Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 5 luglio 2012

Che pensare del Pontificio Consiglio dei Laici che smentisce se stesso di fronte al Cammino neocatecumenale?

Un frequentatore del Blog "verità sul Cammino neocatecumenale" ci ha inoltrato la risposta appena ricevuta dal Pontificio Consiglio dei Laici alla sua richiesta di prender visione del Direttorio catechetico sul quale si basano insegnamenti e prassi di quel movimento che non è un movimento. Sono loro stessi a smentire di essere un movimento e la loro identità risulta piuttosto inquietante, sia in riferimento alle loro affermazioni che alle scoperte sempre più precise e circostanziate sul vero e proprio messianismo giudeo-gnostico con elementi protestanti che questa neo-approvata realtà ecclesiale ha incistato nella Chiesa indisturbata da oltre 40 anni.

In questi tempi di confusione e disorientamento grandi, dobbiamo registrare l'ennesima débâcle della Curia, che attribuisce ad un divieto del cammino Nc la mancata possibilità di consultare testi la cui pubblicazione è stata approvata con suo Decreto [vedi] e il cui contenuto risulta secretato persino ad intra, come è tipico della sette e non della Chiesa cattolica, cioè universale... Così ci scrive il nostro interlocutore, di fronte alla insolita debolezza di reazioni :
Sicuramente c'è stato un ordine di scuderia sul "silenzio": non potrebbero infatti arrogantemente contestare un documento ufficiale. Anche il "blog" dei "disertori", implacabili correttori di virgole, tace sull'argomento. Sicuramente si stanno muovendo per trovare una soluzione, tirata per i capelli e forzatamente "retroattiva", magari, come nel loro fare, sconfessando qualcosa o qualcuno. Confido nella galanteria del tempo. 
Anche noi vorremmo confidare nella galanteria del tempo, soprattutto chiedendoci le ragioni dell'assordante silenzio della Curia sulle documentate e circostanziate storture dottrinali e pragmatiche, ripetutamente segnalate e che sono tutte scandite dall'ormai annoso percorso e dal materiale notevole raccolto nel sito e nel blog. E chiedendoci anche le ragioni degli evidenti due pesi e due misure se si guarda al trattamento riservato alla Tradizione.Tra l'altro non si può nemmeno affermare che il Cnc sia un frutto del Concilio, perché è una entità a sé, che tuttavia al clima conciliare deve la possibilità di essersi potuta subdolamente insinuare in seno alla Chiesa, nonché la creatività selvaggia che è riuscita a stravolgere perfino il NO [vedi anche] e ha addirittura trasformato l'architettura sacra in "Nueva estetica"...

P.S. Vedi: Che cosa si intende - nella Chiesa - col "dare l'autorizzazione per pubblicare" un testo destinato alla catechesi?

8 commenti:

Paolo ha detto...

"Siccome il Cammino Neocatecumenale non ne ha autorizzato la pubblicazione, ne e' stato approvato l'uso da parte del CN, la migliore cosa e' che lei consulti o chieda l'informazione direttamente al Cammino Neocatecumenale"

Questa mail del PCL ci dice in che stato si trova la nostra Chiesa.

Un movimento sorto dopo il Concilio Vaticano II, emblematico della rottura con la Tradizione, si arroga il diritto di decidere di non pubblicare il suoi testi catechetici.

Sono due laici spagnoli a decidere, non è la Chiesa, non è la Congregazione competente, non è il Papa.
Il Papa ha parlato, ma la volontà del Papa conta poco o niente.

Il cammino neocatecumenale non vuole la pubblicazione,
e che cosa fa il PCL?
Impone la pubblicazione?
Mette finalmente fine allo scandalo del segreto dei testi catechetici neocatecumenali?
No, si sottomette, obbedisce.

E' semplicemente scandaloso.

b.T. ha detto...

No, si sottomette, obbedisce

Evidentemente ha fatto effetto la profezia di Carmen Hernandez, che nella sede del Pontificio Consiglio per i Laici, aula magna, Roma, 28 giugno 2002 disse; «questo Pontificio Consiglio avrà un Futuro Immenso, se appoggerà il Cammino Neocatecumenale».

Anonimo ha detto...

Ma dove vedete il messianismo del Cammino????

Si_si_No_no ha detto...

Son tutti trappoloni......

Anonimo ha detto...

Il messianismo del Cnc è riconoscibile nella figura di Kiko, che si pone come nuovo Mosè, stesso ruolo che attribuisce ai totipotenti catechisti sua diretta emanazione e ai quali sono sottoposti persino i sacerdoti... mettendo Cristo molto sullo sfondo e comunque sostituendosi a Lui anche nei simboli e nell'iconografia.

In ogni caso il "messianismo" è identificabile anche nell'esclusivismo salvifico che il Cnc si dà come identitario, con tanto di battesimo finale, iscrizione del nome nel "libro della vita", si è parlato perfino di cimiteri neocat...
E, poi, la struttura, le funzioni, i simboli, le prassi, tutte completamente autonome rispetto a quelle della Chiesa e rigorosamente blindate...

Ricordate lo stesso Tripode raffigurato nell'icona della Trinità... se non è una bestemmia o quanto meno un grande sviamento, questo!

"DIOS ES = COMUNIDAD, LITURGIA, PALABRA". Questa scritta che campeggia sul lato superiore dell'icona è inequivocabilmente blasfema, perché riduce la Trinità (dogma cardine del nostro Credo e Sorgente del nostro essere persone umane e cristiane) al cosiddetto "tripode" su cui si fonda il cammino neocatecumenale (appunto: comunità, liturgia, parola). In ogni caso Dio, ovviamente, non può essere identificabile -come la scritta indurrebbe- né con questi aspetti del cammino né col "tripode" degli iniziatori raffigurati con le loro sembianze in luogo di quelle degli angeli di Rublev...

Possibile che in tanti anni nessun 'Pastore' ha mai trovato da ridire su queste ed altre cose ancor peggio?

E, poi, si costruiscono "preamboli"-capestro per chi è cattolico ed esprime solo alcuni dissensi e perplessità comuni a tutti i Tradizionalisti...

Luisa ha detto...

La non pubblicazione del direttorio catechetico del cammino neocatecumenale non si giustifica in alcun modo.


Poi, cercando di trovare una spiegazione logica in un contesto in cui la logica è assente, potremmo pensare che:


-quei testi non sono pubblicati perchè sono quelli corretti dalla CDF e RIFIUTATI da Kiko Arguello nel 2003, dunque Kiko Arguello ne rifiuta(!) la pubblicazione perchè i camminanti potrebbero constatare che quel che ascoltano e fanno nel cammino nc non è ciò che la Chiesa ha approvato.



Resterebbe intatto lo scandalo di un laico che impone la sua volontà alla Santa Sede.



-Ma potremmo anche pensare che i testi approvati sono quelli originali di Kiko Arguello, in questa seconda ipotesi sarebbe la CDF a non volere la pubblicazione perchè i cattolici verrebbero a sapere che la CDF ha approvato dei testi infarciti di gravi errori teologici.



Come tutto ciò che circonda il cammino neocatecumenale siamo nell`opacità la più assoluta, niente è chiaro, tutto è ricoperto dallo spesso velo del silenzio e del segreto.
Come in tutte le sette, i cammini esoterici, le loggie massoniche di diversa obbedienza.


MA SIAMO NELLA CHIESA CATTOLICA e lo scandalo del segreto neocatecumenale NON dovrebbe esistere.

Che cosa è il cnc? Un satellite della Chiesa?
Ciò che vale per i cattolici non vale per gli adepti del cnc?
Nella Chiesa cattolica può esistere una FORMAZIONE SEGRETA?

Una formazione in cui non solo gli "allievi" NON POSSONO E NON DEVONO conoscere i testi formativi(!), ma nemmeno tutti i "professori"-catechisti li hanno a disposizione nella loro integralità.

Lino ha detto...

Se - grazie all'ausilio della mail di Ruben - la mia lettura è corretta, è una furbata indecente. Non è stata approvata la pubblicazione tout court, bensì la pubblicazione "a uso del CN", come "sussidio per le catechesi del Cammino". La qual cosa significa che è stata approvata la segretezza, perché il PCL sa bene che il Cammino non intende pubblicare il Direttorio ma soltanto usarlo segretamente.

Luisa ha detto...

Guarda Lino che Arguello SA che DEVE PUBBLICARE le sue catechesi, lo sa talmente che nella conferenza stampa che ha fatto seguito al decreto di approvazione della pubblicazione ha detto che se la Santa Sede li obbliga a pubblicare il direttorio catechtico sarebbe un male per il cnc a causa ....dell`arcano!