non sono quelli dell'Arabia Saudita, nello stesso modo che i cattolici francesi sono diversi da quelli americani.I cattolici, siano essi francesi o americani condividono la stessa fede. E lo stesso vale per i musulmani, che essi vivano in paesi islamici o no...
I genitori degli alunni sono stati informati dalla stampa locale di quest'intervento e non hanno avuto alcuna comunicazione da parte del direttore dell'istituto. Alcuni di loro, leggendo la stampa, sono rimasti toccati dal fatto. Il direttore si è coperto dietro il vescovo di Tulle, Mons. Charrier, e la direzione dell'insegnamento religioso.
Il responsabile dell'istituto, François David, ha concluso il dibattito con una citazione di Michelet :
« le differenze esistono, non basta negarle, ma incontrandosi, i pregiudizi cadono ».Ma si è detto agli alunni che Tareq Oubrou è membro dell'UOIF, l’Unione delle Organizzazioni Islamiche di Francia, pilotata dalla setta dei Fratelli Musulmani. In una conferenza egli aveva dichiarato:
« Il Califfo orienta la vita attraverso la religione, orienta le relazioni tra gli uomini attraverso la religione dirige la vie par la religion, il dirige les relations entre les hommes par la religion. E quando si dice religione non è nel senso ecclesiastico, né giudaico del termine. La religione in islam ha tutt'altro significato, è una maniera di vivere è una visione delle cose, è un modo di vivere secondo la volontà di Allah.»[Fonte: Riposte catholique by Perepiscopus]
(1) Affermazione del medesimo Dio adorato da cristiani, ebrei e islamici.
Si tratta di un tema venuto fuori soprattutto dai Discorsi di Benedetto XVI.
Non può restare senza conseguenze una dichiarazione del genere da parte del Papa: "Cristiani ed Ebrei hanno una grande parte di patrimonio spirituale in comune, pregano lo stesso Signore..." (dal Discorso pronunciato nella Sinagoga di Roma durante la visita del 17 gennaio 2010). È pur vero che siamo innestati sulla "radice santa" del giudaismo pre-rabbinico e che il Dio che si è rivelato e ha portato a compimento la Storia della Salvezza in Gesù Cristo è lo stesso dei Patriarchi e dei Profeti; ma se ci fermiamo a questo dato, ignoriamo che nella pienezza dei tempi Dio si è rivelato in Cristo Signore, che gli ebrei hanno rifiutato e continuano a rifiutare. Ed è Dio Trinità, icona e fonte di tutte le nostre relazioni, che noi cristiani adoriamo, per averlo conosciuto attraverso la Rivelazione del Signore Gesù e degli Apostoli. Quel "quid" in più di un Dio Incarnato e Morto per i nostri peccati e Risorto per introdurci nella Creazione Nuova, fa una differenza abissale e adorare l'Uno piuttosto che l'altro non è ininfluente, perché si diventa 'conformi' (la ‘configurazione’ a Cristo di Paolo) a Colui che si Adora, anche perché i nostri atteggiamenti interiori e comportamenti vi si conformano in base ad una 'connaturalità' donata nella fede e realizzano un'antropologia e, conseguentemente, una storia diverse...
È la stessa ragione per cui non possiamo affermare di adorare lo stesso Dio dell'Islam: Certo, Dio Creatore dell'uomo e dell'universo è lo stesso; ma il rapporto che si instaura con Lui in base alla Rivelazione alla quale si aderisce rende diversi gli uomini e il loro essere-nel-mondo e quindi la storia che essi vi incarnano e scrivono...
Non può restare senza conseguenze una dichiarazione del genere da parte del Papa: "Cristiani ed Ebrei hanno una grande parte di patrimonio spirituale in comune, pregano lo stesso Signore..." (dal Discorso pronunciato nella Sinagoga di Roma durante la visita del 17 gennaio 2010). È pur vero che siamo innestati sulla "radice santa" del giudaismo pre-rabbinico e che il Dio che si è rivelato e ha portato a compimento la Storia della Salvezza in Gesù Cristo è lo stesso dei Patriarchi e dei Profeti; ma se ci fermiamo a questo dato, ignoriamo che nella pienezza dei tempi Dio si è rivelato in Cristo Signore, che gli ebrei hanno rifiutato e continuano a rifiutare. Ed è Dio Trinità, icona e fonte di tutte le nostre relazioni, che noi cristiani adoriamo, per averlo conosciuto attraverso la Rivelazione del Signore Gesù e degli Apostoli. Quel "quid" in più di un Dio Incarnato e Morto per i nostri peccati e Risorto per introdurci nella Creazione Nuova, fa una differenza abissale e adorare l'Uno piuttosto che l'altro non è ininfluente, perché si diventa 'conformi' (la ‘configurazione’ a Cristo di Paolo) a Colui che si Adora, anche perché i nostri atteggiamenti interiori e comportamenti vi si conformano in base ad una 'connaturalità' donata nella fede e realizzano un'antropologia e, conseguentemente, una storia diverse...
È la stessa ragione per cui non possiamo affermare di adorare lo stesso Dio dell'Islam: Certo, Dio Creatore dell'uomo e dell'universo è lo stesso; ma il rapporto che si instaura con Lui in base alla Rivelazione alla quale si aderisce rende diversi gli uomini e il loro essere-nel-mondo e quindi la storia che essi vi incarnano e scrivono...
Maria Guarini
2 commenti:
no, non si può dire che adoriamo il medesimo Dio.
Bella la puntualizzazione finale. Sottoscrivo!
Allora dobbiamo riconoscere Maometto come un grande profeta del vero Dio.
L'escatologia islamica, poi, è davvero attraente.
Se i papi si occupassero di cose serie certe dichiarazioni non le farebbero.
Ma il falso ecumenismo è diventato ormai una verirà di fede e chi lo rifiuta è, per i modernisti, fuori della Chiesa.
meglio fuori che dentro coi musulmani.
Purtroppo questo pontefice ci ha abituato a sentire un giorno parole interamente cattoliche, il giorno successivo interventi inaccettabili. Menomale che non sono Magistero.
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