Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 16 giugno 2018

Alcune raccomandazioni per recitare con devozione sempre maggiore il Santo Rosario.

San Luigi Maria Grignion de Monfort è uno dei grandi apostoli della devozione mariana, ovvero dell’amore per Nostra Signora, la Santissima Vergine Maria, come Madre di Gesù, e per volontà di Questi madre nostra. Essendo il Rosario una delle manifestazioni più popolari di questa devozione e una delle forme più profonde di contemplazione dei misteri della nostra Redenzione, lo raccomanda con grande fervore e gli dedica un posto centrale nella sua opera.
In questo passo tratto dal suo libro Il Segreto Meraviglioso del Santo Rosario ci parla dei due errori più comuni che commettiamo quando recitiamo il Rosario:
“Dopo aver invocato lo Spirito Santo, se vuoi recitare bene il Rosario, raccogliti un istante alla presenza di Dio (…).
Prima di iniziare la decina fermati qualche attimo, più o meno a seconda del tempo disponibile, a configurare il mistero che stai per considerare e chiedi sempre, per tale mistero e per l’intercessione della Vergine Santa, una delle virtù che più risaltano nel mistero e della quale hai maggior bisogno.
Vigila soprattutto su due difetti, comuni a quasi tutti coloro che recitano il Rosario.
- Il primo è di non formulare nessuna intenzione prima di iniziarlo; se tu Chiedi loro perché lo recitano, non sanno che rispondere. Perciò abbi sempre di mira qualche grazia da chiedere, una virtù da imitare o una colpa da evitare.
. Il secondo difetto, ancor più frequente, è di pensare, all’inizio della preghiera, solo a terminarla al più presto. Ciò avviene perché si considera il Rosario come una pratica onerosa che grava enormemente finché non si è recitato, soprattutto se ce ne siamo fatti un obbligo di coscienza o ci è stato imposto come penitenza, nostro malgrado”.
Riassumendo, nel vostro prossimo Rosario non dimenticate di:
  1. pregare per un’intenzione stabilita; 
  2. recitarlo senza fretta, con calma, raccoglimento e pace!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Accedet homo ad cor altum, et exaltabitur Deus (Sal 63, 7-8).

Anonimo ha detto...

Ab occúltis meis munda me, Dómine.
Et ab aliénis parce servo tuo.

Anonimo ha detto...

Ripropongo un mio precedente commento sul Santo Rosario.
Come dice Padre Pio, certo, un'arma potente contro il demonio è il santo Rosario.
Più volte la Vergine, ci ha esortato a pregare con questa semplice preghiera, promettendo grazie particolari se non addirittura dei portenti.

Esultate o giusti nel Signore,
per gli uomini retti è bella la lode.
Lodate il Signore con la cetra,
con l'arpa a dieci corde a Lui cantate.
................................
Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli. (Sal 32)

Ma siamo deboli, è proprio vero, siamo stressati e il nostro cervello è completamente rovinato e la nostra volontà, senza bere a questa fonte spirituale, si inaridisce, non tende più al bene.
Non preghiamo e mancando questa continua tensione verso di LUI, il Suo Amore in noi spesso si scioglie come neve al sole.
Quante volte abbiamo promesso di dire il rosario, ma poi la mancanza di tempo oppure la monotonia delle preghiere ripetute con la distrazione e l'aridità, ci scoraggia.
Eppure spesso il tempo, per la televisione o per altre cose, per rilassarci lo abbiamo sempre.
Invece la Ssma Vergine viene proprio guarire la nostra anima con queste avemaria ripetute abbandonando la tensione e se vi sono distrazioni, non volute, ben vengano allora, vuol dire che la nostra Madre celeste ci sta indicando dove è il nostro problema.
Certo, chiudersi nella nostra stanza a dire il Rosario sarebbe l'ideale.
Ma non sempre è possibile.
Ma penso che se dividiamo il rosario (i 5 misteri) in diversi orari della giornta, sarebbe lo stesso bello.
A tale proposito volevo condividere con voi anche questo mio nuovo modo di dire, spesse volte, il Rosario: una maniera che io dico diversamente ”contemplativa”.
Ho notato cioè che, specialmente quando si cammina in città per una qualsivoglia incombenza, dire l'intera Ave Maria, dal principio alla fine, porta a uno sforzo della mente che può distrarre, mentre dividendo la preghiera in diverse frasi, secondo il proprio desiderio, trovo facile a recitare e meno soggetto a distrazioni, perchè la mente va a contemplare una piccola frase per ben 10 volte.
Ad es. dicendo:Ave Maria piena di grazia, per 10 v.
e poi ancora, sempre per 10 v.: il Signore è con Te, e così via,
con l'aiuto delle dita o della corona, piccola o grande, alla fine le 10 Ave Maria alla SS.ma Vergine saranno dette in un modo diverso, facile e contemplativo.
Comunque, deboli come siamo, dire anche una sola Ave Maria al giorno con forza e amore, guarisce la nostra anima e piace al Signore.
Lo Spirito Santo rispetta sempre la nostra libertà sulla quale si giudicherà tutto il nostro eterno destino.
Vi saluto.
Laudetur Jesus Christus.