Ci viene da Roma un'ottima notizia! Mons. Nicolas Brouwet, finora vescovo ausiliare di Nanterre, è stato nominato oggi da Papa Benedetto XVI vescovo della diocesi di Tarbes et Lourdes. Questo vescovo, nato nel 1962, ha partecipato a numerose edizioni sia come sacerdote che come vescovo al pellegrinaggio di Pentecoste di Notre-Dame de Chrétienté, da Parigi a Chartres. Lo scorso natale ha celebrato ancora la Messa nell’usus antiquior.
La sua nomina a Lourdes, diocesi di portata internazionale, di grande visibilità, rappresenta una virata significativa per la Chiesa di Francia. Essa rafforza i vescovi che vogliono operare nel senso impresso sa Papa Benedetto XVI fin dall'inizio del suo pontificato.
Vescovo giovane, egli appartiene alla generazione di coloro che come Mons. Schneider, il quali lo scorso 15 gennaio ha pronunciato una vigorosa allocuzione a Reunicatho (che sta per essere pubblicata su l'Homme nouveau), non hanno esitato a celebrare al messa nell’usus antiquior. E' molto che chiedevamo la nomina di un vescovo « Summorum Pontificum », denominazione simbolica che va ben oltre la sola questione liturgica. Finalmente lo abbiamo ! Possano venire altri vescovi in questo senso. La Chiesa in Francia ne ha molto bisogno.
E non solo in Francia!!!
5 commenti:
Un grazia della Santa Vergine?
Bisognerebbe invocarne altre...
si ringraziamo Nostra Signora!
Ma con un Vaticano così conciato e mal messo...come volete che i vescovi dell'Orbe...seguano il Papa?
Ringraziamo Dio per questa bella notizia !
Fra le tante, troppe lordure che ci tocca di leggere almeno abbiamo una notizia candida come la neve che ci ricopre abbondantemente !
Grazie alla Redazione di questo blog !
Andrea Carradori
Deo gratias. Speriamo che faccia un po' di pulizia in campo liturgico a Lourdes. Non basta celebrare una Messa, è tutto l'insieme che va restaurato e reso degno della Madonna.
Magister oggi così commenta
....
La sua nomina nel 2008 ad ausiliare di Nanterre è stata letta come un bilanciamento nei confronti dell’ordinario, monsignor Gerard Daucourt, 71 anni, membro del pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, grande fautore del dialogo ecumenico in particolare con gli ortodossi, ma molto freddo nel trattare con il mondo tradizionalista cattolico, particolarmente vivace in Francia e in particolare nella sua diocesi.
A monsignor Brouwet invece, pur di giovane età, viene riconosciuta una sensibilità liturgica particolarmente fedele alla tradizione. Lo scorso 25 dicembre ha celebrato la messa di Natale nella forma straordinaria del rito romano, secondo il motu proprio "Summorum pontificum". E ha partecipato anche ai pellegrinaggi tradizionalisti da Parigi a Chartres nel giorno di Pentecoste. È nel solco della tradizione anche la sua impostazione sulle questioni morali.
Questo non vuol dire che Brouwet sia un tradizionalista tout court, basterebbe vedere le sue foto ufficiali in clergyman per capirlo. Egli appartiene piuttosto a quella generazione di giovani sacerdoti i quali, come papa Ratzinger, giudicano il mondo tradizionalista – molto vivace in Francia anche nella sua componente non lefebvriana – più come una risorsa che come un problema, al contrario della vecchia guardia progressista dell'episcopato, sempre meno influente, ma anche della generazione "lustigeriana" che adesso ne incarna la leadership, attraverso figure come il cardinale di Parigi André Vingt-Trois o l'arcivescovo di Rennes Pierre d'Ornellas.
Lourdes non è una diocesi cardinalizia, ma con il suo celebre santuario mariano è come il cuore spirituale della Francia. È li infatti che si riunisce abitualmente l’assemblea plenaria dei vescovi francesi. Senza contare poi la dimensione internazionale della diocesi. Vi arrivano fedeli, seminaristi, sacerdoti, religiosi, vescovi e cardinali da tutto il mondo. Alcuni problemi di carattere amministrativo che si sono verificati di recente nella diocesi sono stati monitorati con particolare attenzione anche dalla Santa Sede.
Per tutti questi motivi è ancor più significativo che Benedetto XVI abbia affidato la diocesi di Lourdes a un giovane vescovo dalle caratteristiche ben definite come Brouwet.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350173
Posta un commento