Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 18 gennaio 2019

Venerdì 18 gennaio. La Preghiera di Riparazione

Ricordiamo che oggi, venerdì, è il giorno dedicato alla Preghiera di Riparazione secondo le modalità, complete delle Litanie del Sacro Cuore, che trovate qui.

Rimaniamo fedeli al nostro impegno nella preghiera di riparazione e continuiamo a pregare perché sia sventata l'introduzione della cosiddetta Messa ecumenica, che vanifica il Santo Sacrificio. Per non parlare dei cambiamenti di paradigma che usano il funambolismo linguistico per condurre verso rivoluzionari orizzonti inesplorati fuori dalla Via maestra.
Preghiamo anche per come viene contristato il Signore nel nostro Paese e nel degrado ingravescente che lo attanaglia e per tutti i problemi in attesa di soluzione in un agone politico esasperato e attraversato da molte dinamiche contrapposte.
Invochiamo Cristo Signore che ci ha ammonito che “ senza di Lui non possiamo fare nulla ” (cfr. Gv 15, 5) e chiediamo l'intercessione della Vergine, Madre Sua e nostra, perché voglia stornare tutti i pericoli, i mali e le insidie in tutti gli ambiti del vivere civile e religioso dove Lui possa tornare a regnare. Preghiamo anche perché il Signore voglia presto darci Santi Pastori che possano guidare i fedeli in questa epoca di smarrimento, di confusione e di empietà e sostenga quelli che si espongono con parresìa.

Riflessione settimanale:
Dai «Discorsi»
di san Gregorio Nazianzeno, vescovo
(Disc. 39 per il Battesimo del Signore, 14-16. 20; PG 36, 350-351. 354. 358-359)
Il battesimo di Gesù
Cristo nel Battesimo si fa luce, entriamo anche noi nel suo splendore; Cristo riceve il battesimo, inabissiamoci con lui per poter con lui salire alla gloria.
Giovanni dà il battesimo, Gesù si accosta a lui, forse per santificare colui dal quale viene battezzato nell'acqua, ma anche di certo per seppellire totalmente nelle acque il vecchio uomo. Santifica il Giordano prima di santificare noi e lo santifica per noi. E poiché era spirito e carne santifica nello Spirito e nell'acqua.
Il Battista non accetta la richiesta, ma Gesù insiste.
«Sono io che devo ricevere da te il battesimo» (Mt 3, 14), così dice la lucerna al sole, la voce alla Parola, l'amico allo Sposo, colui che è il più grande tra i nati di donna a colui che è il primogenito di ogni creatura, colui che nel ventre della madre sussultò di gioia a colui che, ancora nascosto nel grembo materno, ricevette la sua adorazione, colui che precorreva e che avrebbe ancora precorso, a colui che era già apparso e sarebbe nuovamente apparso a suo tempo.
«Io devo ricevere il battesimo da te» e, aggiungi pure, «in nome tuo». Sapeva infatti che avrebbe ricevuto il battesimo del martirio o che, come Pietro, sarebbe stato lavato non solo ai piedi.
Gesù sale dalle acque e porta con sé in alto tutto intero il cosmo. Vede scindersi e aprirsi i cieli, quei cieli che Adamo aveva chiuso per sé e per tutta la sua discendenza, quei cieli preclusi e sbarrati come il paradiso lo era per la spada fiammeggiante.
E lo Spirito testimonia la divinità del Cristo: si presenta simbolicamente sopra Colui che gli è del tutto uguale. Una voce proviene dalle profondità dei cieli, da quelle stesse profondità dalle quali proveniva Chi in quel momento riceveva la testimonianza.
Lo Spirito appare visibilmente come colomba e, in questo modo, onora anche il corpo divinizzato e quindi Dio. Non va dimenticato che molto tempo prima era stata pure una colomba quella che aveva annunziato la fine del diluvio.
Onoriamo dunque in questo giorno il battesimo di Cristo, e celebriamo come è giusto questa festa.
Purificatevi totalmente e progredite in questa purezza. Dio di nessuna cosa tanto si rallegra, come della conversione e della salvezza dell'uomo. Per l'uomo, infatti, sono state pronunziate tutte le parole divine e per lui sono stati compiuti i misteri della rivelazione.
Tutto è stato fatto perché voi diveniate come altrettanti soli cioè forza vitale per gli altri uomini. Siate luci perfette dinanzi a quella luce immensa. Sarete inondati del suo splendore soprannaturale. Giungerà a voi, limpidissima e diretta, la luce della Trinità, della quale finora non avete ricevuto che un solo raggio, proveniente dal Dio unico, attraverso Cristo Gesù nostro Signore, al quale vadano gloria e potenza nei secoli dei secoli. Amen.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

O Domine Deus, speravi in Te, O care mi Jesu, nunc libera me. In dura catena, in misera poena, desidero Te! Languendo, dolendo, et genuflectendo, adoro, imploro, ut liberes me.

Ogni creatura lodi il Signore ha detto...

21 gennaio memoria di S. Agnese
( soppressa benedizione degli agnelli ?)
https://www.youtube.com/watch?v=WnFJdqbhtME
Quando entrano in Chiesa i due agnellini il cuore si stringe e il respiro e' sospeso perche' si ha come l'impressione di vedere la piccola Agnese procedere verso il martirio .
https://www.youtube.com/watch?time_continue=7&v=TE5C0mL6DnQ

Anonimo ha detto...

21 gennaio, Sant'Agnese Vergine e Martire

"Non era ancora matura per le nozze e fu tale per il martirio. Vacillava la fede degli uomini, cedeva il vecchio stremato di forze; ma essa tutto vinse ...
Si potrebbe credere che essa inceda a nozze: con tanta letizia sul volto è condotta a portare al suo Sposo singolare bellezza e censo di sangue ...
Colpita dal carnefice, quale dignitoso atteggiamento essa assunse! Prendendosi cura del pudore, si coprì con la veste, perché nessuno vedesse il suo corpo nudo.
In morte viveva la pudicizia: si coprì con la mano il volto, piegò il ginocchio a terra, cadde e fu vereconda anche nel cadere.
Fu doppia la corona del suo martirio: la sua carne pura da ogni macchia e la gloria della mortale liberazione" (Sant'Ambrogio)

Sant'Agnese, santo decoro del pudore, prega per noi

Omelìa magistrale ha detto...

S. Agnese: verginità e fede fino al martirio
https://www.veritatemincaritate.com/2019/01/s-agnese-verginita-e-fede-fino-al-martirio/

La primizia di Abele , solo per Colui che mi ha scelto per primo .
Da meditare e ri-meditare..