Silenzioso e sorridente, Papa Francesco
offre un’apertura ai sostenitori del 'transgender'
Non è che Papa Francesco abbia detto che la Chiesa cattolica dovrebbe porre fine alla sua opposizione alle operazioni di cambio di sesso. Lo ha fatto
- consentendo ad un incontro con i sostenitori della “terapia per il cambiamento di sesso” organizzato da suor Jeannine Gramick del New Ways Ministry, la quale “voleva che Papa Francesco ascoltasse direttamente i cattolici transgender e intersessuali e coloro che li sostengono”.
- Di fatto non ha rilasciato alcuna dichiarazione pubblica per esprimere riserve sulle argomentazioni dei sostenitori della “transizione”, ma ha rifiutato di riaffermare l’insegnamento – emesso solo pochi mesi fa nella Dignitas Infinita [vedi] – secondo cui “qualsiasi intervento di cambio di sesso, di norma, rischia di minacciare la dignità unica che la persona ha ricevuto dal momento del concepimento”.
- L’incontro ha offerto a suor Gramick l’opportunità di annunciare che, come lei aveva chiesto – e il Pontefice ha “accettato con entusiasmo l’opportunità” – il Papa aveva ascoltato “la voce dello Spirito Santo che chiamava la comunità cattolica a uscire da insegnamenti e pratiche vecchie e male informate”.
In un comunicato stampa che celebra l’incontro, New Ways Ministry ha identificato le persone che hanno parlato con il Papa insieme a suor Gramick: due persone transgender, i genitori di un’altra e il co-direttore di una “clinica di medicina di genere”. Se il Papa avesse avuto qualche remora morale sulle scelte che avevano fatto o sulle operazioni che promuovevano, le sue riserve non sono state registrate.
Né il Vaticano ha fatto alcun tentativo di correggere il verbale. Il Vaticano è rimasto in silenzio sull’incontro del 12 ottobre. Quindi, ancora una volta, il ministero di New Ways ha ottenuto una grande vittoria a livello di pubbliche relazioni, con Papa Francesco che se ne stava seduto in disparte, sorridendo tranquillamente.
Non più tardi di un anno fa ho scritto di una situazione simile in cui il Papa aveva acconsentito ai desideri degli attivisti omosessuali, questa volta all’indomani di Fiducia Supplicans [vedi]:
No, Papa Francesco non ha effettivamente detto che la Chiesa può offrire benedizioni per le unioni omosessuali. Non l’ha detto. Ma a questo punto, c'è chi possa ancora dubitare che sia ciò che pensa e che sia solo una questione di tempo prima che lo renda ufficiale?...Lo schema è abbastanza chiaro: riluttanza a riaffermare la dichiarazione vaticana del 2021; una serie di dichiarazioni equivoche; l’incoraggiamento a discutere la questione al Sinodo; la mabcata riprovazione delle gerarhoe ecclesiali che mettono in discussione la posizione cattolica tradizionale. E ora l’incontro amichevole con i leader del New Ways Ministry, un gruppo che è stato ripetutamente criticato per aver minato l’ortodossia cattolica.
Di fatto è stato un incontro con i rappresentanti di New Ways Ministry anche l’anno scorso che ha dato a suor Gramick la possibilità di annunciare la vittoria, ringraziando il Papa per “la sua apertura a benedire le unioni omosessuali”. Il Papa non ha detto nulla di persona. Non ne aveva bisogno.
Questi incontri amichevoli di ottobre con il New Ways Ministry sono rilevanti si per sé, poiché mostrano che un’organizzazione che ha attirato ripetute critiche da parte dei vertici della Chiesa viene ora invitata ufficialmente. Nel 1999 la Congregazione per la Dottrina della Fede ha ritenuto che la posizione del gruppo sull’omosessualità fosse “incompatibile con la morale cristiana”. Nel 2011 la Conferenza episcopale statunitense ha aggiunto un avvertimento: “In nessun modo la posizione proposta da New Ways Ministry è conforme all’insegnamento cattolico e in nessun modo questa organizzazione è autorizzata a parlare a nome della Chiesa cattolica o a identificarsi come organizzazione cattolica”.
Nel corso degli anni diversi vescovi si sono rifiutati di permettere ai rappresentanti di New Ways Ministry di parlare agli eventi organizzati dalle loro diocesi. Ora hanno una porta aperta in Vaticano, e suor Gramick – che secondo i termini dell’ammonimento vaticano del 1999 era “permanentemente bandita da qualsiasi lavoro pastorale riguardante le persone omosessuali” – può organizzare incontri amichevoli con il Papa.
No, Papa Francesco non ha esplicitamente approvato il lavoro di questo gruppo che il suo predecessore ha definito “inaccettabile”. Come in tante altre occasioni, ha solo salutato i critici dell’insegnamento cattolico tradizionale, ha dato loro una tribuna, non ha offerto alcuna opposizione alle loro dichiarazioni pubbliche e ha lasciato che tutti noi traessimo le debite conclusioni.
Phil Lawler
13 commenti:
Ha approvato coi fatti, cioè sostanzialmente ció che ha negato per scritto poco tempo fa. Come chiamare una personalità del genere? Caso psichiatrico o voluto magistero fattuale, direi il secondo.
Non si può nemmeno escludere "il caso psichiatrico".
« Intervéniat pro nobis, quǽsumus, Dómine, sanctus tuus Lucas Evangélista : qui crucis mortificatiónem iúgiter in suo córpore, pro tui nóminis honóre, portávit. Per Dóminum nostrum. »
Questa suora è del 42, il papa del 36, Radcliffe del 45, Marx del 53, etc... la maggior parte di questi cattolici potenti e molto anomali è decrepita. Lasciate che la biologia faccia il suo corso e la generazione dei religiosi nati dall'80 in poi faccia il suo corso. Aspettate e pazientate, e pregate per l'unità dei cattolici senza fomentare ulteriori, inutili e dannose divisioni.
Scusate l'off topic, questa sera ho appreso che il blog osservatorio sul cammino neocatecumenale sarebbe stato rimosso. Sapendo che by tripudio frequenta questa pagina, a che cosa è dovuta questa rimozione?
Grazie
Anonimo 19,42. Il caso psichiatrico rientra tra i motivi di decadimento dal papato, se non erro.
I padroni del mondo sono potentissimi; dopo secoli di aspre lotte, con spericolata velocità dopo il 1945, hanno finalmente toccato il cielo con un dito: ne vedete nella foto un bel campionario. Non ci sorprenda la loro infiltrazione e affermazione in tutti gli organi vitali dell'umano consorzio, fra i quali la Chiesa Cattolica: il processo è incominciato secoli addietro, il Concilio Vaticano II ha spalancato loro le porte. Il volume pubblicato sotto lo pseudonimo di M. Pinay - Complotto contro la Chiesa - illustra a meraviglia le imprese dei padroni del mondo. Senza l'aiuto della Santissima Trinità non possiamo fare niente: SINE ME NIHIL POTESTIS FACERE. La Divina Provvidenza richiede tuttavia la nostra collaborazione, che può realizzarsi in modi assai diversi l'uno dall'altro. La preghiera resta l'anima di ogni apostolato (dom Chautard). Che Maria Santissima, forte come un esercito schierato in battaglia, ci aiuti a ben combattere la buona battaglia e a vincere i padroni del mondo!
Io, ohimè, temo che salvo un intervento diretto di DIO (per cui, da un lato prego, e, dall'altro ne ho paura perché difficilmente potrà essere indolore), c'è solo da stringersi intorno a coloro che nei momenti più, hanno avuto la GRAZIA di non farsi illudere dalle apparenze. Hanno perseverato nella fede. Ricordiamoci che le divisioni, le hanno volute, e fomentate coloro che hanno lavorato per trasformare la Chiesa Cattolica in uno scaffale nel supermarket del culto dell'uomo.
DA LEGGERE E METTERE IN PRATICA.
San Vincenzo di Lerino, dal testo 'Che s'abbia a fare in caso di divisioni nella Chiesa': "Che farà pertanto un Cristiano cattolico, se qualche piccola porzione di battezzati siasi separata dalla comunione di tutti i fedeli? E se qualche nuova infezione non contenta d'attaccare una sola piccola parte, tenti di dare il guasto a tutta la Chiesa, che farà egli allora?
Avrà allora l'avvertenza di tenersi forte all'antichità, la quale non è più affatto soggetta alle fallaci seduzioni della novità" [...].
anonimo 22,23 ... a forza di pazientare senza denunciare si rischia solo la nostra estinzione: d'altronde ricordo di aver sentito in tivù, che Bergoglio rispose ad una domanda che i tradizionalisti si sarebbero estinti per morte naturale, ovvero morte nostra.
Anonimo che ci accusa di "fomentare divisioni" quando facciamo solo il nostro dovere di milites Christi nel denunciare la bancarotta teologica e morale dominante nella Chiesa attuale: il solito "normalizzatore", con le sue tartufesche esortazioni.
P.
Noi, però, i figli li facciamo. Tra i "conciliari", ci sono solo i neocat, che ci superano. I "Cattolici ufficiali", a furia di baloccarsi con l "paternità/maternità responsabili", si stanno avviando alla sterilità .
Ottimi libri: https://www.clovis-diffusion.com/
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