Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 21 maggio 2017

Proiezione del film LGBT "Né Giulietta, né Romeo" nella sala polivalente dell'oratorio di Arona

Un lettore ci scrive quanto di seguito comunichiamo. Si tratta di un caso concreto che probabilmente non è nemmeno l'unico nelle nostre diocesi (pensiamo ad esempio a Reggio Emilia). Ma partiamo da qui. C'è molto da riparare... Comprendo il lettore che evidentemente si sente isolato e lo ringrazio perché ha trovato in noi un punto di riferimento; ma sarebbe opportuno si attivassero in loco persone che prendano qualche iniziativa pubblica - che diventa denuncia oltre che riparazione e anche impetrazione per tante anime raggiunte da suggestioni false e ingannevoli -, centrata sulla preghiera, alla quale ci uniremo spiritualmente anche noi. Niente di eclatante, con semplicità ma con cuore ardente. Suggerisco una semplice possibilità per chiunque fosse interessato: invii la sua mail a romaperenne@gmail.com; faremo in modo di raccordarvi rapidamente. Sarebbe opportuno un tentativo di verificare la posizione del vescovo, nell'eventualità che non sia schierato dall'altra parte e possa dare il suo appoggio e/o intervenire.

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Volevo portare alla Vostra attenzione quello che ritengo essere un grave scandalo.
La Consulta Femminile Aronese e l'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Arona ha organizzato per giovedì 25 maggio 2017 la proiezione del film di Veronica Pivetti "Né Giulietta, né Romeo" : [qui - qui - qui]

Come semplice fedele, penso che tale iniziativa non sia da promuovere/favorire; in tal senso anche Papa Francesco si è espresso:
“un grande nemico” del matrimonio – ha detto - è “la teoria del gender. Oggi c’è una guerra mondiale per distruggere il matrimonio …  ma non si distrugge con le armi, si distrugge con le idee”, sono le “colonizzazioni ideologiche che distruggono”. Per questo occorre “difendersi dalle colonizzazioni ideologiche”. Papa Francesco
Che il film in oggetto sia un manifesto LGBT, non lo affermo io, lo affermano "loro":
“... Né Giulietta, né Romeo” è anzitutto un manifesto LGBT, cioè una storia che affronta praticamente tutte le tematiche gay d’attualità nel nostro Paese. ..." 
Che un manifesto LGBT possa essere presentato con la collaborazione di una parrocchia della Chiesa Cattolica Italiana, mi sgomenta, mi scandalizza, mi indigna.

Non so cosa sia possibile fare, non conosco la posizione del parroco don Claudio Leonardi (parroco di Arona e Dagnente, vicario episcopale per il l'aronese e il borgomarenese) che o non sa, o approva, non so se il vescovo della diocesi di Novara Giulio Brambilla sia al corrente di questa iniziativa e se l'abbia approvata, non so se il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli sia al corrente dell'operato dell'Assessorato alle Pari Opportunità e se approvi tale iniziativa, vista la sua vicinanza con la Lega che ha già espresso qualche parere su tale "spettacolo".

Quello che posso fare, è portarlo alla vostra attenzione.
Grazie per il Vostro prezioso lavoro che seguo quotidianamente.

18 commenti:

mic ha detto...

Spero che, sia pure così a ridosso dell'evento, possa venire fuori qualcosa di positivo.
Anche una minuscola iniziativa o reazione potrebbe catalizzare chi non ha portato il cervello e il cuore all'ammasso... Intanto ritrovarsi anche in pochi per un Rosario e una riflessione comune può essere l'inizio di qualcosa di positivo suscettibile di crescere col tempo e l'aiuto del Signore.

Anonimo ha detto...

E' ora di testimoniare come ben detto dal Card.Caffarra .

irina ha detto...

Fondamentalmente esibizionisti,ignorando i classici, si attaccano all'attualità purché di loro si parli, interpreti sofferti di malori indotti in teste confuse ad arte.

Anonimo ha detto...

Anche la rivista telematica Traditio Marciana comunica il suo sostegno alla processione di riparazione drl 3 giugno a Reggio nell'Emilia
http://traditiomarciana.blogspot.com/2017/05/processione-di-riparazione.html

Anonimo ha detto...

Il cinema in Italia e' morto e sepolto da tempo .
Pantalone

Anonimo ha detto...

Portano Kultura ! L'ha detto uno che fa l'attore e che non nomino .

Anonimo ha detto...

Don Claudio Leonardi lo conosco da quando era parroco a Verbania, purtroppo: a parte le chitarre a Messa, che grazie a Dio ha sempre osteggiato, ha tutto del tipico elemento del peggiore post concilio (come la sua anagrafe conferma). Tra l'altro pieno di protagonismo su come celebrava la Messa, questionava irritato se gli capitava qualcuno che volesse prendere la Comunione in ginocchio...
Altro non dico per carità cristiana, ma sono lieto che a Verbania abbiamo cambiato parroco da qualche anno. Mi spiace per gli aronesi.

Ambrosianus

Anonimo ha detto...

OT ma non del tutto.


Io non credo alla società multiculturale, credo ai muri, ai confini e alle regole: ho avuto la fortuna di non nascere americano, pur essendone un colonizzato, quindi gradirei mantenere il minimo sindacale di tradizioni e valori, avendone di millenari. Non me ne frega un cazzo dell’incontro con culture nuove, non intendo farmi piacere il suono dei bonghi o la cucina etnica o la poligamia: ai sacerdoti laici dello sradicamento, tutti in fila a Milano, rispondo fieramente con il mio “assente” a un rito che, spacciato per laico e civico, altro non è che un lugubre rituale di resa. Cosa sperate, nel miracolo marxiano della presa di coscienza di classe da chi arriva dalla Nigeria o dal Marocco con il miraggio delle ultime sneakers, del wi-fi e dello smartphone? Pensate che la rivoluzione la faccia chi, formalmente in fuga dalla fame e dalla guerra, si lamenta per il menù troppo monotono delle strutture di accoglienza? Illusi, il capitalismo e il globalismo possono dormire sonni tranquilli con voi. Che, anzi, non siete illusi ma ipocriti e complici. Spiacente ma io non ci sto. Voi abbattete pure i muri, io continuerò a cercare di alzarli, unendo ai mattoni della tradizione, la calce della dignità. La stessa che i media stanno dipingendo con i colori cupi del razzismo e della xenofobia.
(M. Bottarelli)

Anonimo ha detto...

Potete stare tranquilli che con la pseudochiesa conciliare e post-conciliare al potere tutte queste manifestazioni, spettacoli ecc. scorreranno lisce come l'olio, esattamente come successo fino ad ora. Nulla di nuovo mi pare. Al contrario, non appena dai piani alti (o infimi?) sentono odore di Tradizione bimillenaria, state pur certi che non esitano ogni volta a intervenire, censurare, sanzionare. Da parte nostra oltre a ribadire e informare con giusta indignazione possiamo solo pregare, certo, perché tutto questo passi una volta per tutte. Ci vorrà forse un po', ma non penso che durerà ancora per chissà quanto. Se non altro perché il Fondatore della (vera) Chiesa è Uno che sa tutto, e che può tutto ciò che vuole...

Rr ha detto...

Se la Sala Polivalente "S.Carlo" è una sal parrocchiale, non è possibile che il parroco non se sappia nulla.
Se invece, nonostante il nome ( sic), non è parrocchiale, ne' di qualche ordine religioso, ne' della diocesi, ma è privata o pubblica o di un'associqzione laica, allora non ci si puoi appellare ne' al parroco, ne' al vescovo.
Ma se il sindaco è leghista, la sua maggioranza, e mi meraviglio che approvino l'operato dell'Assessorato alle Pari Opportunità ( che, se fossi un sindaco di centrodestra, NON nominerei neanche).
Quindi suggerirei di rivolgersi urgentemente al sindaco. Soprattutto se e in scadenza di mandato quest'anno.

Fuori tema . ha detto...

Tanto per sapere come stanno effettivamente le cose da chi le ha vissute e subite :

Intervista esclusiva a Jano Battah, vescovo cattolico a Damasco. "Il vero problema sono le politiche sbagliate americane e la debolezza della posizione europea. L'Europa è debole e non possiede una capacità autonoma di decisione".
https://gloria.tv/video/Rvg8YPPj6Jxk2sveCfSbTPwt6

Anonimo ha detto...

Mi permetto di dire però che oltre a indignarsi, ribadire con forza e pregare, a mio parere si può fare per la Chiesa anche qualcosa magari non in modo diretto, ma comunque importante, votando alle prossime elezioni - sia amministrative che politiche - quegli schieramenti i quali difendono apertis verbis i valori fondanti della nostra civiltà e quelli propugnati da sempre (fino almeno a qualche decennio fa senza aperture moderniste) dalla Catholica.
Se ci pensiamo bene tali forze sono un paio al massimo e sono alleate tra di loro, per cui non è difficile individuarle... ma a mio modesto avviso oggi più che mai a noi viene richiesto un impegno anche in questo senso.

Rr ha detto...

Ma la Pivetti mi sembrava che lavorasse abbastanza in RAI, a che ora che la sorella politica è scomparsa, per aver bisogno di cavalcare il mantra LGBt "contro tutte le differenze e le discriminazioni". Notate l'astuzia: Povetti, sorella della Povetti che diceva di parlare col suo Angelo custode tutti i giorni, e che in RAI recitava in una serie in cui faceva la buona Prof.ssa con tanto di marito, figlio, ma con una simpatia per l'aitante commissario... chi mai può pensare che "Né Giulietta, né Romeo" non sia un film adatto ai ragazzi ?

Anonimo ha detto...

Rr, uhhhhh, ma ce l'hai colle pivette? Sì la prof che s'impicciava di tutto fuorché di insegnare, come don Matteo che tutto fa fuorché il prete e ha sostituito il Vangelo con quello che esce da santamarta, che proprio proprio, anzi sicuro, Vangelo non è, comunque in Rai la propaganda lgbtt si fa pesante e massiccia, con tanto di beatificazione di Milani e Pasolini definiti a raistoria profeti.....mi ricordo un gruppo beatrock di quando ero piccin picciò......ok, cambio pusher, promesso.....fatti dare news della manif milanese. Anonymous.

Rr ha detto...

Anonymous,
ma tu ancora a guardare la RAi stai ? E Rai Storia poi, diretta da Mieli ??!!!
Strano che parlassero di Pasolini e Milani. Di solito l'argomento e' Hitler e...Hitler e...Hitler e...Mussolini.
Si sono accorti che la Storia non è finita il 6 maggio a Berlino ?

Anonimo ha detto...

Chi ama di più le persone con tendenze omoerotiche? La Chiesa che ricorda loro la verità ed è disposta ad accompagnarli in un cammino di conversione e purificazione, o la “chiesa” che li lascia nel vizio e nella schiavitù del peccato che porta alla morte, fisica prima, eterna poi?

Mala tempora currunt.
Perché se anche un “vice vescovo” non è più in grado di distinguere la verità dall’errore, se i sacerdoti, i “vice vescovi”, i vescovi non proclamano più la Verità e abbandonano le anime al vizio e alla morte eterna, siamo proprio in piena apostasia.

Anonimo ha detto...

Il tempo della demon - crazia .

Anonimo ha detto...

Cara Rr, raistoria canale 54 fa buone trasmissioni, cmq. milani e pasolini hanno avuto diverse puntate, stesso per gramsci e per la teologa Adriana Zarri, che la dott.ssa Guarini conoscerà bene, Mieli non si fa mai vedere, in compenso Melloni sempre lì sta, non sempre Hitler e Mussolini quindi, ma tanti marxistoni, Romero and Tdl compañeros e tutta la Sapienza di cotanti soloni, ieri sera c'era il palindromo innominabile che incensava il compagno di merende De Mauro.......lo guardo perché ogni tanto c'è del buono.......poco in realtà, ma Focus e History channel e National geographic e AD sono mooooolto peggio.Anonymous.