Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 28 aprile 2016

Il Vescovo di Roma: “Non importa” a quale religione appartenete! Cosa c’è da obiettare?

Un'altra voce dal web anglofono. Il 'fatto' recriminato lo aveva segnalato una lettrice, costernata quanto i nostri amici canadesi del blog Vox Cantoris. Il papa stupisce ancora. Earth Day, sorpresa a Villa Borghese: arriva Papa Francesco. 
Sorprese che non si contano più se alla confusione che segue l'Esortazione post-sinodale et cætera si aggiunge la risposta positiva di prendere in considerazione un impegnativo testo di Hans Küng circa una «richiesta di libera discussione sul dogma dell’infallibilità papale». 
Di seguito, intanto, oltre alla sua anima ecologista, abbiamo la riprova, ancora una volta e con rinnovata costernazione [vedi precedente], di una fede o, più esattamente di una religiosità, non più cattolica ma mondialista. 

clicca sull'immagine per ingrandire
Domenica scorsa il Vescovo di Roma ha fatto una visita a sorpresa alla Giornata per la Terra per la manifestazione Villaggio per la Terra promossa dai Focolarini. In questo contesto ha affermato:
“Questo è ciò che mi viene in mente. Come si può fare? Semplicemente con la consapevolezza del fatto che abbiamo tutti qualcosa in comune, siamo tutti umani. E nella nostra umanità, possiamo avvicinarci gli uni agli altri per operare insieme … ‘Ma io appartengo a questa religione, o a quell’altra …’. Non importa! Continuiamo a lavorare tutti insieme e a rispettarci reciprocamente, a rispettarci! Vedo questo miracolo: il miracolo di un deserto che diventa una foresta”.
Nel Vangelo secondo Matteo 28,19 il nostro benedetto Signore Gesù Cristo ha affermato:
“Andate e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Questo mandato divino significa che tutti i popoli della terra devono essere battezzati come cristiani ed essere ricevuti nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Questo è il comandamento di Gesù.

In un post sulla pagina Facebook di questo blog sono sorte questioni, da parte del mio amico Marco, sul ‘contesto’ in cui il Vescovo di Roma avrebbe pronunciato quelle parole: 
I paragrafi anteriori si riferiscono al perdono e al costruire. Sarebbero queste le cose che gli vengono in “mente” quando pronuncia la frase successiva menzionando una persona immaginaria che dice di appartenere a “questa religione o quell’altra”, per poi affermare che “non importa”.

Ma egli ha affermato: “Continuiamo a lavorare tutti insieme, a rispettarci reciprocamente, a rispettarci! Vedo questo miracolo: il miracolo di un deserto che diventa una foresta. Grazie per tutto quello che state facendo!”.
Ciò conferma in realtà che quel “non importa” implica che ogni religione sarebbe valida, purché ci sia “rispetto”. Bergoglio si riferiva a una situazione ipotetica, è vero, ma la sua soluzione consiste nel lasciare praticare ad ognuno la religione che vuole. Finché andiamo tutti d’accordo, non fa nulla. Ma questo non è il Vangelo cristiano!

Nella vita quotidiana, sono tenuto a “rispettare” gli altri con cui devo operare e interagire: questo è il fondamento della società civile, ma il Vicario di Cristo deve predicare CRISTO, non un’interazione sociale politicamente corretta finalizzata a raggiungere traguardi secolari!

Importa eccome!
Questo è il problema
È proprio vero che il contesto è tutto...

Da ricordare:
“Questo papa riscriverà le dottrine controverse della Chiesa? No, ma è così che cambiano le dottrine. Le dottrine cambiano quando il contesto pastorale slitta ed emergono nuovi punti di vista come per esempio quello secondo cui le formulazioni specificamente dottrinali non mediano più il messaggio salvifico dell’amore trasformante di Dio. La dottrina cambia quando la Chiesa ha dei leader e dei maestri che non esitano a prendere nota di nuovi contesti e di punti di vista emergenti. Cambia quando la Chiesa ha dei pastori che fanno quanto Francesco ha esortato ripetutamente a fare: “lasciate la sicurezza delle vostre cancellerie, dei vostri rettorati, dei vostri luoghi sicuri, delle vostre residenze episcopali per mettere da parte le regole ristrette che vi tengono spesso rinchiusi e isolati dal mondo”.
Con queste parole (prese dall’NCReporter) Padre Thomas J. Rosica ha svelato in numerose occasioni il piano del Sinodo della Famiglia e dell’esortazione apostolica di Papa Francesco.

Hanno vinto la battaglia.
Cristo ha vinto la guerra.
Viva Cristo Re!

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

38 commenti:

irina ha detto...

Non si sbandiera al mondo quello che si fa in privato, però è vero che la vita di orazione, non facile da portare avanti nel nascondimento, la si intravede e la si vede dai frutti che porta.
Lui la pratica?

Aloisius ha detto...

A noi cattolici il Maestro ha insegnato a dare un qualcosa in più del rispetto:
l'amore dei nemici.
Annunciare il Vangelo e battezzare, ovviamente, non è una mancanza di rispetto, ma la predazione di un Amore immenso.

Diventa mancanza di rispetto se lo scopo, come evidenziato bene nell'articolo, non è più annunciare il Vangelo e battezzare ma la pace sulla terr

Di fronte a questo nuovo obiettivo a la mia fede entra in conflitto inevitabilmente con quella altrui, è un problema.

Ma sè lo scopo è quello indicato da Cristo, vado avanti come posso, costi quel che costi, sperando di riuscirci fino allo stremo e chiedendo perdono per la mia inadeguatezza, i miei fallimenti e i miei peccati.

Se invece, in questo conflitto, lo scopo è la pace mondiale, la mia fede, che crea problemi, la sacrifico per il bene comune terreno.

Bergoglio ha cambiato lo scopo fissato da Cristo e lo ha sostuito con la pace mondiale, e siccome la parte tradizionalista fedele al Vangelo crea problemi, va indebita, screditata

E parla di rispetto mentre decine di cattolici vengono perseguitati e massacrati quotidianamente

Ora ci sarebbe da dire "rispettateci", non rispettiamoci

Anonimo ha detto...

Perché scandalizzarsi ? E' roba stravecchia.

Bergoglio : ‘Ma io appartengo a questa religione, o a quell’altra …’. Non importa! Continuiamo a lavorare tutti insieme e a rispettarci reciprocamente, a rispettarci! Vedo questo miracolo: il miracolo di un deserto che diventa una foresta”

Ratzinger:
Accanto alle due realtà di religione e anti-religione esiste, nel mondo in espansione dell’agnosticismo, anche un altro orientamento di fondo: persone alle quali non è stato dato il dono del poter credere e che tuttavia cercano la verità, sono alla ricerca di Dio. Persone del genere non affermano semplicemente: “Non esiste alcun Dio”. Esse soffrono a motivo della sua assenza e, cercando il vero e il buono, sono interiormente in cammino verso di Lui. Sono “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Pongono domande sia all’una che all’altra parte. Tolgono agli atei combattivi la loro falsa certezza, con la quale pretendono di sapere che non c’è un Dio, e li invitano a diventare, invece che polemici, persone in ricerca, che non perdono la speranza che la verità esista e che noi possiamo e dobbiamo vivere in funzione di essa. Ma chiamano in causa anche gli aderenti alle religioni, perché non considerino Dio come una proprietà che appartiene a loro così da sentirsi autorizzati alla violenza nei confronti degli altri. Queste persone cercano la verità, cercano il vero Dio, la cui immagine nelle religioni, a causa del modo nel quale non di rado sono praticate, è non raramente nascosta. Che essi non riescano a trovare Dio dipende anche dai credenti con la loro immagine ridotta o anche travisata di Dio. Così la loro lotta interiore e il loro interrogarsi è anche un richiamo a noi credenti, a tutti i credenti a purificare la propria fede, affinché Dio – il vero Dio – diventi accessibile. Per questo ho appositamente invitato rappresentanti di questo terzo gruppo al nostro incontro ad Assisi, che non raduna solamente rappresentanti di istituzioni religiose.

Si tratta piuttosto del ritrovarsi insieme in questo essere in cammino verso la verità, dell’impegno deciso per la dignità dell’uomo e del farsi carico insieme della causa della pace contro ogni specie di violenza distruttrice del diritto. In conclusione, vorrei assicurarvi che la Chiesa cattolica non desisterà dalla lotta contro la violenza, dal suo impegno per la pace nel mondo. Siamo animati dal comune desiderio di essere “pellegrini della verità, pellegrini della pace”. Vi ringrazio.
https://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2011/october/documents/hf_ben-xvi_spe_20111027_assisi.html

Anna

mic ha detto...

A proposito di Assisi e Benedetto XVI, avevo partecipato ad una riunione nella quale si esprimevano tutte le perplessità al riguardo, ne fa fede questo resoconto, in attesa dell'evento, con le seguenti puntualizzazioni:
...
Nella relazione del 1997 il Cardinale Ratzinger poneva un’altra domanda importante che riguarda il rapporto tra dialogo e missione. A questo proposito un occasione di approfondimento proviene da una riflessione che risale all’anno 2000: “il dialogo nelle nuove concezioni ideologiche, penetrate purtroppo anche all'interno del mondo cattolico e di certi ambienti teologici e culturali, è l'essenza del "dogma" relativista e l'opposto della "conversione" e della "missione". (…) La stima e il rispetto verso le religioni del mondo, così come per le culture che hanno portato un obiettivo arricchimento alla promozione della dignità dell'uomo e allo sviluppo della civiltà, non diminuisce l'originalità e l'unicità della rivelazione di Gesù Cristo e non limita in alcun modo il compito missionario della Chiesa: "la Chiesa annuncia ed è tenuta ad annunciare, incessantemente Cristo che è la via, la verità e la vita (Gv 14,16) in cui gli uomini trovano la pienezza della vita religiosa e nel quale Dio ha riconciliato a sé tutte le cose" (Nostra Aetate, 2)” (Card. Ratzinger, Osservatore Romano 8/10/2000).

Sui passi di Benedetto XVI si propone quindi un approfondimento verso Assisi 2011 persuasi che “un dialogo interreligioso nel senso stretto della parola non è possibile, mentre urge tanto più il dialogo interculturale che approfondisce le conseguenze culturali della decisione religiosa di fondo” (Lettera di S.S. Benedetto XVI al Sen. Marcello Pera pubblicata in apertura del libro “Perché dobbiamo dirci cristiani”, Mondadori, 2008)
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2011/09/convegno-pellegrini-della-verita-verso.html

In ogni caso le preoccupazioni dalle quali eravamo stati rassicurati, invece avevano ragione di esserci, tant'è che l'incontro non si è discostato sostanzialmente dai precedenti ed è stato richiamato con lo stesso spirito qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2011/11/una-inammissibile-e-reiterata-ingerenza.html

Un'altra dolente puntualizzazione qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/05/tauran-dialogo-interreligioso-non.html

Mala tempora, ma oggi senza maschere e senza remore: motus in fine velocior

marius ha detto...

Ha ragione Anna!
Ai cercatori di verità va fatto conoscere NSGC.
Stop.
Il resto è modernismo/viene dal Maligno.
Piaccia o no.

Parlare di BXVI può urtare la suscettibilità di chi giustamente lo stimò.
Io fui uno di quelli.
Non lo apprezzai solo interiormente.
Ci misi la faccia, lo feci pubblicamente, organizzando anche raccolte di firme quando, nelle alte sfere della mia diocesi, lo denigravano vergognosamente.

Allora non mi accorgevo di quelle pecche.
Ora sì.
Gli sono sempre grato ma non lo rimpiango.

Anonimo ha detto...

http://www.lastampa.it/2016/04/28/vaticaninsider/ita/vaticano/levoluzione-della-dottrina-spiegata-da-civilt-cattolica-Dv7ptylhYjlJE5xJR9DwoO/pagina.html

Anna

Luisa ha detto...

Beh, ho esitato prima di scrivere, non serve a niente e a nulla voglio che serva, ormai assisto basita agli attacchi contro Benedetto in partenza da siti, blog e persone che si presentano come tradizionalisti, attacchi duri e anche feroci.
Al contrario di mic di Benedetto non salvano niente, si direbbe che riportano su Benedetto tutto il livore, le angoscie, la rabbia e l`impotenza che sentono in questo momento, bisogna pur trovare un colpevole, ce n`è solo e solo per lui, le frecce e le picche avvelenate sono solo per lui, silenzio sui suoi predecessori, perfino il CVII passa nell`ombra di quel gigante del male che è stato Benedetto, colpevole dello sfascio della Chiesa, un eretico, un secondo Attila che non solo osa vivere in pace ma per di più mostra di stare bene!
Questo e ben peggio ho letto sotto la piuma di quei pensatori e commentatori che devono considerarsi come i soli, veri, perfetti e autentici cattolici difensori della Fede e della Tradizione.

Ci sono le critiche ragionate e ragionevoli, chi è perfetto?
Chi arriva a 89 anni senza compiere errori, senza ripensamenti, senza approfondimenti, sviluppi e anche rettificazioni di pensiero e comportamenti?
Come si può guardare e giudicare, con cotanta arroganza e livore, il percorso di un uomo di 89 anni che ha dato TUTTA la sua vita alla Chiesa, con delle responsabilità sempre crescenti e anche fondamentali nella e per la Chiesa, accettandole per obbedienza e non certo per ambizione personale, consapevole di quel che avrebbe dovuto affrontare in quella taniera di lupi che conosceva alla perfezione, lui, libero da ogni dipendenza a gruppi o lobby, e con il suo carattere mite, veramente umile e buono?

Che poi quegli attacchi feroci vengano da chi deve a Benedetto XVI di poter santificare la sua vita con la Santa Messa tradizionale, è ancor più strambo , quei procuratori con il dito puntato vanno a cercare in quella lunga vita dedita alla Chiesa i punti e anche le virgole per redigere la loro sentenza di condanna già comunque scritta.
Quelle persone non mostrano riconoscenza, non menzionano l`aumento di vocazioni "tradizionaliste" durante il Pontifcato di Benedetto XVI, ignorano le testimonianze di chi è ritornato alla fede grazie a Benedetto, no, tutti gli argomenti a favore son spazzati via, quei puristi istruiscono solo a carico.

Se sono la prima a dire con una certa amarezza che è il suo ritiro ad aver permesso l`arrivo del suo successore, se tante domande restano su quella rinuncia e l`incomprensione è ancora presente, se non mi sono mai privata di dire il mio sconcerto per certi silenzi o gesti, so quel che la Chiesa ed io dobbiamo a Benedetto XVI e so di non essere la sola.
Per questo, per riconoscenza, per affetto, per rispetto per lui e la sua vita, non riesco ancora a trattenermi di intervenire.
E poi dove erano tutti quei procuratori quando Benedetto XVI era Papa, quando era attaccato in modo odioso da chi oggi trionfa e gongola?

Anonimo ha detto...

Vede, Luisa, a mio avviso lei dovrebbe accettare il fatto che ormai anche molti tra coloro (anche blasonati apologeti cattolici) che in qualche modo vedevano favorevolmente la figura di Ratzinger, ad un certo punto abbiano NON tradito, ma semplicemente, con il tempo, aggiustato la mira, la valutazione su di lui, fino in alcuni casi ad esprimere pubblicamente fortissime perplessità a riguardo. Pur non dimenticandone le cose buone. Ma le ambiguità evidentemente dimostrate prima, durante e pure dopo il suo pontificato non potevano rimanere nascoste per lungo tempo, e i più attenti e intellettualmente onesti tra tali commentatori (immagino però con il dolore nel cuore) hanno dovuto sacrificare certi buoni e comprensibili sentimenti verso di lui a vantaggio di una sempre più integrale presa di coscienza maggiormente oggettiva del suo operato, dei suoi atteggiamenti, finanche dei suoi ultimi silenzi (assensi?) nei riguardi del successore

Josh ha detto...

@mic e a chi legge

rilevazioni su un certain regard le avevamo fatte anche qui, cfr. anche commenti

http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/10/benedetto-xvi-agli-studenti-della.html

Luisa ha detto...

Quel che non accetto ora e non accetterò mai è il MODO in cui certi zelanti procuratori istruiscono un processo unicamente a carico contro Benedetto XVI, pronti a tutto pure a dire quanto e come sia in armonia con il suo successore, quanto e come ne approvi l`operato, rimproverandogli, con una stupenda coerenza, di non intervenire contro Bergoglio, come se non sapessero che mai e poi mai Benedetto XVI, che ha promesso obbedienza al suo successore, chiunque egli sarebbe stato, interverrà e ancor meno per esprimere un`opposizione.
Che ne sappiamo noi, che ne sanno quei "blasonati apologeti cattolici" di quel che si dicono in privato i "due papi"?
In quel processo tutto fa brodo, nell`oggi un abbraccio, una presenza, qualche parola riportata da un giornalista che, come per caso, diventa credibile, o dal suo segretario, diventano occasioni per affermare : vedete come è d`accordo con Bergoglio?
Vedete che la pensa come lui?
Lo criticano ma vorrebbero che intervenga contro il suo successore, questa è disonestà (o presa per i frondelli) perchè sanno perfettamente che l`uomo di cui hanno "studiato" l`opera e di cui conoscono il carattere mai lo farà, bella coerenza.
In ogni caso, il suo passato e il suo presente sono giudicati negativamente, la sentenza è già pronunciata ed è una condanna senza appello.
Con quei metodi di "studio" non son d`accordo, non devo affatto "accettarli".

Annarè ha detto...

Ecco come parlava Mons Lefebvre, che differenza dai vescovi di oggi, anche quelli più conservatori:


Eminenze,

Di fronte agli eventi attuali nella Chiesa e di cui Giovanni Paolo II è autore, in previsione di ciò che si propone di fare a Taizé e a Assisi nel prossimo mese di ottobre, non posso fare a meno di indirizzarmi a voi per supplicarvi, in nome dei numerosi sacerdoti e fedeli, di salvare l’onore della Chiesa umiliata come non lo è mai stata nel corso della sua storia.

I discorsi e gli atti di Giovanni Paolo II al Togo, in Marocco, in India, alla sinagoga di Roma, suscitano nei nostri cuori una santa indignazione.

Cosa possono pensare di questo i Santi e le Sante dell’Antico e del Nuovo Testamento?

Cosa farebbe la Santa Inquisizione se esistesse ancora?

È il primo articolo del Credo e il primo comandamento del Decalogo che sono derisi pubblicamente da colui che è seduto sulla Cattedra di Pietro.

Lo scandalo è incalcolabile nelle anime dei cattolici.

La Chiesa è scossa nelle sue fondamenta.

Se la fede nella Chiesa Cattolica, unica arca di salvezza sparisce, è la Chiesa stessa che scomparirà.

Tutta la sua forza, tutta la sua attività soprannaturale ha per base questo articolo della nostra fede.

Giovanni Paolo II continuerà a rovinare la fede cattolica, pubblicamente, in particolare ad Assisi, con il corteggio delle religioni previsto nelle strade della città di San Francesco, con la ripartizione delle religioni nelle cappelle e nella Basilica perché vi esercitino il loro culto in favore della pace come è concepita all’O.N.U.

È questo che è stato annunciato dal Cardinale Etchegaray, incaricato di questo abominevole Congresso delle Religioni.

Come è possibile che nessuna voce autorizzata si elevi nella Chiesa per condannare questi peccati pubblici?

Dove sono i Maccabei?

Eminenze, per l’onore del solo vero Dio, di Nostro Signore Gesù Cristo, protestate pubblicamente, venite in aiuto ai vescovi, ai sacerdoti, ai fedeli rimasti cattolici.

Eminenze, se mi sono rivolto a voi è perché non posso dubitare dei vostri sentimenti in proposito. Questo appello lo indirizzo ai Cardinali di cui troverete i nomi in questa lettera, in modo che, eventualmente, possiate agire insieme.

Che lo Spirito Santo vi venga in aiuto Eminenze, e vogliate gradire l’espressione dei miei sentimenti fraternamente devoti in Christo et Maria.

+ Marcel LEFEBVRE, Arcivescovo-Vescovo emerito di Tulle.

Anonimo ha detto...

Eminenze imboscate già da allora....

RR ha detto...

Luisa,
il GROSSISSIMO problema per me, e forse pure per altri, per me che fui veramente felice all'annuncio dell'elezione di Ratzinger alla cattedra di Pietro, non sta tanto nei suoi scritti pre-pontificato, e neanche in ciò che ha fatto o no, ciò che ha potuto fare, e dire, durante il pontificato, ma la sua ABDICAZIONE.
Se fosse rimasto, a) non avremmo il disastro del VdR, b forse, e sottolineo forse, si sarebbero fatti passi avanti nel tornare indietro, o meglio nel recuperare progressivamente tutta quella Tradizione che DEVE essere recuperata, se non si vuole che il Cattolicesimo sia una copia- brutta, come tutte le copie - del Protestantesimo.
Invece se n'è andato. PERCHE' ??? Vorrei poterlo scrivere anche più in grande. NON certo per l' "ingravescente aetate", che NON è mai stata un problema per nessuna papa prima, tutti morti nel loro letto papale. E del resto, pur molto debole e molto incapacitato nel muoversi, è tutt'ora lucidissimo, la cosa più importante per uno come lui, mai stato un atleta.
Questa sua abdicazione ha fatto riflettere me, e penso altri, e, pur avendo ancora per lui un grande affetto, non posso più negarmi tante cose sbagliate che lui ha fatto, o non è riuscito ad impedire che accadessero, tipo, per es. Assisi, nonostante una petizione di molti personaggi illustri gli chiedesse di NON andare. Oppure la NON celebrazione anche di una solo Messa VO, anche privata, tra pochi intimi, ma informandone comunque il mondo. Se la credi e lo affermi NON abrogata, perché NON celebrarla ? Cos'è questo problema con la Messa celebrata per 1967 anni ?
E se anche aveva deciso di andar via, aspettare uno-due mesi, cosicché certi cardinali in Conclave non entrassero più, anche se avrebbero potuto agire (come è stato fatto) fuori per influenzarne pesantemente l'esito.

Io sono impulsiva e poco diplomatica, ma non capisco perché si debba essere così diplomatici e guardinghi e prudenti quando si è PAPI - o Cardinali, o Arcivescovi - nel, per es., non solo SCOMUNICARE Küng, ma anche fare in modo di RICORDARE urbi et orbi che tutto quello che lui scrive o dice nell'interviste è solennemente sbagliato, è eretico, e chi lo aiuta nel propalare le sue eresie, è complice di fronte al Signore del traviamento di tante anime semplici. E dico di Küng, ma potrei citarne altri. "Moral suasion" affinché certi cadessero nell'oblio.
E perché, quando si scatenò la bagarre per la pedofilia, nonlanciare un contrattacco mediatico contro quelle "centrali" (New York Times in primis) che agitavano le acque, non per amore delle vittime, ma solo per rovinare la Chiesa cattolica. Sei un Papa, un Capo di Stato, non hai eserciti, ma puoi mobilitare giornalisti, press agents, i media. Insomma (scusate la volgarità) ma usa le palle!
E, se ti stanno costringendo ad andare via (cosa della quale sono convinta al 100%), rovescia il tavolo, fa' uno scandalo, ma fa' sapere ai fedeli che ti amano e ti seguiranno fino in capo al mondo, chi e perché vuole il tuo esilio.
E di fronte allo scempio che sta combinando la cricca sudamericana, BATTI UN COLPO !! Se non altro per difendere l'Estetica del Papato.

IL "tira fuori le palle" vale sec. me anche per tutti coloro, Cardinali "in primis", che, non dovendo aspettare uno stipendio a fine mese con cui campare una famiglia, cosa che invece capita a noi, che quindi dobbiamo stare zitti per paura di perdere il sostentamento per i figli, DOVREBBERO, anzi DEBBONO, parlare.
Senza aspettare ulteriori colpi di mano.
E visto che si arriva sempre alla "reductio ad Hitlerum", sembra che Monaco 1938 non abbia insegnato nulla a nessuno.

Elena ha detto...

ma cosa volete commentare meglio pregare pregare pregare Santa Caterina da Siena intercedi per il Papa

Anonimo ha detto...

Quando un processo di putrefazione è innestato, prosegue rapidamente e nulla può arrestarlo. La cancrena può essere fermata, ad un certo punto, solo con l'amputazione, ove possibile. BenedettoXVI, con le sue dimissioni, ha salvato, ciò che poteva ancora essere salvato, si è auto amputato, permettendo la Vita, della piccolissima parte sana della Chiesa e aiutando, molti cristiani, a prendere coscienza sulla situazione disastrosa della Chiesa: troppi suoi Ministri sono...in dissolvenza. Questo pontificato, con tutte le rotture che opera, obbligherà a decidere se rimanere fedeli a Cristo o al mondo. Il silenzio di molti Cardinali, lo leggo in questo senso: prima di arrivare alla rottura definitiva, bisogna essere certi che il maggior numero di fedeli, abbiano preso coscienza fin dove il Male è arrivato.

Luisa ha detto...

Dire che Benedetto XVI non ha "usato le palle"( permettimi di riprendere il tuo linguaggio colorito) per lottare contro la pedofilia è, cara Rosa, non solo ingiusto è una controverità:

http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.ch/2012/07/le-decisioni-e-lesempio-di-papa.html

Anonimo ha detto...

Ecco, ciò che ha appena scritto Rosa e' un ulteriore esempio di come molti tra coloro che in passato hanno quasi "venerato" (mi si passi il termine volutamente estremo) Ratzinger, poi pian piano stiano assumendo una posizione maggiormente critica. Che non significa affatto "tradirlo", ma solo valutarne gli atti più oggettivamente. Era ciò che intendevo stamattina, Luisa, e sono lieto che lo scritto di Rosa sia giunto in qualche modo a corroborare il mio precedente attraverso questa sua spassionata presa di posizione.

Anonimo ha detto...

Quand'anche si assumesse in un certo qual modo una posizione critica, caro A.11.57 e, credo, 09.13, corrigetemi se sbaglio, non autorizza decine di blog sedicenti tradi e radio di ogni risma ad insultare e a vomitare accuse astiose e cariche di veleni verso un pontefice che ha tolto la scomunica ai famosi 4 vescovi ed ha così firmato la sua condanna; non è questione di palle, è che era odiato da card. e ancor prima che si tenesse il famoso conclave del 2005, i renani tenevano infuocate omelie contro di lui, anche se velatamente, specie il caro teologo di fiducia del vdr e l'amico tedesco ed altri, che ad Assisi fu costretto da S.Egidio e dall'allora sindaco di Roma, lui avrebbe voluto incontrarli in Vaticano e basta, e mi pare che la 'cerimonia' sia stata assai più sobria della precedente, cui lui si rifiutò di aderire, l'unico, grosso sbaglio che fece fu TB e cacciare l'onnipotente AS che ancora là sta, il resto è solo corollario. Al signore che dice di averci messo la faccia per difenderlo, dico che io l'ho persa del tutto, che vago errabondo da 3 anni chiedendomi ancora PERCHE'abbia preferito automutilarsi piuttosto che farlo con tanti altri, la mia ultima speranza è che o il 31 ottobre o al 100nario di Fatima dica qualcosa, al momento non si può fare altro, anche le voci dissidenti sono sussurri, bisbigli, oderint dum metuant regna sovrano, per quel che mi riguarda evito qualsiasi tipo di prete e di discussione, ne ho avuto abbastanza, resto lontano,forse sempre un pochino di più, e sempre più disgustato.Lupus et Agnus.

Luisa ha detto...

Non ho la sfera di cristallo, e quel giorno sarò sotto terra, ma sono convinta che sarà grazie al dono che Benedetto XVI ha fatto alla Chiesa con il Summorum Pontificum e grazie alle vocazioni che ha saputo suscitare con il suo Magistero ed il suo esempio, che una Chiesa diventata oramai di nicchia saprà e potrà rialzarsi dalle ceneri che avrà lasciato il fuoco distruttore di chi sta lavorando oggi in piena luce e da decenni nell`ombra.

mic ha detto...

Lupus et Agnus,
parli di 'fatti' a tutti noti e riconosciuti, che di certo anche qui sono stati presi in considerazione. Ma al di là dei fatti e delle tante luci, purtroppo non si può far a meno di cogliere anche alcuni spiragli di inequivocabile 'rottura'. Anche se fa male a chiunque lo ha amato e apprezzato come uomo come teologo e come Papa. Tant'è che non ci siamo mai allineati a certe stroncature che sanno molto di accanimento. Tuttavia non abbiamo gli occhi bendati...

Luisa,
idem quanto sopra, prendere atto delle distorsioni che purtroppo abbiamo incontrato nei nostri approfondimenti non esclude la gratitudine per il Summorum e non solo.

Anonimo ha detto...

Anch'io vorrei dire che ho ritenuto Bergoglio impostore da poco dopo l'elezione e Ratzinger vero papa, perchè per me 2 papi non possono co-esistere e lei Luisa scrive dei 2 papi che si parlano ecc.: 2 papi in contemporanea non è cattolico ma SEMBRA ci siano, santificano insieme, pregano insieme...Poi ho visto la foto schoccante per me, di ratzinger in camicia e cravata come teologo del concili, di fianco a Rhaner con la stessa tenuta civile. Che poi rhaner sia eretico... abbia convissuto se non erro ... è un altro punto a sfavore in più. Che poi Ratzinger stesso fosse un neo-modernista lo si evince da quanto ha scritto ...confermando da pontefice in modo soft , cosa non avvenuta con bergoglio AL (rimprovero dell'amico di Ratzinger postato da Mic)... ma necessitva ai poteri forti accelerare le cose...stanno eseguendo ordini...ormai è evidente. Se io voglio tutti sotto di me, cedo le armi se mi è utile e poi parto all'attacco. I 2 papi fanno parte di queste 2 mosse studiate a tavolino nel 2005 (da padre Livio si seppe che erano i 2 contendenti-amici e lo sono ancora oggi).

Rr ha detto...

Luisa,
non usare le palle per la pedofilia vuol dire dire charo e tondo, urbi et orbi, che il problema consiste nel fatto che il 90
% dei casi di molestie e violenze NON hanno riguardato bambine o bambini, ma giovanetti, teen agers, perché i casi erano di PEDERASTIA in omosessuali, perché le due cose si tengono insieme almeno dai tempi di Socrate. Pederastia ed omosessualità, vizio, perversione, malattia psichiatrica, com'erano definite scientificamente fino a20 anni fa.
Inoltre dire, anche qui a chiare lettere, che omosessualita' e la pederastia non ci sono solo nella Chiesa cattolica, ma anche nel RABBINATO, Tra gli IMAM, nella Chiesa anglosassone ed evangelica, nelle scuole, nei clubs sportivi, tra i politici... E che certe società, in particolare le anglosassoni, hanno una prevalenza ed incidenza di omosessualità e pederastia MAGGIORE di altre.
Ecco cosa intendevo dire. Ed ogni volta che un prete o vescovo erano sospesi per tali colpe, farlo ampiamente sapere ai media. E chieder conto a questi di come gestivano la cosa, perché tanta luce sulla Chiesa e tanto buio, per es., sui rabbini o sui politici ( l'ultimo caso tra politici americani è di questi giorni, ne avete forse sentito parlare ?).
E se spiattellare queste cose in pubblico avrebbe in qualche modo danneggiato chi c'era prima, pazienza: amicus Plato, sed magis
amica veritas.

Anonimo ha detto...

Ah, beh, se lo dice p.Livio.....l'arcivescovo di Madrid ha impedito al card. Muller di presentare il suo libro sulla speranza all'università di Madrid perché lo considera un libro contro il papa......ah, la S.Inquisizione, che bei tempi....

Rr ha detto...
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Anonimo ha detto...

Rosa, se si potessero dire certe cose sul suo predecessore, ci farebbero chiudere baracca e burattini......sai benissimo chi sta dietro AS e non farmi dire altro, hai visto che brutta aria tira a FI e dintorni per amici veritatis. Perché non lo so, posso solo fare speculazioni, onanismi cerebrali o contorsioni-avvitamenti arrampicandomi sugli specchi, l'unica cosa che mi sento di dire è che se di ricatto si trattava, allora non si poteva fare altro che togliersi dalla linea di tiro, sappi che comunque i preti pede, nonostante i suoi sforzi da card. e da papa, venivano spostati, allontanati per un po' e poi mandati lontano dal luogo del delitto, Daneels docet, e che il SP è stato sbeffeggiato e sbertucciato qui in ER, come a Baires, quindi, di che vogliamo parlare? BTW ho ascoltato per caso su Virus l'amico caro di giulianino tuo, Vecchioni, che ha fatto della tua città un ritratto idilliaco, un paradiso di civiltà, pulizia, interculturalismo, efficienza e decoro, mancavano solo i cieli stellati di Van Gogh, che mi piacciono da morire e fanno sognare, ti lascio con la frase di pisapippa 'Non mi ricandido perché dopo 5 anni di governo si diventa imperatori'....quis est magis amicus veritatis intra vos?Lupus et Agnus.

Torniamo alla preghiera... ha detto...

Signore Gesù Cristo, abbi misericordia di me peccatore. Gesù, Figlio di Dio, nato da Maria Vergine, per la nostra salvezza crocifisso, re del cielo, abbi pietà di noi.

mic ha detto...

... per la salute degli uomini crocifisso, regnante ora in cielo, abbi pietà di noi.

Silvano M. ha detto...

Per non mancare di rispetto agli uomini, si manca di rispetto a Dio

Alfonso ha detto...

Cara Mic, dopo la lettura in ritardo dei commenti, avendo trascorsa una notte di dolorosa riflessione, sento il bisogno catartico di esprimere il mio sentimento attuale che è di profondo sconforto, da che prima era solo spiacevole sorpresa e poi triste rammarico per i continui giudizi demolitori dell'opera dell'uomo Ratzinger. Giustamente, avevi cercato di dare un alt al "processo a Ratzinger delle cui ambiguità abbiamo discusso a lungo e diffusamente" paventando il "risultato di snervare la discussione". Non ripeto pertanto quanto caro in tutti i sensi mi sia quest'uomo che come Papa ben aveva temuto attacchi virulenti nei suoi confronti così esprimendosi: "A volte si ha l'impressione che la nostra società abbia bisogno di un gruppo, almeno, al quale non riservare alcuna tolleranza; contro il quale poter tranquillamente scagliarsi con odio. "
Data l'attuale situazione, che è ben più grave di quella che si immaginava, dal momento che non solo non ci sono i comandanti, ma anche la superstite truppa non riesce ad inquadrarsi in ordine compatto, più che all' 8 settembre 1945, mi sembra che adesso il nostro smarrimento sia meglio paragonabile a quello dei diecimila di Senofonte dopo la battaglia di Cunassa. Chissà, se a noi la sorte ci consentirà di gridare "Θάλαττα! θάλαττα!".
Cara Mic, per quanto sta in me, io non diserterò.

mic ha detto...

Spero incontrarti presto a Roma, Alfonso, se vorrai e potrai...

mic ha detto...

Spero incontrarti presto a Roma, Alfonso, se vorrai e potrai...

Anonimo ha detto...

Beh però Alfonso, non esageriamo neanche con l'opera di canonizzazione anzitempo di Ratzinger (canonizzazione che comunque ci sarà senza dubbio successivamente, non temete, come c'è stata per GPII, GXXIII e tra non molto Paolo VI, già beatificato di recente).

Di intoccabile su questa terra non c'è nessuno e se anche autorevoli e assai stimati commentatori cattolici pure talvolta legati alla Tradizione (quindi non solo anonimi bloggers) hanno espresso o stanno esprimendo ora dubbi e perplessità circa l'operato dell'ex papa, questo non significa che lo stanno "demolendo".

Semplicemente e' in corso un percorso di discernimento critico anche su questo, tutto qua. Poi se tale analisi e' considerata una mancanza di rispetto o peccato di lesa maestà, allora il problema non e' di chi la fa per amor di verità (pur in certi casi in mezzo a remore e pure sofferenze, checché lo si creda o meno) ma di chi ci vede sempre la malafede o quantomeno l'accanimento.

Luisa ha detto...

Scusate, devo capire che una persona non può difendere Benedetto XVI e esprimere i suoi pensieri e sentimenti verso chi sta portando in avanti, sì, una specie di crociata anti-Ratzinger accusato di tutti i mali di questa povera Chiesa?
Devo capire che questi inquisitori di un nuovo tipo, versante "tradizionalista", che, sarebbero tutti autorevoli e stimati studiosi, apologeti cattolici, ecc. hanno scoperto solo ora la terribile verità, quella di un Joseph Ratzinger-Benedetto XVI terribile e temibile eretico, distruttore della Chesa e altre carinerie che gli son state attribuite?
Ma per favore!
Benedetto XVI è al servizio della Chiesa da più di 50 anni, è a Roma dal 1981, ha scritto innumerevoli libri, è stato Papa durante 8 anni, e solo ora quegl "autorevoli commentatori" "tradizionalisti" scoprono il suo lato oscuro?
Dove erano quegli studiosi, si svegliano solo ora?
Penso che visto il suo lunghissimo e ricco percorso Benedetto XVI ha dato abbastanza tempo a quegli "stimati studiosi" per il loro " percorso di discernimento critico". O no?

Comunque in un certo senso sorrido, perchè Papa Benedetto, già da Prefetto della CdF ha dovuto subire gli attacchi violenti dei progressisti e ha dovuto funzionare come parafulmine per proteggere Giovanni Paolo II, diventato Papa ha dovuto confrontarsi, e lo ha fatto solo, con l`opposizione tenace e organizzata, intra e extra muros, degli stessi progressisti, un`opposizione che lo ha sfinito, ed ora sta subendo gli attacchi altrettanto violenti di chi si presenta come tradizionalista.

Comunque e senza sorridere ripeto qui quel che ho detto più sopra:
Non ho la sfera di cristallo, e quel giorno sarò sotto terra, ma sono convinta che sarà grazie al dono che Benedetto XVI ha fatto alla Chiesa con il Summorum Pontificum e grazie alle vocazioni che ha saputo suscitare con il suo Magistero ed il suo esempio, che una Chiesa diventata oramai di nicchia saprà e potrà rialzarsi dalle ceneri che avrà lasciato il fuoco distruttore di chi sta lavorando oggi in piena luce e da decenni nell`ombra.



Anonimo ha detto...

Eppure mi sembrava un giorno di aver letto anche mic scrivere che pure per lei si era trattato di un percorso. Ognuno ha i suoi tempi per giungere a certe verità. E nessuno sta dicendo che solo Ratzinger e' il responsabile del decadimento della Chiesa di questi ultimi cinquant'anni. Certo si può dire che non e' stato un protagonista da poco della storia ecclesiale, poi ognuno si fa le sue considerazioni senza per forza ogni volta doversi stracciare le vesti in un senso e in un altro.

Luisa ha detto...

La differenza fra mic e certi" apologeti" e commentatori tradizionalisti che si son scoperti con quella che chiamo "crociata anti-Ratzinger" un nuovo cavallo di battaglia, è che mic non dimentica mai il bene che Benedetto XVI ha fatto alla Chiesa, non omette mai quando mette in risalto quel che lei definisce "bachi" di ponderare ricordando il positivo, appunto perchè ponderato e espresso con rispetto, il suo è un percorso di discernimento serio e rispettabile che si può o meno, in parte o totalmente, condividere.
Personalmente posso condividerlo, anche solo in parte, in effetti come potrei giudicare in bianco o nero, tutta in un blocco, una lunghissima vita dedita alla ricerca, allo studio, alla Chiesa?

Anonimo ha detto...

Luisa, che le devo ancora dire? Ognuno ha gli elementi per giudicare l'operato dei nostri pastori (anche quelli "supremi") di questo particolarissimo mezzo secolo. L'importante a mio avviso è non solo cercare di valutarlo il più obiettivamente possibile (pur tra le comprensibili difficoltà umane legate a sentimenti di ogni tipo), ma anche di rispettare il giudizio di tutti, il quale può apparire molto impietoso o viceversa troppo indulgente, ma non per questo deve per forza essere considerato, a seconda dei punti di vista, in malafede o senza costrutto o sospetto perché "tardivo".

Tanto sarà probabilmente il tempo a emettere anche in tal caso probabilmente se non l'ultima parola, quantomeno quella meno legata ad emotività e più invece vicino alla realtà. A prescindere dalle attuali nostre divergenti posizioni.

Luisa ha detto...

Chissà perchè ho come l`impressione che il mio anonimo interlocutore (perchè non darsi almeno un nick?) ritiene che io sarei dalla parte dell`emotività mentre altri, forse lui compreso, sono più vicini alla realtà:):)
No problem, pure io non saprei cosa dirle d` altro, penso di essere stata molto chiara, sono d`accordo con lei quando afferma che: "tanto sarà probabilmente il tempo a emettere anche in tal caso probabilmente se non l'ultima parola, quantomeno quella meno legata ad emotività e più invece vicino alla realtà" e aggiungo che "prevedere" che la Chiesa si rialzerà dalla devastazione che sta subendo grazie non solo ma anche al dono fatto alla Chiesa da Benedetto XVI con il Summorum Pontificum e alle tante vocazioni che ha suscitato con il suo Magistero e il suo esempio, non è considerare un`"ultima parola" nel tempo legata all`emotività ma ad una prospettiva-visione-osservazione più che realista.
Buona serata e grazie per questo scambio!

RR ha detto...

Lupus,
ti avevo riposto, ma il commento non compare. Pazienza, niente di importante. Ti scriverei volentieri in privato, se avessi una tua email.